2. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
“Come il cristianesimo è stato inventato settant’anni dopo la morte del
pover’uomo, anche la “scena di Canterbury” è stata inventata molto tempo
dopo, dall’esterno.” (Robert Wyatt)
“Si tratta solo di un’etichetta. A Canterbury c’eravamo io, mio fratello Brian,
Robert Wyatt, Mike Ratledge e quelli dei Caravan …… E’ solo una
convenzione” (Hugh Hopper)
“La mia musica tende a essere definita musica della scena di Canterbury. Mi
sta bene, non è un problema, è il posto dove ho sempre vissuto, in cui ho scritto
la mia musica. Alcuni dei musicisti che hanno fatto parte di formazioni come
Soft Machine, Caravan, Kevin Ayers, ecc. non vi abitano più ma continuano a
suonare una musica simile a quella di allora. Qualcosa ci ha spinti ad
interpretare diverse influenze musicali, jazz e rock, con un approccio
particolare alla canzone.” (Richard Sinclair)
3. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
Il nucleo generatore della scena di Canterbury è il gruppo Wilde
Flowers che inizia a svolgere la sua attività dopo la metà degli anni
’60, composto, nelle varie formazioni, dai seguenti musicisti:
Brian Hopper (sax)
Hugh Hopper (basso)
Robert Wyatt (voce,batteria)
Richard Sinclair (voce, chitarra, basso)
Pye Hasting (voce, chitarra)
Richard Coughlan (batteria)
Kevin Ayers (voce, basso)
4. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
Il nucleo generatore della scena di Canterbury è il gruppo Wilde Flowers
che inizia a svolgere la sua attività dopo la metà degli anni ’60,
composto, nelle varie formazioni, dai seguenti musicisti:
Brian Hopper
Hugh Hopper
Robert Wyatt
Kevin Ayers
Richard Sinclair
Pye Hasting
Richard Coughlan
I musicisti scritti in blu fonderanno i Soft Machine mentre quelli in
rosso i Caravan.
A loro si aggiungeranno Daevid Allen, Mike Ratledge, David Sinclair.
Negli anni successi al 1968 questi musicisti, insieme ad altri, daranno
vita a una serie di gruppi con caratteristiche musicali diverse ma con un
denominatore comune.
5. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
Albero genealogico dei gruppi di Canterbury
6. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
I Wilde Flower avranno un
esistenza abbastanza
ondivaga con un repertorio
composto principalmente
da cover di pezzi Motown
e alcuni brani originali
composti principalmente
dai fratelli Hopper.
7. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
I Soft Machine , che prendono il nome da un romanzo di William Borroughs, si
affermano nell’underground londinese e presto diventano un gruppo di culto
anche in Francia.
Nel 1968 alla fine del tour americano con Hendrix , i Soft Machine registrano il
loro primo album, omonimo, con la formazione, Ratledge (tastiere) , Wyatt
(batteria), Ayers (basso).
L’album uscirà sei mesi dopo le sedute di registrazione quando il gruppo si era
praticamente sciolto. La casa discografica Probe chiederà ai Soft Machine il
rispetto del contratto, che prevedeva due album, facendo così ricostituire il
gruppo con la sostituzione di Ayers con Hopper.
8. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
La vena sperimentale e “dadaista” dei primi Soft Machine si indirizza, con
l’ingresso prima di un trio di fiati poi con il solo sassofonista Elton Dean,
verso territori ai confini fra il rock e il jazz.
L’album che sancisce questa svolta è Third (1970), un doppio album che
contiene quattro lunghi brani in cui il solo Moon in June di Wyatt ricorda
l’approccio musicale dei primi due album.
Rimangono, anzi si affermano, le caratteristiche timbriche con il suono
dell’organo e del basso distorto ai quali si aggiunge il suono del saxello di
Dean.
9. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
Come qualcuno ha detto, se i Soft Machine abitano lo parte jazz della scena di
Canterbury, i Caravan occupano sicuramente quella pop, anche se queste
definizioni lasciano il tempo che trovano in gruppi la cui musica subisce molte
influenze ma presenta prevalenti aspetti di originalità.
Il nucleo originario dei Caravan è composto da Pye Hastings (chitarra e voce),
Richard Coughlan (batteria), Richard Sinclair (basso e voce), David Sinclair
(tastiere).
Già dal primo album, Caravan (1969), il gruppo mette in evidenza l’idea di
costruire i pezzi con l’articolazione in suite oppure in una forma in cui la
struttura tipica della song viene lievemente alterata.
L’album che rappresenta la migliore produzione dei Caravan, in cui si ritrovano
sviluppate a pieno le caratteristiche originarie, è In the land of grey and pink
(1971)
10. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
G R U P P O A L B U M P E Z Z I P R I N C I P A L I M U S I C I S T I
S O F T M A C H I N E O n e ,
T w o
T h ir d ,
F o u r t h
F iv e
S ix
H o p e f o r H a p p in e s s
S lig t h ly a ll t h e t im e
V ir t u a lly
D r o p
T h e S o f t W e e d F a c t o r
R o b e r t W y a t t
H u g h H o p p e r
M ik e R a t le d g e
E lt o n D e a n
K a r l J e n k in s
P h il H o w a r d
C A R A V A N C a r a v a n
I f I C o u ld d o a ll o v e r a g a in
I n t h e L a n d o f G r e y a n d P in k
W a t e r lo o L ily
C a r a v a n a n d t h e N e w S y m p h o n ia
F o r G ir l w h o g r o w p lu m p in t h e n ig h t
P la c e o f m y o w n
F o r R ic h a r d
N in e f e e t u n d e r g r o u n d
T h e lo v e in y o u r e y e s
M e m o r y la in , H u g h
R ic h a r d S in c la ir
D a v e S in c la ir
R ic h a r d C o u g h la n
P y e H a s t in g s
J im m i H a s t in g s
S t e v e M ille r
G O N G C a m e m b e r t e le c t r iq u e
F ly in g t e a p o t
A n g e l’ s e g g
Y o u
D y n a m it e
I ’ v e b e e n s t o n e d b e f o r e
T h e p o t h e a d p ix ie s
O ily W a y
I n e v e r g lid e b e f o r e
A S p r in k lin g o f C lo u d s
D a v e A lle n
G illy S m it h
D id ie r M a lh e r b e
P y p P y le
S t e v e H illa g e
P ie r r e M o e r le n
M ik e H o w le t t
T im B la k e
M A T C H I N G M O L E M a t c h in g m o le
L it t le r e d r e c o r d
C a r o lin e
P a r t o f t h e D a n c e
S m o k e s ig n a ls
G lo r ia g lo o m
R o b e r t W y a t t
P h il M ille r
D a v e S in c la ir
B ill M c C o r n ic k
D a v e M c R a e
H A T F I E L D A N D T H E
N O R T H
H a t f ie ld a n d t h e N o r t h
R o t t e r ’ s c lu b
R if f e r a m a
B ig J o b s N o . 2
S h a r e it
F it t e r S t o k e H a s a B a t h
U n d e r d u b
R ic h a r d S in c la ir
P h il M ille r
P ip P y le
D a v e S t e w a r t
Principali gruppi di Canterbury 1969-1974
11. Gabriele Camilleri – Canterbury Sounds
I musicisti della scena di Canterbury hanno esplorato varie tipologie di generi
musicali, dalla semplice canzone ai montaggi sonori complessi creando
spesso una sintesi di vari approcci musicali all’interno di un preciso stile
proprio del gruppo o del singolo musicista.
Robert Wyatt
Hugh Hopper
Richard
Sinclair
Daevid
Allen