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Università degli Studi della Campania
“Luigi Vanvitelli”
DIPARTIMENTO DI ECONOMIA
Corso di Laurea triennale in Economia Aziendale
Tesi di Laurea
in
Economia e Gestione delle Imprese
Il Crowdfunding per le PA:
Il Civic Crowdfunding
Relatore Candidato
Chiar.mo. Prof. Francesco Arena
Francesco Gangi Mat. A07001649
ANNO ACCADEMICO 2016 - 2017
1
Indice
Capitolo 1 ............................................................................................................... 3
“LA CROWD ECONOMY E IL PROCESSO DI FINANZIAMENTO DAL
BASSO”....................................................................................................................... 3
1.1 Open Data, Partecipazione e trasparenza, i presupposti della Crowd
Economy.................................................................................................................. 3
1.2 Crowdfunding: da fenomeno mediatico a strumento di finanza
alternativa ............................................................................................................... 5
1.2.1 Origini ed Evoluzione del fenomeno................................................... 6
1.2.2 L’interesse Mediatico al fenomeno ..................................................... 7
1.2.3 Sviluppo collettivo come strumento per la finanza alternativa ........... 9
1.3 Le declinazioni del Crowdfunding ........................................................... 10
1.3.1 Il modello Donation-Based ............................................................... 12
1.3.2 Il modello Reward-based................................................................... 13
1.3.3 Il modello Lending-based.................................................................. 14
1.3.4 Il modello Equity-based .................................................................... 14
1.4 Le piattaforme come luogo d’incontro tra domanda e offerta.............. 16
1.5 Vantaggi del Crowdfunding...................................................................... 17
Capitolo 2 ............................................................................................................. 19
LE APPLICAZIONI DEL CROWDFUNDING – CIVIC CROWDFUNDING .. 19
2.1 La progettazione partecipata attraverso il Civic Crowdfunding ...... 19
2.1.1 I modelli dei processi orizzontali: da City-Users a Crowdfunder 21
2.2 Analisi dello scenario............................................................................. 22
2
2.3 Il mercato del Civic Crowdfunding...................................................... 27
2.3.1 Indagine conoscitiva del mercato italiano per il Civic Crowdfunding
29
Capitolo 3 ............................................................................................................. 36
IL CIVIC CROWDFUNDING: LEVA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA’
LOCALE.................................................................................................................... 36
3.1 “Ricostruiamo Città della Scienza”...................................................... 36
3.2 Save the Soul of Savoca ......................................................................... 38
Conclusioni............................................................................................................ 41
Appendice.............................................................................................................. 43
Bibliografia............................................................................................................ 66
3
Capitolo 1
“LA CROWD ECONOMY E IL PROCESSO DI
FINANZIAMENTO DAL BASSO”
Il periodo di transazione che viviamo e la crisi dei sistemi economici è il
costo che dobbiamo sostenere affinché si possa passare da un’economia di
stampo tipicamente industriale ad uno sociale? Ovvero dalla produzione del
prodotto, alla produzione della conoscenza diffusa per il genere umano?
1.1 Open Data, Partecipazione e trasparenza, i presupposti della
Crowd Economy
Secondo il dipartimento di Economia e degli Affari Sociali delle Nazioni Unite nel
2050 la popolazione mondiale si attesterà a circa 9,1 miliardi di persone, 7 dei quali
concentrati nelle sole aree urbane. I livelli di produzione e consumi cresceranno
sempre più, mentre si impoverirà la qualità dell’ambiente e del tessuto sociale. La
globalizzazione, il progresso tecnologico, la crisi finanziaria e i grandi problemi legati
alla scarsità delle risorse disponibili hanno aperto un nuovo grande capitolo della
storia, definito come “Epoca della Conoscenza”.1
L’epoca della conoscenza mette in
evidenza tutti i limiti della teoria di Malthus, che concepisce la crescita demografica
1
Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli.
4
come causa degli squilibri delle risorse tangibili che caratterizzano i sistemi economici,
generando un progressivo immiserimento della popolazione.2
L’economia della conoscenza, pertanto, evidenzia i legami tra i processi di
apprendimento, innovazione e competitività, basandosi su risorse intangibili come il
Know-How o Life-Skill. Alla base vi sono i processi cognitivi di apprendimento
dell’uomo, intesi come il risultato neurobiologico di indefinite scelte. La Conoscenza
è materia prima Trainante e in quanto tale, è un bene pubblico in senso economico,
circostanza che obbliga lo Stato ad intervenire in favore alla creazione e tutela della
stessa.
Lo sviluppo dei sistemi informativi, prima ancora del Web 2.0, ha permesso un
incremento in termini di quantità e qualità delle interazioni sociali del genere umano,
rafforzando le sinergie tra attività e risorse umane. Il modello di Economia di
Condivisione o di Consumo Collaborativo, meglio conosciuto come Sharing
Economy, permette di mettere in contatto gruppi e individui sulla base degli interessi
o delle necessità specifiche, basandosi sull’insieme di pratiche di scambio e
condivisione dei beni materiali, servizi o conoscenze. L’accesso al bene risulta essere,
in molti casi, un valida alternativa al possesso, che sta iniziando a divenire elemento
di senso comune. Risulta essere chiaro quindi come la Sharing Economy sia un
processo naturale inevitabile per una gestione sostenibile delle risorse tangibili e come
lo sia ancora di più lo sviluppo di quelle intangibili, attraverso la creazione della
conoscenza condivisa. Il processo di condivisione e aggregazione diventa, dunque,
promotore di valore aggiunto, che attinge dalla conoscenza condivisa per generare altra
conoscenza. I nuovi strumenti come i Social Media Network, stanno cambiando
radicalmente le Governance del mondo in cui viviamo, così come gli strumenti di
condivisione e partecipazione hanno cambiato il modo di fare impresa, di fare politica.
In un futuro prossimo si potrà abolire la distanza fra cittadini ed Istituzioni, favorendo
la partecipazione attiva attraverso il dialogo, garantendo trasparenza e rendendo
visibile l’invisibile. I processi e le logiche fordiste così fortemente radicate nei nostri
sistemi economici non riescono a valorizzare il patrimonio di idee, competenze e
passione tanto quanto per l’impresa privata quanto per le Istituzioni. I consumatori
diventano prodotti così come i cittadini sono utenti per le politiche pubbliche, ma mai
protagonisti. Questo punto dovrà necessariamente cambiare attraverso virtuosi
2
Thomas Robert MALTHUS, An essay of the principle of the population as it affects the future
improvement of society, 1798.
5
processi di “contaminazione”, fatti prevalentemente da scelte consapevoli e condivise
attraverso forme di Open Data, partecipazione e trasparenza. Internet, inteso come
network è il luogo di aggregazione sociale del nuovo millennio, dove milioni di
persone collaborano o contribuiscono per realizzare progetti impossibili da realizzare
per il singolo individuo. Un esempio fra tutti Wikipedia, chi non conosce la più grande
enciclopedia mai scritta nella storia dell’umanità? Nel 2007 la sola edizione inglese
superava i 2 milioni di voci (superando l'enciclopedia Yongle, 1407) e nei suoi primi
8 anni di attività sono state impiegate 100.000 ore di lavoro corrispondenti al tempo
pieno di lavoro di circa 6.000 redattori. Nel 2015 le voci complessive erano,
addirittura, 35 milioni tradotte in 293 lingue diverse. Ebbene, Wikipedia è
un’organizzazione non profit, priva di ogni forma di gerarchia di comando e che conta
poco più di 50 dipendenti. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al potere di
aggregazione e condivisione attraverso un progetto di Open Data3
dove 14 milioni di
volontari hanno contribuito senza ricevere alcun compenso. È l’esempio lampante di
come la tecnologia non rende più intelligente l’individuo ma genera valore aggiunto
proiettandoci nella dimensione delle risorse diffuse. Ciò significa che un uso congruo
di dati e di canali contribuirà senza dubbio alcuno alla riduzione di tempi, costi e
margini di errore, nonché allo snellimento dell’amministrazione attinente alla sfera
pubblica. Pertanto l’aumento di partecipazione delle persone a progetti condivisi nel
nome di obiettivi individuali che, tuttavia, coincidono con quelli di una comunità
attraverso le nuove tecnologie, segna l’inizio della Crowd Economy.
1.2 Crowdfunding: da fenomeno mediatico a strumento di finanza
alternativa
Si scrive crowdfunding, si legge innovazione virale.4
3
OPEN DEFINITION, “Open data and content can be freely used, modified, and shared by anyone for
any purpose”
4
Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli.
6
1.2.1 Origini ed Evoluzione del fenomeno
Il Fenomeno del Crowdfunding è spesso associato a qualcosa di nuovo o di
moderno, ma il concetto di finanziamento dal basso ha radici ben più profonde. Molti
convergono nel sostenere che il Crowdfunding sia una rielaborazione in chiave
moderna di pratiche di finanziamento già diffuse in passato. Nel Novembre del 1095,
al Concilio di Clermont, Papa Urbano II fece appello, in seduta pubblica, a tutti i
membri della Cristianità per respingere gli attacchi dell'Islam. Il grande appello
prevedeva l’assoluzione e la remissione di tutti i peccati per coloro che avrebbero
finanziato o partecipato alla liberazione dei luoghi dove Cristo avrebbe compiuto la
sua parabola di mortale. La risposta al grido del papa, fu sbalorditiva al punto da
segnare una profonda svolta nella storia.
Tra la seconda metà del ‘700 e gli inizi del ‘800 lo scrittore irlandese Jonathan Swift
ispirò gli “Irish Loan Fund”, degli istituti collettivi di micro credito che combattevano
la povertà del popolo irlandese attraverso la concessione di prestiti a privati privi di
garanzie certe. In breve tempo furono avviati più di 300 programmi di micro
finanziamento a cui aderirono più del 20% delle famiglie irlandesi.5
Anche il
fondatore della Grameen Bank, Muhammad Yunus, si ispirò agli Irish Loan Fund, la
sua banca è stata la prima Banca ad essere definita “Banca dei Poveri”. L’ente, che si
occupa di micro finanziamento in Bangladesh e in India, concede prestiti alle
popolazioni povere locali senza richiedere garanzie collaterali. Il sistema si fonda sulla
fiducia e sull’idea che i poveri abbiano attitudini e capacità imprenditoriali
sottoutilizzate che meritano di essere considerate per uno sviluppo sostenibile. La
Grameen Bank, oggi conta più di 1000 filiali capillarmente distribuite su tutto il
territorio. L’elevata percentuale dei prestiti restituiti (circa il 98%), vengono reinvestiti
in fondi di rotazione, per cui l’organizzazione riesce a gestire innumerevoli attività
economiche finalizzate allo sviluppo, offrendo anche servizi come gestione di conti e
fondi depositi. All’organizzazione e al suo fondatore è stato congiuntamente attribuito
il premio Nobel per la Pace nel 2006, “per gli sforzi diretti a promuovere lo sviluppo
economico e sociale dal basso”.6
5
Bill CLARK, The History & Evolution of Crowdfunding.
6
Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli.
7
Il primo caso eclatante di Crowdfunding Civico risale al 1884 anno in cui i francesi
resero dono agli Stati Uniti d’America della Statua della Libertà, in memoria
dell’indipendenza. Nell’estate del 1885 la statua si trovava a New York in attesa che
fossero assemblati i 300 fogli di rame che la compongono. Gli Stati uniti riuscirono a
stanziare solo 250.000 dollari degli oltre 550.000 dollari (12.6 mln di dollari in valuta
odierna) necessari per la realizzazione delle opere d’installazione. Per di più il
governatore di New York Grover Cleveland si oppose all'utilizzo dei fondi di stato per
il completamento delle opere, dopo che anche il Comitato preposto per la raccolta
fondi fallì, raccogliendo solo 150.000 dollari. Tra l'incertezza le città di Baltimora,
Boston, San Francisco e Philadelphia si offrirono di pagare le opere di installazione in
cambio del trasferimento della statua. Sembrava che New York avesse esaurito le
opzioni quando il famoso editore del New York World Joseph Pulitzer, lanciò una
campagna di fondi dal basso per finanziare l’istallazione della Statua. La campagna di
donazioni attirò più di 120.000 sostenitori molti dei quali donarono meno di un dollaro,
un successo visto che i soldi raccolti furono abbastanza da coprire le ultime spese per
il completamento del piedistallo e anche per un regalo a Frédéric Auguste Bartholdi
(Ideatore della scultura)7
. La campagna lanciata da Pulitzer fu probabilmente il primo
caso di Crowdfunding in chiave moderna, in quanto fu utilizzato un singolo punto di
raccolta mediatica - il giornale – per instaurare una connessione con tutti i sostenitori
del progetto. Ma il vero successo della campagna fu che la comunità locale iniziò a
sentirsi legata in modo particolare a questo simbolo in quanto aveva contribuito
attivamente a realizzarlo, collaborando attivamente con l’amministrazione pubblica
che ne gestisce l’utilizzo.
1.2.2 L’interesse Mediatico al fenomeno
L’anglofilo neologismo Crowdfunding fu coniato da Michael Sullivan, che nel
2006 ebbe l’intuizione di operare il micro finanziamento attraverso il Web, l’obiettivo
di Sullivan era di creare un incubatore di progetti ed eventi legati al mondo dei
videoblog, attraverso semplici donazioni on-line. Tuttavia il Crowdfunding, fu reso
noto da Barack Obama nel 2008 entrando subito nell’idioletto8
comune, al punto che
7
Fonte BBC Magazine, The Statue of Liberty and America's crowdfunding pioneer.
8
Idiolètto s. m. [comp. di idio- e (dia)letto; cfr. ingl. idiolect]. – Lingua individuale, cioè la
particolare varietà d’uso del sistema linguistico di una comunità che è propria di ogni singolo parlante,
Treccani.
8
in italiano, ancora, non esiste una valida traduzione che possa trasmettere appieno il
significato. Letteralmente viene spesso tradotto, come finanziamento dalla folla (frutto
dell’accostamento di due termini inglesi: crowd, folla, e funding, finanziamento). I
primi ad interessarsi al fenomeno furono giornalisti e testate internazionali.
L’Economist, nel 2013, gli dedicò una storia di copertina, per rimarcare l’attenzione
che il fenomeno merita. A fare da eco alla copertura mediatica sono stati i numeri: nel
2012, secondo un rapporto di Massolution, furono raccolti grazie al Crowdfunding 3
miliardi di dollari, saliti a 5 nel 2013. Grazie, anche, al successo di Barack Obama il
crowdfunding inizia a fare tendenza, superando prima i confini di un pubblico di soli
specialisti, per poi diventare un fenomeno mainstream. Le ricerche su Google per la
parola crowdfunding hanno registrato picchi incredibili quando due tra le piattaforme
più conosciute (Kickstarter e Idiegogo), iniziarono ad operare a pieno regime. Il
Crowdfunding viene accostato a termini come Innovazione, Startup, Investimento,
Business, Economia, Finanza9
, suscitando nel tempo un interesse globale diffuso, così
come evidenzia il grafico sottostante.
Figura 1 Google Trends, Maggio 2017
9
Analisi dati Google Trend. Maggio 2017.
9
1.2.3 Sviluppo collettivo come strumento per la finanza alternativa
La collaborazione partecipativa degli utenti nel corso degli anni ha consolidato
un’efficace pratica di sviluppo della conoscenza attraverso diverse forme di
condivisione. Nello specifico il crowdsourcing (da crowd, "folla", e sourcing, da
outsourcing, e cioè esternalizzazione aziendale) è il modello di sviluppo collettivo per
eccellenza che prevede il coinvolgimento di numerose persone esterne all'entità che ha
ideato il progetto stesso. In ambito economico può essere definito come
“l’esternalizzazione di una parte delle proprie attività” ed è un modello di business nel
quale un'azienda o un'istituzione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo
di un progetto, oggetto o idea a un insieme indefinito di persone non organizzate
precedentemente.10
La svolta decisiva, che segnò la nascita del Civic Crowdsourcing,
vi fu nell’Aprile del 1968, durante la conferenza di Computer Graphics in Architetture
and Design presso l’Università di Yale, dove un gruppo di esperti valutarono i
cambiamenti che avrebbero comportato i Computer nella professione dell’Architetto.
Dagli atti della conferenza emerge un nuovo paradigma legato allo sviluppo urbano
che vede l’ambiente e le persone come elementi chiave del progetto e non più
solamente il progettista e il sistema fisico che lo circonda. Lo stesso Negroponte11
dichiara che “grazie ai nuovi processi non sarà più l’architetto con la somma delle sue
esperienze storiche e culturali ad imporre il progetto all’utente, ma sarà quest’ultimo,
supportato dai nuovi strumenti e macchine che assurgono a mente collettiva, a
condurre il progetto”, giungendo così al passaggio definitivo da progetto come
prodotto al progetto come processo. In questo modo le persone non so più recettori di
servizi ma sorgenti di idee, innovazione e creatività che sviluppano processi
orizzontali.12
Tra gli sviluppi, più interessanti, del crowdsourcing vi è il crowdfunding,
vale a dire il crowdsourcing finanziario, che affronta la questione dei finanziamenti
scarsi.
L’alta versatilità che caratterizza il Crowdfunding, fa in modo che possa riferirsi in
maniera indistinta al percorso di finanziamento di un progetto di qualsiasi tipo; dalla
10
Marialuisa PEZZALI, Crowdsourcing: quando la rete... trova la soluzione. «Il Sole 24 ORE»,
2009.
11
Nicholas Negroponte (New York City, 1º dicembre 1943) è un informatico statunitense, celebre
per i suoi studi innovativi nel campo delle interfacce tra l'uomo e il computer.
12
Alessio BAROLO, Il Crowdfunding Civico.
10
produzione di un album musicale alla costruzione di un ospedale. Pertanto non si tratta
di contenuto ma di uno strumento, capace di adattarsi per lo sviluppo in diversi ambiti
grazie alla democratizzazione partecipata della raccolta. Chiunque può elevarsi a
promotore di una campagna di finanziamento, così come chiunque è libero di
sostenerla. A tal proposito risulta interessante riportare il pensiero dell’economista
Indiano Amartya Sen, Nobel per l’economia nel 1998, “Ogni individuo deve avere la
possibilità di avere a disposizione un sistema il cui funzionamento possa permettere
ad ognuno di vivere una vita degna di essere vissuta”. In quest’ottica la raccolta dei
fondi dal basso è dunque un processo virtuoso che permette a tutti coloro che non
hanno possibilità di accedere al credito tradizionale, di poter operare attraverso la
raccolta dei capitali, favorendo così lo sviluppo dello Stato Sociale. Il vero capitale
dunque sono le idee e il crowdfunding è lo strumento capace di convogliare
l’intelligenza collettiva.
1.3 Le declinazioni del Crowdfunding
Gli elementi che compongono il fenomeno del crowdfunding moderno, sono:
scambio di informazioni (idee e progetti) e di capitale (fondi) tra persone o gruppi di
persone (crowd), attraverso strumenti informatici (social media, social network), in un
ambiente virtuale (Internet).13
Il Crowdfunding si contraddistingue dagli altri modelli
di finanziamento in quanto si fonda sulla partecipazione collettiva che deve essere più
ampia possibile. Motivo che spinge a ridurre le barriere alla partecipazione, sfruttando
la “long tail” (coda lunga). Il fenomeno della coda lunga, ha permesso l’affermarsi del
crowdfunding sui mercati odierni.
Il modello della long tail fu espresso, per la prima volta nel 2004, da Chris Anderson
sulla popolare rivista Wired Magazine per descrivere i modelli economici e
commerciali usati da aziende, come Amazon ed Ebay.14
Esso sovverte le consuete
logiche di mercato, in cui viene offerto un prodotto o un servizio in risposta ad una
domanda: nella logica della coda lunga, se l’offerta aumenta anche la domanda
continua a crescere con costanza. Nello specifico il modello spiega come la
distribuzione di una popolazione ad elevata ampiezza è seguita da una popolazione a
13
Assitecacrowdonor, Cos’è il Crowdfunding, 5 Novembre 2016.
14
Chris ANDERSON, The Long Tail: Why the Future of Business Is Selling Less of More, Hyperion
2006.
11
bassa ampiezza, che diminuisce gradualmente, costituendo per l’appunto la coda
lunga. La rappresentazione del grafico di questo modello attraverso un sistema di assi
cartesiani genera una power-law15
, ovvero una curva con l’estremità a sinistra (la testa)
che raggiunge valori molto alti e l’estremità destra (la coda) tendente all’infinito.
Figura 2 Diagramma del Grafico del modello Long Tail Fonte ANDERSON Chris, LA CODA
LUNGA Da un mercato di massa a una massa di mercati
Il diagramma mette in evidenza due fenomeni; nella zona in rosso sono collocati gli
articoli più venduti, trainanti dell’economia, mentre nella zona in grigio si collocano
gli articoli di nicchia, ovvero i prodotti la cui domanda è minima, ma che producono
una rendita. Gli elevati costi di magazzino e distribuzione hanno da sempre legato la
nostra cultura alle hit, che rappresentavano l’unico ambito del mercato a cui
interessarsi per raggiungere il massimo ricavo. Secondo Anderson il futuro del
Business sarà vendere meno del più, visto che da qualche anno siamo passati da un
15
Power-Law o leggi di potenza che ricorrono nelle distribuzioni di probabilità di molti fenomeni
fisici (ad esempio la magnitudo dei terremoti, il diametro dei crateri dei pianeti, la dimensione dei
frammenti degli oggetti che si infrangono per urti, l'intensità delle esplosioni solari), sociali (il numero
dei morti nelle guerre, la popolazione delle città, il numero di collegamenti ai siti web, il numero di
citazioni) ed economici (la distribuzione della ricchezza, le vendite di libri e cd, ecc.); così come
ricorrono in altri tipi di relazioni, come quella tra il tasso metabolico di una specie e la sua massa
corporea (cosiddetta legge di Kleiber), o quella tra la forza di gravità e la distanza tra le masse. Nel caso
delle distribuzioni di probabilità, una distribuzione che obbedisce alla legge di potenza è denominata
power law distribution, scale-free distribution (distribuzione a invarianza di scala), o anche
distribuzione di Pareto - dal nome dell'economista Vilfredo Pareto, che per primo la individuò nella
distribuzione del reddito - o infine legge di Zipf - dal linguista George Kingsley Zipf che la individuò
studiando la frequenza d'uso delle parole nei testi. [Wikipedia]
12
“mercato di massa” a una “massa di mercati”.16
Questo perché internet consente alle
aziende di offrire, oltre ai prodotti di grande richiesta, anche quelli cosiddetti
marginali, ovvero richiesti da pochi. La strategia della long tail, su cui si basa il
crowdfunding, sfrutta il potere della rete e dei digital media, facendo circolare maggior
denaro nella coda rispetto alla testa. Nelle situazioni in cui la popolarità è determinata
dal minimo comune denominatore, un modello a coda lunga può generare un
miglioramento del livello culturale e sociale.17
La televisione ne è un ottimo esempio;
l’incremento dell’offerta televisiva, originata dalla tecnologia digitale, ha reso il
mercato televisivo più complesso, decretando un fenomeno già noto al mondo della
discografia come la frammentazione dei contenuti.
La continua evoluzione del crowdfunding lo rende declinabile sotto molti aspetti,
rendendolo adattabile ai diversi modelli di business al fine di soddisfare gli interessi
di tutti i soggetti coinvolti. E' possibile identificare due configurazioni di
crowdfunding: le configurazioni base e le nuove. Inoltre la combinazione delle stesse
ha dato vita anche a modelli ibridi. Da un rapporto del 2012 di Massolution è possibile
identificare quattro categorie per le configurazioni base:
 Donantion-based
 Reward-based
 Lending-based
 Equity-based
1.3.1 Il modello Donation-Based
Questo modello non presume alcun ritorno economico né ricompensa per chi
effettua donazioni se non il riconoscimento morale di aver sostenuto una buona causa.
Promotori delle iniziative sono soprattutto organizzazioni no-profit, enti a scopo
sociale e associazioni, che si rivolgono alla massa affinché questa aderisca e
contribuisca ad una causa sociale o etica.18
Si tratta, probabilmente, del modello che
ha dato origine al fenomeno essendone anche la forma più elementare, permettendo la
realizzazione di progetti a valenza sociale che diversamente avrebbero avuto una
16
Chris ANDERSON, The Long Tail: Why the Future of Business Is Selling Less of More, Hyperion
2006.
17
Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli
18
PhD Dott.ssa DANIELE L.M., Il Crowdfunding nei Modelli di Finanziamento dei Progetti
Imprenditoriali, 2015.
13
gestazione più lunga se non impossibile19
. Questa tipologia di raccolta è utilizzata, con
successo, per il finanziamento dei progetti social e civic crowdfunding. Secondo un
rapporto di Massolution del 2015 il modello donation-based ha generando un giro di
affari di 1,94 miliardi di dollari rendendolo il secondo modello più utilizzato.
1.3.2 Il modello Reward-based
Il Reward-based è un modello fondato su di un sistema a ricompense, riconoscendo
ai donatori/sostenitori una ricompensa o un premio commisurato all’entità della
donazione. Chiaramente la ricompensa per chi partecipa al finanziamento del progetto
non è mai in denaro e spesso ha un valore economico inferiore alla somma donata, ciò
nonostante deve avere un alto contenuto simbolico per il donatore. La ricompensa,
reward, è da considerarsi in primo luogo un bene emozionale, capace di legare a doppio
filo sostenitore e progetto. L’evoluzione di questa pratica ha portato allo sviluppo del
pre-selling crowdfunding che diversamente, dalle comuni logiche di prevendita,
coinvolge direttamente i sostenitori/donatori nella determinazione delle caratteristiche
del bene. In questo modo, oltre ad avere i fondi necessari per la realizzazione di un
prodotto/servizio, sarà possibile istruire l’offerta alla domanda.
Il modello reward-based può essere ulteriormente suddiviso in due sottogruppi
principali: All or Nothing, dove le transazioni saranno convalidate solo se viene
raggiunto il goal setting del progetto e il Take it All, ovvero quando le transazioni si
realizzeranno anche quando non sarà raggiunto il goal setting. La principale
caratteristica delle campagne reward-based All or Nothing consiste nel raggiungere la
somma target (goal setting) entro un periodo preconfigurato. Nell’ipotesi in cui il
target non sarà raggiunto il denaro verrà restituito ai donatori/sostenitori. Nelle
campagne reward-based Take it All il finanziamento giunge al progetto a prescindere
se esso raggiunga o meno il target entro la scadenza prefissata. A queste
configurazioni, ultimamente, si è aggiunta anche una configurazione alternativa All
and More, lanciata dalla piattaforma Statunitense RocketHub. Quest’ultima funziona
come una normale campagna reward-based Take it All, prevendendo l’esenzione delle
tariffe di iscrizione nel caso fosse raggiunto il target nel tempo prestabilito.
19
Umberto PIATTELLI, IL CROWDFUNDING IN ITALIA: Una regolamentazione
all'avanguardia o un’occasione mancata, G. Giappichelli Editore.
14
1.3.3 Il modello Lending-based
Questo modello rappresenta uno strumento di prestito collettivo, può configurarsi
come prestito tra privati -P2P- (Peer to Peer) o prestito da privati -P2B- (Peer to
Business), senza ricorrere ad intermediari finanziari convenzionali. Si tratta dunque
della possibilità, attraverso piattaforme autorizzate al leading, di permettere alla folla
(crowd) di prestare denaro a privati o ad aziende a fronte della restituzione del capitale
e di un riconoscimento del tasso di interesse. Sfruttando un principio già noto in
informatica; il Peer to Peer (P2P), un modello di architettura logica privo di ogni
struttura gerarchica, costituito da nodi equivalenti o paritari (Peer) in grado di svolgere
sia funzione di Cliente (Client) che di Serviente (Server). Il termine fu coniato nel
1999, per descrivere il primo servizio di File Sharing di massa, che i più nostalgici
senz'altro ricordano, Napster. Il Crowdfunding leading based sfrutta il medesimo
principio, in quanto il prestito non viene corrisposto da un singolo soggetto, ma da
tante persone, riducendo il rischio per chi presta. Pertanto chi presta denaro e chi lo
riceve percepisce o paga una quota di interesse più favorevole rispetto a quella
proposta dagli istituti di credito tradizionali. Questo è possibile perché prestatori e
richiedenti vengono messi in diretta relazione riducendo considerevolmente i costi di
intermediazione. Il sistema risulta essere molto democratico, ad ogni richiedente viene
assegnato, attraverso un algoritmo basato su feedback, un rating che esprime il livello
di affidabilità oggettiva. Rating e tassi di interesse sono correlati negativamente, per
cui più alto sarà il livello di rating più basso sarà il tasso d’interesse per i prestatori,
che è calcolato a base fissa della media ponderata dei tassi d’interesse richiesti.
1.3.4 Il modello Equity-based
Il modello Equity-based, è la pratica di crowdfunding maggiormente strutturata
essendo la stessa un’evoluzione dei modelli Donation, Reward e Lending. Consente a
società non quotate di raccogliere risorse finanziarie dalla folla a fronte di quote
azionarie. Secondo la definizione adottata da Consob: «Si parla di equity-based
crowdfunding quando tramite l'investimento on-line si acquista un vero e proprio titolo
di partecipazione in una società: in tal caso, la “ricompensa” per il finanziamento è
rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla
15
partecipazione nell'impresa.»20
I promotori del progetto e il loro partner il più delle
volte lanciano una campagna di equity crowdfunding online, definendo gli aspetti
quantitativi e qualitativi del progetto. Il target monetario di raccolta viene diviso in
migliaia di parti uguali, che saranno offerte tramite piattaforma in forma di azioni a
prezzo fisso. Le offerte andranno avanti fino a quando non sarà raggiunta l’obiettivo
prefissato. Il raggiungimento della cifra prefissata dà inizio alla fase di investimento
vera e propria, in cui gli investitori otterranno in cambio la partecipazione del capitale
sociale21
.
Le procedure coinvolte nel crowdfunding equity-based sono complicate, risultando
in molti casi proibitive per un piccolo progetto. Pertanto sono emersi altri due modelli:
il “modello cooperativa” e il “modello club”. Nel primo caso i contribuenti individuali
vengono raggruppati in un’entità legale, nel secondo invece i potenziali investitori
vengono reclutati come membri di un club di investimento chiuso.
Al momento questo modello di crowdfunding è oggetto di dibattiti accesi visto che
i processi di investimento sono regolati dalle giurisdizioni creando barriere alla
partecipazione, rendendo difficile lo sfruttamento della long tail. Il tessuto
imprenditoriale del nostro paese, dominato soprattutto da PMI, potrebbe trarre enorme
benefici da questa pratica, motivo che ha spinto l’Italia a dotarsi, per prima in Europa,
di una normativa specifica relativa all’equity crowdfunding. Il legislatore, con il
decreto legge n. 179 del 18 ottobre 201222
, inquadra l’equity crowdfunding come
strumento che può favorire lo sviluppo delle start-up innovative attraverso regole e
modalità di finanziamento in grado di sfruttare le potenzialità di internet. Inoltre alla
Consob, è stata attribuito il compito di disciplinare gli aspetti specifici del fenomeno
attraverso un regolamento operativo. Prima del 2015 l’accesso a questo strumento era
riservato alle sole startup innovative, poi l’Investment Compact, ha esteso l’Equity
Crowdfunding anche alle PMI innovative, aziende che presentano requisiti meno
stringenti rispetto alle startup innovative. Ma la vera novità è la recentissima manovra
finanziaria che permette anche alle PMI strutturate in forma srl di ricorrere all’Equity
20
Consob, EQUITY CROWDFUNDING: COSA DEVI ASSOLUTAMENTE SAPERE PRIMA DI
INVESTIRE IN UNA "START-UP INNOVATIVA" TRAMITE PORTALI ON-LINE, consob.it.
21
CICALA Giovanni, http://italiancrowdfunding.it/equity-crowdfunding-cosa-e-numeri/
22
Convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221
16
Crowdfunding. La nuova norma introdotta deroga l’art. 2468 c.c. che impediva alle
società costituite in forma srl di raccogliere capitale presso il pubblico.
1.4 Le piattaforme come luogo d’incontro tra domanda e offerta
Prima ancora che fosse coniato il termine Crowdfunding nel 2005 fu fondata, dai
coniugi Flannery, Kiva, un’organizzazione no profit, considerata la prima piattaforma
che ha permesso di effettuare prestiti in denaro. L’ispirazione venne ai coniugi dopo
aver letto della Greemen Bank di Yunus durante un viaggio in Africa. La mission
dell’organizzazione è la promozione dell’imprenditorialità attraverso prestiti alle
popolazioni povere dei paesi emergenti. Per abbattere gli alti costi di intermediazione
Kiva, è strutturata come un normale sito di e-commerce, dove recluta persone disposte
a concedere prestiti ad imprenditori bisognosi. L’entusiasmo con il quale è stata
accolta e gli elevati tassi di crescita che la caratterizzano, hanno fatto sì che il modello
adoperato fosse rapidamente riprodotto, generando il mercato delle piattaforme23
.
Le piattaforme sono il cuore pulsante di tutto il sistema del crowdfunding. Il più
delle volte sono portali web che consentono la realizzazione e la gestione delle diverse
tipologie di raccolta fondi. Consentendo l’incontro tra chi richiede fondi (Proponente)
e chi è disposto a finanziare le idee (Sostenitore/Finanziatore/Investitore). Il modus
operandi le rende molto simili a “vetrine”, dove è possibile esaminare i singoli progetti,
rendendole il luogo di naturale visita per investitori e finanziatori. Il lancio di una
campagna prevede prima l’iscrizione e la definizione degli aspetti quantitativi e
qualitativi, attraverso la compilazione di appositi form, e in seguito la pubblicazione
del progetto.
L’ascesa del mercato del Crowdfunding ha permesso il proliferare delle piattaforme
al punto che Massolution nel 2015 ne ha contato addirittura 1.250, capaci di generare
un volume di raccolta complessivo pari a 16,2 miliardi di dollari.
23
VARENNA Jacopo, ll Crowdsourcing come nuovo modello di business, 2012.
17
1.5 Vantaggi del Crowdfunding
I vantaggi che offre la pratica del crowdfunding sono tali da aver spinto il Consiglio
Europeo a rivolgersi al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle
regioni affinché la pratica sia armonizzata sull’intero territorio comunitario. Secondo
il consiglio la pratica del Crowdfunding dovrebbe essere integrata alle tradizionali
fonti di finanziamento, consentendo l’orientamento dei finanziamenti verso gli
investimenti a lungo termine, contribuendo a creare un’economia sociale di mercato
pluralista e flessibile24
. Il crowdfunding potrebbe essere interpretato come uno
strumento di libertà di espressione che si fonda sulla meritocrazia. Dal punto di vista
dei finanziatori, questa nuova forma di finanziamento offre la possibilità di scegliere
in maniera diretta come impiegare il proprio denaro, oltre a dare un senso di
coinvolgimento nel progetto. I finanziatori possono inoltre beneficiare di un punto di
vista diverso sugli imprenditori attraverso un contatto diretto con essi, cosa che può
ulteriormente promuovere la cultura imprenditoriale. Dal punto di vista
imprenditoriale è un’opportunità non contemplata dalle tradizionali forme di
finanziamento, che tendono a prescindere la validità dell’idea o del progetto che si
intende sviluppare. Il sistema attuale tende a creare delle disparità, perché fondato sulla
prestazione di “garanzie” reali, personali o sull’attitudine finanziaria a remunerare il
finanziamento25
. In ogni sua declinazione, il crowdfunding consente di testare la
validità dei progetti, esponendoli al giudizio di un gran numero di soggetti
difficilmente raggiungibile in altri modi, garantendo, un ritorno non solo finanziario,
quanto più inteso in termini di feedback.26
Ascoltando la massa di utenti le aziende e
le organizzazioni hanno la possibilità di conoscere direttamente i desideri dei
consumatori, acquisendo un maggior controllo sui loro progetti. Anche i problemi
vengono, mediamente, risolti in termini di costo e di tempo più bassi rispetto alle
tradizionali forme di finanziamento. Sebbene il rischio nel crowdfunding sia piuttosto
elevato per gli investitori, esso viene diffuso e quindi ripartito a un’ampia folla di
sostenitori.
24
COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE
COUNCIL, THE EUROPEAN ECONOMIC AND SOCIAL COMMITTEE AND THE COMMITTEE
OF THE REGIONS Unleashing the potential of Crowdfunding in the European Union
25
Andrea NIUTTA, I patrimoni e finanziamenti destinati, Giuffrè Editore, 2006.
26
https://www.crowd-funding.cloud/it/i-vantaggi-del-crowdfunding-392.asp
18
È innegabile dunque, come tale pratica di complessità e modularità variabile
implica un beneficio crescente sia dal lato della domanda quanto dell’offerta. Inoltre,
gli infiniti campi di applicazione delle declinazioni del Crowdfunding lo rendono
plasmabile all’applicazione dei processi di qualsiasi genere, dal sostegno all’arte e ai
beni culturali, alle tragedie umanitarie. I processi partecipativi dal basso consentono a
milioni di persone di dialogare, di creare, di segnalare un disagio sociale, di
comunicare e addirittura di insegnare, anche, alla pubblica amministrazione.
D’altronde le governance di un’amministrazione intelligente dovrebbero praticare
politiche fondate sulla reciprocità e sul dialogo con i cittadini affinché abbiano la
possibilità di elevarsi a promotori e non semplici fruitori di servizi.
19
Capitolo 2
LE APPLICAZIONI DEL CROWDFUNDING – CIVIC
CROWDFUNDING
Abolire la distanza tra cittadini e istituzioni rendendo visibile l’invisibile
2.1La progettazione partecipata attraverso il Civic Crowdfunding
Il senso di appartenenza di un individuo ad un contesto comunitario, consiste nella
percezione soggettiva e relativa del tessuto relazionale che lo circonda. Pertanto
l’attaccamento al territorio non viene recepito come fattore assoluto dell’identità
socioculturale, se manca di un complesso di rapporti sociali, di abitudini e di riti
definiti dal rapporto socio-economico. In tal senso, l’appropriazione fisica, economica
e sociale dell’ambiente geografico che ci circonda sviluppa il senso di territorialità che
non può prescindere le istituzioni27
.
La percezione che ciascun individuo possiede della propria appartenenza ad una
comunità territoriale è un sentimento soggettivo, che permette all’individuo di sentirsi
parte significativa di un’unità, fatta di azioni e interrelazioni tra soggetti. Il bisogno di
appartenere ad un gruppo, di appartenere ad una comunità e di indentificarsi con questa
è un atteggiamento che gli psicologi sociali riscontrano soprattutto nel nostro paese.28
Questo bisogno regge sul senso di connessione emotiva condivisa che consente a
ciascun individuo di impegnarsi reciprocamente con gli altri al fine di alimentare e
realizzare valori ed obiettivi comuni. Le tradizionali forme di Governance delle PA,
puramente rappresentative, sorrette da una struttura burocratica piramidale, hanno
27
TUSSI Laura, Appartenenza e Partecipazione: Significato e valore del tempo festivo.
28
Tale dato viene avvalorato dalla continua proliferazione di associazioni di volontariato sociale e
culturale su tutto il territorio nazionale. La maggior parte delle associazioni (55%) opera nel campo
dell’assistenza sociale (11.812) e della sanità (9.098). Fonte: Rapporto del Csvnet, 2015.
20
creato l’esigenza crescente di una democrazia partecipativa diretta volta a sbloccare la
situazione di immobilità e di segregazione tra politica e società. La partecipazione
istituzionalizzata e concorsuale dei cittadini alla gestione amministrativa della cosa
pubblica, tenta di democraticizzare l’amministrazione modificando il rapporto di
separazione tra società civile e organi di governo e superando la questione del
decentramento del potere tra pubblico e privato. In tal senso la comunità locale può
recuperare la sua antica funzione promotrice dei processi aggregativi, basata su aspetti
concreti come lo sviluppo economico territoriale, che porterebbe ad un miglioramento
generale del tessuto sociale.
In quest’ottica si muove il Civic Crowdfunding che si propone di realizzare
benefici sia per i soggetti promotori di un’idea/progetto da sviluppare, sia per i soggetti
che decideranno di supportare quell’idea/progetto finanziariamente con lo stesso
approccio del Crowdfunding tradizionale. Cambierà solamente l’oggetto del progetto
che riguarderà un prodotto/servizio di interesse pubblico. Ciò consentirà a tutti i
cittadini, attraverso il web, di dialogare, di creare, di segnalare un disagio, di
apprendere e di apportare cambiamenti. Questo scambio di informazioni ha l’obiettivo
di aumentare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni, permettendo ai
medesimi di acquisire consapevolezza delle attività e dei ruoli delle Pubbliche
Amministrazioni, rendendo visibile, ciò che per anni è stato invisibile a molti e
tangibile solo per pochi. Il Civic Crowdfunding permetterebbe di rafforzare i legami
della comunità e conferirebbe un maggior senso di appartenenza. Contribuirebbe ad
aumentare il rispetto e la conservazione delle proprietà pubbliche, attraverso un
processo di condivisione e partecipazione. Il processo di “contaminazione” attraverso
il web genererebbe processi virtuosi di conoscenza condivisa, che oltre ad essere una
base per favorire la partecipazione attiva, sarebbe il fattore primario di sviluppo,
crescita ed inclusione sociale. La tecnologia può in questo caso, per le sue
caratteristiche pervasive, favorire le forme migliori di democrazia rappresentativa
basata sul dialogo e sulla reciprocità.29
Si tratterebbe quindi di suscitare la condivisione
di informazioni, percezioni, esigenze, visioni e, più in generale, conoscenze implicite
ed esplicite per farle diventare “patrimonio di progetto”. Il governo di
un’amministrazione intelligente, dovrebbe in questo senso praticare politiche fondate
29
Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli
21
sulla bi-direzionalità, sul dialogo e sulla reciprocità, i cittadini sarebbero in tal modo
attori oltre che utilizzatori nella fase di implementazione. Questo processo, non deve
essere meramente interpretato come attività propagandistica di “costruzione del
consenso”, ma come un’evoluta capacità di ascolto ed animazione per l’allineamento
delle visioni comuni. Come affermano Barollo e Castrataro, autori de Il Crowdfunding
Civico: Una proposta, “Non si tratta di capitale sociale ma di capitale relazionale, non
si tratta di grandi reti, ma di tante piccole e significative relazioni che vanno a formare
una comunità fortemente legata”. In tal senso Crowdsourcing e il Crowdfunding
Civico possono trovare grandi espressioni nella pianificazione urbana di opere e
progetti pubblici. Configurandosi, quindi, come azioni effettuati da singoli cittadini,
organizzazioni del terzo settore o imprese private per la realizzazione di opere e
progetti pubblici altrimenti non realizzabili attraverso l’uso esclusivo delle risorse
pubbliche.
2.1.1 I modelli dei processi orizzontali: da City-Users a Crowdfunder
Il Crowdfunding, nella sua eccezione Civica, è spesso definito come una forma
rappresentativa della pratica del Crowdsourcing, che affida i processi di outsourcing
(conoscenza e informazioni) ad un insieme eterogeneo di soggetti. A tal proposito
internet sembra esserne l’habitat ideale per lo sviluppo di queste pratiche, rendendo
possibile l’interazione e la gestione delle informazioni tra la folla. La rete consente
dunque, di eliminare le distanze attraverso lo sviluppo di community associate per
linee di affinità. Internet e nello specifico il Web 2.0, è uno strumento capace di
ibridarsi con altre forme di social-economia diventando un’indispensabile e
fondamentale forma di strategia. La produzione dell’informazione su internet risulta
essere organizzata in maniera modulare, priva di ogni forma di gerarchia e questo
favorisce lo sviluppo e la condivisione di nuova conoscenza. Nel civic crowdfunding
il concetto di “condivisione” è una costante obbligatoria, continua ed inevitabile, che
supera l’assetto gerarchizzato, rigido ed eccessivamente strutturato che caratterizza la
gestione delle PA. Attualmente, infatti la pubblica amministrazione è legata ad una
struttura organizzativa disegnata sul modello militare, fortemente gerarchizzato e
formale, all’interno del quale le comunicazioni rispettano precise procedure. Per tanto
l’assetto fin troppo rigido delle organizzazioni pubbliche inficia sui livelli di sviluppo
ed efficienza, minando anche il senso civico tra i cittadini. Per di più lo scarso sviluppo
22
della comunicazione trasversale all’interno degli enti pubblici mette in evidenza la
carente collaborazione tra le diverse unità funzionali, coordinate esclusivamente per
mezzo gerarchico, rendendo inadeguata la responsabilità alla cognizione di
meccanismi e tecniche che tutelano la corretta gestione della cosa pubblica30
. Il
finanziamento dal basso, adoperato trasversalmente dai soggetti istituzionali, come
strumento per la realizzazione di opere e progetti pubblici sosterrebbe la
ricomposizione sociale tra le risorse pubbliche e private valorizzando reti e risorse,
talvolta, inutilizzate. Inoltre l’impegno collettivo, permetterebbe di completare in poco
tempo progetti che a causa della loro grandezza e complessità sono considerati
utopistici. Qualsiasi progetto seguirebbe un percorso tecnico, logico, logistico,
progettuale, ma avrebbe soprattutto una storia emotiva, narrativa; poiché il
crowdfunding civico risulta essere un incubatore di progetti territoriali ideati da
cittadini, associazioni e amministrazione, dove il contributo economico sarebbe solo
una validazione sociale che arriva alla fine di un percorso condiviso. Semplici cittadini
si eleverebbero a promotori di un progetto, mossi dal desiderio comune della creazione
di un bene di utilità civica, che né lo Stato, né il mercato riescono a realizzare. Il
meccanismo alimenta un retroterra solidale, equo e lontano dalle tradizionali logiche
di mercato, dove i cittadini oltre che utenti, fruitori e consumatori sono promotori e
finanziatori di conoscenza. 31
2.2Analisi dello scenario
L’ultima analisi condotta dall’equipe di ricerca Massolution ha evidenziato una
forte crescita per il mercato globale del Crowdfunding, stimando per il 2015 un volume
di raccolta complessivo pari a 34,4 miliardi di dollari, con un tasso di crescita del 112%
rispetto al 2014. Il volume di raccolta risulta essere così distribuito:
Donation 2,85 mld $
Reward 2,68 mld $
Leding 25,1 mld $
Equity 2,56 mld $
Royalty 0,405 mld $
Hybrid 0,811 mld $
30
SANFILIPPO Marialuisa, La fidelizzazione del cliente dipende dalla struttura organizzativa della
tua azienda, Inbound Marketing, 2015.
31
NULLI Michele, PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, Il finanziamento collettivo come
opportunità: il Crowdfunding, Marzo 2015.
23
Figura 3 - Crescita del Volume Crowdfunding Globale Fonte: Massolution/Crowdsourcing.org 2015 CF
Crowdfunding Industry Report.
A detenere il primato per la pratica del crowdfunding è il subcontinente del Nord
America, con un volume di transazione stimato di 17.2 miliardi di dollari e un tasso di
crescita del 82%, seguito da Asia con un volume stimato di 10.54 miliardi di dollari
ed Europa con un volume stimato di 6.48 miliardi di dollari.32
Nonostante il Nord America detiene la leadership di mercato, sono i paesi asiatici
a far registrare la maggior crescita dei volumi raccolti, con un incremento del 320%
rispetto al 2014. La crescita dell’Asia è da ascriversi in gran parte alla Cina, dove l’alta
percentuale di utenti connessi (oltre 686 milioni di utenti internet, di cui 86% tramite
smartphone) e il peculiare sistema politico, ha permesso una crescita esponenziale
della pratica. Nel 2016, nel solo territorio cinese, si è registrata un’impennata del
400%, con un volume di raccolta stimato di 2,24 miliardi di dollari e un numero di
piattaforme pari a 400. Tra le cifre, quella che più dimostra la forza in prospettiva del
crowdfunding cinese è il numero di donatori che risultano essere più di 75 milioni.33
I dati emersi dallo studio condotto dal The European Alternative Finance
Benchmarking Report a cura dell’Università di Cambridge, evidenziano come il
fenomeno della finanza alternativa sia in rapido sviluppo anche in Europa, generando
32
Fonte: Massolution/Crowdsourcing.org 2015CF Crowdfunding Industry Report, Date: March 31,
2015 URL: http://reports.crowdsourcing.org/index.php?route=product/product&product_id=54
33
Fonte: https://medium.com/produzioni-dal-basso/il-crowdfunding-nel-mondo-cina
0,53 0,854 1,47 2,7
6,1
16,2
34,4
0
5
10
15
20
25
30
35
40
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
Crescita del Volume Crowdfunding
Globale
24
solo per il 2015 un giro di affari di oltre 1,3 miliardi di euro con un tasso di crescita
medio del 98.1%. Per di più nel 2014, sono state contate oltre 255 piattaforme
distribuite nei 27 paesi membri, che hanno favorito transazioni per 4.655 milioni di
euro nel solo biennio 2013/14, facendo riscontrare la più alta crescita nel settore,
rendendo, peraltro, possibile lo sviluppo di oltre 10.000 startup europee. Secondo lo
studio condotto dall’Università Inglese, la Gran Bretagna sarebbe la locomotiva del
mercato europeo per la finanza alternativa, con un volume di transazioni stimato di
2.337 milioni di euro, seguono Francia (154 milioni), Germania (140 milioni) e Svezia
(107 milioni). L’Italia, è in decima posizione, con un volume di transazioni nel 2015
pari a 56 milioni di euro.34
Figura 4 – Suddivisione del mercato della finanza alternativa Europeo (Media anni:2012/2013/2014), Fonte:
Moving Mainstream, The European Alternative Finance Benchmarking Report, Robert Wardrop, Bryan Zhang,
Raghavendra Rau and Mia Gray, February 2015.
Sono diversi i fattori che hanno consolidato la pratica del crowdfunding nel Regno
Unito, Ronald Kleverlaan CEO di CrowdfundingHub, asserisce che il Regno Unito si
conferma quello più maturo sia per quanto riguarda i volumi che come ecosistema, a
conferma della forte correlazione positiva tra il supporto dei governi e la crescita e la
maturità del settore. Per di più nelle piattaforme di maggior successo del Regno Unito
sono state riscontrate attività intense di cross-border,35
a riprova del fatto che per sua
natura il crowdfunding non è vincolato dai confini geografici.
34
Moving Mainstream, The European Alternative Finance Benchmarking Report, Robert Wardrop,
Bryan Zhang, Raghavendra Rau and Mia Gray, February 2015.
35
Un'operazione cross border è una transazione che implica l'acquisto e la vendita di strumenti
finanziari negoziati in mercati non domestici oppure la partecipazione di controparti residenti in Paesi
diversi. Negli ultimi anni, si è assistito ad un aumento sia del numero che del volume delle transazioni
cross border. Tra i diversi fattori che hanno contribuito a questa crescita, è possibile citare il progresso
EUROPA
CONTINENTALE
25,7%
UK
74,3 %
25
I limiti culturali e la scarsa diffusione della banda ultra-larga nel nostro paese hanno
ritardato lo sviluppo della pratica del crowdfunding rispetto ad altri paesi europei. Si
consideri che alcune fasce della popolazione italiana l’attitudine ad utilizzare Internet
come strumento per acquisti, per operazioni economiche e finanziarie è ancora
un’eccezione. Solo per fare un esempio, la percentuale della popolazione che
abitualmente effettua acquisti online è pari al 65,5% nel Regno Unito, al 50,5% in
Germania, al 52,1% in Francia e al 20,1% in Italia.36
L’Italia ha un primo approccio con il crowdfunding nel 2005 con la nascita della
pima piattaforma nazionale, Produzioni dal Basso, ideata per finanziare
autoproduzioni del terzo settore. L’analisi condotta dalla Prof. Ivana Pais per la ricerca
sul Crowdfunding in Italia, realizzata per l’Università Cattolica del Sacro cuore di
Milano nel 2015, rilevò 82 piattaforme di crowdfunding. Di queste, 69 furono
considerate attive e 13 in fase di lancio. I dati furono raccolti attraverso la
somministrazione di un questionario on-line sottoposto agli amministratori delle
piattaforme nei mesi di Settembre/Ottobre 2015. Lo studio confermò l’evoluzione del
crowdfunding in Italia, registrando un incremento del 50% di piattaforme attive
rispetto al 2014. La maggioranza dei portali, circa il 46% proponeva il modello
‘reward-based’, seguiti dai modelli ‘equity-based’ con il 19% e “donation” con il 18%.
Si rilevò peraltro un fenomeno interessante, ovvero la nascita e la diffusione di
piattaforme ‘ibride’, proponendo nella maggior parte dei casi il modello Reward e
Donation.
tecnologico e l'aumento della dimensione dei mercati finanziari dovuto, da un lato, alla liberalizzazione
dei movimenti internazionali dei capitali e, dall'altro, alla deregolamentazione che ha portato ad un
ampliamento della gamma di prodotti e servizi finanziari offerti.
36
Fonte: RetailMeNot - Centre for Retail Research.
26
Figura 5 - Distribuzione delle piattaforme italiane, Fonte IL CROWDFUNDING IN ITALIA, 2015.
Dai dati raccolti nel 2015 emerse che il valore del finanziamento dal basso delle
piattaforme italiane era di circa 56,8 milioni di euro, rivolto prevalentemente al
mercato nazionale (73%), il 14% si rivolge invece a un mercato locale e il 12% a un
mercato estero (8% europeo, 4% extraeuropeo). I modelli utilizzati per tali piattaforme
presentavano differenze significative. Le piattaforme che utilizzavano il modello
donazioni-debito erano totalmente concentrate sul mercato locale (100%). Risultavano
rivolte al mercato locale anche le piattaforme basate sul debito (50%) e quelle sulle
donazioni (30%). Nel mercato nazionale risultavano concentrate le piattaforme ibride
ricompense-donazioni (94%) e quelle equity con l’80%. Le piattaforme che si
basavano sul modello Ricompensa, erano invece rivolte a mercati eterogenei. Quello
prevalente risultava essere quello nazionale col 56%, seguiva poi quello europeo con
il 22%, quello locale con l’11% e il mercato extra-europeo con l’11%. Infine per
quanto riguarda le piattaforme in fase di lancio il 50% aveva come riferimento il
mercato nazionale, il 25% quello locale e il restante 25% quello europeo.37
I portali non sono gli unici attori che regolano l’industria del crowdfunding in Italia.
Esistono infatti altri soggetti che svolgono servizi essenziali per l’efficienza dell’intero
processo. Lo sviluppo dell’architettura dei sistemi informativi viene spesso affidata ad
37
RODOLFI M. CROWDFUNDING: IL FINANZIAMENTO D'IMPRESA 2.0
CROWDFUNDING: BUSINESS FINANCING 2.0, 2015/16. Fonte: Report condotto dall’Università
Cattolica del Sacro cuore di Milano, 2015.
18%
46%
12%
4%
19%
1%
Piattaforme di Crowdfunding in Italia 2015
Donation
Reward
Reward + Donation
Lending
Equity
Donation + Debito
27
outsourcer esterni che rivestono il compito di progettare la veste grafica e soprattutto
di implementare il sistema di gestione degli ordini da parte dei finanziatori (che
tipicamente avviene tramite sistemi di gateway quali Paypal, Stripe o Mangopay, o
con carta di credito o con bonifico bancario/cedolino postale).
Un’altra categoria di soggetti è rappresentata dagli advisor legali. Proporre una
campagna di crowdfunding espone il proponente a rischi di contestazioni e
responsabilità civili. Lo stesso vale per i gestori delle piattaforme. Gli operatori che si
sono specializzati sul mercato italiano nell’assistenza su questi temi sono Hogan
Lovells, Jenny.Avvocati, Lerro&Partners, Osborne&Clarke, Zitiello Associati.38
Per quanto riguarda la consulenza specifica sullo sviluppo del progetto, importante
per la redazione del business plan ma anche per impostare la necessaria attività di
marketing multicanale specialmente sui social networks, essa viene fornita o dalle
piattaforme stesse oppure da studi già conosciuti dal proponente.
Il Crowdfunding resta comunque una modalità di finanziamento innovativa e, come
tale, non sempre è stata ancora inquadrata giuridicamente in modo specifico negli
ordinamenti dei vari paesi europei. Per di più è trattato in maniera diversa in ogni
paese, anche se organizzazioni come European Crowdfunding Network stanno già
lavorando nella messa a punto di un comune denominatore in grado di armonizzare, a
livello comunitario, le normative in tema di crowdfunding.
2.3Il mercato del Civic Crowdfunding
Negli ultimi anni il mercato del Crowdfunding Civico sta crescendo in maniera
esponenziale, riuscendo a coinvolgere un numero sempre più significativo di soggetti
istituzionali e non, soprattutto a livello locale, per finanziare opere pubbliche e attività
di restauro del tessuto urbano. Nonostante il Civic Crowdfunding si propone il
superamento della distinzione tra pubblico e privato in vista di un benessere comune e
condiviso, si rende necessario ed usuale la distinzione tra semplici cittadini e
amministrazione pubblica nel richiedere il finanziamento dei progetti.
38
1° REPORT ITALIANO SUL CROWDINVESTING
Copyright © Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Gestionale
28
La profonda crisi globale che investe i mercati in termini economici, ma anche
culturali e sociali, ha richiesto un riadattamento del genere umano nella ricerca di un
benessere crescente. Pertanto innumerevoli piattaforme che si servono del
Crowdfunding Civico sono state create sullo scenario nazionale ed internazionale
finalizzate al raggiungimento di tale obiettivo. Il ricorso al crowdfunding per il
finanziamento di opere e progetti pubblici da parte degli stessi cittadini ha permesso
ai cittadini di riappropriarsi della propria coscienza civica e di superare quegli
interrogativi che potrebbero essere generati dalla tradizionale idea che i progetti, di
norma, andrebbero finanziati con le imposte previste dal sistema tributario locale.
Un esempio italiano è rappresentato da PlanBee, una piattaforma dedicata al
crowdfunding civico, fondata nel 2014 da cinque giovani tra i 25 e i 34 anni con lo
scopo di raccogliere finanziamenti finalizzati alla realizzazione di progetti di tipo
ambientale, come parchi pubblici, bikesharing, piste ciclabili, parchi giochi per
bambini diversamente abili, impianti sportivi ed orti urbani.
In quest’ottica anche l’Amministrazione del comune di Milano ha scelto di
sperimentare per la prima volta in Italia un’iniziativa di Crowdfunding civico volta a
sostenere lo sviluppo economico e a realizzare nello stesso tempo una città coesa,
creando uno spazio di condivisione tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Sono
oltre 330mila euro i fondi raccolti dagli utenti della rete, sulla piattaforma Eppela, la
prima in Italia per il Crowdfunding Reward Based (basato sul sistema delle
ricompense). Risorse che raddoppieranno grazie al contributo dell’Amministrazione,
arrivando così a 660mila circa, per realizzare i 16 progetti scelti dal web sui 18
proposti. Tra i progetti scelti vi sono: “Portare il cinema in corsia” con il progetto
Medicinema39
, che prevede la creazione di una sala cinematografica in ospedale o in
case di cura cittadine, un orto sociale, disposto sui terreni confiscati alla criminalità
organizzata, il progetto “Facciamo la festa alla mafia”40
che prevede l’utilizzo di
un’area verde attorno a Casa Chiaravalle, dove saranno allestiti laboratori didattici,
feste, concerti ed eventi per tutti. Questi sono solo alcuni esempi di progetti presentati
da cittadini e da pubbliche amministrazioni, nelle vesti di promotori, soddisfano
pienamente il concetto di crowdfunding civico. Pertanto la categoria dei proponenti è
39
MEDICINEMA: LA MAGIA DEL CINEMA DIVENTA TERAPIA
https://www.eppela.com/it/projects/9964-medicinema-la-magia-del-cinema-diventa-terapia.
40
FACCIAMO LA FESTA ALLA MAFIA!
https://www.eppela.com/it/projects/8074-facciamo-la-festa-alla-mafia
29
fortemente eterogenea, costituita da soggetti privati, organizzazioni, società e pubblica
amministrazione. I sostenitori, sono nella stragrande maggioranza privati, infatti
secondo una ricerca condotta nel 2015 dall’Università Cattolica del Sacro cuore l’82%
delle piattaforme si rivolge ai privati, il 74% si rivolgono alle associazioni, il 67% alle
aziende e il 49% alla pubblica amministrazione. Da una ricerca condotta dalla
dottoressa Ivana Pais, professore associato di Sociologia economica della facoltà di
economia dell’Università Cattolica di Milano, il sostenitore tipo ha un’età compresa
tra i 36 e i 55 anni. Il 54% sono donne e il 46% sono uomini. Dall’indagine è emerso
che le donne donatrici sono più giovani, più istruite e percepiscono un reddito inferiore
rispetto ai colleghi donatori maschi. Il 51% del campione intervistato rivela inoltre che
è entrato in contatto con la campagna tramite i social network.
2.3.1 Indagine conoscitiva del mercato italiano per il Civic Crowdfunding
Al fine di comprendere lo sviluppo delle relazioni significative che caratterizzano
il fenomeno del Crowdfunding Civico, l’autore si propone di realizzare, tramite
un’indagine conoscitiva quali-quantitativa, un’analisi dello stadio dell’arte nel
contesto nazionale del fenomeno del Civic Crowdfunding. L’indagine è stata condotta
analizzando i valori di raccolta complessivi di un campione di 470 campagne di Civic
Crowdfunding che ha visto la compartecipazione di ben 32.322 backers su 8 diverse
piattaforme. La rilevazione e la raccolta dei dati, per ogni singolo progetto, è stata
realizzata manualmente attraverso la valutazione diretta delle informazioni che i
portali interessati hanno reso disponibile nel mese di Giugno 2017. Il segmento di
mercato considerato resta coerente ai progetti di utilità sociale, vale a dire quei progetti
non-profit che comprendono iniziative a sostegno dell'ambiente, della solidarietà e dei
servizi al cittadino e alla comunità. Le piattaforme considerate, coerentemente con le
logiche civic, utilizzano sia i modelli tradizionalmente riconosciuti di reward-based e
donation-based sia il modello ibrido donation-reward. Ciò che rende ancor più
eterogeneo il campione considerato è l’ulteriore segmentazione delle piattaforme in:
Piattaforme Generaliste: piattaforme che accolgono progetti relativi a diversi
settori dell’economia o a diverse aree tematiche.
Piattaforme Settoriali: piattaforme a carattere tematico, capaci di accogliere più
di un settore, nel caso specifico del civic hanno per lo più lo scopo di migliorare le
30
condizioni del tessuto economico-sociale, stimolando la comunità attraverso
l’economia partecipativa.
Piattaforme nazionali: piattaforme che accolgono campagne indipendentemente
dal luogo in cui affondano le proprie radici e dispiegano i propri effetti, esse possono
essere sia generaliste che settoriali.
Piattaforme locali: accolgono invece progetti che sono destinati a produrre effetti
in una determinata area territoriale-geografica: regione o località. Queste piattaforme
sono principalmente settoriali.
Piattaforma Modello Settore
Planbee Donation Civic Crowdfunding
Replace Donation & Reward Civic Crowdfunding
Innamorati della cultura Donation & Reward Cultura
With You We Do Reward Cultura Digitale & Ambiente & Sociale
Eppela Reward Generalista
Ginger Reward Locale: Emilia-Romagna | Generalista
Mecenup Reward Locale: Toscana | Generalista
Meridonare Donation Terzo settore
Figura 6 - Campione delle Piattaforme per l'indagine Fonte: ItalianCrowdfunding.it, disponibile su
http://italiancrowdfunding.it/piattaforme-crowdfunding-italia/
Tra i fattori che hanno condizionato la rilevazione dei volumi complessivi vi è
l’anno in cui si è registrata la prima transazione per le diverse piattaforme considerate.
A tal proposito, il “first mover” tra le piattaforme in esame risulta essere Eppela,
seguita da Ginger ed Innamorati della cultura.
L’altro fattore determinate da tenere in considerazione è il numero di campagne di
civic crowdfunding registrato per ogni piattaforma del campione.
31
Figura 7 - Diagramma che mostra la rilevazione del numero di campagne di Civic CF concluse, Giugno 2017.
Figura 8 – Istogramma dei volumi complessivi raccolti e richiesti rilevati dall’indagine per il campione delle
piattaforme considerato nel mese di Giugno 2017.
32
Il risultato ottenuto dall’indagine mostra i volumi complessivi suddivisi per le
singole piattaforme. Al fine di ottenere un risultato in linea con le logiche di mercato,
sono state considerate anche le campagne di Civic Crowdfunding con esito negativo,
per le quali non è stato raggiunto l’obiettivo economico richiesto ma che costituiscono,
comunque, una parte considerevole dell’offerta.
I dati raccolti, mostrano che la piattaforma che ha fatto registrare il più alto volume
richiesto complessivo è WithYouWeDo con 2.375.929 €, seguito da Eppela con
2.079.429 € e Meridonare con 1.892.718 €.
L’analisi del segmento di mercato per il campione considerato ci porta, subito dopo,
ad analizzare anche l’incidenza percentuale dei volumi raccolti sui volumi richiesti.
I dati ci mostrano che l’incidenza media percentuale più alta è riscontrabile nelle
campagne di CCF concluse sulla piattaforma Meceneup con il 107%, seguono Eppela
con il 102% e Ginger 101%.
Figura 9 – Diagramma che mostra l’incidenza media percentuale del rapporto fra il Volume Richiesto e
Volume Raccolto.
33
Figura 10 – Diagramma che mostra la percentuale media di successo del campione considerato.
Eppela ha il tasso medio di successo registrato più alto, per la Campagne di CCF.
Oltre 18.000 contributi per le 194 le campagne di Civic che si sono concluse con esito
positivo, hanno permesso di raccogliere più di 2 milioni di euro.
Figura 11 - Diagramma che mostra il contributo medio per il campione considerato nel mese di Giugno 2017.
34
Un’ulteriore osservazione va fatta riguardo alla distribuzione dei contributi tra le
diverse piattaforme in esame. Dai dati in nostro possesso, il contributo medio per le
campagne di civic crowdfunding risulta essere di 166€, con picchi che arrivano fino a
530€, nel caso specifico di Planbee. Somme chiaramente molto alte per un investitore
individuale e dalle quali è possibile dedurre una forte predominanza della pratica di
match-funding, dove grandi finanziatori come enti, organizzazioni e aziende stanziano
parte del budget necessario al completamento del progetto.
Figura 12 - POWER LAW Rappresentazione del grafico attraverso un sistema di assi cartesiani del modello
della distribuzione di Pareto o Zipfiana per il campione della popolazione considerata.
Premesso che i dati relativi alle piattaforme e ai progetti di crowdfunding civico, in
Italia, risultano essere ancora insufficienti per poter elaborare modelli statistici robusti.
Risulta essere, ad ogni modo, interessante analizzare la distribuzione dei volumi
raccolti per le diverse campagne in esame. A tal proposito è stata elaborata una Power
Law, un modello di rappresentazione grafica in un sistema di assi cartesiani che
rappresenti la distribuzione per il campione della popolazione considerata. Per ottenere
un’elaborazione corretta della Power Law tutti i dati relativi ai valori dei volumi
35
raccolti sono stati ordinati in maniera decrescente, dopodiché sono stati calcolati i
valori percentuali relativi per ogni campagna. Il grafico ottenuto mette in evidenza il
fenomeno della Long Tie dovuto all’alta frammentazione del mercato del
crowdfunding civico in Italia, confermando dunque l’ipotesi formulata da Anderson
secondo cui il futuro del Business, sarà vendere meno del più.
36
Capitolo 3
IL CIVIC CROWDFUNDING: LEVA PER LO SVILUPPO
DELLA SOCIETA’ LOCALE
Impegnarsi nel creare valore per il territorio attraverso pratiche come il
crowdfunding civico significa sollecitare l’intero corpo sociale a misurarsi con una
continua rivisitazione delle nozioni, della politica, delle democrazie e delle tecnologie.
Due iniziative di successo, sviluppate in un contesto socioculturale difficile, quale il
sud Italia, che rispettano a pieno i criteri sopracitati, hanno dimostrato quanto un
progetto valido di crowdfunding possa avere dei risvolti positivi, con esiti che in questo
caso hanno superato le aspettative anche in contesti sfavorevoli, poco inclini ad
assecondare i mutamenti sociali. In questo caso le campagne CCF “Ricostruiamo Città
della Scienza” e “Save the Soul of Savoca” misurano, seppur con regole diverse, la
possibilità di un modello di costruzione della società locale, attraverso lo sviluppo,
improntato alla conservazione e valorizzazione della dotazione di beni comuni e quindi
delle regole della coesistenza. Quell’insieme di connessioni che obbligano ad una
responsabilità verso di sé, verso cittadini e istituzioni in grado di produrre senso ed
impegno civico, mediando fra l’opportunismo dell’interesse personale e l’opportunità
del bene collettivo. Coltivando comportamenti sostenibili, inclini a confrontarsi con
l’esauribilità delle risorse e con gli impatti dell’attività economica sull’ambiente fisico,
umano e sociale, propensi inoltre a legittimare libere scelte ed azioni individuali. 41
3.1“Ricostruiamo Città della Scienza”
Un esempio di come il Civic Crowdfunding esiste e funzioni in Italia se intercettato
con la modalità giusta è dato dalla ricostruzione di “Città della Scienza”, un progetto
41
ZUCCHETTI Sergio, Liuc Papers, n. 214, Serie Economia e Istituzioni 21, marzo 2008.
37
di promozione e divulgazione scientifica nato nel 1987 da un’idea del Prof. Silvestrini.
La visione del progetto è favorire la crescita di un’economia basata sulla conoscenza,
capace di produrre lavoro certo e di qualità attraverso una maggiore coesione sociale.
Un percorso dove la diffusione informale e democratica del sapere scientifico fa da
leva per un nuovo sviluppo economico, valorizzando le risorse presenti sul territorio.42
Ragion per cui la sua realizzazione fu concepita nell’area Ovest di Napoli, a Bagnoli,
dove la crisi industriale di qualche anno prima degli stabilimenti Italsider, portò ad una
improvvisa desertificazione del tessuto urbano. Città della Scienza che si è sempre
contraddistinta per il forte rapporto con gli stakeholder territoriali (reti di scuole,
agenzie, imprese, enti locali e associazioni), rendendoli cooperatori attivi, capaci di
dare un contributo concreto nella sperimentazione di prodotti culturali nuovi ed a
moltiplicarne gli effetti con azioni sul territorio.43
Città della Scienza era il complesso scientifico museale d'eccellenza. Un’elegante
operazione di archeologia industriale che affaccia sul Golfo di Napoli, tra la collina di
Posillipo e l’isola di Nisida. I suoi padiglioni accoglievano ogni anno circa 350 mila
visitatori con un planetario, una palestra della scienza (dove studiare i fenomeni
naturali) e un'officina dei piccoli dove i bambini potevano imparare la scienza
attraverso il gioco. Venivano allestiti padiglioni per mostre temporanee, un centro
congressi e numerosi uffici (inclusi quelli di un incubatore per nuove imprese
tecnologiche). Infine vi era lo Science Center, fiore all’occhiello del complesso, uno
dei più importanti musei scientifici interattivi d'Europa, dove i visitatori erano
coinvolti attivamente alle esposizioni.
Anche quest’ultimo fu distrutto completamente nella notte del 4 Marzo 2013 da un
vasto incendio, probabilmente di origine dolosa, che danneggiò 4 dei 6 capannoni della
struttura, provocando la perdita di quasi tutti i beni all’interno. In poche ore andarono
in fumo 7 ettari di quella che fu l’unica oasi in quell’immenso deserto.
In seguito al disastro, sono stati immediatamente attivati tutti i canali per rispondere
all'immensa ondata di solidarietà che si è sviluppata nel Paese. Subito fu indetta una
campagna di raccolta fondi sul sito della fondazione IDIS-Città della Scienza, dove fu
reso possibile reperire i dati necessari per effettuare una donazione. Parallelamente la
42
Fondazione IDIS Città della Scienza – Chi Siamo - http://www.cittadellascienza.it/chi-siamo/
43
GRECO Pietro, La Città della Scienza. Storia di un sogno a Bagnoli, Bollati Boringhieri, 2006.
38
piattaforma DeRev avviò una campagna di crowdfunding che, grazie al contributo di
oltre 2mila backers, permise di raccogliere quasi un milione e mezzo dei 100mila euro
previsti come goal setting della campagna. 44
3.2 Save the Soul of Savoca
L’iniziativa “Save the Soul of Savoca”, promossa dal Comitato nato in seno alla
Parrocchia di S. Maria Assunta e dal Comune di Savoca, si propone di finanziare il
restauro di un ciclo di dipinti settecenteschi del piccolo borgo Messinese.
Rappresentando, di fatto, un modello per la salvaguardia del vasto e diffuso patrimonio
culturale del nostro paese, nonché un tentativo di importare il Crowdfunding, come
reale alternativa al finanziamento statale per la tutela dei beni culturali, anche in
Sicilia.45
Il borgo medioevale di Savoca arroccato su di uno spuntone roccioso a pochi
chilometri da Taormina, nel 2008 è stato insignito come borgo tra i più belli d’Italia.
Il territorio che si estende per circa 8 km quadrati è immerso in una suggestiva
vegetazione coltivata ad agrumeti, uliveti e vigneti, un tempo fonte primaria e assoluta
per il sostentamento e la sopravvivenza della comunità locale. Una città d’arte, forse
poco conosciuta, che deve la sua fama al celeberrimo film “Il Padrino” di Francis Ford
Coppola. Famosa la scena in cui Michael Corleone, durante il suo soggiorno in Sicilia
incontra il padre della futura sposa. Alla fine degli anni ’70, grazie all’enorme successo
del film, la comunità locale inizia a concepire lo sviluppo e la produzione di un nuovo
prodotto: “Il Turismo”. Lo sviluppo della borgata, è stato reso possibile grazie e
soprattutto all’immenso patrimonio culturale, storico e artistico custodito in essa.
Patrimonio di cui fa parte anche l’antica chiesa di San Michele, edificata anteriormente
al 1250 per volontà degli Archimandriti messinesi. Secondo un antico manoscritto
datato 1308, in essa numerosi sacerdoti di rito greco celebravano la Divina Liturgia.
Motivo per cui la chiesa è ricca di affreschi sulle pareti che illustrano la vita dei santi
e del Cristo. Nello specifico, all'interno della chiesa, a navata unica, è possibile
ammirare un imponente ciclo pittorico costituito da:
44
Redazione Journey, La Città della Scienza di Napoli rinasce con il crowdfunding, 2016
http://www.coca-colaitalia.it/storie/la-citta-della-scienza-di-napoli-rinasce-con-il-crowdfunding
45
"Salviamo i dipinti di San Michele": Savoca prova il crowdfunding.
http://www.sikilynews.it/cultura-e-spettacoli/salviamo-i-dipinti-di-san-michele-savoca-prova-il-
crowdfunding/2539.
39
 Un prezioso affresco del 1701 raffigurante il Battesimo di Gesù al Fiume
Giordano;
 Un piccolo affresco che reca l'immagine della Madonna della Lettera
risalente al 1701;
 Due antichi quadri del 1701 raffiguranti San Michele Arcangelo e i Santi
Cosma e Damiano;
 Tre altari barocchi dedicati rispettivamente ai Santi Cosma e Damiano, a
Santa Maria dell'Idria e a San Giovanni.46
A causa, anche, dei numerosi terremoti è andato perso l’aspetto originario che
caratterizzava i raffinati stucchi barocchi. Inoltre a causa delle infiltrazioni d’acqua dal
soffitto ligneo il ciclo pittorico è in pessimo stato di conservazione, risultando in alcuni
punti danneggiato con evidenti problemi di distacco della superficie pittorica.
A promuovere il crowdfunding finalizzato alla raccolta di fondi necessari per il
restauro, è stato un comitato di giovani volontari savocesi nato in seno alla parrocchia
e supportato da varie istituzioni e associazioni culturali locali. “Save The Soul of
Savoca” si configura come una campagna di crowdfunding ibrida, dove la
comunicazione è stata curata parallelamente su due livelli: il territorio e il web,
generando un multistep flow model. 47
La campagna è stata articolata in diversi fasi.
Nella prima fase è stato congeniato il logo identificativo, l’immagine simbolo, capace
di riassumere la filosofia, la natura e tutti i valori intangibili che il progetto si propone
di realizzare. Dopodiché sono stati stato concepiti i rewards per i donatori, contenuti
esclusivi e personalizzati che contribuiscono anche alla costruzione dell’immagine del
soggetto proponente e del progetto. Inoltre, grazie ad una campagna di studi
diagnostici è stato possibile definire una comunicazione basata sullo storytelling,
capace di comunicare e creare empatia “interattiva” trasferendo esperienza e
attribuendo un senso alle cose. La seconda fase ha riguardato la diffusione
dell’iniziativa e il consolidamento del rapporto di fiducia con i donatori, soprattutto
46
Fonte Wikipedia: Chiesa di San Michele (Savoca):
https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Michele_(Savoca).
47
Secondo tale teoria, quindi, la maggior parte delle persone basa le proprie opinioni su quelle degli
opinion leader. Gli opinion leader sono coloro che per primi vengono a conoscenza di un contenuto
diffuso dai media e lo interpretano secondo le proprie opinioni. Successivamente tali opinioni vengono
diffuse al grande pubblico che diviene un opinion follower. L'influenza degli opinion leader cresce
grazie all'influenza e alla conoscenza dei media d'elite in opposizione ai mass media più diffusi. Con
tale processo l'influenza sociale viene calibrata sulle opinioni di uno specifico gruppo di media d'elite.
Si tratta essenzialmente di un processo di persuasione sociale.
40
sui social networks sfruttando la loro crescente influenza nel campo della
valorizzazione del patrimonio culturale. Il modello scelto per la campagna di
crowdfunding è stato il Do It Yourself, il crowdfunding fai da te, che si sviluppa senza
l’ausilio di piattaforme esistenti. È stato istituito, al tal proposito, un sito web
(www.savethesoulofsavoca.com) da supporto informativo per il lancio dell’iniziativa,
permettendo ai donatori di essere aggiornati sugli sviluppi del progetto e sullo stato di
avanzamento dei lavori. La campagna di crowdfunding così articolata ha permesso un
maggior livello di personalizzazione e abbattimento dei costi. Inoltre, coerentemente
con l’iniziativa, sono state adottate le logiche previste dal modello Take it all che ha
permesso di utilizzare i fondi raccolti fin da subito. Circa 80% delle donazioni ricevute
sono state effettuate dal “visitatore medio” italiano e straniero. A tal proposito si sono
rivelate fondamentali la conduzione di visite guidate all’interno della chiesa, dove i
visitatori hanno potuto interagire personalmente con gli ideatori e il patrimonio
artistico stesso. La restante parte dei donatori è risultata essere costituita dai cittadini
di Savoca e delle realtà limitrofe. Oltre alla donazioni finanziarie, il progetto ha
ricevuto numerose collaborazioni professionali pro bono in svariati settori unendosi
alla missione del comitato. 48
L’iniziativa “Save the Soul of Savoca” al di là del risultato economico, ha lanciato
un messaggio importante: sensibilizzare il movimento dal basso e quindi svincolarsi
dall’idea che lo Stato debba essere tutore di qualsiasi iniziativa, instaurando un
rapporto di fiducia con i donatori che potranno, sempre e comunque, informarsi sullo
stato avanzamento dei lavori direttamente online o semplicemente visitando la chiesa
come se fosse un laboratorio didattico aperto. Non a caso l’immagine simbolo scelta
per la campagna di crowdfunding è uno dei dipinti oggetto del restauro raffigurante S.
Agostino come se fosse un puzzle, come per rimarcare la compartecipazione, l’unione
di tutti volta a ritrovare un pezzo dell’anima di Savoca. 49
48
PASQUALE Stefania, Crowdfunding per il Patrimonio Culturale nei Centri Storici Minori, La
Chiesa di San Michele a Savoca.
49
ORLANDO Cristina, “Save the soul of Savoca”: per salvare una parte dell’anima di Savoca, 2015.
41
Conclusioni
Il presente lavoro di tesi si è proposto di approfondire il fenomeno del Crowdfunding
nella sua accezione Civica, contestualizzandolo nello scenario socio-economico
italiano. A tal fine sono partito da due quesiti che hanno mosso il mio interesse verso
questo fenomeno, ovvero “Il periodo di transazione che viviamo e la crisi dei sistemi
economici è il costo che dobbiamo sostenere affinché si possa passare da un’economia
di stampo tipicamente industriale ad uno sociale? Ovvero dalla produzione del
prodotto, alla produzione della conoscenza diffusa per il genere umano?”. Partendo
dal concetto di economia sociale è stato chiaro individuare la Sharing Economy come
un processo naturale inevitabile per una gestione sostenibile delle risorse tangibili e
come lo sia ancora di più lo sviluppo di quelle intangibili, attraverso la creazione della
conoscenza condivisa. Il processo di condivisione e aggregazione diventa, dunque,
promotore di valore aggiunto, che attinge dalla conoscenza condivisa per generare altra
conoscenza. Il fenomeno del crowdfunding in tal senso, diventa il modo in cui, in un
futuro prossimo si potrà abolire la distanza tra cittadini ed istituzioni, favorendo la
partecipazione attiva di ogni singolo cittadino, garantendo trasparenza e rendendo
visibile a tutti ciò che per anni nell’amministrazione è stato visibile e tangibile solo per
pochi. Nel corso degli ultimi anni infatti, la collaborazione partecipativa degli utenti
ha consolidato un’efficace pratica di sviluppo della conoscenza attraverso diverse
forme di condivisione. Nello specifico il crowdsourcing (da crowd, "folla", e sourcing,
da outsourcing, e cioè esternalizzazione aziendale) è il modello di sviluppo collettivo
per eccellenza che prevede il coinvolgimento di numerose persone esterne all'entità
che ha ideato il progetto stesso. In ambito economico può essere definito come
“l’esternalizzazione di una parte delle proprie attività” ed è un modello di business nel
quale un'azienda o un'istituzione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo
di un progetto, oggetto o idea a un insieme indefinito di persone non organizzate
precedentemente. Il Crowdfunding si contraddistingue dagli altri modelli di
42
finanziamento in quanto si fonda sulla partecipazione collettiva che deve essere più
ampia possibile. Motivo che spinge a ridurre le barriere alla partecipazione, sfruttando
la “long tail” (coda lunga). Il fenomeno della coda lunga, ha permesso l’affermarsi del
crowdfunding sui mercati odierni. Analizzando i dati forniti dalle piattaforme per il
mercato del civic crowdfunding italiano, è stato possibile costatare il fenomeno della
long tail dovuto all’alta frammentazione del mercato del crowdfunding civico in Italia,
confermando dunque l’ipotesi formulata da Anderson secondo cui il futuro del
Business, sarà vendere meno del più. Dall’analisi di tali dati ho potuto verificare i casi
di successo ed insuccesso di ogni singola campagna, rilevando l’incidenza percentuale
dei volumi richiesti sui volumi raccolti. Inoltre ho potuto verificare l’incidenza media
di successo di ogni campagna per ogni piattaforma considerata. Dai dati in nostro
possesso, è emerso che il contributo medio è di 166 euro, tale somma risulta essere
chiaramente molto alta per un investitore individuale, per cui è stato possibile dedurre
una forte predominanza della pratica di match-funding per le campagne di
crowdfunding civico, dove grandi finanziatori come enti, organizzazioni e aziende
stanziano parte del budget necessario al completamento del progetto. Dall’analisi è
emerso che la forte crescita del mercato mondiale del Crowdfunding, conferma che
non si tratta di un fenomeno temporaneo, bensì di una reale alternativa che si pone di
superare quegli interrogativi generati dalla tradizionale idea che i progetti, di norma,
andrebbero finanziati con le imposte previste dal sistema tributario locale. Impegnarsi
nel creare valore per il territorio attraverso pratiche come il crowdfunding civico
significa sollecitare l’intero corpo sociale a misurarsi con una continua rivisitazione
delle nozioni, delle pratiche, della politica, delle democrazie e delle tecnologie. Nello
specifico, significa misurarsi con la possibilità di un modello di costruzione della
società locale, attraverso lo sviluppo, improntato alla conservazione e valorizzazione
della dotazione di beni comuni e quindi delle regole della coesistenza. Quell’insieme
di fiducia che obbliga ad una responsabilità verso di sé, verso cittadini ed istituzioni in
grado di produrre senso ed impegno civico, mediando fra l’opportunismo
dell’interesse personale e l’opportunità del bene collettivo.
43
Appendice
DATASET, Giugno 2017
Totale Piattaforme 8
Totale Campagne 470
Totale Backers 32.322
Totale Volumi Richiesti € 6.997.141
Totale Volumi Raccolti € 5.367.210
Media Ponderata Contributo € 166
Media % Successo 56%
Media % Volumi Raccolti 74%
Piattaforma Campagne Backers
Volumi
Richiesti
Volumi
Raccolti
%
V.R.
%
Success
Planbee 12 305 199.795,00 € 161.762,00 € 81% 58%
Replace 5 410 96.620,00 € 32.408,00 € 34% 40%
Innamorati della
cultura 37 1.412 329.890,00 € 102.768,50 € 31% 19%
With You We Do 68 4.396 2.375.929,00 € 1.694.580,00 € 71% 46%
Eppela 233 19.214 2.079.429,00 € 2.122.984,00 € 102% 83%
Ginger 4 285 8.800,00 € 8.920,00 € 101% 83%
Mecenup 10 120 13.960,00 € 14.925,00 € 107% 80%
Meridonare 101 6.180 1.892.718,00 € 1.228.862,27 € 65% 36%
44
PLANBEE
n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al
1 MILANO - ENERGIA PER FARE 6.545 6.545 1 100%
2 IN/CANTI & BANCHI 2016 45.000 41.052 32 91%
3 I 51 ALBERI DI PIAZZA OBERDAN 18.718 18.718 1 100%
4
OLFATTOTECA PER IL GIARDINO DEI
SEMPLICI 23.330 3.316 12 14%
5 UN ORTO PER LA SCUOLA LA PIRA 3.665 998 42 27%
6 BOLOGNA - ENERGIA PER FARE 7.480 7.480 1 100%
7 ROMA - ENERGIA PER FARE 9.350 9.350 1 100%
8
RECUPERO 6 SERRE TEMATICHE
DELL'ORTO BOTANICO 35.000 35.000 1 100%
9
AIUTACI A FAR RIFIORIRE IL
GIARDINO DEI SEMPLICI 20.500 20.500 189 100%
10 FACCIAMO CRESCERE ORTI DIPINTI 9.350 501 13 5%
11 AIUTACI A REALIZZARE CAMP8 4.027 1.472 11 37%
12
NIZZA DI SICILIA - ENERGIA PER
FARE 16.830 16.830 1 100%
TOT. Backers 305
TOT. Volumi Richiesti € 199.795,00
TOT. Volumi Raccolti € 161.762,00
Perc. Volumi Raccolti 81%
Perc. Rest. Volumi Richiesti 19%
Media Contributo € 530,37
Importo Medio Richesto € 16.649,58
Campagne Successo 7
Campagne Insuccesso 5
TOT Campagne 12
Perc. Successo 58%
45
REPLACE
n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al
1 Un seme per Enza e Tiberio 11.920 750 23 6%
2 Progetto La Fonte 23.000 4.850 10 21%
3
Ritratti della Memoria – Mostra
Fotografica 1.700 2.058 96 121%
4 Oasi Canina 55.000 19.420 236 35%
5 Nazionale Femminile di LaCrosse 5.000 5330 45 107%
TOT. Backers 410
TOT. Volumi Richiesti € 96.620,00
TOT. Volumi Raccolti € 32.408,00
Perc. Volumi Raccolti 34%
Perc. Rest. Volumi Richiesti 66%
Media Contributo € 79,04
Importo Medio Richesto € 19.324,00
Campagne Successo 2
Campagne Insuccesso 3
TOT Campagne 5
Perc. Successo 40%
46
INNAMORATI DELLA CULTURA
n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al
1 HOPERA 4.200 1.410 12 34%
2 POLVERE: IL VIAGGIO 4.000 4.100 30 103%
3
SEXXX. PERCHE’ NON NE FACCIAMO UN
FILM? 15.000 15.095 123 101%
4
E.SPERIMENTI DANCE CRAFT….PER
FAVORE, SI! 8.500 0 0 0%
5
PILLOLE FESTIVAL | SOMMINISTRAZIONI
DI DANZA D’AUTORE 5.000 230 7 5%
7 PASTI D’ ARTISTA 2.500 20 2 1%
8
CLICK! ACCENDI IL MAST E LE SUE
INFINITE STORIE 30.000 3.280 57 11%
9 FESTIVAL BANDISTICO CITTA’ DI BUSSETO 2.000 480 11 24%
10
FORTEZZA DEL GIRIFALCO DI CORTONA |
CORTONA VISUAL DESIGNER ACADEMY 25.000 5.620 82 22%
11
BORGATE DAL VIVO. I LIBRI TORNANO A
SCUOLA 4.500 1405 40 31%
12
ANTIGONE UN PUGNO DI SABBIA.
TEATRO E MUSICA PER I MIGRANTI 4.500 575 12 13%
13
CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLE
REGIE WAGNERIANE 8.000 2.100 23 26%
14
"FIFTY SHADES OF BLUE" -SUMMER
UNIVERSITY 2016 AEGEE-GENOVA 1.000 0 0 0%
15
INFIORATA STORICA DI ROMA VI
EDIZIONE 1.000 0 0 0%
16 FESTIVAL FILOSOFI LUNGO L’OGLIO 5.000 440 12 9%
17
(IN)VESTI PER LA CULTURA ANTICA IN
SCENA 6.600 3.100 21 47%
18
OHMYGUIDE!!!…SCOPRI LA CULTURA
DELLE CITTA’ ITALIANE! 5.000 725 15 15%
19
ORIZZONTI DIVERSI. ARTE IRREGOLARE IN
MOSTRA. 10.000 15 3 0%
20 NEL PAESE DEI CIECHI 2.000 0 0 0%
21
CURARE L’ARTE. CAMICI BIANCHI PER LA
CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI 8.000 290 9 4%
22
IL GIOVANE SALVATORE ROSA. GLI INIZI
DI UN MAESTRO DEL 1600. 15.000 8.335 190 56%
47
23
RUIDALSUD. FESTIVAL INTERNAZIONALE
DELLE ARTI. 10.000 130 3 1%
24
GRANDI AUTORI PER GRANDI LETTORI –
L’INDICE ARRIVA SUL WEB 15.000 15.410 170 103%
25
COMPRO ORO – TORNA A TORINO LO
SPIRITO DELLO SWING. 2.500 3.203 70 128%
26
ANTHOLOGY 1985-2015 IMPRESSIONI DI
MOVIMENTO 15.000 70 3 0%
27 SALENTIA. D’AMORI E DI VIAGGIO 1.000 0 0 0%
28 IL PICCOLO MARATONETA 5.000 0 0 0%
29 GIPO, LO ZINGARO DI BARRIERA 13.000 13.820 156 106%
30
IL MISTERO DI ANNE DI ALENCON. I
LUOGHI DELLA MARCHESA DEL
MONFERRATO. 9.000 10.426 68 116%
31 PIU’ ARTE PER TUTTI. I MARTEDI’ CRITICI. 10.000 1.210 27 12%
32
TRA PONENTE E LEVANTE. AVVENTURE DI
MARE. 5.590 5.590 147 100%
33 IL CONTRATTO DELLA MONTAGNA 10.000 1.080 31 11%
34
RESTAURO DELLA CHIESA DI SAN
GIOVANNI BATTISTA DI ALBA 50.000 40 5 0%
35
FESTIVAL LETTERARIO LUCCAAUTORI – XX
EDIZIONE 3.000 0 0 0%
36 YURI ESPOSITO AL CINEMA 8.500 4.140 66 49%
37
TURIN GREETERS. CONDIVIDERE LA
PROPRIA CULTURA ATTRAVERSO
L’INTERAZIONE URBANA. 2.000 40 3 2%
38 ROAD TRIPPIN 3.500 390 14 11%
TOT. Backers 1.412
TOT. Volumi Richiesti € 329.890,00
TOT. Volumi Raccolti € 102.768,50
Perc. Volumi Raccolti 31%
Per. Volumi Richiesti 69%
Media Contributo € 72,78
Importo Medio Richesto € 8.915,95
Campagne Successo 7
Campagne Insuccesso 30
TOT Campagne 37
Perc. Successo 19%
48
WITHYOUWEDO
n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al
1 SOCIAL FOOD: SCENDI IN CAMPO 10.000 2.894 29 29%
2
MAPPINA-MAPPA ALTERNATIVA
DELLE CITTÀ 30.000 44.670 209 149%
3
YET – YELLOW TELEPHONE - APP PER
I DIRITTI DEI BAMBINI 28.000 28.767 56 103%
4 IC+ 10.000 10.116 11 101%
5 STUDENTI REPORTER 20.000 30880 38 154%
7 ECOSIN 40.000 40.144 253 100%
8 ECHOGREEN FESTIVAL 10.000 10.598 36 106%
9
TUOMUSEO - IL PATRIMONIO
CULTURALE IN UN CLICK 15.000 4.577 18 31%
10
FACEMUSIC: IL PROFILO ON LINE
DELLA MUSICA CLASS 12.346 3.346 6 27%
11 IL MONASTERO DEL 3° MILLENNIO 40.000 60695 180 152%
12
SOCIAL BOOKS - LA NUOVA
GENERAZIONE DEI LIBRI 35.535 40.470 84 114%
13
FOOD DRIVE APP: UN’APP PER LA
COLLETTA ALIMENTARE 20.000 5.287 12 26%
14
A.P.E. - APPRENDERE PERCORSI
ECOSOSTENIBILI 20.000 6.502 25 33%
15 MEMORIA/MEMORIE 7.000 1.762 3 25%
16
NON VEDO E NON SENTO, MA
VOGLIO PARLARE! 6.000 1.592 15 27%
17
PROGETTO EUBIOSIA - VITA IN
DIGNITÀ 25.000 6.375 5 26%
18 ZHENG: UN AMICO, UN AIUTO 19.000 19.157 41 101%
19 RI-DONO 18.000 18.080 88 100%
20 CARTOON-ABLE 52.248 52.000 198 100%
21
RENDIAMO LA BIOMEDICA
ACCESSIBILE A TUTTI 40.000 40.148 93 100%
22 ELIOS 30.000 30.891 11 103%
23
L'ASILO NEL BOSCO, UN SEME DA
DIFFONDERE! 21.000 21.748 117 104%
24 L'OSPEDALE NON FA PIÙ PAURA! 15.000 15.144 74 101%
25 RACCONTAMI UNA STORIA! 16.000 4.518 20 28%
49
26 ART DIGITAL ARCHIVE 30.000 15.000 45 50%
27
ECO DAL FRIGO: UN'APP CONTRO LO
SPRECO ALIMENTARE 18.000 4.994 19 28%
28 #RECOVERY #GREEN #METAL 90.000 90.135 62 100%
29 SOCIALLENDINGITALIA.NET 30.000 40.033 57 133%
30 LABIRINTO O PERCORSO? 20.000 5.004 3 25%
31 OPENIT 4.500 4.502 19 100%
32
SOSTIENI LE NOTTI DI TINO DI
BAGDAD 16.000 16.073 58 100%
33 NATURA DIVINA 45.000 45.030 21 100%
34 DIARI IN RETE 17.500 5.527 20 32%
35 FARE ACQUA (DA TUTTE LE PARTI) 12.000 3.080 5 26%
36
DRIVE YOUR BIKE - LA BICI
ELETTRICA,CON PARCHEGGIO 60.000 10.652 18 18%
37 LOVE - IDROVIA LOCARNO VENEZIA 30.000 8.854 22 30%
38
AGENDA FOR INTERNATIONAL
DEVELOPMENT 30.000 9.333 25 31%
39 WORLDWARMWAR.CLIMATECHANGE 25.000 25.030 135 100%
40 HYENA'S PUPPIES 20.000 5.232 6 26%
41
RE TECH LIFE ONLUS - DA UN
PROBLEMA UN'OPPORTUNITA' 30.000 7.874 10 26%
42 PLAY FOR INCLUSION 50.000 54.228 88 108%
43 #ESKILLSFORWOMEN 40.000 10.163 9 25%
44 #VIETATOMOLLARETOUR 79.800 31.591 16 40%
45 #TOMMYEGLIALTRIFILM 40.000 50.845 453 127%
46 APPUNTIBAY VERSIONE 2.0 15.000 3.792 9 25%
47 H-MAPS 40.000 40.374 417 101%
48 APP-DHD 65.000 12.925 22 20%
49 REDEYES 60.000 14.150 20 24%
50 FAMILY MIX 70.000 11.035 33 16%
51 IMIGRATE 15.000 4.562 21 30%
52
IL SENTIERO DEGLI ORTAGGI MADE
IN ITALY 37.000 9.525 7 26%
53 POWER STREET GENERATION 95.000 23.195 14 24%
54 TALENTI ON STAGE 400.000 410.046 84 103%
55
YENETICS, IL TEST PRENATALE PER LE
MALATTIE G 30.000 8.015 37 27%
56 SIBRIC.IT 20.000 5.235 17 26%
50
57 PLACEOF 20.000 5.100 3 26%
58 HOPINION 15.000 16.059 38 107%
59 VOGLIO ASCOLTARE UNA STORIA 20.000 20.731 417 104%
60
NABOOMBOO: IMPARARE UNA
LINGUA È SOCIALE (E P 30.000 7.662 9 26%
61
MIR@BILYS, SAPERI & SAPORI DELLA
GRANDE BEL 40.000 40.390 173 101%
62
GENGLE...L'APP PER I GENITORI
SINGLE! 10.000 146 146 1%
63 BIO STYLE LIFE 25.000 6.376 11 26%
64 ECOSOST 40.000 40.009 20 100%
65 LE DIMORE DEL QUARTETTO 25.000 25.094 13 100%
66
#DIGIRARE - DIGITAL HEALTH FOR
RARE DISEASE 30.000 30.991 127 103%
67 BRAVE SMILE 20.000 5.057 6 25%
68 DIGITALY 21.000 5.470 7 26%
69
INSEGNARE L'ECONOMIA CON I
SIMPSON 5.000 5.100 32 102%
TOT. Backers 4.396
TOT. Volumi Richiesti € 2.375.929,00
TOT. Volumi Raccolti € 1.694.580,00
Perc. Volumi Raccolti 71%
Per. Volumi Richiesti 29%
Media Contributo € 385,48
Importo Medio Richesto € 34.940,13
Campagne Successo 31
Campagne Insuccesso 37
TOT Campagne 68
Perc. Successo 46%
51
EPPELA
n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al
1 MOSAICHIAMOCI - ARTISTI PER SEMPRE 10.000 11.550 361 116%
2
CI INCONTRIAMO ..PER UN MONDO
DIVERSO! 7.000 9.115 70 130%
3 CASA INSUPERABILI 10.000 10.340 34 103%
4
MAMMAMÙ LA MUSICA CHE FA
CRESCERE 10.000 14.306 34 143%
5
LA BOTTEGA DI GEPPETTO:
DIVERSAMENTE UGUALI 6.000 7699 121 128%
7 FAME REUNION 2017 20.000 22.410 216 112%
8
UN PASTO CON ARISTOTELE - LICEO
ARISTOTELE E CRI ROMA 500 550 34 110%
9
CASETTA 31. QUI L'AUTONOMIA È DI
CASA... 5.000 5.750 50 115%
10 ORTINSÈMA: L'ORTO SOCIALE 2.000 2.065 47 103%
11 LA FALESIA DIMENTICATA 18.000 21705 399 121%
12
MARCHE COMEDY RECORD, MACCHINI
IN SCENA PER 12 ORE 3.500 3.650 30 104%
13
"CONTATTO" UN TEATRO NEL CARCERE
DI LECCE 10.000 10.033 79 100%
14 SOCIALWOOD 2.000 3.530 40 177%
15 C'ERA UNA VOLTA IN CASCINA 10.000 10.010 62 100%
16
RICOSTRUIAMO LA YURTA, LA CASA DEI
BIMBI DEL BOSCO. 6.000 6.156 94 103%
17
GIARDIN8: ESPERIMENTI DI
AGRICOLTURA SOCIALE A TORINO 10.000 10.005 61 100%
18 BAR SOLIDALE NINO EFFE 3.500 3.500 18 100%
19 RICORDATI DI PRÈ 10.000 11.355 190 114%
20 RICICLOFFICINA 800 805 22 101%
21
LA VITA RIPRENDE CON LA CASA DI
ALESSANDRO 10.000 10.090 36 101%
22 UNA CARROZZINA PER I MALATI DI SLA 10.000 10.052 35 101%
23 L'ORTO TORTO 8.000 8.985 39 112%
24 UN FIORE CONTRO LA VIOLENZA 10.000 10.069 40 101%
25 REMILIA PRIDE 4.000 4.572 138 114%
26 IO E IL MIO CANE 6.000 6.173 60 103%
52
27
TRASFORMA I REPARTI PEDIATRICI IN
LUOGHI MAGICI 10.000 10.025 89 100%
28 VALGIÒ 10.000 10.080 34 101%
29 UN FILM SULLA STRADA DI OZ 10.000 10.410 71 104%
30 MOVITY. GET MOVING. TOGETHER. 5.000 5.045 73 101%
31 VIEWS OF THE WORLD 500 520 12 104%
32 UNA GIOSTRA PER IL PARCO DI CEFALÙ 5.000 5.200 70 104%
33
VERANU - LA MATTONELLA CHE
PRODUCE ENERGIA 5.000 5.766 116 115%
34 INNESTO CREATIVO 20.000 27.090 225 135%
35 SOSTIENI UN PAZIENTE A DISTANZA 2.000 2.112 59 106%
36 KAIROS. REGALA UN SOGNO! 6.000 7.953 70 133%
37 CASA ACCOGLIENZA PER MAMME 10.000 10.408 40 104%
38 CUOCHI E CAMERIERI ALLA RISCOSSA 10.000 18.435 70 184%
39 LIBERE VOCI DAL MONDO 9.000 9.125 72 101%
40 CASA ARRIGHI... CASA MIA! 10.000 10.835 52 108%
41 CRESCERE ALL' APERTO! 20.000 20.760 156 104%
42 FATTORI POSITIVI 20.000 20.345 47 102%
43 8MMEZZO 5.000 5.080 71 102%
44 IL SARTO E LA SPOSA 2.000 2.000 16 100%
45 NON C'È ACQUA DA PERDERE: H2INO 6.000 6.255 51 104%
46 ACQUAFACILE 8.500 8.874 46 104%
47 BORGATE DAL VIVO 10.000 11.060 51 111%
48 RICETTE D'AFRICA 10.000 10.182 38 102%
49 ADOTTA UN CLOWN 10.000 11.047 196 110%
50 BRICCHI E ALAMBICCHI 8.000 9.180 60 115%
51
MERCATINO PER LA CHIESA DI SANTA
MARIA DELLA NEVE 12.000 13.589 122 113%
52
AIUTIAMO I VOLONTARI IN ALTA VAL
TANARO 1.000 1.785 15 179%
53 SECONDO QUADRIMESTRE 5.000 32.253 213 645%
54 FEEL BETTER 20.000 20.450 200 102%
55 EX EX 7.000 7.018 63 100%
56
MONICA: IL TUO NAVIGATORE
PERSONALE ANTISMOG 6.000 8.730 103 146%
57
PIANTIAMO INSIEME IL BOSCO DEL
TERZO MILLENNIO? 3.500 3.867 70 110%
53
58 FRANCESCO CAMIN - SEMINA LE NOTE 3.000 3.100 90 103%
59
SENSIBILE - DOCUMENTARIO SU MCS E
EHS 6.000 6.105 77 102%
60 ARCHIVIO CARBONE 12.000 20.800 316 173%
61 NOI STIAMO CON GLI ANIMALI 5.000 5.016 70 100%
62 FACCIAMO LA FESTA ALLA MAFIA! 98.000 98.000 87 100%
63 GLI ALTRI SIAMO NOI 20.000 20.000 131 100%
64
IL TUO APPARTAMENTO, I NOSTRI
SITTER! 8.000 8.095 40 101%
65 I BUNKER E LA MEMORIA 2.000 2.235 44 112%
66 IO LAVORO! 20.000 25.512 155 128%
67 COSTRUIAMO UN TEATRO! 5.000 5.095 95 102%
68
PROGETTO TAIGA - TEATRO ATTIVO IN
GIORNALISMO ARTISTICO 5.000 5.295 98 106%
69 TOOLSSHARING 7.000 7.045 54 101%
70 CN SMART L'HUB 60.000 60.000 84 100%
71 SO LUNCH CUCINA DIFFUSA 40.000 40.000 96 100%
72
MEDICINEMA: LA MAGIA DEL CINEMA
DIVENTA TERAPIA 70.000 70.000 59 100%
73 #IWANT CINEWALL 100.000 100.000 235 100%
74 ECOLAB - COLTIVA LA TUA CITTÀ 15.000 15.000 63 100%
75 IO NON VOGLIO VIVERE DA CANI! 6.000 8.110 172 135%
76 ORTO SOLE 3.000 4.260 80 142%
77 UN TEATRO PER AMATRICE 500 49.715 50 9943%
78 YOUTUBERS SOS TERREMOTO 10.860 10.860 819 100%
79 UN AIUTO AL CENTRO 10.681 10.681 225 100%
80
IUTO™ • LA SOLUZIONE A PORTATA DI
APP 6.000 6.578 12 110%
81
IBNATU CANAAN. UN'OASI PER
COMINCIARE 2.000 3.720 45 186%
82 SOGNANDO CERSKA 1.000 1.161 49 116%
83 GIRO DI GIOSTRA A RUBATTINO 2.500 2.545 50 102%
84
300 GIRI PER AUTISMO SOS.
VELODROMO MECCHIA PORTOGRUARO 600 600 15 100%
85 CYCLING AGAINST OBLIVION 600 3.775 131 629%
86 LINDY ON THE ROAD - 2016 3.500 4.363 147 125%
87
ALPE MUSRAI-QUOTA 1115:
RESISTENZA CONTRO L'ABBANDONO 2.500 2.675 43 107%
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Arena Francesco - Il Crowdfunding per la Pubblica Amministrazione: IL Civic Crowdfunding

  • 1. Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” DIPARTIMENTO DI ECONOMIA Corso di Laurea triennale in Economia Aziendale Tesi di Laurea in Economia e Gestione delle Imprese Il Crowdfunding per le PA: Il Civic Crowdfunding Relatore Candidato Chiar.mo. Prof. Francesco Arena Francesco Gangi Mat. A07001649 ANNO ACCADEMICO 2016 - 2017
  • 2. 1 Indice Capitolo 1 ............................................................................................................... 3 “LA CROWD ECONOMY E IL PROCESSO DI FINANZIAMENTO DAL BASSO”....................................................................................................................... 3 1.1 Open Data, Partecipazione e trasparenza, i presupposti della Crowd Economy.................................................................................................................. 3 1.2 Crowdfunding: da fenomeno mediatico a strumento di finanza alternativa ............................................................................................................... 5 1.2.1 Origini ed Evoluzione del fenomeno................................................... 6 1.2.2 L’interesse Mediatico al fenomeno ..................................................... 7 1.2.3 Sviluppo collettivo come strumento per la finanza alternativa ........... 9 1.3 Le declinazioni del Crowdfunding ........................................................... 10 1.3.1 Il modello Donation-Based ............................................................... 12 1.3.2 Il modello Reward-based................................................................... 13 1.3.3 Il modello Lending-based.................................................................. 14 1.3.4 Il modello Equity-based .................................................................... 14 1.4 Le piattaforme come luogo d’incontro tra domanda e offerta.............. 16 1.5 Vantaggi del Crowdfunding...................................................................... 17 Capitolo 2 ............................................................................................................. 19 LE APPLICAZIONI DEL CROWDFUNDING – CIVIC CROWDFUNDING .. 19 2.1 La progettazione partecipata attraverso il Civic Crowdfunding ...... 19 2.1.1 I modelli dei processi orizzontali: da City-Users a Crowdfunder 21 2.2 Analisi dello scenario............................................................................. 22
  • 3. 2 2.3 Il mercato del Civic Crowdfunding...................................................... 27 2.3.1 Indagine conoscitiva del mercato italiano per il Civic Crowdfunding 29 Capitolo 3 ............................................................................................................. 36 IL CIVIC CROWDFUNDING: LEVA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA’ LOCALE.................................................................................................................... 36 3.1 “Ricostruiamo Città della Scienza”...................................................... 36 3.2 Save the Soul of Savoca ......................................................................... 38 Conclusioni............................................................................................................ 41 Appendice.............................................................................................................. 43 Bibliografia............................................................................................................ 66
  • 4. 3 Capitolo 1 “LA CROWD ECONOMY E IL PROCESSO DI FINANZIAMENTO DAL BASSO” Il periodo di transazione che viviamo e la crisi dei sistemi economici è il costo che dobbiamo sostenere affinché si possa passare da un’economia di stampo tipicamente industriale ad uno sociale? Ovvero dalla produzione del prodotto, alla produzione della conoscenza diffusa per il genere umano? 1.1 Open Data, Partecipazione e trasparenza, i presupposti della Crowd Economy Secondo il dipartimento di Economia e degli Affari Sociali delle Nazioni Unite nel 2050 la popolazione mondiale si attesterà a circa 9,1 miliardi di persone, 7 dei quali concentrati nelle sole aree urbane. I livelli di produzione e consumi cresceranno sempre più, mentre si impoverirà la qualità dell’ambiente e del tessuto sociale. La globalizzazione, il progresso tecnologico, la crisi finanziaria e i grandi problemi legati alla scarsità delle risorse disponibili hanno aperto un nuovo grande capitolo della storia, definito come “Epoca della Conoscenza”.1 L’epoca della conoscenza mette in evidenza tutti i limiti della teoria di Malthus, che concepisce la crescita demografica 1 Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli.
  • 5. 4 come causa degli squilibri delle risorse tangibili che caratterizzano i sistemi economici, generando un progressivo immiserimento della popolazione.2 L’economia della conoscenza, pertanto, evidenzia i legami tra i processi di apprendimento, innovazione e competitività, basandosi su risorse intangibili come il Know-How o Life-Skill. Alla base vi sono i processi cognitivi di apprendimento dell’uomo, intesi come il risultato neurobiologico di indefinite scelte. La Conoscenza è materia prima Trainante e in quanto tale, è un bene pubblico in senso economico, circostanza che obbliga lo Stato ad intervenire in favore alla creazione e tutela della stessa. Lo sviluppo dei sistemi informativi, prima ancora del Web 2.0, ha permesso un incremento in termini di quantità e qualità delle interazioni sociali del genere umano, rafforzando le sinergie tra attività e risorse umane. Il modello di Economia di Condivisione o di Consumo Collaborativo, meglio conosciuto come Sharing Economy, permette di mettere in contatto gruppi e individui sulla base degli interessi o delle necessità specifiche, basandosi sull’insieme di pratiche di scambio e condivisione dei beni materiali, servizi o conoscenze. L’accesso al bene risulta essere, in molti casi, un valida alternativa al possesso, che sta iniziando a divenire elemento di senso comune. Risulta essere chiaro quindi come la Sharing Economy sia un processo naturale inevitabile per una gestione sostenibile delle risorse tangibili e come lo sia ancora di più lo sviluppo di quelle intangibili, attraverso la creazione della conoscenza condivisa. Il processo di condivisione e aggregazione diventa, dunque, promotore di valore aggiunto, che attinge dalla conoscenza condivisa per generare altra conoscenza. I nuovi strumenti come i Social Media Network, stanno cambiando radicalmente le Governance del mondo in cui viviamo, così come gli strumenti di condivisione e partecipazione hanno cambiato il modo di fare impresa, di fare politica. In un futuro prossimo si potrà abolire la distanza fra cittadini ed Istituzioni, favorendo la partecipazione attiva attraverso il dialogo, garantendo trasparenza e rendendo visibile l’invisibile. I processi e le logiche fordiste così fortemente radicate nei nostri sistemi economici non riescono a valorizzare il patrimonio di idee, competenze e passione tanto quanto per l’impresa privata quanto per le Istituzioni. I consumatori diventano prodotti così come i cittadini sono utenti per le politiche pubbliche, ma mai protagonisti. Questo punto dovrà necessariamente cambiare attraverso virtuosi 2 Thomas Robert MALTHUS, An essay of the principle of the population as it affects the future improvement of society, 1798.
  • 6. 5 processi di “contaminazione”, fatti prevalentemente da scelte consapevoli e condivise attraverso forme di Open Data, partecipazione e trasparenza. Internet, inteso come network è il luogo di aggregazione sociale del nuovo millennio, dove milioni di persone collaborano o contribuiscono per realizzare progetti impossibili da realizzare per il singolo individuo. Un esempio fra tutti Wikipedia, chi non conosce la più grande enciclopedia mai scritta nella storia dell’umanità? Nel 2007 la sola edizione inglese superava i 2 milioni di voci (superando l'enciclopedia Yongle, 1407) e nei suoi primi 8 anni di attività sono state impiegate 100.000 ore di lavoro corrispondenti al tempo pieno di lavoro di circa 6.000 redattori. Nel 2015 le voci complessive erano, addirittura, 35 milioni tradotte in 293 lingue diverse. Ebbene, Wikipedia è un’organizzazione non profit, priva di ogni forma di gerarchia di comando e che conta poco più di 50 dipendenti. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al potere di aggregazione e condivisione attraverso un progetto di Open Data3 dove 14 milioni di volontari hanno contribuito senza ricevere alcun compenso. È l’esempio lampante di come la tecnologia non rende più intelligente l’individuo ma genera valore aggiunto proiettandoci nella dimensione delle risorse diffuse. Ciò significa che un uso congruo di dati e di canali contribuirà senza dubbio alcuno alla riduzione di tempi, costi e margini di errore, nonché allo snellimento dell’amministrazione attinente alla sfera pubblica. Pertanto l’aumento di partecipazione delle persone a progetti condivisi nel nome di obiettivi individuali che, tuttavia, coincidono con quelli di una comunità attraverso le nuove tecnologie, segna l’inizio della Crowd Economy. 1.2 Crowdfunding: da fenomeno mediatico a strumento di finanza alternativa Si scrive crowdfunding, si legge innovazione virale.4 3 OPEN DEFINITION, “Open data and content can be freely used, modified, and shared by anyone for any purpose” 4 Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli.
  • 7. 6 1.2.1 Origini ed Evoluzione del fenomeno Il Fenomeno del Crowdfunding è spesso associato a qualcosa di nuovo o di moderno, ma il concetto di finanziamento dal basso ha radici ben più profonde. Molti convergono nel sostenere che il Crowdfunding sia una rielaborazione in chiave moderna di pratiche di finanziamento già diffuse in passato. Nel Novembre del 1095, al Concilio di Clermont, Papa Urbano II fece appello, in seduta pubblica, a tutti i membri della Cristianità per respingere gli attacchi dell'Islam. Il grande appello prevedeva l’assoluzione e la remissione di tutti i peccati per coloro che avrebbero finanziato o partecipato alla liberazione dei luoghi dove Cristo avrebbe compiuto la sua parabola di mortale. La risposta al grido del papa, fu sbalorditiva al punto da segnare una profonda svolta nella storia. Tra la seconda metà del ‘700 e gli inizi del ‘800 lo scrittore irlandese Jonathan Swift ispirò gli “Irish Loan Fund”, degli istituti collettivi di micro credito che combattevano la povertà del popolo irlandese attraverso la concessione di prestiti a privati privi di garanzie certe. In breve tempo furono avviati più di 300 programmi di micro finanziamento a cui aderirono più del 20% delle famiglie irlandesi.5 Anche il fondatore della Grameen Bank, Muhammad Yunus, si ispirò agli Irish Loan Fund, la sua banca è stata la prima Banca ad essere definita “Banca dei Poveri”. L’ente, che si occupa di micro finanziamento in Bangladesh e in India, concede prestiti alle popolazioni povere locali senza richiedere garanzie collaterali. Il sistema si fonda sulla fiducia e sull’idea che i poveri abbiano attitudini e capacità imprenditoriali sottoutilizzate che meritano di essere considerate per uno sviluppo sostenibile. La Grameen Bank, oggi conta più di 1000 filiali capillarmente distribuite su tutto il territorio. L’elevata percentuale dei prestiti restituiti (circa il 98%), vengono reinvestiti in fondi di rotazione, per cui l’organizzazione riesce a gestire innumerevoli attività economiche finalizzate allo sviluppo, offrendo anche servizi come gestione di conti e fondi depositi. All’organizzazione e al suo fondatore è stato congiuntamente attribuito il premio Nobel per la Pace nel 2006, “per gli sforzi diretti a promuovere lo sviluppo economico e sociale dal basso”.6 5 Bill CLARK, The History & Evolution of Crowdfunding. 6 Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli.
  • 8. 7 Il primo caso eclatante di Crowdfunding Civico risale al 1884 anno in cui i francesi resero dono agli Stati Uniti d’America della Statua della Libertà, in memoria dell’indipendenza. Nell’estate del 1885 la statua si trovava a New York in attesa che fossero assemblati i 300 fogli di rame che la compongono. Gli Stati uniti riuscirono a stanziare solo 250.000 dollari degli oltre 550.000 dollari (12.6 mln di dollari in valuta odierna) necessari per la realizzazione delle opere d’installazione. Per di più il governatore di New York Grover Cleveland si oppose all'utilizzo dei fondi di stato per il completamento delle opere, dopo che anche il Comitato preposto per la raccolta fondi fallì, raccogliendo solo 150.000 dollari. Tra l'incertezza le città di Baltimora, Boston, San Francisco e Philadelphia si offrirono di pagare le opere di installazione in cambio del trasferimento della statua. Sembrava che New York avesse esaurito le opzioni quando il famoso editore del New York World Joseph Pulitzer, lanciò una campagna di fondi dal basso per finanziare l’istallazione della Statua. La campagna di donazioni attirò più di 120.000 sostenitori molti dei quali donarono meno di un dollaro, un successo visto che i soldi raccolti furono abbastanza da coprire le ultime spese per il completamento del piedistallo e anche per un regalo a Frédéric Auguste Bartholdi (Ideatore della scultura)7 . La campagna lanciata da Pulitzer fu probabilmente il primo caso di Crowdfunding in chiave moderna, in quanto fu utilizzato un singolo punto di raccolta mediatica - il giornale – per instaurare una connessione con tutti i sostenitori del progetto. Ma il vero successo della campagna fu che la comunità locale iniziò a sentirsi legata in modo particolare a questo simbolo in quanto aveva contribuito attivamente a realizzarlo, collaborando attivamente con l’amministrazione pubblica che ne gestisce l’utilizzo. 1.2.2 L’interesse Mediatico al fenomeno L’anglofilo neologismo Crowdfunding fu coniato da Michael Sullivan, che nel 2006 ebbe l’intuizione di operare il micro finanziamento attraverso il Web, l’obiettivo di Sullivan era di creare un incubatore di progetti ed eventi legati al mondo dei videoblog, attraverso semplici donazioni on-line. Tuttavia il Crowdfunding, fu reso noto da Barack Obama nel 2008 entrando subito nell’idioletto8 comune, al punto che 7 Fonte BBC Magazine, The Statue of Liberty and America's crowdfunding pioneer. 8 Idiolètto s. m. [comp. di idio- e (dia)letto; cfr. ingl. idiolect]. – Lingua individuale, cioè la particolare varietà d’uso del sistema linguistico di una comunità che è propria di ogni singolo parlante, Treccani.
  • 9. 8 in italiano, ancora, non esiste una valida traduzione che possa trasmettere appieno il significato. Letteralmente viene spesso tradotto, come finanziamento dalla folla (frutto dell’accostamento di due termini inglesi: crowd, folla, e funding, finanziamento). I primi ad interessarsi al fenomeno furono giornalisti e testate internazionali. L’Economist, nel 2013, gli dedicò una storia di copertina, per rimarcare l’attenzione che il fenomeno merita. A fare da eco alla copertura mediatica sono stati i numeri: nel 2012, secondo un rapporto di Massolution, furono raccolti grazie al Crowdfunding 3 miliardi di dollari, saliti a 5 nel 2013. Grazie, anche, al successo di Barack Obama il crowdfunding inizia a fare tendenza, superando prima i confini di un pubblico di soli specialisti, per poi diventare un fenomeno mainstream. Le ricerche su Google per la parola crowdfunding hanno registrato picchi incredibili quando due tra le piattaforme più conosciute (Kickstarter e Idiegogo), iniziarono ad operare a pieno regime. Il Crowdfunding viene accostato a termini come Innovazione, Startup, Investimento, Business, Economia, Finanza9 , suscitando nel tempo un interesse globale diffuso, così come evidenzia il grafico sottostante. Figura 1 Google Trends, Maggio 2017 9 Analisi dati Google Trend. Maggio 2017.
  • 10. 9 1.2.3 Sviluppo collettivo come strumento per la finanza alternativa La collaborazione partecipativa degli utenti nel corso degli anni ha consolidato un’efficace pratica di sviluppo della conoscenza attraverso diverse forme di condivisione. Nello specifico il crowdsourcing (da crowd, "folla", e sourcing, da outsourcing, e cioè esternalizzazione aziendale) è il modello di sviluppo collettivo per eccellenza che prevede il coinvolgimento di numerose persone esterne all'entità che ha ideato il progetto stesso. In ambito economico può essere definito come “l’esternalizzazione di una parte delle proprie attività” ed è un modello di business nel quale un'azienda o un'istituzione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo di un progetto, oggetto o idea a un insieme indefinito di persone non organizzate precedentemente.10 La svolta decisiva, che segnò la nascita del Civic Crowdsourcing, vi fu nell’Aprile del 1968, durante la conferenza di Computer Graphics in Architetture and Design presso l’Università di Yale, dove un gruppo di esperti valutarono i cambiamenti che avrebbero comportato i Computer nella professione dell’Architetto. Dagli atti della conferenza emerge un nuovo paradigma legato allo sviluppo urbano che vede l’ambiente e le persone come elementi chiave del progetto e non più solamente il progettista e il sistema fisico che lo circonda. Lo stesso Negroponte11 dichiara che “grazie ai nuovi processi non sarà più l’architetto con la somma delle sue esperienze storiche e culturali ad imporre il progetto all’utente, ma sarà quest’ultimo, supportato dai nuovi strumenti e macchine che assurgono a mente collettiva, a condurre il progetto”, giungendo così al passaggio definitivo da progetto come prodotto al progetto come processo. In questo modo le persone non so più recettori di servizi ma sorgenti di idee, innovazione e creatività che sviluppano processi orizzontali.12 Tra gli sviluppi, più interessanti, del crowdsourcing vi è il crowdfunding, vale a dire il crowdsourcing finanziario, che affronta la questione dei finanziamenti scarsi. L’alta versatilità che caratterizza il Crowdfunding, fa in modo che possa riferirsi in maniera indistinta al percorso di finanziamento di un progetto di qualsiasi tipo; dalla 10 Marialuisa PEZZALI, Crowdsourcing: quando la rete... trova la soluzione. «Il Sole 24 ORE», 2009. 11 Nicholas Negroponte (New York City, 1º dicembre 1943) è un informatico statunitense, celebre per i suoi studi innovativi nel campo delle interfacce tra l'uomo e il computer. 12 Alessio BAROLO, Il Crowdfunding Civico.
  • 11. 10 produzione di un album musicale alla costruzione di un ospedale. Pertanto non si tratta di contenuto ma di uno strumento, capace di adattarsi per lo sviluppo in diversi ambiti grazie alla democratizzazione partecipata della raccolta. Chiunque può elevarsi a promotore di una campagna di finanziamento, così come chiunque è libero di sostenerla. A tal proposito risulta interessante riportare il pensiero dell’economista Indiano Amartya Sen, Nobel per l’economia nel 1998, “Ogni individuo deve avere la possibilità di avere a disposizione un sistema il cui funzionamento possa permettere ad ognuno di vivere una vita degna di essere vissuta”. In quest’ottica la raccolta dei fondi dal basso è dunque un processo virtuoso che permette a tutti coloro che non hanno possibilità di accedere al credito tradizionale, di poter operare attraverso la raccolta dei capitali, favorendo così lo sviluppo dello Stato Sociale. Il vero capitale dunque sono le idee e il crowdfunding è lo strumento capace di convogliare l’intelligenza collettiva. 1.3 Le declinazioni del Crowdfunding Gli elementi che compongono il fenomeno del crowdfunding moderno, sono: scambio di informazioni (idee e progetti) e di capitale (fondi) tra persone o gruppi di persone (crowd), attraverso strumenti informatici (social media, social network), in un ambiente virtuale (Internet).13 Il Crowdfunding si contraddistingue dagli altri modelli di finanziamento in quanto si fonda sulla partecipazione collettiva che deve essere più ampia possibile. Motivo che spinge a ridurre le barriere alla partecipazione, sfruttando la “long tail” (coda lunga). Il fenomeno della coda lunga, ha permesso l’affermarsi del crowdfunding sui mercati odierni. Il modello della long tail fu espresso, per la prima volta nel 2004, da Chris Anderson sulla popolare rivista Wired Magazine per descrivere i modelli economici e commerciali usati da aziende, come Amazon ed Ebay.14 Esso sovverte le consuete logiche di mercato, in cui viene offerto un prodotto o un servizio in risposta ad una domanda: nella logica della coda lunga, se l’offerta aumenta anche la domanda continua a crescere con costanza. Nello specifico il modello spiega come la distribuzione di una popolazione ad elevata ampiezza è seguita da una popolazione a 13 Assitecacrowdonor, Cos’è il Crowdfunding, 5 Novembre 2016. 14 Chris ANDERSON, The Long Tail: Why the Future of Business Is Selling Less of More, Hyperion 2006.
  • 12. 11 bassa ampiezza, che diminuisce gradualmente, costituendo per l’appunto la coda lunga. La rappresentazione del grafico di questo modello attraverso un sistema di assi cartesiani genera una power-law15 , ovvero una curva con l’estremità a sinistra (la testa) che raggiunge valori molto alti e l’estremità destra (la coda) tendente all’infinito. Figura 2 Diagramma del Grafico del modello Long Tail Fonte ANDERSON Chris, LA CODA LUNGA Da un mercato di massa a una massa di mercati Il diagramma mette in evidenza due fenomeni; nella zona in rosso sono collocati gli articoli più venduti, trainanti dell’economia, mentre nella zona in grigio si collocano gli articoli di nicchia, ovvero i prodotti la cui domanda è minima, ma che producono una rendita. Gli elevati costi di magazzino e distribuzione hanno da sempre legato la nostra cultura alle hit, che rappresentavano l’unico ambito del mercato a cui interessarsi per raggiungere il massimo ricavo. Secondo Anderson il futuro del Business sarà vendere meno del più, visto che da qualche anno siamo passati da un 15 Power-Law o leggi di potenza che ricorrono nelle distribuzioni di probabilità di molti fenomeni fisici (ad esempio la magnitudo dei terremoti, il diametro dei crateri dei pianeti, la dimensione dei frammenti degli oggetti che si infrangono per urti, l'intensità delle esplosioni solari), sociali (il numero dei morti nelle guerre, la popolazione delle città, il numero di collegamenti ai siti web, il numero di citazioni) ed economici (la distribuzione della ricchezza, le vendite di libri e cd, ecc.); così come ricorrono in altri tipi di relazioni, come quella tra il tasso metabolico di una specie e la sua massa corporea (cosiddetta legge di Kleiber), o quella tra la forza di gravità e la distanza tra le masse. Nel caso delle distribuzioni di probabilità, una distribuzione che obbedisce alla legge di potenza è denominata power law distribution, scale-free distribution (distribuzione a invarianza di scala), o anche distribuzione di Pareto - dal nome dell'economista Vilfredo Pareto, che per primo la individuò nella distribuzione del reddito - o infine legge di Zipf - dal linguista George Kingsley Zipf che la individuò studiando la frequenza d'uso delle parole nei testi. [Wikipedia]
  • 13. 12 “mercato di massa” a una “massa di mercati”.16 Questo perché internet consente alle aziende di offrire, oltre ai prodotti di grande richiesta, anche quelli cosiddetti marginali, ovvero richiesti da pochi. La strategia della long tail, su cui si basa il crowdfunding, sfrutta il potere della rete e dei digital media, facendo circolare maggior denaro nella coda rispetto alla testa. Nelle situazioni in cui la popolarità è determinata dal minimo comune denominatore, un modello a coda lunga può generare un miglioramento del livello culturale e sociale.17 La televisione ne è un ottimo esempio; l’incremento dell’offerta televisiva, originata dalla tecnologia digitale, ha reso il mercato televisivo più complesso, decretando un fenomeno già noto al mondo della discografia come la frammentazione dei contenuti. La continua evoluzione del crowdfunding lo rende declinabile sotto molti aspetti, rendendolo adattabile ai diversi modelli di business al fine di soddisfare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti. E' possibile identificare due configurazioni di crowdfunding: le configurazioni base e le nuove. Inoltre la combinazione delle stesse ha dato vita anche a modelli ibridi. Da un rapporto del 2012 di Massolution è possibile identificare quattro categorie per le configurazioni base:  Donantion-based  Reward-based  Lending-based  Equity-based 1.3.1 Il modello Donation-Based Questo modello non presume alcun ritorno economico né ricompensa per chi effettua donazioni se non il riconoscimento morale di aver sostenuto una buona causa. Promotori delle iniziative sono soprattutto organizzazioni no-profit, enti a scopo sociale e associazioni, che si rivolgono alla massa affinché questa aderisca e contribuisca ad una causa sociale o etica.18 Si tratta, probabilmente, del modello che ha dato origine al fenomeno essendone anche la forma più elementare, permettendo la realizzazione di progetti a valenza sociale che diversamente avrebbero avuto una 16 Chris ANDERSON, The Long Tail: Why the Future of Business Is Selling Less of More, Hyperion 2006. 17 Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli 18 PhD Dott.ssa DANIELE L.M., Il Crowdfunding nei Modelli di Finanziamento dei Progetti Imprenditoriali, 2015.
  • 14. 13 gestazione più lunga se non impossibile19 . Questa tipologia di raccolta è utilizzata, con successo, per il finanziamento dei progetti social e civic crowdfunding. Secondo un rapporto di Massolution del 2015 il modello donation-based ha generando un giro di affari di 1,94 miliardi di dollari rendendolo il secondo modello più utilizzato. 1.3.2 Il modello Reward-based Il Reward-based è un modello fondato su di un sistema a ricompense, riconoscendo ai donatori/sostenitori una ricompensa o un premio commisurato all’entità della donazione. Chiaramente la ricompensa per chi partecipa al finanziamento del progetto non è mai in denaro e spesso ha un valore economico inferiore alla somma donata, ciò nonostante deve avere un alto contenuto simbolico per il donatore. La ricompensa, reward, è da considerarsi in primo luogo un bene emozionale, capace di legare a doppio filo sostenitore e progetto. L’evoluzione di questa pratica ha portato allo sviluppo del pre-selling crowdfunding che diversamente, dalle comuni logiche di prevendita, coinvolge direttamente i sostenitori/donatori nella determinazione delle caratteristiche del bene. In questo modo, oltre ad avere i fondi necessari per la realizzazione di un prodotto/servizio, sarà possibile istruire l’offerta alla domanda. Il modello reward-based può essere ulteriormente suddiviso in due sottogruppi principali: All or Nothing, dove le transazioni saranno convalidate solo se viene raggiunto il goal setting del progetto e il Take it All, ovvero quando le transazioni si realizzeranno anche quando non sarà raggiunto il goal setting. La principale caratteristica delle campagne reward-based All or Nothing consiste nel raggiungere la somma target (goal setting) entro un periodo preconfigurato. Nell’ipotesi in cui il target non sarà raggiunto il denaro verrà restituito ai donatori/sostenitori. Nelle campagne reward-based Take it All il finanziamento giunge al progetto a prescindere se esso raggiunga o meno il target entro la scadenza prefissata. A queste configurazioni, ultimamente, si è aggiunta anche una configurazione alternativa All and More, lanciata dalla piattaforma Statunitense RocketHub. Quest’ultima funziona come una normale campagna reward-based Take it All, prevendendo l’esenzione delle tariffe di iscrizione nel caso fosse raggiunto il target nel tempo prestabilito. 19 Umberto PIATTELLI, IL CROWDFUNDING IN ITALIA: Una regolamentazione all'avanguardia o un’occasione mancata, G. Giappichelli Editore.
  • 15. 14 1.3.3 Il modello Lending-based Questo modello rappresenta uno strumento di prestito collettivo, può configurarsi come prestito tra privati -P2P- (Peer to Peer) o prestito da privati -P2B- (Peer to Business), senza ricorrere ad intermediari finanziari convenzionali. Si tratta dunque della possibilità, attraverso piattaforme autorizzate al leading, di permettere alla folla (crowd) di prestare denaro a privati o ad aziende a fronte della restituzione del capitale e di un riconoscimento del tasso di interesse. Sfruttando un principio già noto in informatica; il Peer to Peer (P2P), un modello di architettura logica privo di ogni struttura gerarchica, costituito da nodi equivalenti o paritari (Peer) in grado di svolgere sia funzione di Cliente (Client) che di Serviente (Server). Il termine fu coniato nel 1999, per descrivere il primo servizio di File Sharing di massa, che i più nostalgici senz'altro ricordano, Napster. Il Crowdfunding leading based sfrutta il medesimo principio, in quanto il prestito non viene corrisposto da un singolo soggetto, ma da tante persone, riducendo il rischio per chi presta. Pertanto chi presta denaro e chi lo riceve percepisce o paga una quota di interesse più favorevole rispetto a quella proposta dagli istituti di credito tradizionali. Questo è possibile perché prestatori e richiedenti vengono messi in diretta relazione riducendo considerevolmente i costi di intermediazione. Il sistema risulta essere molto democratico, ad ogni richiedente viene assegnato, attraverso un algoritmo basato su feedback, un rating che esprime il livello di affidabilità oggettiva. Rating e tassi di interesse sono correlati negativamente, per cui più alto sarà il livello di rating più basso sarà il tasso d’interesse per i prestatori, che è calcolato a base fissa della media ponderata dei tassi d’interesse richiesti. 1.3.4 Il modello Equity-based Il modello Equity-based, è la pratica di crowdfunding maggiormente strutturata essendo la stessa un’evoluzione dei modelli Donation, Reward e Lending. Consente a società non quotate di raccogliere risorse finanziarie dalla folla a fronte di quote azionarie. Secondo la definizione adottata da Consob: «Si parla di equity-based crowdfunding quando tramite l'investimento on-line si acquista un vero e proprio titolo di partecipazione in una società: in tal caso, la “ricompensa” per il finanziamento è rappresentata dal complesso di diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla
  • 16. 15 partecipazione nell'impresa.»20 I promotori del progetto e il loro partner il più delle volte lanciano una campagna di equity crowdfunding online, definendo gli aspetti quantitativi e qualitativi del progetto. Il target monetario di raccolta viene diviso in migliaia di parti uguali, che saranno offerte tramite piattaforma in forma di azioni a prezzo fisso. Le offerte andranno avanti fino a quando non sarà raggiunta l’obiettivo prefissato. Il raggiungimento della cifra prefissata dà inizio alla fase di investimento vera e propria, in cui gli investitori otterranno in cambio la partecipazione del capitale sociale21 . Le procedure coinvolte nel crowdfunding equity-based sono complicate, risultando in molti casi proibitive per un piccolo progetto. Pertanto sono emersi altri due modelli: il “modello cooperativa” e il “modello club”. Nel primo caso i contribuenti individuali vengono raggruppati in un’entità legale, nel secondo invece i potenziali investitori vengono reclutati come membri di un club di investimento chiuso. Al momento questo modello di crowdfunding è oggetto di dibattiti accesi visto che i processi di investimento sono regolati dalle giurisdizioni creando barriere alla partecipazione, rendendo difficile lo sfruttamento della long tail. Il tessuto imprenditoriale del nostro paese, dominato soprattutto da PMI, potrebbe trarre enorme benefici da questa pratica, motivo che ha spinto l’Italia a dotarsi, per prima in Europa, di una normativa specifica relativa all’equity crowdfunding. Il legislatore, con il decreto legge n. 179 del 18 ottobre 201222 , inquadra l’equity crowdfunding come strumento che può favorire lo sviluppo delle start-up innovative attraverso regole e modalità di finanziamento in grado di sfruttare le potenzialità di internet. Inoltre alla Consob, è stata attribuito il compito di disciplinare gli aspetti specifici del fenomeno attraverso un regolamento operativo. Prima del 2015 l’accesso a questo strumento era riservato alle sole startup innovative, poi l’Investment Compact, ha esteso l’Equity Crowdfunding anche alle PMI innovative, aziende che presentano requisiti meno stringenti rispetto alle startup innovative. Ma la vera novità è la recentissima manovra finanziaria che permette anche alle PMI strutturate in forma srl di ricorrere all’Equity 20 Consob, EQUITY CROWDFUNDING: COSA DEVI ASSOLUTAMENTE SAPERE PRIMA DI INVESTIRE IN UNA "START-UP INNOVATIVA" TRAMITE PORTALI ON-LINE, consob.it. 21 CICALA Giovanni, http://italiancrowdfunding.it/equity-crowdfunding-cosa-e-numeri/ 22 Convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221
  • 17. 16 Crowdfunding. La nuova norma introdotta deroga l’art. 2468 c.c. che impediva alle società costituite in forma srl di raccogliere capitale presso il pubblico. 1.4 Le piattaforme come luogo d’incontro tra domanda e offerta Prima ancora che fosse coniato il termine Crowdfunding nel 2005 fu fondata, dai coniugi Flannery, Kiva, un’organizzazione no profit, considerata la prima piattaforma che ha permesso di effettuare prestiti in denaro. L’ispirazione venne ai coniugi dopo aver letto della Greemen Bank di Yunus durante un viaggio in Africa. La mission dell’organizzazione è la promozione dell’imprenditorialità attraverso prestiti alle popolazioni povere dei paesi emergenti. Per abbattere gli alti costi di intermediazione Kiva, è strutturata come un normale sito di e-commerce, dove recluta persone disposte a concedere prestiti ad imprenditori bisognosi. L’entusiasmo con il quale è stata accolta e gli elevati tassi di crescita che la caratterizzano, hanno fatto sì che il modello adoperato fosse rapidamente riprodotto, generando il mercato delle piattaforme23 . Le piattaforme sono il cuore pulsante di tutto il sistema del crowdfunding. Il più delle volte sono portali web che consentono la realizzazione e la gestione delle diverse tipologie di raccolta fondi. Consentendo l’incontro tra chi richiede fondi (Proponente) e chi è disposto a finanziare le idee (Sostenitore/Finanziatore/Investitore). Il modus operandi le rende molto simili a “vetrine”, dove è possibile esaminare i singoli progetti, rendendole il luogo di naturale visita per investitori e finanziatori. Il lancio di una campagna prevede prima l’iscrizione e la definizione degli aspetti quantitativi e qualitativi, attraverso la compilazione di appositi form, e in seguito la pubblicazione del progetto. L’ascesa del mercato del Crowdfunding ha permesso il proliferare delle piattaforme al punto che Massolution nel 2015 ne ha contato addirittura 1.250, capaci di generare un volume di raccolta complessivo pari a 16,2 miliardi di dollari. 23 VARENNA Jacopo, ll Crowdsourcing come nuovo modello di business, 2012.
  • 18. 17 1.5 Vantaggi del Crowdfunding I vantaggi che offre la pratica del crowdfunding sono tali da aver spinto il Consiglio Europeo a rivolgersi al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni affinché la pratica sia armonizzata sull’intero territorio comunitario. Secondo il consiglio la pratica del Crowdfunding dovrebbe essere integrata alle tradizionali fonti di finanziamento, consentendo l’orientamento dei finanziamenti verso gli investimenti a lungo termine, contribuendo a creare un’economia sociale di mercato pluralista e flessibile24 . Il crowdfunding potrebbe essere interpretato come uno strumento di libertà di espressione che si fonda sulla meritocrazia. Dal punto di vista dei finanziatori, questa nuova forma di finanziamento offre la possibilità di scegliere in maniera diretta come impiegare il proprio denaro, oltre a dare un senso di coinvolgimento nel progetto. I finanziatori possono inoltre beneficiare di un punto di vista diverso sugli imprenditori attraverso un contatto diretto con essi, cosa che può ulteriormente promuovere la cultura imprenditoriale. Dal punto di vista imprenditoriale è un’opportunità non contemplata dalle tradizionali forme di finanziamento, che tendono a prescindere la validità dell’idea o del progetto che si intende sviluppare. Il sistema attuale tende a creare delle disparità, perché fondato sulla prestazione di “garanzie” reali, personali o sull’attitudine finanziaria a remunerare il finanziamento25 . In ogni sua declinazione, il crowdfunding consente di testare la validità dei progetti, esponendoli al giudizio di un gran numero di soggetti difficilmente raggiungibile in altri modi, garantendo, un ritorno non solo finanziario, quanto più inteso in termini di feedback.26 Ascoltando la massa di utenti le aziende e le organizzazioni hanno la possibilità di conoscere direttamente i desideri dei consumatori, acquisendo un maggior controllo sui loro progetti. Anche i problemi vengono, mediamente, risolti in termini di costo e di tempo più bassi rispetto alle tradizionali forme di finanziamento. Sebbene il rischio nel crowdfunding sia piuttosto elevato per gli investitori, esso viene diffuso e quindi ripartito a un’ampia folla di sostenitori. 24 COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE COUNCIL, THE EUROPEAN ECONOMIC AND SOCIAL COMMITTEE AND THE COMMITTEE OF THE REGIONS Unleashing the potential of Crowdfunding in the European Union 25 Andrea NIUTTA, I patrimoni e finanziamenti destinati, Giuffrè Editore, 2006. 26 https://www.crowd-funding.cloud/it/i-vantaggi-del-crowdfunding-392.asp
  • 19. 18 È innegabile dunque, come tale pratica di complessità e modularità variabile implica un beneficio crescente sia dal lato della domanda quanto dell’offerta. Inoltre, gli infiniti campi di applicazione delle declinazioni del Crowdfunding lo rendono plasmabile all’applicazione dei processi di qualsiasi genere, dal sostegno all’arte e ai beni culturali, alle tragedie umanitarie. I processi partecipativi dal basso consentono a milioni di persone di dialogare, di creare, di segnalare un disagio sociale, di comunicare e addirittura di insegnare, anche, alla pubblica amministrazione. D’altronde le governance di un’amministrazione intelligente dovrebbero praticare politiche fondate sulla reciprocità e sul dialogo con i cittadini affinché abbiano la possibilità di elevarsi a promotori e non semplici fruitori di servizi.
  • 20. 19 Capitolo 2 LE APPLICAZIONI DEL CROWDFUNDING – CIVIC CROWDFUNDING Abolire la distanza tra cittadini e istituzioni rendendo visibile l’invisibile 2.1La progettazione partecipata attraverso il Civic Crowdfunding Il senso di appartenenza di un individuo ad un contesto comunitario, consiste nella percezione soggettiva e relativa del tessuto relazionale che lo circonda. Pertanto l’attaccamento al territorio non viene recepito come fattore assoluto dell’identità socioculturale, se manca di un complesso di rapporti sociali, di abitudini e di riti definiti dal rapporto socio-economico. In tal senso, l’appropriazione fisica, economica e sociale dell’ambiente geografico che ci circonda sviluppa il senso di territorialità che non può prescindere le istituzioni27 . La percezione che ciascun individuo possiede della propria appartenenza ad una comunità territoriale è un sentimento soggettivo, che permette all’individuo di sentirsi parte significativa di un’unità, fatta di azioni e interrelazioni tra soggetti. Il bisogno di appartenere ad un gruppo, di appartenere ad una comunità e di indentificarsi con questa è un atteggiamento che gli psicologi sociali riscontrano soprattutto nel nostro paese.28 Questo bisogno regge sul senso di connessione emotiva condivisa che consente a ciascun individuo di impegnarsi reciprocamente con gli altri al fine di alimentare e realizzare valori ed obiettivi comuni. Le tradizionali forme di Governance delle PA, puramente rappresentative, sorrette da una struttura burocratica piramidale, hanno 27 TUSSI Laura, Appartenenza e Partecipazione: Significato e valore del tempo festivo. 28 Tale dato viene avvalorato dalla continua proliferazione di associazioni di volontariato sociale e culturale su tutto il territorio nazionale. La maggior parte delle associazioni (55%) opera nel campo dell’assistenza sociale (11.812) e della sanità (9.098). Fonte: Rapporto del Csvnet, 2015.
  • 21. 20 creato l’esigenza crescente di una democrazia partecipativa diretta volta a sbloccare la situazione di immobilità e di segregazione tra politica e società. La partecipazione istituzionalizzata e concorsuale dei cittadini alla gestione amministrativa della cosa pubblica, tenta di democraticizzare l’amministrazione modificando il rapporto di separazione tra società civile e organi di governo e superando la questione del decentramento del potere tra pubblico e privato. In tal senso la comunità locale può recuperare la sua antica funzione promotrice dei processi aggregativi, basata su aspetti concreti come lo sviluppo economico territoriale, che porterebbe ad un miglioramento generale del tessuto sociale. In quest’ottica si muove il Civic Crowdfunding che si propone di realizzare benefici sia per i soggetti promotori di un’idea/progetto da sviluppare, sia per i soggetti che decideranno di supportare quell’idea/progetto finanziariamente con lo stesso approccio del Crowdfunding tradizionale. Cambierà solamente l’oggetto del progetto che riguarderà un prodotto/servizio di interesse pubblico. Ciò consentirà a tutti i cittadini, attraverso il web, di dialogare, di creare, di segnalare un disagio, di apprendere e di apportare cambiamenti. Questo scambio di informazioni ha l’obiettivo di aumentare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni, permettendo ai medesimi di acquisire consapevolezza delle attività e dei ruoli delle Pubbliche Amministrazioni, rendendo visibile, ciò che per anni è stato invisibile a molti e tangibile solo per pochi. Il Civic Crowdfunding permetterebbe di rafforzare i legami della comunità e conferirebbe un maggior senso di appartenenza. Contribuirebbe ad aumentare il rispetto e la conservazione delle proprietà pubbliche, attraverso un processo di condivisione e partecipazione. Il processo di “contaminazione” attraverso il web genererebbe processi virtuosi di conoscenza condivisa, che oltre ad essere una base per favorire la partecipazione attiva, sarebbe il fattore primario di sviluppo, crescita ed inclusione sociale. La tecnologia può in questo caso, per le sue caratteristiche pervasive, favorire le forme migliori di democrazia rappresentativa basata sul dialogo e sulla reciprocità.29 Si tratterebbe quindi di suscitare la condivisione di informazioni, percezioni, esigenze, visioni e, più in generale, conoscenze implicite ed esplicite per farle diventare “patrimonio di progetto”. Il governo di un’amministrazione intelligente, dovrebbe in questo senso praticare politiche fondate 29 Walter VASSALLO, Crowdfunding nell’Era della Conoscenza, FrancoAngeli
  • 22. 21 sulla bi-direzionalità, sul dialogo e sulla reciprocità, i cittadini sarebbero in tal modo attori oltre che utilizzatori nella fase di implementazione. Questo processo, non deve essere meramente interpretato come attività propagandistica di “costruzione del consenso”, ma come un’evoluta capacità di ascolto ed animazione per l’allineamento delle visioni comuni. Come affermano Barollo e Castrataro, autori de Il Crowdfunding Civico: Una proposta, “Non si tratta di capitale sociale ma di capitale relazionale, non si tratta di grandi reti, ma di tante piccole e significative relazioni che vanno a formare una comunità fortemente legata”. In tal senso Crowdsourcing e il Crowdfunding Civico possono trovare grandi espressioni nella pianificazione urbana di opere e progetti pubblici. Configurandosi, quindi, come azioni effettuati da singoli cittadini, organizzazioni del terzo settore o imprese private per la realizzazione di opere e progetti pubblici altrimenti non realizzabili attraverso l’uso esclusivo delle risorse pubbliche. 2.1.1 I modelli dei processi orizzontali: da City-Users a Crowdfunder Il Crowdfunding, nella sua eccezione Civica, è spesso definito come una forma rappresentativa della pratica del Crowdsourcing, che affida i processi di outsourcing (conoscenza e informazioni) ad un insieme eterogeneo di soggetti. A tal proposito internet sembra esserne l’habitat ideale per lo sviluppo di queste pratiche, rendendo possibile l’interazione e la gestione delle informazioni tra la folla. La rete consente dunque, di eliminare le distanze attraverso lo sviluppo di community associate per linee di affinità. Internet e nello specifico il Web 2.0, è uno strumento capace di ibridarsi con altre forme di social-economia diventando un’indispensabile e fondamentale forma di strategia. La produzione dell’informazione su internet risulta essere organizzata in maniera modulare, priva di ogni forma di gerarchia e questo favorisce lo sviluppo e la condivisione di nuova conoscenza. Nel civic crowdfunding il concetto di “condivisione” è una costante obbligatoria, continua ed inevitabile, che supera l’assetto gerarchizzato, rigido ed eccessivamente strutturato che caratterizza la gestione delle PA. Attualmente, infatti la pubblica amministrazione è legata ad una struttura organizzativa disegnata sul modello militare, fortemente gerarchizzato e formale, all’interno del quale le comunicazioni rispettano precise procedure. Per tanto l’assetto fin troppo rigido delle organizzazioni pubbliche inficia sui livelli di sviluppo ed efficienza, minando anche il senso civico tra i cittadini. Per di più lo scarso sviluppo
  • 23. 22 della comunicazione trasversale all’interno degli enti pubblici mette in evidenza la carente collaborazione tra le diverse unità funzionali, coordinate esclusivamente per mezzo gerarchico, rendendo inadeguata la responsabilità alla cognizione di meccanismi e tecniche che tutelano la corretta gestione della cosa pubblica30 . Il finanziamento dal basso, adoperato trasversalmente dai soggetti istituzionali, come strumento per la realizzazione di opere e progetti pubblici sosterrebbe la ricomposizione sociale tra le risorse pubbliche e private valorizzando reti e risorse, talvolta, inutilizzate. Inoltre l’impegno collettivo, permetterebbe di completare in poco tempo progetti che a causa della loro grandezza e complessità sono considerati utopistici. Qualsiasi progetto seguirebbe un percorso tecnico, logico, logistico, progettuale, ma avrebbe soprattutto una storia emotiva, narrativa; poiché il crowdfunding civico risulta essere un incubatore di progetti territoriali ideati da cittadini, associazioni e amministrazione, dove il contributo economico sarebbe solo una validazione sociale che arriva alla fine di un percorso condiviso. Semplici cittadini si eleverebbero a promotori di un progetto, mossi dal desiderio comune della creazione di un bene di utilità civica, che né lo Stato, né il mercato riescono a realizzare. Il meccanismo alimenta un retroterra solidale, equo e lontano dalle tradizionali logiche di mercato, dove i cittadini oltre che utenti, fruitori e consumatori sono promotori e finanziatori di conoscenza. 31 2.2Analisi dello scenario L’ultima analisi condotta dall’equipe di ricerca Massolution ha evidenziato una forte crescita per il mercato globale del Crowdfunding, stimando per il 2015 un volume di raccolta complessivo pari a 34,4 miliardi di dollari, con un tasso di crescita del 112% rispetto al 2014. Il volume di raccolta risulta essere così distribuito: Donation 2,85 mld $ Reward 2,68 mld $ Leding 25,1 mld $ Equity 2,56 mld $ Royalty 0,405 mld $ Hybrid 0,811 mld $ 30 SANFILIPPO Marialuisa, La fidelizzazione del cliente dipende dalla struttura organizzativa della tua azienda, Inbound Marketing, 2015. 31 NULLI Michele, PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, Il finanziamento collettivo come opportunità: il Crowdfunding, Marzo 2015.
  • 24. 23 Figura 3 - Crescita del Volume Crowdfunding Globale Fonte: Massolution/Crowdsourcing.org 2015 CF Crowdfunding Industry Report. A detenere il primato per la pratica del crowdfunding è il subcontinente del Nord America, con un volume di transazione stimato di 17.2 miliardi di dollari e un tasso di crescita del 82%, seguito da Asia con un volume stimato di 10.54 miliardi di dollari ed Europa con un volume stimato di 6.48 miliardi di dollari.32 Nonostante il Nord America detiene la leadership di mercato, sono i paesi asiatici a far registrare la maggior crescita dei volumi raccolti, con un incremento del 320% rispetto al 2014. La crescita dell’Asia è da ascriversi in gran parte alla Cina, dove l’alta percentuale di utenti connessi (oltre 686 milioni di utenti internet, di cui 86% tramite smartphone) e il peculiare sistema politico, ha permesso una crescita esponenziale della pratica. Nel 2016, nel solo territorio cinese, si è registrata un’impennata del 400%, con un volume di raccolta stimato di 2,24 miliardi di dollari e un numero di piattaforme pari a 400. Tra le cifre, quella che più dimostra la forza in prospettiva del crowdfunding cinese è il numero di donatori che risultano essere più di 75 milioni.33 I dati emersi dallo studio condotto dal The European Alternative Finance Benchmarking Report a cura dell’Università di Cambridge, evidenziano come il fenomeno della finanza alternativa sia in rapido sviluppo anche in Europa, generando 32 Fonte: Massolution/Crowdsourcing.org 2015CF Crowdfunding Industry Report, Date: March 31, 2015 URL: http://reports.crowdsourcing.org/index.php?route=product/product&product_id=54 33 Fonte: https://medium.com/produzioni-dal-basso/il-crowdfunding-nel-mondo-cina 0,53 0,854 1,47 2,7 6,1 16,2 34,4 0 5 10 15 20 25 30 35 40 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 Crescita del Volume Crowdfunding Globale
  • 25. 24 solo per il 2015 un giro di affari di oltre 1,3 miliardi di euro con un tasso di crescita medio del 98.1%. Per di più nel 2014, sono state contate oltre 255 piattaforme distribuite nei 27 paesi membri, che hanno favorito transazioni per 4.655 milioni di euro nel solo biennio 2013/14, facendo riscontrare la più alta crescita nel settore, rendendo, peraltro, possibile lo sviluppo di oltre 10.000 startup europee. Secondo lo studio condotto dall’Università Inglese, la Gran Bretagna sarebbe la locomotiva del mercato europeo per la finanza alternativa, con un volume di transazioni stimato di 2.337 milioni di euro, seguono Francia (154 milioni), Germania (140 milioni) e Svezia (107 milioni). L’Italia, è in decima posizione, con un volume di transazioni nel 2015 pari a 56 milioni di euro.34 Figura 4 – Suddivisione del mercato della finanza alternativa Europeo (Media anni:2012/2013/2014), Fonte: Moving Mainstream, The European Alternative Finance Benchmarking Report, Robert Wardrop, Bryan Zhang, Raghavendra Rau and Mia Gray, February 2015. Sono diversi i fattori che hanno consolidato la pratica del crowdfunding nel Regno Unito, Ronald Kleverlaan CEO di CrowdfundingHub, asserisce che il Regno Unito si conferma quello più maturo sia per quanto riguarda i volumi che come ecosistema, a conferma della forte correlazione positiva tra il supporto dei governi e la crescita e la maturità del settore. Per di più nelle piattaforme di maggior successo del Regno Unito sono state riscontrate attività intense di cross-border,35 a riprova del fatto che per sua natura il crowdfunding non è vincolato dai confini geografici. 34 Moving Mainstream, The European Alternative Finance Benchmarking Report, Robert Wardrop, Bryan Zhang, Raghavendra Rau and Mia Gray, February 2015. 35 Un'operazione cross border è una transazione che implica l'acquisto e la vendita di strumenti finanziari negoziati in mercati non domestici oppure la partecipazione di controparti residenti in Paesi diversi. Negli ultimi anni, si è assistito ad un aumento sia del numero che del volume delle transazioni cross border. Tra i diversi fattori che hanno contribuito a questa crescita, è possibile citare il progresso EUROPA CONTINENTALE 25,7% UK 74,3 %
  • 26. 25 I limiti culturali e la scarsa diffusione della banda ultra-larga nel nostro paese hanno ritardato lo sviluppo della pratica del crowdfunding rispetto ad altri paesi europei. Si consideri che alcune fasce della popolazione italiana l’attitudine ad utilizzare Internet come strumento per acquisti, per operazioni economiche e finanziarie è ancora un’eccezione. Solo per fare un esempio, la percentuale della popolazione che abitualmente effettua acquisti online è pari al 65,5% nel Regno Unito, al 50,5% in Germania, al 52,1% in Francia e al 20,1% in Italia.36 L’Italia ha un primo approccio con il crowdfunding nel 2005 con la nascita della pima piattaforma nazionale, Produzioni dal Basso, ideata per finanziare autoproduzioni del terzo settore. L’analisi condotta dalla Prof. Ivana Pais per la ricerca sul Crowdfunding in Italia, realizzata per l’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano nel 2015, rilevò 82 piattaforme di crowdfunding. Di queste, 69 furono considerate attive e 13 in fase di lancio. I dati furono raccolti attraverso la somministrazione di un questionario on-line sottoposto agli amministratori delle piattaforme nei mesi di Settembre/Ottobre 2015. Lo studio confermò l’evoluzione del crowdfunding in Italia, registrando un incremento del 50% di piattaforme attive rispetto al 2014. La maggioranza dei portali, circa il 46% proponeva il modello ‘reward-based’, seguiti dai modelli ‘equity-based’ con il 19% e “donation” con il 18%. Si rilevò peraltro un fenomeno interessante, ovvero la nascita e la diffusione di piattaforme ‘ibride’, proponendo nella maggior parte dei casi il modello Reward e Donation. tecnologico e l'aumento della dimensione dei mercati finanziari dovuto, da un lato, alla liberalizzazione dei movimenti internazionali dei capitali e, dall'altro, alla deregolamentazione che ha portato ad un ampliamento della gamma di prodotti e servizi finanziari offerti. 36 Fonte: RetailMeNot - Centre for Retail Research.
  • 27. 26 Figura 5 - Distribuzione delle piattaforme italiane, Fonte IL CROWDFUNDING IN ITALIA, 2015. Dai dati raccolti nel 2015 emerse che il valore del finanziamento dal basso delle piattaforme italiane era di circa 56,8 milioni di euro, rivolto prevalentemente al mercato nazionale (73%), il 14% si rivolge invece a un mercato locale e il 12% a un mercato estero (8% europeo, 4% extraeuropeo). I modelli utilizzati per tali piattaforme presentavano differenze significative. Le piattaforme che utilizzavano il modello donazioni-debito erano totalmente concentrate sul mercato locale (100%). Risultavano rivolte al mercato locale anche le piattaforme basate sul debito (50%) e quelle sulle donazioni (30%). Nel mercato nazionale risultavano concentrate le piattaforme ibride ricompense-donazioni (94%) e quelle equity con l’80%. Le piattaforme che si basavano sul modello Ricompensa, erano invece rivolte a mercati eterogenei. Quello prevalente risultava essere quello nazionale col 56%, seguiva poi quello europeo con il 22%, quello locale con l’11% e il mercato extra-europeo con l’11%. Infine per quanto riguarda le piattaforme in fase di lancio il 50% aveva come riferimento il mercato nazionale, il 25% quello locale e il restante 25% quello europeo.37 I portali non sono gli unici attori che regolano l’industria del crowdfunding in Italia. Esistono infatti altri soggetti che svolgono servizi essenziali per l’efficienza dell’intero processo. Lo sviluppo dell’architettura dei sistemi informativi viene spesso affidata ad 37 RODOLFI M. CROWDFUNDING: IL FINANZIAMENTO D'IMPRESA 2.0 CROWDFUNDING: BUSINESS FINANCING 2.0, 2015/16. Fonte: Report condotto dall’Università Cattolica del Sacro cuore di Milano, 2015. 18% 46% 12% 4% 19% 1% Piattaforme di Crowdfunding in Italia 2015 Donation Reward Reward + Donation Lending Equity Donation + Debito
  • 28. 27 outsourcer esterni che rivestono il compito di progettare la veste grafica e soprattutto di implementare il sistema di gestione degli ordini da parte dei finanziatori (che tipicamente avviene tramite sistemi di gateway quali Paypal, Stripe o Mangopay, o con carta di credito o con bonifico bancario/cedolino postale). Un’altra categoria di soggetti è rappresentata dagli advisor legali. Proporre una campagna di crowdfunding espone il proponente a rischi di contestazioni e responsabilità civili. Lo stesso vale per i gestori delle piattaforme. Gli operatori che si sono specializzati sul mercato italiano nell’assistenza su questi temi sono Hogan Lovells, Jenny.Avvocati, Lerro&Partners, Osborne&Clarke, Zitiello Associati.38 Per quanto riguarda la consulenza specifica sullo sviluppo del progetto, importante per la redazione del business plan ma anche per impostare la necessaria attività di marketing multicanale specialmente sui social networks, essa viene fornita o dalle piattaforme stesse oppure da studi già conosciuti dal proponente. Il Crowdfunding resta comunque una modalità di finanziamento innovativa e, come tale, non sempre è stata ancora inquadrata giuridicamente in modo specifico negli ordinamenti dei vari paesi europei. Per di più è trattato in maniera diversa in ogni paese, anche se organizzazioni come European Crowdfunding Network stanno già lavorando nella messa a punto di un comune denominatore in grado di armonizzare, a livello comunitario, le normative in tema di crowdfunding. 2.3Il mercato del Civic Crowdfunding Negli ultimi anni il mercato del Crowdfunding Civico sta crescendo in maniera esponenziale, riuscendo a coinvolgere un numero sempre più significativo di soggetti istituzionali e non, soprattutto a livello locale, per finanziare opere pubbliche e attività di restauro del tessuto urbano. Nonostante il Civic Crowdfunding si propone il superamento della distinzione tra pubblico e privato in vista di un benessere comune e condiviso, si rende necessario ed usuale la distinzione tra semplici cittadini e amministrazione pubblica nel richiedere il finanziamento dei progetti. 38 1° REPORT ITALIANO SUL CROWDINVESTING Copyright © Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Gestionale
  • 29. 28 La profonda crisi globale che investe i mercati in termini economici, ma anche culturali e sociali, ha richiesto un riadattamento del genere umano nella ricerca di un benessere crescente. Pertanto innumerevoli piattaforme che si servono del Crowdfunding Civico sono state create sullo scenario nazionale ed internazionale finalizzate al raggiungimento di tale obiettivo. Il ricorso al crowdfunding per il finanziamento di opere e progetti pubblici da parte degli stessi cittadini ha permesso ai cittadini di riappropriarsi della propria coscienza civica e di superare quegli interrogativi che potrebbero essere generati dalla tradizionale idea che i progetti, di norma, andrebbero finanziati con le imposte previste dal sistema tributario locale. Un esempio italiano è rappresentato da PlanBee, una piattaforma dedicata al crowdfunding civico, fondata nel 2014 da cinque giovani tra i 25 e i 34 anni con lo scopo di raccogliere finanziamenti finalizzati alla realizzazione di progetti di tipo ambientale, come parchi pubblici, bikesharing, piste ciclabili, parchi giochi per bambini diversamente abili, impianti sportivi ed orti urbani. In quest’ottica anche l’Amministrazione del comune di Milano ha scelto di sperimentare per la prima volta in Italia un’iniziativa di Crowdfunding civico volta a sostenere lo sviluppo economico e a realizzare nello stesso tempo una città coesa, creando uno spazio di condivisione tra i cittadini e la pubblica amministrazione. Sono oltre 330mila euro i fondi raccolti dagli utenti della rete, sulla piattaforma Eppela, la prima in Italia per il Crowdfunding Reward Based (basato sul sistema delle ricompense). Risorse che raddoppieranno grazie al contributo dell’Amministrazione, arrivando così a 660mila circa, per realizzare i 16 progetti scelti dal web sui 18 proposti. Tra i progetti scelti vi sono: “Portare il cinema in corsia” con il progetto Medicinema39 , che prevede la creazione di una sala cinematografica in ospedale o in case di cura cittadine, un orto sociale, disposto sui terreni confiscati alla criminalità organizzata, il progetto “Facciamo la festa alla mafia”40 che prevede l’utilizzo di un’area verde attorno a Casa Chiaravalle, dove saranno allestiti laboratori didattici, feste, concerti ed eventi per tutti. Questi sono solo alcuni esempi di progetti presentati da cittadini e da pubbliche amministrazioni, nelle vesti di promotori, soddisfano pienamente il concetto di crowdfunding civico. Pertanto la categoria dei proponenti è 39 MEDICINEMA: LA MAGIA DEL CINEMA DIVENTA TERAPIA https://www.eppela.com/it/projects/9964-medicinema-la-magia-del-cinema-diventa-terapia. 40 FACCIAMO LA FESTA ALLA MAFIA! https://www.eppela.com/it/projects/8074-facciamo-la-festa-alla-mafia
  • 30. 29 fortemente eterogenea, costituita da soggetti privati, organizzazioni, società e pubblica amministrazione. I sostenitori, sono nella stragrande maggioranza privati, infatti secondo una ricerca condotta nel 2015 dall’Università Cattolica del Sacro cuore l’82% delle piattaforme si rivolge ai privati, il 74% si rivolgono alle associazioni, il 67% alle aziende e il 49% alla pubblica amministrazione. Da una ricerca condotta dalla dottoressa Ivana Pais, professore associato di Sociologia economica della facoltà di economia dell’Università Cattolica di Milano, il sostenitore tipo ha un’età compresa tra i 36 e i 55 anni. Il 54% sono donne e il 46% sono uomini. Dall’indagine è emerso che le donne donatrici sono più giovani, più istruite e percepiscono un reddito inferiore rispetto ai colleghi donatori maschi. Il 51% del campione intervistato rivela inoltre che è entrato in contatto con la campagna tramite i social network. 2.3.1 Indagine conoscitiva del mercato italiano per il Civic Crowdfunding Al fine di comprendere lo sviluppo delle relazioni significative che caratterizzano il fenomeno del Crowdfunding Civico, l’autore si propone di realizzare, tramite un’indagine conoscitiva quali-quantitativa, un’analisi dello stadio dell’arte nel contesto nazionale del fenomeno del Civic Crowdfunding. L’indagine è stata condotta analizzando i valori di raccolta complessivi di un campione di 470 campagne di Civic Crowdfunding che ha visto la compartecipazione di ben 32.322 backers su 8 diverse piattaforme. La rilevazione e la raccolta dei dati, per ogni singolo progetto, è stata realizzata manualmente attraverso la valutazione diretta delle informazioni che i portali interessati hanno reso disponibile nel mese di Giugno 2017. Il segmento di mercato considerato resta coerente ai progetti di utilità sociale, vale a dire quei progetti non-profit che comprendono iniziative a sostegno dell'ambiente, della solidarietà e dei servizi al cittadino e alla comunità. Le piattaforme considerate, coerentemente con le logiche civic, utilizzano sia i modelli tradizionalmente riconosciuti di reward-based e donation-based sia il modello ibrido donation-reward. Ciò che rende ancor più eterogeneo il campione considerato è l’ulteriore segmentazione delle piattaforme in: Piattaforme Generaliste: piattaforme che accolgono progetti relativi a diversi settori dell’economia o a diverse aree tematiche. Piattaforme Settoriali: piattaforme a carattere tematico, capaci di accogliere più di un settore, nel caso specifico del civic hanno per lo più lo scopo di migliorare le
  • 31. 30 condizioni del tessuto economico-sociale, stimolando la comunità attraverso l’economia partecipativa. Piattaforme nazionali: piattaforme che accolgono campagne indipendentemente dal luogo in cui affondano le proprie radici e dispiegano i propri effetti, esse possono essere sia generaliste che settoriali. Piattaforme locali: accolgono invece progetti che sono destinati a produrre effetti in una determinata area territoriale-geografica: regione o località. Queste piattaforme sono principalmente settoriali. Piattaforma Modello Settore Planbee Donation Civic Crowdfunding Replace Donation & Reward Civic Crowdfunding Innamorati della cultura Donation & Reward Cultura With You We Do Reward Cultura Digitale & Ambiente & Sociale Eppela Reward Generalista Ginger Reward Locale: Emilia-Romagna | Generalista Mecenup Reward Locale: Toscana | Generalista Meridonare Donation Terzo settore Figura 6 - Campione delle Piattaforme per l'indagine Fonte: ItalianCrowdfunding.it, disponibile su http://italiancrowdfunding.it/piattaforme-crowdfunding-italia/ Tra i fattori che hanno condizionato la rilevazione dei volumi complessivi vi è l’anno in cui si è registrata la prima transazione per le diverse piattaforme considerate. A tal proposito, il “first mover” tra le piattaforme in esame risulta essere Eppela, seguita da Ginger ed Innamorati della cultura. L’altro fattore determinate da tenere in considerazione è il numero di campagne di civic crowdfunding registrato per ogni piattaforma del campione.
  • 32. 31 Figura 7 - Diagramma che mostra la rilevazione del numero di campagne di Civic CF concluse, Giugno 2017. Figura 8 – Istogramma dei volumi complessivi raccolti e richiesti rilevati dall’indagine per il campione delle piattaforme considerato nel mese di Giugno 2017.
  • 33. 32 Il risultato ottenuto dall’indagine mostra i volumi complessivi suddivisi per le singole piattaforme. Al fine di ottenere un risultato in linea con le logiche di mercato, sono state considerate anche le campagne di Civic Crowdfunding con esito negativo, per le quali non è stato raggiunto l’obiettivo economico richiesto ma che costituiscono, comunque, una parte considerevole dell’offerta. I dati raccolti, mostrano che la piattaforma che ha fatto registrare il più alto volume richiesto complessivo è WithYouWeDo con 2.375.929 €, seguito da Eppela con 2.079.429 € e Meridonare con 1.892.718 €. L’analisi del segmento di mercato per il campione considerato ci porta, subito dopo, ad analizzare anche l’incidenza percentuale dei volumi raccolti sui volumi richiesti. I dati ci mostrano che l’incidenza media percentuale più alta è riscontrabile nelle campagne di CCF concluse sulla piattaforma Meceneup con il 107%, seguono Eppela con il 102% e Ginger 101%. Figura 9 – Diagramma che mostra l’incidenza media percentuale del rapporto fra il Volume Richiesto e Volume Raccolto.
  • 34. 33 Figura 10 – Diagramma che mostra la percentuale media di successo del campione considerato. Eppela ha il tasso medio di successo registrato più alto, per la Campagne di CCF. Oltre 18.000 contributi per le 194 le campagne di Civic che si sono concluse con esito positivo, hanno permesso di raccogliere più di 2 milioni di euro. Figura 11 - Diagramma che mostra il contributo medio per il campione considerato nel mese di Giugno 2017.
  • 35. 34 Un’ulteriore osservazione va fatta riguardo alla distribuzione dei contributi tra le diverse piattaforme in esame. Dai dati in nostro possesso, il contributo medio per le campagne di civic crowdfunding risulta essere di 166€, con picchi che arrivano fino a 530€, nel caso specifico di Planbee. Somme chiaramente molto alte per un investitore individuale e dalle quali è possibile dedurre una forte predominanza della pratica di match-funding, dove grandi finanziatori come enti, organizzazioni e aziende stanziano parte del budget necessario al completamento del progetto. Figura 12 - POWER LAW Rappresentazione del grafico attraverso un sistema di assi cartesiani del modello della distribuzione di Pareto o Zipfiana per il campione della popolazione considerata. Premesso che i dati relativi alle piattaforme e ai progetti di crowdfunding civico, in Italia, risultano essere ancora insufficienti per poter elaborare modelli statistici robusti. Risulta essere, ad ogni modo, interessante analizzare la distribuzione dei volumi raccolti per le diverse campagne in esame. A tal proposito è stata elaborata una Power Law, un modello di rappresentazione grafica in un sistema di assi cartesiani che rappresenti la distribuzione per il campione della popolazione considerata. Per ottenere un’elaborazione corretta della Power Law tutti i dati relativi ai valori dei volumi
  • 36. 35 raccolti sono stati ordinati in maniera decrescente, dopodiché sono stati calcolati i valori percentuali relativi per ogni campagna. Il grafico ottenuto mette in evidenza il fenomeno della Long Tie dovuto all’alta frammentazione del mercato del crowdfunding civico in Italia, confermando dunque l’ipotesi formulata da Anderson secondo cui il futuro del Business, sarà vendere meno del più.
  • 37. 36 Capitolo 3 IL CIVIC CROWDFUNDING: LEVA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA’ LOCALE Impegnarsi nel creare valore per il territorio attraverso pratiche come il crowdfunding civico significa sollecitare l’intero corpo sociale a misurarsi con una continua rivisitazione delle nozioni, della politica, delle democrazie e delle tecnologie. Due iniziative di successo, sviluppate in un contesto socioculturale difficile, quale il sud Italia, che rispettano a pieno i criteri sopracitati, hanno dimostrato quanto un progetto valido di crowdfunding possa avere dei risvolti positivi, con esiti che in questo caso hanno superato le aspettative anche in contesti sfavorevoli, poco inclini ad assecondare i mutamenti sociali. In questo caso le campagne CCF “Ricostruiamo Città della Scienza” e “Save the Soul of Savoca” misurano, seppur con regole diverse, la possibilità di un modello di costruzione della società locale, attraverso lo sviluppo, improntato alla conservazione e valorizzazione della dotazione di beni comuni e quindi delle regole della coesistenza. Quell’insieme di connessioni che obbligano ad una responsabilità verso di sé, verso cittadini e istituzioni in grado di produrre senso ed impegno civico, mediando fra l’opportunismo dell’interesse personale e l’opportunità del bene collettivo. Coltivando comportamenti sostenibili, inclini a confrontarsi con l’esauribilità delle risorse e con gli impatti dell’attività economica sull’ambiente fisico, umano e sociale, propensi inoltre a legittimare libere scelte ed azioni individuali. 41 3.1“Ricostruiamo Città della Scienza” Un esempio di come il Civic Crowdfunding esiste e funzioni in Italia se intercettato con la modalità giusta è dato dalla ricostruzione di “Città della Scienza”, un progetto 41 ZUCCHETTI Sergio, Liuc Papers, n. 214, Serie Economia e Istituzioni 21, marzo 2008.
  • 38. 37 di promozione e divulgazione scientifica nato nel 1987 da un’idea del Prof. Silvestrini. La visione del progetto è favorire la crescita di un’economia basata sulla conoscenza, capace di produrre lavoro certo e di qualità attraverso una maggiore coesione sociale. Un percorso dove la diffusione informale e democratica del sapere scientifico fa da leva per un nuovo sviluppo economico, valorizzando le risorse presenti sul territorio.42 Ragion per cui la sua realizzazione fu concepita nell’area Ovest di Napoli, a Bagnoli, dove la crisi industriale di qualche anno prima degli stabilimenti Italsider, portò ad una improvvisa desertificazione del tessuto urbano. Città della Scienza che si è sempre contraddistinta per il forte rapporto con gli stakeholder territoriali (reti di scuole, agenzie, imprese, enti locali e associazioni), rendendoli cooperatori attivi, capaci di dare un contributo concreto nella sperimentazione di prodotti culturali nuovi ed a moltiplicarne gli effetti con azioni sul territorio.43 Città della Scienza era il complesso scientifico museale d'eccellenza. Un’elegante operazione di archeologia industriale che affaccia sul Golfo di Napoli, tra la collina di Posillipo e l’isola di Nisida. I suoi padiglioni accoglievano ogni anno circa 350 mila visitatori con un planetario, una palestra della scienza (dove studiare i fenomeni naturali) e un'officina dei piccoli dove i bambini potevano imparare la scienza attraverso il gioco. Venivano allestiti padiglioni per mostre temporanee, un centro congressi e numerosi uffici (inclusi quelli di un incubatore per nuove imprese tecnologiche). Infine vi era lo Science Center, fiore all’occhiello del complesso, uno dei più importanti musei scientifici interattivi d'Europa, dove i visitatori erano coinvolti attivamente alle esposizioni. Anche quest’ultimo fu distrutto completamente nella notte del 4 Marzo 2013 da un vasto incendio, probabilmente di origine dolosa, che danneggiò 4 dei 6 capannoni della struttura, provocando la perdita di quasi tutti i beni all’interno. In poche ore andarono in fumo 7 ettari di quella che fu l’unica oasi in quell’immenso deserto. In seguito al disastro, sono stati immediatamente attivati tutti i canali per rispondere all'immensa ondata di solidarietà che si è sviluppata nel Paese. Subito fu indetta una campagna di raccolta fondi sul sito della fondazione IDIS-Città della Scienza, dove fu reso possibile reperire i dati necessari per effettuare una donazione. Parallelamente la 42 Fondazione IDIS Città della Scienza – Chi Siamo - http://www.cittadellascienza.it/chi-siamo/ 43 GRECO Pietro, La Città della Scienza. Storia di un sogno a Bagnoli, Bollati Boringhieri, 2006.
  • 39. 38 piattaforma DeRev avviò una campagna di crowdfunding che, grazie al contributo di oltre 2mila backers, permise di raccogliere quasi un milione e mezzo dei 100mila euro previsti come goal setting della campagna. 44 3.2 Save the Soul of Savoca L’iniziativa “Save the Soul of Savoca”, promossa dal Comitato nato in seno alla Parrocchia di S. Maria Assunta e dal Comune di Savoca, si propone di finanziare il restauro di un ciclo di dipinti settecenteschi del piccolo borgo Messinese. Rappresentando, di fatto, un modello per la salvaguardia del vasto e diffuso patrimonio culturale del nostro paese, nonché un tentativo di importare il Crowdfunding, come reale alternativa al finanziamento statale per la tutela dei beni culturali, anche in Sicilia.45 Il borgo medioevale di Savoca arroccato su di uno spuntone roccioso a pochi chilometri da Taormina, nel 2008 è stato insignito come borgo tra i più belli d’Italia. Il territorio che si estende per circa 8 km quadrati è immerso in una suggestiva vegetazione coltivata ad agrumeti, uliveti e vigneti, un tempo fonte primaria e assoluta per il sostentamento e la sopravvivenza della comunità locale. Una città d’arte, forse poco conosciuta, che deve la sua fama al celeberrimo film “Il Padrino” di Francis Ford Coppola. Famosa la scena in cui Michael Corleone, durante il suo soggiorno in Sicilia incontra il padre della futura sposa. Alla fine degli anni ’70, grazie all’enorme successo del film, la comunità locale inizia a concepire lo sviluppo e la produzione di un nuovo prodotto: “Il Turismo”. Lo sviluppo della borgata, è stato reso possibile grazie e soprattutto all’immenso patrimonio culturale, storico e artistico custodito in essa. Patrimonio di cui fa parte anche l’antica chiesa di San Michele, edificata anteriormente al 1250 per volontà degli Archimandriti messinesi. Secondo un antico manoscritto datato 1308, in essa numerosi sacerdoti di rito greco celebravano la Divina Liturgia. Motivo per cui la chiesa è ricca di affreschi sulle pareti che illustrano la vita dei santi e del Cristo. Nello specifico, all'interno della chiesa, a navata unica, è possibile ammirare un imponente ciclo pittorico costituito da: 44 Redazione Journey, La Città della Scienza di Napoli rinasce con il crowdfunding, 2016 http://www.coca-colaitalia.it/storie/la-citta-della-scienza-di-napoli-rinasce-con-il-crowdfunding 45 "Salviamo i dipinti di San Michele": Savoca prova il crowdfunding. http://www.sikilynews.it/cultura-e-spettacoli/salviamo-i-dipinti-di-san-michele-savoca-prova-il- crowdfunding/2539.
  • 40. 39  Un prezioso affresco del 1701 raffigurante il Battesimo di Gesù al Fiume Giordano;  Un piccolo affresco che reca l'immagine della Madonna della Lettera risalente al 1701;  Due antichi quadri del 1701 raffiguranti San Michele Arcangelo e i Santi Cosma e Damiano;  Tre altari barocchi dedicati rispettivamente ai Santi Cosma e Damiano, a Santa Maria dell'Idria e a San Giovanni.46 A causa, anche, dei numerosi terremoti è andato perso l’aspetto originario che caratterizzava i raffinati stucchi barocchi. Inoltre a causa delle infiltrazioni d’acqua dal soffitto ligneo il ciclo pittorico è in pessimo stato di conservazione, risultando in alcuni punti danneggiato con evidenti problemi di distacco della superficie pittorica. A promuovere il crowdfunding finalizzato alla raccolta di fondi necessari per il restauro, è stato un comitato di giovani volontari savocesi nato in seno alla parrocchia e supportato da varie istituzioni e associazioni culturali locali. “Save The Soul of Savoca” si configura come una campagna di crowdfunding ibrida, dove la comunicazione è stata curata parallelamente su due livelli: il territorio e il web, generando un multistep flow model. 47 La campagna è stata articolata in diversi fasi. Nella prima fase è stato congeniato il logo identificativo, l’immagine simbolo, capace di riassumere la filosofia, la natura e tutti i valori intangibili che il progetto si propone di realizzare. Dopodiché sono stati stato concepiti i rewards per i donatori, contenuti esclusivi e personalizzati che contribuiscono anche alla costruzione dell’immagine del soggetto proponente e del progetto. Inoltre, grazie ad una campagna di studi diagnostici è stato possibile definire una comunicazione basata sullo storytelling, capace di comunicare e creare empatia “interattiva” trasferendo esperienza e attribuendo un senso alle cose. La seconda fase ha riguardato la diffusione dell’iniziativa e il consolidamento del rapporto di fiducia con i donatori, soprattutto 46 Fonte Wikipedia: Chiesa di San Michele (Savoca): https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Michele_(Savoca). 47 Secondo tale teoria, quindi, la maggior parte delle persone basa le proprie opinioni su quelle degli opinion leader. Gli opinion leader sono coloro che per primi vengono a conoscenza di un contenuto diffuso dai media e lo interpretano secondo le proprie opinioni. Successivamente tali opinioni vengono diffuse al grande pubblico che diviene un opinion follower. L'influenza degli opinion leader cresce grazie all'influenza e alla conoscenza dei media d'elite in opposizione ai mass media più diffusi. Con tale processo l'influenza sociale viene calibrata sulle opinioni di uno specifico gruppo di media d'elite. Si tratta essenzialmente di un processo di persuasione sociale.
  • 41. 40 sui social networks sfruttando la loro crescente influenza nel campo della valorizzazione del patrimonio culturale. Il modello scelto per la campagna di crowdfunding è stato il Do It Yourself, il crowdfunding fai da te, che si sviluppa senza l’ausilio di piattaforme esistenti. È stato istituito, al tal proposito, un sito web (www.savethesoulofsavoca.com) da supporto informativo per il lancio dell’iniziativa, permettendo ai donatori di essere aggiornati sugli sviluppi del progetto e sullo stato di avanzamento dei lavori. La campagna di crowdfunding così articolata ha permesso un maggior livello di personalizzazione e abbattimento dei costi. Inoltre, coerentemente con l’iniziativa, sono state adottate le logiche previste dal modello Take it all che ha permesso di utilizzare i fondi raccolti fin da subito. Circa 80% delle donazioni ricevute sono state effettuate dal “visitatore medio” italiano e straniero. A tal proposito si sono rivelate fondamentali la conduzione di visite guidate all’interno della chiesa, dove i visitatori hanno potuto interagire personalmente con gli ideatori e il patrimonio artistico stesso. La restante parte dei donatori è risultata essere costituita dai cittadini di Savoca e delle realtà limitrofe. Oltre alla donazioni finanziarie, il progetto ha ricevuto numerose collaborazioni professionali pro bono in svariati settori unendosi alla missione del comitato. 48 L’iniziativa “Save the Soul of Savoca” al di là del risultato economico, ha lanciato un messaggio importante: sensibilizzare il movimento dal basso e quindi svincolarsi dall’idea che lo Stato debba essere tutore di qualsiasi iniziativa, instaurando un rapporto di fiducia con i donatori che potranno, sempre e comunque, informarsi sullo stato avanzamento dei lavori direttamente online o semplicemente visitando la chiesa come se fosse un laboratorio didattico aperto. Non a caso l’immagine simbolo scelta per la campagna di crowdfunding è uno dei dipinti oggetto del restauro raffigurante S. Agostino come se fosse un puzzle, come per rimarcare la compartecipazione, l’unione di tutti volta a ritrovare un pezzo dell’anima di Savoca. 49 48 PASQUALE Stefania, Crowdfunding per il Patrimonio Culturale nei Centri Storici Minori, La Chiesa di San Michele a Savoca. 49 ORLANDO Cristina, “Save the soul of Savoca”: per salvare una parte dell’anima di Savoca, 2015.
  • 42. 41 Conclusioni Il presente lavoro di tesi si è proposto di approfondire il fenomeno del Crowdfunding nella sua accezione Civica, contestualizzandolo nello scenario socio-economico italiano. A tal fine sono partito da due quesiti che hanno mosso il mio interesse verso questo fenomeno, ovvero “Il periodo di transazione che viviamo e la crisi dei sistemi economici è il costo che dobbiamo sostenere affinché si possa passare da un’economia di stampo tipicamente industriale ad uno sociale? Ovvero dalla produzione del prodotto, alla produzione della conoscenza diffusa per il genere umano?”. Partendo dal concetto di economia sociale è stato chiaro individuare la Sharing Economy come un processo naturale inevitabile per una gestione sostenibile delle risorse tangibili e come lo sia ancora di più lo sviluppo di quelle intangibili, attraverso la creazione della conoscenza condivisa. Il processo di condivisione e aggregazione diventa, dunque, promotore di valore aggiunto, che attinge dalla conoscenza condivisa per generare altra conoscenza. Il fenomeno del crowdfunding in tal senso, diventa il modo in cui, in un futuro prossimo si potrà abolire la distanza tra cittadini ed istituzioni, favorendo la partecipazione attiva di ogni singolo cittadino, garantendo trasparenza e rendendo visibile a tutti ciò che per anni nell’amministrazione è stato visibile e tangibile solo per pochi. Nel corso degli ultimi anni infatti, la collaborazione partecipativa degli utenti ha consolidato un’efficace pratica di sviluppo della conoscenza attraverso diverse forme di condivisione. Nello specifico il crowdsourcing (da crowd, "folla", e sourcing, da outsourcing, e cioè esternalizzazione aziendale) è il modello di sviluppo collettivo per eccellenza che prevede il coinvolgimento di numerose persone esterne all'entità che ha ideato il progetto stesso. In ambito economico può essere definito come “l’esternalizzazione di una parte delle proprie attività” ed è un modello di business nel quale un'azienda o un'istituzione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo di un progetto, oggetto o idea a un insieme indefinito di persone non organizzate precedentemente. Il Crowdfunding si contraddistingue dagli altri modelli di
  • 43. 42 finanziamento in quanto si fonda sulla partecipazione collettiva che deve essere più ampia possibile. Motivo che spinge a ridurre le barriere alla partecipazione, sfruttando la “long tail” (coda lunga). Il fenomeno della coda lunga, ha permesso l’affermarsi del crowdfunding sui mercati odierni. Analizzando i dati forniti dalle piattaforme per il mercato del civic crowdfunding italiano, è stato possibile costatare il fenomeno della long tail dovuto all’alta frammentazione del mercato del crowdfunding civico in Italia, confermando dunque l’ipotesi formulata da Anderson secondo cui il futuro del Business, sarà vendere meno del più. Dall’analisi di tali dati ho potuto verificare i casi di successo ed insuccesso di ogni singola campagna, rilevando l’incidenza percentuale dei volumi richiesti sui volumi raccolti. Inoltre ho potuto verificare l’incidenza media di successo di ogni campagna per ogni piattaforma considerata. Dai dati in nostro possesso, è emerso che il contributo medio è di 166 euro, tale somma risulta essere chiaramente molto alta per un investitore individuale, per cui è stato possibile dedurre una forte predominanza della pratica di match-funding per le campagne di crowdfunding civico, dove grandi finanziatori come enti, organizzazioni e aziende stanziano parte del budget necessario al completamento del progetto. Dall’analisi è emerso che la forte crescita del mercato mondiale del Crowdfunding, conferma che non si tratta di un fenomeno temporaneo, bensì di una reale alternativa che si pone di superare quegli interrogativi generati dalla tradizionale idea che i progetti, di norma, andrebbero finanziati con le imposte previste dal sistema tributario locale. Impegnarsi nel creare valore per il territorio attraverso pratiche come il crowdfunding civico significa sollecitare l’intero corpo sociale a misurarsi con una continua rivisitazione delle nozioni, delle pratiche, della politica, delle democrazie e delle tecnologie. Nello specifico, significa misurarsi con la possibilità di un modello di costruzione della società locale, attraverso lo sviluppo, improntato alla conservazione e valorizzazione della dotazione di beni comuni e quindi delle regole della coesistenza. Quell’insieme di fiducia che obbliga ad una responsabilità verso di sé, verso cittadini ed istituzioni in grado di produrre senso ed impegno civico, mediando fra l’opportunismo dell’interesse personale e l’opportunità del bene collettivo.
  • 44. 43 Appendice DATASET, Giugno 2017 Totale Piattaforme 8 Totale Campagne 470 Totale Backers 32.322 Totale Volumi Richiesti € 6.997.141 Totale Volumi Raccolti € 5.367.210 Media Ponderata Contributo € 166 Media % Successo 56% Media % Volumi Raccolti 74% Piattaforma Campagne Backers Volumi Richiesti Volumi Raccolti % V.R. % Success Planbee 12 305 199.795,00 € 161.762,00 € 81% 58% Replace 5 410 96.620,00 € 32.408,00 € 34% 40% Innamorati della cultura 37 1.412 329.890,00 € 102.768,50 € 31% 19% With You We Do 68 4.396 2.375.929,00 € 1.694.580,00 € 71% 46% Eppela 233 19.214 2.079.429,00 € 2.122.984,00 € 102% 83% Ginger 4 285 8.800,00 € 8.920,00 € 101% 83% Mecenup 10 120 13.960,00 € 14.925,00 € 107% 80% Meridonare 101 6.180 1.892.718,00 € 1.228.862,27 € 65% 36%
  • 45. 44 PLANBEE n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al 1 MILANO - ENERGIA PER FARE 6.545 6.545 1 100% 2 IN/CANTI & BANCHI 2016 45.000 41.052 32 91% 3 I 51 ALBERI DI PIAZZA OBERDAN 18.718 18.718 1 100% 4 OLFATTOTECA PER IL GIARDINO DEI SEMPLICI 23.330 3.316 12 14% 5 UN ORTO PER LA SCUOLA LA PIRA 3.665 998 42 27% 6 BOLOGNA - ENERGIA PER FARE 7.480 7.480 1 100% 7 ROMA - ENERGIA PER FARE 9.350 9.350 1 100% 8 RECUPERO 6 SERRE TEMATICHE DELL'ORTO BOTANICO 35.000 35.000 1 100% 9 AIUTACI A FAR RIFIORIRE IL GIARDINO DEI SEMPLICI 20.500 20.500 189 100% 10 FACCIAMO CRESCERE ORTI DIPINTI 9.350 501 13 5% 11 AIUTACI A REALIZZARE CAMP8 4.027 1.472 11 37% 12 NIZZA DI SICILIA - ENERGIA PER FARE 16.830 16.830 1 100% TOT. Backers 305 TOT. Volumi Richiesti € 199.795,00 TOT. Volumi Raccolti € 161.762,00 Perc. Volumi Raccolti 81% Perc. Rest. Volumi Richiesti 19% Media Contributo € 530,37 Importo Medio Richesto € 16.649,58 Campagne Successo 7 Campagne Insuccesso 5 TOT Campagne 12 Perc. Successo 58%
  • 46. 45 REPLACE n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al 1 Un seme per Enza e Tiberio 11.920 750 23 6% 2 Progetto La Fonte 23.000 4.850 10 21% 3 Ritratti della Memoria – Mostra Fotografica 1.700 2.058 96 121% 4 Oasi Canina 55.000 19.420 236 35% 5 Nazionale Femminile di LaCrosse 5.000 5330 45 107% TOT. Backers 410 TOT. Volumi Richiesti € 96.620,00 TOT. Volumi Raccolti € 32.408,00 Perc. Volumi Raccolti 34% Perc. Rest. Volumi Richiesti 66% Media Contributo € 79,04 Importo Medio Richesto € 19.324,00 Campagne Successo 2 Campagne Insuccesso 3 TOT Campagne 5 Perc. Successo 40%
  • 47. 46 INNAMORATI DELLA CULTURA n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al 1 HOPERA 4.200 1.410 12 34% 2 POLVERE: IL VIAGGIO 4.000 4.100 30 103% 3 SEXXX. PERCHE’ NON NE FACCIAMO UN FILM? 15.000 15.095 123 101% 4 E.SPERIMENTI DANCE CRAFT….PER FAVORE, SI! 8.500 0 0 0% 5 PILLOLE FESTIVAL | SOMMINISTRAZIONI DI DANZA D’AUTORE 5.000 230 7 5% 7 PASTI D’ ARTISTA 2.500 20 2 1% 8 CLICK! ACCENDI IL MAST E LE SUE INFINITE STORIE 30.000 3.280 57 11% 9 FESTIVAL BANDISTICO CITTA’ DI BUSSETO 2.000 480 11 24% 10 FORTEZZA DEL GIRIFALCO DI CORTONA | CORTONA VISUAL DESIGNER ACADEMY 25.000 5.620 82 22% 11 BORGATE DAL VIVO. I LIBRI TORNANO A SCUOLA 4.500 1405 40 31% 12 ANTIGONE UN PUGNO DI SABBIA. TEATRO E MUSICA PER I MIGRANTI 4.500 575 12 13% 13 CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLE REGIE WAGNERIANE 8.000 2.100 23 26% 14 "FIFTY SHADES OF BLUE" -SUMMER UNIVERSITY 2016 AEGEE-GENOVA 1.000 0 0 0% 15 INFIORATA STORICA DI ROMA VI EDIZIONE 1.000 0 0 0% 16 FESTIVAL FILOSOFI LUNGO L’OGLIO 5.000 440 12 9% 17 (IN)VESTI PER LA CULTURA ANTICA IN SCENA 6.600 3.100 21 47% 18 OHMYGUIDE!!!…SCOPRI LA CULTURA DELLE CITTA’ ITALIANE! 5.000 725 15 15% 19 ORIZZONTI DIVERSI. ARTE IRREGOLARE IN MOSTRA. 10.000 15 3 0% 20 NEL PAESE DEI CIECHI 2.000 0 0 0% 21 CURARE L’ARTE. CAMICI BIANCHI PER LA CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI 8.000 290 9 4% 22 IL GIOVANE SALVATORE ROSA. GLI INIZI DI UN MAESTRO DEL 1600. 15.000 8.335 190 56%
  • 48. 47 23 RUIDALSUD. FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLE ARTI. 10.000 130 3 1% 24 GRANDI AUTORI PER GRANDI LETTORI – L’INDICE ARRIVA SUL WEB 15.000 15.410 170 103% 25 COMPRO ORO – TORNA A TORINO LO SPIRITO DELLO SWING. 2.500 3.203 70 128% 26 ANTHOLOGY 1985-2015 IMPRESSIONI DI MOVIMENTO 15.000 70 3 0% 27 SALENTIA. D’AMORI E DI VIAGGIO 1.000 0 0 0% 28 IL PICCOLO MARATONETA 5.000 0 0 0% 29 GIPO, LO ZINGARO DI BARRIERA 13.000 13.820 156 106% 30 IL MISTERO DI ANNE DI ALENCON. I LUOGHI DELLA MARCHESA DEL MONFERRATO. 9.000 10.426 68 116% 31 PIU’ ARTE PER TUTTI. I MARTEDI’ CRITICI. 10.000 1.210 27 12% 32 TRA PONENTE E LEVANTE. AVVENTURE DI MARE. 5.590 5.590 147 100% 33 IL CONTRATTO DELLA MONTAGNA 10.000 1.080 31 11% 34 RESTAURO DELLA CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DI ALBA 50.000 40 5 0% 35 FESTIVAL LETTERARIO LUCCAAUTORI – XX EDIZIONE 3.000 0 0 0% 36 YURI ESPOSITO AL CINEMA 8.500 4.140 66 49% 37 TURIN GREETERS. CONDIVIDERE LA PROPRIA CULTURA ATTRAVERSO L’INTERAZIONE URBANA. 2.000 40 3 2% 38 ROAD TRIPPIN 3.500 390 14 11% TOT. Backers 1.412 TOT. Volumi Richiesti € 329.890,00 TOT. Volumi Raccolti € 102.768,50 Perc. Volumi Raccolti 31% Per. Volumi Richiesti 69% Media Contributo € 72,78 Importo Medio Richesto € 8.915,95 Campagne Successo 7 Campagne Insuccesso 30 TOT Campagne 37 Perc. Successo 19%
  • 49. 48 WITHYOUWEDO n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al 1 SOCIAL FOOD: SCENDI IN CAMPO 10.000 2.894 29 29% 2 MAPPINA-MAPPA ALTERNATIVA DELLE CITTÀ 30.000 44.670 209 149% 3 YET – YELLOW TELEPHONE - APP PER I DIRITTI DEI BAMBINI 28.000 28.767 56 103% 4 IC+ 10.000 10.116 11 101% 5 STUDENTI REPORTER 20.000 30880 38 154% 7 ECOSIN 40.000 40.144 253 100% 8 ECHOGREEN FESTIVAL 10.000 10.598 36 106% 9 TUOMUSEO - IL PATRIMONIO CULTURALE IN UN CLICK 15.000 4.577 18 31% 10 FACEMUSIC: IL PROFILO ON LINE DELLA MUSICA CLASS 12.346 3.346 6 27% 11 IL MONASTERO DEL 3° MILLENNIO 40.000 60695 180 152% 12 SOCIAL BOOKS - LA NUOVA GENERAZIONE DEI LIBRI 35.535 40.470 84 114% 13 FOOD DRIVE APP: UN’APP PER LA COLLETTA ALIMENTARE 20.000 5.287 12 26% 14 A.P.E. - APPRENDERE PERCORSI ECOSOSTENIBILI 20.000 6.502 25 33% 15 MEMORIA/MEMORIE 7.000 1.762 3 25% 16 NON VEDO E NON SENTO, MA VOGLIO PARLARE! 6.000 1.592 15 27% 17 PROGETTO EUBIOSIA - VITA IN DIGNITÀ 25.000 6.375 5 26% 18 ZHENG: UN AMICO, UN AIUTO 19.000 19.157 41 101% 19 RI-DONO 18.000 18.080 88 100% 20 CARTOON-ABLE 52.248 52.000 198 100% 21 RENDIAMO LA BIOMEDICA ACCESSIBILE A TUTTI 40.000 40.148 93 100% 22 ELIOS 30.000 30.891 11 103% 23 L'ASILO NEL BOSCO, UN SEME DA DIFFONDERE! 21.000 21.748 117 104% 24 L'OSPEDALE NON FA PIÙ PAURA! 15.000 15.144 74 101% 25 RACCONTAMI UNA STORIA! 16.000 4.518 20 28%
  • 50. 49 26 ART DIGITAL ARCHIVE 30.000 15.000 45 50% 27 ECO DAL FRIGO: UN'APP CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE 18.000 4.994 19 28% 28 #RECOVERY #GREEN #METAL 90.000 90.135 62 100% 29 SOCIALLENDINGITALIA.NET 30.000 40.033 57 133% 30 LABIRINTO O PERCORSO? 20.000 5.004 3 25% 31 OPENIT 4.500 4.502 19 100% 32 SOSTIENI LE NOTTI DI TINO DI BAGDAD 16.000 16.073 58 100% 33 NATURA DIVINA 45.000 45.030 21 100% 34 DIARI IN RETE 17.500 5.527 20 32% 35 FARE ACQUA (DA TUTTE LE PARTI) 12.000 3.080 5 26% 36 DRIVE YOUR BIKE - LA BICI ELETTRICA,CON PARCHEGGIO 60.000 10.652 18 18% 37 LOVE - IDROVIA LOCARNO VENEZIA 30.000 8.854 22 30% 38 AGENDA FOR INTERNATIONAL DEVELOPMENT 30.000 9.333 25 31% 39 WORLDWARMWAR.CLIMATECHANGE 25.000 25.030 135 100% 40 HYENA'S PUPPIES 20.000 5.232 6 26% 41 RE TECH LIFE ONLUS - DA UN PROBLEMA UN'OPPORTUNITA' 30.000 7.874 10 26% 42 PLAY FOR INCLUSION 50.000 54.228 88 108% 43 #ESKILLSFORWOMEN 40.000 10.163 9 25% 44 #VIETATOMOLLARETOUR 79.800 31.591 16 40% 45 #TOMMYEGLIALTRIFILM 40.000 50.845 453 127% 46 APPUNTIBAY VERSIONE 2.0 15.000 3.792 9 25% 47 H-MAPS 40.000 40.374 417 101% 48 APP-DHD 65.000 12.925 22 20% 49 REDEYES 60.000 14.150 20 24% 50 FAMILY MIX 70.000 11.035 33 16% 51 IMIGRATE 15.000 4.562 21 30% 52 IL SENTIERO DEGLI ORTAGGI MADE IN ITALY 37.000 9.525 7 26% 53 POWER STREET GENERATION 95.000 23.195 14 24% 54 TALENTI ON STAGE 400.000 410.046 84 103% 55 YENETICS, IL TEST PRENATALE PER LE MALATTIE G 30.000 8.015 37 27% 56 SIBRIC.IT 20.000 5.235 17 26%
  • 51. 50 57 PLACEOF 20.000 5.100 3 26% 58 HOPINION 15.000 16.059 38 107% 59 VOGLIO ASCOLTARE UNA STORIA 20.000 20.731 417 104% 60 NABOOMBOO: IMPARARE UNA LINGUA È SOCIALE (E P 30.000 7.662 9 26% 61 MIR@BILYS, SAPERI & SAPORI DELLA GRANDE BEL 40.000 40.390 173 101% 62 GENGLE...L'APP PER I GENITORI SINGLE! 10.000 146 146 1% 63 BIO STYLE LIFE 25.000 6.376 11 26% 64 ECOSOST 40.000 40.009 20 100% 65 LE DIMORE DEL QUARTETTO 25.000 25.094 13 100% 66 #DIGIRARE - DIGITAL HEALTH FOR RARE DISEASE 30.000 30.991 127 103% 67 BRAVE SMILE 20.000 5.057 6 25% 68 DIGITALY 21.000 5.470 7 26% 69 INSEGNARE L'ECONOMIA CON I SIMPSON 5.000 5.100 32 102% TOT. Backers 4.396 TOT. Volumi Richiesti € 2.375.929,00 TOT. Volumi Raccolti € 1.694.580,00 Perc. Volumi Raccolti 71% Per. Volumi Richiesti 29% Media Contributo € 385,48 Importo Medio Richesto € 34.940,13 Campagne Successo 31 Campagne Insuccesso 37 TOT Campagne 68 Perc. Successo 46%
  • 52. 51 EPPELA n Progetto Volumi Richiesti Volumi Raccolti Backers Finanziato al 1 MOSAICHIAMOCI - ARTISTI PER SEMPRE 10.000 11.550 361 116% 2 CI INCONTRIAMO ..PER UN MONDO DIVERSO! 7.000 9.115 70 130% 3 CASA INSUPERABILI 10.000 10.340 34 103% 4 MAMMAMÙ LA MUSICA CHE FA CRESCERE 10.000 14.306 34 143% 5 LA BOTTEGA DI GEPPETTO: DIVERSAMENTE UGUALI 6.000 7699 121 128% 7 FAME REUNION 2017 20.000 22.410 216 112% 8 UN PASTO CON ARISTOTELE - LICEO ARISTOTELE E CRI ROMA 500 550 34 110% 9 CASETTA 31. QUI L'AUTONOMIA È DI CASA... 5.000 5.750 50 115% 10 ORTINSÈMA: L'ORTO SOCIALE 2.000 2.065 47 103% 11 LA FALESIA DIMENTICATA 18.000 21705 399 121% 12 MARCHE COMEDY RECORD, MACCHINI IN SCENA PER 12 ORE 3.500 3.650 30 104% 13 "CONTATTO" UN TEATRO NEL CARCERE DI LECCE 10.000 10.033 79 100% 14 SOCIALWOOD 2.000 3.530 40 177% 15 C'ERA UNA VOLTA IN CASCINA 10.000 10.010 62 100% 16 RICOSTRUIAMO LA YURTA, LA CASA DEI BIMBI DEL BOSCO. 6.000 6.156 94 103% 17 GIARDIN8: ESPERIMENTI DI AGRICOLTURA SOCIALE A TORINO 10.000 10.005 61 100% 18 BAR SOLIDALE NINO EFFE 3.500 3.500 18 100% 19 RICORDATI DI PRÈ 10.000 11.355 190 114% 20 RICICLOFFICINA 800 805 22 101% 21 LA VITA RIPRENDE CON LA CASA DI ALESSANDRO 10.000 10.090 36 101% 22 UNA CARROZZINA PER I MALATI DI SLA 10.000 10.052 35 101% 23 L'ORTO TORTO 8.000 8.985 39 112% 24 UN FIORE CONTRO LA VIOLENZA 10.000 10.069 40 101% 25 REMILIA PRIDE 4.000 4.572 138 114% 26 IO E IL MIO CANE 6.000 6.173 60 103%
  • 53. 52 27 TRASFORMA I REPARTI PEDIATRICI IN LUOGHI MAGICI 10.000 10.025 89 100% 28 VALGIÒ 10.000 10.080 34 101% 29 UN FILM SULLA STRADA DI OZ 10.000 10.410 71 104% 30 MOVITY. GET MOVING. TOGETHER. 5.000 5.045 73 101% 31 VIEWS OF THE WORLD 500 520 12 104% 32 UNA GIOSTRA PER IL PARCO DI CEFALÙ 5.000 5.200 70 104% 33 VERANU - LA MATTONELLA CHE PRODUCE ENERGIA 5.000 5.766 116 115% 34 INNESTO CREATIVO 20.000 27.090 225 135% 35 SOSTIENI UN PAZIENTE A DISTANZA 2.000 2.112 59 106% 36 KAIROS. REGALA UN SOGNO! 6.000 7.953 70 133% 37 CASA ACCOGLIENZA PER MAMME 10.000 10.408 40 104% 38 CUOCHI E CAMERIERI ALLA RISCOSSA 10.000 18.435 70 184% 39 LIBERE VOCI DAL MONDO 9.000 9.125 72 101% 40 CASA ARRIGHI... CASA MIA! 10.000 10.835 52 108% 41 CRESCERE ALL' APERTO! 20.000 20.760 156 104% 42 FATTORI POSITIVI 20.000 20.345 47 102% 43 8MMEZZO 5.000 5.080 71 102% 44 IL SARTO E LA SPOSA 2.000 2.000 16 100% 45 NON C'È ACQUA DA PERDERE: H2INO 6.000 6.255 51 104% 46 ACQUAFACILE 8.500 8.874 46 104% 47 BORGATE DAL VIVO 10.000 11.060 51 111% 48 RICETTE D'AFRICA 10.000 10.182 38 102% 49 ADOTTA UN CLOWN 10.000 11.047 196 110% 50 BRICCHI E ALAMBICCHI 8.000 9.180 60 115% 51 MERCATINO PER LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA NEVE 12.000 13.589 122 113% 52 AIUTIAMO I VOLONTARI IN ALTA VAL TANARO 1.000 1.785 15 179% 53 SECONDO QUADRIMESTRE 5.000 32.253 213 645% 54 FEEL BETTER 20.000 20.450 200 102% 55 EX EX 7.000 7.018 63 100% 56 MONICA: IL TUO NAVIGATORE PERSONALE ANTISMOG 6.000 8.730 103 146% 57 PIANTIAMO INSIEME IL BOSCO DEL TERZO MILLENNIO? 3.500 3.867 70 110%
  • 54. 53 58 FRANCESCO CAMIN - SEMINA LE NOTE 3.000 3.100 90 103% 59 SENSIBILE - DOCUMENTARIO SU MCS E EHS 6.000 6.105 77 102% 60 ARCHIVIO CARBONE 12.000 20.800 316 173% 61 NOI STIAMO CON GLI ANIMALI 5.000 5.016 70 100% 62 FACCIAMO LA FESTA ALLA MAFIA! 98.000 98.000 87 100% 63 GLI ALTRI SIAMO NOI 20.000 20.000 131 100% 64 IL TUO APPARTAMENTO, I NOSTRI SITTER! 8.000 8.095 40 101% 65 I BUNKER E LA MEMORIA 2.000 2.235 44 112% 66 IO LAVORO! 20.000 25.512 155 128% 67 COSTRUIAMO UN TEATRO! 5.000 5.095 95 102% 68 PROGETTO TAIGA - TEATRO ATTIVO IN GIORNALISMO ARTISTICO 5.000 5.295 98 106% 69 TOOLSSHARING 7.000 7.045 54 101% 70 CN SMART L'HUB 60.000 60.000 84 100% 71 SO LUNCH CUCINA DIFFUSA 40.000 40.000 96 100% 72 MEDICINEMA: LA MAGIA DEL CINEMA DIVENTA TERAPIA 70.000 70.000 59 100% 73 #IWANT CINEWALL 100.000 100.000 235 100% 74 ECOLAB - COLTIVA LA TUA CITTÀ 15.000 15.000 63 100% 75 IO NON VOGLIO VIVERE DA CANI! 6.000 8.110 172 135% 76 ORTO SOLE 3.000 4.260 80 142% 77 UN TEATRO PER AMATRICE 500 49.715 50 9943% 78 YOUTUBERS SOS TERREMOTO 10.860 10.860 819 100% 79 UN AIUTO AL CENTRO 10.681 10.681 225 100% 80 IUTO™ • LA SOLUZIONE A PORTATA DI APP 6.000 6.578 12 110% 81 IBNATU CANAAN. UN'OASI PER COMINCIARE 2.000 3.720 45 186% 82 SOGNANDO CERSKA 1.000 1.161 49 116% 83 GIRO DI GIOSTRA A RUBATTINO 2.500 2.545 50 102% 84 300 GIRI PER AUTISMO SOS. VELODROMO MECCHIA PORTOGRUARO 600 600 15 100% 85 CYCLING AGAINST OBLIVION 600 3.775 131 629% 86 LINDY ON THE ROAD - 2016 3.500 4.363 147 125% 87 ALPE MUSRAI-QUOTA 1115: RESISTENZA CONTRO L'ABBANDONO 2.500 2.675 43 107%