Il verbale della Conferenza di servizi sull'Inceneritore

VERBALE
CONFERENZA DI SERVIZI del 08/04/2021
per il Riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi dell’art. 29-ter e 29-quater del D.Lgs.
152/2006 e s.m.i., della L.R. Emilia Romagna 21/2004 e della L. 241/1990 artt. 14 e 14 ter e quater,
inviata da:
Società Herambiente S.p.A. di Ferrara, AIA n. 91987 del 30/10/2007 e s.m.i. relativa all’impianto di
incenerimento di rifiuti non pericolosi in comune di Ferrara Via C. Diana, 44
PREMESSO CHE
In data 30/10/2020 la Società Herambiente S.p.A. ha trasmesso mediante il Portale Regionale IPPC
(PG/2020/157251 del 30/10/2020), l'istanza per il Riesame dell' AIA
A seguito della verifica documentale positiva, Arpae, con PG/2020/160861 del 06/11/2020, ha indetto e
convocato la conferenza dei servizi in forma simultanea e modalità sincrona, nella forma della
teleconferenza, con gli Enti coinvolti
Inoltre questa agenzia ha provveduto alla pubblicazione sul BURER dell'avvenuto deposito del
procedimento in oggetto presso Arpae SAC e presso il SUAP stesso
Detta pubblicazione è stata effettuata il giorno 25/11/2020
In data 19/11/2020 si è tenuta la prima seduta della conferenza dei servizi conoscitiva per il Riesame
dell’AIA.
In data 03/12/2020 Arpae con nota PG/2020/175878 ha convocato la seconda seduta della conferenza
dei servizi.
In data 11/12/2020 si è tenuta la seconda seduta della conferenza dei servizi conclusa con la richiesta
di chiarimenti al Gestore entro la data 11/03/2021
In data 10/03/2021 la Società Herambiente S.p.A. ha trasmesso mediante il Portale Regionale IPPC
(PG/2021/40798 del 16/03/2021), le integrazioni richieste in seguito alla conferenza dei servizi del
11/12/2020 per il Riesame dell’AIA.
In data 19/03/2021 Arpae con nota PG/2021/43401 ha convocato la terza seduta della conferenza dei
servizi decisoria per il giorno 08/04/2021
Arpae - Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell’Emilia-Romagna
Sede legale Via Po 5, 40139 Bologna | tel 051 6223811 | PEC dirgen@cert.arpa.emr.it | www.arpae.it | P.IVA 04290860370
Servizio Autorizzazioni e Concessioni di Ferrara – Unità Operativa Autorizzazioni Complesse ed Energia
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Oltre alla Società stessa, sono stati invitati a partecipare alla Conferenza per quanto di propria
competenza, i seguenti Enti:
AUSL di Ferrara - Dipartimento di Sanità Pubblica
Comune di Ferrara – Servizio Qualità Ambientale Adattamento Climatico
HERA S.p.A. di Ferrara
Prefettura di Ferrara – Comando Vigili del Fuoco di Ferrara
e per ARPAE i seguenti servizi:
Servizio Territoriale di Ferrara U.O. Siti Contaminati e Vigilanza Impianti Complessi
Servizi Sistemi Ambientali – Area Centro
Nel presente verbale si dà atto di avere acquisito, preliminarmente allo svolgimento dei lavori, il
consenso informato ed esplicito dai partecipanti circa le modalità di svolgimento della conferenza e del
trattamento dei dati, ai sensi dell'art. 13 del Regolamento UE 2016/679.
La documentazione relativa all’installazione in esame è stata depositata agli atti della Conferenza, e
disponibile sul portale IPPC di ARPAE:
http://ippc-aia.arpa.emr.it/ippc-aia/DomandeAIADettaglioPub.aspx?id=68851
TUTTO CIÓ PREMESSO, SI DÀ ATTO DI QUANTO SEGUE
Il Giorno 08/04/2021, in Ferrara, presso la sede di ARPAE SAC di Ferrara, Via Bologna 534, in modalità
di teleconferenza, si è tenuta la terza riunione dei partecipanti alla Conferenza di Servizi, presieduta
dalla dott.ssa Marina Mengoli, responsabile Servizio Autorizzazioni e Concessioni di Ferrara.
Alle ore 09.30 la Presidente della Conferenza apre la riunione.
Sono presenti, in teleconferenza, quali componenti della Conferenza Alessio Stabellini (Comune di
Ferrara), Marina Mengoli (ARPAE SAC di Ferrara), Monica Castrucci (HERA SPA).
Per il Comune di Ferrara è presente inoltre l’assessore all’ambiente, Alessandro Balboni.
Sono inoltre presenti, senza diritto di voto ai sensi della L. 241/1990 e sue modifiche, Stefano Tondini,
Katia Gamberini, Stella Piccioni, Danilo Mascheroni, Andrea Carletti, Arianna Veratelli, Lorenzo
Lazazzara (Società Herambiente S.p.A.) .
Sono infine presenti Gabriella Dugoni, Silvia Orlandi, Marco Roverati, Giuditta Flachi, Gabriele Garoia,
Silvia Malservisi, Enrica Canossa, Sabina Bellodi, Giovanna Rubini (ARPAE).
Servizio Autorizzazioni e Concessioni di Ferrara –Unità Operativa Autorizzazioni Complesse ed Energia
Via Bologna 534 | 44124 Ferrara | tel +39 0532 234811 | fax +39 0532 234820 | PEC aoofe@cert.arpa.emr.it
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Risultano assenti:
● AUSL
● Vigili del Fuoco
La Presidente illustra brevemente l’iter procedurale della Conferenza, ricordando che essa rappresenta
uno strumento organizzativo messo a disposizione dall’ordinamento per pervenire all’approvazione dei
progetti quando in un determinato procedimento amministrativo siano coinvolti più interessi pubblici.
La Presidente ha poi esplicitato l’obiettivo della Conferenza odierna, volto a valutare i chiarimenti inviati
dal Gestore, le prescrizioni da inserire in AIA e il Piano di Monitoraggio e Controllo, da parte delle
Amministrazioni e degli Enti interessati dall’approvazione del Riesame dell’installazione ed ha segnalato
le concrete modalità di svolgimento della riunione.
Comunica inoltre che la durata del procedimento è pari a 100 giorni, in quanto l’installazione è registrata
EMAS, come previsto dall’art. 11 della LR 21/2004.
Si specifica che l'impianto dovrà essere adeguato alle BAT che si valuteranno nel corso di questa
istruttoria entro dicembre 2023.
Vengono valutate le integrazioni del Gestore e le modifiche all’AIA richieste.
Il Gestore ha proposto le seguenti modifiche:
Aumento capacità di trattamento da 130.000 t/anno a 142.000 t/anno ed eliminazione dell'indicazione
del quantitativo di rifiuti speciali “in via complementare e minoritaria” rispetto agli urbani
Oltre al parere di merito tecnico ambientale che viene espresso dal rappresentante del Comune
all’interno di questa conferenza e che viene anticipato essere complessivamente favorevole, con
prescrizioni anche rispetto al contenimento e miglioramento del quadro emissivo, ai sensi di quanto
previsto dalla L 241/1990, l’Assessore del Comune di Ferrara chiede di esporre l’orientamento politico
della Giunta Comunale del giorno 08/04/2021, assunto a PG 43441 del Comune di Ferrara.
La conferenza dei servizi prende atto dell'orientamento politico espresso dalla Giunta del Comune di
Ferrara: pur riconoscendo che lo stesso non afferisce alle competenze del Comune in questa sede (e
che per quanto di competenza il Comune esprime parere favorevole), si ribadisce che comunque la CDS
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nella conduzione dei lavori istruttori ha tenuto in debita considerazione gli elementi di attenzione
sottolineati dalla posizione medesima, e in primo luogo il principio di non peggioramento della qualità
dell’aria, condizione che ha sempre ispirato le valutazioni alla base dei provvedimenti autorizzatori riferiti
all’impianto in oggetto, come di seguito evidenziato:
● il quantitativo di 142.000 t/anno era già stato previsto e valutato nella procedura di VIA a cui è
stato sottoposto l’impianto
● i valori limite giornalieri di concentrazione degli inquinanti vengono confermati e in alcuni casi
saranno inferiori
● il Gestore non chiede incremento dei flussi di massa autorizzati alle emissioni (ad eccezione di
quello dell’HCl per le motivazioni sotto indicate),
● si valuta, in data odierna, l’opportunità di ulteriore riduzione dei flussi di massa come di seguito
indicato:
Proposta Attuale
Polveri (kg/anno) 450 500
Tenuto conto quindi che l’impatto di questo aumento di rifiuti inceneriti rientra nei limiti emissivi dell’AIA
vigente, senza aumentare la pressione ambientale già autorizzata.
Rispetto a quanto indicato nel documento politico del Comune di Ferrara si evidenzia inoltre che:
● la CO2 non è un inquinante normato dall’AIA
● gli autocontrolli sulle polveri sottili svolti dall’inceneritore fino ad oggi sono risultati tutti o quasi
sotto al limite di rilevabilità strumentale (0,01 mg/Nm3)
La conferenza ritiene di accettare la richiesta del proponente
Le prescrizioni conseguenti dell’AIA, in sintesi saranno:
● nuovi limiti sui flussi di massa come sopra riportato
● nuovi limiti di concentrazione oraria, come più sotto riportato
● mantenimento fino al 31/12/2023 delle frequenze attuali di monitoraggio al camino per le verifiche
in discontinuo, come meglio indicato nel paragrafo specifico
● mantenimento del presidio della sorveglianza ambientale sulle ricadute
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Revisione del limite di flusso di massa per il parametro HCl alle emissioni in atmosfera
Valutate le motivazioni del Gestore rispetto a un consumo di reagenti, diminuzione del traffico indotto,
diminuzione dei rifiuti prodotti, seppure in quantitativi limitati, e tenuto conto che il limite inferiore dei BAT
AEL è pari a 2 mg/Nm3, che rappresenta la proposta di Herambiente,
la conferenza ritiene di accettare tale richiesta
La prescrizione conseguente dell’AIA in sintesi sarà:
verifica degli effettivi benefici ambientali, da inserire nella relazione annuale
Revisione elenco EER
Valutate le considerazioni del Gestore, in particolar modo rispetto all’introduzione di rifiuti costituiti da
fanghi di depurazione, si ritiene di accettare quanto proposto, visto l’esiguo quantitativo. Tuttavia si
ritiene anche necessario definire le caratteristiche e limitare il flusso dei fanghi, per il basso potere
calorifico che li caratterizza e che evidenzia come la combustione in un forno di questo tipo non risulti il
trattamento più appropriato e che richieda accortezze gestionali particolari
Le prescrizioni conseguenti dell’AIA in sintesi saranno:
● I fanghi trattati (EER 070512, 190206) dovranno avere un potere calorifico inferiore (PCI) > 2000
kcal/kg e un tenore di sostanza secca > 20%
● Il quantitativo di fanghi trattati non deve superare le 4.000 t/anno e 3 carichi a settimana.
Herambiente si riserva di verificare ed eventualmente controdedurre in fase di osservazioni allo schema
di AIA, il criterio di ammissibilità qui introdotto relativo al PCI > 2000 kcal/kg
Revisione del Piano di Monitoraggio e controllo
Rispetto alla frequenze degli autocontrolli indicati dal Gestore la conferenza prescrive quanto segue:
Fino alla data di messa in esercizio del nuovo campionatore a lungo termine di ultima generazione
AMESA-D per il parametro PCDD/PCDF (che effettuerà anche l’analisi dei PCB) si dovrà effettuare il
monitoraggio con frequenza mensile dei seguenti parametri:
PCB, PCDD/PCDF, IPA, PM10, PM2,5, Metalli, Cd+Tl, Hg
A seguito della messa in esercizio del campionatore a lungo termine di ultima generazione AMESA-D
per il parametro PCDD/PCDF (che effettuerà anche l’analisi dei PCB) si dovrà effettuare il monitoraggio
con frequenza mensile dei seguenti parametri:
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PM10, PM2,5, Metalli, Cd+Tl
e quadrimestrale per il parametro IPA, PCB, PCDD/PCDF, Hg.
Le frequenze degli autocontrolli sopra riportate dovranno essere mantenute fino al 31.12.2023. Dopo
tale data, sulla base delle risultanze dei campionamenti, il Gestore potrà proporre alla conferenza dei
servizi una modifica delle frequenze prescritte.
Per quanto riguarda i monitoraggi sugli scarichi, la Conferenza ritiene che, vista la natura degli stessi, le
richieste possano essere accettate.
Inoltre, per le acque meteoriche di prima pioggia, di ritiene che i monitoraggi possano essere
ulteriormente semplificati.
Proposta aggiornamento del Piano di Monitoraggio Ambientale
I documenti esaminati sono i seguenti:
● HERAmbiente: ALLEGATO 1 - Relazione tecnica - cod. TV 01 FE AA 01 DT RT 01.00 del
15/09/2020
● HERAmbiente: ALLEGATO RT 1.2 - Relazione esiti monitoraggi ambientali - cod. TV 01 FE AA
01 DT RT 01.02 del 15/09/2020
● HERAmbiente: ALLEGATO 5.1 - Proposta di revisione del Piano di monitoraggio ambientale -
cod. TV 01 FE AA 01 DT PM 05.01 del 15/09/2020
● Verbale della cds del 11/12/2020 e in particolare i seguenti punti della richiesta di integrazioni
33. “Portare a coerenza i seguenti documenti, che contengono incoerenze interne ed esterne
“Proposta di revisione del Piano di monitoraggio ambientale”, Allegato 5.1 - cod. 5.1_TV 01 FE
AA 01 DT PM 05.01 ; “Relazione tecnica”, paragrafo “D.2.5 Proposta di aggiornamento del Piano
di monitoraggio ambientale”, Allegato 1 - cod. 1.0_TV_01_FE_AA_01_DT_RT_01.00”;
34. “In riferimento alle motivazioni esplicitate dal Gestore a giustificazione della scelta di
sospendere il monitoraggio di PCDD/PCDF, si ritiene sia necessario integrare le valutazioni
avendo a riferimento le modifiche introdotte sugli autocontrolli di questi microinquinanti
conseguenti all’applicazione delle Best Available Techniques (BAT)”.
● HERAmbiente: ALLEGATO 1 - Relazione tecnica - cod. TV 01 FE AA 01 DT RT 01.00 del rev 01
del 15/02/2021
● HERAmbiente: ALLEGATO 5.1 - Proposta di revisione del Piano di monitoraggio ambientale -
cod. TV 01 FE AA 01 DT PM 05.01, rev 01 del 15/02/2021
● HERAmbiente: ELABORATO 1 - Relazione tecnica integrativa, cod.
1.0_TV_01_FE_AA_01_I1_RT_01.00, rev.00 del 15/02/2021.
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Herambiente propone una modifica all’attuale Piano di monitoraggio ambientale secondo le specifiche
contenute nel documento ALLEGATO 5.1 - Proposta di revisione del Piano di monitoraggio ambientale
- cod. TV 01 FE AA 01 DT PM 05.01, rev 01 del 15/02/2021.
Tale documento consiste in una revisione del precedente documento di pari oggetto, revisionato da
Herambiente sulla base della richiesta di integrazioni formulata durante la Conferenza dei Servizi del
11/12/2020.
Il Piano di Monitoraggio Ambientale presentato nel documento definitivo può essere sintetizzato come
nel seguito.
Monitoraggio della qualità dell’aria
Riguardo al monitoraggio della qualità dell’aria nell’intorno del termovalorizzatore il Piano proposto
prevede quanto segue.
Punto di monitoraggio: parco pubblico Via G.Franco, loc. Cassana; tale postazione è la medesima sia
per i monitoraggi di base che per le campagne intensive.
Monitoraggi di base della durata di n.6 settimane/anno distribuite nelle tre stagioni climatiche
primavera, estate, autunno, ciascuna di 2 settimane:
➢ rilievo della concentrazione di massa media giornaliera di PM10 e PM2,5;
➢ determinazione dei seguenti microinquinanti organici contenuti nel PM10 su campioni settimanali:
IPA totali, benzo(a)pirene, PCDD/PCDF;
➢ determinazione dei seguenti microinquinanti inorganici contenuti nel PM10 su campioni
settimanali: Arsenico, Nichel, Cadmio, Piombo;
➢ valutazione delle capacità dispersive della bassa atmosfera con monitoraggio in continuo
(frequenza oraria) della radioattività naturale.
Campagne intensive della durata di n.3 settimane nel periodo invernale (gennaio-febbraio):
➢ rilievo della concentrazione di massa media giornaliera di PM10 e PM2,5;
➢ determinazione della composizione chimica (specie ioniche, elementi, carbonio organico e
carbonio elementare) di campioni medi giornalieri di PM10 e di PM2,5 con bilancio di massa e
valutazione delle sorgenti principali (materiale terrigeno, aerosol marino, specie antropogeniche
primarie, secondarie, specie organiche);
➢ determinazione della distribuzione degli elementi nella frazione idrosolubile e residua del PM10 e
del PM2,5;
➢ determinazione dei seguenti microinquinanti organici contenuti nel PM10 su campioni settimanali:
IPA totali, benzo(a)pirene, PCDD/PCDF;
➢ valutazione delle capacità dispersive della bassa atmosfera mediante monitoraggio in continuo
(con frequenza oraria) della radioattività naturale.
Durata del Piano di monitoraggio: il Piano ha validità per l’intera durata dell’AIA, ad eccezione del
monitoraggio di PCDD/PCDF, per i quali il Gestore ne prevede l’effettuazione per un periodo transitorio
di durata pari a due anni a partire dalla data di attivazione del monitoraggio a lungo termine alle
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emissioni del termovalorizzatore, secondo il protocollo/manuale per la gestione dei campionatori validato
dall’Autorità Competente.
Rispetto all’attuale PMA le differenze sono le seguenti:
Monitoraggi di base
➢ la durata complessiva delle campagne di monitoraggio viene ridotta da 12 settimane/anno a 6
settimane/anno con mantenimento della copertura delle diverse stagioni climatiche (primavera,
estate, autunno) con conseguente proporzionale riduzione del numero di campioni.
Campagna intensiva
➢ la durata complessiva delle campagne di monitoraggio viene ridotta da 4 settimane/anno a 3
settimane/anno con mantenimento della stagionalità (campagne invernali da eseguirsi in
gennaio-febbraio) con conseguente proporzionale riduzione del numero di campioni.
➢ sospensione dell'analisi della distribuzione dimensionale del materiale particellare con relativa
analisi chimica.
Durata del Piano di monitoraggio: il monitoraggio di PCDD/PCDF è previsto per un periodo transitorio
di durata pari a due anni a partire dalla data di attivazione del monitoraggio a lungo termine alle
emissioni del termovalorizzatore, secondo il protocollo/manuale per la gestione dei campionatori validato
dall’Autorità Competente.
Il punto di monitoraggio, sia per le campagne di base che per quelle intensive, resta il medesimo,
localizzato nel parco pubblico Via G.Franco, loc. Cassana.
Nel seguito si riportano le motivazioni indicate dal Gestore per la modifica del Piano di Monitoraggio e le
relative valutazioni di questo Servizio.
Riduzione della durata complessiva dei monitoraggi di base e delle campagne intensive: la
riduzione della durata complessiva delle campagne di monitoraggio (da 16 settimane/anno a 9
settimane/anno complessive) è motivata dal fatto che la nuova tempistica proposta rispetta ugualmente
gli ‘Obiettivi di qualità dei dati’ indicati dal D. Lgs 155/10 Allegato 1 “Obiettivi di qualità dei dati” - Tabella
1, che prevedono un periodo minimo di copertura per misure periodiche di almeno 8 settimane/anno,
distribuite in modo regolare per rappresentare le diverse condizioni metereologiche.
Inoltre, nel merito degli esiti delle campagne effettuate dall’inizio dei monitoraggi ad oggi, emerge un
quadro di insieme che sinteticamente indica che ‘il livello di inquinamento ambientale nell’area indagata
è sostanzialmente riconducibile alle condizioni meteo climatiche che favoriscono il ristagno degli
inquinanti e conseguentemente una sostanziale situazione di inquinamento di fondo di carattere esteso,
di natura regionale. Mentre sembrano essere tracciabili gli apporti di alcune sorgenti tipiche
dell’inquinamento atmosferico quali: il traffico veicolare, il riscaldamento civile e da biomasse, il
contributo del termovalorizzatore è difficilmente discriminabile dal fondo ambientale’.
Questo Servizio concorda con le valutazioni sopra esposte e con la proposta effettuata dal Gestore,
fermo restando che la raccolta minima di dati deve essere almeno pari al 90% del tempo di monitoraggio
così come previsto dal D. Lgs 155/10 Allegato 1 “Obiettivi di qualità dei dati”. Inoltre nel caso di
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condizioni meteorologiche particolari (esempio prolungati periodi di pioggia), che potrebbero inficiare la
rappresentatività dei dati del monitoraggio, si richiede di prolungare le campagne per un congruo periodo
di tempo.
Sospensione dell'analisi della distribuzione dimensionale del materiale particellare con relativa
analisi chimica: la sospensione è motivata dal fatto che il Gestore ritiene che “i dati ottenuti dall’analisi
della distribuzione dimensionale del materiale particellare con relativa analisi chimica effettuata mediante
impattore a multistadio nel corso dei precedenti studi hanno permesso di ottenere un’ampia
caratterizzazione morfologica e composizionale del particolato raccolto nel sito di indagine”.
Inoltre, nel merito degli esiti delle campagne effettuate dall’inizio dei monitoraggi ad oggi, emerge un
quadro di insieme che sinteticamente indica che la distribuzione dimensionale dei microelementi ha
evidenziato un contributo combustivo prevalentemente associato a sorgenti diffuse e/o remote. E’
individuabile inoltre la presenza di sorgenti combustive locali (traffico e riscaldamento, oltre alle sorgenti
industriali). Nella frazione grossolana, i profili ottenuti per la maggior parte degli elementi sono
compatibili con un’origine prevalentemente legata al risollevamento di polveri stradali, che si conferma
una delle principali sorgenti delle concentrazioni elementari nel PM.
Per quanto sopra esposto questo Servizio concorda con la proposta effettuata dal Gestore.
Effettuazione del monitoraggio di PCDD/PCDF per un periodo transitorio: il Gestore prevede
l’effettuazione del monitoraggio di PCDD/PCDF per un periodo transitorio di durata pari a due anni a
partire dalla data di attivazione del monitoraggio a lungo termine alle emissioni del termovalorizzatore,
secondo il protocollo/manuale per la gestione dei campionatori validato dall’Autorità Competente.
Al termine della fase transitoria, il Gestore prevede di presentare una relazione valutativa nella quale
illustrerà i risultati conseguiti, sia in termini di autocontrollo alle emissioni che di indagini sulla qualità
dell’aria, “allo scopo di verificare se permangono le condizioni per la sospensione delle indagini di
PCDD/PCDF nel particolato atmosferico, come inizialmente proposto in sede di attivazione dell’istanza di
riesame”.
Le motivazioni indicate dal gestore sono le seguenti:
● “in fase di autocontrollo periodico il valore massimo in emissione misurato nel periodo 2015-2020
per PCDD/PCDF è stato pari a 3,5 pg-TEQ/Nm3 rilevato sulla linea 2 (campionamento del
01/08/2019) a fronte di dati pressoché inferiori a 1 pg-TEQ/Nm3 su entrambe le linee;
● tale valore massimo costituisce il 7% del limite in emissione fissato dall’AIA (0,05 ngTEQ/Nm3 ) e
il 3,5% del limite in emissione stabilito dal D.Lgs 46/2014 (0,1 ng-TEQ/Nm3);
● gli esiti delle attività di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria, condotte in area esterna
all’impianto, hanno evidenziato per le diossine delle concentrazioni bassissime, dell’ordine di
qualche decina di fg-TEQ/m3,
● l’ultima relazione disponibile sul monitoraggio della qualità dell’aria ne ha sottolineato una
tendenza alla riduzione, se esaminati i trend nel lungo periodo,
● tali composti non presentano richiami normativi per il confronto,
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● in assenza di riferimenti legislativi, i livelli fino ad oggi misurati in area ambiente sono sempre
stati molto inferiori ai valori assunti a riferimento, ovvero ai valori consigliati da WHO per le aree
urbane (100 fg-TEQ/m3 ).
Questo Servizio concorda con la definizione di un periodo transitorio durante il quale mantenere la
determinazione di PCDD/PCDF, i cui esiti complessivi andranno valutati dall’Autorità competente al
termine del periodo, ai fini della verifica della sussistenza delle condizioni per la sospensione di tali
indagini.
Tuttavia si ritiene che da ora fino all’inizio del periodo transitorio sia necessario mantenere il
monitoraggio di PCDD/PCDF senza soluzione di continuità, secondo le specifiche previste nel
monitoraggio di base; inoltre il monitoraggio dovrà ricomprendere l’intero periodo oggetto di simulazione
modellistica di dispersione cioè fino al dicembre 2023.
Si intende comunque che durante l’intero periodo di monitoraggio i dati di analisi dei suddetti
microinquinanti vengano trasmessi ed esaminati annualmente all’interno della reportistica annuale
prodotta dal Gestore, così come previsto per i rimanenti parametri.
Monitoraggio del suolo
Riguardo al monitoraggio del suolo nell’intorno del termovalorizzatore il Piano proposto prevede il
mantenimento sia delle attività già in essere che della frequenza attuale, che è triennale, a partire dal
2022.
Questo Servizio concorda con la proposta effettuata dal Gestore.
Modellistica di dispersione
Lo studio di dispersione modellistica proposto rimane sostanzialmente invariato, ad eccezione della
richiesta di sospensione della simulazione del PM10, tenuto conto che il Gestore non ne prevede più la
rilevazione nell’ambito del piano di monitoraggio e controllo delle emissioni.
La frequenza resta triennale con periodo di simulazione dal 1 gennaio del primo anno al 31 dicembre del
terzo anno in esame: il prossimo studio sarà relativo al triennio 2021-2022-2023.
Poichè il Piano di monitoraggio e controllo prevede il mantenimento della misura di PM10 a camino,
questo Servizio ritiene necessario effettuare lo studio di dispersione modellistica anche per questo
inquinante.
Sempre relativamente al monitoraggio delle immissioni, la conferenza decide di inserire nell’AIA
quanto previsto nello specifico protocollo, quale parte integrante e sostanziale.
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Introduzione operazione R12
ARPAE specifica che la richiesta non può essere accolta in quanto è indicato nell’allegato C alla parte
Quarta del Dlgs 152/2006, nota 7, che questa operazione è preliminare e precede altre operazioni di
recupero e quindi non deve seguire, di norma, un’operazione R1.
Non è quindi possibile autorizzare questa attività.
Per lo stesso motivo si ritiene necessario eliminare l’operazione D13.
Per le situazioni di reale necessità, descritte da Herambiente, remote e di emergenza, si ritiene
necessario procedere ad una valutazione caso per caso, per cui Herambiente dovrà preventivamente
comunicare tali evenienze ad ARPAE al fine di ottenere un assenso circa le modalità gestionali
proposte
Si prende infine atto delle modifiche alle planimetrie , che saranno allegate al riesame di AIA
Si passa successivamente ad esaminare le integrazioni predisposte da Herambiente sulle BATC ed
eventuali prescrizioni conseguenti
BAT 2 e BAT 20 - Efficienza energetica
Il Gestore ha risposto a quanto richiesto
Prescrizione:
Tenuto conto della prescrizione esistente in AIA che recita:
Riguardo il mix di fonti energetiche che alimentano, dal sito di Via Diana, la rete cittadina di
teleriscaldamento, nelle condizioni di funzionamento normale dovrà valere quanto segue:
- la priorità di alimentazione è affidata agli scambiatori alimentati direttamente dal fluido
geotermico, dato che la fonte è da considerarsi pienamente rinnovabile;
- in seconda priorità, va utilizzato il calore proveniente dal termovalorizzatore, che va sempre
massimizzato, riducendo al contempo la produzione di Energia Elettrica;
- in terzo luogo, si potranno utilizzare le caldaie a gas naturale tradizionali, ad acqua calda,
soprattutto per coprire le punte di domanda termica. Questa priorità vale anche per le caldaie
disposte in altri punti della rete, a meno che le condizioni di esercizio istantanee delle rete di
distribuzione non rischino di far calare la temperatura di mandata sotto i minimi tecnici.
si chiede al Gestore di proporre uno o più indicatore da cui si possa desumere il rispetto di tale
prescrizione
BAT 3
Sonde di temperatura in camera di combustione e post combustione
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BAT 4
Gestione misurazione parametro Mercurio e applicazione BAT AEL
Gestione misurazione parametro Diossine e applicazione BAT AEL / SME
Sulla idoneità dell’analizzatore in continuo di Hg e sugli adeguamenti dei campionatori AMESA per le
diossine, saranno presenti le seguenti prescrizioni:
○ il gestore dovrà installare il secondo campionatore a lungo termine di ultima generazione AMESA-D
per il parametro PCDD/PCDF entro tre mesi dal rilascio dell’AIA, e provvedere alla sua validazione
secondo la Norma UNI CEN/TS 1948-5:2015 , inviando ad ARPAE la relativa documentazione,
○ Il gestore dovrà provvedere alla sostituzione dell’attuale campionatore con un nuovo campionatore
di ultima generazione AMESA-D entro sei mesi dal rilascio dell’AIA, e provvedere alla sua
validazione secondo la Norma UNI CEN/TS 1948-5:2015, inviando ad ARPAE la relativa
documentazione
○ Ai fini dell’utilizzo degli analizzatori per il monitoraggio in continuo di Hg per la verifica del limite
fiscale sulla media giornaliera a partire da luglio 2022, il gestore dovrà:
○ effettuare su entrambi gli strumenti la verifica di QAL2 e il test di variabilità e trasmetterne
gli esiti entro il 31 marzo 2022. In caso tali verifiche non diano esiti positivi, il gestore
dovrà provvedere a ripetere la calibrazione degli strumenti o comunque ad adeguarli entro
il 30 giugno 2022;
○ Il Gestore dovrà comunicare ad ARPAE e al Comune l’entrata in esercizio di tali campionatori
○ Il Gestore dovrà produrre un aggiornamento del Manuale SME che tenga conto di quanto segue:
■ nuovi limiti alle emissioni e sui flussi di massa;
■ l’integrazione della procedura per la gestione di Gestione dei campionamenti di
PCDD/PDCF mediante il sistema AMESA;
■ l’aggiornamento della verifica di zero e di span dei due analizzatori per Hg,
tenendo conto delle indicazioni di cui sopra;
■ la verifica dell’ l’adeguatezza del SAD alla norma UNI 17255-1:2019 Parte 1:
Specifiche dei requisiti per il trattamento e il reporting dei dati
○ Il protocollo 2014 non è più vigente e pertanto la gestione dei malfunzionamenti dell’impianto che
interessano lo SME o dello SME stesso dovrà essere dettagliata all’interno del Manuale. Le
indicazioni tecnico operative pertinenti e ancora attuali riportate in tale protocollo andranno pertanto
direttamente integrate nel Manuale di Gestione dello SME. Ad esempio:
■ forme alternative di controllo sui vari inquinanti in caso non sia possibile effettuare
misurazione in continuo;
■ gestione dei parametri (polveri, Hg, Temperatura – Pressione e Portata fumi) per i
quali non sono previsti sistemi di riserva, in caso di indisponibilità dell’analizzatore di
backup o per guasto della restante strumentazione.
12

Si conferma l’intenzione di interrompere la comunicazione periodica dei dati SME da parte di
Herambiente verso ARPAE, in quanto supportata da strumenti ormai obsoleti e superati. Il Gestore dovrà
quindi tenere a disposizione la reportistica, in caso di richieste specifiche, oltre alle verifiche periodiche.
BAT 5 e BAT 18 - OTNOC
Si specifica che verrà richiesto il monitoraggio anche del parametro metalli oltre alle diossine, durante le
fermate estive dell’impianto
BAT 7 e BAT 14 - Sostanze incombuste
BAT 9
BAT 12
BAT 21 - Emissioni odorigene
BAT 23, BAT 24, BAT 26 e BAT 36
BAT 30
BAT AEL (Tabella 3, Tabella 5, Tabella 6, Tabella 7)
13

Si specifica che, per il parametro NOx, nella documentazione integrativa il Gestore ha proposto il limite
giornaliero pari a 120 mg/Nm3. A seguito di confronti con gli altri impianti analoghi in regione e ribadito
che le prestazioni effettive dell’impianto sono molto al di sotto di tale limite, tenendo anche in
considerazione la fragilità del territorio per tale parametro, la conferenza prescrive il nuovo limite pari a
100 mg/Nm3
Per quel che riguarda Polveri e TOC, si accettano le proposte di Herambiente
In sede di conferenza si valuta inoltre di introdurre anche l’analisi dei PCB con campionamenti con con
AMESA-D, senza associare un limite fiscale. Al termine del periodo di osservazione (31/12/2023) si
valuterà come procedere.
Si riportano sotto i limiti nuovi:
Parametro SME Media semioraria
100° percentile
[mg/Nm3]
Media semioraria
97° percentile
[mg/Nm3]
Media giornaliera/
media del periodo di
campionamento
[mg/Nm3]
Polveri x 20 4 4
Cd+Tl / / / 0.02
Metalli:
Sb+As+Pb+Cr+Co+Cu+Mn+
Ni+V
/ / / 0.3
HCl x 40 6 6
HF x 2 2 1
SO2 x 50 20 20
NOx x 300 100 100
CO x ** ** 50
NH3 x 10 5 5
TOC x 15 8 8
PCDD+PCDF / / / 0,05 ngFTE/Nm3
PCDD+PCDF Amesa / / 0,05 ngFTE/Nm3
Hg x / / 50 ug/Nm3 (media
oraria da autocontrolli)
20 ug/Nm3 (media
giornaliera daSME)
PCB / / / 0,08 ngFTE/Nm3
IPA / / / 0,01
14

PM10 (***) / / / 1
PM2.5 (***) / / / /
(**) I valori limite di emissione per le concentrazioni di monossido di carbonio (CO) misurati non devono superare nei gas di
combustione (escluse le fasi di avviamento ed arresto):
▪ - 50 mg/Nm3
come valore medio giornaliero;
▪ - 100 mg/Nm3
come valore medio su 30 minuti,
▪ - 150 mg/Nm3
come valore medio su 10 minuti,
(***) Dovrà essere svolta la determinazione discontinua con impattore per il frazionamento e la determinazione in massa di PTS, PM10
e PM2,5 con tempo di campionamento tale da consentire di determinare in massa tutti e tre i parametri (fino al raggiungimento del
limite di rilevabilità) e comunque fino ad un massimo
BAT 35
BAT 37
Oltre a ciò, gli enti presenti in conferenza hanno valutato le seguenti integrazioni:
Categorie IPPC
Motivare la presenza del codice IPPC 5.1, come attività connessa, in quanto sembra più appropriato il
codice 5.5 per lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi
Valutato che lo stoccaggio dei rifiuti pericolosi è gestito in deposito temporaneo e non come messa in
riserva/deposito preliminare, nessuno dei codici IPPC dell’Allegato VIII alla Parte Seconda del DLgs
152/2006 risulta applicabile .
Nuovi Codici EER per fanghi
Le prescrizioni relative sono state indicate sopra
Rifiuti
Valutare l’impatto gestionale ed autorizzativo sui codici EER che potrebbero essere classificati come
assimilati a seguito delle recenti modifiche alla parte IV del DLgs 152/20006
15

Emissioni in atmosfera
Limiti sui flussi di massa
Questo tema è stato già trattato sopra
Scarichi idrici
Con riferimento alle integrazioni del Gestore, si specifica quanto segue:
● lo scarico S1, essendo composto solo da acque di seconda pioggia, non deve essere autorizzato
● lo scarico S3, essendo composto solo da acque domestiche, non deve essere autorizzato
● i monitoraggi per gli scarichi autorizzati S2 ed S4 verranno attuati come proposto dal Gestore
Hera SPA specifica inoltre che, per la misurazione delle quantità scaricate in S2, accoglie il calcolo
proposto nella Relazione integrativa “scarichi idrici” ovvero calcolo fatto per differenza tra i contatori già
presenti per S2A e S2F.
Per S2D, tenuto conto della proposta di installare un misuratore “volumetrico”, questo dovrà essere di
tipo magnetico, entro massimo il 31/12/2021 (con comunicazione di avvenuta installazione)
Rispetto alla deroga sui cloruri allo scarico S2, questa verrà portata a 3.000 mg/l, tenuto conto dei rilievi
analitici effettuati negli ultimi anni.
Verifica di sussistenza della necessità di presentare la relazione di riferimento
Il Gestore ha presentato la documentazione prevista dal decreto 272/2014 nel maggio 2015. Detta
documentazione è stata verificata da questo ufficio in relazione alla coerenza rispetto alla procedura
riportata nell'Allegato 1 al medesimo decreto e verificata da Arpae ST in relazione alle sostanze
pericolose e ai presidi ambientali (nota prot. PGFE/2017/6312 del 31/05/2017).
Il Gestore ha concluso la verifica di sussistenza escludendo la necessità di elaborare la relazione di
riferimento.
Con la presente istruttoria ha aggiornato tale valutazione.
Tuttavia, dall’esame dei contenuti di entrambi i documenti, si ritiene opportuno chiedere al Gestore un
miglioramento ambientale, ossia di eliminare i due serbatoi interrati di gasolio presenti nel sito per
utilizzare serbatoi fuori terra dotati di idonei bacini di contenimento
Prescrizioni di AIA
● Il gestore deve presentare un piano per eliminare i serbatoi interrati di gasolio, con la
specificazione che, a seguito della rimozione delle cisterne interrate, dovranno essere prelevati
campioni di terreno di fondo e pareti dello scavo per la verifica dei parametri idrocarburi leggeri e
pesanti, BTEX, IPA.
16

● A seguito degli interventi di cui sopra , il Gestore dovrà aggiornare la documentazione presentata
ai sensi dell’art. 4 del Decreto 95/2019
Classificazione industria insalubre
Herambiente riferisce, in merito alla classificazione come industria insalubre, di ritenere che gli
inceneritori di rifiuti, anche non pericolosi, rientrino fra le industrie insalubri di cui al R.D. 1265/1934,
come aggiornato dal DM 05/09/1994; già la vigente AIA inoltre considera applicabile tale normativa
all’impianto (pag. 8 AIA n. 91987/2007).
Data la definizione di cui all’art. 183 lett. s del D.Lgs. 152/2006, che definisce il “trattamento” come
qualsiasi operazione di recupero o smaltimento e la definizione di cui all’art. 265, comma 1 ultimo
periodo, per cui “Ogni riferimento ai rifiuti tossici e nocivi continua ad intendersi riferito ai rifiuti
pericolosi”, riteniamo che l’impianto di Ferrara rientri nella definizione di impianti di trattamento dei rifiuti
solidi non pericolosi di cui al punto 100 dell’elenco B della Parte I - Industrie di prima classe –
dell’ELENCO DELLE INDUSTRIE INSALUBRI di cui al DM 05/09/1994 (attuazione del R.D. 1265/1934).
Tariffe istruttorie
Il gestore ha versato 10.240 Euro in data 12/10/2020.
Dalle verifiche di ARPAE, si concorda con quanto calcolato dal Gestore, a meno della riduzione del 20%
calcolata anche per la tariffa del deposito temporaneo, che non è invece previsto dalla DGR 19 , ma
che,vista l'esiguità della differenza (50 euro), che si ritiene “assorbita” nella tariffa totale.
Principio di prossimità
Si evidenzia che la prescrizione attuale di AIA che recita:
Il conferimento di rifiuti speciali non pericolosi dovrà avvenire in via complementare e minoritaria, nel
pieno e vincolante rispetto del “principio di prossimità” così come previsto dall’art. 182 bis, comma 1,
lettera b), del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. e delle norme generali che disciplinano la materia, fino al limite
massimo complessivo già autorizzato di 130.000 t/anno.
verrà eliminata dal Capitolo D delle prescrizioni, in quanto riguarda l’affermazione di un principio sancito
per i soli rifiuti urbani non differenziati (o per l’operazione di “smaltimento” di tutti i rifiuti).
Su richiesta del Comune di Ferrara, si ritiene comunque di inserirla nel capitolo E dell’AIA, come
raccomandazione.
17

AL TERMINE DELLA DISCUSSIONE LA CONFERENZA
conclude all’unanimità che, poiché l'impianto è sostanzialmente allineato alle nuove BAT, si può
procedere al rilascio dell'atto di Riesame dell'AIA, con le modifiche richieste alle condizioni
discusse in data odierna. A tal fine, Arpae provvederà a redigere lo schema di AIA, al quale la
ditta potrà produrre eventuali osservazioni.
All'interno di tale documento saranno formulate le prescrizioni valutate in sede odierna nonché i
tempi di adeguamento alle BAT.
Il presente verbale viene trasmesso in formato .pdf a tutti i partecipanti ai lavori i quali accettano di
firmarlo in modo disgiunto e trasmetterlo successivamente a questa Agenzia.
NOME E
COGNOME
ENTE / SERVIZIO FIRMA
Alessio Stabellini
Comune Ferrara
Servizio Qualità Ambientale Adattamento
Climatico
Marina Mengoli Dirigente SAC di Ferrara
Monica Castrucci Hera SPA
La Conferenza si conclude alle ore 12.45.
Il presente verbale viene consegnato in data odierna alla Società Herambiente S.p.A.
lì 08/04/2021
La Presidente della Conferenza di Servizi
Dott. Ssa Marina Mengoli
Per la Società Herambiente S.p.A.
______________________
18

Il verbale della Conferenza di servizi sull'Inceneritore

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