2. LE PROFESSIONALITA’ DELL’ENERGIA SOSTENIBILE
• L’Energy Manager: inquadramento legislativo e ruoli
• Dall’EM all’Esperto in Gestione dell’Energia: evoluzione della figura professionale
• Le competenze ed i compiti dell’EGE: focus sulle P.A.
• Il lavoro di squadra
• Questionario di consapevolezza
PAUSA CAFFE’
GLI STRUMENTI PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA
• I Sistemi di Gestione e di Accountability
• Focus su EMAS e Sistema di Gestione Energia
• Perché ci possono servire? Come sfruttarli al meglio?
3. AMERICA 1973
Nasce la figura Energy Manager
Incarico: gestire i costi energetici dell'impresa.
ENERGY MANAGER
ITALIA 1991
LEGGE 9 gennaio 1991, n.10
Nasce la figura Energy Manager
4. L. 10-91
“Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle
fonti rinnovabili di energia”
Art. 19 L. 10-91
Responsabile per la conservazione e
l’uso razionale dell’energia
5. L. 10-91
Art. 19 comma 1.
Obbligo di nomina: > 10000 TEP settore industriale
1.000 TEP altri settori
Data: entro 30 aprile
1.000 TEP c.a. 1,2 milioni di mc di gas naturale
4,5 milioni di kWh
6. L. 10-91
Art. 19 comma 1.
1. Entro il 30 aprile di ogni anno i soggetti operanti nei settori
industriale, civile, terziario e dei trasporti che nell'anno
precedente hanno avuto un consumo di energia rispettivamente
superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio per il settore
industriale ovvero a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio per
tutti gli altri settori, debbono comunicare al Ministero
dell'industria, del commercio e dell'artigianato il nominativo del
tecnico responsabile per la conservazione e l'uso razionale
dell'energia.
7. L. 10-91
Art. 19 comma 3.
Compiti dell’EM:
• individuare azioni, interventi e procedure per promuovere l’uso
razionale dell’energia
• Predisporre bilanci energetici in funzione dei parametri economici
e degli usi energetici finali
• predisporre i dati energetici (per comunicazione annuale)
8. L. 10-91
Art. 19 comma 3.
3. I responsabili per la conservazione e l'uso razionale dell'energia
individuano le azioni, gli interventi, le procedure e quanto altro
necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia, assicurano la
predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri
economici e degli usi energetici finali, predispongono i dati
energetici di cui al comma 2.
9. Circolare MICA 2 marzo 1992, n. 219/F
“Circolare concernente l’obbligo di nomina e comunicazione del
tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale
dell’energia”
Nota illustrativa e di chiarimento allegata alla circolare
Funzioni e profilo professionale del responsabile per la
conservazione e l’uso razionale dell’energia
10. Circolare MICA 2 marzo 1992, n. 219/F
Funzione EM:
Profilo ideale EM: • laurea in ingegneria
• pluriennale attività tecnica professionale nel
settore in cui l’organizzazione opera
• esperienza nel campo degli studi di fattibilità e
della progettazione di massima di sistemi per
la produzione e l’utilizzo dell’energia buona
conoscenza delle tecnologie più avanzate nel
settore.
supporto al decisore
11. Circolare MICA 2 marzo 1992, n. 219/F
14. Nel responsabile per la conservazione e l’uso razionale
dell’energia si configura quindi un professionista con funzioni di
supporto al decisore in merito al miglior utilizzo dell’energia nella
struttura di sua competenza non avendo peraltro responsabilità in
merito all’effettiva attuazione delle azioni e degli interventi proposti,
ma solo in merito alla validità tecnica ed economica delle
opportunità di intervento individuate.
12. Circolare MICA 2 marzo 1992, n. 219/F
15. Per essere efficace l’opportunità di intervento deve avere una
genesi interna all’Organismo interessato e pertanto deve essere
individuata da un professionista che abbia da un lato interiorizzato i
processi di produzione dei beni o servizi e dall’altro detenga
un’approfondita conoscenza delle tecnologie idonee a conseguire un
uso razionale dell’energia.
13. Circolare MICA 2 marzo 1992, n. 219/F
17. Dal punto di vista del profilo culturale-professionale il tecnico
responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia si
configura idealmente come un soggetto con un bagaglio di
conoscenze acquisibili mediante laurea in ingegneria, pluriennale
attività tecnica professionale successiva alla laurea nel settore in
cui l’Organizzazione opera, esperienza nel campo degli studi di
fattibilità e della progettazione di massima di sistemi per la
produzione e l’utilizzo dell’energia, buona conoscenza delle
tecnologie più avanzate nel settore.
14. Circolare MICA 2 marzo 1992, n. 219/F
TABELLA A EQUIVALENTE ENERGETICO Dl ALCUNI PRODOTTI COMBUSTIBILI
NOTA: per i TEE
1MWh = 0.187 TEP
Tabella utile per PEAS,
comunicazione consumi…
15. Altri riferimenti normativi…
Allegato I al DLgs n. 192/2005: Attestato di verifica su relazione di
rendimento energetico in edilizia redatta dall’EM.
DM 21 dicembre 2007 (art. 7 comma 1): EM e Titoli Efficienza
Energetica.
Allegato II DLgs 115/2008 (art. 4): indicazione da parte del
committente, qualora si tratti di ente pubblico, di un tecnico di
controparte incaricato di monitorare lo stato dei lavori e la corretta
esecuzione delle prestazioni previste dal Contratto di Servizio
Energia; se il committente è un ente obbligato alla nomina dell’EM
quest’ultimo deve essere indicato come tecnico di controparte.
16. D.M. Ambiente 7 marzo 2012
“Criteri ambientali minimi da inserire nei bandi della P.A. per
l’acquisto di servizi energetici negli edifici - servizio di illuminazione e
forza motrice - servizio di riscaldamento/raffrescamento.”
Per la più efficace gestione del contratto d’appalto è opportuno che,
in analogia con quanto previsto dal D.Lgs 115/2008 per il contratto
servizio energia, anche per il servizio di illuminazione e FM la
stazione appaltante nomini un tecnico esperto come proprio
rappresentante e controparte dell’appaltatore con la funzione di
monitorare lo stato dei lavori e la loro corretta esecuzione. Per i
soggetti obbligati alla nomina dell’Energy Manager (E.M.), questa
controparte dovrebbe (nel caso del servizio energia “deve”) essere lo
stesso E.M.
17. Breve digressione sui CAM…
11 categorie merceologiche tra cui:
• edilizia
• servizi energetici
• elettronica
• trasporti
18. CAM in vigore:
Apparecchiature elettroniche
per ufficio
Arredi per ufficio
Aspetti sociali negli appalti
pubblici
Carta
Cartucce per stampanti
Illuminazione pubblica
Pulizia e prodotti per l’igiene
Rifiuti urbani
Ristorazione collettiva e derrate
alimentari
Serramenti esterni
Servizi energetici per gli edifici
(illuminazione, climatizzazione)
Tessili
Veicoli
Verde pubblico
In via di definizione: Arredo urbano, servizio di illuminazione
pubblica, edilizia
20. DIRETTIVE 2002/91/CE e 2006/32/CE
(Performance energetiche e servizi energetici)
Richiesta ai Paesi membri di dotarsi di schemi per assicurare la
qualificazione ed eventualmente la certificazione dei professionisti e
degli operatori del settore dell’energia
ESPERTO GESTIONE ENERGIA
21. Ripartiamo dal DLgs 30 maggio 2008, n. 115…
"Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi
finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva
93/76/CEE"
DLgs 115/08 Art. 2 (definizioni)
comma 1, lettera z)
Esperto in Gestione dell’Energia:
soggetto che ha le conoscenze, l'esperienza e la capacità
necessarie per gestire l'uso dell'energia in modo efficiente
22. Norma tecnica per EGE UNI CEI 11339 compiti,
competenze,
modalità di valutazione
Procedura di certificazione volontaria per EGE
(riconosciuta dal MISE)
DLgs 115/08
Art. 16, comma 1
23. DLgs 115/08
Art. 16, comma 1
Art. 16, Qualificazione dei fornitori e dei servizi energetici
1. Allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello di
qualità e competenza tecnica per i fornitori di servizi energetici, con
uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico e'
approvata, a seguito dell'adozione di apposita norma tecnica UNI-
CEI, una procedura di certificazione volontaria per le ESCo di cui
all'articolo 2, comma 1, lettera i), e per gli esperti in gestione
dell'energia di cui all'articolo 2, comma 1, lettera z).
24. DLGs 115/08
UNI CEI EN ISO 50001
Sistemi Gestione Energia
UNI CEI 11352
Energy Service Company
UNI CEI TR 11428
Diagnosi energetiche
UNI CEI 11339
Esperto Gestione Energia
DLgs 115/08 Capo IV
Settore pubblico
25. Certificazione EGE:
EGE settore industriale (applicazioni industriali e processi produttivi)
EGE settore civile (utilizzi civili e della pubblica amministrazione)
EGE PA ?
26. Il processo di certificazione:
ACCREDIA Ente Italiano di Accreditamento
Organismi di certificazione (e.g. DNV, Cermet, Certiquality, RINA etc..)
accreditati da ACCREDIA
Organismi di certificazione del personale norma ISO/IEC 17024
Schema requisiti certificazione EGE (esempio)
27. UNI CEI 11339: 6 - MODALITÀ DI VALUTAZIONE
6.2 Processo di valutazione
Ai fini di assicurare che l’EGE sia in grado di rispondere ai compiti
di cui al punto 4, il processo deve valutare che il candidato
possegga le competenze di cui al punto 5.
Nel caso in cui il processo di valutazione sia condotto al fine o
all'interno di un processo di certificazione, è necessario che
l’organismo di certificazione operi secondo i requisiti
della UNI CEI EN ISO/IEC 17024.
28. Altri riferimenti legate all’EGE…
UNI CEI 11352 “Requisiti Generali delle Società che forniscono
servizi energetici (ESCo)”: le capacità di una ESCo devono
includere la presenza di un Responsabile con
adeguata competenza nella gestione dell’energia in base ai
requisiti della norma UNI CEI 11339.
ISO 50001 “Sistemi di Gestione dell’Energia”: stabilisce che sia
presente nella struttura organizzativa un rappresentante
della Direzione con competenze specifiche nella gestione
dell’energia.
D.M. 07/03/2012 introduce semplificazioni per i candidati che
dimostrino di aver individuato un EGE
29. Energy Manager
L.10-91
Soggetti obbligati
Data comunicazione
Compiti
Funzione
Profilo ideale
Titolarità per azioni specifiche
Esperto Gestione Energia
DLgs. 115/08
Norma tecnica UNI CEI 11339
Compiti
Competenze
Modalità di valutazione
Procedura certificazione
EGE in ESCo certificate
EGE come RSGE
Semplificazioni CAM
Soggetti obbligati ?
30. D.M. 28 dicembre 2012
(certificati bianchi)
Energy Manager Esperto Gestione Energia certificato
"decorsi due anni dall'emanazione del decreto del MISE di cui
all'art. 16, comma 1, del D.Lgs. 115/2008, ai soggetti che
assumono la funzione di responsabile per la conservazione e
l'uso razionale dell'energia di alla lettera d) e lettera e) è
richiesta la certificazione di cui alla norma UNI CEI 11339".
31. Torniamo alla UNI CEI 11339:2009
1 – SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2 – RIFERIMENTI NORMATIVI
3 – TERMINI E DEFINIZIONI
4 - COMPITI
5 – COMPETENZE
6 – MODALITA’ DI VALUTAZIONE
32. UNI CEI 11339: 4 – COMPITI
L'EGE è figura professionale che gestisce l'uso dell'energia in
modo efficiente coniugando conoscenze nel campo energetico
(ivi comprese le ricadute ambientali dell’uso dell’energia) con
competenze gestionali, economico-finanziarie e di
comunicazione, mantenendosi continuamente e costantemente
aggiornata sull’evoluzione delle tecnologie, delle metodologie e
della normativa energetico-ambientale. In tal modo, l'EGE si
pone l'obiettivo di migliorare il livello di efficienza energetica
e/o di ridurre i consumi di energia primaria e le emissioni di gas
clima-alteranti legate all'utilizzo dell'energia, di incrementare in
qualità e/o in quantità i servizi forniti comunque attinenti all’uso
razionale dell’energia.
33. UNI CEI 11339: 4 – COMPITI
…compiti essenziali dell'EGE (all’interno dell’organizzazione):
1. analisi approfondita e continuativa del sistema energetico;
2. promozione dell'introduzione di una politica energetica;
3. promozione dell'introduzione e del mantenimento all’interno
dell’organizzazione dei sistemi di gestione dell'energia;
4. gestione di una contabilità energetica analitica;
5. valutazione dei risparmi ottenuti dai progetti di risparmio
energetico e relative misure;
6. analisi dei contratti di fornitura e cessione di energia;
34. 7. diagnosi energetiche comprensive dell'individuazione di interventi
migliorativi anche in relazione all'impiego delle fonti energetiche
rinnovabili
8. analisi tecnico-economica e di fattibilità degli interventi e
valutazione dei rischi
9. ottimizzazione della conduzione e manutenzione degli impianti
10. gestione e controllo dei sistemi energetici
11. elaborazione di piani e programmi di attività e attuazione degli
stessi con la gestione del personale addetto, dei consulenti, dei
fornitori, delle ditte esecutrici
35. 12. individuazione di programmi di sensibilizzazione e di promozione
dell’uso efficiente dell’energia e attuazione degli stessi
13. definizione delle specifiche tecniche attinenti gli aspetti energetici
dei contratti per la realizzazione di interventi e/o la fornitura di
beni e servizi e la gestione di impianti
14. applicazione appropriata della legislazione e della normativa
tecnica in campo energetico e ambientale
15. reportistica e relazioni con la direzione, il personale e l’esterno
16. pianificazione dei sistemi energetici;
17. pianificazione finanziaria delle attività;
18. gestione del progetto (project management).
36. L’EGE in completa autonomia può svolgere circa il 50% dei suoi
compiti essenziali.
37. UNI CEI 11339: 6 - MODALITÀ DI VALUTAZIONE
6.1 Generalità
Il processo di valutazione, sviluppato secondo la presente norma, può essere condotto in termini
di:
autovalutazione;
valutazione da parte dell'organizzazione entro cui l'EGE andrà a operare;
valutazione da parte di soggetti terzi, anche all'interno di processi di certificazione.
Per l’accesso alla procedura di valutazione della qualificazione è richiesto il possesso di adeguata
esperienza professionale nel settore della gestione dell'energia, eventualmente integrata dai
relativi titoli di formazione. In particolare la formazione scolastica deve risultare tanto più
approfondita ed attinente compiti e competenze dell'EGE quanto minore è l'esperienza
professionale maturata.
La formazione scolastica è comprovata con idoneo titolo di studio.
L’adeguata esperienza deve essere documentata con lettere di incarico/referenze e/o altra
documentazione pertinente.
38. L’Esperto in Gestione dell’Energia:
competenze tecniche + solide basi in materie ambientali,
economico-finanziarie, gestione aziendale e comunicazione.
percorso formativo adeguato + esperienza sul campo
può sfruttare opportunità aperte dalla legge 14 gennaio 2013 n. 4
sulle figure professionali non organizzate in ordini e collegi (non
rilevante per P.A.)
48. GLI STRUMENTI PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA
• I Sistemi di Gestione e di Contabilizzazione
• Come usarli al meglio?
49. EFFICIENZA ENERGETICA
Ottimizzazione dell’utilizzo dell’energia
capacità del sistema stesso di sfruttare l’energia che gli viene fornita
per soddisfare il cosiddetto fabbisogno, cioè per ottenere il risultato
voluto.
serie di azioni di programmazione, pianificazione, progettazione e
realizzazione che permettono, a parità di servizi offerti, di
consumare meno energia.
50. EMAS
ISO 14001 SGA
ISO 14025:2010 Env. labels and declarations
UNI EN ISO 14040:2006 Life Cycle Assessment
UNI EN ISO 14044:2006 Life Cycle Assessment
ISO/CD 14046.2 LCA Water footprint
ISO 14064-2:2006 GHG
ISO/TS 14067:2013 Carbon footprinting (+lettura serale)
GHG Protocol product standard
PAS 2050 Pubicly available specification (for GHG)
Altri sistemi di accountability volontari non standardizzati
Progetto pilota Minambiente carbon footprinting
ACA Airport Carbon Accreditation
UNI CEI EN ISO 50001:2011 ENergy Management System
52. Altri numeri sulla gestione dell’energia…
1 fotocopiatrice
24h giorno c.a. 2000 kWh/a
dalle 7 alle 22 c.a. 1350 kWh/a
1 timer = 8 Euro
Consumi ascensore uso ufficio:
c.a. 50% running e 50% stand by
1 timer= 250Euro
Sistema di Gestione dell’Energia standardizzato
comprovato risparmio energetico 10-15%
NON conformità legislativa impianti
COSTO ELEVATO …seppur non direttamente monetario…
si entra direttamente nel PENALE!
53. Eco-Management and
Audit Scheme
È il sistema di gestione
ambientale definito dalla
commissione Europea
EMAS III: ultima versione
pubblicata con il Regolamento
1221/2009
54. EMAS è uno strumento volontario messo a
disposizione di qualsiasi organizzazione operante in
qualsiasi settore economico, all’interno o all’esterno
dell’Unione europea, e che intende:
• assumersi una responsabilità ambientale ed
economica,
• migliorare le proprie prestazioni ambientali,
• comunicare i propri risultati ambientali alla
società e alle parti interessate in generale.
Fonte: Decisione 2013/131/UE
55. Procedura generale per l’attuazione di EMAS:
1. analisi ambientale da parte dell’organizzazione;
2. applicazione di un sistema di gestione ambientale, conformemente
ai requisiti definiti in EN ISO 14001 (allegato II del regolamento
EMAS);
3. controllo del sistema con audit interni e un riesame della
direzione;
4. elaborazione di una dichiarazione ambientale EMAS;
5. verifica dell’analisi ambientale e del sistema di gestione ambientale
e convalida della dichiarazione;
6. domanda di registrazione all’organismo competente.
Fonte: Decisione 2013/131/UE
57. UNI EN CEI ISO 50001:2011
Sistema di Gestione dell’Energia
Standard Internazionale dell’International Standard Organization
per la gestione dell’energia. Suggerito inizialmente da UNIDO.
Sostituisce la UNI CEI EN 16001:2009 del Comitato Europeo per la
Standardizzazione.
NORMA VOLONTARIA
58. La norma individua i requisiti per l’istituzione, l’attuazione, il
mantenimento ed il miglioramento di un Sistema di Gestione
dell’Energia.
SGE = insieme di elementi di un’Organizzazione correlati o interagenti
per stabilire una politica ed obiettivi energetici e per conseguire tali
obiettivi.
59. SGE = TAGLIO COSTI IN BOLLETTA
+ creazione o ottimizzazione della politica energetica di
organizzazione…+….
60. Esigenza comune di molte organizzazioni a migliorare la propria
efficienza energetica.
Strumento fondamentale per assicurare un approccio integrato a vari
livelli, dalla gestione operativa dell’organizzazione ad azioni di tipo
strategico e competitivo.
Principi ispiratori
61. Controllo dei costi
Considerazioni di carattere
ambientale
Vincoli legislativi e/o regolamentari
Accordi sociali
Miglioramento dell’immagine
Esigenze di marketing
Ragioni di interesse
62. Avere una piena conoscenza, a 360 gradi, del consumo energetico
all’interno dell’organizzazione
Monitorare e ridurre il fabbisogno energetico e relativi costi
Conformare l’organizzazione a vincoli legislativi e/o regolamentari
Ottimizzare la politica energetica interna e/o assicurarne la reale
conformità
Essere in grado di dimostrarla a terzi.
Le necessità
63. Ciclo di Deming PLAN-DO-CHECK-ACT
L’SGE in breve
Pianifica: Stabilisce obiettivi e processi necessari per fornire risultati conformi
alla Politica Energetica dell’Organizzazione
Fai: Attua il processo
Controlla: sorveglia e misura i processi rispetto alla Politica Energetica, agli
obiettivi e ai traguardi, agli obblighi legislativi e agli altri requisiti sottoscritti
dall’organizzazione, al fine di riportarne i traguardi.
Agisci: Intraprende azioni per migliorare in continuo la pretazione dell’SGE
64.
65. tre tipologie di azioni:
I. sistemiche (diagnostica energetica, pianificazione, esecuzione,
monitoraggio e correzione dei disallineamenti);
II. infrastrutturali (miglioramento delle infrastrutture per la
produzione, il condizionamento dei locali, il recupero del calore,
ecc.);
III. comportamentali (lotta agli sprechi mediante comportamenti umani
virtuosi ed ambientalmente responsabili).
66. • Riduzione dei costi energetici
• Maggiore sostenibilità di organizzazione
• Possibilità di richiesta di Certificati Bianchi
• Miglioramento dell’immagine (Coincidenza dell’attività con gli interessi della
collettività).
• Rilevanza territoriale
• Governance ambientale
I vantaggi socio-economici ed ambientali
67. Tenaris di Dalmine: riconversione momentanea di ruoli interni alla ditta con
conseguente tutela dei posti di lavoro assieme ovviamente al contemporaneo
ottenimento del Sistema di Gestione dell’Energia aziendale.
Aeroporto Torino: SGE come strumento per contenimento costi energetici
struttura sovradimensionata
Chi l’ha fatto….perché….
68. CAMPO DI APPLICAZIONE
Specifica i requisiti per stabilire, attuare, mantenere attivo e migliorare il
SGE.
Specifica i requisiti applicabili all’utilizzo e al consumo di energia, compresa
la progettazione e l'acquisto di attrezzature.
Si applica a tutte le variabili che influiscono sulle prestazioni energetiche.
Non prescrive prestazioni particolari rispetto all'energia
E' applicabile a qualsiasi organizzazione che vuole garantire la conformità
alla sua politica energetica e che vuole dimostrare questo agli altri.
E' stata progettata per essere utilizzata in modo indipendente, ma può
essere allineata o integrata con altri sistemi di gestione.
69. SCOPO GENERALE
aiutare le organizzazioni a stabilire i sistemi e i processi necessari a
migliorare l'efficienza energetica.
riduzioni di consumi e costi energetici, di emissioni di gas serra
attraverso una gestione sistematica dell'energia.
Il successo del sistema dipende dall'impegno e dal coinvolgimento
a tutti i livelli
70. 4 REQUISITI DEL SISTEMA DI GESTIONE DELL’ENERGIA
Requisiti generali;
Responsabilità della direzione;
Politica energetica;
Pianificazione energetica;
Attuazione e funzionamento;
Verifica;
Riesame della direzione.
72. 4.1 REQUISITI GENERALI
L'organizzazione deve:
stabilire, documentare, attuare, mantenere attivo e migliorare
il SGE in conformità ai requisiti della norma;
definire e documentare lo scopo e i confini del proprio SGE;
determinare come l'SGE soddisfa i requisiti della norma per
ottenere il miglioramento continuo dello stesso e delle proprie
prestazioni energetiche.
73. 4.2 RESPONSABILITA' DELLA DIREZIONE
L'alta direzione deve :
• sostenere il SGE e migliorare continuamente la sua efficacia;
• definire, stabilire, attuare e mantenere una politica energetica;
• Nominare un rappresentante della direzione ed approvare la
formazione di un team di gestione dell'energia;
• fornire le risorse necessarie;
• individuare lo scopo ed il campo d'applicazione del SGE;
• comunicare al personale l'importanza della gestione energetica;
74. • garantire che siano stabiliti gli obiettivi e i traguardi energetici;
• garantire appropriati indicatori di prestazione energetica (IPE);
• considerare le prestazioni energetiche nella pianificazione a lungo
termine;
• assicurare che i risultati siano misurati e verificati periodicamente;
• condurre il riesame della direzione.
75. Norma tecnica con elevato coinvolgimento politico
Esercizio di astrazione
concetti chiave per profilazione del servizio energia:
Vision (scopo e confini)
Organizzazione (persone, ruoli)
Relazioni (dentro e fuori dall’ente)
Pianificazione (es. risorse economiche, a lungo termine delle
prestazioni energetiche )
Cambiamento culturale (comunicazione, empowerment)
76. 4.3 POLITICA ENERGETICA
• definire lo scopo e campo d'applicazione del SGE.
• essere appropriata alla natura, alle dimensioni e agli impatti degli utilizzi
energetici dell'Organizzazione
• includere l'impegno al miglioramento continuo dell'efficienza energetica
• includa l'impegno ad assicurare la disponibilità di informazioni e tutte le
risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi e traguardi
• fornisca le risorse per definire e riesaminare gli obiettivi e traguardi
• includa l'impegno ad essere conforme a tutti i requisiti applicabili agli
aspetti energetici
• sia documentata, implementata, mantenuta attiva e comunicata a tutte
le persone che lavorano per l'Organizzazione o per conto di essa
• sia periodicamente riesaminata e aggiornata
77. Esercizio di astrazione
Prendete spunto per creare la vostra politica energetica.
NON DOVETE RISPETTARE TUTTI I PUNTI
NON STATE FACENDO UNA 50001
Esempio di Politica (integrata qualità, ambiente, energia e sicurezza)
78. 4.4 PIANIFICAZIONE ENERGETICA
4.4.1 Generalità
4.4.2 aspetti legislativi
4.4.3 Analisi energetica
4.4.4 Baseline energetica
4.4.5 Indicatori di prestazione energetica
4.4.6 Obiettivi, traguardi energetici e programmi di gestione energia
79.
80.
81. 4.4.3 analisi energetica
analisi sull'uso ed il consumo di energia basati su misurazioni e
altri dati
Identificazione, sulla base dell'analisi degli usi e dei consumi
energetici, delle aree di consumo energetico significativo incluso
individuazione delle strutture, dei sistemi, dei processi, e delle
persone che lavorano per o per conto dell’organizzazione che
influenzano significativamente gli usi e I consumi energetici
Identificare, prioritarizzare e registrare opportunità di
miglioramento delle prestazioni energetiche
83. 4.4.4 Dati energetici di base Analisi Energetica Iniziale
4.4.5 Indicatori di prestazione energetica (IPE) NON ESISTONO
INDICATORI PRESTABILITI
4.4.6 Obiettivi energetici, traguardi energetici e programmi di
gestione energetica
84. Esercizio di astrazione
La significatività di un aspetto energetico è data da:
Rilevanza energetica (Consumi + costi)
Conoscenza aspetto
Conformità legislativa
Relazione con le parti interessate dagli aspetti energetici
Adeguatezza tecnica, economica e ambientale degli aspetti energetici
85. 4.5 ATTUAZIONE E FUNZIONAMENTO
4.5.1 Generalità
4.5.2 Competenze, formazione e consapevolezza
4.5.3 Comunicazione
4.5.4 Documentazione
4.5.5 Controllo operativo
4.5.6 Progettazione
4.5.7 Acquisto dei servizi energetici, prodotti, attrezzature ed
energia
86. Esercizio di astrazione
Oltre all’applicazione delle azioni specificatamente tecniche…
Cambiamento culturale
Piano di comunicazione per l’energia sostenibile
Azioni di awareness rising
Empowerment
Procedure: come quando e da chi?
Pianificazione (politiche integrate, piani di settore…)
Relazioni
87. 4.6 VERIFICA
4.6.1 Monitoraggio, misurazione e analisi
4.6.2 Valutazione conformità
4.6.3 Audit interno
4.6.4 Non conformità, correzioni, aioni correttive e preventive
4.6.5 Controllo delle registrazioni
88.
89. 4.7 RIESAME DELLA DIREZIONE
4.7.1 generalità
4.7.2 elementi in ingresso
4.7.3 elementi in uscita
90. Conformità legislativa
Analisi Energetica Iniziale
Valutazione Aspetti Energetici
Comunicazione
Formazione
Politica energetica
Organizzazione
Ricorda: PRIMA i processi POI le procedure