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LA GESTIONE DELLA QUALITA’
1© Castelli Consulting
LEGGENDE METROPOLITANE..
2© Castelli Consulting
I DIVERSI:
“La nostra organizzazione è
diversa dalle altre, la qualità
non va bene nella nostranon va bene nella nostra
realtà”
3© Castelli Consulting
E’ TROPPO DIFFICILE:
“E' un discorso troppo
difficile da far recepire aidifficile da far recepire ai
nostri collaboratori”
4© Castelli Consulting
TROPPA BUROCRAZIA:
“Una volta introdotta la qualità
all'interno della nostra
organizzazione, non saremo piùorganizzazione, non saremo più
liberi, la nostra creatività sarà
imbrigliata, rimarremo impigliati
nella maglie della burocrazia”
5© Castelli Consulting
TROPPA REGOLE:
“Le regole impediscono ai
migliori di emergeremigliori di emergere”
6© Castelli Consulting
SIAMO GIA’ BRAVI:
“Il nostro è già un
prodotto/servizio di qualitàprodotto/servizio di qualità”
7© Castelli Consulting
LA CERTIFICAZIONE NON SERVE:
“L'applicazione delle norme
appartenenti alla famiglia delle
ISO 9000 non assicuraISO 9000 non assicura
comunque una buona qualità”
8© Castelli Consulting
QUALITA’ VS PRODUTTIVITA’:
“Qualità e produttività sono
incompatibiliincompatibili”
9© Castelli Consulting
QUALITA’ VS COSTI:
“La qualità è troppo costosa da
implementare. Le norme cheimplementare. Le norme che
la regolano rappresentano un
onere economico che i clienti
non sono disposti a pagare”
10© Castelli Consulting
QUALITA’ NON SERVE:
“La certificazione non serve“La certificazione non serve
finchè i nostri clienti non la
chiedono”
11© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE VS CULTURA DELLA QUALITA’
12© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE
13© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7
Il concetto di SISTEMA non è
ancora nel DNA dell'azienda.
Focus sul trovare deiFocus sul trovare dei
colpevoli più che sulla ricerca
di soluzioni.
14© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7
La formazione è considerata
poco utile, non viene
dedicato tempo ed energie aldedicato tempo ed energie al
miglioramento del SGQ e allo
sviluppo delle competenze
dei lavoratori. La qualità non
è vista come un investimento
15
è vista come un investimento
ma come un costo.
© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7
Il sistema di gestione della
qualità è solamente sulla
carta e non viene utilizzato.carta e non viene utilizzato.
16© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7
I processi aziendali
importanti non sono
individuati ed ottimizzati.individuati ed ottimizzati.
Si lavora ancora
esclusivamente per aree
funzionali.
17© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7
I lavoratori non sono coinvolti
e competenti in ambito
qualità e non sono impegnatiqualità e non sono impegnati
per il miglioramento.
18© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7
Gli strumenti e i metodi del
SGQ non vengono
usati/applicati. Si aggiorna ilusati/applicati. Si aggiorna il
sistema poco prima della
visita ispettiva dell'ente
certificatore.
19© Castelli Consulting
CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7
RISULTATO:
•Peggiori prestazioni•Peggiori prestazioni
•Clienti insoddisfatti/persi
•Malessere organizzativo
•Molti ritardi e disservizi
•Alti costi della non qualita’
•Molte NC
20
•Molte NC
•Lavoratori per nulla motivati
© Castelli Consulting
CULTURA DELLA QUALITA’
21© Castelli Consulting
CULTURA DELLA QUALITA’
Il concetto di SISTEMA
è nel DNA dell'azienda
e viene percepito come
1 2 3 4 5 6 7
e viene percepito come
responsabile del livello
qualitativo;
22© Castelli Consulting
CULTURA DELLA QUALITA’
La formazione è considerata
fondamentale, viene dedicato
tempo ed energie al
1 2 3 4 5 6 7
tempo ed energie al
miglioramento del SGQ e allo
sviluppo delle competenze dei
lavoratori. La qualità è vista
come un investimento e non
come un costo;
23
come un costo;
© Castelli Consulting
CULTURA DELLA QUALITA’
E' presente un vero sistema di
gestione della qualità che porta
efficacia ed efficienza;
1 2 3 4 5 6 7
efficacia ed efficienza;
24© Castelli Consulting
CULTURA DELLA QUALITA’
I processi aziendali importanti
sono individuati ed ottimizzati;
1 2 3 4 5 6 7
25© Castelli Consulting
CULTURA DELLA QUALITA’
I lavoratori sono
coinvolti, competenti
e impegnati per il
1 2 3 4 5 6 7
e impegnati per il
miglioramento;
26© Castelli Consulting
CULTURA DELLA QUALITA’
Gli strumenti e i metodi
del SGQ sono applicati
quotidianamente e
1 2 3 4 5 6 7
quotidianamente e
fanno parte della
routine lavorativa;
27© Castelli Consulting
CULTURA DELLA QUALITA’ 1 2 3 4 5 6 7
RISULTATO:
•Migliori prestazioni•Migliori prestazioni
•Clienti soddisfatti
•Benessere organizzativo
•Pochi ritardi
•Pochi costi della non qualita’
•Poche NC
28
•Poche NC
•Lavoratori motivati
© Castelli Consulting
Dire che un sistema di gestione di
qualità non serve perché ci sonoqualità non serve perché ci sono
aziende che non fanno qualità pur
essendo certificate, è come dire che
non serve prendere la patente
perché c’è gente che pur avendolaperché c’è gente che pur avendola
non sa guidare.
29© Castelli Consulting
GLI OTTO PRINCIPI DELLA QUALITA’
30© Castelli Consulting
L’ORIENTAMENTO AL CLIENTE1
31© Castelli Consulting
• Comprendere le sue esigenze
• Misurare la sua soddisfazione• Misurare la sua soddisfazione
• Adeguare l’azienda di conseguenza
32© Castelli Consulting
LEADERSHIP2
33© Castelli Consulting
• Unità d’intenti e di indirizzo
• Chiara visione del futuroChiara visione del futuro
• Obiettivi e traguardi stimolanti
• Incoraggiare i contributi del
personale
34© Castelli Consulting
AVERE E COMUNICARE UNA
VISION (il perché della attività,
oltre il profitto)oltre il profitto)
Perché
lo facciamo
Come lo facciamo
Cosa facciamo
35© Castelli Consulting
“Un personal computer su
ogni scrivania, e ogni
computer con un software
Microsoft installato“;Microsoft installato“;
Bill Gates
"Aiutiamo le persone a
vivere meglio, portando
ogni giorno nella loro vita il
benessere e la gioia delbenessere e la gioia del
mangiar bene."
Barilla
36© Castelli Consulting
COINVOLGIMENTO
DEL PERSONALE
3
37© Castelli Consulting
• La qualità è merito e responsabilità
di tutti;
• Dare fiducia, delegare;• Dare fiducia, delegare;
• Valutazione prestazioni in base al
raggiungimento degli obiettivi;
• Condividere le competenze
38© Castelli Consulting
APPROCCIO PER
PROCESSI
4
•Vincoli
•Risorse
Attività
1
•Vincoli
•Risorse
Attività
2
•Vincoli
•risorse
Attività
3input output
39© Castelli Consulting
Un processo è un insieme di
attività, collegate tra loro e
finalizzate al raggiungimentofinalizzate al raggiungimento
di un obiettivo condiviso.
•Vincoli
•Risorse
Attività
1
•Vincoli
•Risorse
Attività
2
•Vincoli
•risorse
Attività
3input output
40© Castelli Consulting
PROCESSI VS FUNZIONE
Sono i processi (e non le
singole funzioni) che ci
permettono di
raggiungere gli obiettiviraggiungere gli obiettivi
importanti e di soddisfare
il cliente.
41© Castelli Consulting
Esempio processo di
approvvigionamento
42© Castelli Consulting
Cosa definisce un
processo
43© Castelli Consulting
APPROCCIO SISTEMICO
ALLA GESTIONE
5
44© Castelli Consulting
Vuol dire considerare gli
eventi, positivi o negativi,
come il risultato della capacitàcome il risultato della capacità
del sistema e non del singolo
individuo.
45© Castelli Consulting
E’ più soddisfacente accusare l’individuo che
indagare l’istituzione (Reason).
46© Castelli Consulting
APPROCCIO
SISTEMICO
APPROCCIO
PERSONALISTICO
Errore diventa la Errore come inizio di unErrore diventa la
conclusione dell’indagine
Il rimedio si concentra
sulle persone
Errore come inizio di un
processo di miglioramento
organizzativo (PDCA).
Si riducono gli errori
costruendo difese nelsulle persone
Falso senso di sicurezza
costruendo difese nel
sistema
Eventi come risultato
della capacità del sistema47© Castelli Consulting
Non possiamo cambiare la condizione umana, ma
possiamo cambiare le condizioni in cui l’uomo
lavora (Reason).lavora (Reason).
48© Castelli Consulting
APPROCCIO SISTEMICO
AGLI ERRORI
La teoria delle lacune
latenti (o del formaggiolatenti (o del formaggio
svizzero). Il verificarsi di un errore,
incidente o non
conformità è il risultato
di una concatenazione di
eventi accadutieventi accaduti
nonostante le barriere
che erano state messe in
atto (j.Reason)
49© Castelli Consulting
50© Castelli Consulting
DA COSA E’ DEFINITO
UN SISTEMA DI
GESTIONE?
SISTEMA
OBIETTIVI
CONFINISISTEMA CONFINI
RISORSE E
VINCOLI
51© Castelli Consulting
Specifici
Misurabili
OBIETTIVI
Misurabili
Attraenti
RaggiungibiliES: Entro un anno portare la potenza
del motore XX ad un valore di YY
Tempificati
del motore XX ad un valore di YY
kilowatt.
ES: Entro sei mesi portare il grado di
soddisfazione dei nostri clienti ad un
valore dell’indice relativo pari a 9/10.
52© Castelli Consulting
RICORDATEVI PERO’
CHE….
Un buon obiettivo senza un piano è solo un sogno.
53© Castelli Consulting
In quali aree
si applica
CONFINI
si applica
Per quali tipi
di attività
Per qualiPer quali
prodotti
54© Castelli Consulting
Attori
Risorse
finanziarie
Personale
dedicato
RISORSE E
VINCOLI
Attori dedicato
Macchine,
strumenti
Ruoli
Gerarchie
Chi fa cosa
Ruoli
relativi
Chi fa cosa
Chi utilizza
cosa
55© Castelli Consulting
DA COSA E’ COSTITUITO
UN SISTEMA DI
GESTIONE?
Un “hardware” Un “software”
Agenti/attuatori
Agiscono e modificano il
sistema
Sensori
Che misurano alcune
variabili del sistema
Procedure/istruzioni
Definiscono chi deve fare cosa,
in quali tempi e in quale modo,sistemavariabili del sistema in quali tempi e in quale modo,
al variare delle condizioni del
sistema.
56© Castelli Consulting
SENSORE:
Misura la
temperatura del
sistema casa
ATTUATORI - eseguono
comandi modificando il
sistema (temperatura)
SOFTWARE-
Definisce in
quali tempi
avviare laavviare la
caldaia al
variare della
temperatura
del sistema.
57© Castelli Consulting
E PER UN SISTEMA QUALITA’?
Fate degli esempi di:
• Obiettivi
• Confini
• Risorse e vincoli
• Sensori
• “Software”
• Attuatori• Attuatori
MIGLIORAMENTO
CONTINUO
6
59© Castelli Consulting
IL CICLO DI DEMING
60© Castelli Consulting
RICORDATEVI CHE….
“Ciò che non si può misurare, non si può migliorare”
61© Castelli Consulting
E CHE….
“La qualità va costruita, non controllata”
62© Castelli Consulting
DECISIONI BASATE
SUI DATI
7
63© Castelli Consulting
NON SAI DI AVERE UN
PROBLEMA FINCHE’ NON
LO PUOI MISURARELO PUOI MISURARE
64© Castelli Consulting
Molto spesso la misura
della gravità di un
problema basata sullaproblema basata sulla
sensazione è sbagliata. E
la sorpresa è grande
quando invece si inizia a
“pesare” il problema con
delle misurazioni.delle misurazioni.
65© Castelli Consulting
Affidabili
DATI
Accessibili
Analizzati
(con metodo)
Utili (per le
decisioni)
66© Castelli Consulting
COLLABORAZIONE
CON I FORNITORI
8
67© Castelli Consulting
Logiche di lungo periodo;
Condivisione di risorse;
Identificare e selezionare;Identificare e selezionare;
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Piani di miglioramento
congiunti;
68© Castelli Consulting

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Qualita'

  • 1. LA GESTIONE DELLA QUALITA’ 1© Castelli Consulting
  • 3. I DIVERSI: “La nostra organizzazione è diversa dalle altre, la qualità non va bene nella nostranon va bene nella nostra realtà” 3© Castelli Consulting
  • 4. E’ TROPPO DIFFICILE: “E' un discorso troppo difficile da far recepire aidifficile da far recepire ai nostri collaboratori” 4© Castelli Consulting
  • 5. TROPPA BUROCRAZIA: “Una volta introdotta la qualità all'interno della nostra organizzazione, non saremo piùorganizzazione, non saremo più liberi, la nostra creatività sarà imbrigliata, rimarremo impigliati nella maglie della burocrazia” 5© Castelli Consulting
  • 6. TROPPA REGOLE: “Le regole impediscono ai migliori di emergeremigliori di emergere” 6© Castelli Consulting
  • 7. SIAMO GIA’ BRAVI: “Il nostro è già un prodotto/servizio di qualitàprodotto/servizio di qualità” 7© Castelli Consulting
  • 8. LA CERTIFICAZIONE NON SERVE: “L'applicazione delle norme appartenenti alla famiglia delle ISO 9000 non assicuraISO 9000 non assicura comunque una buona qualità” 8© Castelli Consulting
  • 9. QUALITA’ VS PRODUTTIVITA’: “Qualità e produttività sono incompatibiliincompatibili” 9© Castelli Consulting
  • 10. QUALITA’ VS COSTI: “La qualità è troppo costosa da implementare. Le norme cheimplementare. Le norme che la regolano rappresentano un onere economico che i clienti non sono disposti a pagare” 10© Castelli Consulting
  • 11. QUALITA’ NON SERVE: “La certificazione non serve“La certificazione non serve finchè i nostri clienti non la chiedono” 11© Castelli Consulting
  • 12. CERTIFICATO DA ESIBIRE VS CULTURA DELLA QUALITA’ 12© Castelli Consulting
  • 13. CERTIFICATO DA ESIBIRE 13© Castelli Consulting
  • 14. CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7 Il concetto di SISTEMA non è ancora nel DNA dell'azienda. Focus sul trovare deiFocus sul trovare dei colpevoli più che sulla ricerca di soluzioni. 14© Castelli Consulting
  • 15. CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7 La formazione è considerata poco utile, non viene dedicato tempo ed energie aldedicato tempo ed energie al miglioramento del SGQ e allo sviluppo delle competenze dei lavoratori. La qualità non è vista come un investimento 15 è vista come un investimento ma come un costo. © Castelli Consulting
  • 16. CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7 Il sistema di gestione della qualità è solamente sulla carta e non viene utilizzato.carta e non viene utilizzato. 16© Castelli Consulting
  • 17. CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7 I processi aziendali importanti non sono individuati ed ottimizzati.individuati ed ottimizzati. Si lavora ancora esclusivamente per aree funzionali. 17© Castelli Consulting
  • 18. CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7 I lavoratori non sono coinvolti e competenti in ambito qualità e non sono impegnatiqualità e non sono impegnati per il miglioramento. 18© Castelli Consulting
  • 19. CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7 Gli strumenti e i metodi del SGQ non vengono usati/applicati. Si aggiorna ilusati/applicati. Si aggiorna il sistema poco prima della visita ispettiva dell'ente certificatore. 19© Castelli Consulting
  • 20. CERTIFICATO DA ESIBIRE 1 2 3 4 5 6 7 RISULTATO: •Peggiori prestazioni•Peggiori prestazioni •Clienti insoddisfatti/persi •Malessere organizzativo •Molti ritardi e disservizi •Alti costi della non qualita’ •Molte NC 20 •Molte NC •Lavoratori per nulla motivati © Castelli Consulting
  • 21. CULTURA DELLA QUALITA’ 21© Castelli Consulting
  • 22. CULTURA DELLA QUALITA’ Il concetto di SISTEMA è nel DNA dell'azienda e viene percepito come 1 2 3 4 5 6 7 e viene percepito come responsabile del livello qualitativo; 22© Castelli Consulting
  • 23. CULTURA DELLA QUALITA’ La formazione è considerata fondamentale, viene dedicato tempo ed energie al 1 2 3 4 5 6 7 tempo ed energie al miglioramento del SGQ e allo sviluppo delle competenze dei lavoratori. La qualità è vista come un investimento e non come un costo; 23 come un costo; © Castelli Consulting
  • 24. CULTURA DELLA QUALITA’ E' presente un vero sistema di gestione della qualità che porta efficacia ed efficienza; 1 2 3 4 5 6 7 efficacia ed efficienza; 24© Castelli Consulting
  • 25. CULTURA DELLA QUALITA’ I processi aziendali importanti sono individuati ed ottimizzati; 1 2 3 4 5 6 7 25© Castelli Consulting
  • 26. CULTURA DELLA QUALITA’ I lavoratori sono coinvolti, competenti e impegnati per il 1 2 3 4 5 6 7 e impegnati per il miglioramento; 26© Castelli Consulting
  • 27. CULTURA DELLA QUALITA’ Gli strumenti e i metodi del SGQ sono applicati quotidianamente e 1 2 3 4 5 6 7 quotidianamente e fanno parte della routine lavorativa; 27© Castelli Consulting
  • 28. CULTURA DELLA QUALITA’ 1 2 3 4 5 6 7 RISULTATO: •Migliori prestazioni•Migliori prestazioni •Clienti soddisfatti •Benessere organizzativo •Pochi ritardi •Pochi costi della non qualita’ •Poche NC 28 •Poche NC •Lavoratori motivati © Castelli Consulting
  • 29. Dire che un sistema di gestione di qualità non serve perché ci sonoqualità non serve perché ci sono aziende che non fanno qualità pur essendo certificate, è come dire che non serve prendere la patente perché c’è gente che pur avendolaperché c’è gente che pur avendola non sa guidare. 29© Castelli Consulting
  • 30. GLI OTTO PRINCIPI DELLA QUALITA’ 30© Castelli Consulting
  • 31. L’ORIENTAMENTO AL CLIENTE1 31© Castelli Consulting
  • 32. • Comprendere le sue esigenze • Misurare la sua soddisfazione• Misurare la sua soddisfazione • Adeguare l’azienda di conseguenza 32© Castelli Consulting
  • 34. • Unità d’intenti e di indirizzo • Chiara visione del futuroChiara visione del futuro • Obiettivi e traguardi stimolanti • Incoraggiare i contributi del personale 34© Castelli Consulting
  • 35. AVERE E COMUNICARE UNA VISION (il perché della attività, oltre il profitto)oltre il profitto) Perché lo facciamo Come lo facciamo Cosa facciamo 35© Castelli Consulting
  • 36. “Un personal computer su ogni scrivania, e ogni computer con un software Microsoft installato“;Microsoft installato“; Bill Gates "Aiutiamo le persone a vivere meglio, portando ogni giorno nella loro vita il benessere e la gioia delbenessere e la gioia del mangiar bene." Barilla 36© Castelli Consulting
  • 38. • La qualità è merito e responsabilità di tutti; • Dare fiducia, delegare;• Dare fiducia, delegare; • Valutazione prestazioni in base al raggiungimento degli obiettivi; • Condividere le competenze 38© Castelli Consulting
  • 40. Un processo è un insieme di attività, collegate tra loro e finalizzate al raggiungimentofinalizzate al raggiungimento di un obiettivo condiviso. •Vincoli •Risorse Attività 1 •Vincoli •Risorse Attività 2 •Vincoli •risorse Attività 3input output 40© Castelli Consulting
  • 41. PROCESSI VS FUNZIONE Sono i processi (e non le singole funzioni) che ci permettono di raggiungere gli obiettiviraggiungere gli obiettivi importanti e di soddisfare il cliente. 41© Castelli Consulting
  • 43. Cosa definisce un processo 43© Castelli Consulting
  • 45. Vuol dire considerare gli eventi, positivi o negativi, come il risultato della capacitàcome il risultato della capacità del sistema e non del singolo individuo. 45© Castelli Consulting
  • 46. E’ più soddisfacente accusare l’individuo che indagare l’istituzione (Reason). 46© Castelli Consulting
  • 47. APPROCCIO SISTEMICO APPROCCIO PERSONALISTICO Errore diventa la Errore come inizio di unErrore diventa la conclusione dell’indagine Il rimedio si concentra sulle persone Errore come inizio di un processo di miglioramento organizzativo (PDCA). Si riducono gli errori costruendo difese nelsulle persone Falso senso di sicurezza costruendo difese nel sistema Eventi come risultato della capacità del sistema47© Castelli Consulting
  • 48. Non possiamo cambiare la condizione umana, ma possiamo cambiare le condizioni in cui l’uomo lavora (Reason).lavora (Reason). 48© Castelli Consulting
  • 49. APPROCCIO SISTEMICO AGLI ERRORI La teoria delle lacune latenti (o del formaggiolatenti (o del formaggio svizzero). Il verificarsi di un errore, incidente o non conformità è il risultato di una concatenazione di eventi accadutieventi accaduti nonostante le barriere che erano state messe in atto (j.Reason) 49© Castelli Consulting
  • 51. DA COSA E’ DEFINITO UN SISTEMA DI GESTIONE? SISTEMA OBIETTIVI CONFINISISTEMA CONFINI RISORSE E VINCOLI 51© Castelli Consulting
  • 52. Specifici Misurabili OBIETTIVI Misurabili Attraenti RaggiungibiliES: Entro un anno portare la potenza del motore XX ad un valore di YY Tempificati del motore XX ad un valore di YY kilowatt. ES: Entro sei mesi portare il grado di soddisfazione dei nostri clienti ad un valore dell’indice relativo pari a 9/10. 52© Castelli Consulting
  • 53. RICORDATEVI PERO’ CHE…. Un buon obiettivo senza un piano è solo un sogno. 53© Castelli Consulting
  • 54. In quali aree si applica CONFINI si applica Per quali tipi di attività Per qualiPer quali prodotti 54© Castelli Consulting
  • 55. Attori Risorse finanziarie Personale dedicato RISORSE E VINCOLI Attori dedicato Macchine, strumenti Ruoli Gerarchie Chi fa cosa Ruoli relativi Chi fa cosa Chi utilizza cosa 55© Castelli Consulting
  • 56. DA COSA E’ COSTITUITO UN SISTEMA DI GESTIONE? Un “hardware” Un “software” Agenti/attuatori Agiscono e modificano il sistema Sensori Che misurano alcune variabili del sistema Procedure/istruzioni Definiscono chi deve fare cosa, in quali tempi e in quale modo,sistemavariabili del sistema in quali tempi e in quale modo, al variare delle condizioni del sistema. 56© Castelli Consulting
  • 57. SENSORE: Misura la temperatura del sistema casa ATTUATORI - eseguono comandi modificando il sistema (temperatura) SOFTWARE- Definisce in quali tempi avviare laavviare la caldaia al variare della temperatura del sistema. 57© Castelli Consulting
  • 58. E PER UN SISTEMA QUALITA’? Fate degli esempi di: • Obiettivi • Confini • Risorse e vincoli • Sensori • “Software” • Attuatori• Attuatori
  • 60. IL CICLO DI DEMING 60© Castelli Consulting
  • 61. RICORDATEVI CHE…. “Ciò che non si può misurare, non si può migliorare” 61© Castelli Consulting
  • 62. E CHE…. “La qualità va costruita, non controllata” 62© Castelli Consulting
  • 63. DECISIONI BASATE SUI DATI 7 63© Castelli Consulting
  • 64. NON SAI DI AVERE UN PROBLEMA FINCHE’ NON LO PUOI MISURARELO PUOI MISURARE 64© Castelli Consulting
  • 65. Molto spesso la misura della gravità di un problema basata sullaproblema basata sulla sensazione è sbagliata. E la sorpresa è grande quando invece si inizia a “pesare” il problema con delle misurazioni.delle misurazioni. 65© Castelli Consulting
  • 66. Affidabili DATI Accessibili Analizzati (con metodo) Utili (per le decisioni) 66© Castelli Consulting
  • 68. Logiche di lungo periodo; Condivisione di risorse; Identificare e selezionare;Identificare e selezionare; Stabilire comunicazioni; Scambio informazioni; Piani di miglioramento congiunti; 68© Castelli Consulting