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Ministero dell’Economia e delle Finanze
DIPARTIMENTO DELLA
RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO
Ispettorato Generale di Finanza
Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica
___________________________
Settore IV
RELAZIONE
SULLA VERIFICA AMMINISTRATIVO-CONTABILE
eseguita con interruzione dal 6 aprile al 13 maggio 2016
al
COMUNE di FERRARA
Roma, 21 luglio 2016
1
SOMMARIO
PREMESSA ..............................................................................................................................2
1. Il Comune di Ferrara ...........................................................................................................4
1.1. Notizie generali ..................................................................................................................4
1.2 Assetto organizzativo..........................................................................................................6
2. Attuazione delle misure previste per l’anticorruzione e la trasparenza..........................8
2.1 Anticorruzione ....................................................................................................................8
2.2 Trasparenza ......................................................................................................................11
3. La dotazione organica, l’aggregato Spesa del personale e le assunzioni.......................14
3.1.Gli adempimenti in materia di dotazione organica.......................................................14
3.2 I vincoli di contenimento della spesa di personale.........................................................20
3.3 Controllo della spesa di personale delle società partecipate ex art. 18 D.L. 112/200826
3.4 Assunzioni a tempo indeterminato e ricorso a forme flessibili d’impiego ..................36
3.4.1 La programmazione triennale del fabbisogno e turn over del personale.................38
3.4.2 Assunzioni a tempo determinato..................................................................................45
4. Rapporti di collaborazione ................................................................................................59
4.1 Incarichi di collaborazione e consulenze del Comune di Ferrara................................59
5. Incompatibilità, cumulo di impieghi e Anagrafe delle prestazioni ................................69
6. Contrattazione Collettiva Decentrata Integrativa...........................................................76
6.1 Costituzione del fondo per il salario accessorio .............................................................79
6.2 Modalità di utilizzo delle risorse del fondo ....................................................................84
6.2.1 Progressioni economiche orizzontali............................................................................90
7. Il trattamento accessorio del personale con qualifica dirigenziale ................................92
8. Trattamento accessorio del Segretario Comunale...........................................................98
8.1 La retribuzione di posizione ............................................................................................98
8.2 La retribuzione di risultato............................................................................................102
8.3 I diritti di segreteria .......................................................................................................105
9. Rispetto dei principi e delle norme di finanza pubblica................................................106
10. Procedure Contrattuali..................................................................................................110
INDICE TABELLE..............................................................................................................115
ELENCO ALLEGATI .........................................................................................................116
2
PREMESSA
La presente relazione viene compilata per riferire sugli esiti dell’accertamento
ispettivo eseguito presso il Comune di Ferrara, disposto dal Ragioniere Generale dello Stato,
con nota prot. n. 25579 del 25 marzo 2016, ai sensi dell’art. 14 c. 1 lett. d) della legge 31
dicembre 2009, n. 196, degli artt. 23 e 24 del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123, e
secondo le norme che regolano la funzione dei Servizi ispettivi di questa Amministrazione,
con particolare riferimento agli artt. 3 e 7 della legge 26 luglio 1939, n. 1037, nonché dell’art.
60, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, dell’art. 28, comma 1, della legge
27 dicembre 2002, n. 289 e in attuazione del protocollo d’intesa stipulato tra la Ragioneria
Generale dello Stato e il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Gli accertamenti ispettivi hanno avuto ad oggetto i seguenti argomenti:
- analisi dell’andamento e delle dinamiche della spesa di personale;
- attuazione delle misure previste per l’anticorruzione (legge 6 novembre 2012, n. 190) e per
la trasparenza (decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33), in modo specifico per quanto
concerne il rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al capo II e relative sanzioni;
- adempimenti in materia di dotazioni organiche con riferimento alle riduzioni previste dal
legislatore - art. 6 e 6 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; art. 1, comma 557 e
seguenti della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
- rispetto dei presupposti e dei limiti previsti per l’avvio di rapporti di collaborazione e per
l’affidamento di incarichi di consulenza – art. 7, d.lgs. 165/2001 – art. 110, comma 6, del
TUEL;
- adempimenti in materia di mobilità del personale, con specifico riferimento alle procedure di
ricollocamento del personale degli enti di area vasta – artt. 34 e 34 bis, decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, e art. 1, commi 423, 424 e 425 della legge 23 dicembre 2014, n. 190;
- adempimenti in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi, incarichi ed anagrafe delle
prestazioni – art. 53 d.lgs. n.165/2001 e artt. 15, 17 e 18 d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39;
3
- osservanza della disciplina normativa e contrattuale e della più recente giurisprudenza in
ordine alle progressioni orizzontali e verticali del personale e alle stabilizzazioni;
- adempimenti in materia di contrattazione collettiva decentrata integrativa;
- rispetto dei principi dettati dalle norme sui vincoli di finanza pubblica – art. 1, comma 8, del
decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, coordinato con legge di conversione 30 ottobre 2013, n.
125 – art. 1, commi 557 e seguenti della legge 27 dicembre 2006, n. 296; art. 9, comma 2 bis,
del decreto legge 31 maggio 2010, n.78 e art. 1, comma 456, della legge 27 dicembre 2013, n.
147;
- rispetto dei controlli circa l’adempimento della normativa in materia di modalità di
reclutamento e dei limiti alla spesa di personale da parte delle società e degli enti partecipati
ex art. 18, comma 2 bis, del decreto legge 25 giugno 2008. N. 112;
- rispetto del divieto di affidamenti di incarichi retribuiti a dipendenti in quiescenza ex art. 6
del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90;
- trattamento accessorio del Segretario Comunale;
- esame delle procedure contrattuali ai sensi di quanto previsto dal decreto legislativo 12
aprile 2006, n. 163, e dalla normativa di settore in materia di centralizzazione degli acquisti.
La verifica ispettiva, eseguita nel periodo 6 aprile - 13 maggio 2016 (con interruzione
dal 18 al 26 aprile 2016), è stata svolta dalla sottoscritta dirigente S.I.Fi.P., dott.ssa Maria Rita
Longo, con la collaborazione della dott.ssa Antonella Amodeo del Dipartimento della
Funzione Pubblica – Ispettorato – e del dott. Roberto La Paglia del Dipartimento della R.G.S.
– S.I.Fi.P., designati, rispettivamente, con nota prot. n. 29555 del 31/03/2016 e nota n. 24459
del 23/03/2016.
Ai fini dell’esecuzione dell’incarico, la scrivente ha chiesto di acquisire atti e
informazioni, di cui alla nota protocollata dal Comune di Ferrara al n. 39101 del 06/04/2016.
La documentazione richiesta è stata acquisita in formato cartaceo e/o copie digitali trasmesse
tramite posta elettronica.
4
1. Il Comune di Ferrara
1.1. Notizie generali
La città di Ferrara è un Comune della Regione Emilia Romagna avente una
popolazione legale di n.132.545 soggetti residenti, secondo i dati del 15° censimento del 9
ottobre 2011. La popolazione residente nel Comune alla data del 31/12/2015 è invece di
n.133.155 soggetti.
Lo Statuto del Comune di Ferrara, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale
n.43529/02 del 14/4/2003, ha subìto nel tempo diverse modifiche, l’ultima delle quali con atto
del C.C. n. 3/108583-15 del 9/11/2015 riguardante gli artt. 37- 41 e 69 .
Ai sensi dell’art. 37 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle
leggi sull’ordinamento degli enti locali), di seguito denominato T.U.E.L., il Consiglio
Comunale di Ferrara, organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo, è composto
dal Sindaco, Avv. Tiziano Tagliani, e da 32 membri eletti nelle elezioni amministrative del 25
maggio 2014. L’attuale Sindaco è stato riconfermato dalla cittadinanza di Ferrara dopo la
precedente legislatura iniziata il 24 giugno 2009, a seguito di consultazione elettorale del 6-7
e 21-22 giugno 2009.
La nomina dei componenti della Giunta Comunale (n. 9 Assessori di cui uno con
funzioni di Vice Sindaco) è avvenuta con determinazione sindacale prot. n. 46657 del 3
giugno 2014, e successive modifiche ed integrazioni.
Segretario Generale del Comune di Ferrara è la dott.ssa Ornella Cavallari, nominata
con atto del Sindaco n. 63542 del 18/07/2014.
Per il triennio 2015-2018, il Collegio dei revisori è stato nominato ai sensi dell’art. 16,
comma 25 del D.L. 13/08/2011, n. 138, convertito in legge 14/09/2011, n.148, e del relativo
Regolamento Ministeriale 15 febbraio 2012, n. 23. I revisori dell’ente, nominati con
deliberazione del Consiglio Comunale n.6 – P.G. n. 69223 del 20/07/2015, sono stati estratti a
sorte presso la Prefettura di Ferrara dall’elenco dei revisori dei conti degli enti locali,
approvato con decreto ministeriale del 27/11/2012, tramite sistema informatico predisposto
dal Ministero dell’Interno. Con nota della Prefettura n. 16139 del 15/06/2015 è stato
trasmesso al Comune di Ferrara il verbale del procedimento di estrazione dei tre revisori
dell’ente.
5
Il Nucleo di valutazione o Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) attualmente
in carica presso il Comune di Ferrara, di cui all’art. 14 del decreto legislativo n. 150/2009, è
stato nominato con atto sindacale prot. n. 119506 del 23/12/2014, per un periodo
corrispondente al mandato elettorale del Sindaco. Tale organismo, nominato ai sensi dell’art.
24 del Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e Servizi, è composto dal Segretario
Generale, con funzioni di Presidente, e da due esperti esterni scelti dal Sindaco tra esperti di
management, tecniche di organizzazione, gestione e valutazione di personale. L’avviso
pubblico per la selezione dei due componenti esterni, mediante procedura comparativa dei
curricula ed eventuale colloquio, è stato indetto con determinazione del dirigente del Servizio
Personale Prot. n. 90849 del 13/10/2014. Con atto di G.C. n.5/P.G. n.49893 del 20/12/2002,
l’Amministrazione Comunale ha provveduto a deliberare la costituzione del primo Nucleo
Tecnico di valutazione, al fine di valutare le posizioni e le prestazioni del personale con
qualifica dirigenziale e le posizioni organizzative, ai sensi dell’art. 147, lettera c) del d.lgs.
267/2000, ed è stato approvato il Regolamento sulle funzioni e sulla composizione dello
stesso. La nomina dei componenti del 1° Nucleo di Valutazione risale al 2003, giusto
provvedimento sindacale n.11131 del 17/03/2003.
Durante la verifica ispettiva è stato accertato che il Comune di Ferrara ha rispettato gli
obiettivi del patto di stabilità interno del periodo 2009-2015, come da certificazioni rese al
Ministero dell’Economia e Finanze - Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato, ai sensi
dell’art. 77 bis, comma 15, del D.L. n. 112/2008, convertito con modificazioni nella legge n.
133/2008. Inoltre, sulla base delle certificazioni dei parametri obiettivi rese ai fini
dell’accertamento della condizione di “Ente strutturalmente deficitario”, è stato verificato che
il Comune di Ferrara nel periodo 2009-2015 non è mai stato un ente strutturalmente
deficitario.
6
1.2 Assetto organizzativo
Il “Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi” definisce la struttura
organizzativa del Comune di Ferrara e disciplina i rapporti funzionali fra le sue componenti
per lo svolgimento delle funzioni proprie dell’Amministrazione Comunale. L’adozione del
documento è stata deliberata con atto di Giunta Comunale n.38/24465 del 20/03/2007,
modificato ed integrato con deliberazione di G.C. n.6/P.G. n.95312 dell’11/11/2008;
deliberazione di G.C. n.33/109306 del 16/12/2008; deliberazione di G.C. n.19/104732 del
15/12/2009 e deliberazione di G.C. n.20/13037 del 16/02/2010.
L’organizzazione degli Uffici e dei Servizi è previsto sia improntata a criteri di
efficacia, efficienza, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di
professionalità e responsabilità. Sulla base delle disposizioni comprese nel Titolo II – artt. da
5 a 9 - del Regolamento degli Uffici, la struttura organizzativa dell’Ente locale, attuata con la
deliberazioni G.C. n.19/104732 del 15/12/2009 “Modifica Regolamento sull’Ordinamento
degli Uffici e dei Servizi. Approvazione Nuova Struttura Organizzativa Comunale”, è una
struttura complessa articolata in tre principali Aree d’intervento: ”Area Risorse”, “Area del
Territorio e dello Sviluppo Economico” e “Area Servizi alla Persona”, cui corrispondono le
posizioni dirigenziali di massimo livello di “Direttore Operativo”, “Direttore Tecnico” e
“Direttore Servizi alla Persona”. Attualmente, sono coperti i posti di “Direttore Tecnico” e
“Direttore Operativo” cui è stata attribuita la responsabilità di coordinare ed ottimizzare tutte
le attività dell’Area del Territorio e Sviluppo Economico e dell’Area Risorse nonché tutte le
altre attività dell’Ente che per la loro complessità richiedano specifiche conoscenze tecniche e
gestionali da attuare mediante le risorse strumentali e professionali rinvenibili nelle stesse
Aree.
Le Aree, a loro volta, sono articolate in “Settori” e “Servizi”, diretti da personale
dirigenziale, distinti, inoltre, in “Unità Organizzative” ed “Uffici”, secondo raggruppamenti di
competenze adeguati all’assolvimento autonomo e compiuto di una o più attività omogenee.
Le “Unità Organizzative” rappresentano le strutture organizzative di primo livello, non
dirigenziale, di particolare complessità, dirette da personale di categoria D, titolare di
posizione organizzativa, ai sensi dell’art. 8 del C.C.N.L. del 31 marzo 1999.
Risultano in posizione di Staff al Sindaco l’”Ufficio di Gabinetto/Staff” e il “Corpo di
Polizia Municipale Terre Estensi”, cui sono preposti dirigenti con contratto a tempo
determinato, assunti ai sensi dell’art. 110, c. 1, del TUEL.
7
Per quanto riguarda gli strumenti di programmazione previsti dalla normativa vigente,
è stato riscontrato che, a decorrere dall’esercizio 2013, i Piani Esecutivi di Gestione (PEG) del
Comune di Ferrara sono stati organicamente unificati con il Piano dettagliati degli obiettivi, di
cui all’art. 108, c. 1 del TUEL , e il “Piano delle Performance” di cui all’art. 10 del d.lgs. n.
150/2009, nel rispetto del comma 3 bis dell'art. 169 del TUEL, introdotto dall'art. 3 del D.L.
174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012.
Le Relazioni sulla performance degli anni 2013 e 2014, nelle quali vengono
evidenziati a consuntivo i risultati organizzativi ed individuali raggiunti rispetto ai singoli
obiettivi programmati, ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n. 150/2009, sono state approvate,
rispettivamente, con deliberazioni di G.C. n.267/33931 del 16/04/2014 e n. 239/51104 del
19/05/2015, e sono state validate dal Nucleo di Valutazione con verbale n. 5 del 26 aprile
2014 e verbale n. 5 del 20 maggio 2015, nel rispetto dell’art.14, comma 6, del d.lgs. n.
150/2009, in quanto condizione inderogabile per l’accesso agli strumenti per premiare il
merito, di cui al titolo III dello stesso decreto.
Con deliberazione del Consiglio Comunale n.6/19116 del 21/03/2016, l’Amministrazione
Comunale di Ferrara ha approvato, altresì, il Documento Unico di Programmazione (DUP)
2016-2019, previsto dall’art. 170 del TUEL, come sostituito dall’art. 74 del decreto legislativo
23 giugno 2011, n. 118 – “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, introdotto dal
d.lgs. 10 agosto 2014, n. 126. Tale documento è lo strumento che permette l’attività di guida
strategica ed operativa degli enti locali e costituisce, nel rispetto del principio di
coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri
documenti di programmazione.
8
2. Attuazione delle misure previste per l’anticorruzione e la trasparenza
2.1 Anticorruzione
Il Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C) previsto dall’art. 1,
comma 8, della legge 6 novembre 2012, n. 190, rappresenta lo strumento attraverso il quale
l’Amministrazione Pubblica descrive il processo finalizzato a definire una strategia di
prevenzione del fenomeno corruttivo. In esso si delinea un programma di attività, con
indicazione delle aree di rischio e dei rischi specifici, delle misure da implementare per la
prevenzione in relazione al livello di pericolosità dei rischi specifici, dei responsabili per
l’applicazione di ciascuna misura e dei tempi.
Il P.T.P.C. non è un documento di studio o di indagine, ma uno strumento per
l’individuazione di misure concrete, da realizzare con certezza e da vigilare quanto ad
effettiva applicazione e quanto ad efficacia preventiva della corruzione.
Sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.),
predisposto dal Dipartimento della funzione pubblica e approvato in data 11 settembre 2013,
con deliberazione n. 72/2013 dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e
l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) 1
(in qualità di Autorità Nazionale
Anticorruzione), il Comune di Ferrara, con deliberazione di G.C. n. 29 del 28/01/2014, ha
approvato gli strumenti di cui alla legge 6 novembre 2012, n 190 “Disposizioni per la
prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica
amministrazione”, tra i quali il Piano triennale per la prevenzione della corruzione, rivisto e
modificato successivamente con deliberazione G.C. n. 470 del 29 luglio 2014, su proposta del
dott. Moreno Tommasini, Direttore Operativo del Comune di Ferrara, nominato ai sensi
dell’art. 1, comma 7, della citata legge n. 190/2012, Responsabile della prevenzione della
corruzione, giusto decreto sindacale n.55239 del 4/07/2013. Gli aggiornamenti del P.T.P.C.
del Comune di Ferrara, di cui all’art. 1, c. 8, della legge 190/2012, per i trienni 2015-2017 e
2016-2018 risultano approvati, rispettivamente, con deliberazioni di G.C. n. 32 del
27/01/2015 e n. 30 del 26/01/2016. Nel Piano 2016-2018 sono state inseriti ulteriori specifici
strumenti di prevenzione della corruzione in analogia agli aggiornamenti 2015 del Piano
Nazionale Anticorruzione, di cui alla determinazione ANAC n. 12 del 28/10/2015. A partire
1
Con il decreto legge 24/06/2014, n. 90 viene istituita l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) cui vengono trasferite le
funzioni del dipartimento della F.P. in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione, trasformando la CIVIT ed
assorbendo le funzioni e le relative strutture dell’ dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e
forniture che è stata contestualmente soppressa
9
dall’anno 2016, nel P.T.C.P. del Comune di Ferrara è stato previsto, tra l’altro, di elaborare gli
obiettivi annuali per ciascun Ufficio/Servizio in modo da individuare anche quelle attività
trasversali che fanno riferimento a precisi obiettivi volti alla prevenzione e al contrasto della
corruzione, attivando nel contempo relativi strumenti di valutazione delle performance dei
dipendenti (previsione di un collegamento con il Piano e Relazione sulla performance, nonché
con il Sistema di misurazione e valutazione della performance).
Altro obiettivo per il 2016 riguarda, in particolare, una maggiore attenzione alle
responsabilità disciplinari dei dipendenti comunali, da individuarsi nell’attuazione di un più
rigoroso rispetto di quelli che sono i doveri discendenti dal Codice di comportamento,
approvato con deliberazione di G.C. n. 29 del 28/01/2014. Connesso a tale obiettivo è la
verifica, mediante report semestrali dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari, dell’uso dei poteri
disciplinari attivati da ciascun dirigente e sul loro esito. Per quanto riguarda la formazione del
personale (già completata per tutti i dirigenti di Settore e di Servizi e per i titolari di P.O.), nel
Piano 2016 è stata prevista una formazione più specialistica e differenziata per livelli di
responsabilità, soprattutto per i dipendenti del Comune che operano nel settore dei contratti
pubblici, interessato all’adozione di nuove direttive, volte all’attivazione di verifiche in caso
di paventato annullamento e/o revoca di una procedura di gara.
Nel Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018, è stata, inoltre,
puntualmente disciplinata la “Procedura per la segnalazione di illeciti e di irregolarità da
parte dei dipendenti (c.d. whistleblowing)”, nel rispetto delle direttive emanate dall’ANAC
con la determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 - “Linee guida in materia di tutela del
dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower), volte ad incoraggiare i
dipendenti pubblici a denunciare gli illeciti di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del
rapporto di lavoro e, al contempo, a garantirne un’efficace tutela, proponendo un modello
procedurale per la gestione delle segnalazioni da adattare sulla base delle esigenze
organizzative di ogni amministrazione”. In tale ottica, l’obiettivo del Comune è quello di
fornire al segnalante indicazioni operative in ordine alle modalità di gestione delle
segnalazioni e alle forme di tutela poste in atto a garanzia della riservatezza.
La verifica dell’“efficace attuazione del piano e della sua idoneità” è contenuta nella
relazione annuale redatta dal Responsabile della prevenzione della corruzione, ai sensi
dell’art. 1, comma 14, della legge n. 190/2012, mediante l’utilizzo della scheda standard a
risposte multiple adottata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. Per gli anni 2014 e 2015, le
relazioni annuali, unitamente ai Piani triennali, risultano pubblicate nel sito web dell’ente
10
locale nella Sezione “Amministrazione Trasparente”, sotto sezione “Altri contenuti –
Anticorruzione”. Per l’anno 2015, la relazione sull’attuazione del piano e della sua idoneità è
stata redatta dal Segretario Comunale, dott.ssa Ornella Cavallari, nominata R.P.C., in
sostituzione del dott. Tommasini, giusto atto del Sindaco n.120466 del 29/12/2014. Nel
documento suddetto sono contenute le “considerazioni generali” nelle quali, per l’anno 2015,
il Responsabile della prevenzione della corruzione ha espresso una valutazione positiva circa
il livello di attuazione del P.T.P.C, riferita, in particolare, alle attività di formazione del
personale; al monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali; alla mappatura di tutti i
processi di rischio corruzione; all’automatizzazione di alcuni processi; agli obblighi di
trasparenza e all’applicazione delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013. Nel corso del
2015, particolare attenzione è stata rivolta dal Comune di Ferrara al completamento della
“mappatura dei processi”, al fine di ottenere il riconoscimento del sistema di gestione per la
qualità UNI-EN-ISO 9001-2015. Tale sistema di gestione comprende un’analisi dei rischi di
ogni processo, commisurata alla specifica tipologia dell’Ente e alla sua organizzazione,
prevedendo sia misure per evitare il verificarsi del rischio sia le possibili soluzioni e
contromisure per affrontarli.
Per quanto concerne, invece, le criticità nell’attuazione dello stesso P.T.P.C., il
Responsabile della prevenzione della corruzione ha segnalato principalmente le difficoltà
nell’individuazione di criteri idonei per l’applicazione del principio di rotazione dei dirigenti e
del personale con funzioni di responsabilità, affinché tutelino, da un lato, le competenze
professionali specialistiche proprie degli uffici e, dall’altro, la funzionalità degli stessi. Altra
criticità per il 2015 è stata rappresentata dalla difficoltà, sia dal punto di vista organizzativo
che di quello operativo, di eseguire le verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli
interessati sull’insussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità, ai sensi del d.lgs.
n.39/2013. Al riguardo, il Comune si è comunque impegnato a superare tali difficoltà nel
corso del 2016, prevedendo la verifica di tali dichiarazioni da parte del “Servizio Ispettivo
Interno”, mediante controlli a campione da svolgersi anche a mezzo di visure presso la
Camera di Commercio e mediante ricerche sul web tramite motori di ricerca.
Infine, per l’anno 2016, ai sensi dell’art. 1, comma 9, della legge n. 190/2012, è stata
prevista l’attività di monitoraggio per verificare la sostenibilità di tutte le misure obbligatorie
(generali) e ulteriori (specifiche) individuate nel P.T.P.C.(monitoraggio non previsto nel
Piano del 2015). Il suddetto controllo sarà incorporato nell’ambito della gestione dei sistemi
9001 e 14001, in fase di applicazione presso l’ente verificato.
11
2.2 Trasparenza
La trasparenza dell'attività amministrativa “è assicurata mediante la pubblicazione,
nei siti web istituzionali delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, secondo
criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione, nel rispetto delle
disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio e di protezione dei dati
personali. Nei siti web istituzionali delle amministrazioni pubbliche sono pubblicati anche i
relativi bilanci e conti consuntivi, nonché i costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche
e di produzione dei servizi erogati ai cittadini. Le informazioni sui costi sono pubblicate sulla
base di uno schema tipo redatto dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture, che ne cura altresì la raccolta e la pubblicazione nel proprio sito web
istituzionale al fine di consentirne un’agevole comparazione” (art. 1, comma 15, della legge
n. 190 del 2012).
L'adozione del programma triennale per la trasparenza e l'integrità, da aggiornare
annualmente, è previsto per ogni Pubblica Amministrazione dall'articolo 10 del decreto
legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di
pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni).
Il programma triennale per la trasparenza e l'integrità definisce le misure, i modi e le iniziative
volti all'attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi
comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi
informativi.
Sulla base delle linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica
(successivamente ANAC) per la predisposizione del programma triennale per la trasparenza,
di cui alla deliberazione n. 105/2010 della Commissione per la valutazione, la trasparenza e
l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT), il Comune di Ferrara con la citata
deliberazione n. G.C.-2014-29 del 28/01/2014, ha approvato gli strumenti di cui alla legge 6
novembre 2012, n 190, tra i quali, il programma triennale per la trasparenza e l’integrità
(P.T.T.I.) per il periodo 2014-2016 che rappresenta una Sezione del Piano Triennale per la
Prevenzione della Corruzione. Successivamente, con deliberazione di G.C. n. 469 del
29.07.2014, si è provveduto alla modifica del citato P.T.T.I., proposta dalla dott.ssa Luciana
Ferrari, dirigente del Settore Affari Generali, nominata Responsabile della trasparenza, con
atto del Sindaco n.13670 del 14/02/2014.
12
Gli aggiornamenti dei P.T.T.I. del Comune di Ferrara, di cui all’art. 10 del d.lgs. n.
33/2013, per i trienni 2015-2017 e 2016-2018 risultano approvati, rispettivamente, con
deliberazioni di G.C. n. 31 del 27/01/2015 e n. 29 del 26/01/2016.
In osservanza dell’art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, le informazioni previste dalla normativa
sulla trasparenza vengono pubblicate in “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale
del Comune di Ferrara, conformemente alla classificazione contenuta nell’allegato 12
del
decreto legislativo n. 33/2013; i “link” o Sezioni degli indicatori della trasparenza si trovano
nella posizione prevista dal suddetto allegato e la loro denominazione riporta l’indicazione
fornita dalle linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica.
A tale riguardo, la consultazione della “Bussola della Trasparenza dei Siti Web” del
Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, ha dato esito positivo per il
Comune di Ferrara, con un numero di indicatori soddisfatti 66 su 66.
Nel rispetto delle disposizioni contenute nella delibera ANAC n.43 del 20/01/2016,
nella Sezione “Amministrazione Trasparente” del Comune di Ferrara, sotto Sezioni
“Disposizioni generali” - “Attestazioni OIV o di Struttura analoga”, è stata pubblicata in data
12/02/2016 l’attestazione del Nucleo di Valutazione “sull’assolvimento degli obblighi di
pubblicazione svolta dal Responsabile della trasparenza”, che dichiara la veridicità e
l’attendibilità di quanto riportato nell’Allegato 2 della Delibera ANAC n.43/2016 (“Griglia
di rilevazione”) rispetto a quanto pubblicato sul sito dell’Amministrazione.
Tale attestazione del Nucleo, ai sensi dell’art. 14, c. 4, lett. g), del d.lgs. n. 150/2009 e
delle delibere A.N.AC. nn. 50/2013 e 43/2016, attiene alla verifica sulla pubblicazione,
completezza, aggiornamento e apertura del formato di ciascun documento, informazione e/o
dato elencato al 31 gennaio 2016 nell’Allegato 2 – Griglia di rilevazione – della citata
delibera n. 43/2016.
A seguito dello svolgimento della rilevazione, gli aspetti critici evidenziati dal Nucleo
di valutazione nella “Scheda di Sintesi”, di cui all’allegato 3 della delibera Anac n. 43/2016
sono i seguenti:
- nella sezione “Consulenti e Collaboratori” è stata riscontrata, in particolare, una carenza
nella parte relativa alla pubblicazione dei “curricula” dei soggetti incaricati, nonché dei dati
riguardanti “lo svolgimento di incarichi o titolarità di cariche in enti di diritto privato
regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività
2
in alcuni così sono presenti ulteriori sottosezioni come ad esempio “Burocrazia zero” non indicate nel citato
allegato n. 1 in cui viene attestato che il Comune non rientra nelle zone a “Burocrazia Zero”.
13
professionali”. Il Responsabile della Trasparenza, all’uopo interpellato, dichiara di avere già
provveduto a richiamare i responsabili dei procedimenti all’osservanza delle norme, giusta
nota del 15/01/2016, P.G. 6183;
- le dichiarazioni di cui alle voci “7A” e “7B” della griglia di rilevazione, di cui all’allegato
2 della delibera ANAC n. 43/2016, (“Enti controllati – Enti pubblici vigilati” - art. 22, c. 3,
d.lgs. n. 33/2013) non sono pubblicate nel sito “Amministrazione trasparente” del Comune,
ma si trovano nel sito dell’Ente vigilato. Analogamente, avviene per le dichiarazioni di cui
alle voci “7A” e “7B” della sottosezione “Enti controllati – Enti di diritto privato controllati”;
- nella Sezione “Bandi di gara e contratti”, gli adempimenti di cui ai numeri da 66 a 71 e n.
74 della griglia di rilevazione non sono riportati in specifiche voci di “Amministrazione
trasparente”, pur risultando le informazioni pubblicate in altre parti del sito istituzionale
dell’Ente.
Relativamente all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione concernenti
l’organizzazione e l’attività dell’ente verificato, di cui agli artt. da 13 a 28 del Capo II del
D.Lgs. n. 33/2013, considerati gli aspetti critici rappresentati nella “Scheda di sintesi”, come
sopra delineati, non sono stati riscontrati inadempimenti, così come risulta dalla griglia di
rilevazione al 31/01/2016.
Per quanto riguarda gli adempimenti di cui all’art. 20, comma 3, del d.lgs. 8 aprile
2013, n. 39, risultano pubblicati, per ciascun dirigente, le dichiarazioni sulla “insussistenza di
cause di inconferibilità ed incompatibilità” degli incarichi, ai sensi delle disposizioni previste
nel medesimo decreto.
14
3. La dotazione organica, l’aggregato Spesa del personale e le assunzioni
3.1.Gli adempimenti in materia di dotazione organica
La disciplina generale dell’organizzazione degli uffici e delle dotazioni organiche –
nel cui contesto si inserisce l’esercizio della facoltà assunzionale – è dettata dall’articolo 6 del
d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, il quale stabilisce che nelle Pubbliche Amministrazioni,
l’organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle
dotazioni organiche, sono determinate in funzione delle finalità di buon andamento della
pubblica amministrazione (indicate dallo stesso decreto legislativo: quali la razionalizzazione
del costo del lavoro, l’accrescimento dell’efficienza e la migliore utilizzazione delle risorse
umane), previa verifica degli effettivi fabbisogni e consultazione delle organizzazioni
sindacali rappresentative.
La determinazione degli organici e la conseguente programmazione triennale dei
fabbisogni di personale, il cui obbligo per gli Enti locali è stato formalizzato con l’art. 91 del
d.lgs. n. 267 del 2000, devono rispondere alle effettive esigenze di servizio e devono
armonizzarsi con il principio della riduzione della spesa complessiva per il personale, entro i
vincoli della finanza pubblica.
Le Amministrazioni Pubbliche che non provvedono agli adempimenti di cui all’art. 6
del d.lgs. n. 165 del 2001 non possono assumere nuovo personale, compreso quello
appartenente alle categorie protette (art. 6, comma 6, d.lgs. n. 165 del 2001).
Le norme contenute nel Testo unico sul pubblico impiego e nelle leggi finanziarie
prevedono che al fine di razionalizzare il modello organizzativo delle pubbliche
amministrazioni, la spesa complessiva prevista per il numero di posti in organico debba essere
ridotta attraverso un'attività di rideterminazione che consenta di rendere la dotazione organica
"teorica" più vicina all'effettiva disponibilità di personale dell’Ente.
L’attuazione delle politiche di riduzione del costo del lavoro pubblico rappresenta il
fondamento degli interventi e delle procedure di “spending review”, diretti a realizzare un
processo di revisione della spesa del settore pubblico favorendo la riduzione delle inefficienze
mediante la eliminazione degli sprechi e l’introduzione di innovazioni nella organizzazione
della P.A.. La disciplina della revisione della spesa, di cui al decreto legge 6 luglio 2012, n.
95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è intervenuta sul sistema
15
amministrativo prevedendo ulteriori e rilevanti tagli agli organici ed alle spese del personale,
incluso quello dirigenziale, e favorendo l’avvio di un nuovo processo riorganizzativo avente
come scopo principale quello di attuare una rigida verifica degli effettivi fabbisogni di
personale in relazione alle funzioni ed ai nuovi compiti da svolgere nell’ambito del contesto
di contenimento della spesa, di conseguimento di risparmi e di eliminazione degli sprechi.
Al fine di accertare gli adempimenti del Comune di Ferrara in materia di dotazione
organica, di cui agli articoli 6 e 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, sono stati chiesti i documenti
relativi alla rideterminazione della dotazione organica dal 2010 ad oggi, nonché gli atti di
programmazione del fabbisogno di personale emessi nel periodo 2010-2016.
Con riferimento alla dotazione organica dell’ente, viene rappresentato quanto segue:
- con deliberazione di G.C. n. 10/75523 del 6/09/2011, l’Amministrazione comunale di
Ferrara, ai sensi dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, ha provveduto al “congelamento” dei
posti e conseguente rideterminazione della dotazione organica complessiva, a seguito
dell’affidamento ad imprese private (Cooperative) della gestione di parte dei servizi scolastici.
Considerata la decisione di affidare in appalto, nel corso del 2011, le attività di lavanderia e
guardaroba degli asili-nido e di alcune cucine delle scuole d’infanzia, nonché il servizio di
sostegno agli alunni disabili inseriti nella scuola dell’obbligo, l’ente verificato ha provveduto
alla rideterminazione della dotazione organica, mediante “congelamento” dei posti previsti in
dotazione organica, corrispondenti alle categorie di inquadramento giuridico del personale
precedentemente assunto a tempo determinato e impegnato nei servizi affidati all’esterno
(complessivamente n. 50 unità, di cui n. 30 di categ. B1, n. 9 di categ. B3 e n. 11 di categ. C).
Con il citato provvedimento è stata rideterminata la dotazione organica dell’ente in
complessivi n. 1.556 posti, di cui n. 47 posti dirigenziali, con una riduzione di n. 50 posti
rispetto alla precedente pianta organica, di cui alla deliberazione di G.C. n. 1/32407 del
20/04/2009, che contava n.1.606 unità 3
. Relativamente alla quantificazione delle risorse per la
contrattazione decentrata dell’anno 2011 del personale non dirigente, nel provvedimento in
parola viene dato atto della riduzione proporzionale, rispetto al numero dei posti “congelati”,
dell’ammontare complessivo del fondo delle risorse decentrate, in osservanza delle
disposizioni del comma 2 dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001. Per quanto concerne la spesa di
personale 2011-2013, il Comune di Ferrara con il provvedimento in parola ha assicurato la
3
La Deliberazione G.C. n.1/32407 del 20/04/2009 ha determinato una dotazione organica complessiva di n.1.606 unità, di
cui n.47 posti destinati alla qualifica dirigenziale.
16
riduzione delle spese “nel contesto degli ambiti prioritari d’intervento, disciplinati dalle
lettere a), b) e c) dell’art.1. comma 557, della legge 27/12/2006, n.296”;
- con deliberazione di G.C. n. 6/20374 del 21/03/2012, avente oggetto “Programmazione
fabbisogno del personale triennio 2012-2014 e piano annuale 2012. Rideterminazione
dotazione organica complessiva dell’ente”, il Comune di Ferrara, ha provveduto alla
rideterminazione della dotazione organica, sopprimendo i posti corrispondenti alle unità di
personale dell’ente trasferite dall’1/01/2012 alla “Fondazione Teatro Comunale “ di Ferrara,
giusta deliberazione di G.C. n.7/103144 del 13/12/2011, di approvazione dell’”Accordo sul
trasferimento del personale comunale assegnato alla Fondazione Teatro Comunale di
Ferrara, ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. 165/2001”. Tale trasferimento ha interessato n. 5
unità lavorative: n. 1 di categ. D3; n. 3 di categ. C e n. 1 di categ. A, con conseguente parallela
riduzione della dotazione organica a complessive n. 1.551 unità, di cui n. 47 dirigenti. Per
quanto riguarda la quantificazione delle risorse della contrattazione decentrata dell’anno 2012
del personale non dirigente, nel provvedimento in esame viene dato atto della riduzione delle
risorse del fondo, corrispondente al personale trasferito alla Fondazione Teatro Comunale, in
applicazione dell’art. 9, comma 2 bis, del D.L. 78/2010, secondo le indicazioni contenute nella
circolare n. 12 del 15 aprile 2011 della Ragioneria Generale dello Stato;
- con deliberazione di G.C. n.82/78231 del 23/10/2012 – “Programmazione fabbisogno del
personale triennio 2012-2014 - Integrazione n. 5 al Piano occupazionale anni 2012 e 2013”,
l’Amministrazione comunale di Ferrara, ai sensi dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, ha
provveduto al “congelamento” dei posti della dotazione organica, a seguito delle ulteriori
esternalizzazioni, decorrenti da settembre 2012, dei servizi scolastici svolti dall’“Istituzione
dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie”. In particolare, considerata la decisione di
affidare a ditte private (Consorzio RES, composto da Cooperative di Ferrara) la gestione delle
scuole elementari (nidi e materne) di Pontelagoscuro e Boara (“Le Margherite”), nonché la
gestione di ulteriori cucine delle scuole d’infanzia, l’ente verificato ha provveduto alla
rideterminazione della dotazione organica mediante “congelamento” di n. 37 posti previsti in
dotazione organica, corrispondenti alle categorie di inquadramento giuridico del personale
precedentemente assunto a tempo determinato, pari a n. 21 unità per quanto riguarda il
personale docente di categ. C (n. 15 insegnanti degli asili nido e n.6 delle scuole materne) e a
n. 16 unità per il personale addetto alle cucine (n. 7 cuochi categ. B3 e n. 9 aiuto cuochi di
categ. B1). Relativamente alla quantificazione delle risorse per la contrattazione decentrata
17
dell’anno 2012, nel provvedimento in parola viene dato atto della riduzione proporzionale,
rispetto al numero dei posti “congelati”, dell’ammontare complessivo del fondo delle risorse
decentrate, in osservanza delle disposizioni del comma 2 dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001.
Con la citata deliberazione di Giunta n. 82/2012, il Comune di Ferrara prende atto, altresì, del
trasferimento di n. 9 insegnanti dell’Istituto d’Arte “Dosso Dossi” nei ruoli del Ministero
dell’Istruzione, Università e Ricerca, disposto a decorrere dal 1° settembre 2012, con atto di
G.C. n. 31/69385 del 18/09/2012, con conseguente ridimensionamento della dotazione
organica dell’”Istituzione Servizi Educativi scolastici e per le famiglie” che, per le peculiarità
dei profili professionali del personale docente e del differente contratto collettivo nazionale di
lavoro applicato allo stesso (contratto del comparto scuola), ha una pianta organica distinta da
quella dell’ente locale. Il trasferimento nei ruoli del MIUR del personale docente comunale,
distaccato funzionalmente presso l’istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Dosso Dossi”
di Ferrara, è avvenuto a seguito di procedura di mobilità indetta in data 14/06/2012, ai sensi
dell’art. 30 del d.lgs. n.165/2001, dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale,
previo accordo con il Comune verificato, e definita con l’approvazione della graduatoria, di
cui alla determinazione dirigenziale n. 855 del 5/07/2012, modificata con determinazione
dirigenziale n. 858/51054 dell’11/07/2012;
- con deliberazione di Giunta Comunale n.380/56583 del 09/07/2013, è stata rideterminata la
pianta organica del personale in complessive n. 1.541 unità, di cui n. 37 dirigenti, disponendo
la contrazione di n. 10 posti dirigenziali rispetto alla precedente dotazione organica, adottata
con la citata deliberazione di G.C. n.6/20374 del 21/03/2012. Nelle premesse del
provvedimento in parola viene rappresentata la nuova dotazione organica del personale,
distinta nelle varie categorie, rideterminata sulla base della riorganizzazione degli Uffici
dell’ente, al fine di realizzare l’obiettivo programmatico di una significativa riduzione della
compagine dirigenziale, in coerenza con la programmazione del fabbisogno di personale. La
dotazione organica approvata con il suddetto provvedimento di Giunta n. 380 del 9/07/2013
rappresenta la dotazione organica “di diritto” attualmente vigente presso il Comune di Ferrara,
riconfermata con deliberazioni di G.C. n.763/106653 del 23/12/2013 e n. 782/116185 del
15/12/2014, in occasione dell’approvazione delle programmazioni triennali del fabbisogno
2014-2016 e 2016-2018.
I dati riguardanti la dotazione organica “di diritto” e il personale in servizio vengono
sintetizzati nella Tabella n. 1 e rappresentati nel grafico 1 riportato più sotto (All. n.1)
18
Tabella 1 – Dotazione organica e Personale in servizio dal 2010 al 2015
Anni
Dotazione
organica
Personale in servizio
Personale a
tempo
indeterminato
(A)
di cui
Dirigenti a
tempo
indeterminato
personale a
tempo
determinato
(B)
Totale
Personale in
servizio
(A+B)
2010 n.1.606 n.1.362 n.24 n.142 n.1.504
2011 n.1.556 n.1.322 n.20 n.69 n.1.391
2012 n.1.551 n.1.269 n.16 n.52 n.1.321
2013 n.1541 n.1.257 n.17 n.68 n.1.325
2014 n.1.541 n.1.244 n.22 n.83 n.1.327
2015 n.1.541 n.1.180 n.22 n.96 n.1.276
Grafico 1 – La dotazione organica e il personale in servizio dal 2010 al 2015
Il personale in servizio a tempo determinato, indicato nella seguente Tabella n. 2,
comprende i dirigenti e le alte specializzazioni nominati ai sensi dell’art. 110, commi 1 e 2,
del TUEL; i collaboratori destinati agli Uffici di supporto agli organi di direzione politica
(Uffici di Staff), di cui all’art. 90 del TUEL, e il personale a tempo determinato
19
dell’”Istituzione Servizi Educativi Scolastici e per le Famiglie”, compreso il personale
insegnante (categ. C) degli asili-nido e delle scuole materne comunali.
Tabella 2 – Personale in servizio a tempo determinato
Anni Dirigenti
Alte
specializz.
Staff
Altro
personale
a tempo
determinato
Totale
2010 n.9 n.4 n.2 n.127 n.142
2011 n.9 n.4 n.2 n.54 n.69
2012 n.8 n.4 n.2 n.38 n.52
2013 n.9** n.4 n.2 n.53 n.68
2014 n.7 n.3 n.2 n.71 n.83
2015 n.11 n.3 n.2 n.80 n.96
** n. 8 dirigenti ex art. 110, c.1, del TUEL e n. 1 dirigente ex art. 110, c.2, del TUEL
20
3.2 I vincoli di contenimento della spesa di personale
Il principio di tendenziale e progressiva riduzione della spesa di personale, di cui
all’art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dopo l’entrata in vigore dell’art.
14, comma 7, del d.l. 78/2010, si è progressivamente evoluto in un vero e proprio obbligo di
riduzione strutturale della spesa in termini progressivi e costanti rispetto al corrispondente
aggregato di spesa di personale relativo all’anno precedente. Tale prescrizione va attuata non
più attraverso generici interventi di razionalizzazione delle strutture burocratiche, bensì
attraverso una serie di concrete misure organizzative, da modulare autonomamente in seno ad
una serie di ambiti prioritari di intervento (elencati nella stessa norma).
La sanzione prevista in caso di mancato rispetto del limite di spesa è data dal blocco
totale e assoluto delle assunzioni a qualsiasi titolo (art. 1, comma 557-ter, legge 296/2006).
In materia di contenimento della spesa di personale, tra le novità introdotte dal decreto
legge 24/06/2014, n. 90, convertito con modificazione in legge 11 agosto 2014, n. 114, va
menzionato il comma 557 quater della legge n.296/2006, immesso dall’art. 3, comma 5 bis,
del citato decreto legge, il quale ha previsto che, a decorrere dall’anno 2014, gli enti dovranno
assicurare, nell’ambito della programmazione dei fabbisogni di personale, il contenimento
delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente la data di
entrata in vigore della nuova normativa, ovvero, il valore medio 2011-2013 4
.
Occorre sottolineare, inoltre, che l’art. 3, comma 5, del suddetto d.l. 24/06/2014, n. 90,
ha abrogato l’art. 76, comma 7, del decreto legge n. 112/2008 che vietava qualsiasi facoltà
assunzionale per i Comuni nei quali l’incidenza delle spese di personale fosse superiore al 50
per cento delle spese correnti.
La nuova normativa ha disposto, altresì, che le Amministrazioni locali devono
coordinare le politiche assunzionali delle aziende, istituzioni e società partecipate, al fine di
garantire anche per i medesimi soggetti una graduale riduzione della percentuale tra spese di
4
La Sezione delle autonomie della Corte dei conti, con la Deliberazione n. 25 del 15/09/2014, pronunciandosi sulla
questione di massima posta dalla Sezione regionale di controllo per il Piemonte, con deliberazione n. 149/2014/QMIG a
seguito del quesito formulato dal Comune di Mombaruzzo, enuncia il seguente principio di diritto: “A seguito delle novità
introdotte dal nuovo art. 1, comma 557 quater, della legge n. 296/2006, il contenimento della spesa di personale va assicurato
rispetto al valore medio del triennio 2011/2013, prendendo in considerazione la spesa effettivamente sostenuta in tale
periodo, senza, cioè, alcuna possibilità di ricorso a conteggi virtuali. Nel delineato contesto, le eventuali oscillazioni di spesa
tra un’annualità e l’altra, anche se causate da contingenze e da fattori non controllabili dall’ente, trovano fisiologica
compensazione nel valore medio pluriennale e nell’ampliamento della base temporale di riferimento”.
21
personale e spese correnti, fermo restando quanto previsto dall’art. 18, comma 2-bis del
decreto legge n. 112/2008 (divieti o limitazioni nelle assunzioni si applicano anche alle
società a totale partecipazione pubblica locale o di controllo che siano titolari di affidamenti
diretti di servizi pubblici locali) (Cfr. paragrafo 3.3).
Per quanto attiene alla spesa del personale del Comune di Ferrara, ai fini della verifica
del rispetto del contenimento della spesa nel periodo 2010-2015 sono stati chiesti i valori di
bilancio relativi agli impegni, per gli Interventi 1 e 3 – “Personale” e “Prestazione di Servizi”-
e Intervento 7 – Irap -, alle collaborazioni esterne ed altro personale a tempo determinato,
nonché agli arretrati contrattuali relativi ad esercizi precedenti.
In sede di verifica ispettiva, sulla base dei dati di bilancio è stato ricostruito
l’andamento della spesa del personale, dal 2010 al 2015, di cui si allega il prospetto contabile,
sottoscritto dal dirigente del Servizio Personale e dal Capo Ufficio “Bilanci Personale” (All.
n. 2), redatto con criteri uniformi per ciascun anno, secondo la legislazione vigente, i cui
valori in euro vengono riassunti nella seguente Tabella n.3 e rappresentati nel grafico n.2.
In osservanza dell’art. 1, comma 557 bis, della legge n. 296/2006 5
, la spesa del
personale comprende anche il costo storico consolidato, calcolato sulla base delle buste paga,
del personale trasferito all’A.S.P. di Ferrara dall’1/07/2008 (n. 26 Assistenti sociali trasferiti
all’Azienda di Servizi alla Persona), pari a € 819.489,24, e del personale trasferito, dal 1°
gennaio 2012, alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara (n. 5 unità, di cui n.1 di categ. A;
n.3 unità di categ. C e n.1 di categ. D), di € 155.772,30.
Nel calcolo della spesa del personale si è tenuto conto, altresì, della deliberazione della
Corte dei Conti, Sezione Autonomie, n. 16 del 2009, con la quale si stabilisce che ai fini della
corretta interpretazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 557, della legge finanziaria
2007, non debbano essere computati tra le spese di personale gli incentivi per la progettazione
interna, i diritti di rogito spettanti ai Segretari Comunali e gli incentivi per il recupero
dell’ICI.
Ai fini del calcolo dell’incidenza percentuale, di cui al comma 7 dell'art. 76 del
decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto
2008, n. 133, l’aggregato “Spesa di personale” è stato considerato al lordo delle componenti
escluse, così come deciso dalla Corte dei Conti - Sezioni riunite – nella deliberazione n. 27
5
Art.1, comma 557-bis , L. n. 296/2006, ai sensi del quale costituiscono spese di personale anche quelle sostenute
“…..(omissis) per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza estinzione del rapporto di pubblico impiego, in strutture e
organismi variamente denominati partecipati o comunque facenti capo agli enti”
22
del 2011, con il consolidamento, a decorrere dall’anno 2011 e fino al 2013, della spesa di
personale sostenuta da Società partecipate, considerate tali ai sensi dell’art. 2359, comma 1,
n.1 e n. 2, del codice civile e affidatarie dirette di servizio pubblico locale, controllate dal
Comune di Ferrara. Dal 2011 al 2013, sono state comprese le spese di personale delle Società
AMSEFC S.p.A e Ferrara TUA S.p.A (Parcheggi, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali) fuse
nel 2015 nella Società FERRARA TUA S.r.l. ; nel 2012 e 2013 sono state incluse anche le
spese della Società VERDE e DD. S.r.l., nata il 26/06/2012 e cessata il 12/02/2013 perché
assorbita da AMSEFC S.p.a., e della Società A.F.M. S.r.l. (Farmacie Ferrara).
Le modalità di computo delle spese di personale degli Organismi partecipati dal
Comune di Ferrara sono sostanzialmente in linea con le indicazioni fornite dalla Corte dei
Conti, Sezione Autonomie, con deliberazione n.14 del 28/12/2011, e conseguente connessa
deliberazione n. 3 del 17/01/2012 della Corte dei Conti - Sezione Regionale di controllo per la
Toscana (spese di personale consolidate in proporzione al valore dei corrispettivi a carico
dell’ente e dei ricavi da tariffa sul complessivo valore della produzione delle società) 6
.
6
Le due Deliberazioni della Corte dei Conti forniscono indicazioni in ordine al criterio cui attenersi per il calcolo
dell’incidenza delle spese di personale delle Società partecipate sulle spese correnti, nelle more di una più precisa definizione
legislativa dei principi sottesi alla costruzione di un bilancio consolidato tra Enti Pubblici ed Organismi partecipati.
23
Tabella 3 – La spesa del personale nel periodo 2010-2015 (espressa in euro)
Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Intervento I – Personale
36.923.079,88 36.423.365,22 34.647.730,96 34.045.055,47 33.165.257,28 32.458.957,92
oneri rifles. per contributi
obbligatori 10.911.541,35 10.553.236,04 9.757.030,97 9.461.740,85 9.400.718,00 9.354.855,85
altre spese riferibili a
personale (co.co.co., art.110
e art.90 Tuel) 701.060,81 1.033.357,13 869.384,18 854.309,90 817.893,80 775.684,44
oneri nucleo familiare;
equo indennizzo 197.731,76 211.183,27 202.538,64 202.070,92 200.582,10 207.174,41
Intervento III –
Prestazione Servizi 1.349.106,06 207.371,18 74.703,16 135.700,28 682.163,28 393.170,96
Spese Int. III - buoni pasto
390.000,00 341.000,00 307.909,14 330.000,00 322.600,06 326.555,46
Intervento VII – Irap
2.173.534,31 2.238.839,98 2.157.897,97 2.008.807,60 1.968.275,70 2.010.637,01
Spesa storica consolidata
personale trasferito ASP 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24
Spesa storica consolidata
personale trasferito
Fondazione Teatro
Comunale 155.772,30 155.772,30 155.772,30 155.772,30
Totale spesa personale (A) 53.465.543,41 51.827.842,06 48.992.456,56 48.012.946,56 47.532.751,76 46.502.297,59
Quota spesa personale
Società partecipate 3.994.241,00 7.411.023,00 7.414.543,00
Totale complessivo (A1) 53.465.543,41 55.822.083,06 56.403.479,56 55.427.489,56 47.532.751,76 46.502.297,59
COMPONENTI ESCLUSE
Spese e oneri rinnovi
contrattuali 175.753,81**
Spese personale categ
protette 2.643.086,92 2.368.529,03 2.343.335,73 2.268.881,29 2.339.356,15 2.368.237,09
Spese personale comandato
altre Amm,ni 173.465,61 191.068,02 209.736,67 219.069,20 147.067,90 194.792,51
Spese personale trasferito
dalle Regioni 396.269,32 380.305,11 293.645,03 219.300,37 92.046,55
Incentivi ICI
55.000,00 55.000,00 55.000,00 61.650,00 60.950,00
Oneri progettazione interna
19.643,13
diritti rogito
29.271,21 29.107,71 37.049,50 37.048,59 14.503,23
Spesa per missioni e
formazione 147.441,91 77.252,61 65.203,16 96.550,28 84.801,97 78.626,08
ISTAT (art.50, c.2 e 7, D.L.
78/2010) 17.861,60 168.993,16 123.625,00
Spese emergenza sisma del
2012 con rimborso da parte
della Struttura
Commissariale 230.323,20 65.502,20 773.908,21 410.650,25
Totale comp. escluse (B) 3.657.793,51 3.270.255,64 3.357.918,29 2.965.001,93 3.512.634,01 3.052.305,93
Totale spesa personale
(A-B) 49.807.749,90 48.557.586,42 45.634.538,27 45.047.944,63 44.020.117,75 43.449.991,66
Spesa media 2011-2013 46.413.356,44
**Arretrati 2007-2009 della dirigenza
24
Totale complessivo Spesa
Personale (A1) 53.465.543,41 55.822.083,06 56.403.479,56 55.427.489,56 47.532.751,76 46.502.297,59
Spesa media 2011-2013
riferita a importi di (A1) 49.611.081,73
Spese correnti (C) 111.790.027,69 107.017.832,06 103.071.543,67 133.628.781,07 127.385.425,52 131.700.269,51
Quota tariffe delle Società
partecipate (§§) 7.390.602,00 24.086.662,00 23.753.385,00
Totale complessivo 111.790.027,69 114.408.434,06 127.158.205,67 157.382.166,07 127.385.425,52 131.700.269,51
Spese correnti media
2011-2013 (C2) 114.572.718,93
Incidenza % (A1/C)*100 47,83 48,79 44,36 35,22 37,31 35,31
Incidenza % (A1/C2)*100
media 43,30
(§§) I ricavi da tariffe delle Società partecipate vengono sommati anche alle spese correnti sulla base delle indicazioni
contenute nella citata Deliberazione n. 3 del 17/01/2012 della Corte dei Conti – Sezione Regionale di controllo per la
Toscana
Grafico 2 – La spesa del personale nel periodo 2010 – 2015
25
Tabella 4 – Rapporto evoluzione Spesa di personale/Spese correnti e Entrate correnti
Dati di bilancio 2011 2012 2013 2014 2015
Spesa Personale
c/ competenza
51.008.352,82 48.017.195,02 47.037.685,02 46.557.490,22 45.527.036,05
Spese correnti comp. 107.017.832,06 103.071.543,67 133.628.781,07 127.385.425,52 131.700.269,51
Entrate Correnti comp. 113.643.411,63 115.919.755,43 148.651.058,52 144.243.086,08 148.641.359,97
% incidenza spese comp. 47,66% 46,59% 35,20% 36,55% 34,57%
% incidenza entrate comp. 44,88% 41,42% 31,64% 32,28% 30,63%
Spesa Personale
c/ cassa
51.084.313,88 47.170.989,55 46.273.658,08 46.620.991,92 45.688.005,36
Spese correnti cassa 103.371.685,01 100.537.572,39 121.994.193,17 133.905.902,42 131.462.409,62
Entrate Correnti cassa 114.917.938,08 106.016.220,21 140.218.536,53 146.459.839,92 145.776.230,84
% incidenza spese cassa 49,42% 46,92% 37,93% 34,82% 34,75%
% incidenza entrate cassa 44,45% 44,49% 33,00% 31,83% 31,34%
I vincoli di contenimento della spesa del personale nel periodo 2010 - 2015 appaiono
rispettati. In applicazione del comma 557 quater della legge n.296/2006, introdotto dall’art. 3,
comma 5 bis, del decreto legge 24/06/2014, n. 90, convertito con modificazione in legge 11
agosto 2014, n. 114, e nel rispetto della deliberazione della Corte dei Conti, Sezioni delle
autonomie, n. 25 del 15/09/2014, il costo del personale degli anni 2014 e 2015 rientra nei
limiti della spesa media del personale relativa al triennio 2011-2013. Dai dati contabili
indicati nella Tabella n. 3 si evince, altresì, il rispetto del limite percentuale del rapporto delle
spese di personale sulle spese correnti, fissato al 50% dall’articolo 76, c. 7, D. L. 112 del
25/06/2008 (come modificato da ultimo dall’art. 28 c. 11-quater del decreto legge 201 del
06/12/2011)7
.Nell’anno 2015 l’incidenza percentuale della spesa di personale sulla spesa
corrente si è ridotta rispetto a quella dell’esercizio precedente, in osservanza dell’art. 1,
comma 557 lettera a) della legge 27/12/2006, n. 296, e in entrambi gli anni 2014 e 2015
risulta inferiore alla media del periodo 2011-2013.
Con riferimento ai dati contabili indicati nella Tabella n. 4, gli indicatori strutturali in
termini di competenza e cassa mostrano un andamento decrescente nel periodo 2011-2015.
7
Con riferimento alla percentuale di incidenza delle spese di personale sulle spese correnti occorre precisare che l’iniziale valore
del 40%, introdotto con decorrenza dal 1° gennaio 2011 dall’art. 14, comma 9, della legge 30 luglio 2010, n. 122, è stato portato al
50% dalla legge di conversione del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (art. 28 c. 11 quater, legge 22 dicembre 2011, n. 214).
26
3.3 Controllo della spesa di personale delle società partecipate ex art. 18 D.L. 112/2008
In tema di società partecipate, la legislazione sul controllo della spesa di personale,
ripetutamente variegata e mutata nel tempo, è recentemente approdata nella modifica del
comma 2 bis dell’articolo 18 del decreto legge n.112/2008, convertito dalla legge n. 133/2008,
operata per effetto dell’articolo 4, comma 12 bis, del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66,
convertito dalla legge 23 giugno 2014 n. 89, e dell’art. 3, comma 5, del decreto legge 24
giugno 2014 n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, disponendo in modo chiaro
e semplice un pieno coinvolgimento degli enti partecipanti e delle società partecipate nelle
decisioni in merito al prescritto obbligo di contenimento dei costi del personale, ferma
restando ogni altra disposizione vigente in materia, non specificamente abrogata dalla norma8
.
Come già specificato nel precedente paragrafo, il controllo sull’incidenza della spesa di
personale sul totale delle spese correnti, per il periodo 2011/2013, è stato effettuato seguendo
le indicazioni riportate nella delibera della Corte dei conti, Sezioni autonomie, n. 14 del 2011,
integrate con quanto specificato dalla Corte dei conti, Sezione Toscana, nella delibera n. 3 del
2012, circa le modalità di computo delle tariffe delle società partecipate. Dalla
documentazione fornita in sede di ispezione, è stato riscontrato il rispetto delle suddette
indicazioni.
In merito al controllo del costo del personale delle società partecipate, di cui all’art. 18
del D.L n. 112/2008, vengono di seguito indicati gli “atti d’indirizzo” del Comune di Ferrara
adottati nel periodo 2014 -2016, acquisiti durante la verifica ispettiva:
8
Art. 18 D.L.n.112/2008 –“Reclutamento del personale delle società pubbliche”
1. A decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto-legge, le società che gestiscono servizi pubblici locali a totale partecipazione pubblica adottano, con propri
provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei
principi di cui al comma 3 dell'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
2. Le altre società a partecipazione pubblica totale o di controllo adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il
reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di
trasparenza, pubblicità e imparzialità.
2-bis. Le aziende speciali, le istituzioni e le società' a partecipazione pubblica locale totale o di controllo si attengono al
principio di riduzione dei costi del personale, attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni di
personale. A tal fine l'ente controllante, con proprio atto di indirizzo, tenuto anche conto delle disposizioni che stabiliscono, a
suo carico, divieti o limitazioni alle assunzioni di personale, definisce, per ciascuno dei soggetti di cui al precedente periodo,
specifici criteri e modalità di attuazione del principio di contenimento dei costi del personale, tenendo conto del settore in cui
ciascun soggetto opera. Le aziende speciali, le istituzioni e le società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo
adottano tali indirizzi con propri provvedimenti e, nel caso del contenimento degli oneri contrattuali, gli stessi vengono
recepiti in sede di contrattazione di secondo livello. Le aziende speciali e le istituzioni che gestiscono servizi socio-
assistenziali ed educativi, scolastici e per l'infanzia, culturali e alla persona (ex IPAB) e le farmacie sono escluse dai limiti di
cui al precedente periodo, fermo restando l'obbligo di mantenere un livello dei costi del personale coerente rispetto alla
quantità di servizi erogati. Per le aziende speciali cosiddette multiservizi le disposizioni di cui al periodo precedente si
applicano qualora l'incidenza del fatturato dei servizi esclusi risulti superiore al 50 per cento del totale del valore della
produzione.
3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle società quotate su mercati regolamentati.
27
- in osservanza dell’art. 147 quater del d.lgs. n. 267/2000, l’Ufficio Partecipazioni del
Comune di Ferrara, con nota prot. n.19632 del 5.03.2014, ha inviato ai rappresentanti
legali delle società controllate 9
uno stralcio della Relazione Previsionale e Programmatica
2014/2016, contenente la definizione degli obiettivi gestionali (generali e specifici)
assegnati alle stesse. In tale nota si legge che i contenuti della suddetta relazione
costituiscono la prima delle quattro fasi procedurali individuate dalle disposizioni
normative del sistema di controllo delle partecipate 10
;
- successivamente, in applicazione della normativa sopra richiamata, al fine di coordinare le
politiche volte al contenimento dei costi del personale delle aziende speciali, istituzioni e
società a partecipazione pubblica, la Segreteria dell’Assessore al Bilancio, con e-mail del
21.08.2014 (All. n. 3) ha inviato al Presidente della Holding Ferrara s.r.l. un prospetto
sintetico che mette in relazione i costi del personale con quelli della produzione per il
triennio 2011-2013, come evidenziati nei rispettivi bilanci di esercizio delle società
partecipate. Tale prospetto, contenente i costi del personale riportati nella sottostante
Tabella n. 5, è stato trasmesso in allegato alla relazione sui risultati conseguiti
dall’attuazione del Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie
direttamente o indirettamente possedute dal Comune di Ferrara, di cui all’art. 1, c. 612,
della legge n.190/2014.
Tabella 5 – Costi del personale estratti dai conti economici delle Società periodo 2011-2013
Denominazione Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Totali
Holding Ferrara Srl 83.222 75.029 101.973 260.224
AMSEFC SpA 3.968.942 2.748.435 3.042.711 9.760.088
AMSEF Srl 1.308.942 1.822.502 1.805.437 4.936.881
FERRARA TUA SpA 842.589 844.447 825.515 2.512.551
STU Ferrara immobiliare Spa 0 0 0 0
AFM Farmacie Comunali Srl11
3.981.758 3.853.576 3.844.297 11.679.631
ACOSEA Impianti Srl 0 0 0 0
TOTALE 10.185.453 9.343.989 9.619.933 29.149.375
9
Le società in questione sono le seguenti: Holding Ferrara Servizi Srl; AMSEFC Spa; Ferrara T.U.A. Spa; Ferrara
Immobiliare Spa; ACOSEA Impianti Srl; A.F.M. Farmacie Comunali Srl; AMSEF Srl.
10
Le altre 3 fasi sono: monitoraggio/acquisizione dei risultati; verifica degli scostamenti; correzione.
11
Nel 2011 era Azienda speciale; dal 2012 è diventata una S.r.l.
28
- con nota assessoriale prot. n. 120843 del 30.12.2014, indirizzata all’Amministratore
unico della Holding Ferrara Servizi s.r.l. (Società unipersonale del Comune di Ferrara che
gestisce le partecipazioni dell’ente locale), sono stati comunicati gli obiettivi gestionali delle
società controllate per il periodo 2015-2017, tra cui al punto 4 degli obiettivi generali è stato
indicato “il contenimento degli oneri del personale provvedendo alla riduzione annuale di tali
oneri in coerenza con il DUP e gli indirizzi per il personale del Comune”. In riscontro alla
comunicazione suddetta, l’Amministratore unico della Holding Ferrara, con lettera del
25.06.2015, acquisita al protocollo del Comune al n. 66359/2015 del 29.6.2015, ha affermato
che la “Holding Ferrara Servizi S.r.l ha adottato propri strumenti programmatici, in coerenza
con gli obiettivi gestionali definiti dall’Ente controllante”, evidenziando che “tali strumenti
consentiranno il mantenimento degli equilibri di bilancio e la riduzione complessiva - a
livello di Gruppo - degli oneri dei dipendenti, riduzione peraltro già da tempo avviata con
forte determinazione e con risultati concreti”. La lettera dell’amministratore delegato
conclude con la dichiarazione che “il quadro delle assunzioni programmate è coerente con le
cessazioni dei rapporti dirigenziali, con le riduzioni del personale, nonché con le necessità
delle società controllate che operano nel mercato”. Su questo aspetto, infatti, in relazione al
suddetto obiettivo gestionale di “contenimento degli oneri del personale”, sulla base dei dati
contabili rilevati alla data del 20/11/2015, l’Amministratore unico della Holding Ferrara, con
nota prot. n. 121331 del 23.11.2015, ha confermato un calo nel costo del personale
complessivo di circa l’1% rispetto all’anno 2014;
- con nota PG/2016/0036317 del 30.3.2016 (All. n. 4), il Settore Pianificazione e controllo del
Comune di Ferrara, in ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 1, commi 611 e ss.
della legge n. 190/2014, ha trasmesso alla Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per
l’Emilia Romagna, la “Relazione sui risultati conseguiti attraverso l’attuazione di quanto
definito nel Piano Operativo di Razionalizzazione delle partecipazioni societarie,
direttamente o indirettamente possedute dal Comune di Ferrara – anno 2015”, approvata con
atto sindacale del 30.03.2016. Nel paragrafo b) della suddetta relazione, dal titolo
“contenimento degli oneri del personale”, è stato affermato che dall’analisi dei dati di
bilancio delle società partecipate poste sotto la direzione ed il coordinamento della Holding
Ferrara Servizi S.r.l. , si evince una diminuzione dell’incidenza totale dei costi del personale
sul totale dei costi della produzione di 1,56 punti percentuali, passando dal 29,91% dell’anno
2014 al 28,35% dell’anno 2015. Per maggiore dettaglio, nel prospetto illustrativo del
29
paragrafo b) della suddetta relazione sono stati indicati, distintamente, i costi del personale
riferiti al periodo 2011-2015 così come riportati nella seguente Tabella n. 6:
Tabella 6 - Prospetto relativo al “Piano operativo di razionalizzazione” trasmesso alla Corte
dei Conti – Costi del personale Società partecipate
Denominazione 2011 2012 2013 2014 2015* Totali
Holding Ferrara Srl 42.353 38.007 50.317,83 104.041,54 164.095,84 398.815,21
AMSEFC Spa12
4.008.325 3.294.162 3.001.950 3.005.464,15 0 13.309.901,15
AMSEF Srl 1.171.192 1.682.732 1.685.003 1.739.845,30 1.530.067,30 7.808.839,60
Ferrara Tua Spa 981.825 986.651 968.882 945.393,67 013
3.882.751,67
STU Ferrara
immobiliare Spa
0 0 0 0 6.231,00 6.231,00
AFM Farmacie
Comunali Srl 14
2.686.706 3.853.576 3.841.077 3.983.916,42 4.049.224,48 18.414.499,90
ACOSEA Impianti
Srl
0 0 0 0 41.690,2315
41.690,23
FERRARA TUA
Srl16
3.968.809,97 3.968.809,97
Totali 8.890.401,00 9.855.128,00 9.547.229,83 9.778.661,08 9.760.118,82 47.831.538,73
* Trattasi di dati da preconsuntivo
Al riguardo, è stato evidenziato che:
 per il triennio 2011-2013, il prospetto riportato nel paragrafo b) – “Contenimento degli
oneri del personale” della relazione inviata dal Comune alla Sezione di controllo della
Corte dei Conti, ai sensi dell’art. 1, c. 162, della L.190/2014, presenta dati contabili diversi
dai costi del personale risultanti dai conti economici delle società partecipate, pubblicati
sul sito del Comune. Analoga differenza è stata riscontrata con i dati contabili indicati nel
prospetto di cui all’allegato n.3 (dal confronto dei costi del personale indicati nelle
soprastanti Tabelle n. 5 e n. 6 si può rilevare la differenza dei dati contabili per il periodo
2011-2013);
12
Compresa Verde e DD S.r.l per l’anno 2012.
13
Nelle previsioni del 2015 era previsto un compenso di euro 1.450 per l’attività di un collaboratore.
14
Nel 2011 era Azienda speciale; dal 2012 Srl.
15
Con tale importo viene retribuito un ingegnere del Comune. Tale società gestisce il solo patrimonio delle reti idriche ma non il loro
utilizzo che è stato assegnato in concessione
16
Nasce nel 2015 dalla fusione di Amsefc spa e Ferrara TUA spa.
30
 per il 2014, i dati riportati nella relazione trasmessa alla Corte dei Conti - Sez. Controllo
per l’Emilia Romagna, non coincidono con quelli rilevati dai relativi conti economici
pubblicati sul sito del Comune.
Durante la verifica ispettiva, il Comune ha fornito gli opportuni chiarimenti alle
anomalie contabili evidenziate, fornendo tramite e-mail del 12.5.2016, le tabelle di
riconciliazione dei costi del personale estrapolati dai conti economici delle società con quelli
indicati nel prospetto allegato alla Relazione del Piano Operativo di razionalizzazione delle
società partecipate, trasmesso alla Corte dei conti il 30 marzo 2016. Con la stessa
comunicazione, è stata inviata alla scrivente una tabella di verifica e raffronto tra le voci B9
dei conti economici (costi del personale) e il prospetto “Oneri del personale” inserito nella
relazione al piano operativo di razionalizzazione 2015 (trasmesso alla Corte dei conti), nella
quale è stata evidenziata una differenza per arrotondamento di € 0,24 (Allegati nn. 5; 5 bis; 5
ter; 5 quater e 5 quinques.). Nella citata email del 12/05/2016 il Direttore operativo, dott.
Moreno Tommasini, si è comunque impegnato a provvedere ad integrare l’originaria
comunicazione alla Corte dei Conti con l’indicazione della conciliazione degli importi
rettificati in base ai distacchi di personale infragruppo e i dati dei conti economici.
Una volta fatta chiarezza sui dati contabili delle Società partecipate, il controllo si è
incentrato sull’andamento dei costi, ai sensi dell’art. 18 del D.L. 25.6.2008, n. 112, convertito
in legge 6.8.2012, n. 133, così come modificato dal D.L. n. 66/2014, convertito nella legge n.
89/2014.
Nella seguente Tabella n.7 sono stati riepilogati i costi del personale delle società
partecipate estrapolati dai conti economici pubblicati nel sito del Comune.
31
Tabella 7 - Andamento dei costi del personale delle Società partecipate (1^ indicazione)
Anno
Holding
Ferrara
servizi
Srl
Ferrara
traffico
urbano
auto
parking
(TUA)
S.p.A
Amsef
srl
Amsefc
S.p.A
Ferrara
Immobiliare
S.p.A (STU)
Acosea
impianti
Srl
Verde e
DD Srl 17
Ferrara
TUA Srl
(fusione tra
Amsefc
S.p.A e
Ferrara
TUA S.p.A)
200718
0 857.033 1.187.419 3.372.912 0 0
2008 99.445 987.511 1.237.895 4.278.981 0 0
2009 171.278 966.324 1.167.381 4.181.331 0 0
2010 260.184 1.157.947 1.219.447 3.988.632 0 0
2011 83.222 842.589 1.308.942 3.968.942 0 0
2012 75.029 844.447 1.822.502 2.748.435 0 0 511.139
2013 101.973 825.515 1.805.437 3.042.711 0 0
2014 166.009 761.835 1.799.143 3.180.310 0 0
2015* 144.283 019
1.698.776 0 6.231 0 3.891.108
* Dati estratti dai bilanci definitivi non ancora pubblicati sul sito.
In base ai dati contabili indicati, che rappresentano un andamento altalenante dei costi
del personale, il Comune di Ferrara, con nota n. 54580 del 12.5.2016, firmata dal Direttore
Operativo, ha provveduto a fornire opportuni chiarimenti affermando che l’andamento dei
costi nel periodo 2008-2015 ha risentito di talune operazioni straordinarie di acquisizione e
fusione che hanno interessato alcune delle società partecipate, in quanto finalizzate al loro
riassetto ottimale delle dimensioni di scala.
Un prospetto allegato alla citata nota, che si riporta nella Tabella n. 8 della pagina
successiva, dimostra che, in realtà nel periodo 2008-2015 si è avuta una complessiva
riduzione dei costi del personale pari a euro 908.272. Nella menzionata nota del 12/05/2015 il
Direttore Operativo dell’ente verificato ha dichiarato che tale risultato di contenimento dei
costi è frutto di un insieme di provvedimenti che vanno essenzialmente sotto il segno di due
indirizzi: il perseguimento di efficientamenti legati alle dimensioni di scala e una politica
generale di rallentamento (quando non di blocco) del turn over.
17
Nasce il 26/06/2012 e cessa il 12/02/2013
18
L’anno 2007 è stato preso in considerazione per rappresentare il trend dei costi prima dell’introduzione del d.l. n. 112/2008.
19
Nel 2015 le società Ferrara TUA S.p.a. e Amsefc S.p.a. si fondono nella “Ferrara TUA S.r.l.”
32
Al primo degli indirizzi citati corrisponde una valutazione in ordine all’effettivo
fabbisogno di personale con qualifica dirigenziale o di quadro, cui hanno fatto seguito
concreti provvedimenti d’incentivazione all’esodo che hanno portato a dover sopportare costi
straordinari nell’esercizio in cui si sono verificati gli esodi, ma a conseguire un risparmio
strutturale e durevole nel tempo per l’intero sistema.
Tabella 8 - Andamento dei costi del personale delle Società partecipate (indicazione definitiva)
Anno
Ferrara TUA
(traffico urbano
autoparking)
S.p.A
Ferrara
Immobili
are S.p.A
(STU)
Acosea
Impianti
Srl
Asmef srl
Asmsefc
S.p.A
Verde
e DD
Srl 20
Ferrata
TUA Srl
(da fusione
tra Amsefc
SpA e
Ferrara
TUA SpA)
TOTALE
2007 857.033 1.187.419 3.372.912 5.417.364
2008 987.511 1.237.895 4.278.981 6.504.387
2009 966.324 1.167.381 4.181.331 6.315.036
2010 1.157.947 1.219.447 3.988.632 6.366.026
2011 842.589 1.308.942 3.968.942 6.120.473
2012 844.447 1.822.502 2.748.435 511.139 5.926.523
2013 825.515 1.805.437 3.042.711 5.673.663
2014 761.835 1.799.143 3.180.310 5.741.288
201521
6.231 1.698.776 3.891.108 5.596.115
Differenza
2008-2015
6.231 460.881 -1.375.38422
-908.272
Nel prospetto elaborato dall’ente non è stata inclusa la Holding Ferrara S.r.l e, per tale
motivo si è ritenuto utile, per verificare l’effettiva riduzione dei costi, riproporre il totale della
Tabella n. 8 insieme ai dati della predetta Holding indicati nella Tabella n. 7.
20
Verde e DD Srl nata il 26/06/2012 e cessata il 12/12/2012
21
Nel 2015 le società Ferrara TUA S.p.a. e Amsefc S.p.a. si fondono nella “Ferrara TUA S.r.l.”
22
Per arrivare a tale importo bisogna sommare l’importo di €.987.511 e €.4.278.981 (costi di Ferrara TUA SpA e AMSEFC S.p.A
anno 2008); al risultato di 5.622.492 va detratto l'importo di 3.891.108 (Ferrara TUA srl anno 2015).
33
Tabella 9 - Calcolo della diminuzione dei costi del personale delle società partecipate con
inclusione della Società Unipersonale “Holding Ferrara Servizi S.r.l”
Anno A) Totale tabella n. 8 B) Holding Ferrara A) + B)
2007 5.417.364 0 5.417.364
2008 6.504.387 99.445 6.603.832
2009 6.315.036 171.278 6.486.314
2010 6.366.026 260.184 6.626.210
2011 6.120.473 83.222 6.203.695
2012 5.926.523 75.029 6.001.552
2013 5.673.663 101.973 5.775.636
2014 5.741.288 166.009 5.907.297
2015 5.596.115 144.283 5.740.398
Differenza 2008-2015 -908.272 44.838 -863.434
Diminuzione effettiva dei
costi = 863.434
Pertanto, considerato il maggior costo della Holding Ferrara di euro 44.838, la
diminuzione effettiva dei costi del personale nel 2015, rispetto al 2008, è pari a €. 863.434.
Per l’anno 2016, in previsione della stesura del bilancio consolidato previsto dal d.lgs.
n. 118 del 2011, il Comune di Ferrara, con nota (PG/2016/0001617) del 7 gennaio 2016, ha
comunicato a Società, Enti, Fondazioni, Aziende Partecipate, di aver provveduto a redigere,
con deliberazione di G.C.-2015-613, due elenchi che definiscono sia le componenti del
Gruppo Amministrazione Pubblica che gli enti, aziende e società che rientreranno nel
perimetro di consolidamento, per i quali faranno seguito specifiche direttive operative e
contabili per consentire la redazione del bilancio consolidato. Con nota del 13.4.2016, l’Ente
verificato ha comunicato alle società controllate gli obiettivi gestionali per il periodo 2016-
2019, tra i quali, al n. 3, è indicato testualmente “il contenimento degli oneri del personale
mantenendo inalterato o migliorando il valore aggiunto per addetto”, e al n. 5 ”l’attivazione
della facoltà di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro con dipendenti che abbiano
maturato i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici ove ammessa dalla normativa di
legge e di contrattazione collettiva”.
Una volta rilevata l’effettiva diminuzione dei costi del personale delle società
partecipate, per completare l’analisi sugli adempimenti disposti dalla normativa in esame,
34
sono stati chiesti gli atti delle società partecipate con i quali, ai sensi dell’art. 18, commi 1 e 2,
del d.l. n. 112 del 2008, hanno posto atti di indirizzo di riduzione dei costi di personale
mediante il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni, nonché per il
conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell'articolo 35 del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 16523
. Sul punto, in sede di verifica è stata fornita la
seguente documentazione:
1. Regolamento interno per il reclutamento del personale della AMSEFC S.p.A.;
2. Regolamento interno per il reclutamento del personale di AMSEF srl;
3. Regolamento interno per il reclutamento del personale di Ferrara TUA S.p.A.;
4. Regolamento interno per il reclutamento del personale della Holding Ferrara Servizi srl..
Per tali regolamenti è stata verificata la presenza dei 5 principi enunciati nel comma 3
dell’art. 35 del d.lgs. n. 165 del 2001; gli esiti sono riportati nella Tabella riassuntiva n.10
della pagina seguente (nelle caselle è indicato il numero dell’articolo del regolamento che
disciplina la materia).
23
Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi:
a) adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e
celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme dì
preselezione;
b) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali
richiesti in relazione alla posizione da ricoprire;
c) rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori;
d) decentramento delle procedure di reclutamento;
e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra
funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione
politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle
confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.
35
Tabella 10 - Regolamenti delle Società partecipate - Rispetto dei principi di cui
all’art.35, c.3, D.Lgs 165/2001
SOCIETA’ Adeguata
pubblicità della
selezione e
modalità di
svolgimento
che
garantiscano
l'imparzialità e
assicurino
economicità e
celerità di
espletamento,
ricorrendo, ove
è opportuno,
all'ausilio di
sistemi
automatizzati,
diretti anche a
realizzare
forme dì
preselezione;
Adozione di
meccanismi
oggettivi e
trasparenti,
idonei a
verificare il
possesso dei
requisiti
attitudinali e
professionali
richiesti in
relazione alla
posizione da
ricoprire;
Rispetto delle
pari
opportunità tra
lavoratrici e
lavoratori;
Decentramento
delle procedure
di reclutamento;
Composizione delle
commissioni
esclusivamente con
esperti di provata
competenza nelle
materie di concorso,
scelti tra funzionari
delle
amministrazioni,
docenti ed estranei
alle medesime, che
non siano
componenti
dell'organo di
direzione politica
dell'amministrazione,
che non ricoprano
cariche politiche e
che non siano
rappresentanti
sindacali o designati
dalle confederazioni
ed organizzazioni
sindacali o dalle
associazioni
professionali.
Amsefc spa
reclutamento
personale non
dirigente
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista
la possibilità di
avvalersi di
agenzie di
lavoro esterne
Non vi sono
indicazioni
specifiche nel
regolamento
Ferrara TUA
S.p.A.
reclutamento
di personale
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista
la possibilità di
avvalersi di
agenzie di
lavoro esterne
Non vi sono
indicazioni
specifiche nel
regolamento
Holding
Ferrara
reclutamento
di personale
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista
la possibilità di
avvalersi di
agenzie di
lavoro esterne
Non vi sono
indicazioni
specifiche nel
regolamento
AMSEF srl
reclutamento
del personale
Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista
la possibilità di
avvalersi di
agenzie di
lavoro esterne
Non vi sono
indicazioni
specifiche nel
regolamento
36
3.4 Assunzioni a tempo indeterminato e ricorso a forme flessibili d’impiego
La disciplina del turn over negli Enti locali sottoposti al patto di stabilità interno è
stata modificata dall’art. 3 comma 5, del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito con
modificazioni in legge 11 agosto 2014, n. 114, il quale ha abrogato l’art. 76, comma 7, del
D.L. n. 112/2008 che vietava qualsiasi tipo di assunzione nei Comuni nei quali l’incidenza
delle spese di personale fosse superiore al 50% delle spese correnti, prevedendo, per gli anni
2014 e 2015, la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel
limite di un contingente complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60 per cento di
quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente. Il turn over è esteso all’80
per cento negli anni 2016-2017 e al 100 per cento a decorrere dall’anno 2018, nel rispetto
della disciplina sulla riduzione della spesa per il personale, come definita dai commi 557,
557-bis e 557-ter della legge 296/2006 24
. Dall’applicazione dei limiti al turn over sono state
escluse le assunzioni di personale appartenente alle categorie protette, ai fini della copertura
delle quote d’obbligo.
Resta fermo il divieto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo e per qualsivoglia
tipologia in caso di mancato rispetto dell’obbligo di riduzione della spesa del personale
previsto dall’art. 1 c. 557 della legge 296/2006 (c. 557 ter introdotto dall’art. 14 del decreto
legge 31 maggio 2010, n 78).
Il decreto legge 19/06/2015, n. 78, convertito con modificazioni nella legge 6 agosto
2015, n. 125, all’art. 4, comma 3, ha integrato il disposto del terzo periodo dell’art. 3, comma
5, del decreto legge n. 90/2014, con l’espresso riconoscimento agli Enti locali, a decorrere
dall’anno 2014, della facoltà di recuperare le quote di turn over non utilizzate riferite a facoltà
assunzionali del triennio precedente.
Un regime derogatorio delle assunzioni è stato introdotto dal comma 424 dell’articolo
1 della Legge 23/12/2014, n.190 (legge di stabilità 2015) che, al fine di agevolare il processo
di ricollocazione del personale soprannumerario di Città Metropolitane e Province, interviene
sul regime ordinario del turn over, prevedendo che la percentuale di turn over legata dalla
legge alle facoltà di assunzioni debba essere destinata in via prioritaria all’immissione nei
24
Il comma 5-quater, aggiunto in sede di conversione del decreto legge n.90/2014, ha inoltre definito un regime di turn over
particolarmente favorevole per gli Enti più virtuosi, la cui incidenza delle spese di personale sulla spesa corrente sia pari o
inferiore al 25 per cento. Essi possono procedere, a decorrere dal 1° gennaio 2014, ad assunzioni a tempo indeterminato nel
limite dell’80 per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente. A decorrere
dall’anno 2015 è previsto per essi il turn over pieno (100 per cento).
37
ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle proprie graduatorie vigenti o approvate
al 1° gennaio 2015. Le risorse rimanenti, ovvero quelle derivanti dalle facoltà ad assumere al
netto di quelle utilizzate per l’assunzione dei vincitori di concorsi, devono essere destinate,
sommate ai risparmi derivanti dalla restante percentuale di cessazioni (completamento a 100 –
ovvero 40% per il 2015 e 20% per il 2016) ai processi di mobilità del personale
soprannumerario 25
. Le spese di personale assorbito in mobilità secondo il comma 424 non si
calcolano al fine del rispetto del tetto di spesa di cui al comma 557 dell’art. 1 della legge
27/12/2006, n.296.
Nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 30 settembre 2015 è stato pubblicato il Decreto del 14
settembre 2015 del MIPA, riguardante i "criteri per la mobilità del personale dipendente a
tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero, della Croce rossa
italiana, nonché dei corpi e servizi di polizia provinciale per lo svolgimento delle funzioni di
polizia municipale". L’articolo 1 del Decreto stabilisce i criteri per l'attuazione delle
procedure di mobilità riservate, ai sensi dell'articolo 1, commi 423, 424 e 425, della legge 23
dicembre 2014, n. 190, al personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta
dichiarato in soprannumero.
Nella Regione Emilia Romagna, la ricollocazione del personale delle Province, a
seguito del processo di riordino delle funzioni previsto dalla legge regionale n. 13, in
attuazione della cosiddetta “legge Delrio” (l. 56/2014), ha interessato n. 1.202 unità di
personale, di cui n. 959 sono state trasferite negli organici regionali e n.243 in quelli
dell’”Arpae” – Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia. La Regione
Emilia-Romagna, dunque, ha potuto definire un percorso di piena ricollocazione del personale
coerente con la riallocazione delle funzioni provinciali sul livello regionale, secondo lo
schema tracciato dalla legge Delrio, evitando la definizione di personale in sovrannumero e la
conseguente ricollocazione sui fabbisogni occupazionali delle diverse pubbliche
amministrazioni.
25
La Circolare 1/2015 del Ministero per la Semplificazione e PA per gli Affari Regionali e le Autonomie (Dip. Funzione
Pubblica) ha fornito indicazioni utili a definire la portata applicativa del comma 424 della legge 190/2014, chiarendo che
“Nelle more del completamento del procedimento di cui ai commi 424 e 425 alle amministrazioni è fatto divieto di effettuare
assunzioni a tempo indeterminato a valere sul budget 2015 e 2016. Le assunzioni effettuate in violazione dei comi 424 e 425
sono nulle”.
Sull’argomento si richiama la Deliberazione n. 19/2015 della Sezione Autonomie della Corte dei Conti
38
3.4.1 La programmazione triennale del fabbisogno e turn over del personale
L’art. 91 del d.lgs. n. 267 del 2000, rubricato “Assunzioni”, impone agli organi di
vertice delle amministrazioni locali l’obbligo della programmazione triennale del fabbisogno
di personale, comprensivo delle categorie protette, di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68,
finalizzata alla riduzione programmata delle spese del personale.
L’esame degli atti di programmazione del personale adottati dal Comune di Ferrara nel
periodo 2010-2015 appaiono rispondere alle effettive esigenze di servizio individuate in
funzione dell'adeguamento organizzativo, dei compiti e dei programmi dell'Amministrazione,
in coerenza con il principio della riduzione della spesa complessiva per il personale, entro i
vincoli della finanza pubblica, in osservanza dell’art. 39 della legge n. 449/1997 e dell’art. 91,
comma 2, del d.lgs. 267/2000. Al riguardo, il collegio dei revisori, ai sensi dell’art. 19,
comma 8, della legge n. 448/2001, ha attestato nei propri verbali il rispetto della riduzione
della spesa complessiva del personale.
In osservanza dell’art. 6, comma 4-bis, del d.lgs. n. 165/2001, come introdotto dall’art.
35, c.1, d.lgs. n. 150/2009, i documenti di programmazione triennale del fabbisogno di
personale ed i loro aggiornamenti sono stati elaborati su proposta dei competenti dirigenti che
individuano i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali delle
strutture cui sono preposti. Al riguardo, ai fini della valutazione annuale delle eccedenze di
personale, in applicazione dell’art. 33 del d.lgs. n. 165/2001, nel Comune di Ferrara ciascun
dirigente ha comunicato ogni anno al Dirigente del Servizio Personale di “aver provveduto
alla valutazione delle attuali esigenze di servizio del proprio Settore e delle attività da
svolgere per le finalità e gli obiettivi individuati nei documenti di programmazione
dell’Amministrazione”, confermando, per il periodo 2010-2015, la dotazione organica del
proprio Settore, e quindi l’assenza di situazioni di soprannumero o eccedenze di personale.
Durante la verifica ispettiva, è stato accertato che in osservanza dell’art. 35, c. 4, del
d.lgs. n. 165/2001, gli atti di reclutamento del personale a tempo indeterminato e determinato
del periodo 2010-2015, sono stati adottati sulla base della programmazione triennale del
fabbisogno di personale e dei piani occupazionali annuali, in relazione alle effettive esigenze
di servizio ed in coerenza con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria anche
pluriennale. Nelle premesse degli atti di programmazione del fabbisogno di personale,
l’Amministrazione Comunale di Ferrara ha attestato il rispetto di tutti i vincoli finanziari e
assunzionali previsti dalla normativa vigente, dando atto in particolare della riduzione della
39
spesa di personale nel contesto degli ambiti prioritari d’intervento disciplinati dalle lettere a),
b) e c) dell’art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007):
a) riduzione dell'incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle
spese correnti, attraverso parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa
per il lavoro flessibile;
b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche
attraverso accorpamenti di uffici con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle
posizioni dirigenziali in organico;
c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche
conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le Amministrazioni statali.
In effetti, agli atti di programmazione triennale del fabbisogno risultano allegati, oltre
che i piani occupazionali degli anni compresi nel periodo di programmazione (reclutamento
del personale a tempo indeterminato e determinato), i prospetti dimostrativi del rispetto dei
limiti di cui all’art. 1, commi 557 lettera a) e 557 quater, della legge n. 296/2006, riguardanti
rispettivamente, la riduzione dell’incidenza percentuale della spesa di personale rispetto al
complesso delle spese correnti (secondo le indicazioni contenute nella Deliberazione della
Corte dei Conti Sez. autonomie n. 27/2015) e la diminuzione della spesa del personale rispetto
alla media del triennio precedente. Nei medesimi atti risultano allegati, altresì, i prospetti
contenenti i dati contabili riferiti al personale dell’ente assunto con contratto a tempo
determinato, ai fini del rispetto dei limiti di spesa di tale tipologia contrattuale, ex art. 9,
comma 28, D.L. n. 78/2010, convertito in legge n.122/2010.
Per quanto riguarda le annualità comprese nel triennio 2016-2018, l’ente verificato
non ha programmato assunzioni a tempo indeterminato, giusto atto di G.C. n.79/22504 del
22/02/2016.
Ai fini del controllo delle assunzioni operate dal Comune nell’anno 2015, anche
tramite mobilità volontaria, e dei vincoli posti dall’art. 1, commi 423, 424 e 425 della legge
23 dicembre 2014, n. 190, è stato accertato che l’Amministrazione Comunale di Ferrara, con
la programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2015-2017, ed in particolare
con l’integrazione n. 9 al Piano occupazionale dell’anno 2015, approvata con delibera di G.C.
n. 423/84942 del 18/08/2015, ha previsto le assunzioni a tempo indeterminato di n. 5 unità di
categ. C – profilo professionale di “Istruttore tecnico” da assegnare, nell’ambito dell’Area del
territorio e Sviluppo Economico, al Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico (n.2 unità); al
40
Servizio Beni Monumentali – Centro Storico (n. 1 unità) e al Servizio Qualità Edilizia del
Settore Pianificazione Territoriale (n .2 unità), mediante scorrimento della vigente graduatoria
a tempo indeterminato per pari profilo professionale. Il reclutamento a tempo indeterminato
del suddetto personale è stato programmato mediante l’utilizzo dei “resti assunzionali”
dell’anno 2013, nel rispetto dell’art. 4, comma 3, del D.L. n. 78 del 19/06/2015, convertito
con modificazione nella legge 6 agosto 2015, n. 125, e delle direttive impartite sull’argomento
dalla Corte dei Conti – Sezione delle Autonomie – con la Deliberazione n.26 del 20 luglio
2015. La normativa richiamata, come già accennato, autorizza infatti i Comuni, nel rispetto
dei vincoli di finanza pubblica e delle quote percentuali di turn over consentite per le
assunzioni di personale a tempo indeterminato, di cui all’art. 3, comma 5, del D.L. n. 90/2014,
convertito in legge n. 114/2014, ad impiegare nel 2015 l’eventuale budget residuo del triennio
2011-2013 per assunzioni di personale a tempo indeterminato, in deroga ai vincoli posti
dall’art. 1, comma 424, della legge 190/2014, (riassorbimento del personale delle Province) 26
.
Nella citata programmazione del fabbisogno dell’anno 2015, la Giunta comunale di Ferrara ha
dato atto che l’avvio delle procedure finalizzate alla copertura delle necessità assunzionali
sarebbe stata subordinata al rispetto della verifica delle ulteriori e seguenti condizioni:
- rispetto del patto di stabilità interno dell’anno precedente e limiti di contenimento
complessivo delle spese di personale;
- mancanza di situazioni strutturalmente deficitarie, di cui all’art. 242 del d.lgs. n. 267/2000
e s.m.i.;
- mancanza di situazioni di soprannumerarietà o eccedenze di personale, ai sensi dell’art. 33
del D.Lgs. n. 165/2001;
- riduzione delle spese di personale rispetto al triennio 2011-2013;
- predisposizione del “Piano triennale delle azioni positive” in materia di pari opportunità;
- rideterminazione della dotazione organica, ai sensi dell’art. 6, comma 6, del d.lgs. n.
165/2001;
- rispetto dei tempi medi di pagamento, come certificati dal Settore Finanze e Bilancio, ai
sensi dell’art. 41 del D.L. n.66/2014, convertito in legge n. 89/2014.
26
Il budget di spesa del biennio 2014-2015 riferito alle cessazioni di personale intervenute nel 2014 e nel 2015 resta
soggetto ai vincoli di destinazione posti dall’art. 1, comma 424, della legge 190/2014, finalizzati a garantire il riassorbimento
del personale delle Province.
41
In sede di verifica ispettiva, al fine di accertare il rispetto dei criteri e delle limitazioni
nelle assunzioni di personale, sono stati acquisiti i dati relativi al turn-over del periodo 2010-
2015, riepilogati nelle Tabelle n.11 e n.12 (Allegati n.6 e 7).
Tabella 11 - Il turn-over del personale nel periodo 2010-2015
Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Cessazioni n.31 n.43 n.39 n.22 n.36 n.61
Risparmi di
spesa
€.1.316.943 €.1.852.779 €.1.358.592 €.733.866 €.1.204.573 €.2.050.806
Assunzioni n.48 n.1 n.14 n.12 n.25 n.8
di cui
Concorso
pubblico n.34 - n.9 n.1 n.20 n.5
Progressioni
verticali
- - - - - -
Categorie
protette
- - - n.3 n.1
Mobilità n.12 - n.4 n.7 n.4 n.3
Stabilizzazioni n.2 °° - - - -
Altre forme di
assunzioni - n.1* n.1** n.1** -
°° Stabilizzazione a tempo indeterminato di n. 3 dipendenti con profilo di “Istruttore direttivo amministrativo” di
categ. D1, con decorrenza 01/01/2010 e 01/06/2010, rientranti nel programma di stabilizzazione per gli anni
2009 e 2010, approvato con determinazione dirigenziale dell’Ufficio Personale n. 113437 del 30/12/2008.
Trattasi di personale a tempo determinato in possesso dei requisiti previsti dal comma 558 dell’art. 1 della
legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) e dai commi 90, lett. B) e 94, lett. A) dell’art. 3 della legge n. 244/2007
(Finanziaria 2008).
* Sentenza Giudice Sezione Lavoro;
** Riammissione in servizio;
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Relazione del Mef sul Comune di Ferrara

  • 1. Ministero dell’Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO Ispettorato Generale di Finanza Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica ___________________________ Settore IV RELAZIONE SULLA VERIFICA AMMINISTRATIVO-CONTABILE eseguita con interruzione dal 6 aprile al 13 maggio 2016 al COMUNE di FERRARA Roma, 21 luglio 2016
  • 2. 1 SOMMARIO PREMESSA ..............................................................................................................................2 1. Il Comune di Ferrara ...........................................................................................................4 1.1. Notizie generali ..................................................................................................................4 1.2 Assetto organizzativo..........................................................................................................6 2. Attuazione delle misure previste per l’anticorruzione e la trasparenza..........................8 2.1 Anticorruzione ....................................................................................................................8 2.2 Trasparenza ......................................................................................................................11 3. La dotazione organica, l’aggregato Spesa del personale e le assunzioni.......................14 3.1.Gli adempimenti in materia di dotazione organica.......................................................14 3.2 I vincoli di contenimento della spesa di personale.........................................................20 3.3 Controllo della spesa di personale delle società partecipate ex art. 18 D.L. 112/200826 3.4 Assunzioni a tempo indeterminato e ricorso a forme flessibili d’impiego ..................36 3.4.1 La programmazione triennale del fabbisogno e turn over del personale.................38 3.4.2 Assunzioni a tempo determinato..................................................................................45 4. Rapporti di collaborazione ................................................................................................59 4.1 Incarichi di collaborazione e consulenze del Comune di Ferrara................................59 5. Incompatibilità, cumulo di impieghi e Anagrafe delle prestazioni ................................69 6. Contrattazione Collettiva Decentrata Integrativa...........................................................76 6.1 Costituzione del fondo per il salario accessorio .............................................................79 6.2 Modalità di utilizzo delle risorse del fondo ....................................................................84 6.2.1 Progressioni economiche orizzontali............................................................................90 7. Il trattamento accessorio del personale con qualifica dirigenziale ................................92 8. Trattamento accessorio del Segretario Comunale...........................................................98 8.1 La retribuzione di posizione ............................................................................................98 8.2 La retribuzione di risultato............................................................................................102 8.3 I diritti di segreteria .......................................................................................................105 9. Rispetto dei principi e delle norme di finanza pubblica................................................106 10. Procedure Contrattuali..................................................................................................110 INDICE TABELLE..............................................................................................................115 ELENCO ALLEGATI .........................................................................................................116
  • 3. 2 PREMESSA La presente relazione viene compilata per riferire sugli esiti dell’accertamento ispettivo eseguito presso il Comune di Ferrara, disposto dal Ragioniere Generale dello Stato, con nota prot. n. 25579 del 25 marzo 2016, ai sensi dell’art. 14 c. 1 lett. d) della legge 31 dicembre 2009, n. 196, degli artt. 23 e 24 del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123, e secondo le norme che regolano la funzione dei Servizi ispettivi di questa Amministrazione, con particolare riferimento agli artt. 3 e 7 della legge 26 luglio 1939, n. 1037, nonché dell’art. 60, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, dell’art. 28, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e in attuazione del protocollo d’intesa stipulato tra la Ragioneria Generale dello Stato e il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Gli accertamenti ispettivi hanno avuto ad oggetto i seguenti argomenti: - analisi dell’andamento e delle dinamiche della spesa di personale; - attuazione delle misure previste per l’anticorruzione (legge 6 novembre 2012, n. 190) e per la trasparenza (decreto legislativo 14 marzo 2013, n.33), in modo specifico per quanto concerne il rispetto degli obblighi di pubblicazione di cui al capo II e relative sanzioni; - adempimenti in materia di dotazioni organiche con riferimento alle riduzioni previste dal legislatore - art. 6 e 6 bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; art. 1, comma 557 e seguenti della legge 27 dicembre 2006, n. 296; - rispetto dei presupposti e dei limiti previsti per l’avvio di rapporti di collaborazione e per l’affidamento di incarichi di consulenza – art. 7, d.lgs. 165/2001 – art. 110, comma 6, del TUEL; - adempimenti in materia di mobilità del personale, con specifico riferimento alle procedure di ricollocamento del personale degli enti di area vasta – artt. 34 e 34 bis, decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e art. 1, commi 423, 424 e 425 della legge 23 dicembre 2014, n. 190; - adempimenti in materia di incompatibilità, cumulo di impieghi, incarichi ed anagrafe delle prestazioni – art. 53 d.lgs. n.165/2001 e artt. 15, 17 e 18 d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39;
  • 4. 3 - osservanza della disciplina normativa e contrattuale e della più recente giurisprudenza in ordine alle progressioni orizzontali e verticali del personale e alle stabilizzazioni; - adempimenti in materia di contrattazione collettiva decentrata integrativa; - rispetto dei principi dettati dalle norme sui vincoli di finanza pubblica – art. 1, comma 8, del decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, coordinato con legge di conversione 30 ottobre 2013, n. 125 – art. 1, commi 557 e seguenti della legge 27 dicembre 2006, n. 296; art. 9, comma 2 bis, del decreto legge 31 maggio 2010, n.78 e art. 1, comma 456, della legge 27 dicembre 2013, n. 147; - rispetto dei controlli circa l’adempimento della normativa in materia di modalità di reclutamento e dei limiti alla spesa di personale da parte delle società e degli enti partecipati ex art. 18, comma 2 bis, del decreto legge 25 giugno 2008. N. 112; - rispetto del divieto di affidamenti di incarichi retribuiti a dipendenti in quiescenza ex art. 6 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90; - trattamento accessorio del Segretario Comunale; - esame delle procedure contrattuali ai sensi di quanto previsto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e dalla normativa di settore in materia di centralizzazione degli acquisti. La verifica ispettiva, eseguita nel periodo 6 aprile - 13 maggio 2016 (con interruzione dal 18 al 26 aprile 2016), è stata svolta dalla sottoscritta dirigente S.I.Fi.P., dott.ssa Maria Rita Longo, con la collaborazione della dott.ssa Antonella Amodeo del Dipartimento della Funzione Pubblica – Ispettorato – e del dott. Roberto La Paglia del Dipartimento della R.G.S. – S.I.Fi.P., designati, rispettivamente, con nota prot. n. 29555 del 31/03/2016 e nota n. 24459 del 23/03/2016. Ai fini dell’esecuzione dell’incarico, la scrivente ha chiesto di acquisire atti e informazioni, di cui alla nota protocollata dal Comune di Ferrara al n. 39101 del 06/04/2016. La documentazione richiesta è stata acquisita in formato cartaceo e/o copie digitali trasmesse tramite posta elettronica.
  • 5. 4 1. Il Comune di Ferrara 1.1. Notizie generali La città di Ferrara è un Comune della Regione Emilia Romagna avente una popolazione legale di n.132.545 soggetti residenti, secondo i dati del 15° censimento del 9 ottobre 2011. La popolazione residente nel Comune alla data del 31/12/2015 è invece di n.133.155 soggetti. Lo Statuto del Comune di Ferrara, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n.43529/02 del 14/4/2003, ha subìto nel tempo diverse modifiche, l’ultima delle quali con atto del C.C. n. 3/108583-15 del 9/11/2015 riguardante gli artt. 37- 41 e 69 . Ai sensi dell’art. 37 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), di seguito denominato T.U.E.L., il Consiglio Comunale di Ferrara, organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo, è composto dal Sindaco, Avv. Tiziano Tagliani, e da 32 membri eletti nelle elezioni amministrative del 25 maggio 2014. L’attuale Sindaco è stato riconfermato dalla cittadinanza di Ferrara dopo la precedente legislatura iniziata il 24 giugno 2009, a seguito di consultazione elettorale del 6-7 e 21-22 giugno 2009. La nomina dei componenti della Giunta Comunale (n. 9 Assessori di cui uno con funzioni di Vice Sindaco) è avvenuta con determinazione sindacale prot. n. 46657 del 3 giugno 2014, e successive modifiche ed integrazioni. Segretario Generale del Comune di Ferrara è la dott.ssa Ornella Cavallari, nominata con atto del Sindaco n. 63542 del 18/07/2014. Per il triennio 2015-2018, il Collegio dei revisori è stato nominato ai sensi dell’art. 16, comma 25 del D.L. 13/08/2011, n. 138, convertito in legge 14/09/2011, n.148, e del relativo Regolamento Ministeriale 15 febbraio 2012, n. 23. I revisori dell’ente, nominati con deliberazione del Consiglio Comunale n.6 – P.G. n. 69223 del 20/07/2015, sono stati estratti a sorte presso la Prefettura di Ferrara dall’elenco dei revisori dei conti degli enti locali, approvato con decreto ministeriale del 27/11/2012, tramite sistema informatico predisposto dal Ministero dell’Interno. Con nota della Prefettura n. 16139 del 15/06/2015 è stato trasmesso al Comune di Ferrara il verbale del procedimento di estrazione dei tre revisori dell’ente.
  • 6. 5 Il Nucleo di valutazione o Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) attualmente in carica presso il Comune di Ferrara, di cui all’art. 14 del decreto legislativo n. 150/2009, è stato nominato con atto sindacale prot. n. 119506 del 23/12/2014, per un periodo corrispondente al mandato elettorale del Sindaco. Tale organismo, nominato ai sensi dell’art. 24 del Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e Servizi, è composto dal Segretario Generale, con funzioni di Presidente, e da due esperti esterni scelti dal Sindaco tra esperti di management, tecniche di organizzazione, gestione e valutazione di personale. L’avviso pubblico per la selezione dei due componenti esterni, mediante procedura comparativa dei curricula ed eventuale colloquio, è stato indetto con determinazione del dirigente del Servizio Personale Prot. n. 90849 del 13/10/2014. Con atto di G.C. n.5/P.G. n.49893 del 20/12/2002, l’Amministrazione Comunale ha provveduto a deliberare la costituzione del primo Nucleo Tecnico di valutazione, al fine di valutare le posizioni e le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale e le posizioni organizzative, ai sensi dell’art. 147, lettera c) del d.lgs. 267/2000, ed è stato approvato il Regolamento sulle funzioni e sulla composizione dello stesso. La nomina dei componenti del 1° Nucleo di Valutazione risale al 2003, giusto provvedimento sindacale n.11131 del 17/03/2003. Durante la verifica ispettiva è stato accertato che il Comune di Ferrara ha rispettato gli obiettivi del patto di stabilità interno del periodo 2009-2015, come da certificazioni rese al Ministero dell’Economia e Finanze - Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato, ai sensi dell’art. 77 bis, comma 15, del D.L. n. 112/2008, convertito con modificazioni nella legge n. 133/2008. Inoltre, sulla base delle certificazioni dei parametri obiettivi rese ai fini dell’accertamento della condizione di “Ente strutturalmente deficitario”, è stato verificato che il Comune di Ferrara nel periodo 2009-2015 non è mai stato un ente strutturalmente deficitario.
  • 7. 6 1.2 Assetto organizzativo Il “Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi” definisce la struttura organizzativa del Comune di Ferrara e disciplina i rapporti funzionali fra le sue componenti per lo svolgimento delle funzioni proprie dell’Amministrazione Comunale. L’adozione del documento è stata deliberata con atto di Giunta Comunale n.38/24465 del 20/03/2007, modificato ed integrato con deliberazione di G.C. n.6/P.G. n.95312 dell’11/11/2008; deliberazione di G.C. n.33/109306 del 16/12/2008; deliberazione di G.C. n.19/104732 del 15/12/2009 e deliberazione di G.C. n.20/13037 del 16/02/2010. L’organizzazione degli Uffici e dei Servizi è previsto sia improntata a criteri di efficacia, efficienza, funzionalità ed economicità di gestione e secondo principi di professionalità e responsabilità. Sulla base delle disposizioni comprese nel Titolo II – artt. da 5 a 9 - del Regolamento degli Uffici, la struttura organizzativa dell’Ente locale, attuata con la deliberazioni G.C. n.19/104732 del 15/12/2009 “Modifica Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi. Approvazione Nuova Struttura Organizzativa Comunale”, è una struttura complessa articolata in tre principali Aree d’intervento: ”Area Risorse”, “Area del Territorio e dello Sviluppo Economico” e “Area Servizi alla Persona”, cui corrispondono le posizioni dirigenziali di massimo livello di “Direttore Operativo”, “Direttore Tecnico” e “Direttore Servizi alla Persona”. Attualmente, sono coperti i posti di “Direttore Tecnico” e “Direttore Operativo” cui è stata attribuita la responsabilità di coordinare ed ottimizzare tutte le attività dell’Area del Territorio e Sviluppo Economico e dell’Area Risorse nonché tutte le altre attività dell’Ente che per la loro complessità richiedano specifiche conoscenze tecniche e gestionali da attuare mediante le risorse strumentali e professionali rinvenibili nelle stesse Aree. Le Aree, a loro volta, sono articolate in “Settori” e “Servizi”, diretti da personale dirigenziale, distinti, inoltre, in “Unità Organizzative” ed “Uffici”, secondo raggruppamenti di competenze adeguati all’assolvimento autonomo e compiuto di una o più attività omogenee. Le “Unità Organizzative” rappresentano le strutture organizzative di primo livello, non dirigenziale, di particolare complessità, dirette da personale di categoria D, titolare di posizione organizzativa, ai sensi dell’art. 8 del C.C.N.L. del 31 marzo 1999. Risultano in posizione di Staff al Sindaco l’”Ufficio di Gabinetto/Staff” e il “Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi”, cui sono preposti dirigenti con contratto a tempo determinato, assunti ai sensi dell’art. 110, c. 1, del TUEL.
  • 8. 7 Per quanto riguarda gli strumenti di programmazione previsti dalla normativa vigente, è stato riscontrato che, a decorrere dall’esercizio 2013, i Piani Esecutivi di Gestione (PEG) del Comune di Ferrara sono stati organicamente unificati con il Piano dettagliati degli obiettivi, di cui all’art. 108, c. 1 del TUEL , e il “Piano delle Performance” di cui all’art. 10 del d.lgs. n. 150/2009, nel rispetto del comma 3 bis dell'art. 169 del TUEL, introdotto dall'art. 3 del D.L. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012. Le Relazioni sulla performance degli anni 2013 e 2014, nelle quali vengono evidenziati a consuntivo i risultati organizzativi ed individuali raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati, ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n. 150/2009, sono state approvate, rispettivamente, con deliberazioni di G.C. n.267/33931 del 16/04/2014 e n. 239/51104 del 19/05/2015, e sono state validate dal Nucleo di Valutazione con verbale n. 5 del 26 aprile 2014 e verbale n. 5 del 20 maggio 2015, nel rispetto dell’art.14, comma 6, del d.lgs. n. 150/2009, in quanto condizione inderogabile per l’accesso agli strumenti per premiare il merito, di cui al titolo III dello stesso decreto. Con deliberazione del Consiglio Comunale n.6/19116 del 21/03/2016, l’Amministrazione Comunale di Ferrara ha approvato, altresì, il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2016-2019, previsto dall’art. 170 del TUEL, come sostituito dall’art. 74 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi”, introdotto dal d.lgs. 10 agosto 2014, n. 126. Tale documento è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e costituisce, nel rispetto del principio di coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione.
  • 9. 8 2. Attuazione delle misure previste per l’anticorruzione e la trasparenza 2.1 Anticorruzione Il Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C) previsto dall’art. 1, comma 8, della legge 6 novembre 2012, n. 190, rappresenta lo strumento attraverso il quale l’Amministrazione Pubblica descrive il processo finalizzato a definire una strategia di prevenzione del fenomeno corruttivo. In esso si delinea un programma di attività, con indicazione delle aree di rischio e dei rischi specifici, delle misure da implementare per la prevenzione in relazione al livello di pericolosità dei rischi specifici, dei responsabili per l’applicazione di ciascuna misura e dei tempi. Il P.T.P.C. non è un documento di studio o di indagine, ma uno strumento per l’individuazione di misure concrete, da realizzare con certezza e da vigilare quanto ad effettiva applicazione e quanto ad efficacia preventiva della corruzione. Sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Nazionale Anticorruzione (P.N.A.), predisposto dal Dipartimento della funzione pubblica e approvato in data 11 settembre 2013, con deliberazione n. 72/2013 dalla Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) 1 (in qualità di Autorità Nazionale Anticorruzione), il Comune di Ferrara, con deliberazione di G.C. n. 29 del 28/01/2014, ha approvato gli strumenti di cui alla legge 6 novembre 2012, n 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, tra i quali il Piano triennale per la prevenzione della corruzione, rivisto e modificato successivamente con deliberazione G.C. n. 470 del 29 luglio 2014, su proposta del dott. Moreno Tommasini, Direttore Operativo del Comune di Ferrara, nominato ai sensi dell’art. 1, comma 7, della citata legge n. 190/2012, Responsabile della prevenzione della corruzione, giusto decreto sindacale n.55239 del 4/07/2013. Gli aggiornamenti del P.T.P.C. del Comune di Ferrara, di cui all’art. 1, c. 8, della legge 190/2012, per i trienni 2015-2017 e 2016-2018 risultano approvati, rispettivamente, con deliberazioni di G.C. n. 32 del 27/01/2015 e n. 30 del 26/01/2016. Nel Piano 2016-2018 sono state inseriti ulteriori specifici strumenti di prevenzione della corruzione in analogia agli aggiornamenti 2015 del Piano Nazionale Anticorruzione, di cui alla determinazione ANAC n. 12 del 28/10/2015. A partire 1 Con il decreto legge 24/06/2014, n. 90 viene istituita l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) cui vengono trasferite le funzioni del dipartimento della F.P. in materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione, trasformando la CIVIT ed assorbendo le funzioni e le relative strutture dell’ dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture che è stata contestualmente soppressa
  • 10. 9 dall’anno 2016, nel P.T.C.P. del Comune di Ferrara è stato previsto, tra l’altro, di elaborare gli obiettivi annuali per ciascun Ufficio/Servizio in modo da individuare anche quelle attività trasversali che fanno riferimento a precisi obiettivi volti alla prevenzione e al contrasto della corruzione, attivando nel contempo relativi strumenti di valutazione delle performance dei dipendenti (previsione di un collegamento con il Piano e Relazione sulla performance, nonché con il Sistema di misurazione e valutazione della performance). Altro obiettivo per il 2016 riguarda, in particolare, una maggiore attenzione alle responsabilità disciplinari dei dipendenti comunali, da individuarsi nell’attuazione di un più rigoroso rispetto di quelli che sono i doveri discendenti dal Codice di comportamento, approvato con deliberazione di G.C. n. 29 del 28/01/2014. Connesso a tale obiettivo è la verifica, mediante report semestrali dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari, dell’uso dei poteri disciplinari attivati da ciascun dirigente e sul loro esito. Per quanto riguarda la formazione del personale (già completata per tutti i dirigenti di Settore e di Servizi e per i titolari di P.O.), nel Piano 2016 è stata prevista una formazione più specialistica e differenziata per livelli di responsabilità, soprattutto per i dipendenti del Comune che operano nel settore dei contratti pubblici, interessato all’adozione di nuove direttive, volte all’attivazione di verifiche in caso di paventato annullamento e/o revoca di una procedura di gara. Nel Piano triennale di prevenzione della corruzione 2016-2018, è stata, inoltre, puntualmente disciplinata la “Procedura per la segnalazione di illeciti e di irregolarità da parte dei dipendenti (c.d. whistleblowing)”, nel rispetto delle direttive emanate dall’ANAC con la determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 - “Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti (c.d. whistleblower), volte ad incoraggiare i dipendenti pubblici a denunciare gli illeciti di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro e, al contempo, a garantirne un’efficace tutela, proponendo un modello procedurale per la gestione delle segnalazioni da adattare sulla base delle esigenze organizzative di ogni amministrazione”. In tale ottica, l’obiettivo del Comune è quello di fornire al segnalante indicazioni operative in ordine alle modalità di gestione delle segnalazioni e alle forme di tutela poste in atto a garanzia della riservatezza. La verifica dell’“efficace attuazione del piano e della sua idoneità” è contenuta nella relazione annuale redatta dal Responsabile della prevenzione della corruzione, ai sensi dell’art. 1, comma 14, della legge n. 190/2012, mediante l’utilizzo della scheda standard a risposte multiple adottata dall’Autorità Nazionale Anticorruzione. Per gli anni 2014 e 2015, le relazioni annuali, unitamente ai Piani triennali, risultano pubblicate nel sito web dell’ente
  • 11. 10 locale nella Sezione “Amministrazione Trasparente”, sotto sezione “Altri contenuti – Anticorruzione”. Per l’anno 2015, la relazione sull’attuazione del piano e della sua idoneità è stata redatta dal Segretario Comunale, dott.ssa Ornella Cavallari, nominata R.P.C., in sostituzione del dott. Tommasini, giusto atto del Sindaco n.120466 del 29/12/2014. Nel documento suddetto sono contenute le “considerazioni generali” nelle quali, per l’anno 2015, il Responsabile della prevenzione della corruzione ha espresso una valutazione positiva circa il livello di attuazione del P.T.P.C, riferita, in particolare, alle attività di formazione del personale; al monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali; alla mappatura di tutti i processi di rischio corruzione; all’automatizzazione di alcuni processi; agli obblighi di trasparenza e all’applicazione delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013. Nel corso del 2015, particolare attenzione è stata rivolta dal Comune di Ferrara al completamento della “mappatura dei processi”, al fine di ottenere il riconoscimento del sistema di gestione per la qualità UNI-EN-ISO 9001-2015. Tale sistema di gestione comprende un’analisi dei rischi di ogni processo, commisurata alla specifica tipologia dell’Ente e alla sua organizzazione, prevedendo sia misure per evitare il verificarsi del rischio sia le possibili soluzioni e contromisure per affrontarli. Per quanto concerne, invece, le criticità nell’attuazione dello stesso P.T.P.C., il Responsabile della prevenzione della corruzione ha segnalato principalmente le difficoltà nell’individuazione di criteri idonei per l’applicazione del principio di rotazione dei dirigenti e del personale con funzioni di responsabilità, affinché tutelino, da un lato, le competenze professionali specialistiche proprie degli uffici e, dall’altro, la funzionalità degli stessi. Altra criticità per il 2015 è stata rappresentata dalla difficoltà, sia dal punto di vista organizzativo che di quello operativo, di eseguire le verifiche sulla veridicità delle dichiarazioni rese dagli interessati sull’insussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità, ai sensi del d.lgs. n.39/2013. Al riguardo, il Comune si è comunque impegnato a superare tali difficoltà nel corso del 2016, prevedendo la verifica di tali dichiarazioni da parte del “Servizio Ispettivo Interno”, mediante controlli a campione da svolgersi anche a mezzo di visure presso la Camera di Commercio e mediante ricerche sul web tramite motori di ricerca. Infine, per l’anno 2016, ai sensi dell’art. 1, comma 9, della legge n. 190/2012, è stata prevista l’attività di monitoraggio per verificare la sostenibilità di tutte le misure obbligatorie (generali) e ulteriori (specifiche) individuate nel P.T.P.C.(monitoraggio non previsto nel Piano del 2015). Il suddetto controllo sarà incorporato nell’ambito della gestione dei sistemi 9001 e 14001, in fase di applicazione presso l’ente verificato.
  • 12. 11 2.2 Trasparenza La trasparenza dell'attività amministrativa “è assicurata mediante la pubblicazione, nei siti web istituzionali delle informazioni relative ai procedimenti amministrativi, secondo criteri di facile accessibilità, completezza e semplicità di consultazione, nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio e di protezione dei dati personali. Nei siti web istituzionali delle amministrazioni pubbliche sono pubblicati anche i relativi bilanci e conti consuntivi, nonché i costi unitari di realizzazione delle opere pubbliche e di produzione dei servizi erogati ai cittadini. Le informazioni sui costi sono pubblicate sulla base di uno schema tipo redatto dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che ne cura altresì la raccolta e la pubblicazione nel proprio sito web istituzionale al fine di consentirne un’agevole comparazione” (art. 1, comma 15, della legge n. 190 del 2012). L'adozione del programma triennale per la trasparenza e l'integrità, da aggiornare annualmente, è previsto per ogni Pubblica Amministrazione dall'articolo 10 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni). Il programma triennale per la trasparenza e l'integrità definisce le misure, i modi e le iniziative volti all'attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, ivi comprese le misure organizzative volte ad assicurare la regolarità e la tempestività dei flussi informativi. Sulla base delle linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica (successivamente ANAC) per la predisposizione del programma triennale per la trasparenza, di cui alla deliberazione n. 105/2010 della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT), il Comune di Ferrara con la citata deliberazione n. G.C.-2014-29 del 28/01/2014, ha approvato gli strumenti di cui alla legge 6 novembre 2012, n 190, tra i quali, il programma triennale per la trasparenza e l’integrità (P.T.T.I.) per il periodo 2014-2016 che rappresenta una Sezione del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione. Successivamente, con deliberazione di G.C. n. 469 del 29.07.2014, si è provveduto alla modifica del citato P.T.T.I., proposta dalla dott.ssa Luciana Ferrari, dirigente del Settore Affari Generali, nominata Responsabile della trasparenza, con atto del Sindaco n.13670 del 14/02/2014.
  • 13. 12 Gli aggiornamenti dei P.T.T.I. del Comune di Ferrara, di cui all’art. 10 del d.lgs. n. 33/2013, per i trienni 2015-2017 e 2016-2018 risultano approvati, rispettivamente, con deliberazioni di G.C. n. 31 del 27/01/2015 e n. 29 del 26/01/2016. In osservanza dell’art. 9 del d.lgs. n. 33/2013, le informazioni previste dalla normativa sulla trasparenza vengono pubblicate in “Amministrazione Trasparente” del sito istituzionale del Comune di Ferrara, conformemente alla classificazione contenuta nell’allegato 12 del decreto legislativo n. 33/2013; i “link” o Sezioni degli indicatori della trasparenza si trovano nella posizione prevista dal suddetto allegato e la loro denominazione riporta l’indicazione fornita dalle linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica. A tale riguardo, la consultazione della “Bussola della Trasparenza dei Siti Web” del Ministero per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, ha dato esito positivo per il Comune di Ferrara, con un numero di indicatori soddisfatti 66 su 66. Nel rispetto delle disposizioni contenute nella delibera ANAC n.43 del 20/01/2016, nella Sezione “Amministrazione Trasparente” del Comune di Ferrara, sotto Sezioni “Disposizioni generali” - “Attestazioni OIV o di Struttura analoga”, è stata pubblicata in data 12/02/2016 l’attestazione del Nucleo di Valutazione “sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione svolta dal Responsabile della trasparenza”, che dichiara la veridicità e l’attendibilità di quanto riportato nell’Allegato 2 della Delibera ANAC n.43/2016 (“Griglia di rilevazione”) rispetto a quanto pubblicato sul sito dell’Amministrazione. Tale attestazione del Nucleo, ai sensi dell’art. 14, c. 4, lett. g), del d.lgs. n. 150/2009 e delle delibere A.N.AC. nn. 50/2013 e 43/2016, attiene alla verifica sulla pubblicazione, completezza, aggiornamento e apertura del formato di ciascun documento, informazione e/o dato elencato al 31 gennaio 2016 nell’Allegato 2 – Griglia di rilevazione – della citata delibera n. 43/2016. A seguito dello svolgimento della rilevazione, gli aspetti critici evidenziati dal Nucleo di valutazione nella “Scheda di Sintesi”, di cui all’allegato 3 della delibera Anac n. 43/2016 sono i seguenti: - nella sezione “Consulenti e Collaboratori” è stata riscontrata, in particolare, una carenza nella parte relativa alla pubblicazione dei “curricula” dei soggetti incaricati, nonché dei dati riguardanti “lo svolgimento di incarichi o titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o allo svolgimento di attività 2 in alcuni così sono presenti ulteriori sottosezioni come ad esempio “Burocrazia zero” non indicate nel citato allegato n. 1 in cui viene attestato che il Comune non rientra nelle zone a “Burocrazia Zero”.
  • 14. 13 professionali”. Il Responsabile della Trasparenza, all’uopo interpellato, dichiara di avere già provveduto a richiamare i responsabili dei procedimenti all’osservanza delle norme, giusta nota del 15/01/2016, P.G. 6183; - le dichiarazioni di cui alle voci “7A” e “7B” della griglia di rilevazione, di cui all’allegato 2 della delibera ANAC n. 43/2016, (“Enti controllati – Enti pubblici vigilati” - art. 22, c. 3, d.lgs. n. 33/2013) non sono pubblicate nel sito “Amministrazione trasparente” del Comune, ma si trovano nel sito dell’Ente vigilato. Analogamente, avviene per le dichiarazioni di cui alle voci “7A” e “7B” della sottosezione “Enti controllati – Enti di diritto privato controllati”; - nella Sezione “Bandi di gara e contratti”, gli adempimenti di cui ai numeri da 66 a 71 e n. 74 della griglia di rilevazione non sono riportati in specifiche voci di “Amministrazione trasparente”, pur risultando le informazioni pubblicate in altre parti del sito istituzionale dell’Ente. Relativamente all’assolvimento degli obblighi di pubblicazione concernenti l’organizzazione e l’attività dell’ente verificato, di cui agli artt. da 13 a 28 del Capo II del D.Lgs. n. 33/2013, considerati gli aspetti critici rappresentati nella “Scheda di sintesi”, come sopra delineati, non sono stati riscontrati inadempimenti, così come risulta dalla griglia di rilevazione al 31/01/2016. Per quanto riguarda gli adempimenti di cui all’art. 20, comma 3, del d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39, risultano pubblicati, per ciascun dirigente, le dichiarazioni sulla “insussistenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità” degli incarichi, ai sensi delle disposizioni previste nel medesimo decreto.
  • 15. 14 3. La dotazione organica, l’aggregato Spesa del personale e le assunzioni 3.1.Gli adempimenti in materia di dotazione organica La disciplina generale dell’organizzazione degli uffici e delle dotazioni organiche – nel cui contesto si inserisce l’esercizio della facoltà assunzionale – è dettata dall’articolo 6 del d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, il quale stabilisce che nelle Pubbliche Amministrazioni, l’organizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche, sono determinate in funzione delle finalità di buon andamento della pubblica amministrazione (indicate dallo stesso decreto legislativo: quali la razionalizzazione del costo del lavoro, l’accrescimento dell’efficienza e la migliore utilizzazione delle risorse umane), previa verifica degli effettivi fabbisogni e consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative. La determinazione degli organici e la conseguente programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il cui obbligo per gli Enti locali è stato formalizzato con l’art. 91 del d.lgs. n. 267 del 2000, devono rispondere alle effettive esigenze di servizio e devono armonizzarsi con il principio della riduzione della spesa complessiva per il personale, entro i vincoli della finanza pubblica. Le Amministrazioni Pubbliche che non provvedono agli adempimenti di cui all’art. 6 del d.lgs. n. 165 del 2001 non possono assumere nuovo personale, compreso quello appartenente alle categorie protette (art. 6, comma 6, d.lgs. n. 165 del 2001). Le norme contenute nel Testo unico sul pubblico impiego e nelle leggi finanziarie prevedono che al fine di razionalizzare il modello organizzativo delle pubbliche amministrazioni, la spesa complessiva prevista per il numero di posti in organico debba essere ridotta attraverso un'attività di rideterminazione che consenta di rendere la dotazione organica "teorica" più vicina all'effettiva disponibilità di personale dell’Ente. L’attuazione delle politiche di riduzione del costo del lavoro pubblico rappresenta il fondamento degli interventi e delle procedure di “spending review”, diretti a realizzare un processo di revisione della spesa del settore pubblico favorendo la riduzione delle inefficienze mediante la eliminazione degli sprechi e l’introduzione di innovazioni nella organizzazione della P.A.. La disciplina della revisione della spesa, di cui al decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è intervenuta sul sistema
  • 16. 15 amministrativo prevedendo ulteriori e rilevanti tagli agli organici ed alle spese del personale, incluso quello dirigenziale, e favorendo l’avvio di un nuovo processo riorganizzativo avente come scopo principale quello di attuare una rigida verifica degli effettivi fabbisogni di personale in relazione alle funzioni ed ai nuovi compiti da svolgere nell’ambito del contesto di contenimento della spesa, di conseguimento di risparmi e di eliminazione degli sprechi. Al fine di accertare gli adempimenti del Comune di Ferrara in materia di dotazione organica, di cui agli articoli 6 e 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, sono stati chiesti i documenti relativi alla rideterminazione della dotazione organica dal 2010 ad oggi, nonché gli atti di programmazione del fabbisogno di personale emessi nel periodo 2010-2016. Con riferimento alla dotazione organica dell’ente, viene rappresentato quanto segue: - con deliberazione di G.C. n. 10/75523 del 6/09/2011, l’Amministrazione comunale di Ferrara, ai sensi dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, ha provveduto al “congelamento” dei posti e conseguente rideterminazione della dotazione organica complessiva, a seguito dell’affidamento ad imprese private (Cooperative) della gestione di parte dei servizi scolastici. Considerata la decisione di affidare in appalto, nel corso del 2011, le attività di lavanderia e guardaroba degli asili-nido e di alcune cucine delle scuole d’infanzia, nonché il servizio di sostegno agli alunni disabili inseriti nella scuola dell’obbligo, l’ente verificato ha provveduto alla rideterminazione della dotazione organica, mediante “congelamento” dei posti previsti in dotazione organica, corrispondenti alle categorie di inquadramento giuridico del personale precedentemente assunto a tempo determinato e impegnato nei servizi affidati all’esterno (complessivamente n. 50 unità, di cui n. 30 di categ. B1, n. 9 di categ. B3 e n. 11 di categ. C). Con il citato provvedimento è stata rideterminata la dotazione organica dell’ente in complessivi n. 1.556 posti, di cui n. 47 posti dirigenziali, con una riduzione di n. 50 posti rispetto alla precedente pianta organica, di cui alla deliberazione di G.C. n. 1/32407 del 20/04/2009, che contava n.1.606 unità 3 . Relativamente alla quantificazione delle risorse per la contrattazione decentrata dell’anno 2011 del personale non dirigente, nel provvedimento in parola viene dato atto della riduzione proporzionale, rispetto al numero dei posti “congelati”, dell’ammontare complessivo del fondo delle risorse decentrate, in osservanza delle disposizioni del comma 2 dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001. Per quanto concerne la spesa di personale 2011-2013, il Comune di Ferrara con il provvedimento in parola ha assicurato la 3 La Deliberazione G.C. n.1/32407 del 20/04/2009 ha determinato una dotazione organica complessiva di n.1.606 unità, di cui n.47 posti destinati alla qualifica dirigenziale.
  • 17. 16 riduzione delle spese “nel contesto degli ambiti prioritari d’intervento, disciplinati dalle lettere a), b) e c) dell’art.1. comma 557, della legge 27/12/2006, n.296”; - con deliberazione di G.C. n. 6/20374 del 21/03/2012, avente oggetto “Programmazione fabbisogno del personale triennio 2012-2014 e piano annuale 2012. Rideterminazione dotazione organica complessiva dell’ente”, il Comune di Ferrara, ha provveduto alla rideterminazione della dotazione organica, sopprimendo i posti corrispondenti alle unità di personale dell’ente trasferite dall’1/01/2012 alla “Fondazione Teatro Comunale “ di Ferrara, giusta deliberazione di G.C. n.7/103144 del 13/12/2011, di approvazione dell’”Accordo sul trasferimento del personale comunale assegnato alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. 165/2001”. Tale trasferimento ha interessato n. 5 unità lavorative: n. 1 di categ. D3; n. 3 di categ. C e n. 1 di categ. A, con conseguente parallela riduzione della dotazione organica a complessive n. 1.551 unità, di cui n. 47 dirigenti. Per quanto riguarda la quantificazione delle risorse della contrattazione decentrata dell’anno 2012 del personale non dirigente, nel provvedimento in esame viene dato atto della riduzione delle risorse del fondo, corrispondente al personale trasferito alla Fondazione Teatro Comunale, in applicazione dell’art. 9, comma 2 bis, del D.L. 78/2010, secondo le indicazioni contenute nella circolare n. 12 del 15 aprile 2011 della Ragioneria Generale dello Stato; - con deliberazione di G.C. n.82/78231 del 23/10/2012 – “Programmazione fabbisogno del personale triennio 2012-2014 - Integrazione n. 5 al Piano occupazionale anni 2012 e 2013”, l’Amministrazione comunale di Ferrara, ai sensi dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001, ha provveduto al “congelamento” dei posti della dotazione organica, a seguito delle ulteriori esternalizzazioni, decorrenti da settembre 2012, dei servizi scolastici svolti dall’“Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie”. In particolare, considerata la decisione di affidare a ditte private (Consorzio RES, composto da Cooperative di Ferrara) la gestione delle scuole elementari (nidi e materne) di Pontelagoscuro e Boara (“Le Margherite”), nonché la gestione di ulteriori cucine delle scuole d’infanzia, l’ente verificato ha provveduto alla rideterminazione della dotazione organica mediante “congelamento” di n. 37 posti previsti in dotazione organica, corrispondenti alle categorie di inquadramento giuridico del personale precedentemente assunto a tempo determinato, pari a n. 21 unità per quanto riguarda il personale docente di categ. C (n. 15 insegnanti degli asili nido e n.6 delle scuole materne) e a n. 16 unità per il personale addetto alle cucine (n. 7 cuochi categ. B3 e n. 9 aiuto cuochi di categ. B1). Relativamente alla quantificazione delle risorse per la contrattazione decentrata
  • 18. 17 dell’anno 2012, nel provvedimento in parola viene dato atto della riduzione proporzionale, rispetto al numero dei posti “congelati”, dell’ammontare complessivo del fondo delle risorse decentrate, in osservanza delle disposizioni del comma 2 dell’art. 6-bis del d.lgs. n. 165/2001. Con la citata deliberazione di Giunta n. 82/2012, il Comune di Ferrara prende atto, altresì, del trasferimento di n. 9 insegnanti dell’Istituto d’Arte “Dosso Dossi” nei ruoli del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, disposto a decorrere dal 1° settembre 2012, con atto di G.C. n. 31/69385 del 18/09/2012, con conseguente ridimensionamento della dotazione organica dell’”Istituzione Servizi Educativi scolastici e per le famiglie” che, per le peculiarità dei profili professionali del personale docente e del differente contratto collettivo nazionale di lavoro applicato allo stesso (contratto del comparto scuola), ha una pianta organica distinta da quella dell’ente locale. Il trasferimento nei ruoli del MIUR del personale docente comunale, distaccato funzionalmente presso l’istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Dosso Dossi” di Ferrara, è avvenuto a seguito di procedura di mobilità indetta in data 14/06/2012, ai sensi dell’art. 30 del d.lgs. n.165/2001, dalla Direzione Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, previo accordo con il Comune verificato, e definita con l’approvazione della graduatoria, di cui alla determinazione dirigenziale n. 855 del 5/07/2012, modificata con determinazione dirigenziale n. 858/51054 dell’11/07/2012; - con deliberazione di Giunta Comunale n.380/56583 del 09/07/2013, è stata rideterminata la pianta organica del personale in complessive n. 1.541 unità, di cui n. 37 dirigenti, disponendo la contrazione di n. 10 posti dirigenziali rispetto alla precedente dotazione organica, adottata con la citata deliberazione di G.C. n.6/20374 del 21/03/2012. Nelle premesse del provvedimento in parola viene rappresentata la nuova dotazione organica del personale, distinta nelle varie categorie, rideterminata sulla base della riorganizzazione degli Uffici dell’ente, al fine di realizzare l’obiettivo programmatico di una significativa riduzione della compagine dirigenziale, in coerenza con la programmazione del fabbisogno di personale. La dotazione organica approvata con il suddetto provvedimento di Giunta n. 380 del 9/07/2013 rappresenta la dotazione organica “di diritto” attualmente vigente presso il Comune di Ferrara, riconfermata con deliberazioni di G.C. n.763/106653 del 23/12/2013 e n. 782/116185 del 15/12/2014, in occasione dell’approvazione delle programmazioni triennali del fabbisogno 2014-2016 e 2016-2018. I dati riguardanti la dotazione organica “di diritto” e il personale in servizio vengono sintetizzati nella Tabella n. 1 e rappresentati nel grafico 1 riportato più sotto (All. n.1)
  • 19. 18 Tabella 1 – Dotazione organica e Personale in servizio dal 2010 al 2015 Anni Dotazione organica Personale in servizio Personale a tempo indeterminato (A) di cui Dirigenti a tempo indeterminato personale a tempo determinato (B) Totale Personale in servizio (A+B) 2010 n.1.606 n.1.362 n.24 n.142 n.1.504 2011 n.1.556 n.1.322 n.20 n.69 n.1.391 2012 n.1.551 n.1.269 n.16 n.52 n.1.321 2013 n.1541 n.1.257 n.17 n.68 n.1.325 2014 n.1.541 n.1.244 n.22 n.83 n.1.327 2015 n.1.541 n.1.180 n.22 n.96 n.1.276 Grafico 1 – La dotazione organica e il personale in servizio dal 2010 al 2015 Il personale in servizio a tempo determinato, indicato nella seguente Tabella n. 2, comprende i dirigenti e le alte specializzazioni nominati ai sensi dell’art. 110, commi 1 e 2, del TUEL; i collaboratori destinati agli Uffici di supporto agli organi di direzione politica (Uffici di Staff), di cui all’art. 90 del TUEL, e il personale a tempo determinato
  • 20. 19 dell’”Istituzione Servizi Educativi Scolastici e per le Famiglie”, compreso il personale insegnante (categ. C) degli asili-nido e delle scuole materne comunali. Tabella 2 – Personale in servizio a tempo determinato Anni Dirigenti Alte specializz. Staff Altro personale a tempo determinato Totale 2010 n.9 n.4 n.2 n.127 n.142 2011 n.9 n.4 n.2 n.54 n.69 2012 n.8 n.4 n.2 n.38 n.52 2013 n.9** n.4 n.2 n.53 n.68 2014 n.7 n.3 n.2 n.71 n.83 2015 n.11 n.3 n.2 n.80 n.96 ** n. 8 dirigenti ex art. 110, c.1, del TUEL e n. 1 dirigente ex art. 110, c.2, del TUEL
  • 21. 20 3.2 I vincoli di contenimento della spesa di personale Il principio di tendenziale e progressiva riduzione della spesa di personale, di cui all’art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, dopo l’entrata in vigore dell’art. 14, comma 7, del d.l. 78/2010, si è progressivamente evoluto in un vero e proprio obbligo di riduzione strutturale della spesa in termini progressivi e costanti rispetto al corrispondente aggregato di spesa di personale relativo all’anno precedente. Tale prescrizione va attuata non più attraverso generici interventi di razionalizzazione delle strutture burocratiche, bensì attraverso una serie di concrete misure organizzative, da modulare autonomamente in seno ad una serie di ambiti prioritari di intervento (elencati nella stessa norma). La sanzione prevista in caso di mancato rispetto del limite di spesa è data dal blocco totale e assoluto delle assunzioni a qualsiasi titolo (art. 1, comma 557-ter, legge 296/2006). In materia di contenimento della spesa di personale, tra le novità introdotte dal decreto legge 24/06/2014, n. 90, convertito con modificazione in legge 11 agosto 2014, n. 114, va menzionato il comma 557 quater della legge n.296/2006, immesso dall’art. 3, comma 5 bis, del citato decreto legge, il quale ha previsto che, a decorrere dall’anno 2014, gli enti dovranno assicurare, nell’ambito della programmazione dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente la data di entrata in vigore della nuova normativa, ovvero, il valore medio 2011-2013 4 . Occorre sottolineare, inoltre, che l’art. 3, comma 5, del suddetto d.l. 24/06/2014, n. 90, ha abrogato l’art. 76, comma 7, del decreto legge n. 112/2008 che vietava qualsiasi facoltà assunzionale per i Comuni nei quali l’incidenza delle spese di personale fosse superiore al 50 per cento delle spese correnti. La nuova normativa ha disposto, altresì, che le Amministrazioni locali devono coordinare le politiche assunzionali delle aziende, istituzioni e società partecipate, al fine di garantire anche per i medesimi soggetti una graduale riduzione della percentuale tra spese di 4 La Sezione delle autonomie della Corte dei conti, con la Deliberazione n. 25 del 15/09/2014, pronunciandosi sulla questione di massima posta dalla Sezione regionale di controllo per il Piemonte, con deliberazione n. 149/2014/QMIG a seguito del quesito formulato dal Comune di Mombaruzzo, enuncia il seguente principio di diritto: “A seguito delle novità introdotte dal nuovo art. 1, comma 557 quater, della legge n. 296/2006, il contenimento della spesa di personale va assicurato rispetto al valore medio del triennio 2011/2013, prendendo in considerazione la spesa effettivamente sostenuta in tale periodo, senza, cioè, alcuna possibilità di ricorso a conteggi virtuali. Nel delineato contesto, le eventuali oscillazioni di spesa tra un’annualità e l’altra, anche se causate da contingenze e da fattori non controllabili dall’ente, trovano fisiologica compensazione nel valore medio pluriennale e nell’ampliamento della base temporale di riferimento”.
  • 22. 21 personale e spese correnti, fermo restando quanto previsto dall’art. 18, comma 2-bis del decreto legge n. 112/2008 (divieti o limitazioni nelle assunzioni si applicano anche alle società a totale partecipazione pubblica locale o di controllo che siano titolari di affidamenti diretti di servizi pubblici locali) (Cfr. paragrafo 3.3). Per quanto attiene alla spesa del personale del Comune di Ferrara, ai fini della verifica del rispetto del contenimento della spesa nel periodo 2010-2015 sono stati chiesti i valori di bilancio relativi agli impegni, per gli Interventi 1 e 3 – “Personale” e “Prestazione di Servizi”- e Intervento 7 – Irap -, alle collaborazioni esterne ed altro personale a tempo determinato, nonché agli arretrati contrattuali relativi ad esercizi precedenti. In sede di verifica ispettiva, sulla base dei dati di bilancio è stato ricostruito l’andamento della spesa del personale, dal 2010 al 2015, di cui si allega il prospetto contabile, sottoscritto dal dirigente del Servizio Personale e dal Capo Ufficio “Bilanci Personale” (All. n. 2), redatto con criteri uniformi per ciascun anno, secondo la legislazione vigente, i cui valori in euro vengono riassunti nella seguente Tabella n.3 e rappresentati nel grafico n.2. In osservanza dell’art. 1, comma 557 bis, della legge n. 296/2006 5 , la spesa del personale comprende anche il costo storico consolidato, calcolato sulla base delle buste paga, del personale trasferito all’A.S.P. di Ferrara dall’1/07/2008 (n. 26 Assistenti sociali trasferiti all’Azienda di Servizi alla Persona), pari a € 819.489,24, e del personale trasferito, dal 1° gennaio 2012, alla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara (n. 5 unità, di cui n.1 di categ. A; n.3 unità di categ. C e n.1 di categ. D), di € 155.772,30. Nel calcolo della spesa del personale si è tenuto conto, altresì, della deliberazione della Corte dei Conti, Sezione Autonomie, n. 16 del 2009, con la quale si stabilisce che ai fini della corretta interpretazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 557, della legge finanziaria 2007, non debbano essere computati tra le spese di personale gli incentivi per la progettazione interna, i diritti di rogito spettanti ai Segretari Comunali e gli incentivi per il recupero dell’ICI. Ai fini del calcolo dell’incidenza percentuale, di cui al comma 7 dell'art. 76 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, l’aggregato “Spesa di personale” è stato considerato al lordo delle componenti escluse, così come deciso dalla Corte dei Conti - Sezioni riunite – nella deliberazione n. 27 5 Art.1, comma 557-bis , L. n. 296/2006, ai sensi del quale costituiscono spese di personale anche quelle sostenute “…..(omissis) per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza estinzione del rapporto di pubblico impiego, in strutture e organismi variamente denominati partecipati o comunque facenti capo agli enti”
  • 23. 22 del 2011, con il consolidamento, a decorrere dall’anno 2011 e fino al 2013, della spesa di personale sostenuta da Società partecipate, considerate tali ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n.1 e n. 2, del codice civile e affidatarie dirette di servizio pubblico locale, controllate dal Comune di Ferrara. Dal 2011 al 2013, sono state comprese le spese di personale delle Società AMSEFC S.p.A e Ferrara TUA S.p.A (Parcheggi, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali) fuse nel 2015 nella Società FERRARA TUA S.r.l. ; nel 2012 e 2013 sono state incluse anche le spese della Società VERDE e DD. S.r.l., nata il 26/06/2012 e cessata il 12/02/2013 perché assorbita da AMSEFC S.p.a., e della Società A.F.M. S.r.l. (Farmacie Ferrara). Le modalità di computo delle spese di personale degli Organismi partecipati dal Comune di Ferrara sono sostanzialmente in linea con le indicazioni fornite dalla Corte dei Conti, Sezione Autonomie, con deliberazione n.14 del 28/12/2011, e conseguente connessa deliberazione n. 3 del 17/01/2012 della Corte dei Conti - Sezione Regionale di controllo per la Toscana (spese di personale consolidate in proporzione al valore dei corrispettivi a carico dell’ente e dei ricavi da tariffa sul complessivo valore della produzione delle società) 6 . 6 Le due Deliberazioni della Corte dei Conti forniscono indicazioni in ordine al criterio cui attenersi per il calcolo dell’incidenza delle spese di personale delle Società partecipate sulle spese correnti, nelle more di una più precisa definizione legislativa dei principi sottesi alla costruzione di un bilancio consolidato tra Enti Pubblici ed Organismi partecipati.
  • 24. 23 Tabella 3 – La spesa del personale nel periodo 2010-2015 (espressa in euro) Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Intervento I – Personale 36.923.079,88 36.423.365,22 34.647.730,96 34.045.055,47 33.165.257,28 32.458.957,92 oneri rifles. per contributi obbligatori 10.911.541,35 10.553.236,04 9.757.030,97 9.461.740,85 9.400.718,00 9.354.855,85 altre spese riferibili a personale (co.co.co., art.110 e art.90 Tuel) 701.060,81 1.033.357,13 869.384,18 854.309,90 817.893,80 775.684,44 oneri nucleo familiare; equo indennizzo 197.731,76 211.183,27 202.538,64 202.070,92 200.582,10 207.174,41 Intervento III – Prestazione Servizi 1.349.106,06 207.371,18 74.703,16 135.700,28 682.163,28 393.170,96 Spese Int. III - buoni pasto 390.000,00 341.000,00 307.909,14 330.000,00 322.600,06 326.555,46 Intervento VII – Irap 2.173.534,31 2.238.839,98 2.157.897,97 2.008.807,60 1.968.275,70 2.010.637,01 Spesa storica consolidata personale trasferito ASP 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24 819.489,24 Spesa storica consolidata personale trasferito Fondazione Teatro Comunale 155.772,30 155.772,30 155.772,30 155.772,30 Totale spesa personale (A) 53.465.543,41 51.827.842,06 48.992.456,56 48.012.946,56 47.532.751,76 46.502.297,59 Quota spesa personale Società partecipate 3.994.241,00 7.411.023,00 7.414.543,00 Totale complessivo (A1) 53.465.543,41 55.822.083,06 56.403.479,56 55.427.489,56 47.532.751,76 46.502.297,59 COMPONENTI ESCLUSE Spese e oneri rinnovi contrattuali 175.753,81** Spese personale categ protette 2.643.086,92 2.368.529,03 2.343.335,73 2.268.881,29 2.339.356,15 2.368.237,09 Spese personale comandato altre Amm,ni 173.465,61 191.068,02 209.736,67 219.069,20 147.067,90 194.792,51 Spese personale trasferito dalle Regioni 396.269,32 380.305,11 293.645,03 219.300,37 92.046,55 Incentivi ICI 55.000,00 55.000,00 55.000,00 61.650,00 60.950,00 Oneri progettazione interna 19.643,13 diritti rogito 29.271,21 29.107,71 37.049,50 37.048,59 14.503,23 Spesa per missioni e formazione 147.441,91 77.252,61 65.203,16 96.550,28 84.801,97 78.626,08 ISTAT (art.50, c.2 e 7, D.L. 78/2010) 17.861,60 168.993,16 123.625,00 Spese emergenza sisma del 2012 con rimborso da parte della Struttura Commissariale 230.323,20 65.502,20 773.908,21 410.650,25 Totale comp. escluse (B) 3.657.793,51 3.270.255,64 3.357.918,29 2.965.001,93 3.512.634,01 3.052.305,93 Totale spesa personale (A-B) 49.807.749,90 48.557.586,42 45.634.538,27 45.047.944,63 44.020.117,75 43.449.991,66 Spesa media 2011-2013 46.413.356,44 **Arretrati 2007-2009 della dirigenza
  • 25. 24 Totale complessivo Spesa Personale (A1) 53.465.543,41 55.822.083,06 56.403.479,56 55.427.489,56 47.532.751,76 46.502.297,59 Spesa media 2011-2013 riferita a importi di (A1) 49.611.081,73 Spese correnti (C) 111.790.027,69 107.017.832,06 103.071.543,67 133.628.781,07 127.385.425,52 131.700.269,51 Quota tariffe delle Società partecipate (§§) 7.390.602,00 24.086.662,00 23.753.385,00 Totale complessivo 111.790.027,69 114.408.434,06 127.158.205,67 157.382.166,07 127.385.425,52 131.700.269,51 Spese correnti media 2011-2013 (C2) 114.572.718,93 Incidenza % (A1/C)*100 47,83 48,79 44,36 35,22 37,31 35,31 Incidenza % (A1/C2)*100 media 43,30 (§§) I ricavi da tariffe delle Società partecipate vengono sommati anche alle spese correnti sulla base delle indicazioni contenute nella citata Deliberazione n. 3 del 17/01/2012 della Corte dei Conti – Sezione Regionale di controllo per la Toscana Grafico 2 – La spesa del personale nel periodo 2010 – 2015
  • 26. 25 Tabella 4 – Rapporto evoluzione Spesa di personale/Spese correnti e Entrate correnti Dati di bilancio 2011 2012 2013 2014 2015 Spesa Personale c/ competenza 51.008.352,82 48.017.195,02 47.037.685,02 46.557.490,22 45.527.036,05 Spese correnti comp. 107.017.832,06 103.071.543,67 133.628.781,07 127.385.425,52 131.700.269,51 Entrate Correnti comp. 113.643.411,63 115.919.755,43 148.651.058,52 144.243.086,08 148.641.359,97 % incidenza spese comp. 47,66% 46,59% 35,20% 36,55% 34,57% % incidenza entrate comp. 44,88% 41,42% 31,64% 32,28% 30,63% Spesa Personale c/ cassa 51.084.313,88 47.170.989,55 46.273.658,08 46.620.991,92 45.688.005,36 Spese correnti cassa 103.371.685,01 100.537.572,39 121.994.193,17 133.905.902,42 131.462.409,62 Entrate Correnti cassa 114.917.938,08 106.016.220,21 140.218.536,53 146.459.839,92 145.776.230,84 % incidenza spese cassa 49,42% 46,92% 37,93% 34,82% 34,75% % incidenza entrate cassa 44,45% 44,49% 33,00% 31,83% 31,34% I vincoli di contenimento della spesa del personale nel periodo 2010 - 2015 appaiono rispettati. In applicazione del comma 557 quater della legge n.296/2006, introdotto dall’art. 3, comma 5 bis, del decreto legge 24/06/2014, n. 90, convertito con modificazione in legge 11 agosto 2014, n. 114, e nel rispetto della deliberazione della Corte dei Conti, Sezioni delle autonomie, n. 25 del 15/09/2014, il costo del personale degli anni 2014 e 2015 rientra nei limiti della spesa media del personale relativa al triennio 2011-2013. Dai dati contabili indicati nella Tabella n. 3 si evince, altresì, il rispetto del limite percentuale del rapporto delle spese di personale sulle spese correnti, fissato al 50% dall’articolo 76, c. 7, D. L. 112 del 25/06/2008 (come modificato da ultimo dall’art. 28 c. 11-quater del decreto legge 201 del 06/12/2011)7 .Nell’anno 2015 l’incidenza percentuale della spesa di personale sulla spesa corrente si è ridotta rispetto a quella dell’esercizio precedente, in osservanza dell’art. 1, comma 557 lettera a) della legge 27/12/2006, n. 296, e in entrambi gli anni 2014 e 2015 risulta inferiore alla media del periodo 2011-2013. Con riferimento ai dati contabili indicati nella Tabella n. 4, gli indicatori strutturali in termini di competenza e cassa mostrano un andamento decrescente nel periodo 2011-2015. 7 Con riferimento alla percentuale di incidenza delle spese di personale sulle spese correnti occorre precisare che l’iniziale valore del 40%, introdotto con decorrenza dal 1° gennaio 2011 dall’art. 14, comma 9, della legge 30 luglio 2010, n. 122, è stato portato al 50% dalla legge di conversione del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (art. 28 c. 11 quater, legge 22 dicembre 2011, n. 214).
  • 27. 26 3.3 Controllo della spesa di personale delle società partecipate ex art. 18 D.L. 112/2008 In tema di società partecipate, la legislazione sul controllo della spesa di personale, ripetutamente variegata e mutata nel tempo, è recentemente approdata nella modifica del comma 2 bis dell’articolo 18 del decreto legge n.112/2008, convertito dalla legge n. 133/2008, operata per effetto dell’articolo 4, comma 12 bis, del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66, convertito dalla legge 23 giugno 2014 n. 89, e dell’art. 3, comma 5, del decreto legge 24 giugno 2014 n. 90, convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, disponendo in modo chiaro e semplice un pieno coinvolgimento degli enti partecipanti e delle società partecipate nelle decisioni in merito al prescritto obbligo di contenimento dei costi del personale, ferma restando ogni altra disposizione vigente in materia, non specificamente abrogata dalla norma8 . Come già specificato nel precedente paragrafo, il controllo sull’incidenza della spesa di personale sul totale delle spese correnti, per il periodo 2011/2013, è stato effettuato seguendo le indicazioni riportate nella delibera della Corte dei conti, Sezioni autonomie, n. 14 del 2011, integrate con quanto specificato dalla Corte dei conti, Sezione Toscana, nella delibera n. 3 del 2012, circa le modalità di computo delle tariffe delle società partecipate. Dalla documentazione fornita in sede di ispezione, è stato riscontrato il rispetto delle suddette indicazioni. In merito al controllo del costo del personale delle società partecipate, di cui all’art. 18 del D.L n. 112/2008, vengono di seguito indicati gli “atti d’indirizzo” del Comune di Ferrara adottati nel periodo 2014 -2016, acquisiti durante la verifica ispettiva: 8 Art. 18 D.L.n.112/2008 –“Reclutamento del personale delle società pubbliche” 1. A decorrere dal sessantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, le società che gestiscono servizi pubblici locali a totale partecipazione pubblica adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. 2. Le altre società a partecipazione pubblica totale o di controllo adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità e imparzialità. 2-bis. Le aziende speciali, le istituzioni e le società' a partecipazione pubblica locale totale o di controllo si attengono al principio di riduzione dei costi del personale, attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni di personale. A tal fine l'ente controllante, con proprio atto di indirizzo, tenuto anche conto delle disposizioni che stabiliscono, a suo carico, divieti o limitazioni alle assunzioni di personale, definisce, per ciascuno dei soggetti di cui al precedente periodo, specifici criteri e modalità di attuazione del principio di contenimento dei costi del personale, tenendo conto del settore in cui ciascun soggetto opera. Le aziende speciali, le istituzioni e le società a partecipazione pubblica locale totale o di controllo adottano tali indirizzi con propri provvedimenti e, nel caso del contenimento degli oneri contrattuali, gli stessi vengono recepiti in sede di contrattazione di secondo livello. Le aziende speciali e le istituzioni che gestiscono servizi socio- assistenziali ed educativi, scolastici e per l'infanzia, culturali e alla persona (ex IPAB) e le farmacie sono escluse dai limiti di cui al precedente periodo, fermo restando l'obbligo di mantenere un livello dei costi del personale coerente rispetto alla quantità di servizi erogati. Per le aziende speciali cosiddette multiservizi le disposizioni di cui al periodo precedente si applicano qualora l'incidenza del fatturato dei servizi esclusi risulti superiore al 50 per cento del totale del valore della produzione. 3. Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alle società quotate su mercati regolamentati.
  • 28. 27 - in osservanza dell’art. 147 quater del d.lgs. n. 267/2000, l’Ufficio Partecipazioni del Comune di Ferrara, con nota prot. n.19632 del 5.03.2014, ha inviato ai rappresentanti legali delle società controllate 9 uno stralcio della Relazione Previsionale e Programmatica 2014/2016, contenente la definizione degli obiettivi gestionali (generali e specifici) assegnati alle stesse. In tale nota si legge che i contenuti della suddetta relazione costituiscono la prima delle quattro fasi procedurali individuate dalle disposizioni normative del sistema di controllo delle partecipate 10 ; - successivamente, in applicazione della normativa sopra richiamata, al fine di coordinare le politiche volte al contenimento dei costi del personale delle aziende speciali, istituzioni e società a partecipazione pubblica, la Segreteria dell’Assessore al Bilancio, con e-mail del 21.08.2014 (All. n. 3) ha inviato al Presidente della Holding Ferrara s.r.l. un prospetto sintetico che mette in relazione i costi del personale con quelli della produzione per il triennio 2011-2013, come evidenziati nei rispettivi bilanci di esercizio delle società partecipate. Tale prospetto, contenente i costi del personale riportati nella sottostante Tabella n. 5, è stato trasmesso in allegato alla relazione sui risultati conseguiti dall’attuazione del Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dal Comune di Ferrara, di cui all’art. 1, c. 612, della legge n.190/2014. Tabella 5 – Costi del personale estratti dai conti economici delle Società periodo 2011-2013 Denominazione Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Totali Holding Ferrara Srl 83.222 75.029 101.973 260.224 AMSEFC SpA 3.968.942 2.748.435 3.042.711 9.760.088 AMSEF Srl 1.308.942 1.822.502 1.805.437 4.936.881 FERRARA TUA SpA 842.589 844.447 825.515 2.512.551 STU Ferrara immobiliare Spa 0 0 0 0 AFM Farmacie Comunali Srl11 3.981.758 3.853.576 3.844.297 11.679.631 ACOSEA Impianti Srl 0 0 0 0 TOTALE 10.185.453 9.343.989 9.619.933 29.149.375 9 Le società in questione sono le seguenti: Holding Ferrara Servizi Srl; AMSEFC Spa; Ferrara T.U.A. Spa; Ferrara Immobiliare Spa; ACOSEA Impianti Srl; A.F.M. Farmacie Comunali Srl; AMSEF Srl. 10 Le altre 3 fasi sono: monitoraggio/acquisizione dei risultati; verifica degli scostamenti; correzione. 11 Nel 2011 era Azienda speciale; dal 2012 è diventata una S.r.l.
  • 29. 28 - con nota assessoriale prot. n. 120843 del 30.12.2014, indirizzata all’Amministratore unico della Holding Ferrara Servizi s.r.l. (Società unipersonale del Comune di Ferrara che gestisce le partecipazioni dell’ente locale), sono stati comunicati gli obiettivi gestionali delle società controllate per il periodo 2015-2017, tra cui al punto 4 degli obiettivi generali è stato indicato “il contenimento degli oneri del personale provvedendo alla riduzione annuale di tali oneri in coerenza con il DUP e gli indirizzi per il personale del Comune”. In riscontro alla comunicazione suddetta, l’Amministratore unico della Holding Ferrara, con lettera del 25.06.2015, acquisita al protocollo del Comune al n. 66359/2015 del 29.6.2015, ha affermato che la “Holding Ferrara Servizi S.r.l ha adottato propri strumenti programmatici, in coerenza con gli obiettivi gestionali definiti dall’Ente controllante”, evidenziando che “tali strumenti consentiranno il mantenimento degli equilibri di bilancio e la riduzione complessiva - a livello di Gruppo - degli oneri dei dipendenti, riduzione peraltro già da tempo avviata con forte determinazione e con risultati concreti”. La lettera dell’amministratore delegato conclude con la dichiarazione che “il quadro delle assunzioni programmate è coerente con le cessazioni dei rapporti dirigenziali, con le riduzioni del personale, nonché con le necessità delle società controllate che operano nel mercato”. Su questo aspetto, infatti, in relazione al suddetto obiettivo gestionale di “contenimento degli oneri del personale”, sulla base dei dati contabili rilevati alla data del 20/11/2015, l’Amministratore unico della Holding Ferrara, con nota prot. n. 121331 del 23.11.2015, ha confermato un calo nel costo del personale complessivo di circa l’1% rispetto all’anno 2014; - con nota PG/2016/0036317 del 30.3.2016 (All. n. 4), il Settore Pianificazione e controllo del Comune di Ferrara, in ottemperanza alle disposizioni contenute nell’art. 1, commi 611 e ss. della legge n. 190/2014, ha trasmesso alla Corte dei conti, Sezione regionale di controllo per l’Emilia Romagna, la “Relazione sui risultati conseguiti attraverso l’attuazione di quanto definito nel Piano Operativo di Razionalizzazione delle partecipazioni societarie, direttamente o indirettamente possedute dal Comune di Ferrara – anno 2015”, approvata con atto sindacale del 30.03.2016. Nel paragrafo b) della suddetta relazione, dal titolo “contenimento degli oneri del personale”, è stato affermato che dall’analisi dei dati di bilancio delle società partecipate poste sotto la direzione ed il coordinamento della Holding Ferrara Servizi S.r.l. , si evince una diminuzione dell’incidenza totale dei costi del personale sul totale dei costi della produzione di 1,56 punti percentuali, passando dal 29,91% dell’anno 2014 al 28,35% dell’anno 2015. Per maggiore dettaglio, nel prospetto illustrativo del
  • 30. 29 paragrafo b) della suddetta relazione sono stati indicati, distintamente, i costi del personale riferiti al periodo 2011-2015 così come riportati nella seguente Tabella n. 6: Tabella 6 - Prospetto relativo al “Piano operativo di razionalizzazione” trasmesso alla Corte dei Conti – Costi del personale Società partecipate Denominazione 2011 2012 2013 2014 2015* Totali Holding Ferrara Srl 42.353 38.007 50.317,83 104.041,54 164.095,84 398.815,21 AMSEFC Spa12 4.008.325 3.294.162 3.001.950 3.005.464,15 0 13.309.901,15 AMSEF Srl 1.171.192 1.682.732 1.685.003 1.739.845,30 1.530.067,30 7.808.839,60 Ferrara Tua Spa 981.825 986.651 968.882 945.393,67 013 3.882.751,67 STU Ferrara immobiliare Spa 0 0 0 0 6.231,00 6.231,00 AFM Farmacie Comunali Srl 14 2.686.706 3.853.576 3.841.077 3.983.916,42 4.049.224,48 18.414.499,90 ACOSEA Impianti Srl 0 0 0 0 41.690,2315 41.690,23 FERRARA TUA Srl16 3.968.809,97 3.968.809,97 Totali 8.890.401,00 9.855.128,00 9.547.229,83 9.778.661,08 9.760.118,82 47.831.538,73 * Trattasi di dati da preconsuntivo Al riguardo, è stato evidenziato che:  per il triennio 2011-2013, il prospetto riportato nel paragrafo b) – “Contenimento degli oneri del personale” della relazione inviata dal Comune alla Sezione di controllo della Corte dei Conti, ai sensi dell’art. 1, c. 162, della L.190/2014, presenta dati contabili diversi dai costi del personale risultanti dai conti economici delle società partecipate, pubblicati sul sito del Comune. Analoga differenza è stata riscontrata con i dati contabili indicati nel prospetto di cui all’allegato n.3 (dal confronto dei costi del personale indicati nelle soprastanti Tabelle n. 5 e n. 6 si può rilevare la differenza dei dati contabili per il periodo 2011-2013); 12 Compresa Verde e DD S.r.l per l’anno 2012. 13 Nelle previsioni del 2015 era previsto un compenso di euro 1.450 per l’attività di un collaboratore. 14 Nel 2011 era Azienda speciale; dal 2012 Srl. 15 Con tale importo viene retribuito un ingegnere del Comune. Tale società gestisce il solo patrimonio delle reti idriche ma non il loro utilizzo che è stato assegnato in concessione 16 Nasce nel 2015 dalla fusione di Amsefc spa e Ferrara TUA spa.
  • 31. 30  per il 2014, i dati riportati nella relazione trasmessa alla Corte dei Conti - Sez. Controllo per l’Emilia Romagna, non coincidono con quelli rilevati dai relativi conti economici pubblicati sul sito del Comune. Durante la verifica ispettiva, il Comune ha fornito gli opportuni chiarimenti alle anomalie contabili evidenziate, fornendo tramite e-mail del 12.5.2016, le tabelle di riconciliazione dei costi del personale estrapolati dai conti economici delle società con quelli indicati nel prospetto allegato alla Relazione del Piano Operativo di razionalizzazione delle società partecipate, trasmesso alla Corte dei conti il 30 marzo 2016. Con la stessa comunicazione, è stata inviata alla scrivente una tabella di verifica e raffronto tra le voci B9 dei conti economici (costi del personale) e il prospetto “Oneri del personale” inserito nella relazione al piano operativo di razionalizzazione 2015 (trasmesso alla Corte dei conti), nella quale è stata evidenziata una differenza per arrotondamento di € 0,24 (Allegati nn. 5; 5 bis; 5 ter; 5 quater e 5 quinques.). Nella citata email del 12/05/2016 il Direttore operativo, dott. Moreno Tommasini, si è comunque impegnato a provvedere ad integrare l’originaria comunicazione alla Corte dei Conti con l’indicazione della conciliazione degli importi rettificati in base ai distacchi di personale infragruppo e i dati dei conti economici. Una volta fatta chiarezza sui dati contabili delle Società partecipate, il controllo si è incentrato sull’andamento dei costi, ai sensi dell’art. 18 del D.L. 25.6.2008, n. 112, convertito in legge 6.8.2012, n. 133, così come modificato dal D.L. n. 66/2014, convertito nella legge n. 89/2014. Nella seguente Tabella n.7 sono stati riepilogati i costi del personale delle società partecipate estrapolati dai conti economici pubblicati nel sito del Comune.
  • 32. 31 Tabella 7 - Andamento dei costi del personale delle Società partecipate (1^ indicazione) Anno Holding Ferrara servizi Srl Ferrara traffico urbano auto parking (TUA) S.p.A Amsef srl Amsefc S.p.A Ferrara Immobiliare S.p.A (STU) Acosea impianti Srl Verde e DD Srl 17 Ferrara TUA Srl (fusione tra Amsefc S.p.A e Ferrara TUA S.p.A) 200718 0 857.033 1.187.419 3.372.912 0 0 2008 99.445 987.511 1.237.895 4.278.981 0 0 2009 171.278 966.324 1.167.381 4.181.331 0 0 2010 260.184 1.157.947 1.219.447 3.988.632 0 0 2011 83.222 842.589 1.308.942 3.968.942 0 0 2012 75.029 844.447 1.822.502 2.748.435 0 0 511.139 2013 101.973 825.515 1.805.437 3.042.711 0 0 2014 166.009 761.835 1.799.143 3.180.310 0 0 2015* 144.283 019 1.698.776 0 6.231 0 3.891.108 * Dati estratti dai bilanci definitivi non ancora pubblicati sul sito. In base ai dati contabili indicati, che rappresentano un andamento altalenante dei costi del personale, il Comune di Ferrara, con nota n. 54580 del 12.5.2016, firmata dal Direttore Operativo, ha provveduto a fornire opportuni chiarimenti affermando che l’andamento dei costi nel periodo 2008-2015 ha risentito di talune operazioni straordinarie di acquisizione e fusione che hanno interessato alcune delle società partecipate, in quanto finalizzate al loro riassetto ottimale delle dimensioni di scala. Un prospetto allegato alla citata nota, che si riporta nella Tabella n. 8 della pagina successiva, dimostra che, in realtà nel periodo 2008-2015 si è avuta una complessiva riduzione dei costi del personale pari a euro 908.272. Nella menzionata nota del 12/05/2015 il Direttore Operativo dell’ente verificato ha dichiarato che tale risultato di contenimento dei costi è frutto di un insieme di provvedimenti che vanno essenzialmente sotto il segno di due indirizzi: il perseguimento di efficientamenti legati alle dimensioni di scala e una politica generale di rallentamento (quando non di blocco) del turn over. 17 Nasce il 26/06/2012 e cessa il 12/02/2013 18 L’anno 2007 è stato preso in considerazione per rappresentare il trend dei costi prima dell’introduzione del d.l. n. 112/2008. 19 Nel 2015 le società Ferrara TUA S.p.a. e Amsefc S.p.a. si fondono nella “Ferrara TUA S.r.l.”
  • 33. 32 Al primo degli indirizzi citati corrisponde una valutazione in ordine all’effettivo fabbisogno di personale con qualifica dirigenziale o di quadro, cui hanno fatto seguito concreti provvedimenti d’incentivazione all’esodo che hanno portato a dover sopportare costi straordinari nell’esercizio in cui si sono verificati gli esodi, ma a conseguire un risparmio strutturale e durevole nel tempo per l’intero sistema. Tabella 8 - Andamento dei costi del personale delle Società partecipate (indicazione definitiva) Anno Ferrara TUA (traffico urbano autoparking) S.p.A Ferrara Immobili are S.p.A (STU) Acosea Impianti Srl Asmef srl Asmsefc S.p.A Verde e DD Srl 20 Ferrata TUA Srl (da fusione tra Amsefc SpA e Ferrara TUA SpA) TOTALE 2007 857.033 1.187.419 3.372.912 5.417.364 2008 987.511 1.237.895 4.278.981 6.504.387 2009 966.324 1.167.381 4.181.331 6.315.036 2010 1.157.947 1.219.447 3.988.632 6.366.026 2011 842.589 1.308.942 3.968.942 6.120.473 2012 844.447 1.822.502 2.748.435 511.139 5.926.523 2013 825.515 1.805.437 3.042.711 5.673.663 2014 761.835 1.799.143 3.180.310 5.741.288 201521 6.231 1.698.776 3.891.108 5.596.115 Differenza 2008-2015 6.231 460.881 -1.375.38422 -908.272 Nel prospetto elaborato dall’ente non è stata inclusa la Holding Ferrara S.r.l e, per tale motivo si è ritenuto utile, per verificare l’effettiva riduzione dei costi, riproporre il totale della Tabella n. 8 insieme ai dati della predetta Holding indicati nella Tabella n. 7. 20 Verde e DD Srl nata il 26/06/2012 e cessata il 12/12/2012 21 Nel 2015 le società Ferrara TUA S.p.a. e Amsefc S.p.a. si fondono nella “Ferrara TUA S.r.l.” 22 Per arrivare a tale importo bisogna sommare l’importo di €.987.511 e €.4.278.981 (costi di Ferrara TUA SpA e AMSEFC S.p.A anno 2008); al risultato di 5.622.492 va detratto l'importo di 3.891.108 (Ferrara TUA srl anno 2015).
  • 34. 33 Tabella 9 - Calcolo della diminuzione dei costi del personale delle società partecipate con inclusione della Società Unipersonale “Holding Ferrara Servizi S.r.l” Anno A) Totale tabella n. 8 B) Holding Ferrara A) + B) 2007 5.417.364 0 5.417.364 2008 6.504.387 99.445 6.603.832 2009 6.315.036 171.278 6.486.314 2010 6.366.026 260.184 6.626.210 2011 6.120.473 83.222 6.203.695 2012 5.926.523 75.029 6.001.552 2013 5.673.663 101.973 5.775.636 2014 5.741.288 166.009 5.907.297 2015 5.596.115 144.283 5.740.398 Differenza 2008-2015 -908.272 44.838 -863.434 Diminuzione effettiva dei costi = 863.434 Pertanto, considerato il maggior costo della Holding Ferrara di euro 44.838, la diminuzione effettiva dei costi del personale nel 2015, rispetto al 2008, è pari a €. 863.434. Per l’anno 2016, in previsione della stesura del bilancio consolidato previsto dal d.lgs. n. 118 del 2011, il Comune di Ferrara, con nota (PG/2016/0001617) del 7 gennaio 2016, ha comunicato a Società, Enti, Fondazioni, Aziende Partecipate, di aver provveduto a redigere, con deliberazione di G.C.-2015-613, due elenchi che definiscono sia le componenti del Gruppo Amministrazione Pubblica che gli enti, aziende e società che rientreranno nel perimetro di consolidamento, per i quali faranno seguito specifiche direttive operative e contabili per consentire la redazione del bilancio consolidato. Con nota del 13.4.2016, l’Ente verificato ha comunicato alle società controllate gli obiettivi gestionali per il periodo 2016- 2019, tra i quali, al n. 3, è indicato testualmente “il contenimento degli oneri del personale mantenendo inalterato o migliorando il valore aggiunto per addetto”, e al n. 5 ”l’attivazione della facoltà di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro con dipendenti che abbiano maturato i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici ove ammessa dalla normativa di legge e di contrattazione collettiva”. Una volta rilevata l’effettiva diminuzione dei costi del personale delle società partecipate, per completare l’analisi sugli adempimenti disposti dalla normativa in esame,
  • 35. 34 sono stati chiesti gli atti delle società partecipate con i quali, ai sensi dell’art. 18, commi 1 e 2, del d.l. n. 112 del 2008, hanno posto atti di indirizzo di riduzione dei costi di personale mediante il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni, nonché per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 16523 . Sul punto, in sede di verifica è stata fornita la seguente documentazione: 1. Regolamento interno per il reclutamento del personale della AMSEFC S.p.A.; 2. Regolamento interno per il reclutamento del personale di AMSEF srl; 3. Regolamento interno per il reclutamento del personale di Ferrara TUA S.p.A.; 4. Regolamento interno per il reclutamento del personale della Holding Ferrara Servizi srl.. Per tali regolamenti è stata verificata la presenza dei 5 principi enunciati nel comma 3 dell’art. 35 del d.lgs. n. 165 del 2001; gli esiti sono riportati nella Tabella riassuntiva n.10 della pagina seguente (nelle caselle è indicato il numero dell’articolo del regolamento che disciplina la materia). 23 Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi: a) adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme dì preselezione; b) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire; c) rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori; d) decentramento delle procedure di reclutamento; e) composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali.
  • 36. 35 Tabella 10 - Regolamenti delle Società partecipate - Rispetto dei principi di cui all’art.35, c.3, D.Lgs 165/2001 SOCIETA’ Adeguata pubblicità della selezione e modalità di svolgimento che garantiscano l'imparzialità e assicurino economicità e celerità di espletamento, ricorrendo, ove è opportuno, all'ausilio di sistemi automatizzati, diretti anche a realizzare forme dì preselezione; Adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire; Rispetto delle pari opportunità tra lavoratrici e lavoratori; Decentramento delle procedure di reclutamento; Composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali. Amsefc spa reclutamento personale non dirigente Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista la possibilità di avvalersi di agenzie di lavoro esterne Non vi sono indicazioni specifiche nel regolamento Ferrara TUA S.p.A. reclutamento di personale Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista la possibilità di avvalersi di agenzie di lavoro esterne Non vi sono indicazioni specifiche nel regolamento Holding Ferrara reclutamento di personale Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista la possibilità di avvalersi di agenzie di lavoro esterne Non vi sono indicazioni specifiche nel regolamento AMSEF srl reclutamento del personale Art. 4 Art. 4 Art. 4 Art. 6: prevista la possibilità di avvalersi di agenzie di lavoro esterne Non vi sono indicazioni specifiche nel regolamento
  • 37. 36 3.4 Assunzioni a tempo indeterminato e ricorso a forme flessibili d’impiego La disciplina del turn over negli Enti locali sottoposti al patto di stabilità interno è stata modificata dall’art. 3 comma 5, del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni in legge 11 agosto 2014, n. 114, il quale ha abrogato l’art. 76, comma 7, del D.L. n. 112/2008 che vietava qualsiasi tipo di assunzione nei Comuni nei quali l’incidenza delle spese di personale fosse superiore al 50% delle spese correnti, prevedendo, per gli anni 2014 e 2015, la possibilità di procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente. Il turn over è esteso all’80 per cento negli anni 2016-2017 e al 100 per cento a decorrere dall’anno 2018, nel rispetto della disciplina sulla riduzione della spesa per il personale, come definita dai commi 557, 557-bis e 557-ter della legge 296/2006 24 . Dall’applicazione dei limiti al turn over sono state escluse le assunzioni di personale appartenente alle categorie protette, ai fini della copertura delle quote d’obbligo. Resta fermo il divieto di procedere ad assunzioni a qualsiasi titolo e per qualsivoglia tipologia in caso di mancato rispetto dell’obbligo di riduzione della spesa del personale previsto dall’art. 1 c. 557 della legge 296/2006 (c. 557 ter introdotto dall’art. 14 del decreto legge 31 maggio 2010, n 78). Il decreto legge 19/06/2015, n. 78, convertito con modificazioni nella legge 6 agosto 2015, n. 125, all’art. 4, comma 3, ha integrato il disposto del terzo periodo dell’art. 3, comma 5, del decreto legge n. 90/2014, con l’espresso riconoscimento agli Enti locali, a decorrere dall’anno 2014, della facoltà di recuperare le quote di turn over non utilizzate riferite a facoltà assunzionali del triennio precedente. Un regime derogatorio delle assunzioni è stato introdotto dal comma 424 dell’articolo 1 della Legge 23/12/2014, n.190 (legge di stabilità 2015) che, al fine di agevolare il processo di ricollocazione del personale soprannumerario di Città Metropolitane e Province, interviene sul regime ordinario del turn over, prevedendo che la percentuale di turn over legata dalla legge alle facoltà di assunzioni debba essere destinata in via prioritaria all’immissione nei 24 Il comma 5-quater, aggiunto in sede di conversione del decreto legge n.90/2014, ha inoltre definito un regime di turn over particolarmente favorevole per gli Enti più virtuosi, la cui incidenza delle spese di personale sulla spesa corrente sia pari o inferiore al 25 per cento. Essi possono procedere, a decorrere dal 1° gennaio 2014, ad assunzioni a tempo indeterminato nel limite dell’80 per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell’anno precedente. A decorrere dall’anno 2015 è previsto per essi il turn over pieno (100 per cento).
  • 38. 37 ruoli dei vincitori di concorso pubblico collocati nelle proprie graduatorie vigenti o approvate al 1° gennaio 2015. Le risorse rimanenti, ovvero quelle derivanti dalle facoltà ad assumere al netto di quelle utilizzate per l’assunzione dei vincitori di concorsi, devono essere destinate, sommate ai risparmi derivanti dalla restante percentuale di cessazioni (completamento a 100 – ovvero 40% per il 2015 e 20% per il 2016) ai processi di mobilità del personale soprannumerario 25 . Le spese di personale assorbito in mobilità secondo il comma 424 non si calcolano al fine del rispetto del tetto di spesa di cui al comma 557 dell’art. 1 della legge 27/12/2006, n.296. Nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 30 settembre 2015 è stato pubblicato il Decreto del 14 settembre 2015 del MIPA, riguardante i "criteri per la mobilità del personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero, della Croce rossa italiana, nonché dei corpi e servizi di polizia provinciale per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale". L’articolo 1 del Decreto stabilisce i criteri per l'attuazione delle procedure di mobilità riservate, ai sensi dell'articolo 1, commi 423, 424 e 425, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, al personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero. Nella Regione Emilia Romagna, la ricollocazione del personale delle Province, a seguito del processo di riordino delle funzioni previsto dalla legge regionale n. 13, in attuazione della cosiddetta “legge Delrio” (l. 56/2014), ha interessato n. 1.202 unità di personale, di cui n. 959 sono state trasferite negli organici regionali e n.243 in quelli dell’”Arpae” – Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia. La Regione Emilia-Romagna, dunque, ha potuto definire un percorso di piena ricollocazione del personale coerente con la riallocazione delle funzioni provinciali sul livello regionale, secondo lo schema tracciato dalla legge Delrio, evitando la definizione di personale in sovrannumero e la conseguente ricollocazione sui fabbisogni occupazionali delle diverse pubbliche amministrazioni. 25 La Circolare 1/2015 del Ministero per la Semplificazione e PA per gli Affari Regionali e le Autonomie (Dip. Funzione Pubblica) ha fornito indicazioni utili a definire la portata applicativa del comma 424 della legge 190/2014, chiarendo che “Nelle more del completamento del procedimento di cui ai commi 424 e 425 alle amministrazioni è fatto divieto di effettuare assunzioni a tempo indeterminato a valere sul budget 2015 e 2016. Le assunzioni effettuate in violazione dei comi 424 e 425 sono nulle”. Sull’argomento si richiama la Deliberazione n. 19/2015 della Sezione Autonomie della Corte dei Conti
  • 39. 38 3.4.1 La programmazione triennale del fabbisogno e turn over del personale L’art. 91 del d.lgs. n. 267 del 2000, rubricato “Assunzioni”, impone agli organi di vertice delle amministrazioni locali l’obbligo della programmazione triennale del fabbisogno di personale, comprensivo delle categorie protette, di cui alla Legge 12 marzo 1999, n. 68, finalizzata alla riduzione programmata delle spese del personale. L’esame degli atti di programmazione del personale adottati dal Comune di Ferrara nel periodo 2010-2015 appaiono rispondere alle effettive esigenze di servizio individuate in funzione dell'adeguamento organizzativo, dei compiti e dei programmi dell'Amministrazione, in coerenza con il principio della riduzione della spesa complessiva per il personale, entro i vincoli della finanza pubblica, in osservanza dell’art. 39 della legge n. 449/1997 e dell’art. 91, comma 2, del d.lgs. 267/2000. Al riguardo, il collegio dei revisori, ai sensi dell’art. 19, comma 8, della legge n. 448/2001, ha attestato nei propri verbali il rispetto della riduzione della spesa complessiva del personale. In osservanza dell’art. 6, comma 4-bis, del d.lgs. n. 165/2001, come introdotto dall’art. 35, c.1, d.lgs. n. 150/2009, i documenti di programmazione triennale del fabbisogno di personale ed i loro aggiornamenti sono stati elaborati su proposta dei competenti dirigenti che individuano i profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti istituzionali delle strutture cui sono preposti. Al riguardo, ai fini della valutazione annuale delle eccedenze di personale, in applicazione dell’art. 33 del d.lgs. n. 165/2001, nel Comune di Ferrara ciascun dirigente ha comunicato ogni anno al Dirigente del Servizio Personale di “aver provveduto alla valutazione delle attuali esigenze di servizio del proprio Settore e delle attività da svolgere per le finalità e gli obiettivi individuati nei documenti di programmazione dell’Amministrazione”, confermando, per il periodo 2010-2015, la dotazione organica del proprio Settore, e quindi l’assenza di situazioni di soprannumero o eccedenze di personale. Durante la verifica ispettiva, è stato accertato che in osservanza dell’art. 35, c. 4, del d.lgs. n. 165/2001, gli atti di reclutamento del personale a tempo indeterminato e determinato del periodo 2010-2015, sono stati adottati sulla base della programmazione triennale del fabbisogno di personale e dei piani occupazionali annuali, in relazione alle effettive esigenze di servizio ed in coerenza con gli strumenti di programmazione economico-finanziaria anche pluriennale. Nelle premesse degli atti di programmazione del fabbisogno di personale, l’Amministrazione Comunale di Ferrara ha attestato il rispetto di tutti i vincoli finanziari e assunzionali previsti dalla normativa vigente, dando atto in particolare della riduzione della
  • 40. 39 spesa di personale nel contesto degli ambiti prioritari d’intervento disciplinati dalle lettere a), b) e c) dell’art. 1, comma 557, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007): a) riduzione dell'incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti, attraverso parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa per il lavoro flessibile; b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico; c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le Amministrazioni statali. In effetti, agli atti di programmazione triennale del fabbisogno risultano allegati, oltre che i piani occupazionali degli anni compresi nel periodo di programmazione (reclutamento del personale a tempo indeterminato e determinato), i prospetti dimostrativi del rispetto dei limiti di cui all’art. 1, commi 557 lettera a) e 557 quater, della legge n. 296/2006, riguardanti rispettivamente, la riduzione dell’incidenza percentuale della spesa di personale rispetto al complesso delle spese correnti (secondo le indicazioni contenute nella Deliberazione della Corte dei Conti Sez. autonomie n. 27/2015) e la diminuzione della spesa del personale rispetto alla media del triennio precedente. Nei medesimi atti risultano allegati, altresì, i prospetti contenenti i dati contabili riferiti al personale dell’ente assunto con contratto a tempo determinato, ai fini del rispetto dei limiti di spesa di tale tipologia contrattuale, ex art. 9, comma 28, D.L. n. 78/2010, convertito in legge n.122/2010. Per quanto riguarda le annualità comprese nel triennio 2016-2018, l’ente verificato non ha programmato assunzioni a tempo indeterminato, giusto atto di G.C. n.79/22504 del 22/02/2016. Ai fini del controllo delle assunzioni operate dal Comune nell’anno 2015, anche tramite mobilità volontaria, e dei vincoli posti dall’art. 1, commi 423, 424 e 425 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, è stato accertato che l’Amministrazione Comunale di Ferrara, con la programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2015-2017, ed in particolare con l’integrazione n. 9 al Piano occupazionale dell’anno 2015, approvata con delibera di G.C. n. 423/84942 del 18/08/2015, ha previsto le assunzioni a tempo indeterminato di n. 5 unità di categ. C – profilo professionale di “Istruttore tecnico” da assegnare, nell’ambito dell’Area del territorio e Sviluppo Economico, al Servizio Infrastrutture Mobilità e Traffico (n.2 unità); al
  • 41. 40 Servizio Beni Monumentali – Centro Storico (n. 1 unità) e al Servizio Qualità Edilizia del Settore Pianificazione Territoriale (n .2 unità), mediante scorrimento della vigente graduatoria a tempo indeterminato per pari profilo professionale. Il reclutamento a tempo indeterminato del suddetto personale è stato programmato mediante l’utilizzo dei “resti assunzionali” dell’anno 2013, nel rispetto dell’art. 4, comma 3, del D.L. n. 78 del 19/06/2015, convertito con modificazione nella legge 6 agosto 2015, n. 125, e delle direttive impartite sull’argomento dalla Corte dei Conti – Sezione delle Autonomie – con la Deliberazione n.26 del 20 luglio 2015. La normativa richiamata, come già accennato, autorizza infatti i Comuni, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica e delle quote percentuali di turn over consentite per le assunzioni di personale a tempo indeterminato, di cui all’art. 3, comma 5, del D.L. n. 90/2014, convertito in legge n. 114/2014, ad impiegare nel 2015 l’eventuale budget residuo del triennio 2011-2013 per assunzioni di personale a tempo indeterminato, in deroga ai vincoli posti dall’art. 1, comma 424, della legge 190/2014, (riassorbimento del personale delle Province) 26 . Nella citata programmazione del fabbisogno dell’anno 2015, la Giunta comunale di Ferrara ha dato atto che l’avvio delle procedure finalizzate alla copertura delle necessità assunzionali sarebbe stata subordinata al rispetto della verifica delle ulteriori e seguenti condizioni: - rispetto del patto di stabilità interno dell’anno precedente e limiti di contenimento complessivo delle spese di personale; - mancanza di situazioni strutturalmente deficitarie, di cui all’art. 242 del d.lgs. n. 267/2000 e s.m.i.; - mancanza di situazioni di soprannumerarietà o eccedenze di personale, ai sensi dell’art. 33 del D.Lgs. n. 165/2001; - riduzione delle spese di personale rispetto al triennio 2011-2013; - predisposizione del “Piano triennale delle azioni positive” in materia di pari opportunità; - rideterminazione della dotazione organica, ai sensi dell’art. 6, comma 6, del d.lgs. n. 165/2001; - rispetto dei tempi medi di pagamento, come certificati dal Settore Finanze e Bilancio, ai sensi dell’art. 41 del D.L. n.66/2014, convertito in legge n. 89/2014. 26 Il budget di spesa del biennio 2014-2015 riferito alle cessazioni di personale intervenute nel 2014 e nel 2015 resta soggetto ai vincoli di destinazione posti dall’art. 1, comma 424, della legge 190/2014, finalizzati a garantire il riassorbimento del personale delle Province.
  • 42. 41 In sede di verifica ispettiva, al fine di accertare il rispetto dei criteri e delle limitazioni nelle assunzioni di personale, sono stati acquisiti i dati relativi al turn-over del periodo 2010- 2015, riepilogati nelle Tabelle n.11 e n.12 (Allegati n.6 e 7). Tabella 11 - Il turn-over del personale nel periodo 2010-2015 Anno 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Cessazioni n.31 n.43 n.39 n.22 n.36 n.61 Risparmi di spesa €.1.316.943 €.1.852.779 €.1.358.592 €.733.866 €.1.204.573 €.2.050.806 Assunzioni n.48 n.1 n.14 n.12 n.25 n.8 di cui Concorso pubblico n.34 - n.9 n.1 n.20 n.5 Progressioni verticali - - - - - - Categorie protette - - - n.3 n.1 Mobilità n.12 - n.4 n.7 n.4 n.3 Stabilizzazioni n.2 °° - - - - Altre forme di assunzioni - n.1* n.1** n.1** - °° Stabilizzazione a tempo indeterminato di n. 3 dipendenti con profilo di “Istruttore direttivo amministrativo” di categ. D1, con decorrenza 01/01/2010 e 01/06/2010, rientranti nel programma di stabilizzazione per gli anni 2009 e 2010, approvato con determinazione dirigenziale dell’Ufficio Personale n. 113437 del 30/12/2008. Trattasi di personale a tempo determinato in possesso dei requisiti previsti dal comma 558 dell’art. 1 della legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) e dai commi 90, lett. B) e 94, lett. A) dell’art. 3 della legge n. 244/2007 (Finanziaria 2008). * Sentenza Giudice Sezione Lavoro; ** Riammissione in servizio;