Iniziamo con l'analizzare una delle voci più interessanti che compongono il bilancio d'esercizio. Un'analisi approfondita del capitale proprio infatti consente una valutazione patrimoniale in grado di fare la differenza nell'assegnare il grado di solvibilità di un'azienda. In poche parole: se concedere o meno un fido commerciale ad una società cliente.
2. AD Studio
L’analisi di bilancio. Il capitale proprio
Nel bilancio di esercizio il capitale proprio
raggruppa tutte le voci del passivo che non
sono un debito e che pertanto non sono da
pagare.
3. Da cosa è costituito
Dal capitale sociale ovviamente, ma ci sono molte altre voci significative che non
compaiono direttamente e vanno cercate nella lettura analitica dei dati e nella
relazione allegata.
Una di queste, che viene tecnicamente inserita tra i debiti, è costituita
dai finanziamenti soci.
Si tratta a tutti gli effetti di una forma di finanziamento analogo al capitale sociale, in
grado di cambiare radicalmente la valutazione del bilancio.
Immaginiamo un caso in cui vi sia un capitale sociale di 100.000 € e un finanziamento
soci di 3 milioni di euro.
Tenendo in giusto conto tale dato, cioè considerandolo come finanziamento soci e non
come debito della società, si ha una diminuzione del debito e un pari aumento delle
disponibilità con uno spostamento di valori complessivi per 6 milioni di euro.
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L’analisi di bilancio. Il capitale proprio
4. In alcuni casi inoltre il finanziamento può non essere
dettagliato chiaramente, ma posto sotto la voce generica
“altri finanziatori”; che sia un finanziamento non a titolo
oneroso lo si deduce poi dal fatto che non vi sono
interessi passivi ad esso correlati.
Altra voce analoga sono i prestiti obbligazionari che nella
quasi totalità dei casi sono costituiti da finanziamenti dei
soci remunerati con interessi.
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L’analisi di bilancio. Il capitale proprio
5. In questo caso occorre scorporare dagli interessi passivi la quota di interessi sul
prestito obbligazionario e considerarla alla stregua degli utili di esercizio.
Il valore ottimale tra capitale proprio e debiti totali viene indicato nel rapporto
35% - 65%.
In realtà il capitale proprio dovrebbe finanziare gli investimenti strutturali,
immobili, attrezzature e la parte del magazzino che costituisce scorta
fisiologica non realizzabile correntemente.
Ma una ditta che non abbia bisogno di elevati investimenti strutturali può
essere equilibrata anche con un capitale proprio modesto.
Le riserve sono da considerare alla stregua del capitale proprio. Se un immobile
viene rivalutato, supponiamo dieci volte, la ditta si trova con un maggior valore
che non ha comportato costi, per cui questo valore viene iscritto come riserva
da rivalutazione.
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L’analisi di bilancio. Il capitale proprio
6. Da nessuna parte, fisicamente.
È la differenza tra il valore degli investimenti che
ipoteticamente la ditta realizzerebbe se vendesse tutti i
beni e le scorte e pagasse tutti i debiti: quello che rimane
è il capitale proprio.
Appare evidente che questo non è concretamente
possibile, pertanto, siamo in presenza di un valore teorico
che però tanto più è elevato, tanto meno la ditta è
indebitata.
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L’analisi di bilancio. Dove si trova Il capitale proprio
7. Un esempio concreto:
• Un nostro nuovo cliente ci segnala che le nostre valutazioni su una
società sono opposte a quelle ricevute dal suo precedente istituto
di informazioni: per noi la società è ottima, al contrario dall’altra
fonte viene dichiarata ad alto rischio e pertanto non affidabile.
• Dalle nostre analisi rileviamo che esiste un finanziamento soci
appunto di quasi 3 milioni di euro.
• L’altro istituto li aveva inseriti nei debiti senza alcuna lettura in
dettaglio dei dati, ed aveva sentenziato l’insolvenza potenziale
della società escludendo qualsiasi concessione di fido commerciale.
• L’informazione era per un fornitura di oltre 100.000 euro.
• Con la nostra relazione il cliente ha potuto decidere su basi
oggettive ed attivare la relazione commerciale accordando il fido
richiesto.
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Il capitale proprio. I vantaggi di un’analisi manuale
8. L’esempio sul metodo di analisi del capitale dimostra come
un’Informazione Commerciale vera non abbia unicamente il
compito di prevenire insolvenze, ma anche quello di
confermare con forza una situazione di ottima solvibilità in
controtendenza con gli attuali report presenti sul mercato
informativo.
Ciò si traduce sia in riduzione drastica delle perdite che in
incremento di fatturato sicuro a scapito della concorrenza.
Le Informazioni Commerciali di AD Credit Solution sono state
pensate con lo scopo di apportare valore per il cliente.
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