124 SISTEMI DI SICUREZZA SEMPRE PIÙ “VERSO LA NUVOLA” - Safety & Security N. 82 – Settembre/Ottobre 2016 - Cristian Randieri - Intellisystem Technologies
La tecnologia cloud, altrimenti nota come “nuvola informatica”, richiama un interesse sempre maggiore anche per il settore della sicurezza, nel quale le sue numerose applicazioni che spaziano dalla videosorveglianza, al controllo accessi, fino al Video Management System stanno conquistando consensi via via sempre più ampi. Al pari di molti altri tipi di applicazioni IT, anche quelle relative alla sicurezza stanno migrando sulla nuvola cercando di sfruttarne appieno tutti vantaggi offerta da questa moderna e dirompente tecnologia che nel gergo “Cloud” si traducono in: resilienza, scalabilità e semplicità di gestione.
Articolo completo disponibile alla pagina http://www.intellisystem.it/it/portfolio/ss-settembre_ottobre-2016
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124 SISTEMI DI SICUREZZA SEMPRE PIÙ “VERSO LA NUVOLA” - Safety & Security N. 82 – Settembre/Ottobre 2016 - Cristian Randieri - Intellisystem Technologies
1. SISTEMI DI SICUREZZA
SEMPRE PIÙ“VERSO
LA NUVOLA”
IL RUOLO DELLA
BUSINESS CONTINUITY
ALL’INTERNO DELLA
SECURITY DI UN
OPERATORETELEFONICO:
DAL DISASTER RECOVERY
ALLA BUSINESS
RESILIENCE
CAPIRE LA DIFFERENZA
TRA PREZZO E COSTO
TOTALE IN UN SISTEMA
DI SICUREZZA
MODELLO ANALITICO
PER L’ANALISI DEI RISCHI
REALIZZARE L’UNIONE
DELLA SICUREZZA
ECCO COME LA“CITTÀ
INTELLIGENTE”PUÒ
DIVENTARE“STUPIDA”
QUALITÀ DELL’ACQUA
E PERDITE IDRICHE
2. I
n questi ultimi anni abbiamo assistito al-
la nascita delle soluzioni cloud compu-
ting che di anno in anno si stanno conso-
lidando sempre più. Molte aziende e si stan-
no spostando sulla “nuvola” per far fronte
alla crescita esplosiva dei dati e per sfrutta-
re tutti i vantaggi di una maggiore flessibilità
e riduzione dei costi, logica che ben si applica
anche all’ambito della sicurezza.
offrire servizi di sicurezza moderni vuol
dire soddisfare le nuove esigenze della clien-
tela, farsi carico dei suoi bisogni ed adattare
l’offerta al contesto socio-economico nel
quale si fa mercato. non di rado alcuni clien-
ti, siano essi neofiti o consumatori più esper-
ti, richiedono se e come sia possibile abbat-
tere i costi per gli impianti di sicurezza.
Sempre più spesso molti clienti
subiscono furti e manomissioni delle appa-
recchiature stesse, questo perché se da un
lato le tecnologie degli impianti di sicurezza
si evolvono nella tecnica e nelle capacità di
proteggere un’abitazione o un’attività com-
merciale, altrettanto fanno i malintenzionati,
con metodi poco raccomandabili ma dal loro
punto di vista sicuramente altrettanto effi-
caci.
Ad esempio nel caso della videosorveglian-
za, eliminare le registrazioni significa cancel-
lare ogni traccia audio-video del crimine
commesso, per cui con sempre maggiore
frequenza il sistema di registrazione diventa
una tappa inevitabile nella sgradita visita di
un malintenzionato.
oggi più che mai il mercato della sicurezza
compete nel settore dalle moderne applica-
zioni Web e App per smartphone e tablet, e
nelle nuove esigenze degli installatori di of-
frire supporto a soluzioni moderne sempre
più facili da gestire che siano al contempo
stabili ed affidabili.
non a caso a partire del 2014 in Italia il traf-
fico dati mobile ha superato quello genera-
to dai computer desktop. Tale settore evol-
verà sempre più verso piattaforme che per-
mettano di controllare i propri sistemi di si-
curezza sempre e ovunque non solo la “di-
4 Settembre/Ottobre 2016 Safety & Security
SISTEMI DI SICUREZZA
SEMPRE PIÙ
“VERSO LA NUVOLA”
La tecnologia cloud, altrimenti nota come
“nuvola informatica”, richiama un
interesse sempre maggiore anche per il
settore della sicurezza, nel quale le sue
numerose applicazioni che spaziano dalla
videosorveglianza, al controllo accessi,
fino al Video Management System stanno
conquistando consensi via via sempre più
ampi. Al pari di molti altri tipi di
applicazioni IT, anche quelle relative alla
sicurezza stanno migrando sulla nuvola
cercando di sfruttarne appieno tutti
vantaggi offerta da questa moderna e
dirompente tecnologia che nel gergo
“Cloud” si traducono in: resilienza,
scalabilità e semplicità di gestione.
3. Settembre/Ottobre 2016 Safety & Security 5
retta” ma anche le registrazioni di ciò che è
accaduto. Tutte queste esigenze convergono
nella progressiva migrazione verso la “nuvo-
la” che nel caso dei sistemi di sicurezza può
essere paragonata ad un web server virtua-
le con caratteristiche di totale ridondanza,
scalabilità e portabilità, mediante il quale le
varie centrali operative potranno avere ga-
ranzia di continuità del servizio.
uno studio condotto da Access Markets In-
ternational (AMI) Partners, evidenzia l’inci-
denza della nuvola sulla spesa globale in si-
curezza delle piccole e medie imprese, che
oggi rappresenta il 17%, potrebbe raggiun-
gere il 24% entro la fine del 2016. Secondo
Idc invece, la spesa per le infrastrutture
cloud nel 2019 dovrebbero raggiungere i 53
miliardi di dollari, con un incremento annuo
del 15%.
Da questo scenario generale, è possibile
prevedere che nei prossimi anni la progres-
siva migrazione di molte applicazioni di sicu-
rezza verso il cloud confermeranno un trend
di grande importanza.
La piattaforma “Cloud Security” può rap-
presentare il presente ed il futuro del mer-
cato della sicurezza; questa affermazione è
confermata anche dal fatto che, in quest’ul-
timo anno, tutti i principali ISP stanno inve-
stendo parecchio nei collegamenti in fibra a
banda larga simmetrica, in modo da poter
garantire servizi Internet con banda in uplo-
ad quadruplicata rispetto ai contratti ADSL
standard. Di conseguenza, se fino a qualche
anno fa la diffusione della banda larga po-
neva di seri limiti alla diffusione di questa
tecnologia, oggi la progressiva capillarità
delle connessioni ADSL sul territorio italiano
sta permettendo di far di progettare e rea-
lizzare sistemi di sicurezza, di videosorve-
glianza e telecontrollo che sfruttano tutti i
vantaggi della tecnologia IP su un’architet-
tura cloud.
Grazie a ciò tutti i clienti raggiunti da con-
nessioni ADSL a banda larga oggi possono
proteggere e monitorare i loro beni da qual-
siasi luogo e in qualsiasi momento, e con
qualsiasi PC/smartphone/tablet appog-
giando tutta la gestione dei loro dati su spe-
cifici data center cloud progettati apposita-
mente per garantire un ambiente protetto
ed altamente sicuro, opportunamente cli-
Cristian Randieri
Presidente & CEO –
Intellisystem
Technologies
Cristian Randieri: Presidente & CEo di Intellisystem Technologies azienda che opera nel campo della Ricerca &
Sviluppo di soluzioni innovative per l'industria. Laureto in Ingegneria Informatica ha conseguito il Dottorato in In-
gegneria Informatica e delle Telecomunicazioni presso università degli Studi di Catania. Per più di dieci anni è sta-
to ricercatore scientifico presso l'Istituto Italiano di Fisica nucleare (InFn). Ha vinto diverse borse di studio nel
campo della fisica sperimentale che gli hanno permesso di partecipare ad esperimenti di fisica nucleare presso
i più importanti centri di ricerca europei quali il CERn, l'ESRF, l'LnS-InFS ed il KVI. Partecipando come relatore in
diversi convegni nazionali ed esteri, attualmente vanta più di 150 pubblicazioni scientifiche e tecniche.
LA PROGRESSIVA MIGRAZIONE VERSO LA “NUVOLA”
GARANTIRÀ LA VIRTUALIZZAZIONE E LA CONVERGENZA
DEI SISTEMI DI SICUREZZA SU PIATTAFORME ED
INFRASTRUTTURE IT PIÙ SICURE E PERFORMANTI
4. matizzato, presidiato da operatori specializ-
zati e con backup ridondante.
nel caso delle applicazioni di videsosorve-
glianza l’ambiente cloud offre un sistema di
registrazione, controllo e gestione di teleca-
mere IP e di altri dispositivi di I/o che, grazie
alla totale assenza di nVR o Server/Softwa-
re, permette notevoli risparmi in termini di
hardware, energia elettrica, costo up-front,
manutenzione, eliminando di fatto qualsiasi
generazione di rumore e di calore in ambien-
ti non adatti (abitazioni, esercizi commerciali,
uffici, ecc.).
A parte l’hardware costituito da telecamere
di rete ed eventuali schede di I/o su IP,
l’utente finale non deve investire in nessun
altro hardware, né software o server. Le te-
lecamere e gli eventuali altri dispositivi di te-
lecontrollo IP si collegheranno attraverso il
router presente sul luogo da sorvegliare ad
un particolare Video Management Software
(VMS) situato su un data center remoto (ov-
vero nella “nuvola”) il tutto attraverso una
normale connessione via internet opportu-
namente dimensionata.
In maniera ovvia è possibile collegare più siti
remoti alla stessa “nuvola”, rendendo più
scalabile l’intero sistema, avendo la possibi-
lità di visualizzare da remoto le immagini
delle telecamere, nonché ricevere da remoto
(tramite, pc, smartphone, ecc) anche gli al-
larmi generati dalle applicazioni di analisi vi-
deo.
oltre alla registrazione delle immagini si può
avere accesso a una serie di funzionalità ag-
giuntive che non si limitano solo alla video-
sorveglianza ma si estendono a tutti i sistemi
di sicurezza in generale: gli allarmi via sms o
email, la gestione delle automazioni, la ge-
stione del proprio sistema di allarme, la se-
gnalazione di movimento fino alla gestione
del conteggio delle persone, delle auto e così
via. Tutto il sistema, dalla visione dei flussi li-
ve e delle registrazioni e del processo di con-
figurazione, viene gestito da un qualunque
browser Web attraverso un’interfaccia
utente semplice e intuitiva da qualsiasi luogo
nel mondo senza la necessità di software
aggiuntivo e da qualsiasi sistema operativo.
Se consideriamo il caso specifico della vi-
deosorveglianza il cloud computing sembre-
rebbe quindi essere la panacea per i servizi
di sicurezza che adottano sistemi completa-
mente IT, ma in realtà bisogna stare molto
attenti poiché esistono tanti punti interroga-
tivi e rischi che vale la pena di esplorare. Il
primo, e non per importanza, è di carattere
tecnico legate alle prestazioni legato diret-
tamente all’internet service provider utilizza-
to per l’accesso al cloud provider; infatti il
numero delle telecamere che possono esse-
re gestite simultaneamente dipende dalla
capacità e dall’affidabilità della linea ADSL a
cui sono collegate.
Più precisamente, la banda totale necessa-
ria a trasmettere un flusso video varia a se-
conda del numero di immagini al secondo
catturate dalle telecamere, dalla qualità
delle immagini stesse ed infine dal numero di
telecamere installate. Considerando che
molte aziende stanno migrando verso le so-
luzioni IP megapixel, la banda è una discrimi-
nante da considerare prima di aggiornare
l’intero sistema. Attualmente purtroppo
gran parte delle aziende non dispone di
banda sufficiente e necessaria per trasmet-
tere i video catturati da molteplici telecame-
re IP sul cloud. E anche le aziende che di-
spongono di connessioni ad alta velocità di
trasmissione dati in tutti i siti monitorati po-
trebbero non essere nella posizione di poter
garantire la maggior parte della banda al si-
stema di videosorveglianza. Da non trascu-
rare l’affidabilità delle connessioni che è de-
6 Settembre/Ottobre 2016 Safety & Security
5. Settembre/Ottobre 2016 Safety & Security 7
terminate nella fornitura del servizio di vi-
deosorveglianza del cloud provider, poiché
frequenti interruzioni di comunicazione dati
dovute all’ADSL possono generare falsi al-
larmi, non generati da eventi “esterni”; rap-
presentando uno degli elementi più “fasti-
diosi” per i clienti. non basta quindi avere un
cloud provider tecnologicamente all’avan-
guardia se poi alla fine si ottiene un servizio
globale scadente dovuto ad una connettivi-
tà di bassa qualità.
un altro aspetto tecnico riguarda lo storage,
attualmente il costo per terabyte è conti-
nuamente in calo e quindi usufruire di un
servizio di storage per un numero di imma-
gini che per motivi di privacy possono essere
memorizzate per non più di 24 ore o in alcuni
casi per pochi giorni non costituisce elemen-
to determinante per la scelta del cloud pro-
vider. Inoltre prima di affidarsi ad una solu-
zione cloud - based per la videosorveglianza,
occorre considerare che gran parte dei fil-
mati memorizzati non è mai preso in consi-
derazione (ad eccezione dei casi che utilizza-
no particolari soluzioni di analisi e reportisti-
ca automatizzata), poiché di norma gli ope-
ratori accedono al video solo a seguito di no-
tifiche generate da eventi o allarmi. Diventa
quindi importante valutare quando abbia
senso trasmettere attraverso costose con-
nessioni internet i vari flussi video per l’archi-
viazione su server cloud.
Infine, un punto fondamentale riguarda
l’aspetto normativo in termini di sicurezza
dei dati di privacy. usufruire di un servizio di
cloud per la memorizzazione dei dati, in par-
ticolare per quelli personali o sensibili può
esporre l’utente finale a potenziali problemi
di violazioni della privacy: basti pensare che
le immagini registrate dal sistema di video-
sorveglianza vengono di fatto affidate ad un
soggetto terzo con tutte le implicazioni del
caso. Questo elemento diventa particolar-
mente critico quando il soggetto terzo risie-
de in un paese estero, dove la legislazione in
merito alla gestione dei dati personali e sen-
sibili non si allinea a quella italiana, di conse-
guenza il provider cloud se anche non aves-
se un comportamento malevolo potrebbe
gestire tali informazioni secondo la legisla-
zione del paese in cui sono memorizzati fisi-
camente i dati “data center”. E’ proprio que-
sta doppia modalità di “trattamento” dei da-
ti sensibili che potrebbe creare seri problemi
legali in fatto di privacy. Per tutti coloro che
vogliono utilizzare il cloud computing è op-
portuno rivolgersi a particolari specialisti che
siano capaci di offrire servizi di consulenza
non solo in termini di progettazione e forni-
tura dei sistemi, ma anche in termini legali.
Infatti è essenziale che un sistema di sicurez-
za cloud sia in linea non solo con le aspetta-
tive di costo del cliente, man anche con tutte
le normative vigenti in fatto di tutela della
privacy e sicurezza dei dati. Questi esperti
saranno in grado di assistere il cliente in tut-
te le relazioni contrattuali con il cloud provi-
der in termini di: contratto di outsourcing,
SLA (Service Level Agreement), qualità tec-
nica dei servizi e verifica della stabilità eco-
nomica dell’azienda che li propone.
In conclusione possiamo affermare che i ser-
vizi di sicurezza basati sulla “nuvola” sono in-
dirizzati prevalentemente a tutti coloro che
vogliono usufruire dei servizi IT in chiave in-
novativa utilizzando un “outsourcing infor-
matico” offerto da cloud provider che do-
vranno raccogliere la sfida di fornire nuovi
servizi e tecnologie mirate alle esigenze tipi-
che del mondo della sicurezza. Come per
tutte le moderne tecnologie non basta solo
“seguire la moda” ma occorre valutare in
modo ponderato tutti i possibili inconvenien-
ti, magari con uno studio di fattibilità redatto
da comprovati specialisti del settore. Senza
una preventiva analisi dei costi e benefici è
possibile che si finisca per adottare una so-
luzione che non includa tutte le funzionalità
di cui si necessita quotidianamente o peggio
ancora ritrovandosi con una soluzione più
costosa di quella attualmente adoperata,
minando in modo significativo la capacità di
accedere alle registrazioni e alle applicazioni
di Business Intelligence. I
BENCHÈ IL CLOUD COMPUTING OGGI OFFRA ENORMI
VANTAGGI NELL’AMBITO DELLA TRASMISSIONE E DELLA
GESTIONE DELLE IMMAGINI, IN REALTÀ RIMANGONO
DIVERSE “NUVOLE” CHE VALE LA PENA DI ESPLORARE
PRIMA DI ADOTTARE QUESTA TECNOLOGIA…