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Milano, 22 novembre 2017
BONUS SPORT: LE NOVITA NELLA LEGGE DI STABILITA’ 2018
Legge di bilancio 2018: tutti i bonus previsti per lo sport
In data 31 ottobre 2017, il testo definitivo della Legge di Bilancio 2018 (DDL 2960) ha iniziato il suo
iter parlamentare in Senato, per poi essere convertita in legge entro il 31 dicembre 2017 ed entrare in
vigore il 1° gennaio 2018.
Il Disegno di Legge della Stabilità 2018 all’art. 40 introduce molte misure a sostegno dello sport e
riprende il Pacchetto di misure dello sport ricavate dal Progetto di legge 3936 del 2016 dell’On.
Daniela Sbrollini. Le principali novità da un punto di vista fiscale sono le seguenti:
• per incentivare l’ammodernamento degli impianti calcistici in regime di proprietà o di
concessione amministrativa, in favore delle società appartenenti alla Lega di Serie B, alla Lega Calcio
Professionistico e alla Lega di Serie D che hanno beneficiato della mutualità è riconosciuto un
contributo sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 12% dell’ammontare degli interventi di
ristrutturazione degli impianti medesimi sino a un massimo di 25.000 euro;
• le attività sportive dilettantistiche possono essere esercitate con scopo di lucro in una delle
forme societarie di cui al titolo V del libro V del codice civile (società di persone e società di capitali).
A pena di nullità, lo statuto sociale delle società così costituite deve contenere:
o nella denominazione o ragione sociale la dicitura società sportiva dilettantistica
lucrativa,
o nell’oggetto o scopo sociale lo svolgimento e l’organizzazione di attività sportive
dilettantistiche
o il divieto per gli amministratori di ricoprire la medesima carica in altre società o
associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla medesima federazione sportiva o disciplina associata
o riconosciute da un ente di promozione sportiva nell’ambito della stessa disciplina
o obbligo di prevedere nelle strutture sportive, in occasione dell’apertura al pubblico
dietro pagamento di corrispettivi a qualsiasi titolo, la presenza di un direttore tecnico in possesso del
diploma ISEF o di laurea quadriennale in Scienze motorie o di laurea magistrale in Organizzazione e
Gestione Servizi per lo Sport e le Attività Motorie (LM47) o in Scienze e Tecniche delle Attività
Motorie Preventive e Adattate (LM67) o in Scienze e Tecniche dello Sport purché in possesso della
laurea triennale in Scienze Motorie.
L’introduzione della figura giuridica della SSD “Lucrativa”, non modifica lo status delle altre
associazioni e società sportive esistenti, ma si aggiunge a queste permettendo a migliaia di realtà
sportive di generare utili distribuibili, pur rispettando i valori del dilettantismo.
La finalità della SSD Lucrativa, infatti, è quella di consentire al mondo dell’imprenditoria
dilettantistica di realizzare utili mantenendo un quadro di agevolazioni fiscali, seppur notevolmente
inferiori a quelle delle attuali società ed associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro, per
l’alto valore sociale, didattico, salutistico e sportivo.
• L’imposta sul reddito delle società è ridotta alla metà nei confronti delle società sportive
dilettantistiche lucrative riconosciute dal CONI.
• Anche alle SSD lucrative si applica l’art. 2 comma 2 lettera d) del D.lgs. 81/2015, ovvero si
considerano rapporti di collaborazione coordinata, e non di dipendenza, le collaborazioni rese dal
personale ai fini istituzionali (istruttori e amministrativo-gestionali).
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• Per tutte le ASD/SSD/SSD Lucrative, il limite di 7.500 euro presente all’articolo 69 TUIR è
alzato a 10.000 euro.
• A tutte le ASD/SSD/SSD Lucrative è riconosciuto un credito d’imposta nei limiti del 3 per
mille dei ricavi annui pari al 50% delle erogazioni liberali fino a 40.000 euro effettuate nel corso
dell’anno solare 2018 per interventi di restauro e ristrutturazione di impianti sportivi pubblici.
I punti del Pacchetto Sport sui quali ancora si sta lavorando e discutendo e si spera che vengano
ricompresi nella Legge di Stabilità, e quindi approvati entro fine anno, riguardano i seguenti punti:
• L’Iva per le SSD lucrative relativa ai proventi derivanti dalle attività istituzionali passerebbe
da 0 al 10%.
• Sui rapporti id collaborazione “sportivi” verrebbe applicata una contribuzione previdenziale
da 0 al 10% per importi superiori a 10.000 euro.
Occorre, dunque, attendere il mese di Dicembre 2017 quando il Provvedimento verrà approvato, prima
di poterlo divulgare nella sua versione definitiva e commentarlo, tenendo presente che sono stati
presentati ben 735 emendamenti all’attuale Disegno di Legge di Bilancio.
LEGGE DI BILANCIO 2018 ED IMPIANTISTICA SPORTIVA
Tra le misure previste nella nuova Legge di Bilancio relativamente al mondo dello sport e
dell'impiantistica sportiva, segnaliamo il Fondo 'Sport e Periferie' e il 'Bonus Sport'.
Il Fondo 'Sport e Periferie'
Alcune misure inserite nella nuova Legge di Bilancio corrispondono al “rifinanziamento del Piano
Periferie, la messa a regime con una dotazione di 10 milioni annui del Fondo ‘Sport e Periferie’, il
credito d’imposta per la ristrutturazione degli impianti sportivi e 100 milioni di euro di spazi finanziari
ai Comuni per l’impiantistica sportiva”.
Il Fondo 'Sport e Periferie', nello specifico, finalizzato (come indicato sul sito del CONI) alla
“realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all'attività agonistica nazionale,
localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, nonché al completamento e
adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all'attività agonistica nazionale e
internazionale”, dovrebbe diventare strutturale con un finanziamento di 10 milioni di euro annui, a
partire dal 2018.
Lo 'Sport Bonus'
La Legge di Bilancio 2018, inoltre, prevede anche un credito di imposta del 50% per le erogazioni
liberali in denaro di importo superiore ai 20 mila euro per interventi di restauro o di ristrutturazione
di impianti sportivi pubblici. Si tratterebbe di un credito di imposta, denominato 'Sport Bonus', che
andrebbe riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali (nel limite del 10% del reddito
imponibile annuo) e ai soggetti titolari di reddito di impresa (nel limite del 3 per mille dei ricavi
annui).
100 milioni per l'impiantistica sportiva
Il testo della nuova Legge di Bilancio tocca anche l'aspetto di potenziamento dell'attività creditizia
dell'Istituto per il Credito Sportivo al fine di rendere possibili progetti di ammodernamento degli
impianti sportivi. Nello specifico, per il biennio 2018-2019, verrebbero assegnati agli enti locali spazi
finanziari di 100 milioni di euro destinati proprio ai sopracitati interventi.
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MODIFICA DELLA LEGGE SUI DIRITTI TELEVISIVI
Per la prima volta nella storia della Repubblica è stato inserito nella legge di Bilancio un “pacchetto” di
misure dedicato esclusivamente allo sport.
A volerlo è stato proprio il Ministro per lo Sport Luca Lotti. Tra i vari provvedimenti spicca la
modifica della legge sui diritti televisivi.
Gli obiettivi che il Governo si era prefissato erano: maggiore equilibrio delle risorse, più spettacolo in
campo e più tifosi negli stadi. Dopo nove anni, alla luce degli ultimi campionati, qualcosa andava
rivisto. La frattura tra le prime 7 squadre e tutte le altre si è fatto sempre più evidente. Accogliendo le
richieste delle società, è parso giusto rivedere la seconda parte della legge che è quella che regola il
metodo con il quale vengono distribuite le risorse.
Per quanto riguarda i nuovi criteri, per prima cosa è stata aumentata la fetta da dividere in parti uguali:
dal 40% si passa al 50%. Poi si è puntato sulla meritocrazia. Da qui l’idea del 30% legato ai risultati
sportivi, e nella legge è già stato previsto come avverrà la ripartizione.
La percentuale legata ai meriti è così suddivisa: un 15%, sarà in base alla classifica e ai punti ottenuti
nell’ultimo campionato.
Quella dei punti è un’assoluta novità: così nelle ultime giornate di campionato, vincere anziché
pareggiare, sarà uno stimolo per ogni club. Non solo la posizione in classifica, più punti avrai fatto e
più guadagnerai nella ridistribuzione.
Per dare un giusto riconoscimento agli investimenti di una società nel tempo, un 10% verrà considerato
sulla base dei risultati degli ultimi 5 anni. Poi un 5% sarà legato a risultati internazionali e nazionali.
L’ultimo 20% sarà determinato dal pubblico di riferimento di ciascuna squadra, ma tenendo
principalmente conto del numero di spettatori paganti allo stadio degli ultimi tre campionati.
Un altro profondo cambiamento anche se gli stadi si stanno svuotando.
L’obiettivo è quello di riempirli. Inserendo un criterio di guadagno sulla presenza dei tifosi allo stadio,
i club avranno tutto l’interesse ad abbassare i prezzi e migliorare il servizio.
Nella Finanziaria ci sono tre pilastri: infrastrutture, governance e legge Melandri. Per le prime è stata
inserita una norma che aiuta le società, per il secondo punto è stato votato dai presidenti un nuovo
statuto della Lega e per il terzo si è cercato di dare più equilibrio e stimoli di crescita.
E c’è d’augurarsi che la Lega esprima i suoi vertici entro la fine di novembre.
LA VALIDITA’ DEI DIPLOMI PER GLI ISTRUTTORI SPORTIVI
In data 20 settembre 2017 è stato approvato il Disegno Di Legge n. 2287-bis che prevede che gli unici
Diplomi validi in Italia ai fini fiscali e legali, per poter lavorare come TECNICO SPORTIVO
all’interno di una ASD o di una SSD, sono quelli rilasciati dalle Organizzazioni riconosciute dal CONI
ed elencate sul suo sito ufficiale, ovvero:
• Le 45 FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI (FSN) – http://www.coni.it/it/federazioni-
sportive-nazionali.html
• Le 19 DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE (DSA) – http://www.coni.it/it/discipline-
associate.html
• I 15 ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA (EPS) – http://www.coni.it/it/enti-di-promozione-
sportiva.html
• L’Università di Scienze Motorie o ISEF
I Diplomi emessi da tutte le altre Organizzazioni sono titoli culturali, ma NON CONSENTONO I
RIMBORSI FORFETTARI FINO A 7.500€ come previsto dalla Legge 342/2000.
Sul Diploma deve esserci un unico logo, quello dell’Istituzione, Federazione Sportiva Nazionale,
Disciplina Sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva che l’ha rilasciato. In alcuni casi può
esserci il logo del CONI con l’indicazione “FSN, DSA o EPS riconosciuto dal Coni”.
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I titoli internazionali sono titoli culturali, ma NON sono considerati legalmente validi in Italia.
Quindi il nostro consiglio è di informarsi sulla validità dei diplomi rilasciati PRIMA di iscrivervi ad un
corso di formazione.
MONUMENTALE ARTICOLO DEL FATTO QUOTIDIANO SUI BILANCI IN ROSSO
NELLO SPORT
Monumentale articolo di Lorenzo Vendemiale, giornalista del Fatto Quotidiano, sul “profondo rosso al
gran bancomat dello Sport“. Purtroppo il bancomat saremmo noi contribuenti italiani.
Sottotitolo del pezzo che è stato pubblicato in data 13.11.2017 col Fatto, “Nel 2016 più della metà
delle Federazioni, 23 su 44, ha chiuso in perdita bruciando una cifra superiore a 10 milioni di euro.
Tutti, o quasi, soldi pubblici“.
Ora, l’articolo è un viaggio nel tunnel degli orrori della gestione patrimoniale delle diverse federazioni
e la dice lunga sulle capacità gestionali dei dirigenti quasi sempre “prestati” allo sport (e si vede) con
scarse o nulle capacità manageriali. Tanto, nello sport italiano, nessuno paga gli sperperi di denaro che,
come ricorda Vendemiale, è quasi tutto denaro pubblico, e la normativa di settore solleva da quasi
tutte le responsabilità penali chi di fatto porti al dissesto intere federazioni.
E’ per questo motivo che vi sono state proposte per rendere perseguibili i presidenti federali (e i
corrispettivi organi di gestione) nel caso emergesse una malversazione del denaro pubblico, come
appare evidente che vi sia, visti i conti in rosso di molte federazioni ed i contestuali risultati sportivi
nulli. Dove sono finiti quindi quei soldi? Per pagare cosa? Come? Visto che è denaro pubblico, non
sembrerebbe, infatti, tollerabile che venisse utilizzato dissolutamente senza una responsabilità anche
penale della sua gestione. Vedremo cosa succederà.
L’articolo di Vendemiale è chilometrico, ma alcune chicche vale la pena sottolinearle:
• solo una parte dei contributi (forniti dallo Stato) finisce effettivamente all’attività sportiva e
agli atleti. Infatti, la maggior parte del denaro servirebbe per mantenere “gli enormi carrozzoni di
minuscole discipline, l’esercito di dipendenti e dirigenti, i palazzi da mantenere, e le grandi
manifestazioni da organizzare“.
• 70 milioni di euro all’anno andrebbero solo per il personale delle federazioni (ma anche diarie,
affitti, rappresentanza).
• Nel 2017 è entrato in vigore l’obbligo di far certificare il bilancio da una società specializzata:
da qui l’emersione dei tanti bilanci traballanti.
• 7 federazioni, secondo il giornalista del Fatto, “sono tecnicamente in bancarotta” (ma non
preoccupiamoci, per ora non c’è l’atletica, ma il triathlon, il ciclismo, baseball e addirittura il rugby).
• Se fossero aziende sarebbero già in Tribunale, ma le federazioni non possono fallire, e così i
soldi ce li rimette Pantalone, ovvero lo Stato… ovvero noi (e nessuno dei dirigenti responsabili paga le
proprie gestioni come dovrebbe di fronte allo Stato, cioè noi).
• Il Coni che fa, si chiede Vendemiale? Il Coni di Giovanni Malagò non fa “…nulla, o quasi“.
Un pò sarebbe vittima per debiti ereditati dal passato, un pò sarebbe “complice“.
• Caso incredibile nel ciclismo con un deficit di oltre 2 milioni di euro, con passivi dal 2014.
Ma per il Presidente Di Rocco “è tutto a posto“. E Vendemiale, giustamente, ricorda l’articolino dello
Statuto del Coni che prevederebbe il commissariamento non per i risultati sportivi non ottenuti, ma
proprio per l’irregolarità nella gestione. “Il Coni ha sempre approvato il bilancio”. Il Fatto (vi
suggerisco di trovare l’articolo) riporta anche una mail con la quale un alto dirigente del Coni Servizi
avrebbe minimizzato i bilanci con il presidente della FCI.
• La Federazione Sport Equestri è stata commissariata (unico caso) nel 2013 per 3 bilanci falsi
(9 milioni di euro di buco al tempo, oggi scesi a 2,7).
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• Il rugby avrebbe la situazione più grave al momento: sapevate che le 2 squadre che
giocano nel Pro-12 (il torneo internazionale) venivano pagate dalla Federazione? Oltre 10 milioni di
euro all’anno per arrivare sempre agli ultimi 2 posti, si legge sul Fatto. E poco o nulla per il rugby di
base.
• 23 federazioni su 44 sarebbero in debito: 11,7 milioni di euro di rosso. Poche entrate e
affidamento quasi totale ai contributi statali “e non li utilizza neppure con parsimonia“.
• Stoccata alla Fidal: “ha chiuso in passivo di 1,3 milioni, proprio per la svalutazione di
vecchi crediti fittizi e immobili. Poi ci sono le spese: 22 milioni di euro per la preparazione
nell’ultimo quadriennio, difficilmente giustificabili se si pensa alle zero medaglie tra le Olimpiadi e i
Mondiali” (più precisamente, una, ma poco cambia).
• Record per il Golf, 4,4 milioni di euro di passivo (ma poi riceverà 60 milioni di euro pubblici
per organizzare la Ryder Cup dal Governo…).
• Per fortuna ci sono alcuni sport in attivo, come pallavolo, calcio (sì, il calcio, nonostante il
taglio del 50% dei contributi e i comici post di qualche ex atleta su facebook), pallacanestro e nuoto.
• Ci sono carrozzoni federali, secondo Vendemiale, difficili da concepire come Federazioni
Sportive, come lo Sci Nautico e la Danza, che nonostante tutto vengono pagate con denaro pubblico.
Ma incredibile è il caso della Pesca Sportiva, che “conta 1000 dirigenti federali e riceve più di un
milione e mezzo di euro all’anno per le sue risorse umane“.
• Le bocce avrebbero speso più di un milione di euro per le trasferte. Il pentathlon
incredibilmente 115 mila euro “per i servizi informativi e rifarsi il sito web”.
• E altri esempi paradossali, come i 700 mila euro della federazione di ping pong per la
preparazione olimpica… ma italiani alle olimpiadi nel ping-pong non ci sono stati.
BONUS PUBBLICITA’, GLI INCENTIVI PER LE TESTATE ONLINE ESTESI ANCHE AL
2018
Lo prevede il Decreto fiscale approvato dal Senato, che ha inoltre inserito gli enti non commerciali
come le Ong tra i soggetti che potranno usufruire dei benefici. Ora il testo passa alla Camera
Sono stati estesi anche al 2018 gli incentivi fiscali alle testate online previsti dal Bonus
pubblicità. Lo prevede il Decreto fiscale approvato oggi dal Senato dopo che il Governo ha incassato il
voto di fiducia sul testo.
Nel corso della discussione a Palazzo Madama è stato, infatti, approvato un emendamento relativo al
credito di imposta per gli investimenti pubblicitari 2017/18. Due le novità rispetto al testo del decreto
legge licenziato a metà ottobre dal Consiglio dei Ministri.
Il decreto legge dello scorso mese inseriva le testate online nel provvedimento a sostegno dell’editoria,
che riconosce un credito d’imposta al 75% per le imprese e i lavoratori autonomi (al 90% per micro,
piccole e media imprese) che investono almeno l’1% in più, rispetto all’anno precedente, in
campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, emittenti tv e radio locali, ma solo per gli investimenti
dal 24 giugno alla fine del 2017 (20 milioni la copertura prevista) e non per quelli relativi al 2018
(42,5 milioni). Ora la norma è stata corretta e, dunque, anche chi investirà il prossimo anno sulle
testate internet potrà usufruire del Bonus pubblicità. Per le emittenti tv e radio locali, la copertura è
confermata solo per il 2018 e non per quest’anno.
L’altra novità riguarda invece l’introduzione, tra i soggetti che potranno usufruire dei benefici
fiscali, dei cosiddetti enti non commerciali, come ad esempio le Ong.
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Ora bisognerà attendere il passaggio alla Camera per l’approvazione definitiva del Decreto fiscale
(entro il 15 dicembre) e, soprattutto, il regolamento di attuazione del provvedimento, che dovrà
sciogliere i tanti dubbi sulle modalità di funzionamento del Bonus emersi tra gli operatori del
settore.
In particolare, non è chiaro come avverrà il riparto delle risorse se sarà superata la copertura
prevista dal decreto, anche se l’ipotesi più logica è che sia utilizzato un criterio di proporzionalità.
Inoltre, un altro dubbio riguarda l’applicabilità o meno della norma a quelle aziende che pianificano
ex novo sui mezzi interessati.
ROTTAMAZIONE BIS NEL COLLEGATO ALLA MANOVRA 2018
Collegato fiscale 2018: possibile la rottamazione bis per i carichi affidati agli agenti della riscossione
dal 1°gennaio al 30 settembre 2017
Rottamazione bis nel decreto fiscale 148/2017 collegato alla Legge di stabilità 2018 e già pubblicato
due settimane fa sulla Gazzetta Ufficiale n. 242/2017.
L’articolo 1 del decreto, oltre a prevedere l’estensione alla definizione agevolata dei carichi pendenti,
disciplina anche la rottamazione dei ruoli affidati agli agenti della riscossione dal 1°gennaio al 30
settembre 2017. In questa seconda ipotesi, il debitore deve manifestare all'Agente della riscossione la
sua volontà di avvalersene rendendo un’apposita dichiarazione entro il 15 maggio 2018, con modalità
esclusivamente telematiche.
Il pagamento delle somme dovute può essere effettuato in un numero massimo di cinque rate di uguale
importo, da pagare, rispettivamente, nei mesi di:
• luglio 2018,
• settembre 2018,
• ottobre 2018,
• novembre 2018
• febbraio 2019.
L'agente della riscossione:
a) entro il 31 marzo 2018, invia al debitore, con posta ordinaria, l’avviso con i carichi affidati dal
01.01.2017 al 30.09.2017 per i quali alla data del 31 dicembre 2017 risulta non ancora notificata la
cartella di pagamento;
b) entro il 30 giugno 2018, comunica al debitore l’ammontare complessivo delle somme dovute per la
definizione, delle relative rate con le rispettive scadenze.
A seguito della presentazione della dichiarazione per i debiti relativi ai carichi, che ne sono oggetto e
fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute per la definizione, è sospeso il
pagamento dei versamenti rateali, scadenti in data successiva alla stessa presentazione e relativi a
precedenti dilazioni in essere alla medesima data.
La facoltà di definizione agevolata può essere esercitata senza che risultino adempiuti i versamenti
relativi ai piani rateali in essere.
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ROTTAMAZIONE BIS: RATE SCADUTE DA CORRISPONDERE ENTRO IL 30
NOVEMBRE 2017
Chi ha aderito alla Definizione agevolata, la cosiddetta “rottamazione” delle cartelle e non ha pagato la
prima (o unica) rata di luglio, né la seconda di settembre, può pagare entro il 30.11
Chi ha già aderito alla Definizione agevolata, ma non è riuscito a saldare o ha pagato in modo
incompleto le prime due rate in scadenza a luglio e settembre, può regolarizzare la sua posizione
pagando entro il 30 novembre 2017.
Il decreto legge n. 148/2017 (art. 1) stabilisce, infatti, che i contribuenti che non hanno pagato le rate
previste dalla legge (D. L n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla L. n. 225/2016) possono
rientrare nei benefici previsti dalla Definizione agevolata, pagando (senza ulteriori addebiti) gli importi
scaduti (in un’unica soluzione) entro il prossimo 30 novembre.
Attenzione: il 30 novembre scade anche la terza rata, se prevista dal piano.
Per effettuare il pagamento, è necessario utilizzare il bollettino Rav specifico relativo alla rata di
riferimento, che si è ricevuto insieme alla “Comunicazione delle somme dovute” a seguito della
domanda di adesione alla Definizione agevolata. I bollettini sono, inoltre, disponibili nell’area riservata
del portale. Una volta saldate le rate scadute ed effettuato il pagamento dell’eventuale terza rata entro il
30 novembre, si potrà riprendere il proprio piano di Definizione agevolata, trasmesso a seguito della
domanda di adesione. Coloro che, invece, hanno pagato in ritardo le prime due rate in scadenza a luglio
e settembre, rientrano con il decreto legge n. 148/2017 nei benefici previsti dalla Definizione agevolata
e dovranno rispettare le altre eventuali scadenze indicate nel piano di rateizzazione scelto al momento
dell’adesione alla Definizione agevolata.
Nulla è cambiato rispetto ai termini di pagamento delle eventuali rate in scadenza il 30 aprile 2018 e il
30 settembre 2018.
30 novembre
2017
Termine ultimo per pagare le rate in scadenza il 30 luglio, il 30 settembre e
il 30 novembre 2017
30 aprile 2018 Termine ultimo per pagare la rata in scadenza il 30 aprile 2018
30 settembre
2018
Termine ultimo per pagare la rata in scadenza il 30 settembre 2018
ROTTAMAZIONE BIS 2017: REGOLARIZZAZIONE ISTANZE RESPINTE
Chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle e non è stato ammesso perché non in regola con il
vecchio piano di rateizzazione, può regolarizzare la posizione
Chi ha già aderito alla Definizione agevolata, ma ha ricevuto una “Comunicazione delle somme
dovute” e non era in regola a causa del mancato tempestivo pagamento di tutte le rate scadute al 31
dicembre 2016 dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016, può presentare una nuova domanda
di adesione.
Le condizioni necessarie per poter accedere a questo ulteriore beneficio sono:
• che i carichi per i quali si richiede l’adesione risultino respinti esclusivamente per il mancato
adempimento della previsione di cui all’ 6, comma 8 del D.L. 193/2016 (mancato tempestivo
pagamento di tutte le rate scadute al 31 dicembre 2016 dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre
2016);
• che entro e non oltre il 31 maggio 2018, venga effettuato il pagamento in un’unica soluzione
dell’importo complessivo delle rate scadute.
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Come presentare la domanda
La nuova richiesta di adesione alla Definizione agevolata può essere presentata entro il 31 dicembre
2017:
• alla casella pec della Direzione Regionale di Agenzia delle Entrate-Riscossione di riferimento,
inviando il Modello DA-R, debitamente compilato in ogni sua parte, unitamente alla copia del
documento di identità. La domanda deve provenire anch’essa da una casella pec;
• presso gli Sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione presenti su tutto il territorio
nazionale (esclusa la regione Sicilia) utilizzando il Modello DA-R debitamente compilato, stampato e
firmato.
Cosa succede dopo aver presentato la domanda
Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà una comunicazione al contribuente entro il 31 marzo 2018
con l’ammontare delle rate scadute da versare (in un’unica soluzione), entro e non oltre il 31 maggio
2018.
In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento di tale importo, l’istanza di regolarizzazione non
potrà essere accolta.
Una volta saldate le rate scadute, Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà una successiva
comunicazione entro il 31 luglio 2018 con l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della
Definizione agevolata, la scadenza delle eventuali rate e i relativi bollettini di pagamento o l’eventuale
diniego.
È possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione o in un massimo di tre rate (di pari importo)
nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2018 comprensive degli interessi legali e dell’aggio.
ROTTAMAZIONE CARTELLE 2017 2018: NUOVO SERVIZIO PER ROTTAMARE SUL
WEB
Disponibile sul sito Agenzia delle Entrate Riscossione il nuovo servizio FAIDATE per rottamare le
cartelle sul web
Pubblicato il 6 novembre 2017 il comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione con cui si
comunica l'avvio di un nuovo servizio per la definizione agevolata. Di seguito il testo del comunicato
stampa.
Al via i nuovi servizi online di Agenzia delle Entrate-Riscossione per “rottamare a km zero” le cartelle
direttamente sul web. E' possibile richiedere l’elenco delle cartelle “rottamabili” e presentare la
domanda dall’area libera del portale www.agezientrateriscossione.gov.it, senza necessità di pin e
password. È il progetto digitale “Fai D.A. te”, con l’acronimo di Definizione Agevolata (dl 148/2017),
e rappresenta una corsia preferenziale per risparmiare tempo e avere comunque a disposizione, in modo
semplice, tutti gli strumenti utili per aderire alla cosiddetta rottamazione delle cartelle. Il DL 148
prevede la possibilità di pagare, senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, i debiti affidati
alla riscossione nei primi nove mesi di quest’anno (per le multe stradali, invece, non si devono pagare
gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge), ma anche di regolarizzare le domande di
adesione alla precedente definizione agevolata (DL 193/2016) che erano state respinte perché non
rispettavano il requisito di essere in regola con i vecchi piani di rateizzazione in corso al 24 ottobre
2016. Vediamo nel dettaglio come funzionano i nuovi servizi online.
CARTELLE 2017 SI “ROTTAMANO” DAL PC. Si chiama “Fai D.A. te”, dove D.A. sta per
Definizione Agevolata, il nuovo servizio che consente di presentare online, collegandosi all’area libera
del portale di Agenzia delle Entrate-Riscossione, il modello DA-2017, cioè la domanda per
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“rottamare” i carichi affidati all'agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. Per
presentare la domanda basta accedere al portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, cliccare sul link
presente nella pagina dedicata alla Definizione Agevolata 2017 e compilare il modulo che appare sullo
schermo. Dopo aver inserito i dati anagrafici, di domiciliazione e di contatto, è importante indicare un
indirizzo email di riferimento dove si desidera ricevere la convalida della richiesta. Il servizio poi
richiede di inserire i riferimenti alle cartelle o agli avvisi che si vogliono “rottamare” e di allegare i
documenti di riconoscimento (documento di identità e dichiarazione sostitutiva attestante la qualifica
del dichiarante). Dopo aver visionato il riepilogo dei dati, sarà possibile indicare se si intende pagare in
un’unica soluzione oppure a rate. Per aderire alla definizione agevolata gli interessati devono
presentare la propria richiesta entro il 15 maggio 2018. Il modello DA-2017 disponibile sul portale
www.agenziaentrateriscossione.gov.it o presso gli sportelli dell’Agenzia, può essere presentato anche
tramite l’area riservata del portale (dove è presente anche il nuovo servizio di
assistenza “Contattaci”), oppure agli sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Coloro che hanno
una casella di posta elettronica certificata, possono utilizzarla inviando anche la copia del documento di
identità all’indirizzo pec della Direzione Regionale di riferimento dell’Agenzia delle Entrate-
Riscossione. L’elenco degli indirizzi pec regionali è indicato nel modello DA-2017 e pubblicato sul
portale web.
CARTELLE “ROTTAMABILI” SOTTO CONTROLLO. All’interno della pagina del portale
dedicata alla Definizione Agevolata 2017, è presente il link per richiedere l’elenco delle cartelle che
possono essere “rottamate”. Uno strumento utile perché alcune cartelle del 2017 potrebbero non essere
ancora state notificate e, quindi, il contribuente potrebbe non esserne a conoscenza. Anche in questo
caso è necessario allegare i documenti di riconoscimento (documento di identità e dichiarazione
sostitutiva attestante la qualifica del dichiarante).
DOMANDA “FAI D.A. TE” PER I RESPINTI. I contribuenti che si sono visti respingere la
domanda di adesione alla Definizione agevolata 2016, perché non erano in regola con il pagamento di
tutte le rate scadute al 31 dicembre 2016 per le dilazioni in corso al 24 ottobre 2016, possono
presentare una domanda di regolarizzazione utilizzando il servizio “Fai D.A. te”. Innanzitutto, è
possibile richiedere la cosiddetta comunicazione delle somme dovute, già ricevuta in occasione della
risposta di diniego da parte dell’agente della riscossione, per poter avere facilmente sotto mano l’elenco
delle cartelle “rottamabili” (ai sensi b dell‘articolo 6 comma 8 del DL 193/2016). È sufficiente
collegarsi al portale www.agenziaentrariscossione.gov.it, e accedere alla sezione dedicata alla
“Regolarizzazione delle istanze respinte”. Sempre nella stessa pagina, attraverso appositi link, è
possibile compilare e inviare la domanda di regolarizzazione delle istanze respinte. Esistono due
possibilità: accedere al servizio indicando il numero di cartella/avviso oppure il numero della
comunicazione delle somme dovute. Una volta effettuato l’accesso si aprirà sullo schermo un modello
da compilare con i dati anagrafici, di domiciliazione e di contatto. Anche in questo caso è necessario
indicare l’indirizzo email di riferimento su cui ricevere la
convalida della richiesta. Successivamente, devono essere indicati i numeri di cartelle/avvisi che si
intendono rottamare (oppure il numero della comunicazione e la data) e allegare i documenti di
riconoscimento (documento di identità e dichiarazione sostitutiva attestante la qualifica del
dichiarante). In seguito si potrà procedere con la richiesta e indicare se si intende pagare in un’unica
soluzione oppure a rate. Per presentare la domanda i contribuenti hanno tempo fino al 31 dicembre. Il
modello DA-R può essere presentato anche dall’area riservata del portale istituzionale o presso gli
sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. I possessori di una casella di posta elettronica
certificata, possono inviare il modello DA-R, insieme alla copia di un documento di identità,
all’indirizzo pec della Direzione Regionale di riferimento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. In
10
alternativa, la domanda di adesione può essere presentata consegnando il modello DA-R direttamente
agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
BOLLETTINI ONLINE PER I “RITARDATARI”. Nuovo servizio online anche per chi non ha
pagato la prima (o unica) rata prevista a luglio o quella di settembre 2017 (DL 193/2016 convertito con
legge 225/2016). Sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it da oggi si può richiedere, sempre
allegando i documenti di riconoscimento, la copia della comunicazione delle somme dovute e i relativi
bollettini di pagamento, accedendo nell’apposita sezione dedicata alle “rate scadute e nuovo termine al
30 novembre”. Il DL 148/2017 prevede che gli interessati possano mettersi in regola, e quindi non
perdere i benefici previsti dalla definizione agevolata, pagando quanto previsto, senza oneri aggiuntivi,
entro il prossimo 30 novembre.
LEGGE DI STABILITA’ 2018: CONFERMATO IL BONUS CULTURA PER I 18ENNI
Confermata anche per i giovani che compiono 18 anni nel 2018 la misura che prevede 500 euro
spendibili per teatro, cinema, libri e attività culturali
Il DDL della Legge di Bilancio 2018 contiene, tra le altre misure, la proroga del bonus cultura per i
diciottenni. In base a quanto contenuto nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 51 del 16
ottobre, viene confermata la misura introdotta nel 2016 che prevede che i giovani che compiono 18
anni nel 2018, attraverso apposita piattaforma online, abbiano a disposizione 500 euro spendibili per
l’acquisto di biglietti del teatro o del cinema, l’acquisto di libri e musica registrata e per l’ingresso ai
musei.
In particolare, potranno richiedere il bonus di 500,00 euro, oltre che per l'acquisto di:
• biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo;
• libri;
• titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche,
parchi naturali;
anche per l'acquisto di:
a) musica registrata
b) corsi di musica
c) corsi di teatro
d) corsi di lingua straniera.
I beneficiari della Carta sono:
• i residenti nel territorio nazionale, in possesso - ove previsto - di permesso di soggiorno in
corso di validità;
• che compiono 18 anni d'età nel 2018.
Una volta registrati all'app "18app", è possibile generare, ed eventualmente stampare, i buoni spesa per
l'acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo; libri; titoli di
accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali.
Ciascun buono è individuale e nominativo e può essere speso solo dal beneficiario registrato.
AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE: FALSE EMAIL E SMS
False email e sms su rimborsi o avvisi di pagamento da parte di Equitalia o dell'Agenzia delle Entrate-
Riscossione
Attenzione alle false email e sms su rimborsi o avvisi di pagamento: a dirlo un comunicato del
25.10.2017. Nel documento si legge che Agenzia delle Entrate-Riscossione sta ricevendo diverse
segnalazioni dai contribuenti destinatari di messaggi di posta elettronica, con mittente
11
• riscossione.agenziaentrate@swisspay.it,
• assistenza.equitalia@italia.it
o simili, oppure di sms che contengono avvisi di pagamento o presunti rimborsi per conto di Agenzia
delle Entrate-Riscossione o Equitalia con l’invito a scaricare file o utilizzare link esterni per effettuare
pagamenti o avviare procedure di rimborso.
Si tratta di messaggi che potrebbero danneggiare pc, smartphone e tablet, attraverso l’utilizzo di file
contenenti virus o collegamenti a siti web esterni potenzialmente pericolosi.
Agenzia delle Entrate-Riscossione è assolutamente estranea all'invio di questi messaggi; pertanto,
raccomanda di non tenere conto degli sms e delle email ricevute, di eliminarli, di non utilizzare i link
indicati, di non scaricare alcun allegato e di non dare seguito alle richieste riportate nel testo.
CODICE DEL TERZO SETTORE: ENTRATA IN VIGORE DELLE NOVITA’ FISCALI
Codice del Terzo settore entrerà in vigore entro un anno dall'emanazione del decreto. La concessione di
termini ulteriori sposta la scadenza al 2020
Il Codice del Terzo Settore, introdotto con il D.Lgs del 3 luglio 2017 n. 117 pubblicato in Gazzetta
Ufficiale il 2 agosto 2017, si propone di fare ordine nel mondo delle organizzazioni no profit, sino ad
ora disciplinato da una disciplina frammentata e disorganica. Se pur la riforma sia ritenuta dagli esperti
del settore “epocale e necessaria”, dato che sposta il Terzo settore da una posizione residuale ad una
normativamente disciplinata all’interno di uno specifico Codice, per la sua piena attuazione si dovrà
attendere l’emanazione di circa 42 decreti attuativi.
Ma facciamo chiarezza sul punto, al fine di cercare di fornire una risposta all'importante domanda:
quando dovranno ritenersi concretamente in vigore le disposizioni fiscali introdotte dal D.Lgs.
117/2017?
Dall’analisi del testo del Codice è possibile reperire una prima informazione sul tema, ossia che le
disposizioni di cui al Titolo X inerenti al regime fiscale degli enti del Terzo settore, si applicano agli
ETS iscritti al Registro unico nazionale (ex art. artt. 11 e 53), dal periodo d’imposta successivo
all’autorizzazione della Commissione Europea e comunque non prima del periodo d’imposta
successivo all’operatività del Registro unico nazionale.
Infatti, l’art 53 Codice del terzo Settore prevede che la procedura di iscrizione al Registro unico
nazionale sia resa obbligatoria entro un anno dall’entrata in vigore del D.Lgs. 117/2017, ossia entro il
3 agosto 2018. Sono, inoltre, riconosciuti alle regioni:
• 180 giorni, dalla data di cui sopra, per adottare i procedimenti di iscrizione; prorogando così il
termine al 30 gennaio 2019;
• un ulteriore periodo di 6 mesi, dalla predisposizione della struttura informatica, per dare
operatività effettiva allo strumento del Registro.
Quanto detto, sposta così la data di entrata in vigore delle disposizioni fiscali relative agli ETS,
pressappoco al periodo d’imposta 2020.
PRESUNZIONE LEGALE PER LE SPESE DI SPONSORIZZAZIONE SPORTIVA
L’articolo 90, comma 8, L.289/2002 ha introdotto una “presunzione legale assoluta” circa la natura
pubblicitaria e non di rappresentanza di dette spese di sponsorizzazione, peraltro ponendo precise
condizioni per la sua applicabilità e precisamente che: il soggetto sponsorizzato sia una compagine
sportiva dilettantistica; sia rispettato il limite quantitativo di spesa; la sponsorizzazione miri a
promuovere l’immagine ed i prodotti dello sponsor; il soggetto sponsorizzato abbia effettivamente
posto in essere una specifica attività promozionale.
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PROROGATA LA SCADENZA DEL PROGETTO ANCI ICS “SPORT MISSIONE COMUNE
2017”
L’Istituto per il Credito Sportivo, con un comunicato stampa, ha reso noto che è stata prorogata fino al
4 dicembre 2017 la scadenza per presentare le domande relative al progetto “Sport Missione Comune
2017” e collegate al protocollo d’intesa ANCI ICS che mette a disposizione di Comuni e Unioni di
Comuni 100 milioni di euro di mutui a “tasso zero”. Poiché è stata riscontrata la difficoltà oggettiva dei
Comuni interessati a fornire entro la data prefissata la documentazione relativa al parere Coni ed alle
attestazioni di bilancio previsionale 2017, l’Istituto per il Credito Sportivo di concerto con l’Anci, ha
deciso di prorogare i termini di scadenza della presentazione delle istanze al 4 dicembre 2017.
GLI ITALIANI E LO SPORT: PIU’ SPORTIVI E PIU’ ATTENZIONE AL BENESSERE
Un italiano su 4 (14,8 milioni di persone) dichiara di praticare regolarmente sport – dato in costante
crescita (+ 1,4% l’anno tra il 2013 e il 2016). Ogni anno più di mezzo milione di italiani inizia a
praticare l’attività motoria.
Cresce il numero degli atleti di livello agonistico: i classificati sono passati dai circa 240mila del 2011
agli oltre 620mila del 2016, con un incremento del 21% tra il 2015 e il 2016. Le attività d’agonismo più
praticate sono, nell’ordine, podismo, corsa, ciclismo, nuoto, triathlon e sci.
Circa 40 milioni di italiani praticano anche saltuariamente un’attività sportiva.
La spesa complessiva media annua delle famiglie per sport, benessere e stato fisico è di 22 miliardi,
pari al 2,3% del totale dei consumi.
Il giro d’affari complessivo del comparto Fitness & Wellness è di circa 10 miliardi annui.
Praticano fitness: il 32% della fascia 18-25 anni; il 27% di quella 26-35 anni; il 21% dei 36-45enni; il
14% della fascia 46-55 anni ed il 6% degli over (56-65 anni).
Il 41% dei frequentatori di palestre e centri benessere è single, il 54% è sposato o convive ed il 5% è
divorziato o separato.
Il turismo legato al wellness in Italia vale oltre 2 miliardi l’anno, in crescita del + 9% l’anno circa.
Il Veneto è la prima regione d’Italia per il termalismo, con 85 strutture, seguito da Toscana ed Emilia
Romagna, a fronte di un totale nazionale di 37.815, metà del quale rappresentato dal Nord Italia.
Italiani sempre più attenti a bellezza e benessere: le imprese del settore crescono del 4% negli ultimi
cinque anni, grazie soprattutto all’aumento di palestre e centri benessere (circa + 12% in entrambi i
casi), istituti di bellezza (+ 15%) e servizi di manicure e pedicure (+ 46%).
La passione per il fitness è una tendenza alla base della crescita del settore.
La Lombardia è la regione in cui le imprese che si occupano della cura alla persona sono più diffuse:
26mila le attività registrate, con incrementi di tutto rilievo sia tra le palestre, sia tra i servizi di
manicure e pedicure. Seguono Lazio (quasi 15mila) e Veneto (oltre 13mila).
ZONA FRANCA URBANA SISMA CENTRO ITALIA: DOMANDE FINO AL 20 NOVEMBRE
2017
Prorogato al 20 novembre 2017 il termine per la presentazione delle domande di accesso alle
agevolazioni per le imprese localizzate nella zona franca istituita nei Comuni colpiti dal sisma
Una delle iniziative promosse dal MISE a sostegno delle imprese localizzate nei Comuni colpiti dai
sismi del 2016 e 2017 nel Centro Italia riguarda le agevolazioni per la Zona Franca. Con circolare
direttoriale 2 novembre 2017, n. 157293 il termine finale per la presentazione delle istanze di
accesso alle agevolazioni è stato prorogato sino alle ore 12:00 del 20 novembre 2017.
In particolare:
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• i criteri di accesso, le modalità e i termini di presentazione della domanda sono definiti e
consultabili nella circolare 4 agosto 2017, n. 99473.
• il modello di istanza per l’accesso alle agevolazioni da prendere in considerazione è quello
allegato alla circolare 15 settembre 2017, n. 114735, che sostituisce il modello allegato alla precedente
circolare.
• le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate esclusivamente tramite
procedura telematica, all’indirizzo http://agevolazionidgiai.invitalia.it,
La circolare 4 agosto 2017, n. 99473 indica le modalità ed i termini di presentazione delle istanze di
accesso alle agevolazioni in favore delle imprese localizzate nei Comuni delle Regioni del Lazio,
dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data
dal 24 agosto 2016. La zona franca urbana (ZFU) è istituita ai sensi dell’art. 46 del decreto-legge 24
aprile 2017, n. 50.
Con Circolare 15 settembre 2017, n. 114735 sono stati forniti alcuni chiarimenti sui limiti annuali di
fruizione delle agevolazioni previsti dalla norma e apportate integrazioni al modello di istanza per
l’accesso ai benefici.
A chi è rivolta la misura
L’intervento prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive in
favore di imprese e titolari di reddito di lavoro autonomo (questi ultimi esclusivamente per quanto
attiene le esenzioni contributive) che svolgono la propria attività o che la avviano entro il 31 dicembre
2017 nella ZFU Sisma Centro Italia.
Perimetro della Zona Franca
Il decreto-legge n. 50/2017 definisce la perimetrazione della ZFU, che comprende il territorio dei
Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici
che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016, riportati negli allegati 1, 2 e 2-bis del decreto-legge
17 ottobre 2016, n. 189.
ALLE ASD NON SI APPLICANO LE NORME DEL TERZO SETTORE
Alle ASD non si applica il Codice del terzo settore. Non è però escluso che gli ETS svolgano attività
sportive. Vediamo le differenze tra le due realtà
Premettendo che, pur trattandosi di enti che svolgono attività di interesse generale, come stabilito
dall’art. 5 lett. t) del Codice del Terzo settore, è parere conforme che le associazioni sportive
dilettantistiche (ASD) non rientrino tra quelle realtà cui si applica la disciplina del D.Lgs. n. 117/2017.
Di conseguenza, è opportuno chiarire che un ETS può svolgere attività di interesse generale legate allo
sport, ma le realtà che nascono come ASD “associazioni sportive dilettantistiche” non fanno parte del
Terzo settore.
Ma vediamo quali sono le discipline normative rispettivamente applicabili alle ASD e agli ETS che
svolgono attività sportive; realtà che se pur simili differiscono sul piano sostanziale.
Mentre alle ADS (che quindi non sono ETS), pur a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs.
n.117/2017, si continuerà ad applicare le norme del TUIR. In particolare:
• l’art. 67, comma 1, lettera m) TUIR in merito ai compensi per gli sportivi dilettanti;
• l’art. 148, comma 3 TUIR ss. e l’art. 4, comma 4 D.P.R. 633/72, entrambi aventi ad oggetto
le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, con conseguente pagamento di
corrispettivi specifici;
• l’art. 25 della L. 133/1999, rubricato “Disposizioni tributarie in materia di associazioni
sportive dilettantistiche”;
• le disposizioni di cui alla L. n. 398/1991.
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Agli ETS, che svolgono attività sportive:
• si applicherà il principio stabilito dall’art. 79 del D.Lgs. n.117/2017, secondo cui “Agli
enti del Terzo settore, diversi dalle imprese sociali, si applicano le disposizioni Titolo X del CTS
nonché le norme del Titolo II del TUIR, in quanto compatibili.”. Di conseguenza è esclusa per gli ETS
l’applicazione dell’art. 148 comma 3 TUIR, di cui sopra;
• non si applicherà la disciplina contenuta dalla L. n. 398/1991, per espressa previsione delle
disposizioni di coordinamento di cui all’art. 89 comma 1 lett. c) del Codice del Terzo settore;
• si applicherà la disciplina che prevede l’obbligo d’iscrizione al Registro unico nazionale,
lasciando all’iscrizione al registro CONI una valenza solo residuale, poiché legata alla scelta dell’ETS
di veder riconosciuta l’attività sportiva da esso svolta;
• si applicherà il regime fiscale previsto dal Codice del Terzo settore, a seconda della
categoria di ETS in cui rientrano.
LEGGE DI STABILITA’ 2018: INTRODOTTO IL “BONUS VERDE” PER TERRAZZE E
GIARDINI
Agevolati al 36% i lavori di sistemazione delle aree verdi e di terrazze: ecco una delle novità prevista
nel DDL della manovra 2018
Una delle agevolazioni introdotte dal DDL della legge di bilancio 2018 è il cd. "bonus verde".
Per l'anno 2018, ai fini delle imposte sui redditi, dall'imposta lorda si detrae un importo pari al
36% delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 5.000
euro per unità immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che
possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli
interventi relativi alla:
• "sistemazione a verde" di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari,
pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
• realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Tale detrazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne
degli edifici condominiali fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità
immobiliare. In tale ipotesi la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui
imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di
presentazione della dichiarazione dei redditi.
Tra le spese agevolabili indicate sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse
all'esecuzione degli interventi ivi indicati.
La detrazione di cui al presente articolo spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con
strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni ed è ripartita in 10 quote annuali costanti e
di pari importo nell'anno di sostenimento delle spese ed in quelli successivi.
LEGGE DI STABILITA’ 2018: DETRAIBILI I PREMI POLIZZE ASSICURATIVE
CATASTROFALI
Premi relativi a polizze assicurative aventi ad oggetto calamità naturali detraibili al 19%: una delle
novità previste nella Legge di bilancio 2018
Introdotta nel DDL della Stabilità 2018, la detrazione per le cosiddette polizze catastrofali, cioè le
polizze assicurative aventi ad oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate relativamente ad unità
immobiliari ad uso abitativo.
Tali oneri, se le polizze sono state stipulate a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente
legge, rientreranno tra quelli deducibili al 19% ai sensi dell’articolo 15, comma 1 del TUIR (DPR
917/86).
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Si ricorda che trattandosi di un DDL ancora in fase di approvazione, è possibile che durante l'iter
parlamentare vengano apportate delle modifiche. Per una conferma delle disposizioni occorrerà,
pertanto, attendere l'entrata in vigore della Legge di Bilancio 2018.
LEGGE DI STABILITA’ 2018: PROROGATI BONUS RISTRUTTURAZIONE E RISPARMIO
ENERGETICO
Legge di bilancio 2018: la manovra proroga le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia ed il
risparmio energetico. Confermato anche il bonus mobili
L’articolo 3 del DDL della legge di bilancio contiene le seguenti proroghe e novità:
• agevolazioni per gli interventi di efficienza energetica negli edifici,
• agevolazioni per interventi di ristrutturazione edilizia per l’acquisto di mobili,
• detrazioni per sistemazione a verde (cd. bonus verde),
• proroga cedolare secca ridotta per alloggi a canone concordato.
In particolare, vengono apportate modifiche al DL 63/2013, prevedendo che nell’articolo 14
concernente detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica:
• le parole 31.12.2017 siano sostituite da 31.12.2018;
• le detrazioni siano ridotte al 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2018 per interventi di
acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di
impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione;
• la detrazione al 50% si applichi anche alle spese sostenute nell’anno 2018 per l’acquisto e la
posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore
alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.
La sussistenza delle condizioni per accedere alle detrazioni devono essere asseverate da professionisti
abilitati mediante l'attestazione della prestazione energetica degli edifici. L'Agenzia nazionale per le
nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) effettua controlli, anche a
campione, su tali attestazioni, nonché su tutte le agevolazioni spettanti ai sensi del presente articolo con
procedure e modalità disciplinate con decreto MISE di concerto con il MEF da emanare entro 90 giorni
dall’entrata in vigore delle presenti disposizioni.
Le detrazioni sono usufruibili anche dagli istituti autonomi per le case popolari e dagli enti aventi le
stesse finalità sociali dei predetti istituti
• istituiti nella forma di società
• che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di in house providing
• che siano costituiti ed operanti alla data del 31.12.2013
per interventi di efficienza energetica realizzati su immobili di loro proprietà, ovvero gestiti per conto
dei Comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica, nonché dalle cooperative di abitazione a proprietà
indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse possedute ed assegnati in godimento ai propri
soci.
Con più decreti del MISE, di concerto con il MEF, il MIPAAF e il MIT, da adottare entro 60 giorni
dalla data in vigore delle presenti disposizioni, sono definiti
• i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni di cui
al presente articolo,
• i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento,
• le procedure e le modalità di esecuzione di controlli a campione, sia documentali che in situ,
eseguiti da ENEA e volti ad accertare il rispetto dei requisiti che determinano l’accesso al beneficio.
All’articolo 16 DL 63/2013 concernente le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia, le
parole 31.12.2017 sono sostituite da 31 dicembre 2018 prorogando, così tutte le agevolazioni previste
dalla normativa vigente. Come previsto per gli interventi di efficienza energetica, le detrazioni per le
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ristrutturazioni sono usufruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari alle medesime
condizioni.
Un’altra proroga contenuta nell’articolo 3 del DDL della Legge di bilancio riguarda il bonus mobili. In
particolare, per l'anno 2018 è confermata l’agevolazione fiscale per le spese effettuate per l’acquisto di:
• mobili
• grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) e apparecchiature per le
quali sia prevista l’etichetta energetica finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione, con
lavori avviati nel 2017 o nel 2018. Come previsto dalla normativa precedente, è confermato l’importo
massimo di 10.000 euro per immobile.
NELLE ASD I CONSIGLIERI “INATTIVI” RESTANO IN CARICA
Premesso che le associazioni non riconosciute sono regolamentate dagli accordi fra gli associati che
siano stati recepiti nello statuto e che, per quanto non regolamentato, si deve tener conto delle norme di
riferimento del Codice Civile e delle relative disposizioni di attuazione, occorre fare una serie di rilievi.
Di norma il Consiglio Direttivo prevede una carica limitata nel tempo. Se però, successivamente alla
scadenza, l’assemblea non provvede a nuove nomine, i consiglieri scaduti rimangono in carica in
prorogatio fino alla nomina del nuovo Consiglio. Anche se non partecipano all’attività associativa, i
consiglieri nominati rimangono tali a tutti gli effetti e hanno diritto di voto, sia in consiglio che in
assemblea.
Gli altri soci “volenterosi”, che eventualmente sostituiscono di fatto i consiglieri, mentre non hanno
diritto di voto nel Consiglio Direttivo, sono comunque responsabili di tutte le azioni da loro svolte, non
avendo titolo a sostituirsi ai consiglieri inattivi.
Per quanto riguarda i soci fondatori, questi possono far parte in automatico del Consiglio Direttivo solo
se tale automatismo è previsto in modo esplicito dallo statuto.
ASD: INVERSIONE CONTABILE AL TOUR OPERATOR TEDESCO
Nel caso di una ASD in regime di L. 398/91che stipuli una convenzione con un tour operator tedesco,
che invia suoi clienti (quindi non soci dell’associazione) per i corsi di Kitesurf, al ricevimento della
fattura, il tour operator effettua il bonifico all’associazione. Cosa deve fare la ASD?
Trattandosi di prestazione resa ad un soggetto residente in un Paese UE, vale il principio generale della
tassazione nel Paese di destinazione dell’operazione.
Essendo il committente un soggetto passivo d’imposta (cosiddetta prestazione B2B, cioè business to
business, da soggetto passivo Iva a soggetto passivo Iva), si dovrà applicare l’imposta del Paese
corrispondente, e non quella italiana.
Ne segue che la fattura dovrà essere emessa con la causale “fuori campo Iva, art. 7-ter, DPR 633/72” e
con l’ulteriore indicazione “soggetta a inversione contabile”, dovendo il committente tedesco
provvedere al versamento dell’Iva nel proprio Paese.
L’associazione dovrà poi compilare telematicamente il nuovo modello Intra-1 quater delle prestazioni
di servizi rese ad un soggetto passivo UE.
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MINISTERO SALUTE, ISS E CONI LANCIANO CAMPAGNA “SALUTE, SPORT E
MOVIMENTO FISICO”. STIMATI RISPARMI DI 2 MLD PER IL SSN GRAZIE AI
BENEFICI DELL’ATTIVITA’ FISICA
In Italia solo il 50% degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica e la sedentarietà
colpisce più del 32% degli italiani. Il Sud va peggio del Nord. Aumentano così i rischi di insorgenza di
malattie croniche e i costi sociali sotto forma di spese sanitarie aggiuntive, assenze lavorative e morti
premature. "Il movimento è salute! … a tutte le età" è quindi il claim della nuova campagna con Spot
televisivi trasmessi nelle tre reti della Rai.
La prima medicina da assumere per assicurarsi una buona salute dalla giovane fino alla terza età? Lo
sport. Fa bene alla salute fisica e psichica. Allontana il rischio dell’insorgenza di malattie croniche, dal
diabete ai tumori alle malattie cardiovascolari e i problemi di salute mentale.
Eppure in Italia solo il 50% degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica e la
sedentarietà colpisce più del 32% degli italiani e tra bambini e adolescenti non va meglio.
Ecco, quindi, che per “scuotere” gli italiani dalla sedentarietà sono scesi in campo Ministero della
salute, Iss e Coni e hanno lanciato la campagna di comunicazione “Salute, sport e movimento
fisico”.
Con uno slogan che va dritto al punto “Il movimento è salute… a tutte le età”.
A presentare la Campagna realizzata dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto
Superiore di Sanità ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, il Ministro della Salute Beatrice
Lorenzin insieme al Presidente dell’Iss Walter Ricciardi ed al Presidente del Coni Giovanni Malagò.
Obiettivo: sensibilizzare la popolazione sui benefici di salute che comporta lo svolgimento di uno sport
o di un’attività fisica regolare. Ponendo attenzione al fatto che è importante non promuovere l’attività
sportiva necessariamente agonistica o prestazionale, ma più generalmente l’attività fisica alla portata di
tutti. Per mantenersi in buona salute, infatti, è necessario “passare all’azione” ed adottare uno stile di
vita più attivo.
Fare movimento vuol dire svolgere una disciplina sportiva ma anche più semplicemente camminare,
ballare, giocare, andare in bicicletta.
In base ai dati emerge che l’attività fisica è uno dei due tasselli principali, insieme alla corretta
alimentazione, che permettono di avere una vita sana, che consentiranno alle future generazioni di
affrontare la terza età in modo salubre, di vivere bene e in modo attivo per tutta la vita, e al Ssn di
prevenire molte malattie. Quella contro il diabete e l’obesità, quella infantile in particolare, è una
battaglia che abbiamo ingaggiato e che si può combattere proprio con la corretta alimentazione e il
movimento fisico. Soprattutto fare attività fisica porta vantaggi per la salute psichica. È una potente
arma contro le dipendenze e allena i giovani ad affrontare la vita insegnandogli come saper vincere.
E poi lo sport è adatto a tutte le età. Non siamo nati per stare fermi, il movimento migliora la qualità
della vita e contrasta le malattie croniche, dal diabete alle patologie tumorali e cardiovascolari, negli
anziani migliora l’elasticità muscolare. E ai ragazzi serve un esempio motivazionale.
Lo strumento principale della campagna saranno spot televisivi multisoggetto della durata di
30’’. In collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, saranno trasmessi gratuitamente
sugli spazi sulle tre reti della Rai gestiti dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, nonché sugli
altri principali circuiti a diffusione nazionale. Tra gli altri strumenti di comunicazione, per assicurare
anche gli approfondimenti informativi sarà realizzata una locandina da affiggere nelle farmacie
attraverso la collaborazione di Federfarma. All’interno di un singolo spot sono coinvolti, a seconda
delle disponibilità, una coppia di atleti o ex atleti di discipline diverse. Il primo spot realizzato vede
come protagonisti Juri Chechi ed Elisa Di Francisca. E lo spot dei quali sono protagonisti è un invito
corale a risvegliarsi dal torpore, ad attivarsi fisicamente per svolgere con regolarità attività fisica nel
corso della giornata.
18
L’attività fisica dovrebbe essere prescritta nelle ricette mediche. La sedentarietà è un problema
soprattutto italiano. Se l’Oms ha stimato che nel mondo 1 adulto su 4 non si muove, in Italia questa
percentuale sale. In Italia secondo alcune indagini soltanto il 50% degli adulti raggiunge i livelli
raccomandati di attività fisica. La sedentarietà cresce con l'età, è maggiore fra le donne rispetto agli
uomini, e fra le persone con uno status socioeconomico più svantaggiato per difficoltà economiche o
per basso livello di istruzione. E in quanto ad attività fisica le regioni del Sud sono particolarmente
svantaggiate con un gap importante rispetto a quelle del Nord.
In particolare per i bambini siamo il fanalino di coda. Secondo i dati di OKkio alla Salute, quasi 1
bambino su 4 dedica al massimo un giorno a settimana (almeno 1 ora) allo svolgimento di giochi di
movimento e il 41% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/videogiochi, Tablet e
cellulari. E anche in questo caso i bambini del Sud sono meno attivi di quelli del Nord. Pensiamo che il
diabete di tipo due viene diagnosticato già a sei anni con tutte le conseguenze sull’aspettativa e la
qualità di vita proprio perché si trascorre troppo tempo con i video giochi.
Anche gli adolescenti non sono da meno. Passano tre ore o più al giorno a giocare con il PC, lo
smartphone o il tablet, in particolare tra i 15enni e l’aumento è più sensibile tra le ragazze.
E gli anziani? Secondo gli ultimi dati, il 70% degli over 64 scelgono la camminata all’aperto, ma non
è sufficiente. Sono pochi coloro, il 17%, che svolgono un’attività di moderata intensità (ginnastica
dolce, riabilitativa, bocce, ecc.) e poco meno del 4% fa attività fisica intensa (nuoto, corsa, ciclismo,
ginnastica aerobica.
Le raccomandazioni per muoversi a tutte le età con un risparmio stimato per il SSN di 200
miliardi di euro. Insieme al Coni verranno fatte raccomandazioni orientate a far sì che divertendosi, a
tutte le età, si possa fare attività fisica. Lo sport previene tumori, diabete, malattie muscolo
scheletriche. Consente un benessere fisico, ma anche psicofisico. Chi fa sport è più incline alla
socializzazione. E stando bene si hanno meno costi anche per il sistema sanitario: meno farmaci e
meno ricoveri. Le stime basate sulle persone affette da patologie cardiovascolari, diabete e tumori
consentono di affermare che un aumento dell’attività fisica determinerebbe un minor costo per il SSN
pari a 2.331.669.947 euro in termini di prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali,
trattamenti ospedalieri e terapie farmacologiche.
L’impegno del Coni. Il Coni, nelle parole del proprio Presidente Malagò, nonostante gli scarsi 400
milioni di euro, ossia un quarto di quello che aveva il Coni 20 anni fa, diffonde la cultura dello sport.
Lo sport nella scuola è un disastro, una o due ore al massimo sono dedicate allo sport. Malgrado le
scarse risorse il Coni investe tra gli 8-10 milioni di euro con i progetti sport di classe. E non
competerebbe al Coni. In Italia siamo fortissimi nello sport; pensiamo, quindi, cosa potremmo essere
se riuscissimo a far arrivare a segno la campagna di comunicazione. Siamo un Paese vincente nel
campo dello sport e continuiamo a vincere, e potremmo avere delle soddisfazioni maggiori se
continuassimo a crescere e consentissimo di risparmiare. Ma, naturalmente, il Coni ha bisogno di avere
un supporto economico.
19
DECRETO FISCALE 2017: APPROVATO AL SENATO IL MAXI EMENDAMENTO DI
MODIFICA
Collegato fiscale 2017: il Senato approva il maxi emendamento con numerose e corpose novità
In data 16 novembre 2017 l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando con 148 voti
favorevoli e 116 contrari il maxiemendamento interamente sostitutivo del DDL n. 2942, di conversione
in legge del decreto-legge in materia finanziaria e per esigenze indifferibili (c.d. decreto fiscale), che
recepisce le modifiche apportate dalla Commissione Bilancio. Il testo passa alla Camera.
Le principali novità sono le seguenti:
• Rottamazione bis: numerose le agevolazioni introdotte nel pacchetto rottamazione. In primo
luogo viene estesa la possibilità di accedere alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali a tutte le
cartelle esattoriali dal 2000 al 30 settembre 2017; inoltre, viene posticipato al 7 dicembre il termine per
rientrare nella rottamazione 2016, pagando le rate scadute di luglio e settembre e quella prevista con
scadenza novembre 2017. Infine, viene rimandata a luglio 2018 la rata di aprile 2018.
• Spesometro 2018: introdotta la scadenza semestrale e la possibilità di trasmettere un
documento cumulativo per le fatture sotto i 300 euro. Inoltre, se gli errori di trasmissione del primo
semestre 2017 vengono sanati entro febbraio 2018, non sono previste sanzioni.
• Equo compenso professionisti: previsto un equo compenso per tutti i professionisti e i
lavoratori autonomi in funzione della quantità e della qualità della prestazione.
• Affitto fuori sede: la detrazione dei canoni coinvolgerà gli studenti fuori sede a partire da 50
Km per coloro che risiedono in zone montane e/o disagiate, restando a 100 Km in tutti gli altri casi
anche all'interno della stessa provincia.
• Credito d'imposta investimenti in pubblicità: estensione dell'agevolazione anche alle testate
online ed agli investimenti del terzo settore
• Bollette: divieto di fatturazione a 28 giorni per i contratti di telefonia e Pay TV, anche per le
utenze professionali.
CON IL NUOVO CONTRATTO 10MILA ASSUNTI NELLO SPORT
"Sport Work - Sport, Lavoro Futuro": questo il titolo del convegno organizzato pochi giorni fa a Roma
dalla Confederazione dello Sport presso il centro congressi di Confcommercio. Per il mondo
dell'imprenditoria sportiva è stata la prima "uscita" dalla sigla del nuovo contratto di lavoro, che ha
coinvolto tutto il mondo dello sport: sia quello profit e no profit, sia quello per gli addetti che per i
servizi. Tema principale in discussione il lavoro nello sport. I lavori sono stati aperti dal saluto del
vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, per il quale "uomo, lavoro e sport sono legati dalla
passione, perché senza passione non si può avere successo in questi tre campi". “Il contributo di
Confcommercio per la realizzazione del vostro contatto di lavoro - ha aggiunto - dimostra come la
Confederazione si stia aprendo sempre più per dare rappresentanza al variegato mondo dei servizi".
Luca Stevanato, presidente Confederazione dello Sport-Confcommercio, ha quindi fatto il punto sullo
stato di attuazione del CCNL premettendo che "nel testo si è data cittadinanza alla professionalità, sia
dell'impresa sportiva che dei loro collaboratori, inserendo una serie di strumenti che riconoscono tutta
la peculiarità di questo mondo" e sottolineando che "dal dicembre 2015, data della firma del contratto
ad oggi, abbiamo registrato circa 10mila assunzioni: vuol dire che lo strumento funziona e ne siamo
entusiasti". "Ora - ha concluso Stevanato - è la fase del confronto per capire bene se, come parrebbe,
stiamo andando nella direzione giusta". Parola poi al direttore generale di Confcommercio, Francesco
Rivolta, che ha parlato di "orgoglio della Confederazione per aver contributo al contratto nazionale,
che va a coprire parecchie zone grigie. Ora ciò che bisogna fare è non confondere rappresentanza con
rappresentatività: lo sport è un rilevante settore economico che coinvolge 19 milioni di italiani e che va
presidiato, appunto, con una rappresentanza reale ed effettiva. Con il Cnel vogliamo dare
20
classificazione ai tanti contratti che là sono depositati, serve un ‘bollino blu' che indichi i contratti
sottoscritti dalle organizzazioni veramente rappresentative". A chiudere il convegno l'intervento di
Giovanni Malagò, presidente del Coni, che dopo aver sottolineato di "sentirsi a casa in
Confcommercio", ha evidenziato che "i numeri sono chiari: il Coni sta facendo ciò che mai era stato
fatto per preparare allo sport le nuove generazioni con un appannaggio pari a un quarto di quello dei
tempi d'oro. Siamo un modello nel mondo. Siamo contenti di un'iniziativa come quella di oggi, con voi
c'è perfetta sintonia". Durante i lavori l'Associazione Nazionale Azzurri e Atleti Olimpici d'Italia ha
premiato alcuni grandi campioni del recente passato come Juri Chechi, Marco Tardelli, Giuseppe
Gentile, Franco Sar, e, alla memoria, a Carlo Pedersoli (Bud Spencer). Riconoscimenti anche a Gianni
Minà per il giornalismo sportivo e all'azienda Foppapedretti che ha ricevuto il premio Sport e impresa.
Lo Studio rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento ed assistenza.
Studio Cassinis
STUDIO CASSINIS
Dottori Commercialisti & Avvocati
Corso di Porta Nuova, 15
20121 Milano
Tel. +39 02 31 32 36
Fax +39 02 33 61 47 72
Piazza di San Pietro in Vincoli, 10/10A
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  • 1. 1 Milano, 22 novembre 2017 BONUS SPORT: LE NOVITA NELLA LEGGE DI STABILITA’ 2018 Legge di bilancio 2018: tutti i bonus previsti per lo sport In data 31 ottobre 2017, il testo definitivo della Legge di Bilancio 2018 (DDL 2960) ha iniziato il suo iter parlamentare in Senato, per poi essere convertita in legge entro il 31 dicembre 2017 ed entrare in vigore il 1° gennaio 2018. Il Disegno di Legge della Stabilità 2018 all’art. 40 introduce molte misure a sostegno dello sport e riprende il Pacchetto di misure dello sport ricavate dal Progetto di legge 3936 del 2016 dell’On. Daniela Sbrollini. Le principali novità da un punto di vista fiscale sono le seguenti: • per incentivare l’ammodernamento degli impianti calcistici in regime di proprietà o di concessione amministrativa, in favore delle società appartenenti alla Lega di Serie B, alla Lega Calcio Professionistico e alla Lega di Serie D che hanno beneficiato della mutualità è riconosciuto un contributo sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 12% dell’ammontare degli interventi di ristrutturazione degli impianti medesimi sino a un massimo di 25.000 euro; • le attività sportive dilettantistiche possono essere esercitate con scopo di lucro in una delle forme societarie di cui al titolo V del libro V del codice civile (società di persone e società di capitali). A pena di nullità, lo statuto sociale delle società così costituite deve contenere: o nella denominazione o ragione sociale la dicitura società sportiva dilettantistica lucrativa, o nell’oggetto o scopo sociale lo svolgimento e l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche o il divieto per gli amministratori di ricoprire la medesima carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla medesima federazione sportiva o disciplina associata o riconosciute da un ente di promozione sportiva nell’ambito della stessa disciplina o obbligo di prevedere nelle strutture sportive, in occasione dell’apertura al pubblico dietro pagamento di corrispettivi a qualsiasi titolo, la presenza di un direttore tecnico in possesso del diploma ISEF o di laurea quadriennale in Scienze motorie o di laurea magistrale in Organizzazione e Gestione Servizi per lo Sport e le Attività Motorie (LM47) o in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate (LM67) o in Scienze e Tecniche dello Sport purché in possesso della laurea triennale in Scienze Motorie. L’introduzione della figura giuridica della SSD “Lucrativa”, non modifica lo status delle altre associazioni e società sportive esistenti, ma si aggiunge a queste permettendo a migliaia di realtà sportive di generare utili distribuibili, pur rispettando i valori del dilettantismo. La finalità della SSD Lucrativa, infatti, è quella di consentire al mondo dell’imprenditoria dilettantistica di realizzare utili mantenendo un quadro di agevolazioni fiscali, seppur notevolmente inferiori a quelle delle attuali società ed associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro, per l’alto valore sociale, didattico, salutistico e sportivo. • L’imposta sul reddito delle società è ridotta alla metà nei confronti delle società sportive dilettantistiche lucrative riconosciute dal CONI. • Anche alle SSD lucrative si applica l’art. 2 comma 2 lettera d) del D.lgs. 81/2015, ovvero si considerano rapporti di collaborazione coordinata, e non di dipendenza, le collaborazioni rese dal personale ai fini istituzionali (istruttori e amministrativo-gestionali).
  • 2. 2 • Per tutte le ASD/SSD/SSD Lucrative, il limite di 7.500 euro presente all’articolo 69 TUIR è alzato a 10.000 euro. • A tutte le ASD/SSD/SSD Lucrative è riconosciuto un credito d’imposta nei limiti del 3 per mille dei ricavi annui pari al 50% delle erogazioni liberali fino a 40.000 euro effettuate nel corso dell’anno solare 2018 per interventi di restauro e ristrutturazione di impianti sportivi pubblici. I punti del Pacchetto Sport sui quali ancora si sta lavorando e discutendo e si spera che vengano ricompresi nella Legge di Stabilità, e quindi approvati entro fine anno, riguardano i seguenti punti: • L’Iva per le SSD lucrative relativa ai proventi derivanti dalle attività istituzionali passerebbe da 0 al 10%. • Sui rapporti id collaborazione “sportivi” verrebbe applicata una contribuzione previdenziale da 0 al 10% per importi superiori a 10.000 euro. Occorre, dunque, attendere il mese di Dicembre 2017 quando il Provvedimento verrà approvato, prima di poterlo divulgare nella sua versione definitiva e commentarlo, tenendo presente che sono stati presentati ben 735 emendamenti all’attuale Disegno di Legge di Bilancio. LEGGE DI BILANCIO 2018 ED IMPIANTISTICA SPORTIVA Tra le misure previste nella nuova Legge di Bilancio relativamente al mondo dello sport e dell'impiantistica sportiva, segnaliamo il Fondo 'Sport e Periferie' e il 'Bonus Sport'. Il Fondo 'Sport e Periferie' Alcune misure inserite nella nuova Legge di Bilancio corrispondono al “rifinanziamento del Piano Periferie, la messa a regime con una dotazione di 10 milioni annui del Fondo ‘Sport e Periferie’, il credito d’imposta per la ristrutturazione degli impianti sportivi e 100 milioni di euro di spazi finanziari ai Comuni per l’impiantistica sportiva”. Il Fondo 'Sport e Periferie', nello specifico, finalizzato (come indicato sul sito del CONI) alla “realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all'attività agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane, nonché al completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all'attività agonistica nazionale e internazionale”, dovrebbe diventare strutturale con un finanziamento di 10 milioni di euro annui, a partire dal 2018. Lo 'Sport Bonus' La Legge di Bilancio 2018, inoltre, prevede anche un credito di imposta del 50% per le erogazioni liberali in denaro di importo superiore ai 20 mila euro per interventi di restauro o di ristrutturazione di impianti sportivi pubblici. Si tratterebbe di un credito di imposta, denominato 'Sport Bonus', che andrebbe riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non commerciali (nel limite del 10% del reddito imponibile annuo) e ai soggetti titolari di reddito di impresa (nel limite del 3 per mille dei ricavi annui). 100 milioni per l'impiantistica sportiva Il testo della nuova Legge di Bilancio tocca anche l'aspetto di potenziamento dell'attività creditizia dell'Istituto per il Credito Sportivo al fine di rendere possibili progetti di ammodernamento degli impianti sportivi. Nello specifico, per il biennio 2018-2019, verrebbero assegnati agli enti locali spazi finanziari di 100 milioni di euro destinati proprio ai sopracitati interventi.
  • 3. 3 MODIFICA DELLA LEGGE SUI DIRITTI TELEVISIVI Per la prima volta nella storia della Repubblica è stato inserito nella legge di Bilancio un “pacchetto” di misure dedicato esclusivamente allo sport. A volerlo è stato proprio il Ministro per lo Sport Luca Lotti. Tra i vari provvedimenti spicca la modifica della legge sui diritti televisivi. Gli obiettivi che il Governo si era prefissato erano: maggiore equilibrio delle risorse, più spettacolo in campo e più tifosi negli stadi. Dopo nove anni, alla luce degli ultimi campionati, qualcosa andava rivisto. La frattura tra le prime 7 squadre e tutte le altre si è fatto sempre più evidente. Accogliendo le richieste delle società, è parso giusto rivedere la seconda parte della legge che è quella che regola il metodo con il quale vengono distribuite le risorse. Per quanto riguarda i nuovi criteri, per prima cosa è stata aumentata la fetta da dividere in parti uguali: dal 40% si passa al 50%. Poi si è puntato sulla meritocrazia. Da qui l’idea del 30% legato ai risultati sportivi, e nella legge è già stato previsto come avverrà la ripartizione. La percentuale legata ai meriti è così suddivisa: un 15%, sarà in base alla classifica e ai punti ottenuti nell’ultimo campionato. Quella dei punti è un’assoluta novità: così nelle ultime giornate di campionato, vincere anziché pareggiare, sarà uno stimolo per ogni club. Non solo la posizione in classifica, più punti avrai fatto e più guadagnerai nella ridistribuzione. Per dare un giusto riconoscimento agli investimenti di una società nel tempo, un 10% verrà considerato sulla base dei risultati degli ultimi 5 anni. Poi un 5% sarà legato a risultati internazionali e nazionali. L’ultimo 20% sarà determinato dal pubblico di riferimento di ciascuna squadra, ma tenendo principalmente conto del numero di spettatori paganti allo stadio degli ultimi tre campionati. Un altro profondo cambiamento anche se gli stadi si stanno svuotando. L’obiettivo è quello di riempirli. Inserendo un criterio di guadagno sulla presenza dei tifosi allo stadio, i club avranno tutto l’interesse ad abbassare i prezzi e migliorare il servizio. Nella Finanziaria ci sono tre pilastri: infrastrutture, governance e legge Melandri. Per le prime è stata inserita una norma che aiuta le società, per il secondo punto è stato votato dai presidenti un nuovo statuto della Lega e per il terzo si è cercato di dare più equilibrio e stimoli di crescita. E c’è d’augurarsi che la Lega esprima i suoi vertici entro la fine di novembre. LA VALIDITA’ DEI DIPLOMI PER GLI ISTRUTTORI SPORTIVI In data 20 settembre 2017 è stato approvato il Disegno Di Legge n. 2287-bis che prevede che gli unici Diplomi validi in Italia ai fini fiscali e legali, per poter lavorare come TECNICO SPORTIVO all’interno di una ASD o di una SSD, sono quelli rilasciati dalle Organizzazioni riconosciute dal CONI ed elencate sul suo sito ufficiale, ovvero: • Le 45 FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI (FSN) – http://www.coni.it/it/federazioni- sportive-nazionali.html • Le 19 DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE (DSA) – http://www.coni.it/it/discipline- associate.html • I 15 ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA (EPS) – http://www.coni.it/it/enti-di-promozione- sportiva.html • L’Università di Scienze Motorie o ISEF I Diplomi emessi da tutte le altre Organizzazioni sono titoli culturali, ma NON CONSENTONO I RIMBORSI FORFETTARI FINO A 7.500€ come previsto dalla Legge 342/2000. Sul Diploma deve esserci un unico logo, quello dell’Istituzione, Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina Sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva che l’ha rilasciato. In alcuni casi può esserci il logo del CONI con l’indicazione “FSN, DSA o EPS riconosciuto dal Coni”.
  • 4. 4 I titoli internazionali sono titoli culturali, ma NON sono considerati legalmente validi in Italia. Quindi il nostro consiglio è di informarsi sulla validità dei diplomi rilasciati PRIMA di iscrivervi ad un corso di formazione. MONUMENTALE ARTICOLO DEL FATTO QUOTIDIANO SUI BILANCI IN ROSSO NELLO SPORT Monumentale articolo di Lorenzo Vendemiale, giornalista del Fatto Quotidiano, sul “profondo rosso al gran bancomat dello Sport“. Purtroppo il bancomat saremmo noi contribuenti italiani. Sottotitolo del pezzo che è stato pubblicato in data 13.11.2017 col Fatto, “Nel 2016 più della metà delle Federazioni, 23 su 44, ha chiuso in perdita bruciando una cifra superiore a 10 milioni di euro. Tutti, o quasi, soldi pubblici“. Ora, l’articolo è un viaggio nel tunnel degli orrori della gestione patrimoniale delle diverse federazioni e la dice lunga sulle capacità gestionali dei dirigenti quasi sempre “prestati” allo sport (e si vede) con scarse o nulle capacità manageriali. Tanto, nello sport italiano, nessuno paga gli sperperi di denaro che, come ricorda Vendemiale, è quasi tutto denaro pubblico, e la normativa di settore solleva da quasi tutte le responsabilità penali chi di fatto porti al dissesto intere federazioni. E’ per questo motivo che vi sono state proposte per rendere perseguibili i presidenti federali (e i corrispettivi organi di gestione) nel caso emergesse una malversazione del denaro pubblico, come appare evidente che vi sia, visti i conti in rosso di molte federazioni ed i contestuali risultati sportivi nulli. Dove sono finiti quindi quei soldi? Per pagare cosa? Come? Visto che è denaro pubblico, non sembrerebbe, infatti, tollerabile che venisse utilizzato dissolutamente senza una responsabilità anche penale della sua gestione. Vedremo cosa succederà. L’articolo di Vendemiale è chilometrico, ma alcune chicche vale la pena sottolinearle: • solo una parte dei contributi (forniti dallo Stato) finisce effettivamente all’attività sportiva e agli atleti. Infatti, la maggior parte del denaro servirebbe per mantenere “gli enormi carrozzoni di minuscole discipline, l’esercito di dipendenti e dirigenti, i palazzi da mantenere, e le grandi manifestazioni da organizzare“. • 70 milioni di euro all’anno andrebbero solo per il personale delle federazioni (ma anche diarie, affitti, rappresentanza). • Nel 2017 è entrato in vigore l’obbligo di far certificare il bilancio da una società specializzata: da qui l’emersione dei tanti bilanci traballanti. • 7 federazioni, secondo il giornalista del Fatto, “sono tecnicamente in bancarotta” (ma non preoccupiamoci, per ora non c’è l’atletica, ma il triathlon, il ciclismo, baseball e addirittura il rugby). • Se fossero aziende sarebbero già in Tribunale, ma le federazioni non possono fallire, e così i soldi ce li rimette Pantalone, ovvero lo Stato… ovvero noi (e nessuno dei dirigenti responsabili paga le proprie gestioni come dovrebbe di fronte allo Stato, cioè noi). • Il Coni che fa, si chiede Vendemiale? Il Coni di Giovanni Malagò non fa “…nulla, o quasi“. Un pò sarebbe vittima per debiti ereditati dal passato, un pò sarebbe “complice“. • Caso incredibile nel ciclismo con un deficit di oltre 2 milioni di euro, con passivi dal 2014. Ma per il Presidente Di Rocco “è tutto a posto“. E Vendemiale, giustamente, ricorda l’articolino dello Statuto del Coni che prevederebbe il commissariamento non per i risultati sportivi non ottenuti, ma proprio per l’irregolarità nella gestione. “Il Coni ha sempre approvato il bilancio”. Il Fatto (vi suggerisco di trovare l’articolo) riporta anche una mail con la quale un alto dirigente del Coni Servizi avrebbe minimizzato i bilanci con il presidente della FCI. • La Federazione Sport Equestri è stata commissariata (unico caso) nel 2013 per 3 bilanci falsi (9 milioni di euro di buco al tempo, oggi scesi a 2,7).
  • 5. 5 • Il rugby avrebbe la situazione più grave al momento: sapevate che le 2 squadre che giocano nel Pro-12 (il torneo internazionale) venivano pagate dalla Federazione? Oltre 10 milioni di euro all’anno per arrivare sempre agli ultimi 2 posti, si legge sul Fatto. E poco o nulla per il rugby di base. • 23 federazioni su 44 sarebbero in debito: 11,7 milioni di euro di rosso. Poche entrate e affidamento quasi totale ai contributi statali “e non li utilizza neppure con parsimonia“. • Stoccata alla Fidal: “ha chiuso in passivo di 1,3 milioni, proprio per la svalutazione di vecchi crediti fittizi e immobili. Poi ci sono le spese: 22 milioni di euro per la preparazione nell’ultimo quadriennio, difficilmente giustificabili se si pensa alle zero medaglie tra le Olimpiadi e i Mondiali” (più precisamente, una, ma poco cambia). • Record per il Golf, 4,4 milioni di euro di passivo (ma poi riceverà 60 milioni di euro pubblici per organizzare la Ryder Cup dal Governo…). • Per fortuna ci sono alcuni sport in attivo, come pallavolo, calcio (sì, il calcio, nonostante il taglio del 50% dei contributi e i comici post di qualche ex atleta su facebook), pallacanestro e nuoto. • Ci sono carrozzoni federali, secondo Vendemiale, difficili da concepire come Federazioni Sportive, come lo Sci Nautico e la Danza, che nonostante tutto vengono pagate con denaro pubblico. Ma incredibile è il caso della Pesca Sportiva, che “conta 1000 dirigenti federali e riceve più di un milione e mezzo di euro all’anno per le sue risorse umane“. • Le bocce avrebbero speso più di un milione di euro per le trasferte. Il pentathlon incredibilmente 115 mila euro “per i servizi informativi e rifarsi il sito web”. • E altri esempi paradossali, come i 700 mila euro della federazione di ping pong per la preparazione olimpica… ma italiani alle olimpiadi nel ping-pong non ci sono stati. BONUS PUBBLICITA’, GLI INCENTIVI PER LE TESTATE ONLINE ESTESI ANCHE AL 2018 Lo prevede il Decreto fiscale approvato dal Senato, che ha inoltre inserito gli enti non commerciali come le Ong tra i soggetti che potranno usufruire dei benefici. Ora il testo passa alla Camera Sono stati estesi anche al 2018 gli incentivi fiscali alle testate online previsti dal Bonus pubblicità. Lo prevede il Decreto fiscale approvato oggi dal Senato dopo che il Governo ha incassato il voto di fiducia sul testo. Nel corso della discussione a Palazzo Madama è stato, infatti, approvato un emendamento relativo al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari 2017/18. Due le novità rispetto al testo del decreto legge licenziato a metà ottobre dal Consiglio dei Ministri. Il decreto legge dello scorso mese inseriva le testate online nel provvedimento a sostegno dell’editoria, che riconosce un credito d’imposta al 75% per le imprese e i lavoratori autonomi (al 90% per micro, piccole e media imprese) che investono almeno l’1% in più, rispetto all’anno precedente, in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, emittenti tv e radio locali, ma solo per gli investimenti dal 24 giugno alla fine del 2017 (20 milioni la copertura prevista) e non per quelli relativi al 2018 (42,5 milioni). Ora la norma è stata corretta e, dunque, anche chi investirà il prossimo anno sulle testate internet potrà usufruire del Bonus pubblicità. Per le emittenti tv e radio locali, la copertura è confermata solo per il 2018 e non per quest’anno. L’altra novità riguarda invece l’introduzione, tra i soggetti che potranno usufruire dei benefici fiscali, dei cosiddetti enti non commerciali, come ad esempio le Ong.
  • 6. 6 Ora bisognerà attendere il passaggio alla Camera per l’approvazione definitiva del Decreto fiscale (entro il 15 dicembre) e, soprattutto, il regolamento di attuazione del provvedimento, che dovrà sciogliere i tanti dubbi sulle modalità di funzionamento del Bonus emersi tra gli operatori del settore. In particolare, non è chiaro come avverrà il riparto delle risorse se sarà superata la copertura prevista dal decreto, anche se l’ipotesi più logica è che sia utilizzato un criterio di proporzionalità. Inoltre, un altro dubbio riguarda l’applicabilità o meno della norma a quelle aziende che pianificano ex novo sui mezzi interessati. ROTTAMAZIONE BIS NEL COLLEGATO ALLA MANOVRA 2018 Collegato fiscale 2018: possibile la rottamazione bis per i carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1°gennaio al 30 settembre 2017 Rottamazione bis nel decreto fiscale 148/2017 collegato alla Legge di stabilità 2018 e già pubblicato due settimane fa sulla Gazzetta Ufficiale n. 242/2017. L’articolo 1 del decreto, oltre a prevedere l’estensione alla definizione agevolata dei carichi pendenti, disciplina anche la rottamazione dei ruoli affidati agli agenti della riscossione dal 1°gennaio al 30 settembre 2017. In questa seconda ipotesi, il debitore deve manifestare all'Agente della riscossione la sua volontà di avvalersene rendendo un’apposita dichiarazione entro il 15 maggio 2018, con modalità esclusivamente telematiche. Il pagamento delle somme dovute può essere effettuato in un numero massimo di cinque rate di uguale importo, da pagare, rispettivamente, nei mesi di: • luglio 2018, • settembre 2018, • ottobre 2018, • novembre 2018 • febbraio 2019. L'agente della riscossione: a) entro il 31 marzo 2018, invia al debitore, con posta ordinaria, l’avviso con i carichi affidati dal 01.01.2017 al 30.09.2017 per i quali alla data del 31 dicembre 2017 risulta non ancora notificata la cartella di pagamento; b) entro il 30 giugno 2018, comunica al debitore l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione, delle relative rate con le rispettive scadenze. A seguito della presentazione della dichiarazione per i debiti relativi ai carichi, che ne sono oggetto e fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute per la definizione, è sospeso il pagamento dei versamenti rateali, scadenti in data successiva alla stessa presentazione e relativi a precedenti dilazioni in essere alla medesima data. La facoltà di definizione agevolata può essere esercitata senza che risultino adempiuti i versamenti relativi ai piani rateali in essere.
  • 7. 7 ROTTAMAZIONE BIS: RATE SCADUTE DA CORRISPONDERE ENTRO IL 30 NOVEMBRE 2017 Chi ha aderito alla Definizione agevolata, la cosiddetta “rottamazione” delle cartelle e non ha pagato la prima (o unica) rata di luglio, né la seconda di settembre, può pagare entro il 30.11 Chi ha già aderito alla Definizione agevolata, ma non è riuscito a saldare o ha pagato in modo incompleto le prime due rate in scadenza a luglio e settembre, può regolarizzare la sua posizione pagando entro il 30 novembre 2017. Il decreto legge n. 148/2017 (art. 1) stabilisce, infatti, che i contribuenti che non hanno pagato le rate previste dalla legge (D. L n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla L. n. 225/2016) possono rientrare nei benefici previsti dalla Definizione agevolata, pagando (senza ulteriori addebiti) gli importi scaduti (in un’unica soluzione) entro il prossimo 30 novembre. Attenzione: il 30 novembre scade anche la terza rata, se prevista dal piano. Per effettuare il pagamento, è necessario utilizzare il bollettino Rav specifico relativo alla rata di riferimento, che si è ricevuto insieme alla “Comunicazione delle somme dovute” a seguito della domanda di adesione alla Definizione agevolata. I bollettini sono, inoltre, disponibili nell’area riservata del portale. Una volta saldate le rate scadute ed effettuato il pagamento dell’eventuale terza rata entro il 30 novembre, si potrà riprendere il proprio piano di Definizione agevolata, trasmesso a seguito della domanda di adesione. Coloro che, invece, hanno pagato in ritardo le prime due rate in scadenza a luglio e settembre, rientrano con il decreto legge n. 148/2017 nei benefici previsti dalla Definizione agevolata e dovranno rispettare le altre eventuali scadenze indicate nel piano di rateizzazione scelto al momento dell’adesione alla Definizione agevolata. Nulla è cambiato rispetto ai termini di pagamento delle eventuali rate in scadenza il 30 aprile 2018 e il 30 settembre 2018. 30 novembre 2017 Termine ultimo per pagare le rate in scadenza il 30 luglio, il 30 settembre e il 30 novembre 2017 30 aprile 2018 Termine ultimo per pagare la rata in scadenza il 30 aprile 2018 30 settembre 2018 Termine ultimo per pagare la rata in scadenza il 30 settembre 2018 ROTTAMAZIONE BIS 2017: REGOLARIZZAZIONE ISTANZE RESPINTE Chi ha aderito alla rottamazione delle cartelle e non è stato ammesso perché non in regola con il vecchio piano di rateizzazione, può regolarizzare la posizione Chi ha già aderito alla Definizione agevolata, ma ha ricevuto una “Comunicazione delle somme dovute” e non era in regola a causa del mancato tempestivo pagamento di tutte le rate scadute al 31 dicembre 2016 dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016, può presentare una nuova domanda di adesione. Le condizioni necessarie per poter accedere a questo ulteriore beneficio sono: • che i carichi per i quali si richiede l’adesione risultino respinti esclusivamente per il mancato adempimento della previsione di cui all’ 6, comma 8 del D.L. 193/2016 (mancato tempestivo pagamento di tutte le rate scadute al 31 dicembre 2016 dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016); • che entro e non oltre il 31 maggio 2018, venga effettuato il pagamento in un’unica soluzione dell’importo complessivo delle rate scadute.
  • 8. 8 Come presentare la domanda La nuova richiesta di adesione alla Definizione agevolata può essere presentata entro il 31 dicembre 2017: • alla casella pec della Direzione Regionale di Agenzia delle Entrate-Riscossione di riferimento, inviando il Modello DA-R, debitamente compilato in ogni sua parte, unitamente alla copia del documento di identità. La domanda deve provenire anch’essa da una casella pec; • presso gli Sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione presenti su tutto il territorio nazionale (esclusa la regione Sicilia) utilizzando il Modello DA-R debitamente compilato, stampato e firmato. Cosa succede dopo aver presentato la domanda Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà una comunicazione al contribuente entro il 31 marzo 2018 con l’ammontare delle rate scadute da versare (in un’unica soluzione), entro e non oltre il 31 maggio 2018. In caso di mancato, insufficiente o tardivo pagamento di tale importo, l’istanza di regolarizzazione non potrà essere accolta. Una volta saldate le rate scadute, Agenzia delle Entrate-Riscossione invierà una successiva comunicazione entro il 31 luglio 2018 con l’ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della Definizione agevolata, la scadenza delle eventuali rate e i relativi bollettini di pagamento o l’eventuale diniego. È possibile effettuare il pagamento in un’unica soluzione o in un massimo di tre rate (di pari importo) nei mesi di settembre, ottobre e novembre 2018 comprensive degli interessi legali e dell’aggio. ROTTAMAZIONE CARTELLE 2017 2018: NUOVO SERVIZIO PER ROTTAMARE SUL WEB Disponibile sul sito Agenzia delle Entrate Riscossione il nuovo servizio FAIDATE per rottamare le cartelle sul web Pubblicato il 6 novembre 2017 il comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione con cui si comunica l'avvio di un nuovo servizio per la definizione agevolata. Di seguito il testo del comunicato stampa. Al via i nuovi servizi online di Agenzia delle Entrate-Riscossione per “rottamare a km zero” le cartelle direttamente sul web. E' possibile richiedere l’elenco delle cartelle “rottamabili” e presentare la domanda dall’area libera del portale www.agezientrateriscossione.gov.it, senza necessità di pin e password. È il progetto digitale “Fai D.A. te”, con l’acronimo di Definizione Agevolata (dl 148/2017), e rappresenta una corsia preferenziale per risparmiare tempo e avere comunque a disposizione, in modo semplice, tutti gli strumenti utili per aderire alla cosiddetta rottamazione delle cartelle. Il DL 148 prevede la possibilità di pagare, senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, i debiti affidati alla riscossione nei primi nove mesi di quest’anno (per le multe stradali, invece, non si devono pagare gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge), ma anche di regolarizzare le domande di adesione alla precedente definizione agevolata (DL 193/2016) che erano state respinte perché non rispettavano il requisito di essere in regola con i vecchi piani di rateizzazione in corso al 24 ottobre 2016. Vediamo nel dettaglio come funzionano i nuovi servizi online. CARTELLE 2017 SI “ROTTAMANO” DAL PC. Si chiama “Fai D.A. te”, dove D.A. sta per Definizione Agevolata, il nuovo servizio che consente di presentare online, collegandosi all’area libera del portale di Agenzia delle Entrate-Riscossione, il modello DA-2017, cioè la domanda per
  • 9. 9 “rottamare” i carichi affidati all'agente della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. Per presentare la domanda basta accedere al portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it, cliccare sul link presente nella pagina dedicata alla Definizione Agevolata 2017 e compilare il modulo che appare sullo schermo. Dopo aver inserito i dati anagrafici, di domiciliazione e di contatto, è importante indicare un indirizzo email di riferimento dove si desidera ricevere la convalida della richiesta. Il servizio poi richiede di inserire i riferimenti alle cartelle o agli avvisi che si vogliono “rottamare” e di allegare i documenti di riconoscimento (documento di identità e dichiarazione sostitutiva attestante la qualifica del dichiarante). Dopo aver visionato il riepilogo dei dati, sarà possibile indicare se si intende pagare in un’unica soluzione oppure a rate. Per aderire alla definizione agevolata gli interessati devono presentare la propria richiesta entro il 15 maggio 2018. Il modello DA-2017 disponibile sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it o presso gli sportelli dell’Agenzia, può essere presentato anche tramite l’area riservata del portale (dove è presente anche il nuovo servizio di assistenza “Contattaci”), oppure agli sportelli di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Coloro che hanno una casella di posta elettronica certificata, possono utilizzarla inviando anche la copia del documento di identità all’indirizzo pec della Direzione Regionale di riferimento dell’Agenzia delle Entrate- Riscossione. L’elenco degli indirizzi pec regionali è indicato nel modello DA-2017 e pubblicato sul portale web. CARTELLE “ROTTAMABILI” SOTTO CONTROLLO. All’interno della pagina del portale dedicata alla Definizione Agevolata 2017, è presente il link per richiedere l’elenco delle cartelle che possono essere “rottamate”. Uno strumento utile perché alcune cartelle del 2017 potrebbero non essere ancora state notificate e, quindi, il contribuente potrebbe non esserne a conoscenza. Anche in questo caso è necessario allegare i documenti di riconoscimento (documento di identità e dichiarazione sostitutiva attestante la qualifica del dichiarante). DOMANDA “FAI D.A. TE” PER I RESPINTI. I contribuenti che si sono visti respingere la domanda di adesione alla Definizione agevolata 2016, perché non erano in regola con il pagamento di tutte le rate scadute al 31 dicembre 2016 per le dilazioni in corso al 24 ottobre 2016, possono presentare una domanda di regolarizzazione utilizzando il servizio “Fai D.A. te”. Innanzitutto, è possibile richiedere la cosiddetta comunicazione delle somme dovute, già ricevuta in occasione della risposta di diniego da parte dell’agente della riscossione, per poter avere facilmente sotto mano l’elenco delle cartelle “rottamabili” (ai sensi b dell‘articolo 6 comma 8 del DL 193/2016). È sufficiente collegarsi al portale www.agenziaentrariscossione.gov.it, e accedere alla sezione dedicata alla “Regolarizzazione delle istanze respinte”. Sempre nella stessa pagina, attraverso appositi link, è possibile compilare e inviare la domanda di regolarizzazione delle istanze respinte. Esistono due possibilità: accedere al servizio indicando il numero di cartella/avviso oppure il numero della comunicazione delle somme dovute. Una volta effettuato l’accesso si aprirà sullo schermo un modello da compilare con i dati anagrafici, di domiciliazione e di contatto. Anche in questo caso è necessario indicare l’indirizzo email di riferimento su cui ricevere la convalida della richiesta. Successivamente, devono essere indicati i numeri di cartelle/avvisi che si intendono rottamare (oppure il numero della comunicazione e la data) e allegare i documenti di riconoscimento (documento di identità e dichiarazione sostitutiva attestante la qualifica del dichiarante). In seguito si potrà procedere con la richiesta e indicare se si intende pagare in un’unica soluzione oppure a rate. Per presentare la domanda i contribuenti hanno tempo fino al 31 dicembre. Il modello DA-R può essere presentato anche dall’area riservata del portale istituzionale o presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. I possessori di una casella di posta elettronica certificata, possono inviare il modello DA-R, insieme alla copia di un documento di identità, all’indirizzo pec della Direzione Regionale di riferimento dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. In
  • 10. 10 alternativa, la domanda di adesione può essere presentata consegnando il modello DA-R direttamente agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. BOLLETTINI ONLINE PER I “RITARDATARI”. Nuovo servizio online anche per chi non ha pagato la prima (o unica) rata prevista a luglio o quella di settembre 2017 (DL 193/2016 convertito con legge 225/2016). Sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it da oggi si può richiedere, sempre allegando i documenti di riconoscimento, la copia della comunicazione delle somme dovute e i relativi bollettini di pagamento, accedendo nell’apposita sezione dedicata alle “rate scadute e nuovo termine al 30 novembre”. Il DL 148/2017 prevede che gli interessati possano mettersi in regola, e quindi non perdere i benefici previsti dalla definizione agevolata, pagando quanto previsto, senza oneri aggiuntivi, entro il prossimo 30 novembre. LEGGE DI STABILITA’ 2018: CONFERMATO IL BONUS CULTURA PER I 18ENNI Confermata anche per i giovani che compiono 18 anni nel 2018 la misura che prevede 500 euro spendibili per teatro, cinema, libri e attività culturali Il DDL della Legge di Bilancio 2018 contiene, tra le altre misure, la proroga del bonus cultura per i diciottenni. In base a quanto contenuto nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 51 del 16 ottobre, viene confermata la misura introdotta nel 2016 che prevede che i giovani che compiono 18 anni nel 2018, attraverso apposita piattaforma online, abbiano a disposizione 500 euro spendibili per l’acquisto di biglietti del teatro o del cinema, l’acquisto di libri e musica registrata e per l’ingresso ai musei. In particolare, potranno richiedere il bonus di 500,00 euro, oltre che per l'acquisto di: • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo; • libri; • titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali; anche per l'acquisto di: a) musica registrata b) corsi di musica c) corsi di teatro d) corsi di lingua straniera. I beneficiari della Carta sono: • i residenti nel territorio nazionale, in possesso - ove previsto - di permesso di soggiorno in corso di validità; • che compiono 18 anni d'età nel 2018. Una volta registrati all'app "18app", è possibile generare, ed eventualmente stampare, i buoni spesa per l'acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo; libri; titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali. Ciascun buono è individuale e nominativo e può essere speso solo dal beneficiario registrato. AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE: FALSE EMAIL E SMS False email e sms su rimborsi o avvisi di pagamento da parte di Equitalia o dell'Agenzia delle Entrate- Riscossione Attenzione alle false email e sms su rimborsi o avvisi di pagamento: a dirlo un comunicato del 25.10.2017. Nel documento si legge che Agenzia delle Entrate-Riscossione sta ricevendo diverse segnalazioni dai contribuenti destinatari di messaggi di posta elettronica, con mittente
  • 11. 11 • riscossione.agenziaentrate@swisspay.it, • assistenza.equitalia@italia.it o simili, oppure di sms che contengono avvisi di pagamento o presunti rimborsi per conto di Agenzia delle Entrate-Riscossione o Equitalia con l’invito a scaricare file o utilizzare link esterni per effettuare pagamenti o avviare procedure di rimborso. Si tratta di messaggi che potrebbero danneggiare pc, smartphone e tablet, attraverso l’utilizzo di file contenenti virus o collegamenti a siti web esterni potenzialmente pericolosi. Agenzia delle Entrate-Riscossione è assolutamente estranea all'invio di questi messaggi; pertanto, raccomanda di non tenere conto degli sms e delle email ricevute, di eliminarli, di non utilizzare i link indicati, di non scaricare alcun allegato e di non dare seguito alle richieste riportate nel testo. CODICE DEL TERZO SETTORE: ENTRATA IN VIGORE DELLE NOVITA’ FISCALI Codice del Terzo settore entrerà in vigore entro un anno dall'emanazione del decreto. La concessione di termini ulteriori sposta la scadenza al 2020 Il Codice del Terzo Settore, introdotto con il D.Lgs del 3 luglio 2017 n. 117 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 agosto 2017, si propone di fare ordine nel mondo delle organizzazioni no profit, sino ad ora disciplinato da una disciplina frammentata e disorganica. Se pur la riforma sia ritenuta dagli esperti del settore “epocale e necessaria”, dato che sposta il Terzo settore da una posizione residuale ad una normativamente disciplinata all’interno di uno specifico Codice, per la sua piena attuazione si dovrà attendere l’emanazione di circa 42 decreti attuativi. Ma facciamo chiarezza sul punto, al fine di cercare di fornire una risposta all'importante domanda: quando dovranno ritenersi concretamente in vigore le disposizioni fiscali introdotte dal D.Lgs. 117/2017? Dall’analisi del testo del Codice è possibile reperire una prima informazione sul tema, ossia che le disposizioni di cui al Titolo X inerenti al regime fiscale degli enti del Terzo settore, si applicano agli ETS iscritti al Registro unico nazionale (ex art. artt. 11 e 53), dal periodo d’imposta successivo all’autorizzazione della Commissione Europea e comunque non prima del periodo d’imposta successivo all’operatività del Registro unico nazionale. Infatti, l’art 53 Codice del terzo Settore prevede che la procedura di iscrizione al Registro unico nazionale sia resa obbligatoria entro un anno dall’entrata in vigore del D.Lgs. 117/2017, ossia entro il 3 agosto 2018. Sono, inoltre, riconosciuti alle regioni: • 180 giorni, dalla data di cui sopra, per adottare i procedimenti di iscrizione; prorogando così il termine al 30 gennaio 2019; • un ulteriore periodo di 6 mesi, dalla predisposizione della struttura informatica, per dare operatività effettiva allo strumento del Registro. Quanto detto, sposta così la data di entrata in vigore delle disposizioni fiscali relative agli ETS, pressappoco al periodo d’imposta 2020. PRESUNZIONE LEGALE PER LE SPESE DI SPONSORIZZAZIONE SPORTIVA L’articolo 90, comma 8, L.289/2002 ha introdotto una “presunzione legale assoluta” circa la natura pubblicitaria e non di rappresentanza di dette spese di sponsorizzazione, peraltro ponendo precise condizioni per la sua applicabilità e precisamente che: il soggetto sponsorizzato sia una compagine sportiva dilettantistica; sia rispettato il limite quantitativo di spesa; la sponsorizzazione miri a promuovere l’immagine ed i prodotti dello sponsor; il soggetto sponsorizzato abbia effettivamente posto in essere una specifica attività promozionale.
  • 12. 12 PROROGATA LA SCADENZA DEL PROGETTO ANCI ICS “SPORT MISSIONE COMUNE 2017” L’Istituto per il Credito Sportivo, con un comunicato stampa, ha reso noto che è stata prorogata fino al 4 dicembre 2017 la scadenza per presentare le domande relative al progetto “Sport Missione Comune 2017” e collegate al protocollo d’intesa ANCI ICS che mette a disposizione di Comuni e Unioni di Comuni 100 milioni di euro di mutui a “tasso zero”. Poiché è stata riscontrata la difficoltà oggettiva dei Comuni interessati a fornire entro la data prefissata la documentazione relativa al parere Coni ed alle attestazioni di bilancio previsionale 2017, l’Istituto per il Credito Sportivo di concerto con l’Anci, ha deciso di prorogare i termini di scadenza della presentazione delle istanze al 4 dicembre 2017. GLI ITALIANI E LO SPORT: PIU’ SPORTIVI E PIU’ ATTENZIONE AL BENESSERE Un italiano su 4 (14,8 milioni di persone) dichiara di praticare regolarmente sport – dato in costante crescita (+ 1,4% l’anno tra il 2013 e il 2016). Ogni anno più di mezzo milione di italiani inizia a praticare l’attività motoria. Cresce il numero degli atleti di livello agonistico: i classificati sono passati dai circa 240mila del 2011 agli oltre 620mila del 2016, con un incremento del 21% tra il 2015 e il 2016. Le attività d’agonismo più praticate sono, nell’ordine, podismo, corsa, ciclismo, nuoto, triathlon e sci. Circa 40 milioni di italiani praticano anche saltuariamente un’attività sportiva. La spesa complessiva media annua delle famiglie per sport, benessere e stato fisico è di 22 miliardi, pari al 2,3% del totale dei consumi. Il giro d’affari complessivo del comparto Fitness & Wellness è di circa 10 miliardi annui. Praticano fitness: il 32% della fascia 18-25 anni; il 27% di quella 26-35 anni; il 21% dei 36-45enni; il 14% della fascia 46-55 anni ed il 6% degli over (56-65 anni). Il 41% dei frequentatori di palestre e centri benessere è single, il 54% è sposato o convive ed il 5% è divorziato o separato. Il turismo legato al wellness in Italia vale oltre 2 miliardi l’anno, in crescita del + 9% l’anno circa. Il Veneto è la prima regione d’Italia per il termalismo, con 85 strutture, seguito da Toscana ed Emilia Romagna, a fronte di un totale nazionale di 37.815, metà del quale rappresentato dal Nord Italia. Italiani sempre più attenti a bellezza e benessere: le imprese del settore crescono del 4% negli ultimi cinque anni, grazie soprattutto all’aumento di palestre e centri benessere (circa + 12% in entrambi i casi), istituti di bellezza (+ 15%) e servizi di manicure e pedicure (+ 46%). La passione per il fitness è una tendenza alla base della crescita del settore. La Lombardia è la regione in cui le imprese che si occupano della cura alla persona sono più diffuse: 26mila le attività registrate, con incrementi di tutto rilievo sia tra le palestre, sia tra i servizi di manicure e pedicure. Seguono Lazio (quasi 15mila) e Veneto (oltre 13mila). ZONA FRANCA URBANA SISMA CENTRO ITALIA: DOMANDE FINO AL 20 NOVEMBRE 2017 Prorogato al 20 novembre 2017 il termine per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per le imprese localizzate nella zona franca istituita nei Comuni colpiti dal sisma Una delle iniziative promosse dal MISE a sostegno delle imprese localizzate nei Comuni colpiti dai sismi del 2016 e 2017 nel Centro Italia riguarda le agevolazioni per la Zona Franca. Con circolare direttoriale 2 novembre 2017, n. 157293 il termine finale per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni è stato prorogato sino alle ore 12:00 del 20 novembre 2017. In particolare:
  • 13. 13 • i criteri di accesso, le modalità e i termini di presentazione della domanda sono definiti e consultabili nella circolare 4 agosto 2017, n. 99473. • il modello di istanza per l’accesso alle agevolazioni da prendere in considerazione è quello allegato alla circolare 15 settembre 2017, n. 114735, che sostituisce il modello allegato alla precedente circolare. • le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura telematica, all’indirizzo http://agevolazionidgiai.invitalia.it, La circolare 4 agosto 2017, n. 99473 indica le modalità ed i termini di presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni in favore delle imprese localizzate nei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016. La zona franca urbana (ZFU) è istituita ai sensi dell’art. 46 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50. Con Circolare 15 settembre 2017, n. 114735 sono stati forniti alcuni chiarimenti sui limiti annuali di fruizione delle agevolazioni previsti dalla norma e apportate integrazioni al modello di istanza per l’accesso ai benefici. A chi è rivolta la misura L’intervento prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive in favore di imprese e titolari di reddito di lavoro autonomo (questi ultimi esclusivamente per quanto attiene le esenzioni contributive) che svolgono la propria attività o che la avviano entro il 31 dicembre 2017 nella ZFU Sisma Centro Italia. Perimetro della Zona Franca Il decreto-legge n. 50/2017 definisce la perimetrazione della ZFU, che comprende il territorio dei Comuni delle Regioni del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli eventi sismici che si sono susseguiti a far data dal 24 agosto 2016, riportati negli allegati 1, 2 e 2-bis del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189. ALLE ASD NON SI APPLICANO LE NORME DEL TERZO SETTORE Alle ASD non si applica il Codice del terzo settore. Non è però escluso che gli ETS svolgano attività sportive. Vediamo le differenze tra le due realtà Premettendo che, pur trattandosi di enti che svolgono attività di interesse generale, come stabilito dall’art. 5 lett. t) del Codice del Terzo settore, è parere conforme che le associazioni sportive dilettantistiche (ASD) non rientrino tra quelle realtà cui si applica la disciplina del D.Lgs. n. 117/2017. Di conseguenza, è opportuno chiarire che un ETS può svolgere attività di interesse generale legate allo sport, ma le realtà che nascono come ASD “associazioni sportive dilettantistiche” non fanno parte del Terzo settore. Ma vediamo quali sono le discipline normative rispettivamente applicabili alle ASD e agli ETS che svolgono attività sportive; realtà che se pur simili differiscono sul piano sostanziale. Mentre alle ADS (che quindi non sono ETS), pur a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. n.117/2017, si continuerà ad applicare le norme del TUIR. In particolare: • l’art. 67, comma 1, lettera m) TUIR in merito ai compensi per gli sportivi dilettanti; • l’art. 148, comma 3 TUIR ss. e l’art. 4, comma 4 D.P.R. 633/72, entrambi aventi ad oggetto le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, con conseguente pagamento di corrispettivi specifici; • l’art. 25 della L. 133/1999, rubricato “Disposizioni tributarie in materia di associazioni sportive dilettantistiche”; • le disposizioni di cui alla L. n. 398/1991.
  • 14. 14 Agli ETS, che svolgono attività sportive: • si applicherà il principio stabilito dall’art. 79 del D.Lgs. n.117/2017, secondo cui “Agli enti del Terzo settore, diversi dalle imprese sociali, si applicano le disposizioni Titolo X del CTS nonché le norme del Titolo II del TUIR, in quanto compatibili.”. Di conseguenza è esclusa per gli ETS l’applicazione dell’art. 148 comma 3 TUIR, di cui sopra; • non si applicherà la disciplina contenuta dalla L. n. 398/1991, per espressa previsione delle disposizioni di coordinamento di cui all’art. 89 comma 1 lett. c) del Codice del Terzo settore; • si applicherà la disciplina che prevede l’obbligo d’iscrizione al Registro unico nazionale, lasciando all’iscrizione al registro CONI una valenza solo residuale, poiché legata alla scelta dell’ETS di veder riconosciuta l’attività sportiva da esso svolta; • si applicherà il regime fiscale previsto dal Codice del Terzo settore, a seconda della categoria di ETS in cui rientrano. LEGGE DI STABILITA’ 2018: INTRODOTTO IL “BONUS VERDE” PER TERRAZZE E GIARDINI Agevolati al 36% i lavori di sistemazione delle aree verdi e di terrazze: ecco una delle novità prevista nel DDL della manovra 2018 Una delle agevolazioni introdotte dal DDL della legge di bilancio 2018 è il cd. "bonus verde". Per l'anno 2018, ai fini delle imposte sui redditi, dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 36% delle spese documentate, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 5.000 euro per unità immobiliare, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi relativi alla: • "sistemazione a verde" di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi; • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Tale detrazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali fino ad un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare. In tale ipotesi la detrazione spetta al singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Tra le spese agevolabili indicate sono comprese quelle di progettazione e manutenzione connesse all'esecuzione degli interventi ivi indicati. La detrazione di cui al presente articolo spetta a condizione che i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni ed è ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell'anno di sostenimento delle spese ed in quelli successivi. LEGGE DI STABILITA’ 2018: DETRAIBILI I PREMI POLIZZE ASSICURATIVE CATASTROFALI Premi relativi a polizze assicurative aventi ad oggetto calamità naturali detraibili al 19%: una delle novità previste nella Legge di bilancio 2018 Introdotta nel DDL della Stabilità 2018, la detrazione per le cosiddette polizze catastrofali, cioè le polizze assicurative aventi ad oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate relativamente ad unità immobiliari ad uso abitativo. Tali oneri, se le polizze sono state stipulate a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, rientreranno tra quelli deducibili al 19% ai sensi dell’articolo 15, comma 1 del TUIR (DPR 917/86).
  • 15. 15 Si ricorda che trattandosi di un DDL ancora in fase di approvazione, è possibile che durante l'iter parlamentare vengano apportate delle modifiche. Per una conferma delle disposizioni occorrerà, pertanto, attendere l'entrata in vigore della Legge di Bilancio 2018. LEGGE DI STABILITA’ 2018: PROROGATI BONUS RISTRUTTURAZIONE E RISPARMIO ENERGETICO Legge di bilancio 2018: la manovra proroga le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia ed il risparmio energetico. Confermato anche il bonus mobili L’articolo 3 del DDL della legge di bilancio contiene le seguenti proroghe e novità: • agevolazioni per gli interventi di efficienza energetica negli edifici, • agevolazioni per interventi di ristrutturazione edilizia per l’acquisto di mobili, • detrazioni per sistemazione a verde (cd. bonus verde), • proroga cedolare secca ridotta per alloggi a canone concordato. In particolare, vengono apportate modifiche al DL 63/2013, prevedendo che nell’articolo 14 concernente detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica: • le parole 31.12.2017 siano sostituite da 31.12.2018; • le detrazioni siano ridotte al 50% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2018 per interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione; • la detrazione al 50% si applichi anche alle spese sostenute nell’anno 2018 per l’acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro. La sussistenza delle condizioni per accedere alle detrazioni devono essere asseverate da professionisti abilitati mediante l'attestazione della prestazione energetica degli edifici. L'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) effettua controlli, anche a campione, su tali attestazioni, nonché su tutte le agevolazioni spettanti ai sensi del presente articolo con procedure e modalità disciplinate con decreto MISE di concerto con il MEF da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore delle presenti disposizioni. Le detrazioni sono usufruibili anche dagli istituti autonomi per le case popolari e dagli enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti • istituiti nella forma di società • che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di in house providing • che siano costituiti ed operanti alla data del 31.12.2013 per interventi di efficienza energetica realizzati su immobili di loro proprietà, ovvero gestiti per conto dei Comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica, nonché dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse possedute ed assegnati in godimento ai propri soci. Con più decreti del MISE, di concerto con il MEF, il MIPAAF e il MIT, da adottare entro 60 giorni dalla data in vigore delle presenti disposizioni, sono definiti • i requisiti tecnici che devono soddisfare gli interventi che beneficiano delle agevolazioni di cui al presente articolo, • i massimali di costo specifici per singola tipologia di intervento, • le procedure e le modalità di esecuzione di controlli a campione, sia documentali che in situ, eseguiti da ENEA e volti ad accertare il rispetto dei requisiti che determinano l’accesso al beneficio. All’articolo 16 DL 63/2013 concernente le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia, le parole 31.12.2017 sono sostituite da 31 dicembre 2018 prorogando, così tutte le agevolazioni previste dalla normativa vigente. Come previsto per gli interventi di efficienza energetica, le detrazioni per le
  • 16. 16 ristrutturazioni sono usufruibili anche dagli Istituti autonomi per le case popolari alle medesime condizioni. Un’altra proroga contenuta nell’articolo 3 del DDL della Legge di bilancio riguarda il bonus mobili. In particolare, per l'anno 2018 è confermata l’agevolazione fiscale per le spese effettuate per l’acquisto di: • mobili • grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) e apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica finalizzati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione, con lavori avviati nel 2017 o nel 2018. Come previsto dalla normativa precedente, è confermato l’importo massimo di 10.000 euro per immobile. NELLE ASD I CONSIGLIERI “INATTIVI” RESTANO IN CARICA Premesso che le associazioni non riconosciute sono regolamentate dagli accordi fra gli associati che siano stati recepiti nello statuto e che, per quanto non regolamentato, si deve tener conto delle norme di riferimento del Codice Civile e delle relative disposizioni di attuazione, occorre fare una serie di rilievi. Di norma il Consiglio Direttivo prevede una carica limitata nel tempo. Se però, successivamente alla scadenza, l’assemblea non provvede a nuove nomine, i consiglieri scaduti rimangono in carica in prorogatio fino alla nomina del nuovo Consiglio. Anche se non partecipano all’attività associativa, i consiglieri nominati rimangono tali a tutti gli effetti e hanno diritto di voto, sia in consiglio che in assemblea. Gli altri soci “volenterosi”, che eventualmente sostituiscono di fatto i consiglieri, mentre non hanno diritto di voto nel Consiglio Direttivo, sono comunque responsabili di tutte le azioni da loro svolte, non avendo titolo a sostituirsi ai consiglieri inattivi. Per quanto riguarda i soci fondatori, questi possono far parte in automatico del Consiglio Direttivo solo se tale automatismo è previsto in modo esplicito dallo statuto. ASD: INVERSIONE CONTABILE AL TOUR OPERATOR TEDESCO Nel caso di una ASD in regime di L. 398/91che stipuli una convenzione con un tour operator tedesco, che invia suoi clienti (quindi non soci dell’associazione) per i corsi di Kitesurf, al ricevimento della fattura, il tour operator effettua il bonifico all’associazione. Cosa deve fare la ASD? Trattandosi di prestazione resa ad un soggetto residente in un Paese UE, vale il principio generale della tassazione nel Paese di destinazione dell’operazione. Essendo il committente un soggetto passivo d’imposta (cosiddetta prestazione B2B, cioè business to business, da soggetto passivo Iva a soggetto passivo Iva), si dovrà applicare l’imposta del Paese corrispondente, e non quella italiana. Ne segue che la fattura dovrà essere emessa con la causale “fuori campo Iva, art. 7-ter, DPR 633/72” e con l’ulteriore indicazione “soggetta a inversione contabile”, dovendo il committente tedesco provvedere al versamento dell’Iva nel proprio Paese. L’associazione dovrà poi compilare telematicamente il nuovo modello Intra-1 quater delle prestazioni di servizi rese ad un soggetto passivo UE.
  • 17. 17 MINISTERO SALUTE, ISS E CONI LANCIANO CAMPAGNA “SALUTE, SPORT E MOVIMENTO FISICO”. STIMATI RISPARMI DI 2 MLD PER IL SSN GRAZIE AI BENEFICI DELL’ATTIVITA’ FISICA In Italia solo il 50% degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica e la sedentarietà colpisce più del 32% degli italiani. Il Sud va peggio del Nord. Aumentano così i rischi di insorgenza di malattie croniche e i costi sociali sotto forma di spese sanitarie aggiuntive, assenze lavorative e morti premature. "Il movimento è salute! … a tutte le età" è quindi il claim della nuova campagna con Spot televisivi trasmessi nelle tre reti della Rai. La prima medicina da assumere per assicurarsi una buona salute dalla giovane fino alla terza età? Lo sport. Fa bene alla salute fisica e psichica. Allontana il rischio dell’insorgenza di malattie croniche, dal diabete ai tumori alle malattie cardiovascolari e i problemi di salute mentale. Eppure in Italia solo il 50% degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica e la sedentarietà colpisce più del 32% degli italiani e tra bambini e adolescenti non va meglio. Ecco, quindi, che per “scuotere” gli italiani dalla sedentarietà sono scesi in campo Ministero della salute, Iss e Coni e hanno lanciato la campagna di comunicazione “Salute, sport e movimento fisico”. Con uno slogan che va dritto al punto “Il movimento è salute… a tutte le età”. A presentare la Campagna realizzata dal Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin insieme al Presidente dell’Iss Walter Ricciardi ed al Presidente del Coni Giovanni Malagò. Obiettivo: sensibilizzare la popolazione sui benefici di salute che comporta lo svolgimento di uno sport o di un’attività fisica regolare. Ponendo attenzione al fatto che è importante non promuovere l’attività sportiva necessariamente agonistica o prestazionale, ma più generalmente l’attività fisica alla portata di tutti. Per mantenersi in buona salute, infatti, è necessario “passare all’azione” ed adottare uno stile di vita più attivo. Fare movimento vuol dire svolgere una disciplina sportiva ma anche più semplicemente camminare, ballare, giocare, andare in bicicletta. In base ai dati emerge che l’attività fisica è uno dei due tasselli principali, insieme alla corretta alimentazione, che permettono di avere una vita sana, che consentiranno alle future generazioni di affrontare la terza età in modo salubre, di vivere bene e in modo attivo per tutta la vita, e al Ssn di prevenire molte malattie. Quella contro il diabete e l’obesità, quella infantile in particolare, è una battaglia che abbiamo ingaggiato e che si può combattere proprio con la corretta alimentazione e il movimento fisico. Soprattutto fare attività fisica porta vantaggi per la salute psichica. È una potente arma contro le dipendenze e allena i giovani ad affrontare la vita insegnandogli come saper vincere. E poi lo sport è adatto a tutte le età. Non siamo nati per stare fermi, il movimento migliora la qualità della vita e contrasta le malattie croniche, dal diabete alle patologie tumorali e cardiovascolari, negli anziani migliora l’elasticità muscolare. E ai ragazzi serve un esempio motivazionale. Lo strumento principale della campagna saranno spot televisivi multisoggetto della durata di 30’’. In collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, saranno trasmessi gratuitamente sugli spazi sulle tre reti della Rai gestiti dal Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, nonché sugli altri principali circuiti a diffusione nazionale. Tra gli altri strumenti di comunicazione, per assicurare anche gli approfondimenti informativi sarà realizzata una locandina da affiggere nelle farmacie attraverso la collaborazione di Federfarma. All’interno di un singolo spot sono coinvolti, a seconda delle disponibilità, una coppia di atleti o ex atleti di discipline diverse. Il primo spot realizzato vede come protagonisti Juri Chechi ed Elisa Di Francisca. E lo spot dei quali sono protagonisti è un invito corale a risvegliarsi dal torpore, ad attivarsi fisicamente per svolgere con regolarità attività fisica nel corso della giornata.
  • 18. 18 L’attività fisica dovrebbe essere prescritta nelle ricette mediche. La sedentarietà è un problema soprattutto italiano. Se l’Oms ha stimato che nel mondo 1 adulto su 4 non si muove, in Italia questa percentuale sale. In Italia secondo alcune indagini soltanto il 50% degli adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica. La sedentarietà cresce con l'età, è maggiore fra le donne rispetto agli uomini, e fra le persone con uno status socioeconomico più svantaggiato per difficoltà economiche o per basso livello di istruzione. E in quanto ad attività fisica le regioni del Sud sono particolarmente svantaggiate con un gap importante rispetto a quelle del Nord. In particolare per i bambini siamo il fanalino di coda. Secondo i dati di OKkio alla Salute, quasi 1 bambino su 4 dedica al massimo un giorno a settimana (almeno 1 ora) allo svolgimento di giochi di movimento e il 41% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti a TV/videogiochi, Tablet e cellulari. E anche in questo caso i bambini del Sud sono meno attivi di quelli del Nord. Pensiamo che il diabete di tipo due viene diagnosticato già a sei anni con tutte le conseguenze sull’aspettativa e la qualità di vita proprio perché si trascorre troppo tempo con i video giochi. Anche gli adolescenti non sono da meno. Passano tre ore o più al giorno a giocare con il PC, lo smartphone o il tablet, in particolare tra i 15enni e l’aumento è più sensibile tra le ragazze. E gli anziani? Secondo gli ultimi dati, il 70% degli over 64 scelgono la camminata all’aperto, ma non è sufficiente. Sono pochi coloro, il 17%, che svolgono un’attività di moderata intensità (ginnastica dolce, riabilitativa, bocce, ecc.) e poco meno del 4% fa attività fisica intensa (nuoto, corsa, ciclismo, ginnastica aerobica. Le raccomandazioni per muoversi a tutte le età con un risparmio stimato per il SSN di 200 miliardi di euro. Insieme al Coni verranno fatte raccomandazioni orientate a far sì che divertendosi, a tutte le età, si possa fare attività fisica. Lo sport previene tumori, diabete, malattie muscolo scheletriche. Consente un benessere fisico, ma anche psicofisico. Chi fa sport è più incline alla socializzazione. E stando bene si hanno meno costi anche per il sistema sanitario: meno farmaci e meno ricoveri. Le stime basate sulle persone affette da patologie cardiovascolari, diabete e tumori consentono di affermare che un aumento dell’attività fisica determinerebbe un minor costo per il SSN pari a 2.331.669.947 euro in termini di prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali, trattamenti ospedalieri e terapie farmacologiche. L’impegno del Coni. Il Coni, nelle parole del proprio Presidente Malagò, nonostante gli scarsi 400 milioni di euro, ossia un quarto di quello che aveva il Coni 20 anni fa, diffonde la cultura dello sport. Lo sport nella scuola è un disastro, una o due ore al massimo sono dedicate allo sport. Malgrado le scarse risorse il Coni investe tra gli 8-10 milioni di euro con i progetti sport di classe. E non competerebbe al Coni. In Italia siamo fortissimi nello sport; pensiamo, quindi, cosa potremmo essere se riuscissimo a far arrivare a segno la campagna di comunicazione. Siamo un Paese vincente nel campo dello sport e continuiamo a vincere, e potremmo avere delle soddisfazioni maggiori se continuassimo a crescere e consentissimo di risparmiare. Ma, naturalmente, il Coni ha bisogno di avere un supporto economico.
  • 19. 19 DECRETO FISCALE 2017: APPROVATO AL SENATO IL MAXI EMENDAMENTO DI MODIFICA Collegato fiscale 2017: il Senato approva il maxi emendamento con numerose e corpose novità In data 16 novembre 2017 l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando con 148 voti favorevoli e 116 contrari il maxiemendamento interamente sostitutivo del DDL n. 2942, di conversione in legge del decreto-legge in materia finanziaria e per esigenze indifferibili (c.d. decreto fiscale), che recepisce le modifiche apportate dalla Commissione Bilancio. Il testo passa alla Camera. Le principali novità sono le seguenti: • Rottamazione bis: numerose le agevolazioni introdotte nel pacchetto rottamazione. In primo luogo viene estesa la possibilità di accedere alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali a tutte le cartelle esattoriali dal 2000 al 30 settembre 2017; inoltre, viene posticipato al 7 dicembre il termine per rientrare nella rottamazione 2016, pagando le rate scadute di luglio e settembre e quella prevista con scadenza novembre 2017. Infine, viene rimandata a luglio 2018 la rata di aprile 2018. • Spesometro 2018: introdotta la scadenza semestrale e la possibilità di trasmettere un documento cumulativo per le fatture sotto i 300 euro. Inoltre, se gli errori di trasmissione del primo semestre 2017 vengono sanati entro febbraio 2018, non sono previste sanzioni. • Equo compenso professionisti: previsto un equo compenso per tutti i professionisti e i lavoratori autonomi in funzione della quantità e della qualità della prestazione. • Affitto fuori sede: la detrazione dei canoni coinvolgerà gli studenti fuori sede a partire da 50 Km per coloro che risiedono in zone montane e/o disagiate, restando a 100 Km in tutti gli altri casi anche all'interno della stessa provincia. • Credito d'imposta investimenti in pubblicità: estensione dell'agevolazione anche alle testate online ed agli investimenti del terzo settore • Bollette: divieto di fatturazione a 28 giorni per i contratti di telefonia e Pay TV, anche per le utenze professionali. CON IL NUOVO CONTRATTO 10MILA ASSUNTI NELLO SPORT "Sport Work - Sport, Lavoro Futuro": questo il titolo del convegno organizzato pochi giorni fa a Roma dalla Confederazione dello Sport presso il centro congressi di Confcommercio. Per il mondo dell'imprenditoria sportiva è stata la prima "uscita" dalla sigla del nuovo contratto di lavoro, che ha coinvolto tutto il mondo dello sport: sia quello profit e no profit, sia quello per gli addetti che per i servizi. Tema principale in discussione il lavoro nello sport. I lavori sono stati aperti dal saluto del vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, per il quale "uomo, lavoro e sport sono legati dalla passione, perché senza passione non si può avere successo in questi tre campi". “Il contributo di Confcommercio per la realizzazione del vostro contatto di lavoro - ha aggiunto - dimostra come la Confederazione si stia aprendo sempre più per dare rappresentanza al variegato mondo dei servizi". Luca Stevanato, presidente Confederazione dello Sport-Confcommercio, ha quindi fatto il punto sullo stato di attuazione del CCNL premettendo che "nel testo si è data cittadinanza alla professionalità, sia dell'impresa sportiva che dei loro collaboratori, inserendo una serie di strumenti che riconoscono tutta la peculiarità di questo mondo" e sottolineando che "dal dicembre 2015, data della firma del contratto ad oggi, abbiamo registrato circa 10mila assunzioni: vuol dire che lo strumento funziona e ne siamo entusiasti". "Ora - ha concluso Stevanato - è la fase del confronto per capire bene se, come parrebbe, stiamo andando nella direzione giusta". Parola poi al direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, che ha parlato di "orgoglio della Confederazione per aver contributo al contratto nazionale, che va a coprire parecchie zone grigie. Ora ciò che bisogna fare è non confondere rappresentanza con rappresentatività: lo sport è un rilevante settore economico che coinvolge 19 milioni di italiani e che va presidiato, appunto, con una rappresentanza reale ed effettiva. Con il Cnel vogliamo dare
  • 20. 20 classificazione ai tanti contratti che là sono depositati, serve un ‘bollino blu' che indichi i contratti sottoscritti dalle organizzazioni veramente rappresentative". A chiudere il convegno l'intervento di Giovanni Malagò, presidente del Coni, che dopo aver sottolineato di "sentirsi a casa in Confcommercio", ha evidenziato che "i numeri sono chiari: il Coni sta facendo ciò che mai era stato fatto per preparare allo sport le nuove generazioni con un appannaggio pari a un quarto di quello dei tempi d'oro. Siamo un modello nel mondo. Siamo contenti di un'iniziativa come quella di oggi, con voi c'è perfetta sintonia". Durante i lavori l'Associazione Nazionale Azzurri e Atleti Olimpici d'Italia ha premiato alcuni grandi campioni del recente passato come Juri Chechi, Marco Tardelli, Giuseppe Gentile, Franco Sar, e, alla memoria, a Carlo Pedersoli (Bud Spencer). Riconoscimenti anche a Gianni Minà per il giornalismo sportivo e all'azienda Foppapedretti che ha ricevuto il premio Sport e impresa. Lo Studio rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento ed assistenza. Studio Cassinis STUDIO CASSINIS Dottori Commercialisti & Avvocati Corso di Porta Nuova, 15 20121 Milano Tel. +39 02 31 32 36 Fax +39 02 33 61 47 72 Piazza di San Pietro in Vincoli, 10/10A 00184 Roma ((Italia) Tel. + 39 06 92919104 Fax. + 39 06 92919104 Web:www.studiocassinis.com e-mail:info@studiocassinis.com