1. promuovere la salute intesa come
benessere psicofisico
Rapporto tra il lavoratore ed il lavoro in tutte le sue
componenti organizzative, fisiche e psicologiche
ERGONOMIA
PER …
analisi dell'organizzazione, degli indici di
esposizione, degli schemi di lavoro, della
valutazione e gestione del rischio
2. il lavoro al lavoratore
l’oggetto all’utilizzatore
benessere
psicofisico
ADATTANDO …
3. Eventuali danni fisici si ripercuotono
sul rendimento del lavoratore
Un ambiente di lavoro progettato
ergonomicamente
…contribuisce a ridurre il rischio di
infortunio
…e tenendo conto delle regole ergonomiche,
è possibile trovare una soluzione ai problemi
legati alla sicurezza sul lavoro
4. Persone di corporatura
diversa necessitano di
posti di lavoro adatti alle
loro caratteristiche fisiche
e con elementi regolabili
7. Anche l’individuo ha la possibilità di adeguarsi
alle sue mansioni. Per questo motivo l’uomo è
anche nella sfera operativa accanto ad altri
fattori quali il posto di lavoro, l’organizzazione,
l’ambiente e il contenuto del lavoro.
Uomo/
mansione
Al centro troviamo l’uomo e
la mansione che deve
svolgere.
l lavoro deve essere adattato
alle capacità e alle
caratteristiche del singolo
individuo.
8. SFERA OPERATIVA
Uomo
Posto di
lavoro
Ambiente
di lavoro
Contenuto
del lavoro
Organizz del
lavoro
Tutti i fattori che rientrano
nella sfera operativa
influiscono su quelli della
sfera delle reazioni.
E’ la pellicola di lubrificante sulla superficie di un
cuscinetto. La minima rottura di questa pellicola
causa attrito e calore. Senza un ulteriore apporto di
lubrificante il cuscinetto è destinato a danneggiarsi.
9. L’ergonomia serve a
lubrificare il cuscinetto e a far
girare la ruota in avanti senza
grosse perdite per attrito.
Motivazi
one
Tutela
salute
Redditti
vità
Sicurezz
a
10. Quanto costa l’ergonomia?
Se i principi dell’ergonomia vengono applicati
già al momento della progettazione e
dell ’ installazione dei posti di lavoro, è
possibile evitare eventuali costi aggiuntivi o
per lo meno contenerli
11. Se l’organizzazione del lavoro risponde alle
capacità ed alle esigenze dell’individuo…
il sovraccarico fisico diminuisce
Qualità
Prestazioni
Produttività
il lavoratore non si stanca in breve tempo
ed aumenta la sua motivazione
tutti questi fattori influiscono positivamente
12. f) rispetto dei principi ergonomici nella
concezione dei posti di lavoro, nella
scelta delle attrezzature e nella
definizione dei metodi di lavoro e
produzione, anche per attenuare il lavoro
monotono e quello ripetitivo
PRIMO VINCOLO LEGISLATIVO
Misure generali per la protezione della
salute e per la sicurezza dei lavoratori:
Misure generali di tutela
IL D.LGS. 81/2008
13. Attrezzature di lavoro
Obblighi del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro mette a disposizione dei
lavoratori attrezzature adeguate al lavoro da
svolgere ovvero adattate a tali scopi ed
idonee ai fini della sicurezza e della salute
E POI….
14. Requisiti dei DPI
c) tenere conto delle esigenze ergonomiche o di
salute del lavoratore
d) poter essere adattati all'utilizzatore secondo
le sue necessità
15. Movimentazione manuale dei carichi
2. Si intendono per movimentazione manuale
dei carichi:
le operazioni… che, per le loro caratteristiche
o in conseguenza delle condizioni
ergonomiche sfavorevoli, comportano tra
l'altro rischi di lesioni dorso-lombari
16. Videoterminali
Obblighi del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro… analizza i posti di lavoro
con particolare riguardo:
b)ai problemi legati alla postura ed
all'affaticamento fisico o mentale
c)alle condizioni ergonomiche e di igiene
ambientale
17. Organizzazione del lavoro
1. Il datore di lavoro assegna le mansioni e i
compiti lavorativi… anche secondo una
distribuzione del lavoro che consente di
evitare il più possibile la ripetitività e la
monotonia delle operazioni
19. Sono individuabili all ’ interno della
complessa articolazione che
caratterizza il “ rapporto ” tra
l’operatore e “l’organizzazione del
lavoro” in cui è inserito
I RISCHI TRAVERSALI
Organizzazione del lavoro
Fattori psicologici
Fattori ergonomici
Condizioni di lavoro difficili
20. ✓Sistemi di sicurezza e informazioni affidabili
✓Norme di comportamento
✓Comunicazioni soddisfacenti
✓Ergonomia del posto di lavoro e dei DPI
✓Carenza di motivazione alle esigenze di
sicurezza
I RISCHI TRAVERSALI
Fattori ergonomici
21. Quando si applica l’ergonomia?
Se l’ambiente di lavoro è stato previsto per
un’attività manuale, in primo piano ci sarà la
disposizione ergonomica dei comandi
In caso di impianti automatizzati si dovrà dare
priorità al controllo dei processi lavorativi ed
alla rapidità nei tempi di manutenzione
22. ISO 14738
Progettazione posti di lavoro
Aree operative limite per gli arti superiori
Altezza
A1 = 505 mm
A2 = 730 mm
Larghezza
B1 = 480 mm
B2 = 1300 mm
Profondità
C1 = 170 mm
C2 = 425 mm
23. Altezza piano di lavoro e spazio per gli arti inferiori
Altezza
A = 495-820 mm
A = 720 mm (se fisso)
Prof alle ginocchia
C = 520 mm
Larghezza
B = 790 mm
Prof ai piedi
D = 855 mmMovim gambe
E = 285 mm
Altezza sedile
F = 535-370 mm
Alt. poggiapiedi
G = 0-165 mm
24. Piano di lavoro alto per
lavori di precisione
Piano di lavoro medio (ad
altezza del gomito) per
maneggiare piccoli oggetti
Altezza del piano di lavoro
26. Adattare la sedia in modo
che gli avambracci siano
paralleli al piano di lavoro
Regolare lo schienale in
modo che il supporto
lombare si trovi a livello
del girovita
Il bordo anteriore della
sedia non deve premere
contro la gamba o
l’incavo del ginocchio
27. Regolare l’altezza del poggiapiedi in
modo che l ’ angolo formato dalla
coscia e la gamba sia almeno di 90° e
che la pianta dei piedi sia ben
appoggiata sul poggiapiedi
SI NO
28. Evitiamo di assumere sempre la stessa postura
sedersi ogni tanto sul
bordo della sedia
tenendo la schiena dritta
durante le pause
assumere una postura
rilassata e cercare di
muoversi il più possibile
29. Lavoratori che non hanno
sufficiente spazio per le gambe
Evitare il più possibile di assumere
posture forzate
Se si lavora a lungo alla stessa postazione, l’arredo
deve consentire di cambiare spesso posizione
E’ raccomandabile alternare la posizione seduta con
quella in piedi
32. campo di applicazione
1. Le norme del presente titolo si applicano alle attività
lavorative che comportano l‘ uso di attrezzature munite di
videoterminali.
2. Le norme del presente titolo non si applicano ai
lavoratori addetti:
a) ai posti di guida di veicoli o macchine;
b) ai sistemi informatici montati a bordo di un mezzo di
trasporto;
c) ai sistemi informatici destinati in modo prioritario
all'utilizzazione da parte del pubblico;
d) ai sistemi denominati "portatili" ove non siano oggetto
di utilizzazione prolungata in un posto di lavoro;
e) alle macchine calcolatrici, ai registratori di cassa e a
tutte le attrezzature munite di un piccolo dispositivo di
visualizzazione dei dati o delle misure, necessario all'uso
diretto di tale attrezzatura;
33. DEFINIZIONI
VIDEOTERMINALE
POSTO DI LAVORO
l'insieme che comprende le attrezzature munite di
videoterminale, eventualmente con tastiera ovvero
altro sistema di immissione dati, ovvero software per
l'interfaccia uomo-macchina, gli accessori opzionali,
le apparecchiature connesse, comprendenti l'unità a
dischi, il telefono, il modem, la stampante, il supporto
per i documenti, la sedia, il piano di lavoro, nonché l‘
ambiente di lavoro immediatamente circostante;
uno schermo alfanumerico o grafico a
prescindere dal tipo di procedimento di
visualizzazione utilizzato;
34. LAVORATORE
il lavoratore che utilizza un'attrezzatura
munita di videoterminali, in modo
sistematico o abituale, per venti ore
settimanali.
35. PAUSE
Il lavoratore, videoterminalista, ha diritto ad
una interruzione della sua attività mediante
pause ovvero cambiamento di attività di 15
minuti ogni 2 ore di lavoro.
36. SORVEGLIANZA SANITARIA
I lavoratori, prima di essere addetti all'attività di cui al
presente titolo, sono sottoposti ad una visita medica per
evidenziare eventuali malformazioni strutturali e ad un
esame degli occhi e della vista effettuati dal Medico
competente. Qualora l'esito della visita medica ne
evidenzi la necessità, il lavoratore è sottoposto ad esami
specialistici.
La periodicità delle visite di controllo è biennale per i
lavoratori classificati come idonei con prescrizioni e per i
lavoratori che abbiano compiuto il cinquantesimo anno
di età; quinquennale negli altri casi.
37. OBBLIGHI DEL DDL
Il datore di lavoro,..., analizza i
posti di lavoro con particolare
riguardo :ai rischi per la vista e per
gli occhiai problemi legati alla postura ed
all'affaticamento fisico o mentale
alle condizioni ergonomiche e
di igiene ambientale
38. DISTURBI
Disturbi oculo-visivi
bruciore, lacrimazione, secchezza, senso
di corpo estraneo, fastidio alla luce,
pesantezza, visione sdoppiata, stanchezza
alla lettura. Astenopia o sindrome da
fatica visiva
Disturbi muscolo -
scheletriciSenso di peso, senso di fastidio,
dolore, intorpidimento, rigidità (collo,
schiena, spalle, braccia , mani).
Stress
mal di testa, tensione nervosa,
irritabilità, stanchezza eccessiva,
insonnia, digestione difficile, ansia,
depressione
40. CAUSE DEI DISTURBI OCULO-VISIVI
Impegno visivo ravvicinato , statico e
protratto nel tempo
L'impegno aumenta quanto più l'oggetto e' vicino e
quanto più a lungo e' fissato nel tempo.
Difetti visivi mal corretti
I principali difetti visivi non sono causati dall'uso del
VDT ma possono , in talune condizioni , contribuire a
far comparire i disturbi astenopici.
Condizioni sfavorevoli di
illuminazione
eccesso o insufficienza di illuminazione,
riflessi da superfici lucide, luce diretta
naturale o artificiale su occhi o schermo
video, presenza di superfici di colore estremo
41. MISURE DA ADOTTARE
a)illuminare correttamente il posto di lavoro
b)orientare ed inclinare lo schermo per eliminare, per
quanto possibile, riflessi sulla sua superficie;
c) assumere la postura corretta di fronte al video in
modo tale che la distanza occhi-schermo sia pari a
circa 50-70 cm;
d) disporre il porta-documenti, se presente, alla
stessa altezza e distanza dagli occhi, dello
schermo, ricorrendo ai meccanismi di regolazione;
e) curare la pulizia periodica di tastiera, mouse e
schermo;
f) utilizzare eventuali mezzi di correzione della vista
se prescritti.
42. CAUSE DEI DISTURBI MUSCOLO-
SCHELETRICI
Posizioni di lavoro
inadeguate
Posizioni di lavoro fisse e
mantenute per tempi
prolungati
Movimenti rapidi e
ripetitivi
43. MISURE DA ADOTTARE
a. assumere la postura corretta di fronte al video,
con piedi ben poggiati al pavimento e schiena
poggiata allo schienale della sedia nel tratto
lombare, regolando allo scopo l'altezza della
sedia e l'inclinazione dello schienale;
b. posizionare lo schermo del video di fronte in
maniera che lo spigolo superiore dello
schermo sia posto un po' più in basso
dell’altezza degli occhi dell'operatore e ad una
distanza dagli occhi pari a circa 50-70 cm;
c. disporre la tastiera davanti allo schermo;
44. d. eseguire la digitazione e utilizzare il mouse
evitando irrigidimenti delle dita e del polso, curando
di tenere gli avambracci appoggiati sul piano di
lavoro in modo da alleggerire la tensione dei muscoli
del collo e delle spalle;
e. evitare, per quanto possibile, posizioni di lavoro
fisse per tempi prolungati. Nel caso ciò fosse
inevitabile praticare frequenti esercizi di rilassamento
(collo, schiena, arti superiori ed inferiori).
46. MISURE DA ADOTTARE
a) seguire le indicazioni e la formazione ricevuti
per l'uso dei programmi e delle procedure
informatiche;
b) disporre di tempo sufficiente per acquisire le
necessarie competenze ed abilità;
c) rispettare la corretta distribuzione delle pause;
d) utilizzare software per il quale si è avuta
l'informazione necessaria, ovvero facile da usare;
e) in caso di anomalie del software e delle
attrezzature, poter disporre di un referente per la
soluzione del problema.
51. COME DEVE ESSERE LO SCHERMO?
Deve essere regolabile in altezza,
inclinabile ed orientabile esente da
sfarfallamento e da immagini riflesse
Deve avere caratteri stabili
luminosità/contrasto dei caratteri
regolabile caratteri ben leggibili a 50/70
cm di distanza
c e c e c e c e c e c e c e c e c e c e c e c e c e c e c
m n m n m n m n m n m n m n m n m n m n m n m n m
d q d q d q d q d q d q d q d q d q d q d q d q d q d q
52. Il bordo superiore dello schermo deve
essere ad una altezza inferiore rispetto
agli occhi del lavoratore
La distanza degli occhi
dell’operatore dallo
schermo deve essere
compresa tra 50 e 70 cm
53. COME DEVE ESSERE LA
TASTIERA?
Deve essere
✓ dissociata dallo schermo
✓ inclinabile rispetto al piano di
lavoroDeve avere
✓ la superficie opaca
✓ i simboli dei tasti leggibili
✓ lo spazio per l’appoggio delle
54. COME DEVE ESSERE IL TAVOLO?
Deve essere di dimensioni sufficienti
Deve permettere una disposizione flessibile dello
schermo, della tastiera, dei documenti
Deve permettere ai lavoratori una posizione comoda
nonché consentire un appoggio per gli avambracci
dell'operatore davanti alla tastiera
Deve avere una profondità tale da assicurare una
corretta distanza visiva dallo schermo
Deve avere uno spazio idoneo per il comodo
alloggiamento e la movimentazione degli arti inferiori
e per infilarvi il sedile
Deve avere una superficie chiara, possibilmente
diversa dal bianco, ed in ogni caso non riflettente
55. COME DEVE ESSERE IL TAVOLO?
norma UNI 9095 (Misure per i tavoli per videoterminali)
MONITOR
SUPPORTO
AVAMBRACCIO
DISTANZAVISIVA
OTTIMA
50-70CM
15CM
MIN120CM
MIN
80CM
TASTIERA
57. COME DEVE ESSERE LA SEDIA
Imbottita ed avere il
supporto
dorso-lombare
Schienale regolabile in
altezza….
… ed in inclinazione
58. POGGIAPIEDI E PORTADOCUMENTI
POGGIAPIEDI
✓ deve essere messo a disposizione di coloro che lo
desiderino
✓ viene utilizzato per alleggerire la compressione del
bordo della sedia sulla superficie posteriore delle
cosce
LEGGIO PORTADOCUMENTI
✓ deve essere stabile e regolabile
✓ collocato in modo tale da ridurre al massimo i
movimenti fastidiosi della testa e degli occhi
59.
60. USO del PC PORTATILE
L’impiego prolungato dei computer portatili
necessita della fornitura di una tastiera e di un
mouse nonchè di un idoneo supporto che
consenta il corretto posizionamento dello
schermo.