Presentazione del dr.Emanuel Mian,PhD-psicologo referente presso l'Istituto Nazionale di Chirurgia dell'Obesita' (INCO) di Milano al Convegno Nazionale di Roma della Società Italiana di Terapia Cognitiva Comportamentale nel 2012.
La gestione del paziente obeso prima e dopo la chirurgia bariatrica
1. 1
La gestione del paziente obeso
prima e dopo la chirurgia bariatrica
Emanuel Mian, PhD
2.
3. In passato... Mangi di meno…
La persona affetta da obesità
è un individuo nevrotico fissato alla fase orale
(Bychowsky, 1950; Alexander, 1934)
4.
5.
6. Perchè affrontare il (disturbo del) comportamento alimentare
ed i fattori psicologici
nella chirurgia dell’obesità?
7. L’introito alimentare è un processo complesso regolato da:
STIMOLI ESTERNI
quantità e qualità del cibo, appetibilità, fattori ambientali, psicologici, culturali etc..
STIMOLI INTERNI
provenienti dal nostro organismo
(segnali ormonali, neurochimici e metabolici)
8. COSA e QUANTO
PERCHE’ ?
CON CHI ?
QUANDO ?
COME ?
DA QUANTO TEMPO ?
PER QUANTO TEMPO ?
12. Alimentazione Disturbata
Peso elevato
Fluttuante Autostima
Isolamento
Bassa tolleranza alle frustrazioni
Distorsioni Immagine Corporea
Mancanza di comunicazione
Intolleranza emotiva
Traumi-Abusi
Distorsioni di pensiero
13. Intolleranza alle emozioni
Insoddisfazione corporea Dieta
Bassa autostima nucleare Caos
Nutrizionale
Aumento di peso
Sentimenti depressivi
autosvalutazione/ colpevolizzazione
Fame emotiva
Alimentazione
Fallimento delle diete incontrollata
+
Abbuffate
14. Chirurgia bariatrica dal punto di vista
psicologico (quando, quale,perchè)
I criteri di inclusione dei pazienti (Linee guida SICOB-SISDCA-SIO-NICE; Cowan, Hiler,
& Buffington, 1999; Fried et al., 2007) per quanto concerne l’aspetto psicologico sono di
una diagnosi negativa per:
+
Bulimia Nervosa
Binge Eating Disorder
Depressione Maggiore
Disturbo di personalità o altre gravi patologie psichiatriche
Inoltre, il consumo di alcolici è considerabile fattore escludente eventuale intervento
di chirurgia bariatrica 14
15. 15
Prima dell‘eventuale intervento chirurgico
• Storia del peso e dei trattamenti dietetici precedenti
• Anamnesi alimentare
• Risorse del paziente- Networking
• Presenza di DCA (BED-BN-NES) e/o di altre psicopatologie
• Motivazione (a dimagrire - all’intervento - al cambiamento)
• Aspettative (obiettivo di peso, valutazione se improntato su benessere psicofisico o estetico)
• Possibili difficoltà (es: non sentire fame/sazietà, abituarsi a non bere, abituarsi a
mangiare lentamente masticando in modo adeguato)
* secondo le linee guida e/o raccomandazioni NICE-SICOB-AED
16. 16
Una volta deciso…
ASSESSMENT
u Psicodiagnosi iniziale mediante strumenti psicometrici validati clinicamente
u Symptoms Checklist 90 revised (Derogatis et al, 1974,1997)
u Binge Eating Scale (Gormally et al, 1982)
u Beck Depression Inventory (Beck, Steer & Carbin,1988)
u Rosenberg Self Esteem Scale (Rosenberg, 1965)
u Body Image Assessment for Obesity (Mian et al, 2012)
u Body Image Revealer (Mian et al, 2006; Mian, 2008; Mian & Gerbino, 2009)
u Follow-ups* :
u Rivalutazione quadro depressivo e alimentazione incontrollata (BES+BECK)
u Rivalutazione autostima nucleare (RSES)
u Strategie comportamentali e di coping versus “emotional eating”, “life-events”*
u Strumenti di automonitoraggio e di ristrutturazione cognitiva *
u Gestione di eventuali “panic cards”(per gestire eventuali scivoloni-ricadute)
u Analisi delle catene comportamentali-Formulazione degli schemi personali comportamentali
u Valutazione effetti ( psicosociali) post-intervento
* secondo le linee guida e/o raccomandazioni NICE-SICOB-AED
20. Dopo la chirurgia bariatrica… 20
ed il calo ponderale
Kolotkin et al, 2002
Karlsson et al, 1998
Mian et al, 2011
21. 21
Cosa gestiamo abitualmente nel post-intervento
• Comportamenti alimentari mantenuti/modificati;
• Organizzazione stile di vita attivo/attività fisica costante e strutturata (di converso con eventuali
problemi di deambulazione o altro impedimento ad essa);
• Gestione delle emozioni negative se esse sfociano in un comportamento alimentare non
funzionale (in quantità/qualità dell'alimentazione o nella masticazione/deglutizione);
• Capacità di coping/problem solving
• Miglioramento networking- gestione isolamento ed attività
26. 26
L‘Obesità è MULTIFATTORIALE,
l’approccio più indicato è MULTIDISCIPLINARE
in ottica “INTEGR-ATTIVA” e di CONTINUOS CARE
27. 27
.... una Persona affetta da obesità ha sicuramente
un problema complesso…
ma questo non significa automaticamente
avere a che fare con una Persona difficile
cosa= quale e ’ il mio problema perche ’ ne voglio uscire (motivazione) chi? io soprattutto ma a chi rivolgermi quando= anche qui motivazione come= il chi dovra ’ valutarlo, ma devo sapere cosa vorra ’ fare del mio caso quanto tempo sono disposto ad investire per operare un cambiamento?
L ’obiettivo principale di un supporto psicologico non è tanto il calo ponderale in sé, quanto affrontare il disagio psicologico che è causa o conseguenza dell'obesità e del comportamento disfunzionale verso il cibo.
cosa= quale e ’ il mio problema perche ’ ne voglio uscire (motivazione) chi? io soprattutto ma a chi rivolgermi quando= anche qui motivazione come= il chi dovra ’ valutarlo, ma devo sapere cosa vorra ’ fare del mio caso quanto tempo sono disposto ad investire per operare un cambiamento?
Queste immagini ovviamente servono a mostrarci l ’ algoritmo della simulazione
cosa= quale e ’ il mio problema perche ’ ne voglio uscire (motivazione) chi? io soprattutto ma a chi rivolgermi quando= anche qui motivazione come= il chi dovra ’ valutarlo, ma devo sapere cosa vorra ’ fare del mio caso quanto tempo sono disposto ad investire per operare un cambiamento?
FASE DI COUNSELLING COMPORTAMENTALE RIGUARDO MASTICAZIONE-COMPORTAMENTI CHE POSSONO PORTARE