Vr preliminare progetto asi atm (4) sic pcl (2).pdf
1. Poste Italiane SpA – Società con socio unico
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Tutela Aziendale
GCSL – Servizio di Prevenzione e Protezione
PTL A.S.I. Valutazione preliminare del Rischio “Servizio ATM”
In occasione dell’avvio sperimentale dell’attività di ritiro presso le filiali/agenzie BNL di oggetti trattenuti dagli ATM
BNL (Assegni Bancari, Carte di Credito trattenute e Banconote False bloccate) e consegna del materiale presso
Filiale HUB di riferimento, da parte del personale del Recapito “A.S.I.”, è stata svolta in collaborazione con la
Funzione Sicurezza di PCL una verifica preliminare dei rischi derivanti, che già non siano valutati per la figura
professionale di riferimento nelle attività correntemente svolte.
Il progetto ATM consiste nel ritiro di oggetti trattenuti da ATM situati all’interno di un Locale Tecnico Sicuro - avente
caratteristiche identiche presso tutte le Agenzie BNL - e la consegna, nella stessa giornata, presso le Filiali Bancarie
BNL di riferimento (HUB).
Il servizio dovrà svolgersi dal lunedì al venerdì in fascia pomeridiana secondo i seguenti orari:
15.30 inizio attività – ritiro presso ATM.
Entro le 16.15 fine attività – consegna presso Filiale bancaria di competenza.
Il materiale da ritirare è costituito da:
Assegni Bancari.
Carte di Credito sottratte.
Banconote False trattenute (rari casi).
Il servizio sarà attivo solo presso le sedi che saranno comunicate dal cliente; di seguito sono descritte le attività
inerenti al servizio richiesto con riferimento alle seguenti fasi di processo:
Consegna al CD delle chiavi di accesso all’ATM.
Predisposizione della modulistica e del materiale.
Spostamento dell’A.S.I. con mezzo di trasporto aziendale dal CD all’ATM.
Ingresso dell’ASI nel Locale Tecnico Sicuro ove è situato l’ATM, separato da locale, ove è situata l’Agenzia
bancaria.
Ritiro materiale presso ATM.
Uscita dell’ASI dal Locale Tecnico Sicuro ove è situato l’ATM.
Spostamento dell’A.S.I. con mezzo di trasporto aziendale dall’ATM alla Filiale HUB.
Consegna materiale presso Filiale HUB.
Rientro con mezzo aziendale al CD.
Attività post-gita.
Nella fase di start up il Direttore del CD riceve tramite assicurata di servizio per ogni ATM di competenza; (nella fase
di sperimentazione la consegna avviene brevi manu al Direttore o suo delegato attraverso la firma di un verbale di
consegna).
o 1 Chiave meccatronica per l’accesso al Locale Tecnico Sicuro dove è posizionato l’ATM.
o 1 Chiave universale per l’apertura della portella superiore dell’ATM che potrà essere utilizzata per tutti gli
ATM.
o 1 recapito telefonico dell’apparecchio telefonico ubicato all’interno del Locale Tecnico Sicuro
o 1 recapito telefonico del Direttore della filiale/agenzia in cui è ubicato l’ATM
Il direttore del CD (o suo incaricato) è responsabile delle chiavi ricevute che quindi devono essere conservate in
luogo sicuro e non accessibile (armadio blindato/cassetta blindata all’interno di armadio chiuso).
Il direttore del CD (o suo incaricato) procederà giornalmente ad assegnare le chiavi all’ASI che dovrà erogare il
servizio mediante la compilazione e firma del “Registro di assegnazione delle chiavi ATM”.
2. Il PTL/ASI sarà dotato di palmare abilitato alle chiamate con livello suoneria inserito al massimo ed avrà cura ogni
giorno, in tempo utile prima di allontanarsi dal CD per effettuare l’attività presso l’ATM, di verificare lo stato di carica
delle batterie .
L’ASI si reca presso l’Agenzia Bancaria indicata ed effettua le seguenti operazioni:
1. abilita la chiave di accesso al Locale Tecnico Sicuro attraverso il posizionamento per qualche secondo della stessa
sul dispositivo di sblocco serratura (segnale di sblocco avvenuto tramite bip)
2. effettua una chiamata al Direttore del CD, ponendo il palmare in stato “vivavoce”, mantenendo la chiamata attiva
per tutta la durata del servizio presso il LTS
3. accede al Locale Tecnico Sicuro e chiude la porta
4. effettua le attività di apertura, ritiro e rendicontazione degli oggetti contenuti nell’ATM
5. esce dal LTS;
6. comunica al Direttore del CD di essere uscito dal LTS e chiude la chiamata.
Nel caso in cui il Direttore del CD, durante la chiamata in vivavoce di cui al punto 2 venga avvertito dall’ASI/PTL o
abbia percezione di uno stato di malore dello stesso, chiama il Direttore della filiale/agenzia che accederà nel LTS
utilizzando la chiave in suo possesso per verificare la necessità di attivare i soccorsi.
Una volta uscito dal LTS, l’ASI si reca presso la Filiale HB per la consegna e, infine, rientra presso il CD di
appartenenza.
Gli oggetti ritirati dall’ATM vengono riposti a cura dell’ASI nel contenitore (bolgetta) dedicato al ritiro dei documenti
dell’ATM (con inserito nella tasca trasparente del contenitore il foglio A4 riportante il logo identificativo dell’attività);
Le operazioni di ingresso e di uscita nel/dal Locale Tecnico Sicuro avvengono secondo le indicazioni riportate nelle
ISTRUZIONI OPERATIVE CHIAVE MECCATRONICA e nella PROCEDURA OPERATIVA “Progetto ATM”, allegati.
Le operazioni di recupero degli oggetti dall’ATM avvengono secondo le indicazioni riportate nel MANUALE PER
RECUPERO MATERIALITA’ e nella PROCEDURA OPERATIVA “Progetto ATM”, allegati.
In particolare l’ASI:
Può accedere solo ed unicamente all’area della macchina che non eroga banconote (portella superiore).
Dalla portella superiore non è in alcun modo raggiungibile la cassaforte dell’ATM.
Dalla portella superiore non c’è rischio di attivazione dei sistemi di macchiatura antirapina, secondo quanto
confermato dal cliente BNL.
E’ a disposizione dell’ASI un numero dedicato di assistenza che potrà essere utilizzato in qualsiasi momento e per
qualsiasi esigenza ( In aggiunta al sistema di chiamata in vivavoce di cui al p.to 2 che precede ).
Effettuato un sopralluogo presso il Laboratorio BNL ove sono installate le due tipologie di ATM attive nella rete degli
sportelli della Banca ( con caratteristiche pressoché identiche tra loro ), effettuato un sopralluogo all’interno di un
Locale Tecnico Sicuro, esaminato il processo di lavoro complessivo e considerate le
strumentazioni/attrezzature/mezzi utilizzati e considerati i luoghi ove avviene la prestazione, consultato il Medico
Centrale Coordinatore, in aggiunta ai rischi già valutati per l’attività PTL, ed esaminata l’Articolazione dei Servizi
Innovativi ed individuati presso le RAM i gruppi omogenei di lavoratori a cui corrispondono "schede attività" per CDM-
CSD-CPD-PDD con riportate le specifiche misure di tutela attuate, allo stato attuale ed in attesa di esaminare i primi
report dell’attività in oggetto effettivamente svolta, si rileva quanto segue.
E’ da considerare sotto controllo un rischio di intrappolamento all’interno del Locale Tecnico per la presenza di
collegamenti telefonici di chiamata alla centrale da parte dell’operatore. In ogni caso la manovra di apertura
della porta in uscita avviene azionando direttamente la maniglia, senza utilizzo della chiave. Il locale non
3. presenta pericoli da inciampo o altri ostacoli che possono arrecare pregiudizio all’operatore, è dotato di buona
illuminazione e di adeguato impianto di climatizzazione.
Sono da considerare altresì sotto controllo i rischi di natura meccanica (schiacciamento,
strisciamento/abrasione, impigliamento, cesoiamento, sezionamento, perforazione), nell’operatività dell’ATM. Il
vano interno dell’ATM, non presenta parti metalliche o di altro materiale che risultino acuminate, appuntite,
taglienti o abrasive e gli spazi ove vengono prelevati gli effetti non presentano ostacoli al movimento delle mani
da parte dell’operatore. Maggiore attenzione va posta comunque nell’effettuare il prelievo degli assegni agendo
sul ripiano a molla che li contiene, che va trattenuto con una mano durante l’estrazione, con l’altra mano, degli
effetti e dopo va riaccompagnato nella posizione “chiusa”. Tutta l’operatività nell’ATM deve avvenire
tassativamente secondo le istruzioni riportate nel manuale sopra soprarichiamato, da illustrarsi durante
l’addestramento.
Si evidenzia un residuale rischio di urto del capo, con parti superiori (esterne) dell’apparato aperto durante le
operazioni di prelievo, in particolare per agire sulle parti dell’ATM più distanti dal/i lato/i dell’apertura. Durante
l’addestramento sarà pertanto necessario evidenziare la corretta postura da assumere.
Per la valutazione degli incidenti scaturenti da contatto elettrico, in sede di sopralluogo è stato riscontrato che
nella fase di apertura dello sportello dell’ATM (con chiave da parte dell’operatore) la macchina è disalimentata
ad eccezione dell’apparato elettronico per la registrazione delle operazioni.
I sistemi installati a protezione dei valori contenuti nell’ATM, anche per quanto appreso dai manuali tecnici,
escludono al momento, un coinvolgimento dell’operatore al rischio di scoppio e di natura chimico (inchiostri)
perché confinati in altro vano di sicurezza, autonomo dell’ATM, a cui l’operatore non può accedere/aprire.
Per completare la valutazione dei rischi sono state richieste alla Banca le seguenti informazioni:
1. Sistemi di rilevazione e intervento in caso di emergenza all’interno del LTS per malore/uomo a terra. Nella fase
sperimentale, per contenere il rischio per malore/uomo a terra e tenuto conto che il lavoratore opera da solo, è
previsto un sistema di assistenza a distanza da parte del Responsabile del CD (sistema a dialogo continuo tramite
contatto telefonico palmare ptl – telefono Direttore CD) per verificare l’avvenuta uscita dell’operatore dal LTS,
secondo le indicazioni riportate nella Procedura Operativa “Progetto ATM” e descritte sopra.
In presenza di tale modalità organizzativa il rischio per malore/uomo a terra è da considerarsi, comunque,
sotto controllo.
2. Schede tecniche e nome di sicurezza di riferimento degli ATM.
3. Dati di progettazione degli standard locali LTS (mq cubatura illuminazione temperatura, presidi antincendio, ecc).
Oltre a quanto sopra, é rilevabile, per la tipologia di attività svolta e per il particolare ambito di riferimento, anche un
rischio di aggressione a scopo di rapina.
La VR rapina in Poste Italiane è basata, prevalentemente, sulla realtà degli Uffici Postali. Nel delineato contesto
emergono, per l’attività che ci occupa, gli aspetti dedicati specificatamente alla protezione della persona del
lavoratore in caso di aggressione a scopo di rapina, che sono identici a prescindere dall’attività svolta, sia essa
dedicata stabilmente a maneggio di valori e/o di denaro (attività propria degli Uffici Postali) e sia essa dedicata al
maneggio occasionale di valori e/o denaro o altre cose che possono essere oggetto di appropriazione o tentativo di
appropriazione nei modi di cui a delitti di rapina o estorsione.
Nel caso in questione gli oggetti manipolati – carte, assegni e banconote false – non costituiscono oggetti a valore
propriamente detti. Ciò non può, però, escludere che gli stessi, sia per l’ambito da cui vengono prelevati dall’Addetto
(locale attiguo ad un’Agenzia bancaria ove è posizionato uno o più ATM) sia per una finalità di un utilizzo fraudolento
degli stessi da parte di altri, possano suscitare un interesse malavitoso, anche ad opera di soggetti “non
professionisti”.
4. Non si dispone allo stato di dati relativi ad eventi consumati o tentati ai danni di operatori addetti all’attività in
questione, ma in ogni caso, anche a titolo meramente prudenziale il rischio è configurabile con particolare riferimento
alle seguenti fasi:
ingresso nel LTS - uscita dal LTS - percorso tra l’ATM e la Filiale HUB
All’interno del LTS l’operatore ha a disposizione monitor di videosorveglianza verso l’esterno che gli consentono di
verificare la situazione all’esterno, presenza di persone e altro, prima di uscire ed ha disposizione linee e apparati
telefonici oltre al sistema di collegamento con il suo Responsabile sopra descritto; ha quindi a disposizione una
pluralità di contatti per chiedere qualsivoglia tipo di assistenza.
Particolare attenzione viene comunque richiesta all’operatore nello spostamento dal LTS al proprio mezzo di
trasporto, fase questa, ove nell’esperienza comune si verificano prevalentemente eventi aggressivi (esattamente
come avviene ai danni dei clienti che hanno ritirato denaro dall’ATM) e altrettanta attenzione viene richiesta durante il
tragitto verso la Filiale HUB.
Per quanto suesposto e ferma restando una prima verifica dopo la prima parte della sperimentazione (in cui si
disporrà del numero delle risorse complessivamente impiegate, del numero delle operazioni effettuate delle evidenze
puntuali di eventuali eventi critici e delle loro prime conseguenze), il rischio è stimato ad un livello basso, con la
conseguente adozione delle seguenti MdT:
Organizzazione: rispettare le istruzioni operative emanate; segnalare al Responsabile del CD e/o al Numero
dedicato qualsiasi anomalia riscontrata durante lo svolgimento dell’attività
Informazione e addestramento a cura del Responsabile del CD
Formazione: Corso di formazione sulla rapina “Prevenzione e protezione – Rischio rapina” (per il personale non
addetto alla sportelleria) esposto ad aggressione da persona a scopo di rapina
La Funzione PCL fornirà i report periodici riportanti il numero effettivo delle risorse complessivamente impiegate, il
numero delle operazioni effettuate e le evidenze puntuali di eventuali eventi critici e le loro prime conseguenze, onde
poter valutare nel corso della stessa sperimentazione la rispondenza del livello del rischio e l’eventuale previsione di
ulteriori misure di tutela.
Roma, 4-22 maggio 2015
Servizio di Prevenzione e Protezione
Il Responsabile
( originale firmato )
Allegati : c.s.