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I vichinghi
I temibili guerrieri del mare
Sembra che invece anche le donne lottassero come gli uomini vichinghi, infatti in Svezia è
stata ritrovata la tomba di una donna vichinga sepolta con spada, ascia, coltello da
combattimento, due lancie, due scudi e venticinque frecce.
Le donne partecipavano alle traversate di mare e, assieme agli uomini, difendevano i
villaggi dai nemici. Le donne erano anche degli ottimi medici (Ioeknir): sapevano
esercitare la chirurgia e curavano malati e feriti.
Solo vichinghi… o anche vichinghe?
Tomba
La vita nel villaggio - le case
I vichinghi vivevano nei villaggi costieri, dove avevano il proprio porticciolo e terreni da
coltivare. Le case (ska’li) erano di legno e terra, non c’era alcuna finestra e di solito
erano formate da una sola lunga stanza. Al centro si trovava un focolare per scaldarsi,
illuminare e cuocere cibi. All’esterno della casa delle tende separavano vari spazi: lo
spazio per animali, il locale della lavorazione del latte, la fonderia…
La tessitura veniva praticata in casa dalle donne, ma inaspettatamente anche dagli
uomini, e mentre tessevano era solito cantare.
Col passare del tempo i villaggi si ingrandirono sempre di più, fino a diventare delle vere
e proprie città.
Agricoltura e pesca
D’estate tutta la famiglia falciava, rastrellava e preparava i pagliai da far seccare per far
mangiare fieno al bestiame. D’inverno invece era solito pescare nei laghi ghiacciati circostanti,
facendo buchi nel ghiaccio, mentre di sera gli uomini intagliavano il legno.
Giochi e sport
I vichinghi si divertivano a sciare e a pattinare (cosa che facevano, ma solo d’inverno, anche per
spostarsi). Praticavano la lotta, il nuoto e il tiro con l’arco, giocavano a dadi e, forse, anche a
scacchi. Ma la passione sportiva più importante erano i combattimenti a cavallo.
Feste
I vichinghi erano molto allegri e organizzavano feste con musica, danze, ricchi banchetti e racconti
per adorare gli dei o celebrare antichi antenati. Bevevano birra, idromele, (liquore a base di
mele) e mangiavano molta carne.
La vita nel villaggio - L’agricoltura, la pesca, gli sport, i giochi
e le feste
La vita nel villaggio - l’igiene e l’artigianato
Igiene
I vichinghi amavano immergersi nelle saune prevalentemente di Sabato (giorno del
lavaggio e del bucato). Le saune si trovavano in palazzi speciali (bahstofa) oppure si
“creavano” scaldando delle pietre sul focolare e versandoci sopra l’acqua.
Artigianato
I fabbri vichinghi erano molto abili nella lavorazione del ferro, con cui producevano armi e
utensili, e costruivano le serrature degli scrigni per conservare e custodire al meglio gli
oggetti di valore della casa, magari da ladri e attacchi nemici.
Gli dei Odino e Thor
Odino
Dio della vittoria e degli scaldi (poeti), prediceva il futuro.
Ha la barba grigia e, secondo una leggenda, avrebbe un occhio solo perchè si era privato di uno dei due in cambio del
sapere.
Thor
Dio del tuono e del tempo, era il figlio di Odino e il più forte di tutti gli dei. Era rumoroso e brutale, ma benevolo.
Il suo martello serviva per tenere a bada le forze ostili.
Abbigliamento, acconciature, strumenti da battaglia, accessori…
Abbigliamento piuttosto semplice: le donne portavano una lunga veste dove,
con due spille, fissavano il grembiule. Spesso indossavano uno scialle e
d’inverno indossavano un mantello di pelle o pelliccia.
Le donne realizzavano acconciature elaborate con una o più treccie o fermate e
attorcigliate sulla nuca. O semplicemente i capelli erano raccolti in una coda.
L’acconciatura del vichingo veniva pettinata accuratamente utilizzando
pettinini d’osso. La barba, come i capelli delle donne, se era lunga veniva anche
intrecciata.
L’arma tipica era l’ascia, ma la spada era la più apprezzata, anche se era
costosa e difficile da forgiare.
Le scarpe erano di cuoio e rinforzate da una suola. Erano delle specie di stivali lunghi che
arrivavano quasi alle ginocchio e per tenerle al piede, per non farle cadere, con un
cordoncino venivano legate alla caviglia come se fossero dei lacci.
L’elmo del vichingo, nelle illustrazioni e nei fumetti, ha le corna, ma in realtà nessun
archeologo ne ha mai trovato uno così. L’elmo era in realtà conico e con una striscia
metallica posta sul naso per proteggerlo.
Lo scudo era di legno, qualche volta dipinto, bordato col ferro battuto e con impugnatura
di cuoio.
I gioielli erano di gran pregio. Le donne mettevano soprattutto braccialetti.
L’alfabeto vichingo: le rune
“Adulti” a 14 anni
La vita di bambini e ragazzi era molto dura. Infatti i ragazzi che avevano compiuto 14 anni erano
già considerati adulti a tutti gli effetti. I bambini, fin da piccoli, imparavano l’arte del
combattimento, tutto quel che c’è da sapere sull’agricoltura e imparavano in particolare cosa
avrebbero voluto fare una volta adulti.
L’alfabeto era formato da 16 caratteri chiamati “Rune”. Venivano incisi con oggetti
appuntiti, e con fatica, sulle pietre, ma in pochi sapevano leggere.
Molte iscrizioni parlano di battaglie e guerre, itinerari e spedizioni, e preghiere, per
invocare la vittoria, la guarigione dalle malattie e persino per scongiurare i furti.
Le navi vichinghe
Le navi erano fondamentali per i vichinghi. Erano perfettamente simmetriche (cioè con
poppa e prua alte uguali) ed erano costruite in legno pregiato. La stiva non c’era e la
chiglia permetteva di muoversi in fiumi poco profondi e nei mari senza problemi. Inoltre
serviva anche per gli attacchi a sorpresa. La vela era di lana e la nave veniva governata
da un timone e spinta da una moltitudine di rematori.
A bordo si mangiavano ovviamente pesci e alghe, carne secca, burro salato e bevevano
acqua dolce.
Ma come facevano ad orientarsi?
I vichinghi utilizzavano la “Pietra Solare”, cioè una pietra che indicava
la posizione del sole anche col tempo nuvoloso.
Fatto da Aurora Esposito, 1^A
Fine

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I VICHINGHI - I TEMIBILI GUERRIERI DEL MARE

  • 1. I vichinghi I temibili guerrieri del mare
  • 2. Sembra che invece anche le donne lottassero come gli uomini vichinghi, infatti in Svezia è stata ritrovata la tomba di una donna vichinga sepolta con spada, ascia, coltello da combattimento, due lancie, due scudi e venticinque frecce. Le donne partecipavano alle traversate di mare e, assieme agli uomini, difendevano i villaggi dai nemici. Le donne erano anche degli ottimi medici (Ioeknir): sapevano esercitare la chirurgia e curavano malati e feriti. Solo vichinghi… o anche vichinghe? Tomba
  • 3. La vita nel villaggio - le case I vichinghi vivevano nei villaggi costieri, dove avevano il proprio porticciolo e terreni da coltivare. Le case (ska’li) erano di legno e terra, non c’era alcuna finestra e di solito erano formate da una sola lunga stanza. Al centro si trovava un focolare per scaldarsi, illuminare e cuocere cibi. All’esterno della casa delle tende separavano vari spazi: lo spazio per animali, il locale della lavorazione del latte, la fonderia… La tessitura veniva praticata in casa dalle donne, ma inaspettatamente anche dagli uomini, e mentre tessevano era solito cantare. Col passare del tempo i villaggi si ingrandirono sempre di più, fino a diventare delle vere e proprie città.
  • 4. Agricoltura e pesca D’estate tutta la famiglia falciava, rastrellava e preparava i pagliai da far seccare per far mangiare fieno al bestiame. D’inverno invece era solito pescare nei laghi ghiacciati circostanti, facendo buchi nel ghiaccio, mentre di sera gli uomini intagliavano il legno. Giochi e sport I vichinghi si divertivano a sciare e a pattinare (cosa che facevano, ma solo d’inverno, anche per spostarsi). Praticavano la lotta, il nuoto e il tiro con l’arco, giocavano a dadi e, forse, anche a scacchi. Ma la passione sportiva più importante erano i combattimenti a cavallo. Feste I vichinghi erano molto allegri e organizzavano feste con musica, danze, ricchi banchetti e racconti per adorare gli dei o celebrare antichi antenati. Bevevano birra, idromele, (liquore a base di mele) e mangiavano molta carne. La vita nel villaggio - L’agricoltura, la pesca, gli sport, i giochi e le feste
  • 5. La vita nel villaggio - l’igiene e l’artigianato Igiene I vichinghi amavano immergersi nelle saune prevalentemente di Sabato (giorno del lavaggio e del bucato). Le saune si trovavano in palazzi speciali (bahstofa) oppure si “creavano” scaldando delle pietre sul focolare e versandoci sopra l’acqua. Artigianato I fabbri vichinghi erano molto abili nella lavorazione del ferro, con cui producevano armi e utensili, e costruivano le serrature degli scrigni per conservare e custodire al meglio gli oggetti di valore della casa, magari da ladri e attacchi nemici.
  • 6. Gli dei Odino e Thor Odino Dio della vittoria e degli scaldi (poeti), prediceva il futuro. Ha la barba grigia e, secondo una leggenda, avrebbe un occhio solo perchè si era privato di uno dei due in cambio del sapere. Thor Dio del tuono e del tempo, era il figlio di Odino e il più forte di tutti gli dei. Era rumoroso e brutale, ma benevolo. Il suo martello serviva per tenere a bada le forze ostili.
  • 7. Abbigliamento, acconciature, strumenti da battaglia, accessori… Abbigliamento piuttosto semplice: le donne portavano una lunga veste dove, con due spille, fissavano il grembiule. Spesso indossavano uno scialle e d’inverno indossavano un mantello di pelle o pelliccia. Le donne realizzavano acconciature elaborate con una o più treccie o fermate e attorcigliate sulla nuca. O semplicemente i capelli erano raccolti in una coda. L’acconciatura del vichingo veniva pettinata accuratamente utilizzando pettinini d’osso. La barba, come i capelli delle donne, se era lunga veniva anche intrecciata. L’arma tipica era l’ascia, ma la spada era la più apprezzata, anche se era costosa e difficile da forgiare.
  • 8. Le scarpe erano di cuoio e rinforzate da una suola. Erano delle specie di stivali lunghi che arrivavano quasi alle ginocchio e per tenerle al piede, per non farle cadere, con un cordoncino venivano legate alla caviglia come se fossero dei lacci. L’elmo del vichingo, nelle illustrazioni e nei fumetti, ha le corna, ma in realtà nessun archeologo ne ha mai trovato uno così. L’elmo era in realtà conico e con una striscia metallica posta sul naso per proteggerlo. Lo scudo era di legno, qualche volta dipinto, bordato col ferro battuto e con impugnatura di cuoio. I gioielli erano di gran pregio. Le donne mettevano soprattutto braccialetti.
  • 9. L’alfabeto vichingo: le rune “Adulti” a 14 anni La vita di bambini e ragazzi era molto dura. Infatti i ragazzi che avevano compiuto 14 anni erano già considerati adulti a tutti gli effetti. I bambini, fin da piccoli, imparavano l’arte del combattimento, tutto quel che c’è da sapere sull’agricoltura e imparavano in particolare cosa avrebbero voluto fare una volta adulti. L’alfabeto era formato da 16 caratteri chiamati “Rune”. Venivano incisi con oggetti appuntiti, e con fatica, sulle pietre, ma in pochi sapevano leggere. Molte iscrizioni parlano di battaglie e guerre, itinerari e spedizioni, e preghiere, per invocare la vittoria, la guarigione dalle malattie e persino per scongiurare i furti.
  • 10. Le navi vichinghe Le navi erano fondamentali per i vichinghi. Erano perfettamente simmetriche (cioè con poppa e prua alte uguali) ed erano costruite in legno pregiato. La stiva non c’era e la chiglia permetteva di muoversi in fiumi poco profondi e nei mari senza problemi. Inoltre serviva anche per gli attacchi a sorpresa. La vela era di lana e la nave veniva governata da un timone e spinta da una moltitudine di rematori. A bordo si mangiavano ovviamente pesci e alghe, carne secca, burro salato e bevevano acqua dolce. Ma come facevano ad orientarsi? I vichinghi utilizzavano la “Pietra Solare”, cioè una pietra che indicava la posizione del sole anche col tempo nuvoloso.
  • 11. Fatto da Aurora Esposito, 1^A Fine