Use Case IoT per la Sicurezza sul Lavoro. Seminario "L'era dei sistemi Cyber-Fisici" 18/06/2018 Santarcangelo di Romagma

1. IL DATORE DI LAVORO È TENUTO PER LEGGE A METTERE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI I NECESSARI D.P.I. E A PROVVEDERE
AFFINCHÉ VENGANO UTILIZZATI.
DA PARTE LORO, I LAVORATORI HANNO L'OBBLIGO DI UTILIZZARE I D.P.I. LADDOVE NECESSA-
RIO.
OLTRE AL DATORE DI LAVORO ANCHE I LAVORATORI POSSONO ESSERE MULTATI IN CASO DI
MANCATO RISPETTO DELLE NORME CHE DISCIPLINANO I D.P.I.
GLI INFORTUNI CORRELATI AI DPI STATISTICAMENTE RIGUARDANO: DPI NON FORNITO,
INADEGUATEZZA STRUTTURALE O DETERIORAMENTO DI DPI, USO ERRATO O MANCATO USO DI
DPI.
L’UTILIZZO DI DISPOSITIVI SMART D.P.I. CERTIFICATI AIUTANO IL LAVORATORE E IL DATORE DI
LAVORO A SVOLGERE LA PROPRIA ATTIVITÀ IN UN AMBIENTE PIÙ SICURO.
LO SMART D.P.I. PERMETTE IL MONITORAGGIO CONTINUO E L’ARCHIVIAZIONE DEI DATI
SULL’USO DEI SINGOLI DISPOSITIVI DURANTE TUTTO IL TURNO DI LAVORO. I DISPOSITIVI DI OGNI
LAVORATORE SONO COLLEGATI (ATTRAVERSO IL PROPRIO TAG) AL TAG MASTER CHE
RACCOGLIE I DATI.
AI VARCHI DI ACCESSO (DEL CANTIERE O DELLA FABBRICA) VENGONO: IDENTIFICATI I LAVORATORI, VERIFICATI I D.P.I. INDOSSATI
E SCARICATI I DATI DI CIASCUN TAG MASTER.
VIENE GESTITO IL CICLO DI MANUTENZIONE DEI D.P.I.
TECNOLOGIE UTILIZZATE: RFID E NFC.
SICUREZZA DEL SINGOLO LAVORATORE

2. UN LAVORATORE È CONSIDERATO ISOLATO SE NON È VISIBILE E/O UDIBILE DAGLI ALTRI, ANCHE SE GEOGRAFICAMENTE VICINO.
IL CONCETTO DI ISOLAMENTO DEVE ESSERE INTESO SIA IN TERMINI DI POSIZIONE RISPETTO AL CONTESTO IN CUI SI TROVA A DOVER
OPERARE CHE IN TERMINI DI ORGANIZZAZIONE DELLA PROPRIA ATTIVITÀ LAVORATIVA.
DI SEGUITO ALCUNE SPECIFICHE CATEGORIE DI LAVORATORI ISOLATI, (ANCHE NELLA TIPOLOGIA DI LAVORO NOTTURNO):
RISCHI LEGATI AL LAVORO ISOLATO:
• RISCHI DI NATURA MEDICA RIGUARDO ALLA PROPRIA SALUTE
• RISCHI DI NATURA PSICOLOGICA (STRESS, …)
• RISCHI CONNESSI AGLI INCIDENTI CAUSATI DA AGGRESSIONI DI TERZI
SICUREZZA DEL LAVORATORE ISOLATO
• LAVORATORI AGRICOLI
• AUTOSTRASPORTATORI
• ADDETTI CELLE FRIGO
• LAVORATORI IN ALTEZZA (GRUISTI)
• LAVORATORI IN PROFONDITÀ (CAVE, MINIERE)
• ADDETTI ALLE GUARDIANIE SIA NOTTURNE, SIA DIURNE
• TECNICI DI PRONTO INTERVENTO (ENERGIA ELETTRICA,
GAS, ACQUA, ECC.)
• ADDETTI ALLE PULIZIE
• ADDETTI AL CONTROLLO IMPIANTI A CICLO CONTINUO

3. PROTEZIONE DEL LAVORATORE ISOLATO
IL DISPOSITIVO DI SEGNALAZIONE DELLE EMERGENZE LEGATE AL LAVORO ISOLATO DEVE POTER RAVVISARE LA PRESENZA DI
SITUAZIONI ANOMALE, INCIDENTI, MALESSERI, CADUTE, AGGRESSIONI E PERMETTERE LA GENERAZIONE DI ALLARMI MANUALI.
DEVE INOLTRE POTER RILEVARE LA PERDITA DI VERTICALITÀ/ORIZZONTALITÀ E/O L’ASSENZA DI
MOVIMENTO, INNESCANDO AUTOMATICAMENTE UNA SERIE DI CHIAMATE E/O SMS AD ALTRE RISORSE
PREPOSTE A SOCCORRERE IL LAVORATORE.
DEVE ESSERE SEMPRE POSSIBILE LA LOCALIZZAZIONE DEL LAVORATORE ISOLATO SIA ALL’APERTO
CHE INDOOR (AREE DOVE IL SEGNALE GPS NON PUÒ ESSERE INTERCETTATO).
SICUREZZA DEL LAVORATORE ISOLATO
ALLARMI
RILEVAMENTO CADUTE
ASSENZA DI MOVIMENTO
PRESENZA GAS
COMUNICAZIONE
SMS
VIVA VOCE BIDIREZIONALE
LOCALIZZAZIONE
GPS
LOCALIZZAZIONE INDOOR
EVENTI
RICHIESTA SOS
VERIFICA DI PRESENZA

4. LA SOLUZIONE SISTEMA ANTICOLLISIONE RIDUCE AL MINIMO I RISCHI DI INCIDENTI TRA CARRELLI ELEVATORI E PEDONI IN AREE DI
LAVORO COMUNI.
IL SISTEMA APPORTA UN VALORE AGGIUNTO AL VEICOLO INDUSTRIALE IN TERMINI DI SICUREZZA, DIFFERENZIANDOLO A LIVELLO
TECNOLOGICO E PROTEGGE IL LAVORATORE DAL RISCHIO DI INCIDENTE.
IL SISTEMA SEGNALA IN REAL-TIME AL GUIDATORE MEDIANTE ALERT VISIVI E SONORI, LA PRESENZA E LA POSIZIONE DEGLI OPERATO-
RI, DOTATI DI DPI ATTIVO, CHE SI AVVICINANO PERICOLOSAMENTE AL VEICOLO IN MOVIMENTO. IL SISTEMA CONSENTE COSÌ AL DRI-
VER DI INTERVENIRE PRONTAMENTE PER EVITARE IMPATTI CON ALTRI OPERATORI O ALTRI VEICOLI ADOTTANDO LE PIÙ OPPORTUNE
MISURE DI SICUREZZA.
SISTEMA ANTICOLLISIONE
Fonte http://www.ameol.it/

5. E’ UN SISTEMA COMPOSTO DA UN SENSORE APPLICATO SULLA ZONA DA CONTROLLARE E DEI TAG INDOSSATI DA OGNI
LAVORATORE. I SENSORI VENGONO POSIZIONATI INTORNO A MACCHINARI FISSI PERICOLOSI COME TRITURATORI, PRESSE ETC. E
RILEVANO GLI OPERATORI CHE SI TROVANO NELL’AREA A RISCHIO INTORNO AD ESSI.
IL SISTEMA QUINDI INDENTIFICA E EVITA L’ACCESSO ALLE AREE PERICOLOSE (AD ALTO RISCHIO) DA PARTE DI PERSONALE NON
AUTORIZZATO O NON IDONEO, EMETTENDO UN SEGNALE DI ALLARME VISIVO O SONORO NEL MOMENTO IN CUI IL LAVORATORE
SUPERA IL PERIMETRO DELL’AREA DI PERICOLO.
OLTRE A EVITARE L’INTRUSIONE VOLONTARIA DI PERSONE NON AUTORIZZATE, IL SISTEMA PERMETTE ANCHE DI EVITARE INCIDENTI,
NEL CASO IN CUI A CAUSA DI MOTIVI CHE NON DIPENDONO DAL LAVORATORE, COME UN MALORE IMPROVVISO O UN INFORTUNIO
VICINO AL MACCHINARIO PERICOLOSO, QUEST’ULTIMO SI TROVI AD OLTREPASSARE IL LIMITI DI SICUREZZA.
IL SISTEMA PUÒ FUNZIONARE ANCHE IN LOGICA CONTRARIA, ATTIVANDO IL MACCHINARIO SOLO IN PRESENZA DEL RESPONSABILE DI
REPARTO O RESPONSABILE DELLA SICUREZZA, CHE IN ALCUNI CASI, PER PROCEDURE INTERNE, DEVE ESSERE PRESENTE QUANDO IL
MACCHINARIO È IN FUNZIONE.
Gestione Aree pericolose
Fonte http://www.ameol.it/

6. CONTROLLO ANTICOLLISIONE GRU, CON TECNOLOGIA RADAR E RFID, GESTISCE LE ZONE DI INTERFERENZA DELLA GRU (GRU
ANTICOLLISIONE).
IL SISTEMA, AFFIDABILE ANCHE NELLE CONDIZIONI AMBIENTALI PIÙ DIFFICILI (POLVERE, UMIDITÀ, ECC.), OFFRE LA MASSIMA
PROTEZIONE PER OPERATORI E STRUTTURE, AFFERMANDOSI COME UNA TECNOLOGIA ALTERNATIVA ALTAMENTE AVANZATA E
D E C I S A M E N T E P I Ù E F F I C I E N T E R I S P E T T O A L L E A L T R E P R E S E N T I S U L M E R C A T O .
CONTROLLO ANTICOLLISIONE GRU
Fonte http://www.ameol.it/

7. E’ UN SISTEMA DI SICUREZZA INTEGRATA PER LA GESTIONE
AUTOMATICA SIA DEGLI INGRESSI ALLE AREE OPERATIVE
(SECURITY) SIA DELLA REGOLAMENTAZIONE DEGLI AC-
CESSI A ZONE DI PARTICOLARE RISCHIO O PERICOLO
(SAFETY). IL SISTEMA PERMETTE LA GESTIONE DELLE ABI-
LITAZIONI TRAMITE L’IDENTIFICAZIONE DELLA PERSONA O DEL VEICOLO ATTRAVERSO DELLE AUTORIZZAZIONI CONCESSE.
GESTISCE:
> ANAGRAFICA
> PROFILI PERSONALIZZATI
> CALENDARIO GIORNALIERO O ANNUALE
> FASCE ORARIE
> GESTIONE/LIMITAZIONE DEI LIVELLI DI INGRESSO
> DOCUMENTAZIONE IDONEA
> LIVELLI DI INGRESSO
> INTEGRAZIONI CON FOTOCAMERA – VIDEOCITOFONO – ETC..
CONTROLLO ACCESSI alle aree operative
Fonte http://www.ameol.it/

8. TUNNEL SICURO È UNA SOLUZIONE COMPLETA, CHE PERMETTE DI GESTIRE DIVER-
SI MODULI COME IL CONTROLLO DEGLI ACCESSI E IL TRACCIAMENTO DEGLI OPERA-
TORI, LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE IN GALLERIA, IL SISTEMA
DI TELECAMERE A CIRCUITO CHIUSO, IL RILEVAMENTO AMBIENTALE E LA GESTIONE
DELLE EMERGENZE E ALLARMI .
LA SOLUZIONE È BASATA SULL’IDENTIFICAZIONE DEL PERSONALE E SUL CON-
TROLLO PRESENZE, CHE RILEVA E STORICIZZA IL NUMERO E LA POSIZIONE DEGLI
OPERATORI IN REAL-TIME ALL’INTERNO DELLA GALLERIA PER UNA GESTIONE
PIÙ EFFICACE E TEMPESTIVA DELLE PROCEDURE DI SOCCORSO E DI EVACUAZIONE
IN CASO DI PERICOLO.
INOLTRE, GLI OPERATORI POSSONO RICEVERE AVVISI IN TEMPO REALE SU SITUAZIONI DI POTENZIALE PERICOLO, COME AD ESEMPIO
IL RILEVAMENTO DI CAMBIAMENTO AMBIENTALE, O QUANDO UN LAVORATORE O UN GRUPPO SUPERANO I TEMPI DI LAVORO DEFINITI
DALLE PROCEDURE DI SICUREZZA.
UNO DEGLI ELEMENTI DISTINTIVI DEI VARCHI È LA MULTILETTURA DEGLI OPERATORI, OVVERO LA CAPACITÀ DI RILEVARE PIÙ PER-
SONE ALL’INTERNO DI UN VEICOLO IN TRANSITO ALL’INGRESSO DELLA GALLERIA, SENZA CHE L’OPERATORE DEBBA COMPIERE ALCU-
NA OPERAZIONE VOLONTARIA PER IL RICONOSCIMENTO.
IL SISTEMA, BASATO SU UN SOFTWARE WEB, PREVEDE UN SINOTTICO ALL’INTERNO DELLA SALA COMANDO, CHE PERMETTE
DI VISUALIZZARE IN TEMPO REALE LA POSIZIONE E L’IDENTIFICATIVO DELL’OPERATORE E MONITORARE LO STATO DEGLI ALLARMI.
INOLTRE PER UN MONITORAGGIO DIRETTO SUL CAMPO PUÒ ESSERE UTILIZZATO UN DISPLAY CHE VISUALIZZI IL NUMERO DI OPERATO-
RI IN GALLERIA.
SICUREZZA NELLA GALLERIA
Fonte http://www.ameol.it/

9. SICUREZZA NELLA GALLERIA
Fonte http://www.ameol.it/

10. IL SISTEMA SICUREZZA PER ZONE PERMETTE DI GESTIRE LE PRESTAZIONI DEL CARRELLO PER RISPETTARE I REQUISITI DI SICUREZZA RICHIESTI
DAL CLIENTE, IN SPECIFICHE AREE.
GRAZIE ALL’ALLESTIMENTO DI “GATE ELETTRONICI” E ALL’APPLICAZIONE DI UN DISPOSITIVO SUL VEICOLO, IL SISTEMA GESTISCE REAL-TIME LE
PRESTAZIONI DEL CARRELLO.
QUANDO IL CARRELLO ELEVATORE ENTRA NELLA ZONA INTERESSATA RICEVE IMMEDIATAMENTE TUTTE LE INFORMAZIONI PER ATTIVARE LE FUN-
ZIONI DI SICUREZZA PREDEFINITE:
• RIDUZIONE AUTOMATICA DELLA VELOCITÀ
• BLOCCO O LIMITAZIONE DEL SOLLEVAMENTO
• ACCENSIONE FARI DI LAVORO
OLTRE A CAMBIARE LE PERFORMANCE DEL VEICOLO IL SISTEMA INTERAGISCE CON L’AMBIENTE CIRCOSTANTE, IN BASE ALLE ESIGENZE SPECIFI-
CHE DEL CLIENTE (APERTURA PORTE, ACCENSIONE LUCI ED AVVISATORI ACUSTICI E VIA DICENDO).
SICUREZZA PER ZONE
Fonte http://www.ameol.it/