1. Sindacato Lavoratori Comunicazione
COMUNICATO SLC-CGIL ROMA E LAZIO
I LAVORATORI DI POSTE ITALIANE A COTTIMO?
NO GRAZIE!
La volontà della Direzione aziendale di far arretrare i diritti dei Portalettere
aumentandogli i doveri si è ormai palesata in ogni modo possibile ed anche in modo
illecito. Questa Azienda sfrutta da troppo tempo il senso di responsabilità dei suoi
dipendenti oltre ad usare il loro attaccamento al lavoro!
L’utilizzo distorto delle quote di abbinamento, sta trasformando i Lavoratori con
retribuzione a tempo, in Lavoratori con pagamento a cottimo.
Slc-Cgil di Roma e Lazio ha deciso di affrontare questo grande problema anche se
scomodo e controverso.
Al fine di garantire in modo costante la copertura del servizio oltre alla scorta ed i
contratti flessibili, si interviene con la “flessibilità operativa”. In caso di assenza di un
portalettere operante nell’ambito di un’area territoriale infatti, la prestazione di lavoro
relativa alla zona rimasta scoperta sarà garantita in primis dal personale di scorta
12%, altresì il portalettere ”rete universale” sarà chiamato a garantire (unitamente
all’attività della propria zona), la prestazione relativa alla frazione di competenza,
questo è il corretto utilizzo delle quote di abbinamento.
Poste italiane invece, assegna le quote di abbinamento a copertura delle
prestazioni aggiuntive, nascondendo le gravi carenze di organico e
sovraccaricando i Portalettere senza che alcun dato emerga.
Se ci fosse il riconoscimento dello straordinario, emergerebbe che la maggior parte dei
Portalettere entrano prima dell’ orario previsto ed escono dopo, ciò con il beneplacito
della Direzione che nel contempo finge di non sapere.
Se ci fosse il riconoscimento dello straordinario, si vedrebbe che non solo
non ci sono eccedenze, ma che ci sono carenze strutturali che dovrebbero
essere sanate con nuove assunzioni.
Questa modalità è peraltro rischiosa per i Lavoratori, l’Azienda infatti, potrebbe
negare(in caso di infortunio ad esempio) la copertura del Lavoratore in questione, in
quanto non autorizzato per iscritto a stare in sede aziendale. L’azienda potrebbe
addirittura contestare disciplinarmente il Lavoratore, a lavoro fuori orario, senza la
necessaria autorizzazione scritta.
Questo strumento che le OO.SS. hanno condiviso per flessibilizzare il lavoro in un
momento di necessità, è diventato uno strumento meramente aziendale che tiene
sotto scacco i Lavoratori che non hanno scelta sia per l’imposizione aziendale sia per
ragioni economiche.
Slc-Cgil denuncia questa grave situazione perché ritiene che non debbano essere i
singoli Lavoratori ad esporsi ed imporsi! Dobbiamo avere il coraggio di denunciare
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2. anche situazioni come queste, questioni scomode che comunque non vedranno mai la
Cgil connivente, di cui le risoluzioni sono improcrastinabili!
Slc-Cgil di Roma e Lazio richiede alla Direzione di Poste italiane di far cessare
immediatamente tali illecite prassi, in assenza di provvedimenti in tal senso, la
Scrivente si vedrà costretta ad adire le vie legali, partendo da un’immediata denuncia
all’Ispettorato del Lavoro.
Roma, 16/06/2014