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Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
Appena un anno dopo la conclusione del conflitto,
tuttavia, l'assassinio di Habyarimana portò a una nuova
crisi, sfociata nel genocidio ruandese del 1994.

                 Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
Il conflitto ha le proprie
origini nelle tensioni etniche
fra Hutu e Tutsi, che furono
rafforzate in epoca coloniale
in seguito alla scelta
dell'amministrazione belga
di formalizzare e
consolidare la
contrapposizione fra i due
gruppi. Ai Tutsi, che
costituivano l'aristocrazia
tradizionale ruandese,
furono concessi numerosi
benefici e uno status sociale
esplicitamente superiore a
quello della maggioranza
Hutu.
    Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
La crisi economica e la carestia
che nel 1990 si abbatterono sul
paese contribuirono ad
alimentare queste tensioni.
Nello stesso anno, molti           la maggioranza Hutu del Ruanda, e lo
profughi Tutsi fuggiti dal         stesso governo del paese, si opposero a
Ruanda nei decenni precedenti      questo rimpatrio,Per sostenere in modo
                                   più efficace i propri diritti, i Tutsi
cominciarono a rientrare, in       rimpatriati si organizzarono in una
particolare dall'Uganda.           associazione politico-militare.
                                   Le iniziative intraprese dal presidente del
                                   Ruanda allo scopo di riconciliare Hutu e
                                   Tutsi non risultano convincenti.




                                        Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
Il 1º ottobre 1990 cinquanta ribelli dell'RPF (Fronte
Patriottico Ruandese) attraversarono il confine fra Uganda e
Ruanda, uccidendo le guardie di frontiera e consentendo
l’ingresso nel paese di un esercito di oltre 4000 Tutsi ben
addestrati, in gran parte provenienti dall'esercito ugandese.




                                      Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
L'intervento francese impedì all'RPF di
   trionfare raggiungendo la capitale e modificò
 l'assetto politico dell'area, con la Francia che di
      fatto soppiantava il Belgio come principale
interlocutore europeo del Ruanda.Il 7 ottobre le
              forze governative diedero inizio alla
     controffensiva. I ribelli iniziarono a ritirarsi.
      Riacquisito il controllo del paese, il governo
 iniziò un'azione sistematica di identificazione e
     arresto dei presunti simpatizzanti dell'RPF.
       Durante questa operazione si registrarono
    numerosi episodi di pulizia etnica perpetrati
                            nei confronti dei Tutsi.



          Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
All'inizio del 1991 l'RPF era         Il 20 febbraio, i ribelli
tornato a contare circa 5000          dichiararono
uomini, e questo numero crebbe        unilateralmente il cessate il
rapidamente negli anni successivi. fuoco e iniziarono a
Rinnovato l'assetto dell'RPF diede ritirarsi. Nei mesi
                                      successivi sembrò che
inizio a una nuova fase del           l'RPF e il governo potessero
conflitto, cercando di                finalmente trovare un
destabilizzare il governo con         accordo,convenendo col
azioni di guerriglia. La              governo, tra l'altro, che
segnalazione di nuovi massacri di l'RPF avrebbe avuto una
                                      propria rappresentanza
Tutsi in alcune zone del paese        diplomatica nel palazzo del
spinse l'RPF a lanciare una           Parlamento. Allo stesso
offensiva in grande stile l'8         tempo, però, cresceva il
febbraio 1993. I ribelli seminarono malcontento presso la
il terrore nella popolazione Hutu, popolazione Hutu.
massacrando e razziando, e
causando oltre 1 milione di
profughi.                          Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
Nel luglio 1993 riprese l'azione
diplomatica cominciata un
anno prima ad Arusha, e alla
quale contribuirono
attivamente anche Francia e
Stati Uniti. Stabilirono le basi
per una soluzione definitiva
del conflitto, che fu firmata il 4
agosto 1993 ancora ad
Arusha.Gli "accordi di Arusha
davano maggior potere all’
RPF.

                                     Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
Dopo un attentato al
governatore hutu, ci fu
una rivendicazione
verso i tutsi che portò
la morte di circa
900.000 persone.
Un vero e proprio
genocidio!




                          Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
Terminata ufficialmente nel
2003, questa guerra ha
avuto in realtà numerosi
sviluppi successivi; ad essa
sono parzialmente
riconducibili anche le
situazioni di crisi tuttora in
atto nel Congo, come il
conflitto del Kivu.




                                 Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto

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Ruanda: storia del conflitto

  • 1. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 2. Appena un anno dopo la conclusione del conflitto, tuttavia, l'assassinio di Habyarimana portò a una nuova crisi, sfociata nel genocidio ruandese del 1994. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 3. Il conflitto ha le proprie origini nelle tensioni etniche fra Hutu e Tutsi, che furono rafforzate in epoca coloniale in seguito alla scelta dell'amministrazione belga di formalizzare e consolidare la contrapposizione fra i due gruppi. Ai Tutsi, che costituivano l'aristocrazia tradizionale ruandese, furono concessi numerosi benefici e uno status sociale esplicitamente superiore a quello della maggioranza Hutu. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 4. La crisi economica e la carestia che nel 1990 si abbatterono sul paese contribuirono ad alimentare queste tensioni. Nello stesso anno, molti la maggioranza Hutu del Ruanda, e lo profughi Tutsi fuggiti dal stesso governo del paese, si opposero a Ruanda nei decenni precedenti questo rimpatrio,Per sostenere in modo più efficace i propri diritti, i Tutsi cominciarono a rientrare, in rimpatriati si organizzarono in una particolare dall'Uganda. associazione politico-militare. Le iniziative intraprese dal presidente del Ruanda allo scopo di riconciliare Hutu e Tutsi non risultano convincenti. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 5. Il 1º ottobre 1990 cinquanta ribelli dell'RPF (Fronte Patriottico Ruandese) attraversarono il confine fra Uganda e Ruanda, uccidendo le guardie di frontiera e consentendo l’ingresso nel paese di un esercito di oltre 4000 Tutsi ben addestrati, in gran parte provenienti dall'esercito ugandese. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 6. L'intervento francese impedì all'RPF di trionfare raggiungendo la capitale e modificò l'assetto politico dell'area, con la Francia che di fatto soppiantava il Belgio come principale interlocutore europeo del Ruanda.Il 7 ottobre le forze governative diedero inizio alla controffensiva. I ribelli iniziarono a ritirarsi. Riacquisito il controllo del paese, il governo iniziò un'azione sistematica di identificazione e arresto dei presunti simpatizzanti dell'RPF. Durante questa operazione si registrarono numerosi episodi di pulizia etnica perpetrati nei confronti dei Tutsi. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 7. All'inizio del 1991 l'RPF era Il 20 febbraio, i ribelli tornato a contare circa 5000 dichiararono uomini, e questo numero crebbe unilateralmente il cessate il rapidamente negli anni successivi. fuoco e iniziarono a Rinnovato l'assetto dell'RPF diede ritirarsi. Nei mesi successivi sembrò che inizio a una nuova fase del l'RPF e il governo potessero conflitto, cercando di finalmente trovare un destabilizzare il governo con accordo,convenendo col azioni di guerriglia. La governo, tra l'altro, che segnalazione di nuovi massacri di l'RPF avrebbe avuto una propria rappresentanza Tutsi in alcune zone del paese diplomatica nel palazzo del spinse l'RPF a lanciare una Parlamento. Allo stesso offensiva in grande stile l'8 tempo, però, cresceva il febbraio 1993. I ribelli seminarono malcontento presso la il terrore nella popolazione Hutu, popolazione Hutu. massacrando e razziando, e causando oltre 1 milione di profughi. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 8. Nel luglio 1993 riprese l'azione diplomatica cominciata un anno prima ad Arusha, e alla quale contribuirono attivamente anche Francia e Stati Uniti. Stabilirono le basi per una soluzione definitiva del conflitto, che fu firmata il 4 agosto 1993 ancora ad Arusha.Gli "accordi di Arusha davano maggior potere all’ RPF. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 9. Dopo un attentato al governatore hutu, ci fu una rivendicazione verso i tutsi che portò la morte di circa 900.000 persone. Un vero e proprio genocidio! Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto
  • 10. Terminata ufficialmente nel 2003, questa guerra ha avuto in realtà numerosi sviluppi successivi; ad essa sono parzialmente riconducibili anche le situazioni di crisi tuttora in atto nel Congo, come il conflitto del Kivu. Apostol Maria, Fedeli Valerio, Gargiuli Roberto