1. VII CONCORSO A PREMI
“LO SVILUPPO LOCALE CHE VORREI.
EQUO E SOSTENIBILE NELL’ ERA DIGITALE”
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2. INDICE
1.L’Idea……………………………………………………………………. 3
2.Dall’idea al progetto……. ………………………………………………. . .4
3.Individuazione dei prodotti utilizzati e caratteristiche………………………. . 6
3.1 Fragoline di bosco…………………. .………………………………… 8
3.2 Fragole………………………………………………………………. 10
3.3 Mirtilli…………………………………………………………………. 12
3.4 Ribes…………………………………………………………………. 15
3.5 Lampone……………………………………………………………. . 17
3.6 More………………………………………………. . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
3.7 Bacche di Goji…………………………………………….……. . . …. 23
4. La vendita………………………………………………………………. .26
4.1 Il mercato……………………………………………………………. 27
4.2 La clientela…………………………………………………………. . 29
5. Organizzazione dell’attività………………………………………………. 30
5.1 Localizzazione e terreno……………………………………………. . 30
5.2 Organizzazione delle coltivazioni……………………………………. .32
5.3 Pratiche colturali……………………………………………………. . 33
5.4 Lavorazione delle piantine……………………………………………34
5.5 Sistemi di irrigazione…………………………………………………. .35
6. Definizione del progetto…………………………………………………. .36
6.1 Investimenti………………………………………………………. …. .37
6.2 Guadagni…. .…………………………………. .…………………….38
6.3 Ricavi…………. .……………………………………………………..39
7. Bio Berry anche sul web………………………….………………. . ……….40
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3. L’IDEA
La nostra idea è quella di rivalutare un
terreno che è stato abbandonato e
quindi all’apparenza incolto e senza
alcun tipo di opportunità, con un’idea
semplice a portata dei giovani: una
coltivazione biologica di frutti di
bosco. Lo sviluppo della coltura dei
piccoli frutti, che ben si adattano alle
condizioni pedoclimatiche della
regione e alla coltivazione a basso impatto ambientale e/o
biologica, permetterebbe di valorizzare le aree marginali
con produzioni di qualità strettamente legate al territorio,
fornendo al contempo un’interessante reddito.
Un’ idea che può essere realizzata sotto forma di progetti
differenti con diverse potenzialità e grandi opportunità.
Considerando che negli ultimi anni la produzione dei
cosiddetti “piccoli frutti” ha acquistato sempre più valore
perché si è dimostrata molto redditizia (dato i prezzi di
vendita dei prodotti), ci sono buone probabilità di successo
e di riuscita. Questa iniziativa nasce dall’alta richiesta e dalla
poca disponibilità sul nostro territorio di questi frutti che
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4. vengono nella maggior parte dei casi importati senza
saperne la provenienza e la qualità. Proponiamo dunque la
possibilità di fornire al mercato piccoli frutti di grande valore
freschi,biologici e a km zero,alla portata di tutti.
DALL’ IDEA AL PROGETTO
Si tratta di un progetto che prevede la rivalutazione di un
terreno agricolo abbandonato da anni che al giorno d’oggi
con un minimo lavoro può essere utilizzato per la coltivazione
di alcuni frutti, nel nostro caso dei frutti di bosco. Visto i buoni
rendimenti non c’è bisogno di avere grandi quantità di
terreno basta un ettaro o due per avere ottimi guadagni. Un
fattore molto importante per sfruttare al meglio il rendimento
della coltivazione, è quello di crearsi fin dall’inizio un canale
di vendita diretta in modo da evitare passaggi inutili. Creare
una vendita online può presentarsi come un’opportunità
unica in via di espansione.
Perché dare inizio a questa attività?
Questo progetto cerca di indirizzare i giovani a tornare a
lavorare la terra con una spesa minima e con poco lavoro,
ma soprattutto affiancare a una professione tradizionale,
ovvero l’agricoltura, un metodo moderno di comunicazione e
diffusione.
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5. Al giorno d’oggi il numero di giovani disoccupati è
abbastanza elevato; grazie a questo riavvicinamento alle
terre ogni giovane potrebbe avere un guadagno
sufficiente,che in modo progressivo potrebbe portare su una
strada molto agevolata per potersi realizzare
professionalmente in futuro.
È un’ idea che potrebbe interessare anche i giovani che
hanno semplicemente bisogno di pagarsi gli studi universitari.
Questo perché è un tipo di coltivazione che richiede un
impegno lavorativo di pochi mesi all’anno (1 mese in
primavera,2 mesi in estate e 1 mese in autunno), per poche
ore complessive.
Per quanto riguarda l’impianto e la coltivazione di questi frutti
occorre un impegno molto minore di quello che è necessario
per altre piante da frutto. Inoltre molti aspetti come
l’irrigazione e la potatura sono di più facile attenzione.
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6. Prendiamo per esempio la potatura, che è praticamente
nulla per le fragoline di bosco e molto ridotta per ribes e
lampone.
I sostegni, pur necessari per ribes e lampone possono essere
semplici e facili da creare perché non devono sostenere
eccessivi pesi.
Bisogna tenere presente che si è favoriti nelle varie
operazioni colturali dal fatto che queste piantine non sono
eccessivamente alte e quindi una persona da terra può
eseguire tutte le vari operazioni che la coltivazione di frutti di
bosco richiede, e questo è un grosso vantaggio.
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7. INDIVIDUAZIONE DEI PRODOTTI UTILIZZATI
E LE LORO CARATTERISTICHE
Quando parliamo di frutti di bosco
pensiamo a fragoline, mirtilli, ribes,
lamponi e more. Sono una categoria di
frutta che nascono spontaneamente ai
margini dei boschi di montagna e di
collina oppure nel sottobosco. Ma la
maggior parte vengono coltivati a
scopo commerciale, tanto che anche noi possiamo farli
crescere nel nostro orto, anche in vaso o in giardino, con gli
accorgimenti necessari ad alcune loro particolarità. Ci sono
varietà a bassa o a elevata cura, varietà adatte a zone
particolarmente luminose o a zone fredde. Questi piccoli frutti
possono quindi essere scelti su misura, e soprattutto, con
l’assoluta certezza di trovare uno sbocco sul mercato.
Il periodo di maturazione naturale dei frutti di bosco in
genere va da maggio ad ottobre, a seconda delle zone
climatiche;
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8. I frutti di bosco sono molto utilizzati nella cucina naturale,
anche se delicati, perché fanno bene alla salute oltre che
essere una gioia per gli occhi ed il palato.
Negli ultimi anni sono stati molto rivalutati per le loro
proprietà benefiche, infatti, vantano alcune caratteristiche
comuni dal punto di vista nutrizionale. Oltre a contenere
acqua e fibra in abbondanza, apportano zuccheri come il
fruttosio, associato ad una concentrazione vitaminica,
antiossidante e di sali minerali assolutamente degna di nota.
Curiosità
Recenti studi scientifici hanno evidenziato ulteriormente il
notevole contributo dei frutti di bosco nella prevenzione di
malattie acute, croniche e degenerative. Come per esempio
la ricerca pubblicata recentemente sulle pagine
dell’European Journal of Clinical Nutrition, che segnala come
un consumo adeguato di bacche e frutti di bosco protegga
da:
Rischio d’infiammazione,
Malattie del fegato,
Sindrome metabolica, (un insieme di fattori di rischio
metabolici che aumentano la possibilità di sviluppare
malattie cardiache, ictus e diabete, ndr), tipica del
nostro stile di vita cittadino e occidentale.
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9. FRAGOLINE DI BOSCO
La fragolina di bosco
(Fragariavesca ) è una
pianta erbacea della
famiglia delle rosacee.
Spontanea nei sotto
boschi italiani, questa è
coltivata per i suoi frutti:
piccole fragole di forma
tondeggiante-conica, un colore rosso vivo e dal
profumo molto intenso. Si distingue dalle varietà ibride
coltivate di Fragaria per il fatto che il frutto è piccolo e
morbido (da cui il nome vesca che in latino significa
molle).
PROPRIETA’ E BENEFICI DELLE
FRAGOLINE DI BOSCO
Si dice che vantino un forte potere depurativo e che gli
sfoghi cutanei che spesso provocano sono il frutto di
una disintossicazione eccessivamente rapida
(affermazione priva di fondamenti scientifici).
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10. Ad ogni modo,le fragoline di bosco contengono
notevoli quantità di salicilati, molecole potenzialmente
allergizzanti. Inoltre rientrano nel gruppo degli alimenti
istamino-liberatori. Le foglie sono utilizzate nella
medicina naturale in quanto hanno proprietà diuretiche,
depurative e antinfiammatorie.
CALORIE E VALORI NUTRIZIONALI
DELLE FRAGOLINE DI BOSCO
100 g di fragoline contengono 32 kcal.
Inoltre, le fragoline sono ricche di sostanze nutritive che
fanno bene al nostro organismo e vantano diverse
proprietà salutari. Hanno poche calorie (32 kcal per
100g) e sono ricche di vitamina C, iodio, ferro, calcio,
fosforo, Sali minerali, glucidi e proteine. L’alto contenuto
di vitamina C rende il frutto molto utile per rafforzare il
sistema immunitario. Sono inoltre ricche di fibre e
contengono molta acqua, quindi, risultano essere un
frutto ideale per la stagione estiva. Contengono molte
sostanze antiossidanti e aiutano a mantenere la pelle
giovane. La proprietà più importante è quella di
controllare gli sbalzi della pressione, infatti, sono molto
indicate per chi soffre di ipertensione sia leggera che
transitoria.
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11. FRAGOLE
Per fragola si intendono i
frutti delle piante del
genere Fragaria a cui
appartengono molte specie
differenti.
In realtà si tratta di un falso
frutto o frutto aggregato.
Comunemente con questo termine si intende la parte
edibile (commestibile) della pianta: anche se le fragole
sono considerate dei frutti dal punto di vista
nutrizionale, non lo sono dal punto di vista botanico.
PROPRIETA’ E BENEFICI DELLE
FRAGOLE
La fragola possiede moltissime proprietà buone per la
salute.
Innanzitutto ha un altissimo potere antiossidante che
supera di 20 volte quello di altri alimenti e un ricco
contenuto di vitamina C rispetto agli agrumi. Inoltre è
anche ricchissima di calcio, ferro e magnesio ed è
consigliata a chi soffre di reumatismi e malattie da
raffreddamento.
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12. Inoltre è particolarmente indicata per combattere il
colesterolo.
A tal proposito, la fragola contiene acido salicilico che
oltre a risultare efficace contro la gotta, aiuta a
mantenere sotto controllo la pressione e la fluidità del
sangue.
La fragola ha anche un alto contenuto di fosforo ed è
utilizzata per le proprietà lassative, diuretiche e
depurative. Le fragole sono anche buone fonti di acido
ellagico, che è un efficace anticancro. Sono anche
rinfrescanti, diuretiche, depurative e disintossicanti.
Contengono infine lo xilitolo, una sostanza dolce che
previene la formazione della placca dentale e uccide i
germi responsabili di un alito cattivo.
Inoltre sono degli antiossidanti che aiutano a
mantenersi giovani e fanno bene al mantenimento della
memoria.
CALORIE E VALORI NUTRIZIONALI
DELLE FRAGOLE
100 g di fragole contengono 27 kcal.
Le fragole sono ricche di enzimi capaci di attivare il
metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire
con meno fatica. Le fragole sono anche ricche di fibre
che aumentano il senso di sazietà, regolarizzano
l’intestino e fanno assorbire meno grassi e zuccheri.
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13. MIRTILLI
PROPRIETA’ E BENEFICI DEL MIRTILLO
Il mirtillo nero è quello più ricco di vitamina B9,
antocianine e tannini. I mirtilli sono utili per chi ha
problemi di fragilità capillare, per la circolazione del
sangue e per la vista. Aiutano, inoltre, la funzionalità
intestinale e a mantenere in salute il fegato.
Il mirtillo (VacciniumMyrtillus)
è una pianta appartenente
alla famiglia delle Ericacee.
Grazie alle sue proprietà
antiossidanti, antinfiammat
orie e, vasodilatatorie,
aiuta nella cura dei disturbi del sistema cardiocircolatorio.
I mirtilli possono essere neri (Vacciniummyrtillus) o rossi
(Vaccinumvitis idea) ed entrambi appartengono alla
famiglia delle Ericacee.
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14. Grazie al contenuto di sostanze antiossidanti,
contribuiscono a prevenire l’azione dei radicali liberi,
responsabili dell’invecchiamento e della degenerazione
cellulare alla base di molte malattie, tra cui i tumori.
Ai mirtilli vengono riconosciute proprietà
antinfiammatorie; sono utilizzati soprattutto nella
prevenzione e nella terapia delle infezioni a carico
delle vie urinarie e, in particolare, della cistite.
CALORIE E VALORI NUTRIZIONALI
DEL MIRTILLO
100 g di mirtilli contengono 25 kcal / 103 kj.
Inoltre, per ogni 100 g di questo prodotto, abbiamo:
Acqua 85 g
Carboidrati 5,1 g
Zuccheri 5,1 g
Proteine 0,9 g
Grassi 0,2 g
Colesterolo 0 g
Fibra totale 3,1 g
Sodio 2 mg
Potassio 160 mg
Ferro 0,7 mg
Calcio 41 mg
Fosforo 31 mg
Vitamina B1 0,02 mg
Vitamina B2 0,05 mg
Vitamina B3 0,5 mg
Vitamina A 13µg
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15. Secondo la scala ORAC,
una scala elaborata dal dipartimento
dell’agricoltura degli USA per misurare il potere
antiossidante degli alimenti, i mirtilli sono secondi
solo all’uva nera quanto a proprietà antiossidanti.
I mirtilli sono frutti tipici del sottobosco e si
raccolgono in agosto. Da soli o insieme ad altri frutti
di bosco, sono molto usati in cucina per le
marmellate, le gelatine e per farcire i dolci, in
particolare crostare e semifreddi. Possono essere
surgelati, conservandoli così tutto l’anno.
DESCRIZIONE DELLA PIANTA
Piccolo arbusto alto da pochi a 50 cm. Le foglie sono ovali
o ellittiche, hanno il margine dentellato. I fiori sono penduli e
normalmente solitari, la corolla è di colore bianco-rosato,
hanno una forma tipica a orcio rovesciato, con petali saldati
tra loro.
Questa forma è comune a tutte le Ericacee. I frutti hanno
l'aspetto di bacche, ma in realtà sono false bacche, come le
banane e i cocomeri, perché si originano - oltre che
dall'ovario - da sepali, petali e stami.
CURIOSITA’ SUI
MIRTILLI
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16. RIBES
Il ribes è l’unico genere della
famiglia della Grossulariaceae.
Inoltre comprende molte specie,
ma quelle più diffuse in Europa,
sono il Ribes Nigrum (ribes nero)
e il Ribes Rubrum (ribes rosso).
Sono frutti di bosco che si presentano di colore rosso o
nero, dalla forma globosa e caratterizzati da una
polpa dolce-acidula.
PROPRIETA’ E BENEFICI DEI RIBES
Questi frutti, in particolare il ribes nero, sono ricchi di
acido citrico, acido malico, flavonoidi, antociani, acidi
polinsaturi e oligoelementi.
Inoltre contengono vitamina C e acido folico, due
sostanze fondamentali per il corretto funzionamento
dell’organismo e utili per prevenire l’anemia.
Grazie alla loro composizione, hanno un’azione
astringente, rinfrescante e protettiva nei confronti della
retina, dei vasi e dei capillari.
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17. CALORIE E VALORI NUTRIZIONALI
DEI RIBES
100 g di ribes contengono 28 kcal.
Inoltre, per ogni 100 g di questo prodotto, abbiamo:
Acqua 77,4 g
Carboidrati 6,6 g
Zuccheri 6,6 g
Proteine 0,9 g
Grassi tracce
Colesterolo 0 g
Fibra totale 3,6 g
Sodio 3 mg
Potassio 370 mg
Ferro 1,3 mg
Calcio 60 mg
Fosforo 43 mg
Vitamina B1 0,03 mg
Vitamina B2 0,06 mg
Vitamina B3 0,3 mg
Vitamina A 17 µg
CURIOSITA’ SUI RIBES
Anticamente si pensava che il
Ribes Nigrum, per il proprio
colore, fosse in grado di
scacciare gli “umori neri”, veniva
infatti usato per allontanare la malinconia e contro
pestilenze e febbre.
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18. LAMPONI
La pianta dei lamponi, nome
scientifico Rubusidaeus, è un
arbusto appartenente alla
famiglia delle Rosaceaeed è
originaria dell’Europa.
I suoi frutti sono globosi, di color
rosso/rosa e ricoperti da una
finissima peluria. I lamponi si trovano comunemente nei
boschi o nelle zone collinari, ma la sua coltivazione è
possibile anche negli orti tipici delle zone pianeggianti
dove il clima è temperato.
PROPRIETA’ E BENEFICI DEI LAMPONI
Da molto tempo i lamponi, grazie al loro contenuto di
vitamina C, sono noti per le loro proprietà
antinfiammatorie delle vie respiratorie.
ANTITUMORALI
Grazie a recenti studi scientifici, sono venuti alla luce le
proprietà antitumorali di questo squisito frutto.
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19. Questo è dovuto alla presenza di acido ellagico,
potente ossidante, con la proprietà di inibire
l’alimentazione delle cellule tumorali.
DONNE IN GRAVIDANZA
Alle donne in gravidanza
viene consigliato il consumo
di lamponi, in quanto, grazie
alla presenza di acido folico
e vitamina P, apporta benefici allo sviluppo del feto
migliorando l’elasticità delle pareti dei vasi sanguigni.
PERDITA DI PESO
I lamponi sono ricche di fibra alimentare e di
manganese; la fibra rallenta il processo digestivo in
modo tale che la sensazione di sazietà dura più a
lungo mentre il manganese stimola il metabolismo a
bruciare i grassi più velocemente.
COLESTEROLO
È stato dimostrato che la fibra solubile forma una massa
gelatinosa che cattura il colesterolo prima che venga
assorbito nell’intestino in modo da ridurne i livelli.
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20. DEGENERAZIONE MACULARE
La degenerazione maculare è una patologia tipica
dell’età avanzata che colpisce gli occhi e quindi la
vista. Alcuni studi scientifici hanno calcolato che
un’assunzione regolare di lamponi è in grado di
prevenire questa patologia, grazie alla prevalente
presenza di beta-carotene e di vitamina A.
SALUTE DEL CUORE
I lamponi svolgono un ruolo importante nella
prevenzione dell’ipertensione e delle malattie
cardiovascolari. La vitamina C in abbinamento con
sostanze flavonoidi (rutina) ha proprietà vasodilatatrici
e migliora quindi la circolazione sanguigna.
CURIOSITA’ SUI LAMPONI
Nelle zone del Mediterraneo,
nello specifico in Italia e Grecia, i
lamponi cominciano ad essere
coltivati nel XVI secolo. Pare che
a quell’epoca venisse addirittura consigliato alle donne
in gravidanza, in quanto vigeva la convinzione che
questo frutto avesse la proprietà di scongiurare il rischio
di aborto.
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21. MORE
Sono frutti di bosco dal sapore
molto dolce, dalla forma tipica
del polidrupa e di colore
totalmente nero. Anche esse
contengono silicilati. Le foglie
ed i germogli sono stati usati
per lunghi anni in erboristeria per per curare pe le
faringiti.
PROPRIETA’ E BENEFICI DELLE MORE
ANTITUMORALI
Come quasi tutti i frutti di bosco anche le more hanno
proprietà utili nella lotta ai tumori. Questi frutti hanno un
alto contenuto di antiossidanti, polifenoli in particolare.
Tra questi troviamo le antocianine che sono presenti in
grandi quantità nel frutto. Le antocianine sono i
pigmenti che danno la colorazione ai frutti di bosco.
Secondo gli studi gli antociani sono l’arma principale
delle more nella lotta ai tumori.
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22. In uno studio del 2004 si è dimostrato che l’estratto di
mora fresca ha effetti protettivi nei confronti del
tumore ai polmoni. Dalla ricerca emerge che
gli antociani bloccano lo stress ossidativo che causa
la proliferazione delle cellule tumorali.
Uno studio del 2006 ha esaminato gli effetti di 6 diversi
estratti dii bacche sulla crescita del tumore alla bocca,
al seno, al colon ed alla prostata. I risultati hanno
confermato che tutti, mora compresa, riuscivano in
qualche modo a bloccare la proliferazione delle cellule
tumorali.
ANTINFIAMMATORIE
L’infiammazione è un naturale processo di breve
durata che viene utilizzato dal corpo per auto
medicarsi. Quando però l’infiammazione diventa
cronica ecco che aumenta notevolmente il rischio di
gravi malattie come ad esempio
le malattie cardiache ed i tumori.
La regolare assunzione di questi frutti riduce
l’infiammazione in modo naturale e quindi senza effetti
collaterali tipici dei farmaci. Secondo
gli studi questa proprietà è da ricondursi
principalmente ai polifenoli presenti nel frutto.
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23. ANTIBATTERICHE
Secondo recenti studi le more hanno anche proprietà
antibatteriche. Pare infatti che il loro consumo annienti
le cellule infette dai batteri e lasci intatte quelle sane.
COLESTEROLO
Grazie al contenuto di fibra alimentare e di
composti antiossidanti aiutano
a prevenire le malattie
cardiovascolari mantenendo
pulite ed elastiche le arterie.
Queste sostanze infatti contribuiscono a ridurre i livelli di
colesterolo cattivo LDL.
FANNO BENE AL CERVELLO
Le more possono anche apportare benefici alle
funzioni cognitive ed alla memoria. Recenti studi hanno
evidenziato come i componenti polifenolici presenti
nelle more aiutano a ritardare il declino dell’attività
cognitiva proprio dell’invecchiamento.
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24. CURIOSITA’ SULLE MORE
Fin dai tempi più antichi, in caso di
problemi alle gengive, si consigliava
la masticazione di foglie di more.
Molto spesso le foglie vengono
utilizzate quali ingredienti
per tisane e decotti che hanno come scopo quello di
curare dolori derivanti da ulcere gastriche.
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25. BACCHE DI GOJI
Le goji sono delle bacche il
cui nome botanico è
Lyciumbarbarum.
Contengono vitamina A e C,
tutte e vitamine del gruppo
B, Sali minerali, 18 aminoacidi diversi, steroli e acidi
grassi vegetali, flavonoidi e caroteneidi. Grazie a questi,
le goji, apportano un’ampia gamma di nutrienti utili per
l’organismo; Inoltre ripristinano velocemente e scorte di
vitamine e Sali minerali.
PROPRIETA’ E BENEFICI DELLE
BACCHE DI GOJI
SOSTEGNO AL SISTEMA IMMUNITARIO
Le bacche contengono quattro polisaccaridi unici al
mondo chiamati LBP (lyciumbarbarumpolysaccharides).
Questi aumentano, notevolmente, il numero di globuli
bianchi e potenziano le capacità dei fagociti di
difendere l’organismo umano da agenti patogeni: per
tali ragioni le bacche sono consigliate per chi ha
25
26. spesso il raffreddore e si sente particolarmente stanco,
e per questo ha le difese immunitarie indebolite.
EFFETTO ANTI-AGE
Nella cultura tibetana, questo frutto viene chiamato
“frutto della longevità”: è di fatto uno dei frutti più ricchi
di antiossidanti al mondo. Ha un valore ORAC (la
classifica ORAC stabilisce il potere antiossidante degli
alimenti) molto elevato, e per tale ragione è uno dei
frutti più apprezzati dalla medicina anti-age.
Gli antiossidanti sono le risorse che l’organismo ha dai
radicali liberi, i principali responsabili
dell’invecchiamento cellulare.
UN ALLEATO PER LA DIETA
Il goji è molto ricco di
antocianine, preziosi flavonoidi
che contrastano l’accumulo di grasso, in particolar
modo nella zona addominale. Anche la presenza
cromo e zinco contribuiscono a ridurre il senso di fame
e attivare il metabolismo.
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27. GLICEMIA SOTTO CONTROLLO
Le bacche di goji sono tra gli alimenti con il più basso
indice glicemico. I polisaccaridi a lunga catena
contenuti all’interno delle bacche, stabilizzano il livello
di glucosio nel sangue nel lungo termine: rallentano
quindi il ripresentarsi del senso di necessità di zucchero.
PROTEZIONE DELLA VISTA
Il goji è ricco di carotenoidi
quali: betacarotene, zeaxantina,
luteina e licopene, preziosi per
la protezione della vista.
BELLEZZA DI PELLE, UNGHIE E CAPELLI
È un grande alleato soprattutto per le donne, perché
questo frutto essendo pieno di vitamina A, contrasta le
problematiche cutanee quali ad esempio l’acne. Tale
vitamina, inoltre, aiuta la crescita, il mantenimento e la
riparazione dei tessuti.
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28. LA VENDITA
I primi impianti di piccoli frutti
in Italia furono creati durante
gli anni '50 e fino ai primi
anni '60 con l'introduzione
del lampone e del mirtillo
gigante americano in Piemonte e in Lombardia furono
creati in Italia.
'Da allora si è assistito ad un ampliamento dell'areale di
coltura, - Spiega Giancarlo Bounous direttore
del Dipartimento di Colture Arboree dell'Università di
Torino - partendo dalle aree a maggiore vocazione
pedo-climatica localizzata prevalentemente al Nord
lungo l'arco alpino e prealpino,
fino ad arrivare ad un'espansione
verso nuove aree del Centro e del
Sud Italia.
Pur rimanendo nel gruppo delle
colture di minor importanza rispetto
ad altre specie frutticole, i piccoli frutti continuano ad
esercitare un certo interesse tra gli operatori del
28
29. settore soprattutto per aspetti legati alla
differenziazione colturale, alla valorizzazione delle aree
interne e marginali ed alle prospettive dei consumatori
sempre più attenti alla salubrità della frutta ed alle
sue proprietà nutraceutiche. Inoltre la 'coltura-cultura'
dei piccoli frutti ben si inserisce nell'ottica di
un'agricoltura sostenibile e maggiormente attenta alle
esigenze dell'ambiente, soprattutto nelle aree dove essi
sono nella tradizione popolare.
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30. IL MERCATO
Negli ultimi anni la domanda di
frutti di bosco freschi è cresciuta
tanto da rendere necessarie
importazioni dall’estero. Altro
fattore rilevante è che nel
contesto europeo, l’Italia è agli ultimi posti come
produttore.
Sul mercato italiano giunge parte del prodotto
proveniente dai paesi dell'Est (Serbia e Montenegro),
Austria e Spagna, Paesi che sono in grado di fornire
prodotto destinato alla trasformazione industriale a
prezzi difficilmente praticabili per le aziende italiane.
Inoltre la necessità di ampliare il calendario di
commercializzazione ha fortemente influenzato la scelta
da parte di alcune strutture di commercializzazione di
importare anche da paesi extra Europei quali Cile,
Argentina e Sud Africa. Oltre al consumo fresco ha
una certa importanza il mercato della trasformazione
industriale con lo scopo di preparare succhi, coloranti,
30
31. bevande, marmellate, sciroppi così come il settore
farmaceutico e cosmetico.
L'intesse per i piccoli frutti riveste un interesse ancora
limitato se paragonato alle principali specie frutticole
e il consumo pro capite resta ancora basso. Il fattore
prezzo rappresenta un elemento limitante per il
consumatore italiano che considera i piccoli frutti come
una sfiziosità destinata a particolari circostanze e non
un prodotto da tutti i giorni. Ad esso è però associata
l'immagine di salubrità e di genuinità sia per le sue
caratteristiche intrinseche sia per la sua forte
compatibilità con i sistemi di lotta integrata e biologica.
Noto il caso dei frutti di bosco congelati provenienti
dall’est Europa infetti da epatite. Un motivo in più
per consumare prodotti italiani al 100%.
Le aziende agricole italiane coinvolte nella produzione
di frutti di bosco sono ancora poche e il mercato
potrebbe essere un buono sbocco per diversificare le
entrate.
Come noto, un imprenditore agricolo deve contare su
quante più entrate possibili e la coltivazione dei frutti di
bosco è un mercato di nicchia ma molto interessante.
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32. LA CLIENTELA
I frutti di bosco stanno diventando sempre più ricercati
come prodotto fresco per la loro innegabile qualità e
per la loro bontà. Sono ancora più apprezzati dalle
pasticcerie e dalle ristorazioni, perché sono le materie
prime per la produzione di dolci, succhi di frutta e
confetture. Una corretta e attenta segmentazione della
clientela in fase di progettazione è fondamentale per
definire il mercato.
Essendo un’attività con lo scopo di vendita a km 0 e
dunque territoriale i principali clienti sono:
PASTICCERIE
RISTORANTI
I
PRIVATI
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33. ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’
Data la varietà dei frutti di bosco, differiscono anche i
vari tipi di coltivazione che ognuno di essi ha bisogno.
La localizzazione e il terreno
Ogni varietà necessita di pratiche differenti, tuttavia
esistono alcune caratteristiche generali per
la coltivazione dei frutti di bosco. Nonostante le
differenze, i frutti di bosco in natura condividono
l’habitat naturale del sottobosco italiano.
Questo ambiente ha delle caratteristiche chimico fisiche
comuni come la leggera acidità e la forte umidità del
terreno. L’acidità consigliata del terreno è di 4,5-5,5.
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34. I frutti di bosco non hanno esigenze strette, per questo
motivo sono coltivabili in quasi tutte le zone collinari
italiane.
Le condizioni climatiche nel nostro paese sono ottime in
quanto hanno la giusta escursione termica, la corretta
esposizione solare e la piovosità.
Tuttavia, nonostante l’adattabilità, il nord dell’Italia è più
indicato rispetto al sud, soprattutto per la piovosità più
elevata.
Date le esigenze, è sconsigliato coltivare i frutti di
bosco a quote superiori agli 800 metri dal livello del
mare.
Tutti i tipi di frutti di bosco tollerano bene il gelo ma
sono anche piuttosto sensibili all’aridità e al caldo
pertanto è necessario che vivano in un terreno fresco.
Inoltre i frutti di bosco sono piante poco soggette agli
attacchi di parassiti, sono quindi adatti a tipi di
coltivazione biologica e naturali, priva di agenti chimici.
Vanno piantati in un luogo leggermente assolato o in
mezz’ombra, riparato dai venti freddi, assicurandosi che
il terreno sia coperto da uno strato di pacciame.
A tal proposito si prestano bene: foglie, piante basse o
trinciato di corteccia.
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35. L’organizzazione della coltivazione
Le piantine vanno posizionate ai margini perché le loro
dimensioni sono consistenti rispetto agli ortaggi e sono
ottimi come siepi di confine. Non bisogna dimenticare
che l’impianto di questi frutti può durare anche 10 anni
e più!
Al momento dell’impianto si
sceglie il luogo più adatto
per la loro crescita poi
viene preparata la terra,
aggiungendo foglie e torba
se il terreno è troppo
pesante, aggiungendo
compost, ma soprattutto tanto letame, se il terreno è
troppo leggero. In particolare per il mirtillo, ma anche
per il lampone e per il ribes è necessario acidificare
tutto il terreno che verrà esplorato dalle radici. Per
questo sarà utile interrare insieme al letame, aghi e
cortecce, trucioli, seccatura e foglie, per portare il
valore del pH del terreno intorno a quello richiesto (4,5-
5,5).
Gran parte dei frutti di bosco come ad esempio le
fragole, le more ed i mirtilli si distinguono in tre diverse
specie di riproduzione: precoce, semi precoce o
tardive.
35
36. È inoltre importante sapere che essendo i frutti di bosco
dotati di stoloni radicanti, il metodo di moltiplicazione è
molto semplice.
Infatti per ottenere nuovi semi è sufficiente tenere gli
stoloni in un vivaio nei mesi invernali e quando
germogliano e raggiungono i cinque o sei centimetri,
possono essere collegati direttamente a dimora.
Pratiche colturali
Ovviamente, anche le piantine di frutti di bosco hanno
la necessità di essere oggetto di cure e attenzioni, atte
a migliorarne il benessere e a favore la produzione di
frutti.
Per quanto riguarda le innaffiature, queste devono
essere eseguite ogni qualvolta si nota che il terreno è
asciutto, tuttavia bisogna fare bene attenzione a non
innaffiare eccessivamente la pianta, quindi a non
inzuppare il terreno di acqua, ma semplicemente ad
assicurarsi che sia sempre bagnato. Per quanto
riguarda la concimazione, questa deve essere eseguita
durante il periodo in cui la pianta vive la sua fioritura, e
deve essere finalizzata a dare alla pianta tutte le
sostanze necessarie per favorire la produzione.
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37. Per quanto riguarda invece la potatura, questa va
eseguita durante il periodo invernale, mentre in estate è
previsto il diradamento. Il raccolto è previsto in estate.
Lavorazioni piantine
A parte alcune lavorazioni superficiali necessarie alla
eliminazione delle infestanti (fresatura o passaggio con
un motocoltivatore a poca profondità di lavorazione)
l'unica operazione colturale veramente impegnativa è
data dalla potatura. Dato che la pianta produce
esclusivamente su tralci di due anni, in pratica occorre
eliminare i tralci che hanno già fruttificato, lasciando 4-5
polloni per pianta da legare (aperti a ventaglio) ai fili
di ferro zincato. Su ogni pollone vanno poi spuntati a
4-5 gemme tutti gli altri tralci anticipati presenti.
Sistema di irrigazione
La corretta irrigazione dei frutti di bosco è
fondamentale per ottenere prodotti di qualità elevata,
grande resa e ottima pezzatura. L’impianto di irrigazione
a goccia permette l’erogazione dell’acqua tramite
gocciolatori posti o sul terreno o ad altezza variabile
lungo la fila delle piante in questo modo è possibile
bagnare solamente una piccola superficie in prossimità
della pianta.
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38. L’acqua circola in tubi costituiti da polietilene e grazie
all’irrigazione a goccia la portata minima oraria dei
gocciolatori permette di ottenere un risparmio
significativo di acqua.
Gli impianti a goccia si
stanno rapidamente
diffondendo oltre che per
le colture arboree anche
a quelle ortive ed
industriali proprio per il
notevole risparmio idrico
specialmente in quelle aree dove la disponibilità
d’acqua risulta limitata.
Il concetto di risparmio idrico è strettamente connesso
con l’efficienza irrigua, intesa come la capacità di
garantire alle piante la quantità di acqua giornaliera
necessaria e adeguata alla loro crescita e alla loro
massima produttività.
Garantire la giusta quantità di acqua a seconda dei
periodi dell’anno contribuisce ad assicurare una
corretta crescita delle piante riducendo i frutti fallati e
quindi evitando di avere scarti di produzione.
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39. L’irrigazione dei frutti di bosco più idoneo è senza
dubbio la goccia perché permette all’agricoltore di
ridurre i costi di gestione rispetto ad altre forme di
irrigazione. La maggiore richiesta d’acqua dei frutti di
bosco avviene durante i mesi estivi cioè quando le
piante è nel massimo periodo di sviluppo della
produzione.
La fragola ha bisogna di parecchia acqua per
produrre elevate quantità, in particolare i momenti più
critici sono quelli dell’attecchimento delle piantine e
l’ingrossamento del frutto dove è necessario aumentare
la frequenza di irrigazione e diminuire i volumi d’acqua
impiegati. In questi casi si irriga il fragoleto anche una
volta ogni due o tre giorni per mantenere la giusta
umidità del terreno.
I mirtilli sono molto sensibili ai ristagni idrici che possono
provocare marciumi radicali con danni alle piante e
notevoli scarti produttivi. Durante il periodo che va
dall’ingrossamento della bacca alla sua maturazione e
raccolta l’irrigazione deve essere calibrata ad hoc con
irrigazioni frequenti e con scarsa portata.
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40. Il lampone è particolarmente sensibile in primavera
durante il periodo che precede la fioritura ed in estate
quando i frutti si ingrossano. Per una adeguata raccolta
consigliamo di irrigare due volte alla settimana
evitando ristagni idrici.
Le more non sono particolarmente sensibili alla siccità
quindi si irriga solo in situazioni di necessità. La fase più
critica tuttavia è quella dell’ingrossamento dei frutti in
cui sono importanti annaffiature regolari.
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41. DEFINIZIONE DEL PROGETTO
INVESTIMENTI
Per realizzare un impianto di coltivazione di frutti di
bosco misti (lamponi, more, mirtilli, fragoline di bosco,
fragole e bacche di goji) occorrono all’incirca 20.000
euro.
Questo investimento consiste in:
-preparazione del terreno;
-acquisto delle piante;
-acquisto di pali e fili per il sostegno delle piante;
-impianto di irrigazione a goccia.
Questo investimento può variare leggermente in
funzione ai metri quadri di terreno coltivato e alla
varietà delle piante acquistate. Inoltre può essere
un’ulteriore spesa la mancanza di disponibilità di acqua
per l’impianto di irrigazione; in caso di questa necessita
si procede alla realizzazione di un pozzo artificiale che
41
42. comporta una spesa abbastanza elevata ma in questo
caso indispensabile (circa 6.000/8.000 euro).
Oltre a queste spese necessarie, si può aggiungere il
bisogno di acquistare o affittare un terreno nel caso in
cui il terreno non è proprio.
Vi è la presenza di costi fissi, ovvero sulla manutenzione
dell’impianto e delle attrezzature minime.
Una volta realizzato, l’impianto resta produttivo per
circa 6 anni, senza alcuna spesa aggiuntiva di
investimento, eccetto la manodopera e la
manutenzione dell’impianto.
GUADAGNI
Preso in considerazione un ettaro di terreno si può
ottenere una produzione annua, a partire dal secondo
anno di coltivazione, di circa 10/12 tonnellate di frutta.
Il prezzo di vendita varia tra 8 e 12 euro il chilogrammo
all’ingrosso e tra i 12-16 euro nella vendita diretta a
pasticcerie, gelaterie, ristoranti e privati.
Con una media di 12euro al kg per una produzione di
circa 10.000 kg, su un ettaro di terreno coltivato, si può
ottenere circa una somma di 120.000 euro di ricavato.
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43. Per ottenere un guadagno maggiore è il caso di
puntare sulla vendita diretta del prodotto e la
trasformazione dei frutti non venduti, in prodotti come
confetture e succhi naturali.
RICAVI
La previsione dei ricavi, cioè del volume di fatturato
realizzabile dal progetto, è fondamentale per verificare
la sua fattibilità economica.
La fattibilità economica dipende infatti dalla capacità
di produrre nell’arco dell’esercizio annuale dei ricavi
superiori ai costi di gestione.
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44. Tenendo conto di un guadagno minimo di 120.000
euro all’anno, deve essere detratta la spesa della
realizzazione dell’impianto, della manodopera e della
manutenzione degli attrezzi.
Vi è in questo modo assicurato un ricavo di circa
60.000/70.000 euro all’anno.
Il confronto fra ricavi e costi consente di calcolare il
REDDITO, definito appunto come differenza tra ricavi
totali e costi totali, a loro volta derivanti dalla somma di
costi fissi e costi variabili.
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45. BIOBERRY ANCHE SUL WEB
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all’importanza che essi hanno poiché sono biologici e
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