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International Cooperation
& Development Association
“I alone cannot change the world, but I can cast a stone across the waters
to create many ripples.”
Mother Teresa
La nostra missione
‘‘Supportare la popolazione
del Karamoja (Nord Uganda), in particolare i bambini,
favorendone la salute, l’istruzione, il sostentamento economico e
il miglioramento delle condizioni di vita in generale’’
Chi siamo
 L’International Cooperation & Development Association (ICAD) nasce il 23 marzo 2011
su iniziativa di 14 soci
 Il Fondatore è Luca Del Moro, si è occupato di sicurezza presso l’Ambasciata Italiana in
Uganda, Ruanda e Burundi. Dal 2004 al 2008 ha accompagnato l’Ambasciatore nelle
zone più remote e disagiate di quei paesi incontrando missionari, medici e volontari
impegnati in progetti umanitari
 Luca, attuale Presidente, tornato in Italia e convinto di poter dare un aiuto concreto a
quelle popolazione, ha promosso l’idea e ha scelto un gruppo di professionisti
provenienti da diversi settori uniti dal desiderio di realizzare progetti di solidarietà
 L’attività dell’Associazione viene oggi esercitata mediante il Consiglio Direttivo
 La sede è ad Amelia (Tr) un piccolo centro dell’Umbria, ma le persone coinvolte
risiedono sul territorio nazionale ed internazionale
 Per aumentare l’efficacia delle iniziative, è in atto il processo di riconoscimento come
ONLUS
Dove operiamo
 Operiamo nel nord Uganda, nella regione del Karamoja (nel
2007 classificata dall’ONU al terzo posto tra le zone più
povere al mondo)
 Per più di venti anni, i ribelli che stazionavano in queste
zone, al comando del Colonnello Joseph Kony (al primo
posto tra i ricercati al mondo per crimini contro l’umanità)
hanno depredato la popolazione, violentato donne e rapito
bambini
 Oggi il territorio fa parte della Diocesi di Kotido, di cui il
Vescovo, S.E. Mons. Filippi dell’ordine dei Comboniani, è
nostro amico e prezioso partner locale
 Gli interventi che effettuiamo derivano sia da segnalazioni
dei missionari presenti in loco, sia da studi, interviste e
sopralluoghi effettuati direttamente sul posto a contatto con
le popolazioni locali
Gli obiettivi
 Rivolgiamo la nostra attenzione ai bambini tentando di ridurre i problemi e i rischi
dovuti agli abusi, alle malattie e allo sfruttamento
 Favoriamo l’istruzione cercando di avviare un’economia di sostentamento per le
famiglie attraverso attività di micro-credito, tali da migliorare e rendere più dignitosa la
loro vita
 Vogliamo creare un team in cui ognuno possa mettere a disposizione la propria
esperienza professionale e personale al fine di accrescere la competenza e l’efficacia dei
nostri interventi
 Puntiamo a creare professionalità e competenze distintive attraverso la formazione
delle risorse coinvolte
‘’Siamo consapevoli che in queste regioni, tra le più povere al mondo, ogni piccolo intervento è fonte di enormi
benefici per la popolazione. Realizzare un pozzo d’acqua potabile non significa solo dissetare la popolazione che
vive nelle immediate vicinanze, ma anche ridurre le epidemie di colera, tifo e malattie gastrointestinali
trasmesse a causa della scarsità di acqua pulita e della mancanza di igiene’’
I progetti in corso
 Da marzo 2012, l’ICAD ha in carico la Maternità di Morulem
 La struttura, costruita oltre 60 anni fa con materiali disponibili a quei tempi (mattoni cotti al sole, fango e
poco cemento), ha sempre richiesto manutenzioni periodiche. Ora, a distanza di tanti anni, è stato
necessario intervenire con una ristrutturazione completa utilizzando materiali adeguati
 È posizionata nella regione del Karamoja, nord-est dell’Uganda, che soffre di un severo degrado
ambientale, scarse infrastrutture sanitarie e un’alta incidenza di malattie (tubercolosi, meningite, malaria
e diarrea tra i bambini, favorite tra l’altro dalle precarie condizioni igieniche e dalla scarsa disponibilità di
acqua pulita)
 Si registrano anche molti casi di malattie tra gli animali, e il danneggiamento delle colture di base da
parte dei funghi. Negli ultimi anni, le poche precipitazioni hanno ulteriormente debilitato la zona,
causando la riduzione dei raccolti e dell’allevamento di bestiame, e rendendo ancora più carenti le risorse
alimentari
SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM
I progetti in corso
 Il Morulem Health Centre, e in particolare il reparto di maternità, lavorano a pieno ritmo tutti i giorni
dell'anno. Solo nel 2011, il centro ha registrato oltre 3.000 visite di gestanti e 278 parti, spesso previo
trasferimento d’urgenza dall’ospedale di Matany, che dista circa 100 km da Morulem
 Durante i periodi in cui la disponibilità di risorse alimentari è ridotta al minimo, la Maternità riveste anche
il ruolo di centro nutrizionale per i bambini (nel 2011 sono stati oltre 800 i bambini assistiti)
 A questo progetto hanno aderito, sin dalle sue fasi iniziali, la Regione Umbria, il Comune di Amelia, diverse
istituzioni religiose, associazioni amerine e limitrofe, la Caritas Italiana, l’Associazione Economia
Alternativa Onlus di Roma - oltre ad imprenditori e privati che hanno contribuito con offerte di beni
materiali
 Il progetto ad oggi ha ricevuto 3 preziosi riconoscimenti dalla Presidenza della Repubblica Italiana (1
medaglia, 1 lettera di apprezzamento e 1 forma di adesione)
SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM: raccolta fondi per la sostituzione degli
alimentatori dell’IMPIANTO FOTOVOLTAICO della SALA PARTO
I progetti in corso: gli interventi da
finanziare
1. REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI RACCOLTA DELLE ACQUE PIOVANE
La raccolta dell’ acqua piovana è molto importante perché Morulem, come del resto quasi tutto il nord Uganda,
durante l’anno è interessata da lunghi periodi di siccità che causano malnutrizione e malattie tra la
popolazione. Realizzare un sistema di raccolta delle acque piovane sarebbe molto utile sia per gli usi
medico/sanitari della struttura stessa che per tutte le persone che, durante la stagione secca, la affollano in
cerca di cibo e di cure mediche.
È necessario installare le grondaie sul nuovo tetto e realizzare un basamento di cemento su cui andrà
posizionata la cisterna in pvc da circa 10 mila litri che sarà alimentata da un impianto di tubazioni
2. BONIFICA DEL SITO
Il terreno circostante la Maternità va bonificato per rendere più salubre, igienico e sicuro il sito, nonché per
allontanare del tutto le termiti
3. COSTRUZIONE DI UN ALLOGGIO PER LE GESTANTI
Le donne in attesa di partorire alloggiano in una piccola capanna in lamiera di fianco alla Maternità. La capanna
è sprovvista di ogni servizio o confort
SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM: raccolta fondi per la realizzazione di 8
progetti
I progetti in corso: gli interventi da
finanziare
4. COSTRUZIONE DI UN NUOVO PUNTO COTTURA CON MAGAZZINO ANNESSO
La cucina, adiacente alla maternità, consiste in uno spazio semiaperto in uso alle gestanti e ai loro familiari;
questa vecchia struttura si trova troppo vicino alla Maternità e i fumi invadono il reparto di degenza,
annerendo il soffitto e rendendo oltretutto insalubre l’aria nel locale. La struttura andrebbe demolita per
realizzarne una nuova più distante, dotata di nuovi punti cottura costruiti con tecniche innovative, che riduca il
consumo di legname e carbone e ne aumenti il rendimento. Sarebbe utile costruire anche un piccolo magazzino
adiacente, con all’interno circa 25-30 dispense, ognuna chiusa a chiave, per custodire i viveri delle gestanti e
dei loro familiari
5. COSTRUZIONE DI NUOVI SERVIZI IGIENICI
Le latrine, poco distanti dalla cucina, sono cabine di cemento a cielo aperto, con il pavimento in pendenza verso
l’esterno; lo scarico consiste in un foro sul muro laterale al termine della pendenza. Poco distante si trova un
pozzo in cui viene smaltita la placenta e tutti i rifiuti organici del parto. La zona che comprende le latrine e il
pozzo andrebbe interamente bonificata per dar spazio ad una struttura semplice di concezione moderna che
garantisca dei servizi igienici e alcune docce
SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM: raccolta fondi per la realizzazione di 8
progetti
I progetti in corso: gli interventi da
finanziare
6. AMPLIAMENTO DELLA SALA MORTUARIA
La sala mortuaria in uso prevede un solo posto disponibile; ne occorrono almeno quattro. Spesso, a seguito di
ritardi, i cadaveri non vengono prelevati in tempo dai parenti, causando problematiche organizzative. Sarebbe
7. SISTEMAZIONE DELLO SPAZIO ESTERNO
Gli spazi esterni e le vie di percorrenza interne sono in terra e presentano pericolosi dislivelli; è necessario
costruire muretti, scalini e pavimentare con dei ciottoli alcuni tratti, sia per regolarizzare il deflusso delle acque
piovane, che durante la stagione delle piogge creano dei pericolosi solchi, sia per rendere più agevole il
passaggio delle donne malate, dei bambini e dello stesso staff medico
8. RISTRUTTURAZIONE DEL DISPENSARIO
La struttura è gravemente infestata dalle termiti, soprattutto le travi in legno che sorreggono il tetto
pericolante; i muri presentano delle crepe in cui si creano infiltrazioni d’acqua durante le piogge; le finestre e
le bocchette di aereazione sono sprovviste di zanzariere funzionanti
SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM: raccolta fondi per la realizzazione di 8
progetti
Luca Del Moro, Fondatore e Presidente
‘’Come nostro logo è stato scelto il profilo di una
bambina africana, che ho fotografato nel marzo del
2005 durante il mio primo viaggio in Karamoja.
È proprio attraverso lei che vogliamo far giungere aiuti
umanitari ai suoi fratelli e alle tante persone che vivono
nelle più estreme condizioni di povertà.
Abbiamo scelto di intervenire in territori in cui vigono
gravi situazioni di indigenza, malnutrizione,
analfabetismo e malattie ma dove, nonostante tutto, è
rimasto vivo il seme della vita.
Tutti quelli che avranno la fortuna di recarsi in quei
luoghi, dovranno possedere doti non comuni, tra cui
saper coordinare i lavori, risolvere i problemi, prendere
delle giuste decisioni in tempi brevi, fronteggiare
continue condizioni di stress causate dalla dura realtà
senza mai alterare gli equilibri né modificare la cultura
della popolazione locale’’
I nostri Partner
Le nostre referenze
Medaglia
Presidente della Repubblica
Roma, 22 marzo 2012
Partner Locale Uganda
Diocesi di Kotido
Mons. Giuseppe Filippi
Apprezzamento
Presidenza della Repubblica
Roma, 8 marzo 2013
Forme di Adesione
Presidenza della Repubblica
Roma, 8 marzo 2013
Apprezzamento
DGCS – Ufficio VII°
Roma, 9 agosto 2013
Apprezzamento
Primo Ministro Ugandese
Roma, giugno 2012
Targa
CISOM
Amelia, 13 dicembre 2012
Apprezzamento
Dip.to della Protezione Civile
Roma, 9 agosto 2013
Targa
Telethon Onlus
Orvieto, 7 dicembre 2012
Partner Locale Uganda
Gruppo Focolare
Femminile di Kampala
Elizabeth Chin
Contatti
Luca Del Moro
Presidente
luca.delmoro@icad-italy.org
Domenico Gullì
Responsabile Fund Raising
fundrasing@icad-italy.org
ICAD
Via Enrico Chiesa, 8
05022 Amelia (Tr)
info@icad-italy.org
www.icad-italy.org
www.facebook.com/ICAD.org
Per donazioni:
ICAD, International Cooperation and development
Association
C/C Bancario
Casse di Risparmio dell'Umbria
Agenzia di Amelia (TR), Piazza Augusto Vera, 9
IBAN: IT03U0631572530100000002340
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Association Profile ICAD_21_07_2014

  • 1. International Cooperation & Development Association “I alone cannot change the world, but I can cast a stone across the waters to create many ripples.” Mother Teresa
  • 2. La nostra missione ‘‘Supportare la popolazione del Karamoja (Nord Uganda), in particolare i bambini, favorendone la salute, l’istruzione, il sostentamento economico e il miglioramento delle condizioni di vita in generale’’
  • 3. Chi siamo  L’International Cooperation & Development Association (ICAD) nasce il 23 marzo 2011 su iniziativa di 14 soci  Il Fondatore è Luca Del Moro, si è occupato di sicurezza presso l’Ambasciata Italiana in Uganda, Ruanda e Burundi. Dal 2004 al 2008 ha accompagnato l’Ambasciatore nelle zone più remote e disagiate di quei paesi incontrando missionari, medici e volontari impegnati in progetti umanitari  Luca, attuale Presidente, tornato in Italia e convinto di poter dare un aiuto concreto a quelle popolazione, ha promosso l’idea e ha scelto un gruppo di professionisti provenienti da diversi settori uniti dal desiderio di realizzare progetti di solidarietà  L’attività dell’Associazione viene oggi esercitata mediante il Consiglio Direttivo  La sede è ad Amelia (Tr) un piccolo centro dell’Umbria, ma le persone coinvolte risiedono sul territorio nazionale ed internazionale  Per aumentare l’efficacia delle iniziative, è in atto il processo di riconoscimento come ONLUS
  • 4. Dove operiamo  Operiamo nel nord Uganda, nella regione del Karamoja (nel 2007 classificata dall’ONU al terzo posto tra le zone più povere al mondo)  Per più di venti anni, i ribelli che stazionavano in queste zone, al comando del Colonnello Joseph Kony (al primo posto tra i ricercati al mondo per crimini contro l’umanità) hanno depredato la popolazione, violentato donne e rapito bambini  Oggi il territorio fa parte della Diocesi di Kotido, di cui il Vescovo, S.E. Mons. Filippi dell’ordine dei Comboniani, è nostro amico e prezioso partner locale  Gli interventi che effettuiamo derivano sia da segnalazioni dei missionari presenti in loco, sia da studi, interviste e sopralluoghi effettuati direttamente sul posto a contatto con le popolazioni locali
  • 5. Gli obiettivi  Rivolgiamo la nostra attenzione ai bambini tentando di ridurre i problemi e i rischi dovuti agli abusi, alle malattie e allo sfruttamento  Favoriamo l’istruzione cercando di avviare un’economia di sostentamento per le famiglie attraverso attività di micro-credito, tali da migliorare e rendere più dignitosa la loro vita  Vogliamo creare un team in cui ognuno possa mettere a disposizione la propria esperienza professionale e personale al fine di accrescere la competenza e l’efficacia dei nostri interventi  Puntiamo a creare professionalità e competenze distintive attraverso la formazione delle risorse coinvolte ‘’Siamo consapevoli che in queste regioni, tra le più povere al mondo, ogni piccolo intervento è fonte di enormi benefici per la popolazione. Realizzare un pozzo d’acqua potabile non significa solo dissetare la popolazione che vive nelle immediate vicinanze, ma anche ridurre le epidemie di colera, tifo e malattie gastrointestinali trasmesse a causa della scarsità di acqua pulita e della mancanza di igiene’’
  • 6. I progetti in corso  Da marzo 2012, l’ICAD ha in carico la Maternità di Morulem  La struttura, costruita oltre 60 anni fa con materiali disponibili a quei tempi (mattoni cotti al sole, fango e poco cemento), ha sempre richiesto manutenzioni periodiche. Ora, a distanza di tanti anni, è stato necessario intervenire con una ristrutturazione completa utilizzando materiali adeguati  È posizionata nella regione del Karamoja, nord-est dell’Uganda, che soffre di un severo degrado ambientale, scarse infrastrutture sanitarie e un’alta incidenza di malattie (tubercolosi, meningite, malaria e diarrea tra i bambini, favorite tra l’altro dalle precarie condizioni igieniche e dalla scarsa disponibilità di acqua pulita)  Si registrano anche molti casi di malattie tra gli animali, e il danneggiamento delle colture di base da parte dei funghi. Negli ultimi anni, le poche precipitazioni hanno ulteriormente debilitato la zona, causando la riduzione dei raccolti e dell’allevamento di bestiame, e rendendo ancora più carenti le risorse alimentari SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM
  • 7. I progetti in corso  Il Morulem Health Centre, e in particolare il reparto di maternità, lavorano a pieno ritmo tutti i giorni dell'anno. Solo nel 2011, il centro ha registrato oltre 3.000 visite di gestanti e 278 parti, spesso previo trasferimento d’urgenza dall’ospedale di Matany, che dista circa 100 km da Morulem  Durante i periodi in cui la disponibilità di risorse alimentari è ridotta al minimo, la Maternità riveste anche il ruolo di centro nutrizionale per i bambini (nel 2011 sono stati oltre 800 i bambini assistiti)  A questo progetto hanno aderito, sin dalle sue fasi iniziali, la Regione Umbria, il Comune di Amelia, diverse istituzioni religiose, associazioni amerine e limitrofe, la Caritas Italiana, l’Associazione Economia Alternativa Onlus di Roma - oltre ad imprenditori e privati che hanno contribuito con offerte di beni materiali  Il progetto ad oggi ha ricevuto 3 preziosi riconoscimenti dalla Presidenza della Repubblica Italiana (1 medaglia, 1 lettera di apprezzamento e 1 forma di adesione) SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM: raccolta fondi per la sostituzione degli alimentatori dell’IMPIANTO FOTOVOLTAICO della SALA PARTO
  • 8. I progetti in corso: gli interventi da finanziare 1. REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DI RACCOLTA DELLE ACQUE PIOVANE La raccolta dell’ acqua piovana è molto importante perché Morulem, come del resto quasi tutto il nord Uganda, durante l’anno è interessata da lunghi periodi di siccità che causano malnutrizione e malattie tra la popolazione. Realizzare un sistema di raccolta delle acque piovane sarebbe molto utile sia per gli usi medico/sanitari della struttura stessa che per tutte le persone che, durante la stagione secca, la affollano in cerca di cibo e di cure mediche. È necessario installare le grondaie sul nuovo tetto e realizzare un basamento di cemento su cui andrà posizionata la cisterna in pvc da circa 10 mila litri che sarà alimentata da un impianto di tubazioni 2. BONIFICA DEL SITO Il terreno circostante la Maternità va bonificato per rendere più salubre, igienico e sicuro il sito, nonché per allontanare del tutto le termiti 3. COSTRUZIONE DI UN ALLOGGIO PER LE GESTANTI Le donne in attesa di partorire alloggiano in una piccola capanna in lamiera di fianco alla Maternità. La capanna è sprovvista di ogni servizio o confort SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM: raccolta fondi per la realizzazione di 8 progetti
  • 9. I progetti in corso: gli interventi da finanziare 4. COSTRUZIONE DI UN NUOVO PUNTO COTTURA CON MAGAZZINO ANNESSO La cucina, adiacente alla maternità, consiste in uno spazio semiaperto in uso alle gestanti e ai loro familiari; questa vecchia struttura si trova troppo vicino alla Maternità e i fumi invadono il reparto di degenza, annerendo il soffitto e rendendo oltretutto insalubre l’aria nel locale. La struttura andrebbe demolita per realizzarne una nuova più distante, dotata di nuovi punti cottura costruiti con tecniche innovative, che riduca il consumo di legname e carbone e ne aumenti il rendimento. Sarebbe utile costruire anche un piccolo magazzino adiacente, con all’interno circa 25-30 dispense, ognuna chiusa a chiave, per custodire i viveri delle gestanti e dei loro familiari 5. COSTRUZIONE DI NUOVI SERVIZI IGIENICI Le latrine, poco distanti dalla cucina, sono cabine di cemento a cielo aperto, con il pavimento in pendenza verso l’esterno; lo scarico consiste in un foro sul muro laterale al termine della pendenza. Poco distante si trova un pozzo in cui viene smaltita la placenta e tutti i rifiuti organici del parto. La zona che comprende le latrine e il pozzo andrebbe interamente bonificata per dar spazio ad una struttura semplice di concezione moderna che garantisca dei servizi igienici e alcune docce SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM: raccolta fondi per la realizzazione di 8 progetti
  • 10. I progetti in corso: gli interventi da finanziare 6. AMPLIAMENTO DELLA SALA MORTUARIA La sala mortuaria in uso prevede un solo posto disponibile; ne occorrono almeno quattro. Spesso, a seguito di ritardi, i cadaveri non vengono prelevati in tempo dai parenti, causando problematiche organizzative. Sarebbe 7. SISTEMAZIONE DELLO SPAZIO ESTERNO Gli spazi esterni e le vie di percorrenza interne sono in terra e presentano pericolosi dislivelli; è necessario costruire muretti, scalini e pavimentare con dei ciottoli alcuni tratti, sia per regolarizzare il deflusso delle acque piovane, che durante la stagione delle piogge creano dei pericolosi solchi, sia per rendere più agevole il passaggio delle donne malate, dei bambini e dello stesso staff medico 8. RISTRUTTURAZIONE DEL DISPENSARIO La struttura è gravemente infestata dalle termiti, soprattutto le travi in legno che sorreggono il tetto pericolante; i muri presentano delle crepe in cui si creano infiltrazioni d’acqua durante le piogge; le finestre e le bocchette di aereazione sono sprovviste di zanzariere funzionanti SALVIAMO la MATERNITA' di MORULEM: raccolta fondi per la realizzazione di 8 progetti
  • 11. Luca Del Moro, Fondatore e Presidente ‘’Come nostro logo è stato scelto il profilo di una bambina africana, che ho fotografato nel marzo del 2005 durante il mio primo viaggio in Karamoja. È proprio attraverso lei che vogliamo far giungere aiuti umanitari ai suoi fratelli e alle tante persone che vivono nelle più estreme condizioni di povertà. Abbiamo scelto di intervenire in territori in cui vigono gravi situazioni di indigenza, malnutrizione, analfabetismo e malattie ma dove, nonostante tutto, è rimasto vivo il seme della vita. Tutti quelli che avranno la fortuna di recarsi in quei luoghi, dovranno possedere doti non comuni, tra cui saper coordinare i lavori, risolvere i problemi, prendere delle giuste decisioni in tempi brevi, fronteggiare continue condizioni di stress causate dalla dura realtà senza mai alterare gli equilibri né modificare la cultura della popolazione locale’’
  • 13. Le nostre referenze Medaglia Presidente della Repubblica Roma, 22 marzo 2012 Partner Locale Uganda Diocesi di Kotido Mons. Giuseppe Filippi Apprezzamento Presidenza della Repubblica Roma, 8 marzo 2013 Forme di Adesione Presidenza della Repubblica Roma, 8 marzo 2013 Apprezzamento DGCS – Ufficio VII° Roma, 9 agosto 2013 Apprezzamento Primo Ministro Ugandese Roma, giugno 2012 Targa CISOM Amelia, 13 dicembre 2012 Apprezzamento Dip.to della Protezione Civile Roma, 9 agosto 2013 Targa Telethon Onlus Orvieto, 7 dicembre 2012 Partner Locale Uganda Gruppo Focolare Femminile di Kampala Elizabeth Chin
  • 14. Contatti Luca Del Moro Presidente luca.delmoro@icad-italy.org Domenico Gullì Responsabile Fund Raising fundrasing@icad-italy.org ICAD Via Enrico Chiesa, 8 05022 Amelia (Tr) info@icad-italy.org www.icad-italy.org www.facebook.com/ICAD.org Per donazioni: ICAD, International Cooperation and development Association C/C Bancario Casse di Risparmio dell'Umbria Agenzia di Amelia (TR), Piazza Augusto Vera, 9 IBAN: IT03U0631572530100000002340 PAYPAL