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“Impianti di protezione
attiva nelle biblioteche e
archivi”
Ing. Piergiacomo Cancelliere, PhD
Direttore Vice Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili Del Fuoco
Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica

Introduzione
Sono considerati impianti di protezione attiva
attiva contro l’incendio:
- Impianti di rivelazione incendio e segnalazione
allarme incendio (IRAI);
- Impianti di estinzione o controllo dell’incendio
(sia automatici sia manuali);
- Impianti di controllo del fumo e del calore
(Smoke mamagement systems).

Introduzione
Negli edifici che rappresentano un bene
culturale, riuscire a coniugare un livello di
sicurezza antincendi ottimale per la
protezione dei beni e degli occupanti va in
contrasto con:
- La conservazione dei luoghi;
- La minimizzazione degli interventi strutturali
ed estetici dell’edificio in esame;
- La necessità di conservare “l’autenticità
storica” dell’edificio

Introduzione
La ricerca del miglior compromesso è la chiave per un
garantire un livello di sicurezza antincendi adeguato
per i beni e per gli occupanti; è un processo che deve
essere trattato caso per caso utilizzando:
- lo strumento della valutazione dei rischi incendi;
- accompagnato da un sistema continuo della gestione
della sicurezza antincendi.

IRAI
La sorveglianza delle biblioteche e degli archivi
rappresenta una delle misure di protezione
attiva più efficaci.
Nel caso di Biblioteche o archivi storici
bisogna individuare la tecnologia di
rivelazione migliore e meno invasiva
possibile.

IRAI
L’installazione di un IRAI con rivelatori, componenti
e cablaggi deve essere considerata in funzione
di:
- eventuali danneggiamenti alle finiture, ai tessuti e agli arredi;
-operazioni di restauro e manutenzione che possono contribuire ai
danneggiamenti dell’edificio e del suo contenuto;
-I sensori potrebbero non rispondere “velocemente” al principio di
incendio;
- limitare i falsi allarmi
- il cablaggio aumenta il rischio di incendio dovuto a fulminazione

IRAI
Qualora l’installazione non risultasse
eccessivamente invasiva, si potrebbe ricorre ai
tradizionali sensori puntiformi di calore o
temperatura;
Per evitare il cablaggio è preferibile ricorrere ad
installazione radio, in accordo allo standard EN
54-25

IRAI
In applicazioni di edifici storici o musei, stanno
trovando grande riscontro i sistemi ad
aspirazione: sistemi ASD (EN 54-20);
Non si ha cablaggio, è presente una tubazione in
plastica con fori distribuiti che “campiona” l’area
dell’ambiente da sorvegliare

IRAI
ASD Aspirating smoke detection

IRAI
Per la sorveglianza di stanze con soffitti molto alti
(> 6 metri) si può ricorrere ai sensori lineari di
fumo (EN 54-12 – Linear beam detector)
I sensori lineari risultano efficienti anche per la
sorveglianza di cupole, installazione “in
diagonale”.
OSS: Attenzione agli
effetti di stratificazione
del fumo, potrebbero
ritardare la rivelazione!

IRAI
Cavo Termosensibile (HEAT RATED CABLE)

IRAI
I sensori “visivi” e con termocamera (infrarossi)
rappresentano le novità messe a disposizione dai
produttori per la sorveglianza di grosse aree
interne da posizioni “ben nascoste” al fine di
minimizzare l’impatto estetico ed architettonico.
OSS: Dual purpose: Safety and Security intergrate!

Impianti Estinzione/Controllo
La prevenzione e la sorveglianza automatica – fire
detection – non “annullano” la probabilità che un
incendio possa verificarsi, pertanto è necessario
ricorrere a misure di estinzione/controllo
dell’incendio.
La prima valutazione da effettuare è la compatibilità
dell’agente estinguete sui beni da proteggere, cui
segue la valutazione degli effetti sugli occupanti.
Nel caso di biblioteche e archivi, l’acqua potrebbe
deteriorare irrimediabilmente i testi, le finiture e
gli arredi in caso di scarica.
OSS:Invasività del piping, riserve, locali tecninci

Impianti Estinzione/Controllo
Nel caso si scelga acqua quale agente estinguente,
ai tradizionali e affidabili impianti sprinkler, sono
da preferire soluzioni water mist.
La scarica di acqua nebulizzata, oltre a ridurre la
quantità di acqua utilizzata durante le operazioni
di controllo, tende a conservare meglio il
contenuto e gli ambienti protetti.
Rispetto agli sprinkler, i sistemi water mist sono più
costosi sia da installare che da “manutenere”.
OSS: La scarica di acqua è compatibile con la
presenza di occupanti

Impianti Estinzione/Controllo
Agenti estinguenti quali polveri, aerosol o
schiumogeni NON risultano essere adatti sia per
la preservazione del bene da proteggere sia per
gli effetti che la scarica potrebbe avere sugli
occupanti.
Gli agenti estinguenti gassosi (Azoto, CO2, …..)
risultano essere altamente compatibili col bene
da proteggere ma, per effettuare la scarica, deve
essere assicurata l’assenza di occupanti
OSS: è necessario provvedere a rendere gli
ambienti “a tenuta” al fine di soffocare l’incendio
con la scarica del gas.

Impianti Estinzione/Controllo
Una alternativa al sistema di estinzione a gas è
offerta dagli impianti a tecnologia innovativa che
combinano gas, generalmente azoto, con water
mist.
La scarica del gas consente la veloce soppressione
dell’incendio rivelato mentre la scarica dell’acqua
“nebulizzata” raffredda il materiale combustibile
evitando ri-accensioni del focolare.

Impianti Estinzione/Controllo
L’impianto che meglio conserva e protegge testi e
libri è l’ Impianto a deplezione di ossigeno:
Composition of normal air vs. hypoxic
air

Impianti Estinzione/Controllo
Sistema a
separazione
Molecolare

Impianti Estinzione/Controllo
Deplezione di ossigeno: Compatibili con presenza di
occupanti
17% 16%
La Paz (Bolivia) circa il 13,6 % di Ossigeno!!!

Impianti Estinzione/Controllo
Ref:https://www.loc.gov/portals/static/about/office-of-the-inspector-
general/documents/rpt2012janFireSuppressionSystems.pdf

Impianti controllo fumo e calore
In caso di incendio, il fumo rappresenta il pericolo
maggiore per gli occupanti;
Il fumo danneggia severamente il contenuto (libri
opere d'arte...), gli arredi e le finiture di una
biblioteca o di un archivio
Uno dei fattori che maggiormente favorisce la
propagazione dei fumi in caso di incendio è la
presenza di spazi nascosti (Hidden spaces)
Particolare attenzione deve essere posta nelle
sigillature in corrispondenza degli
attraversamenti degli impianti tecnologici

Impianti controllo fumo e calore
La gestione dei fumi e del calore deve essere
effettuata combinando:
- strategia di compartimentazione quanto meno
invasiva possibile (preservazione dei beni);
- scelta del sistema di protezione dal fumo
ricorrendo a:
• Sistemi di pressurizzazione
• Sistemi di evacuazione Naturale del Fumo e
del Calore
• Sistemi di evacuazione forzata del Fumo e
del calore.

Conclusioni
La corretta progettazione ed installazione dei
sistemi di pronta rivelazione dell'incendio,
combinata con impianti di controllo dell'incendio
rispettosi delle opere e dei beni da proteggere e,
qualora necessario, l'utilizzo di una corretta
strategia di smoke management, conferiscono un
livello di sicurezza anticendio adeguato
garantendo una mitigazione del rischio incendio
sino ad un livello che si può ritenere accettabile,
sia per gli occupanti e, soprattutto, per i beni da
proteggere.
Grazie per
l’attenzione!
Dott. Ing. Piergiacomo Cancelliere, Ph.D.
E-mail piergiacomo.cancelliere@vigilfuoco.it

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Seminario patrimonio artistico_cancelliere_11_aprile_2017

  • 1. 1 “Impianti di protezione attiva nelle biblioteche e archivi” Ing. Piergiacomo Cancelliere, PhD Direttore Vice Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili Del Fuoco Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica
  • 2.  Introduzione Sono considerati impianti di protezione attiva attiva contro l’incendio: - Impianti di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendio (IRAI); - Impianti di estinzione o controllo dell’incendio (sia automatici sia manuali); - Impianti di controllo del fumo e del calore (Smoke mamagement systems).
  • 3.  Introduzione Negli edifici che rappresentano un bene culturale, riuscire a coniugare un livello di sicurezza antincendi ottimale per la protezione dei beni e degli occupanti va in contrasto con: - La conservazione dei luoghi; - La minimizzazione degli interventi strutturali ed estetici dell’edificio in esame; - La necessità di conservare “l’autenticità storica” dell’edificio
  • 4.  Introduzione La ricerca del miglior compromesso è la chiave per un garantire un livello di sicurezza antincendi adeguato per i beni e per gli occupanti; è un processo che deve essere trattato caso per caso utilizzando: - lo strumento della valutazione dei rischi incendi; - accompagnato da un sistema continuo della gestione della sicurezza antincendi.
  • 5.  IRAI La sorveglianza delle biblioteche e degli archivi rappresenta una delle misure di protezione attiva più efficaci. Nel caso di Biblioteche o archivi storici bisogna individuare la tecnologia di rivelazione migliore e meno invasiva possibile.
  • 6.  IRAI L’installazione di un IRAI con rivelatori, componenti e cablaggi deve essere considerata in funzione di: - eventuali danneggiamenti alle finiture, ai tessuti e agli arredi; -operazioni di restauro e manutenzione che possono contribuire ai danneggiamenti dell’edificio e del suo contenuto; -I sensori potrebbero non rispondere “velocemente” al principio di incendio; - limitare i falsi allarmi - il cablaggio aumenta il rischio di incendio dovuto a fulminazione
  • 7.  IRAI Qualora l’installazione non risultasse eccessivamente invasiva, si potrebbe ricorre ai tradizionali sensori puntiformi di calore o temperatura; Per evitare il cablaggio è preferibile ricorrere ad installazione radio, in accordo allo standard EN 54-25
  • 8.  IRAI In applicazioni di edifici storici o musei, stanno trovando grande riscontro i sistemi ad aspirazione: sistemi ASD (EN 54-20); Non si ha cablaggio, è presente una tubazione in plastica con fori distribuiti che “campiona” l’area dell’ambiente da sorvegliare
  • 10.  IRAI Per la sorveglianza di stanze con soffitti molto alti (> 6 metri) si può ricorrere ai sensori lineari di fumo (EN 54-12 – Linear beam detector) I sensori lineari risultano efficienti anche per la sorveglianza di cupole, installazione “in diagonale”. OSS: Attenzione agli effetti di stratificazione del fumo, potrebbero ritardare la rivelazione!
  • 12.  IRAI I sensori “visivi” e con termocamera (infrarossi) rappresentano le novità messe a disposizione dai produttori per la sorveglianza di grosse aree interne da posizioni “ben nascoste” al fine di minimizzare l’impatto estetico ed architettonico. OSS: Dual purpose: Safety and Security intergrate!
  • 13.  Impianti Estinzione/Controllo La prevenzione e la sorveglianza automatica – fire detection – non “annullano” la probabilità che un incendio possa verificarsi, pertanto è necessario ricorrere a misure di estinzione/controllo dell’incendio. La prima valutazione da effettuare è la compatibilità dell’agente estinguete sui beni da proteggere, cui segue la valutazione degli effetti sugli occupanti. Nel caso di biblioteche e archivi, l’acqua potrebbe deteriorare irrimediabilmente i testi, le finiture e gli arredi in caso di scarica. OSS:Invasività del piping, riserve, locali tecninci
  • 14.  Impianti Estinzione/Controllo Nel caso si scelga acqua quale agente estinguente, ai tradizionali e affidabili impianti sprinkler, sono da preferire soluzioni water mist. La scarica di acqua nebulizzata, oltre a ridurre la quantità di acqua utilizzata durante le operazioni di controllo, tende a conservare meglio il contenuto e gli ambienti protetti. Rispetto agli sprinkler, i sistemi water mist sono più costosi sia da installare che da “manutenere”. OSS: La scarica di acqua è compatibile con la presenza di occupanti
  • 15.  Impianti Estinzione/Controllo Agenti estinguenti quali polveri, aerosol o schiumogeni NON risultano essere adatti sia per la preservazione del bene da proteggere sia per gli effetti che la scarica potrebbe avere sugli occupanti. Gli agenti estinguenti gassosi (Azoto, CO2, …..) risultano essere altamente compatibili col bene da proteggere ma, per effettuare la scarica, deve essere assicurata l’assenza di occupanti OSS: è necessario provvedere a rendere gli ambienti “a tenuta” al fine di soffocare l’incendio con la scarica del gas.
  • 16.  Impianti Estinzione/Controllo Una alternativa al sistema di estinzione a gas è offerta dagli impianti a tecnologia innovativa che combinano gas, generalmente azoto, con water mist. La scarica del gas consente la veloce soppressione dell’incendio rivelato mentre la scarica dell’acqua “nebulizzata” raffredda il materiale combustibile evitando ri-accensioni del focolare.
  • 17.  Impianti Estinzione/Controllo L’impianto che meglio conserva e protegge testi e libri è l’ Impianto a deplezione di ossigeno: Composition of normal air vs. hypoxic air
  • 19.  Impianti Estinzione/Controllo Deplezione di ossigeno: Compatibili con presenza di occupanti 17% 16% La Paz (Bolivia) circa il 13,6 % di Ossigeno!!!
  • 21.  Impianti controllo fumo e calore In caso di incendio, il fumo rappresenta il pericolo maggiore per gli occupanti; Il fumo danneggia severamente il contenuto (libri opere d'arte...), gli arredi e le finiture di una biblioteca o di un archivio Uno dei fattori che maggiormente favorisce la propagazione dei fumi in caso di incendio è la presenza di spazi nascosti (Hidden spaces) Particolare attenzione deve essere posta nelle sigillature in corrispondenza degli attraversamenti degli impianti tecnologici
  • 22.
  • 23.
  • 24.  Impianti controllo fumo e calore La gestione dei fumi e del calore deve essere effettuata combinando: - strategia di compartimentazione quanto meno invasiva possibile (preservazione dei beni); - scelta del sistema di protezione dal fumo ricorrendo a: • Sistemi di pressurizzazione • Sistemi di evacuazione Naturale del Fumo e del Calore • Sistemi di evacuazione forzata del Fumo e del calore.
  • 25.  Conclusioni La corretta progettazione ed installazione dei sistemi di pronta rivelazione dell'incendio, combinata con impianti di controllo dell'incendio rispettosi delle opere e dei beni da proteggere e, qualora necessario, l'utilizzo di una corretta strategia di smoke management, conferiscono un livello di sicurezza anticendio adeguato garantendo una mitigazione del rischio incendio sino ad un livello che si può ritenere accettabile, sia per gli occupanti e, soprattutto, per i beni da proteggere.
  • 26. Grazie per l’attenzione! Dott. Ing. Piergiacomo Cancelliere, Ph.D. E-mail piergiacomo.cancelliere@vigilfuoco.it