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Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
CENTRO STUDI
Centro Studi del Forum dei Giovani di Caserta
Lavoro pubblicato nell’ottobre 2019
A cura di Cristiano Masetto
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
Indice
Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale 5
Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori 10
Conclusioni 17
2
Il presente lavoro rappresenta la prima
pubblicazione del Centro Studi del Forum
dei Giovani di Caserta. La decisione di
concentrare l’attenzione dell’analisi sul
fenomeno delle migrazioni universitarie è
stata dettata dalla necessità di avviare una
riflessione seria sulla condizione giovanile
in città. Imprescindibile, in questo senso,
risulta lo studio attento e oculato di
numerosi fenomeni che investono le
giovani generazioni del territorio.
Il fenomeno delle migrazioni universitarie
investe in particolar modo le regioni del
Mezzogiorno d’Italia, tale questione porta
con sé un impatto molto importante sulle
economie delle varie regioni, sia in termini
di rimesse negative che di perdita di
capitale umano.
La Campania, tra le regioni meridionali, è
quella che presenta i tassi migratori in
uscita minori, ciò è dovuto principalmente
alla presenza di sette atenei in regione, tra
cui uno di mega dimensioni e due di
grandi dimensioni, questo aspetto non è
affatto trascurabile: la presenza di molti
atenei e, conseguentemente, di molti tipi di
corsi di laurea, riduce di molto il profilo
migratorio di tipo forzato.
3
Seguendo il trend regionale, Caserta non
presenta alti tassi migratori in uscita verso
altre regioni italiane, risulta tuttavia
interessante analizzare i flussi migratori in
uscita dal territorio del capoluogo
casertano. Il lavoro prende in
considerazione i dati riguardanti gli studenti
che hanno conseguito il diploma di maturità
presso gli istituti situati sul territorio
comunale casertano e che si sono
immatricolati all’università nel 2011.
I dati analizzati sono quelli dell’Anagrafe
Nazionale Studenti, relativi all’anno
accademico 2011/2012.
Il presidente del
Forum dei Giovani di Caserta
Cristiano Masetto
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
4
A partire dall’anno accademico 2010/2011 si è assistito, in Italia, ad un calo costante
del numero degli iscritti all’università (considerando tutti i tipi di corsi di laurea), negli
ultimi anni (dall’anno 2015-2016 in poi) il numero totale degli iscritti a corsi di laurea è
tornato timidamente a crescere (figura 1) . Il fenomeno risulta anche più evidente
analizzando l’andamento generale degli iscritti ai corsi di laurea triennale, in tal caso è
possibile osservare come – dopo un calo consistente su base annua, avvenuto in
seguito alla crisi economica del 2008 – i numeri siano tornati ai livelli pre-crisi a
partire dall’A.A. 2016-2017 (Figura 2).
Figura 1
Figura 2
Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale
Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale
5
Per ciò che riguarda i dati sulla mobilità studentesca è importante rilevare che per
l’a.a. 2017-2018 il tasso di mobilità degli iscritti a corsi di laurea triennale è stato
pari al 24,1%. In costante crescita a partire dall’a.a. 2008-2009 (Figura 3).
Figura 3
Andando ad analizzare i dati più nello specifico, emerge che le regioni del
Mezzogiorno sono quelle che presentano maggiori tassi di emigrazione rispetto a
quelle settentrionali, ma il quadro non è così ben definito: dai dati è possibili notare
come un’influenza importante la esercita la grandezza della regione, infatti le regioni
che presentano tassi maggiori sono le piccole regioni (la Basilicata con il 73.31% di
iscritti alla triennale presso atenei situati in altre regioni, la Valle D’Aosta con il
73.21% e il Molise con il 61.96%).
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
6
Altro dato
interessante deriva
dall’analisi delle
regioni che
presentano i
maggiori tassi di
immigrazione.
Per ciò che
riguarda gli
studenti triennali, i
maggiori tassi di
immigrazione si registrano nelle regioni del Nord, questo non dovrebbe sorprendere.
È altresì importante notare come gli atenei presenti in piccole regioni come la Valle
D’Aosta e il Molise (ma questa riflessione bisognerebbe estenderla anche al Trentino
alto Adige ed Emilia-Romagna) fra i propri immatricolati abbiano quasi la metà
provenienti da regioni differenti.
Figura 4
Figura 5
Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale
7
Drammatica risulta la situazione per gli Atenei situati nelle regioni meridionali, dove
si registrano tassi di immigrazione (sul totale degli iscritti nella regione) prossimi allo
zero in Sardegna (0.82%) e molto bassi in Calabria (7.21%), Puglia (5.18%) e Sicilia
(6.19%).
In termini di attrattività la differenza tra le regioni centro- settentrionali e quelle
meridionali della penisola risulta abbastanza evidente.
Per ciò che riguarda la mobilità studentesca per gli studenti magistrali la situazione è
più o meno simile. Molto più marcata la tendenza degli studenti meridionali ad
emigrare nel caso dei corsi di laurea magistrale (con un tasso medio di emigrazione
del 50.88% ).
Media dei tassi di emigrazione di Campania (24.68%); Sardegna (38.49%); Sicilia
(47.54%); Puglia (52.59%); Calabria (57.73%) e Basilicata (84.25%).
La figura 6 mostra come la geografia delle emigrazioni resti più o meno invariata (non
nelle percentuali) per ciò che riguarda i tassi emigratori maggiori.
Figura 6
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
8
La figura 7 mostra come le regioni centro-settentrionali, anche nel caso di corsi
di laurea magistrale, risultino molto più “attrattive” rispetto a quelle meridionali.
Figura 7
Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale
9
I dati analizzati nel presente studio sono relativi agli immatricolati campani nel 2011, dal
presente dataset si è proceduto all’estrazione degli immatricolati che hanno conseguito
un diploma di maturità negli istituti casertani .
Si tratta di 1017 studenti provenienti da 13 istituti casertani, vale a dire:
• «A. Diaz»;
• «A. Manzoni»;
• «A. Biaggi»;
• «C. Pavese»;
• «E. Mattei»;
• «F. Giordani»;
• «G. Ferraris»;
• «IPSAR Ferraris»;
• «ISA San Leucio»;
• «M. Buonarroti»;
• «P. Giannone»;
• «Sacro Cuore di Maria»;
• «Terra di Lavoro».
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori
10
La quasi totalità degli studenti (94.2%) risulta diplomata tra il 2010 e il 2011.
Mentre il 93.2% degli studenti risulta nato tra il 1991 e il 1993.
Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori
11
Degli studenti presi in considerazione, l’87.2% si è successivamente
immatricolato presso atenei campani, il 6.3% si è iscritto in atenei laziali e il 2.1%
il Lombardia.
Differenti sono le percentuali se si considerano solo i dati riguardanti le
immatricolazioni in atenei non campani
Oltre il 49% degli studenti emigranti si è iscritto presso atenei laziali, mentre il
16.2% emigra verso la Lombardia.
Si si guarda, invece, ai singoli atenei, emerge che la stragrande maggioranza dei
diplomati in istituti casertani si è immatricolata presso l’Università degli Studi
della Campania Luigi Vanvitelli, seguita dall’Università degli Studi di Napoli
Federico II, dall’Università degli studi di Napoli L’ Orientale e dall’Università di
Salerno. Gli atenei non campani che presentano il maggior numero di campani
immatricolati risultano essere l’ Università degli Studi di Roma ʺTor Vergataʺ
(1.4% del totale degli studenti immatricolati), seguita da La Sapienza Università di
Roma (1.3%), e dall’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale (1%).
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
12
Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori
Dai dati emerge chiaramente come, in linea con il trend regionale, anche per ciò
che riguarda il territorio i flussi migratori in uscita risultano, in termini percentuali
sul totale degli studenti immatricolati, di portata molto limitata.
Una prospettiva più completa, che metta in relazione l’istituto di provenienza e la
regione di destinazione, può essere ottenuta tramite l’ausilio della Social Network
Analysis.
Di seguito sono riportati modelli di reti two-mode che considerano come attori gli
istituti di provenienza e come eventi le regioni di destinazione. Si tratta di reti
pesate, il cui peso dei legami è dato dal numero degli studenti che si immatricola
da un determinato istituto verso una determinata regione (utilizzando una scala
logaritmica), la grandezza dei singoli vertici è invece proporzionale alle singole
misure di degree.
13
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
Le regioni di destinazione degli studenti sono indicate dai vertici di colore grigio, mentre
gli istituti di provenienza sono indicati dai vertici di colore giallo. Come osservabile dallo
spessore dei legami, la Campania risulta (come già rilevato dalle analisi descrittive
precedenti) la regione all’interno della quale si immatricola il maggior numero di
studenti, seguita dal Lazio e della Lombardia. La grandezza dei singoli vertici è data dalla
misura totale di degree, vale a dire dal numero di legami sia in entrata che in uscita, di
seguito sono riportate le misure di degree per i singoli nodi.
14
Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori
Istituto di provenienza Misura di degree
A.Diaz 11
A.Manzoni 9
A.Biaggi 2
C.Pavese 3
E.Mattei 3
F.Giordani 5
G.Ferraris 2
IPSAR Ferraris 3
ISA San Leucio 3
M.Buonarroti 5
P.Giannone 8
Sacro Cuore di Maria 6
Terra di Lavoro 3
Le misure di degree indicano il numero di legami in entrata o in uscita da un
determinato nodo. Nel caso in questione (dato che si stanno considerando gli
istituti di provenienza), la misura di degree indica il numero di regioni verso le quali
sono indirizzati i diplomati al momento dell’immatricolazione all’università. Il liceo
ʺA. Diazʺ, seguito dai licei ʺA. Manzoniʺ e ʺP. Giannoneʺ.
Per quello che riguarda i differenti settori accademici verso i quali gli studenti si
sono indirizzati nella fase iniziale della carriera universitaria, dai dati emerge
l’influenza che il tipo di istituto di provenienza esercita nella scelta del tipo di studi
da intraprendere, è stato condotto un test di indipendenza del tipo 𝜒2
per andare a
verificare l’ipotesi di indipendenza nella scelta del tipo di studi da parte degli
studenti, rispetto al tipo di istituto di provenienza.
15
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
Test di indipendenza del Chi-quadrato
Valore Gradi di
libertà
P-value
𝜒2 175.863 36 ≈ 0
n. di casi
validi
1017
Il test conduce al rifiuto dell’ipotesi nulla di indipendenza tra le due variabili. La
tabella di contingenza seguente, illustra in termini percentuali (rispetto al totale
dei diplomati nei singoli istituti) le iscrizione ai differenti tipi di corsi di studio
degli studenti.
Settore di studi
Sanitario Scientifico Sociale Umanistico
A. Diaz 15,7% 42,5% 35,2% 6,5%
A. Manzoni 12,8% 23,9% 43,8% 19,5%
A.Biaggi 50,0% 50,0%
C.Pavese 4,0% 36,0% 56,0% 4,0%
E. Mattei 4,2% 8,3% 79,2% 8,3%
F.Giordani 14,3% 60,7% 19,0% 6,0%
G.Ferraris 15,4% 15,4% 53,8% 15,4%
IPSAR Ferraris 20,0% 40,0% 40,0%
ISA San Leucio 3,3% 30,0% 26,7% 40,0%
M.Buonarroti 6,8% 57,6% 27,1% 8,5%
P.Giannone 21,4% 26,2% 44,0% 8,3%
Sacro Cuore di Maria 18,0% 20,2% 55,1% 6,7%
Terra di Lavoro 4,5% 11,4% 77,3% 6,8%
Totale 13,5% 33,1% 41,8% 11,6%
16
Conclusioni
Conclusioni
Il presente studio è stato condotto nell’ottica di analizzare quelli che sono i
movimenti migratori degli studenti formatosi nel territorio casertano.
La Campania si qualifica, come una regione a bassa emigrazione, questo perché
sul territorio regionale insistono 7 atenei e, fra questi, 3 sono di dimensioni mega
o grandi. Ciò permette agli studenti campani di non avere la necessità di migrare
per poter frequentare uno specifico corso di studi, limitando la scelta della
migrazione ad altre tipologie di motivazioni.
Quello che emerge dall’analisi dei movimenti migratori degli studenti formatisi nel
territorio casertano è una propensione a scegliere l’ateneo della propria provincia
per proseguire il proprio percorso formativo. Se, poi, si osserva la quantità di
studenti che decide di proseguire gli studi negli atenei napoletani, si può riflettere
sull’importanza che la prossimità geografica esercita nella scelta dell’università.
Anche per gli studenti casertani, come per quelli campani, il Lazio si presenta
come la principale regione di destinazione per chi emigra, anche in questo caso
l’attrattore dei grandi atenei (La Sapienza, Tor Vergata) non va sottovalutato, così
come la relativa prossimità geografica fra Caserta e le Province di Latina e
Frosinone (territorio sul quale insiste l’Università di Cassino e del Lazio
Meridionale) e quella tra Caserta e Roma (200 km).
Nonostante il fenomeno della migrazione degli studenti universitari non presenti
tassi o valori allarmanti (per ciò che riguarda i flussi in uscita), risulta utile
valutare con attenzione i dati della mobilità studentesca, soprattutto quando
questa avviene dopo una scelta di tipo «anticipatorio» (vedi Ragozini, Santelli,
Scolorato; 2016), quando, cioè, lo studente anticipa la scelta (o la necessità)
migratoria collegata all’inserimento nel mondo del lavoro, al momento della scelta
del corso di laurea.
17
CENTRO STUDI
Analisi dei flussi migratori degli studenti
diplomati negli istituti casertani
Anno 2011
In tal senso il fenomeno va monitorato da parte dei decisori politici al fine di evitare
forti perdite in termini di capitale umano, di rimesse e di sostenibilità generale del
sistema universitario. Se, infatti, la Campania non risente eccessivamente dei flussi
migratori in uscita da parte degli studenti, è anche vero che la quasi totalità degli
iscritti negli atenei campani proviene dalla Campania. Dunque, nel caso in cui
dovesse essere predominante una scelta di tipo anticipatorio al momento della
migrazione, gli atenei campani si troverebbero ad affrontare una difficile situazione.
Una mancata attenzione al fenomeno con la ricerca di relative soluzioni, in termini di
creazione di prospettive future (in ambito lavorativo, economico e sociale) all’interno
del territorio, potrebbe condurre ad un impoverimento generale (come del resto già
avviene in altre parti del Paese) del substrato economico e sociale.
Da questo punto di vista emerge chiaramente l’importanza del fenomeno e le
motivazioni che spingono ad approfondirlo.
18
Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani. Anno 2011

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  • 3. CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 Indice Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale 5 Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori 10 Conclusioni 17 2
  • 4. Il presente lavoro rappresenta la prima pubblicazione del Centro Studi del Forum dei Giovani di Caserta. La decisione di concentrare l’attenzione dell’analisi sul fenomeno delle migrazioni universitarie è stata dettata dalla necessità di avviare una riflessione seria sulla condizione giovanile in città. Imprescindibile, in questo senso, risulta lo studio attento e oculato di numerosi fenomeni che investono le giovani generazioni del territorio. Il fenomeno delle migrazioni universitarie investe in particolar modo le regioni del Mezzogiorno d’Italia, tale questione porta con sé un impatto molto importante sulle economie delle varie regioni, sia in termini di rimesse negative che di perdita di capitale umano. La Campania, tra le regioni meridionali, è quella che presenta i tassi migratori in uscita minori, ciò è dovuto principalmente alla presenza di sette atenei in regione, tra cui uno di mega dimensioni e due di grandi dimensioni, questo aspetto non è affatto trascurabile: la presenza di molti atenei e, conseguentemente, di molti tipi di corsi di laurea, riduce di molto il profilo migratorio di tipo forzato. 3
  • 5. Seguendo il trend regionale, Caserta non presenta alti tassi migratori in uscita verso altre regioni italiane, risulta tuttavia interessante analizzare i flussi migratori in uscita dal territorio del capoluogo casertano. Il lavoro prende in considerazione i dati riguardanti gli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità presso gli istituti situati sul territorio comunale casertano e che si sono immatricolati all’università nel 2011. I dati analizzati sono quelli dell’Anagrafe Nazionale Studenti, relativi all’anno accademico 2011/2012. Il presidente del Forum dei Giovani di Caserta Cristiano Masetto CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 4
  • 6. A partire dall’anno accademico 2010/2011 si è assistito, in Italia, ad un calo costante del numero degli iscritti all’università (considerando tutti i tipi di corsi di laurea), negli ultimi anni (dall’anno 2015-2016 in poi) il numero totale degli iscritti a corsi di laurea è tornato timidamente a crescere (figura 1) . Il fenomeno risulta anche più evidente analizzando l’andamento generale degli iscritti ai corsi di laurea triennale, in tal caso è possibile osservare come – dopo un calo consistente su base annua, avvenuto in seguito alla crisi economica del 2008 – i numeri siano tornati ai livelli pre-crisi a partire dall’A.A. 2016-2017 (Figura 2). Figura 1 Figura 2 Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale 5
  • 7. Per ciò che riguarda i dati sulla mobilità studentesca è importante rilevare che per l’a.a. 2017-2018 il tasso di mobilità degli iscritti a corsi di laurea triennale è stato pari al 24,1%. In costante crescita a partire dall’a.a. 2008-2009 (Figura 3). Figura 3 Andando ad analizzare i dati più nello specifico, emerge che le regioni del Mezzogiorno sono quelle che presentano maggiori tassi di emigrazione rispetto a quelle settentrionali, ma il quadro non è così ben definito: dai dati è possibili notare come un’influenza importante la esercita la grandezza della regione, infatti le regioni che presentano tassi maggiori sono le piccole regioni (la Basilicata con il 73.31% di iscritti alla triennale presso atenei situati in altre regioni, la Valle D’Aosta con il 73.21% e il Molise con il 61.96%). CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 6
  • 8. Altro dato interessante deriva dall’analisi delle regioni che presentano i maggiori tassi di immigrazione. Per ciò che riguarda gli studenti triennali, i maggiori tassi di immigrazione si registrano nelle regioni del Nord, questo non dovrebbe sorprendere. È altresì importante notare come gli atenei presenti in piccole regioni come la Valle D’Aosta e il Molise (ma questa riflessione bisognerebbe estenderla anche al Trentino alto Adige ed Emilia-Romagna) fra i propri immatricolati abbiano quasi la metà provenienti da regioni differenti. Figura 4 Figura 5 Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale 7
  • 9. Drammatica risulta la situazione per gli Atenei situati nelle regioni meridionali, dove si registrano tassi di immigrazione (sul totale degli iscritti nella regione) prossimi allo zero in Sardegna (0.82%) e molto bassi in Calabria (7.21%), Puglia (5.18%) e Sicilia (6.19%). In termini di attrattività la differenza tra le regioni centro- settentrionali e quelle meridionali della penisola risulta abbastanza evidente. Per ciò che riguarda la mobilità studentesca per gli studenti magistrali la situazione è più o meno simile. Molto più marcata la tendenza degli studenti meridionali ad emigrare nel caso dei corsi di laurea magistrale (con un tasso medio di emigrazione del 50.88% ). Media dei tassi di emigrazione di Campania (24.68%); Sardegna (38.49%); Sicilia (47.54%); Puglia (52.59%); Calabria (57.73%) e Basilicata (84.25%). La figura 6 mostra come la geografia delle emigrazioni resti più o meno invariata (non nelle percentuali) per ciò che riguarda i tassi emigratori maggiori. Figura 6 CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 8
  • 10. La figura 7 mostra come le regioni centro-settentrionali, anche nel caso di corsi di laurea magistrale, risultino molto più “attrattive” rispetto a quelle meridionali. Figura 7 Una Prima analisi dei flussi migratori a livello nazionale 9
  • 11. I dati analizzati nel presente studio sono relativi agli immatricolati campani nel 2011, dal presente dataset si è proceduto all’estrazione degli immatricolati che hanno conseguito un diploma di maturità negli istituti casertani . Si tratta di 1017 studenti provenienti da 13 istituti casertani, vale a dire: • «A. Diaz»; • «A. Manzoni»; • «A. Biaggi»; • «C. Pavese»; • «E. Mattei»; • «F. Giordani»; • «G. Ferraris»; • «IPSAR Ferraris»; • «ISA San Leucio»; • «M. Buonarroti»; • «P. Giannone»; • «Sacro Cuore di Maria»; • «Terra di Lavoro». CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori 10
  • 12. La quasi totalità degli studenti (94.2%) risulta diplomata tra il 2010 e il 2011. Mentre il 93.2% degli studenti risulta nato tra il 1991 e il 1993. Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori 11
  • 13. Degli studenti presi in considerazione, l’87.2% si è successivamente immatricolato presso atenei campani, il 6.3% si è iscritto in atenei laziali e il 2.1% il Lombardia. Differenti sono le percentuali se si considerano solo i dati riguardanti le immatricolazioni in atenei non campani Oltre il 49% degli studenti emigranti si è iscritto presso atenei laziali, mentre il 16.2% emigra verso la Lombardia. Si si guarda, invece, ai singoli atenei, emerge che la stragrande maggioranza dei diplomati in istituti casertani si è immatricolata presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, seguita dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, dall’Università degli studi di Napoli L’ Orientale e dall’Università di Salerno. Gli atenei non campani che presentano il maggior numero di campani immatricolati risultano essere l’ Università degli Studi di Roma ʺTor Vergataʺ (1.4% del totale degli studenti immatricolati), seguita da La Sapienza Università di Roma (1.3%), e dall’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale (1%). CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 12
  • 14. Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori Dai dati emerge chiaramente come, in linea con il trend regionale, anche per ciò che riguarda il territorio i flussi migratori in uscita risultano, in termini percentuali sul totale degli studenti immatricolati, di portata molto limitata. Una prospettiva più completa, che metta in relazione l’istituto di provenienza e la regione di destinazione, può essere ottenuta tramite l’ausilio della Social Network Analysis. Di seguito sono riportati modelli di reti two-mode che considerano come attori gli istituti di provenienza e come eventi le regioni di destinazione. Si tratta di reti pesate, il cui peso dei legami è dato dal numero degli studenti che si immatricola da un determinato istituto verso una determinata regione (utilizzando una scala logaritmica), la grandezza dei singoli vertici è invece proporzionale alle singole misure di degree. 13
  • 15. CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 Le regioni di destinazione degli studenti sono indicate dai vertici di colore grigio, mentre gli istituti di provenienza sono indicati dai vertici di colore giallo. Come osservabile dallo spessore dei legami, la Campania risulta (come già rilevato dalle analisi descrittive precedenti) la regione all’interno della quale si immatricola il maggior numero di studenti, seguita dal Lazio e della Lombardia. La grandezza dei singoli vertici è data dalla misura totale di degree, vale a dire dal numero di legami sia in entrata che in uscita, di seguito sono riportate le misure di degree per i singoli nodi. 14
  • 16. Uno sguardo più approfondito ai flussi migratori Istituto di provenienza Misura di degree A.Diaz 11 A.Manzoni 9 A.Biaggi 2 C.Pavese 3 E.Mattei 3 F.Giordani 5 G.Ferraris 2 IPSAR Ferraris 3 ISA San Leucio 3 M.Buonarroti 5 P.Giannone 8 Sacro Cuore di Maria 6 Terra di Lavoro 3 Le misure di degree indicano il numero di legami in entrata o in uscita da un determinato nodo. Nel caso in questione (dato che si stanno considerando gli istituti di provenienza), la misura di degree indica il numero di regioni verso le quali sono indirizzati i diplomati al momento dell’immatricolazione all’università. Il liceo ʺA. Diazʺ, seguito dai licei ʺA. Manzoniʺ e ʺP. Giannoneʺ. Per quello che riguarda i differenti settori accademici verso i quali gli studenti si sono indirizzati nella fase iniziale della carriera universitaria, dai dati emerge l’influenza che il tipo di istituto di provenienza esercita nella scelta del tipo di studi da intraprendere, è stato condotto un test di indipendenza del tipo 𝜒2 per andare a verificare l’ipotesi di indipendenza nella scelta del tipo di studi da parte degli studenti, rispetto al tipo di istituto di provenienza. 15
  • 17. CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 Test di indipendenza del Chi-quadrato Valore Gradi di libertà P-value 𝜒2 175.863 36 ≈ 0 n. di casi validi 1017 Il test conduce al rifiuto dell’ipotesi nulla di indipendenza tra le due variabili. La tabella di contingenza seguente, illustra in termini percentuali (rispetto al totale dei diplomati nei singoli istituti) le iscrizione ai differenti tipi di corsi di studio degli studenti. Settore di studi Sanitario Scientifico Sociale Umanistico A. Diaz 15,7% 42,5% 35,2% 6,5% A. Manzoni 12,8% 23,9% 43,8% 19,5% A.Biaggi 50,0% 50,0% C.Pavese 4,0% 36,0% 56,0% 4,0% E. Mattei 4,2% 8,3% 79,2% 8,3% F.Giordani 14,3% 60,7% 19,0% 6,0% G.Ferraris 15,4% 15,4% 53,8% 15,4% IPSAR Ferraris 20,0% 40,0% 40,0% ISA San Leucio 3,3% 30,0% 26,7% 40,0% M.Buonarroti 6,8% 57,6% 27,1% 8,5% P.Giannone 21,4% 26,2% 44,0% 8,3% Sacro Cuore di Maria 18,0% 20,2% 55,1% 6,7% Terra di Lavoro 4,5% 11,4% 77,3% 6,8% Totale 13,5% 33,1% 41,8% 11,6% 16
  • 18. Conclusioni Conclusioni Il presente studio è stato condotto nell’ottica di analizzare quelli che sono i movimenti migratori degli studenti formatosi nel territorio casertano. La Campania si qualifica, come una regione a bassa emigrazione, questo perché sul territorio regionale insistono 7 atenei e, fra questi, 3 sono di dimensioni mega o grandi. Ciò permette agli studenti campani di non avere la necessità di migrare per poter frequentare uno specifico corso di studi, limitando la scelta della migrazione ad altre tipologie di motivazioni. Quello che emerge dall’analisi dei movimenti migratori degli studenti formatisi nel territorio casertano è una propensione a scegliere l’ateneo della propria provincia per proseguire il proprio percorso formativo. Se, poi, si osserva la quantità di studenti che decide di proseguire gli studi negli atenei napoletani, si può riflettere sull’importanza che la prossimità geografica esercita nella scelta dell’università. Anche per gli studenti casertani, come per quelli campani, il Lazio si presenta come la principale regione di destinazione per chi emigra, anche in questo caso l’attrattore dei grandi atenei (La Sapienza, Tor Vergata) non va sottovalutato, così come la relativa prossimità geografica fra Caserta e le Province di Latina e Frosinone (territorio sul quale insiste l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale) e quella tra Caserta e Roma (200 km). Nonostante il fenomeno della migrazione degli studenti universitari non presenti tassi o valori allarmanti (per ciò che riguarda i flussi in uscita), risulta utile valutare con attenzione i dati della mobilità studentesca, soprattutto quando questa avviene dopo una scelta di tipo «anticipatorio» (vedi Ragozini, Santelli, Scolorato; 2016), quando, cioè, lo studente anticipa la scelta (o la necessità) migratoria collegata all’inserimento nel mondo del lavoro, al momento della scelta del corso di laurea. 17
  • 19. CENTRO STUDI Analisi dei flussi migratori degli studenti diplomati negli istituti casertani Anno 2011 In tal senso il fenomeno va monitorato da parte dei decisori politici al fine di evitare forti perdite in termini di capitale umano, di rimesse e di sostenibilità generale del sistema universitario. Se, infatti, la Campania non risente eccessivamente dei flussi migratori in uscita da parte degli studenti, è anche vero che la quasi totalità degli iscritti negli atenei campani proviene dalla Campania. Dunque, nel caso in cui dovesse essere predominante una scelta di tipo anticipatorio al momento della migrazione, gli atenei campani si troverebbero ad affrontare una difficile situazione. Una mancata attenzione al fenomeno con la ricerca di relative soluzioni, in termini di creazione di prospettive future (in ambito lavorativo, economico e sociale) all’interno del territorio, potrebbe condurre ad un impoverimento generale (come del resto già avviene in altre parti del Paese) del substrato economico e sociale. Da questo punto di vista emerge chiaramente l’importanza del fenomeno e le motivazioni che spingono ad approfondirlo. 18