SlideShare a Scribd company logo
1 of 41
Download to read offline
Lotta alla Sepsi 1
Progetto LaS-ER - Lotta alla Sepsi
in Emilia-Romagna
Sabato 7 giugno 2008Sabato 7 giugno 2008
Aula Magna delle Nuove ClinicheAula Magna delle Nuove Cliniche
Arcispedale S.Anna, FerraraArcispedale S.Anna, Ferrara
Lotta alla Sepsi 2
Compilare immediatamenteCompilare immediatamente ilil
Questionario di ValutazioneQuestionario di Valutazione InizialeIniziale delledelle
Conoscenze (ANONIMO)Conoscenze (ANONIMO)
EE
Inserirlo nelle appositeInserirlo nelle apposite UrneUrne PRIMAPRIMA
delldell’’inizioinizio del corso.del corso.
Grazie per la collaborazioneGrazie per la collaborazione
Lotta alla Sepsi 3
www.ospfe.itwww.ospfe.it
SocietSocietàà Medico ChirurgicaMedico Chirurgica
Archivio Convegni 2008Archivio Convegni 2008
Progetto LaSProgetto LaS--ERER –– Lotta alla Sepsi in EmiliaLotta alla Sepsi in Emilia--RomagnaRomagna
Il MATERIALE FORMATIVOIl MATERIALE FORMATIVO
SARASARA’’ SCARICABILE DAL SITO:SCARICABILE DAL SITO:
Lotta alla Sepsi 4
Azienda OspedalieroAzienda Ospedaliero--Universitaria di FerraraUniversitaria di Ferrara
““Arcispedale S.AnnaArcispedale S.Anna””
Progetto LaS-ER - Lotta alla Sepsi
in Emilia-Romagna
Ferrara, 7 giugno 2008Ferrara, 7 giugno 2008
Dott.ssa Paola M. Antonioli
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Introduzione del Progetto ed entitIntroduzione del Progetto ed entitàà del problemadel problema
Lotta alla Sepsi 5
1. Il Progetto: razionale
Progetto LaSER: Lotta alla Sepsi in Emilia-Romagna
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 6
Progetto LaSER: Lotta alla Sepsi in Emilia-Romagna
Il Progetto LASER è stato avviato
dall’Agenzia Sanitaria Regionale,
nell’ambito del Programma
Ricerca e Innovazione (PRI E-R),
con l’obiettivo di promuovere il
trasferimento nella pratica di
interventi assistenziali di provata
efficacia nel ridurre la mortalità
attribuibile alla sepsi grave
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 7
Progetto LaSER: Lotta alla sepsi in Emilia-Romagna
•• Monitoraggio continuo delle innovazioniMonitoraggio continuo delle innovazioni sulla sepsi
•• Promozione della loro diffusionePromozione della loro diffusione:
• programmi di formazione
• programmi e strumenti di audit clinico
•• Valutazione dellValutazione dell’’impatto degli interventiimpatto degli interventi:
• fonti informative correnti
• database clinico per tutti i pazienti in terapia intensiva
• miglioramento delle conoscenze
• programmi di audit clinico
•• Valutazione del profilo rischioValutazione del profilo rischio--beneficio degli interventibeneficio degli interventi
farmacologicifarmacologici, con valutazioni di efficacia incerte o incomplete
Strumenti del progetto LaSER
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 8
Progetto LaSER: Lotta alla sepsi in Emilia-Romagna
Motivazioni del Progetto LaSER
• La sepsi è una condizione relativamente
frequente e grave
• Interventi organizzativi, comportamentali e
farmacologici sono in grado di modificare il
rischio di morte
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 9
Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 1
La sepsi è una patologia relativamente frequente.
• Ogni 1000 abitanti, l’incidenza di sepsi è 1,5-2,4 (tutti i
ricoverati. Norvegia e Stati Uniti); l’incidenza di sepsi grave è
0,5-0,8 ricoverati in terapia intensiva (Olanda, Australia, Stati
Uniti)
• Ogni 100 pazienti ricoverati in ospedale, la sepsi è causa di
2 ricoveri.
• Ogni 100 pazienti ricoverati in terapia intensiva, l’incidenza
di sepsi è 11-13 (Olanda e Italia); di sepsi grave 7-15 (Italia,
Australia, Francia)
Ogni anno si verificano in regione da 6.000 a 10.000
casi di sepsi e da 2.000 a 4.000 casi di sepsi grave
!
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 10
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Pazienti dimessi con un codice della categoria “038-setticemia” in
qualsiasi diagnosi (principale, concomitanti).
Distribuzione di frequenza per Area di ricovero
Banca dati S.D.O. – Ufficio Statistica Sanitaria A.O.U. Ferrarra
Areadiricovero N° % N° % N° %
AREADELLEMEDICINEGENERALI 138 45,8 127 44,7 223 54,8
AREADELLESPECIALISTA'MEDICHE 109 36,2 115 40,5 118 28,5
AREADELLECHIRURGIE,GENERALIESPECIALISTICHE 30 10,1 27 9,5 58 14
AREAINTENSIVA 17 5,6 12 4,2 10 2,5
AREAPEDIATRICA 7 2,3 3 1,1 1 0,2
Totalecomplessivo 301 100,0 284 100,0 410 100,0
2005 2006 2007
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
1,5%1%1%% dimessi con codice “038”/ totale dimessi
Lotta alla Sepsi 11
Pazienti con shock settico in terapia intensiva; distribuzione di
frequenza per reparto di provenienza.
GiViTIGiViTI, 2005. http://www.giviti.marionegri.it/, 2005. http://www.giviti.marionegri.it/Margherita.htmMargherita.htm
Reparto n %
Pronto soccorso 421 19,7
Altra UTI 147 6,9
Reparto chirurgico 947 44,3
Reparto medico 622 29,1
2137
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 12
Quando progredisce a sepsi grave e shock settico, la
letalità è molto elevata.
SIRS (Risposta
infiammatoria
sistemica) a una
Infezione
Sepsi Sepsi
grave
Sepsi + una o più
insufficienze
d’organo
Shock
settico
Letalità
18-42
52-53%
Letalità
42-62
81-79%
Letalità
10-18
36*-31%**
Dati studi italiani
* Salvo, 1995
** GiViTi, 2004
Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 2
I risultati delle indagini epidemiologiche sulla sepsi
condotte negli USA dimostrano che negli ultimi 20
anni la mortalità assoluta per sepsi è aumentata.
PoezePoeze M,M, etet al.al. CritCrit Care 2004;8:R409Care 2004;8:R409--R413R413
!
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 13
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Pazienti dimessi con un codice della categoria “038-setticemia” in
qualsiasi diagnosi (principale, concomitanti).
Distribuzione di frequenza per modalità di dimissione.
Banca dati S.D.O. – Ufficio Statistica Sanitaria A.O.U. Ferrarra
31,4%39,8%36,2%Deceduto
16,8%13,4%12,3%Trasferimento
(altro ospedale, Lp, RSA)
51,8%46,8%51,5 %Dimissione ordinaria
200720062005Modalità di dimissione
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 14
Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 3
Cause di sepsi.
- Infezioni acquisite in comunità o in
ospedale.
- Infezioni localizzate (urinarie,
polmoniti, ascessi dentari, infezioni
post-operatorie ecc.) o sistemiche
(setticemia).
Le infezioni ospedaliere più frequenti sono le infezioni
delle vie urinarie.
HaleyHaley RW,RW, etet al.al. Am.J.Epidemiol.Am.J.Epidemiol. 1985;121:1821985;121:182--205.205.
HaleyHaley RW,RW, J.Hosp.Infect. 1985;30 Suppl.:3-14.
Harbarth S.,et al.,J.Hosp.Infect. 2003;54:258-66
!
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 15
Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 4
Sepsi : Fattori di rischio
In presenza di una infezione, il rischio di sepsi aumenta in:In presenza di una infezione, il rischio di sepsi aumenta in:
• Esposti a procedure invasive (catetere venoso centrale,
urinario, ecc.)
• Pazienti immunodepressi (infezione HIV, tumore, trapianti) o
esposti a farmaci immunosoppressori e chemioterapia
• Persone che fanno uso di alcol e droghe
• Persone con particolari caratteristiche genetiche (maschi, razza non
caucasica, polimorfismo genico immuno-regolatorio)
• Prevalenza di ceppi microbici multi-resistenti
AnnaneAnnane,, LancetLancet 20052005
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 16
LindeLinde--ZwirbleZwirble et al.et al. Crit Care Med.Crit Care Med. 1999;27:A33; Opal et al,1999;27:A33; Opal et al, Crit Care Med.Crit Care Med. 1999;27:1608.1999;27:1608.
Il Futuro: fattori che condizioneranno l’epidemiologia
• Incremento della popolazione anziana
• Aumento del ricorso a Tecnologie di supporto vitale
• Aumento dei pazienti immunocompromessi
• Aumento del ricorso a procedure e devices invasivi
• Aumento delle infezioni antibiotico-resistenti
Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 5
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 17
E’ possibile ridurre il rischio di morte attraverso:
• Interventi diagnostici e terapeutici mirati a
ridurre la mortalità quando la sepsi si sia già
instaurata
• Interventi preventivi efficaci a prevenire
l’insorgenza di sepsi grave correlata a
pratiche assistenziali
Interventi per ridurre la mortalità attribuibile alla sepsi
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 18
Interventi diagnostico-teraeutici per ridurre la
mortalità attribuibile alla sepsi
Metodi adottati per individuare gli interventi delMetodi adottati per individuare gli interventi del
Progetto LaSERProgetto LaSER
• Analisi critica delle
“Surviving Sepsis Campaign guidelines for management of
severe sepsis and septic shock” (SSC), sottoscritte nel 2004
da 11 Società Scientifiche anglosassoni ed europee, ma non
dalla Infectious Disease Society of America
considerate punto iniziale di riferimento.
(Eichacker PQ, NEJM 2006; 355: 1640).
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 19
Interventi diagnostico-teraeutici per ridurre la
mortalità attribuibile alla sepsi
Limiti delle Linee Guida della SSC:
•• modalitmodalitàà di produzionedi produzione;
•• sistema di gradingsistema di grading delle raccomandazioni: basato solo
sulla disponibilità di trial clinici controllati, con il risultato
di valutare in modo troppo diverso gli interventi
farmacologici rispetto a quelli diagnostici ed
organizzativi;
• presenza di sponsorizzazionesponsorizzazione da parte di un industria
farmaceutica
(Eichacker PQ, NEJM 2006; 355: 1640).
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 20
Interventi diagnostico-teraeutici per ridurre la
mortalità attribuibile alla sepsi
Metodi adottati per individuare gli interventi delMetodi adottati per individuare gli interventi del
Progetto LaSERProgetto LaSER
• Aggiornamento mediante ricerca su internet di RCTs (Trials
Randomizzati Controllati) , revisioni sistematiche, meta-analisi,
rapporti di Technology Assessment, sui temi trattati dalle
LG della SSC espressamente mirati a ridurre la mortalità
per sepsi.
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 21
2. Il Progetto: strategia regionale per il
trasferimento e l’adozione
LA FORMAZIONE
Progetto LaSER: Lotta alla sepsi in Emilia-Romagna
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 22
La formazione: obiettivi
Conoscere l’entità del problema e le finalità del progetto
ASR-ER
• Identificare precocemente i casi di infezione, di
sepsi e di shock settico (disfunzione d’organo).
• Individuare gli interventi assistenziali e diagnostico-
terapeutici nella fase di resuscitazione iniziale.
• Riconoscere i criteri principali per la diagnosi di
infezione e della terapia antibiotica specifica.
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 23
La formazione: come?
GruppoGruppo
regionaleregionale
TeamTeam
SepsiSepsi
A.O.U.A.O.U. FEFE
TeamTeam
SepsiSepsi
TeamTeam
SepsiSepsi
UnitUnitàà
operativaoperativa
UnitUnitàà
operativaoperativa
UnitUnitàà
operativaoperativa
UnitUnitàà
operativaoperativa
UnitUnitàà
operativaoperativa
UnitUnitàà
operativaoperativa
Costituzione dellaCostituzione della rete regionalerete regionale::
Obiettivo: migliorare l’identificazione ed il trattamento del paziente
con sepsi grave e/o shock settico all’interno di ciascun PRESIDIO
OSPEDALIERO dotato di posti letto di terapia intensiva.
rete aziendalerete aziendale
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 24
Novembre 2006 – Gennaio 2007: 1° corso per FORMATORI (Team Sepsi)
gestiti dai professionisti del gruppo regionale 1°TEAM SEPSI AOU - FE
Settembre 2007: 2° corso di formazione regionale per operatori
sanitari di Team Sepsi 2°TEAM SEPSI AOU - FE
Il “team sepsi” ha la funzione di veicolare il progetto e
rappresentare il punto di riferimento per lo sviluppo di
uno specifico
Progetto “didattico-organizzativo–assistenziale”
all’interno dell’Azienda.
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 25
3.3. PROGETTO LaSERPROGETTO LaSER –– Lotta alla SepsiLotta alla Sepsi
AziendaAzienda OspedalieroOspedaliero--UniversitariaUniversitaria di FERRARAdi FERRARA
Direzione Medica di Presidio
Struttura Semplice Dipartimentale
“IGIENE OSPEDALIERA E QUALITÀ DEI SERVIZI AMBIENTALI”
C.C.I.O.S.
Comitato per il Controllo
delle Infezioni nelle
Organizzazioni Sanitarie
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 26
1.1. TEAMTEAM
SEPSISEPSI
AZIENDALEAZIENDALE
2626
Farmacia
Direzione delle Professioni
U.O. Medicina d’Emergenza Urgenza
U.O. Anestesia e Rianimazione Universitaria
U.O. Anestesia e Rianimazione Ospedaliera
Struttura Dip.le Medicina ad Alta Rotazione
U.O. Medicina Interna Ospedaliera
U.O. Medicina Interna Universitaria
U.O. Malattie Infettive
Struttura Dip.le Microbiologia
Struttura Dip.le Igiene Ospedaliera (coordinamento)
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 27
2. CONOSCERE L2. CONOSCERE L’’ENTITAENTITA’’ DEL PROBLEMADEL PROBLEMA
a. Fonti Informative Correnti:
●SDO (ammissione, trasferimenti, dimissione),
●Segnalazioni malattie infettive,
●Dati Microbiologia
b. Fattori di rischio identificativi del paziente da
sorvegliare per AreaUU.OO.
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 28
2. CONOSCERE L2. CONOSCERE L’’ENTITAENTITA’’ DEL PROBLEMADEL PROBLEMA
Suddivisione delle UU.OO. aziendali per Area omogenea:
Area Emergenza (118, PPSS)
Area Intensiva (Rianimazione, Terapia Intensiva, UTIC)
Area delle Medicine Generali
Area delle Specialità Mediche
Area delle Chirurgie, Generali e Specialistiche
Area Pediatrica
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 29
3. PIANO INFORMATIVO3. PIANO INFORMATIVO –– FORMATIVOFORMATIVO
Intervento biennale: anni 2007Intervento biennale: anni 2007 –– 20092009
3.1. INFORMAZIONE AMPIA (Percorso Informativo I°
sem.2007 – 2008):
presentazione in Collegio di Direzione, pubblicazione su News-letter
aziendale, lettera ai Direttori D.A.I., di U.O., RAD e Coord. assistenziali, sito
aziendale, ….
3.2. FORMAZIONE
(Piano formativo II° sem.2007-2008):
CORSI interni di U.O.
qper medici U.O. Anestesia e Rianimazione Ospedaliera: maggio
2007
qper medici U.O. Anestesia e Rianimazione Universitaria: giugno
2007
qper infermieri UU.OO. Anestesia e Rianimazione Ospedaliera e
Univeristaria: luglio 2007
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 30
CORSI aziendali
qCORSO di formazione Progetto LaSER: 11-18
settembre 2007 (edizione ripetuta. 4,5 ore)
REFERENTI SIOS TUTTE UU.OO. (MEDICI, INFERMIERI,
OSTETRICHE,…) + altri operatori sanitari medici, infermieri,
ostetriche, .. interessati
!Poster Sepsi
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 31
CORSO di formazione Progetto LaSER:
11-18 settembre 2007
Numero (%)Questionari di valutazione iniziale delle conoscenze
237 (80,9%)
56 (19,1%)
Infermieri/ Altre professioni sanitarie
Medici/Farmacisti/Biologi
293 (100,0%)Totale
280 (95,6%)Totale questionari raccolti
Numero (%)Partecipanti
Società Medico Chirurgica di Ferrara
7 giugno 2008
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 32
q FORMAZIONE MIRATA (II° semestre 2007 – 2008):
- Suddivisione in Aree delle UU.OO. interessate (PROBLEMI E CASISTICA
SIMILI)
- Intervento nelle Aree e nelle UU.OO. in base alle sedi prioritarie di intervento
(numerosità, criticità di gestione..)
Progetto pilota (MODELLO DI FORMAZIONE):
Fase di sperimentazione (12-13 Dicembre 2007; 8-9-10 Gennaio 2008)
•1^ U.O. individuata in base ai criteri di priorità e di volontarietà (Struttura
M.A.R. – Medicina ad Alta Rotazione)
• 8 ore di formazione (4 ore di corso BASE + 4 ore presso il Laboratorio
di Macrosimulazione – U.O. di Anestesia e Rianimazione Univ.)
wValidazione Modello di Formazione (Gennaio 2008)
w Avvio Piano di Formazione Mirata ðPRIORITA’ DAI MEDICO (2008)
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 33
2^ PARTE DATA SEDE ORARIO TARGET NOTE
11 aprile 2008
14 aprile 2008
21 aprile 2008
28 aprile 2008
7 maggio 2008
Corso pratico
tecnico
14 maggio 2008
Laboratorio di
Macrosimulazione
per la gestionedi
casi clinici su
manichino
(Area Direzionale U.O.
di Anestesia e
Rianimazione
Universitaria, IV° piano
Nuove Cliniche)
14.30-18.30
Medici
Infermieri
Massimo12
partecipanti
per data, di
cui:
ð4 medici
ð8 infermieri
1^ PARTE DATA SEDE ORARIO TARGET NOTE
2 aprile 2008Corso teorico
professionale
9 aprile 2008
Aula Leoniceno 14.30-18.30
Medici
Infermieri
O.S.S.
La
partecipazione
al corso
teorico è
requisito
necessario
per
partecipare al
corso pratico.
Corso DAI MEDICO (2008)
Lotta alla Sepsi 34
Lotta alla Sepsi 35
In questa fase,
la formazione rappresenta anche lo
strumento utile per mappare in modo
specifico le criticità di Area  U.O.
e costruire contestualmente, con il vostro
contributo, in maniera condivisa e
sostenibile, il percorso di gestione
aziendale del paziente con sepsi
(procedura).
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 36
4. INTERVENTI COMPLEMENTARI4. INTERVENTI COMPLEMENTARI
A SUPPORTO DEL PROGETTOA SUPPORTO DEL PROGETTO
1. Validazione Progetto da parte del CCIOS
aziendale,
2. Presentazione in Collegio di Direzione,
3. Inserimento del Progetto LaSER negli Obiettivi
Regionali e di Budget 2007-2008 e nel Piano Risk
Management aziendale,
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 37
4. Potenziamento delle attività formative e di
gestione delle infezioni:
ÄCorso aziendale per Referenti S.I.O.S. (I° semestre 2007)
“Gestione Alert organism ed eventi epidemici”
ÄProgetto regionale SICh-ER
ÄProgetto “Lavaggio delle Mani” (Campagna aziendale “Non
lavartene le mani!”, Progetto OMS “Clean Care is Safer Care”)
ÄProgetto nazionale INF-OS “Cure Sicure”
ÄProgetto regionale di Sorveglianza delle infezioni in Terapia
Intensiva (SITI-ER)
ÄAzienda Capofila GHEST (General Hospital mortality & Education Sepsis-
Targeted), Studio multicentrico Programma di Ricerca Regione-Università 2007-
2009 - Area 2 Ricerca per il Governo Clinico - Research for Clinical Governance
Lotta alla Sepsi 38
ÄRevisione dei Protocolli di ATB-terapia e ATB-profilassi (2008)
ÄDiffusione Protocollo di Laboratorio Microbiologia
ÄProduzione e diffusione commentata reportistica di Laboratorio
Microbiologia (normalità, alert organismiorganismi sentinella, atb-
resistenza, nuovi) di azienda, di area, di U.O.
ÄRevisione Protocolli assistenziali:
- Cateterismo Vescicale-> indagine utilizzo 2006 cateteri a circuito
chiuso e aperto, NB urinometro senza sacche -> revisione
Protocollo
-Disp. Intravascolari Periferici -> revisione Protocollo
- Progetto CVC -> revisione Protocollo clinico-assistenziale
- Progetto Polmoniti (CAP, VAP) -> revisione Protocollo
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 39
Bibliografia
• The Acute Respiratory Distress Syndrome Network. Ventilation with lower tidal
volumes as compared with traditional tidal volumes for acute lung injury and the acute
respiratory distress syndrome. N.Engl.J Med. 2000;342:1301-8.
• Angus DC, Linde-Zwirble WT, Lidicker J, Clermont G, Carcillo J, Pinsky MR.
Epidemiology of severe sepsis in the United States: analysis of incidence, outcome,
and associated costs of care. Crit Care Med. 2001;29:1303-10.
• Annane D, Sebille V, Charpentier C, Bollaert PE, Francois B, Korach JM et al. Effect
of treatment with low doses of hydrocortisone and fludrocortisone on mortality in
patients with septic shock. JAMA 2002;288:862-71.
• Annane D, Bellissant E, Cavaillon JM. Septic shock. Lancet 2005;365:63-78.
• Bernard GR, Vincent JL, Laterre PF, LaRosa SP, Dhainaut JF, Lopez-Rodriguez A
et al. Efficacy and safety of recombinant human activated protein C for severe sepsis.
N.Engl.J.Med. 2001;344:699-709.
• Brun-Buisson C, Meshaka P, Pinton P, Vallet B. EPISEPSIS: a reappraisal of the
epidemiology and outcome of severe sepsis in French intensive care units. Intensive
Care Med 2004; 30:580-8.
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 40
Bibliografia
• Coello R, Charlett A, Ward V, Wilson J, Pearson A, Sedgwick J et al. Device-related
sources of bacteraemia in English hospitals--opportunities for the prevention of
hospital-acquired bacteraemia. J Hosp.Infect 2003;53:46-57.
• Finfer S, Bellomo R, Lipman J, French C, Dobb G, Myburgh J. Adult-population
incidence of severe sepsis in Australian and New Zealand intensive care units.
Intensive Care Med 2004;30:589-96.
• Flaatten H. Epidemiology of sepsis in Norway in 1999. Crit Care 2004;8:R180-R184.
• GiViTI. Progetto Margherita anno 2002. 2003.
• Harbarth S, Sax H, Gastmeier P. The preventable proportion of nosocomial
infections: an overview of published reports. J Hosp.Infect 2003;54:258-66.
• Linde-Zwirble WT,.Angus DC. Severe sepsis epidemiology: sampling, selection, and
society
• 3. Crit Care 2004;8:222-6.
• Martin GS, Mannino DM, Eaton S, Moss M. The epidemiology of sepsis in the United
States from 1979 through 2000. N.Engl.J.Med 2003;348:1546-54.
• Opal SM,.Cross AS. Clinical trials for severe sepsis. Past failures, and future hopes.
Infect.Dis.Clin.North Am. 1999;13:285-97, vii.
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio
Lotta alla Sepsi 41
Bibliografia
• Rivers E, Nguyen B, Havstad S, Ressler J, Muzzin A, Knoblich B et al. Early
goal-directed therapy in the treatment of severe sepsis and septic shock.
N.Engl.J.Med 2001;345:1368-77.
• Salvo I, de Cian W, Musicco M, Langer M, Piadena R, Wolfler A et al. The
Italian SEPSIS study: preliminary results on the incidence and evolution of
SIRS, sepsis, severe sepsis and septic shock. Intensive Care Med. 1995;21
Suppl 2:S244-S249.
• Van den BG, Wouters P, Weekers F, Verwaest C, Bruyninckx F, Schetz M
et al. Intensive insulin therapy in the critically ill patients. N.Engl.J.Med
2001;345:1359-67.
• Van Gestel A, Bakker J, Veraart CP, van Hout BA. Prevalence and
incidence of severe sepsis in Dutch intensive care units. Crit Care
2004;8:R153-R162.
• Viviani M, Silvestri L, van Saene HK, Gullo A. Surviving Sepsis Campaign
Guidelines: selective decontamination of the digestive tract still
neglected. Crit Care Med. 2005;33:462.
Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera
Direzione Medica di Presidio

More Related Content

Similar to Antonioli

IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006Salvo Reina
 
Paolo Ferrazzi - Il problema delle infezioni ospedaliere
Paolo Ferrazzi - Il problema delle infezioni ospedalierePaolo Ferrazzi - Il problema delle infezioni ospedaliere
Paolo Ferrazzi - Il problema delle infezioni ospedaliereab medica
 
Premio forum pa sanita' 2021 ricovai-19 ppt
Premio forum pa sanita' 2021   ricovai-19 pptPremio forum pa sanita' 2021   ricovai-19 ppt
Premio forum pa sanita' 2021 ricovai-19 pptRobertoPapa13
 
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificato
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificatoProgetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificato
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificatoMariano Marino
 
Progetto disnatriemie aou novara premio pa sostenibile 2018
Progetto disnatriemie aou novara premio pa sostenibile 2018Progetto disnatriemie aou novara premio pa sostenibile 2018
Progetto disnatriemie aou novara premio pa sostenibile 2018PhilippePrimoCaimmi
 
Premio forum pa sanita 2021 air tel.te.covid19-presentazione
Premio forum pa sanita 2021   air tel.te.covid19-presentazionePremio forum pa sanita 2021   air tel.te.covid19-presentazione
Premio forum pa sanita 2021 air tel.te.covid19-presentazioneLucaFanucci
 
SISTEMA DI SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TELEMEDICINA OSPEDALIERA PER IL M...
SISTEMA DI SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TELEMEDICINA OSPEDALIERA PER IL M...SISTEMA DI SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TELEMEDICINA OSPEDALIERA PER IL M...
SISTEMA DI SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TELEMEDICINA OSPEDALIERA PER IL M...convegnonazionaleaiic
 
Documento di approfondimento doc@home
Documento di approfondimento doc@homeDocumento di approfondimento doc@home
Documento di approfondimento doc@homeboiacino
 
Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014aiserv
 
Documento tavolo tecnico rev.2
Documento tavolo tecnico  rev.2Documento tavolo tecnico  rev.2
Documento tavolo tecnico rev.2Francesco Megna
 
PROPOSTA DI GESTIONE DEI PAZIENTI IN ONCOLOGIA, ONCOEMATOLOGIA E CARDIOLOGIA ...
PROPOSTA DI GESTIONE DEI PAZIENTI IN ONCOLOGIA, ONCOEMATOLOGIA E CARDIOLOGIA ...PROPOSTA DI GESTIONE DEI PAZIENTI IN ONCOLOGIA, ONCOEMATOLOGIA E CARDIOLOGIA ...
PROPOSTA DI GESTIONE DEI PAZIENTI IN ONCOLOGIA, ONCOEMATOLOGIA E CARDIOLOGIA ...Francesco Megna
 
Gestione clinica dell'ipoparatiroidismpo post chirurgico
Gestione clinica dell'ipoparatiroidismpo post chirurgicoGestione clinica dell'ipoparatiroidismpo post chirurgico
Gestione clinica dell'ipoparatiroidismpo post chirurgicoMerqurioEditore_redazione
 
Final dissertation School of Haematology
Final dissertation School of HaematologyFinal dissertation School of Haematology
Final dissertation School of HaematologyPierluigi Alfieri
 
Premio forum pa sanita' 2021 ricovai-19
Premio forum pa sanita' 2021   ricovai-19Premio forum pa sanita' 2021   ricovai-19
Premio forum pa sanita' 2021 ricovai-19RobertoPapa13
 
carichi di lavoro ambulatorio nefrologia
carichi di lavoro ambulatorio nefrologiacarichi di lavoro ambulatorio nefrologia
carichi di lavoro ambulatorio nefrologiaGiuseppe Quintaliani
 
G.tammaro, il progetto flexiscope
G.tammaro, il progetto flexiscope G.tammaro, il progetto flexiscope
G.tammaro, il progetto flexiscope Gianfranco Tammaro
 
AISLeC continua la ricerca: il fenomeno ldp e la prevalenza nazionale
AISLeC continua la ricerca: il fenomeno ldp e la prevalenza nazionaleAISLeC continua la ricerca: il fenomeno ldp e la prevalenza nazionale
AISLeC continua la ricerca: il fenomeno ldp e la prevalenza nazionaleAISLeC
 
ACG nelle cure primarie: Quali attese ? (Maria Chiara Corti)
ACG nelle cure primarie: Quali attese ? (Maria Chiara Corti)ACG nelle cure primarie: Quali attese ? (Maria Chiara Corti)
ACG nelle cure primarie: Quali attese ? (Maria Chiara Corti)csermeg
 

Similar to Antonioli (20)

IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
IERING model Dott. FASCIANI al Convegno di SIOS 2006
 
Paolo Ferrazzi - Il problema delle infezioni ospedaliere
Paolo Ferrazzi - Il problema delle infezioni ospedalierePaolo Ferrazzi - Il problema delle infezioni ospedaliere
Paolo Ferrazzi - Il problema delle infezioni ospedaliere
 
Relazione Valencia
Relazione ValenciaRelazione Valencia
Relazione Valencia
 
Premio forum pa sanita' 2021 ricovai-19 ppt
Premio forum pa sanita' 2021   ricovai-19 pptPremio forum pa sanita' 2021   ricovai-19 ppt
Premio forum pa sanita' 2021 ricovai-19 ppt
 
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificato
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificatoProgetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificato
Progetto EPI.CA. Report riassuntivo semplificato
 
Progetto disnatriemie aou novara premio pa sostenibile 2018
Progetto disnatriemie aou novara premio pa sostenibile 2018Progetto disnatriemie aou novara premio pa sostenibile 2018
Progetto disnatriemie aou novara premio pa sostenibile 2018
 
Barca
BarcaBarca
Barca
 
Premio forum pa sanita 2021 air tel.te.covid19-presentazione
Premio forum pa sanita 2021   air tel.te.covid19-presentazionePremio forum pa sanita 2021   air tel.te.covid19-presentazione
Premio forum pa sanita 2021 air tel.te.covid19-presentazione
 
SISTEMA DI SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TELEMEDICINA OSPEDALIERA PER IL M...
SISTEMA DI SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TELEMEDICINA OSPEDALIERA PER IL M...SISTEMA DI SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TELEMEDICINA OSPEDALIERA PER IL M...
SISTEMA DI SPERIMENTAZIONE DI UN SISTEMA DI TELEMEDICINA OSPEDALIERA PER IL M...
 
Documento di approfondimento doc@home
Documento di approfondimento doc@homeDocumento di approfondimento doc@home
Documento di approfondimento doc@home
 
Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014Live in Caregiver 13/02/2014
Live in Caregiver 13/02/2014
 
Documento tavolo tecnico rev.2
Documento tavolo tecnico  rev.2Documento tavolo tecnico  rev.2
Documento tavolo tecnico rev.2
 
PROPOSTA DI GESTIONE DEI PAZIENTI IN ONCOLOGIA, ONCOEMATOLOGIA E CARDIOLOGIA ...
PROPOSTA DI GESTIONE DEI PAZIENTI IN ONCOLOGIA, ONCOEMATOLOGIA E CARDIOLOGIA ...PROPOSTA DI GESTIONE DEI PAZIENTI IN ONCOLOGIA, ONCOEMATOLOGIA E CARDIOLOGIA ...
PROPOSTA DI GESTIONE DEI PAZIENTI IN ONCOLOGIA, ONCOEMATOLOGIA E CARDIOLOGIA ...
 
Gestione clinica dell'ipoparatiroidismpo post chirurgico
Gestione clinica dell'ipoparatiroidismpo post chirurgicoGestione clinica dell'ipoparatiroidismpo post chirurgico
Gestione clinica dell'ipoparatiroidismpo post chirurgico
 
Final dissertation School of Haematology
Final dissertation School of HaematologyFinal dissertation School of Haematology
Final dissertation School of Haematology
 
Premio forum pa sanita' 2021 ricovai-19
Premio forum pa sanita' 2021   ricovai-19Premio forum pa sanita' 2021   ricovai-19
Premio forum pa sanita' 2021 ricovai-19
 
carichi di lavoro ambulatorio nefrologia
carichi di lavoro ambulatorio nefrologiacarichi di lavoro ambulatorio nefrologia
carichi di lavoro ambulatorio nefrologia
 
G.tammaro, il progetto flexiscope
G.tammaro, il progetto flexiscope G.tammaro, il progetto flexiscope
G.tammaro, il progetto flexiscope
 
AISLeC continua la ricerca: il fenomeno ldp e la prevalenza nazionale
AISLeC continua la ricerca: il fenomeno ldp e la prevalenza nazionaleAISLeC continua la ricerca: il fenomeno ldp e la prevalenza nazionale
AISLeC continua la ricerca: il fenomeno ldp e la prevalenza nazionale
 
ACG nelle cure primarie: Quali attese ? (Maria Chiara Corti)
ACG nelle cure primarie: Quali attese ? (Maria Chiara Corti)ACG nelle cure primarie: Quali attese ? (Maria Chiara Corti)
ACG nelle cure primarie: Quali attese ? (Maria Chiara Corti)
 

Antonioli

  • 1. Lotta alla Sepsi 1 Progetto LaS-ER - Lotta alla Sepsi in Emilia-Romagna Sabato 7 giugno 2008Sabato 7 giugno 2008 Aula Magna delle Nuove ClinicheAula Magna delle Nuove Cliniche Arcispedale S.Anna, FerraraArcispedale S.Anna, Ferrara
  • 2. Lotta alla Sepsi 2 Compilare immediatamenteCompilare immediatamente ilil Questionario di ValutazioneQuestionario di Valutazione InizialeIniziale delledelle Conoscenze (ANONIMO)Conoscenze (ANONIMO) EE Inserirlo nelle appositeInserirlo nelle apposite UrneUrne PRIMAPRIMA delldell’’inizioinizio del corso.del corso. Grazie per la collaborazioneGrazie per la collaborazione
  • 3. Lotta alla Sepsi 3 www.ospfe.itwww.ospfe.it SocietSocietàà Medico ChirurgicaMedico Chirurgica Archivio Convegni 2008Archivio Convegni 2008 Progetto LaSProgetto LaS--ERER –– Lotta alla Sepsi in EmiliaLotta alla Sepsi in Emilia--RomagnaRomagna Il MATERIALE FORMATIVOIl MATERIALE FORMATIVO SARASARA’’ SCARICABILE DAL SITO:SCARICABILE DAL SITO:
  • 4. Lotta alla Sepsi 4 Azienda OspedalieroAzienda Ospedaliero--Universitaria di FerraraUniversitaria di Ferrara ““Arcispedale S.AnnaArcispedale S.Anna”” Progetto LaS-ER - Lotta alla Sepsi in Emilia-Romagna Ferrara, 7 giugno 2008Ferrara, 7 giugno 2008 Dott.ssa Paola M. Antonioli Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio Introduzione del Progetto ed entitIntroduzione del Progetto ed entitàà del problemadel problema
  • 5. Lotta alla Sepsi 5 1. Il Progetto: razionale Progetto LaSER: Lotta alla Sepsi in Emilia-Romagna Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 6. Lotta alla Sepsi 6 Progetto LaSER: Lotta alla Sepsi in Emilia-Romagna Il Progetto LASER è stato avviato dall’Agenzia Sanitaria Regionale, nell’ambito del Programma Ricerca e Innovazione (PRI E-R), con l’obiettivo di promuovere il trasferimento nella pratica di interventi assistenziali di provata efficacia nel ridurre la mortalità attribuibile alla sepsi grave Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 7. Lotta alla Sepsi 7 Progetto LaSER: Lotta alla sepsi in Emilia-Romagna •• Monitoraggio continuo delle innovazioniMonitoraggio continuo delle innovazioni sulla sepsi •• Promozione della loro diffusionePromozione della loro diffusione: • programmi di formazione • programmi e strumenti di audit clinico •• Valutazione dellValutazione dell’’impatto degli interventiimpatto degli interventi: • fonti informative correnti • database clinico per tutti i pazienti in terapia intensiva • miglioramento delle conoscenze • programmi di audit clinico •• Valutazione del profilo rischioValutazione del profilo rischio--beneficio degli interventibeneficio degli interventi farmacologicifarmacologici, con valutazioni di efficacia incerte o incomplete Strumenti del progetto LaSER Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 8. Lotta alla Sepsi 8 Progetto LaSER: Lotta alla sepsi in Emilia-Romagna Motivazioni del Progetto LaSER • La sepsi è una condizione relativamente frequente e grave • Interventi organizzativi, comportamentali e farmacologici sono in grado di modificare il rischio di morte Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 9. Lotta alla Sepsi 9 Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 1 La sepsi è una patologia relativamente frequente. • Ogni 1000 abitanti, l’incidenza di sepsi è 1,5-2,4 (tutti i ricoverati. Norvegia e Stati Uniti); l’incidenza di sepsi grave è 0,5-0,8 ricoverati in terapia intensiva (Olanda, Australia, Stati Uniti) • Ogni 100 pazienti ricoverati in ospedale, la sepsi è causa di 2 ricoveri. • Ogni 100 pazienti ricoverati in terapia intensiva, l’incidenza di sepsi è 11-13 (Olanda e Italia); di sepsi grave 7-15 (Italia, Australia, Francia) Ogni anno si verificano in regione da 6.000 a 10.000 casi di sepsi e da 2.000 a 4.000 casi di sepsi grave ! Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 10. Lotta alla Sepsi 10 Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Pazienti dimessi con un codice della categoria “038-setticemia” in qualsiasi diagnosi (principale, concomitanti). Distribuzione di frequenza per Area di ricovero Banca dati S.D.O. – Ufficio Statistica Sanitaria A.O.U. Ferrarra Areadiricovero N° % N° % N° % AREADELLEMEDICINEGENERALI 138 45,8 127 44,7 223 54,8 AREADELLESPECIALISTA'MEDICHE 109 36,2 115 40,5 118 28,5 AREADELLECHIRURGIE,GENERALIESPECIALISTICHE 30 10,1 27 9,5 58 14 AREAINTENSIVA 17 5,6 12 4,2 10 2,5 AREAPEDIATRICA 7 2,3 3 1,1 1 0,2 Totalecomplessivo 301 100,0 284 100,0 410 100,0 2005 2006 2007 Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio 1,5%1%1%% dimessi con codice “038”/ totale dimessi
  • 11. Lotta alla Sepsi 11 Pazienti con shock settico in terapia intensiva; distribuzione di frequenza per reparto di provenienza. GiViTIGiViTI, 2005. http://www.giviti.marionegri.it/, 2005. http://www.giviti.marionegri.it/Margherita.htmMargherita.htm Reparto n % Pronto soccorso 421 19,7 Altra UTI 147 6,9 Reparto chirurgico 947 44,3 Reparto medico 622 29,1 2137 Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 12. Lotta alla Sepsi 12 Quando progredisce a sepsi grave e shock settico, la letalità è molto elevata. SIRS (Risposta infiammatoria sistemica) a una Infezione Sepsi Sepsi grave Sepsi + una o più insufficienze d’organo Shock settico Letalità 18-42 52-53% Letalità 42-62 81-79% Letalità 10-18 36*-31%** Dati studi italiani * Salvo, 1995 ** GiViTi, 2004 Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 2 I risultati delle indagini epidemiologiche sulla sepsi condotte negli USA dimostrano che negli ultimi 20 anni la mortalità assoluta per sepsi è aumentata. PoezePoeze M,M, etet al.al. CritCrit Care 2004;8:R409Care 2004;8:R409--R413R413 ! Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 13. Lotta alla Sepsi 13 Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara Pazienti dimessi con un codice della categoria “038-setticemia” in qualsiasi diagnosi (principale, concomitanti). Distribuzione di frequenza per modalità di dimissione. Banca dati S.D.O. – Ufficio Statistica Sanitaria A.O.U. Ferrarra 31,4%39,8%36,2%Deceduto 16,8%13,4%12,3%Trasferimento (altro ospedale, Lp, RSA) 51,8%46,8%51,5 %Dimissione ordinaria 200720062005Modalità di dimissione Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 14. Lotta alla Sepsi 14 Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 3 Cause di sepsi. - Infezioni acquisite in comunità o in ospedale. - Infezioni localizzate (urinarie, polmoniti, ascessi dentari, infezioni post-operatorie ecc.) o sistemiche (setticemia). Le infezioni ospedaliere più frequenti sono le infezioni delle vie urinarie. HaleyHaley RW,RW, etet al.al. Am.J.Epidemiol.Am.J.Epidemiol. 1985;121:1821985;121:182--205.205. HaleyHaley RW,RW, J.Hosp.Infect. 1985;30 Suppl.:3-14. Harbarth S.,et al.,J.Hosp.Infect. 2003;54:258-66 ! Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 15. Lotta alla Sepsi 15 Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 4 Sepsi : Fattori di rischio In presenza di una infezione, il rischio di sepsi aumenta in:In presenza di una infezione, il rischio di sepsi aumenta in: • Esposti a procedure invasive (catetere venoso centrale, urinario, ecc.) • Pazienti immunodepressi (infezione HIV, tumore, trapianti) o esposti a farmaci immunosoppressori e chemioterapia • Persone che fanno uso di alcol e droghe • Persone con particolari caratteristiche genetiche (maschi, razza non caucasica, polimorfismo genico immuno-regolatorio) • Prevalenza di ceppi microbici multi-resistenti AnnaneAnnane,, LancetLancet 20052005 Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 16. Lotta alla Sepsi 16 LindeLinde--ZwirbleZwirble et al.et al. Crit Care Med.Crit Care Med. 1999;27:A33; Opal et al,1999;27:A33; Opal et al, Crit Care Med.Crit Care Med. 1999;27:1608.1999;27:1608. Il Futuro: fattori che condizioneranno l’epidemiologia • Incremento della popolazione anziana • Aumento del ricorso a Tecnologie di supporto vitale • Aumento dei pazienti immunocompromessi • Aumento del ricorso a procedure e devices invasivi • Aumento delle infezioni antibiotico-resistenti Caratteristiche epidemiologiche della sepsi 5 Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 17. Lotta alla Sepsi 17 E’ possibile ridurre il rischio di morte attraverso: • Interventi diagnostici e terapeutici mirati a ridurre la mortalità quando la sepsi si sia già instaurata • Interventi preventivi efficaci a prevenire l’insorgenza di sepsi grave correlata a pratiche assistenziali Interventi per ridurre la mortalità attribuibile alla sepsi Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 18. Lotta alla Sepsi 18 Interventi diagnostico-teraeutici per ridurre la mortalità attribuibile alla sepsi Metodi adottati per individuare gli interventi delMetodi adottati per individuare gli interventi del Progetto LaSERProgetto LaSER • Analisi critica delle “Surviving Sepsis Campaign guidelines for management of severe sepsis and septic shock” (SSC), sottoscritte nel 2004 da 11 Società Scientifiche anglosassoni ed europee, ma non dalla Infectious Disease Society of America considerate punto iniziale di riferimento. (Eichacker PQ, NEJM 2006; 355: 1640). Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 19. Lotta alla Sepsi 19 Interventi diagnostico-teraeutici per ridurre la mortalità attribuibile alla sepsi Limiti delle Linee Guida della SSC: •• modalitmodalitàà di produzionedi produzione; •• sistema di gradingsistema di grading delle raccomandazioni: basato solo sulla disponibilità di trial clinici controllati, con il risultato di valutare in modo troppo diverso gli interventi farmacologici rispetto a quelli diagnostici ed organizzativi; • presenza di sponsorizzazionesponsorizzazione da parte di un industria farmaceutica (Eichacker PQ, NEJM 2006; 355: 1640). Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 20. Lotta alla Sepsi 20 Interventi diagnostico-teraeutici per ridurre la mortalità attribuibile alla sepsi Metodi adottati per individuare gli interventi delMetodi adottati per individuare gli interventi del Progetto LaSERProgetto LaSER • Aggiornamento mediante ricerca su internet di RCTs (Trials Randomizzati Controllati) , revisioni sistematiche, meta-analisi, rapporti di Technology Assessment, sui temi trattati dalle LG della SSC espressamente mirati a ridurre la mortalità per sepsi. Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 21. Lotta alla Sepsi 21 2. Il Progetto: strategia regionale per il trasferimento e l’adozione LA FORMAZIONE Progetto LaSER: Lotta alla sepsi in Emilia-Romagna Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 22. Lotta alla Sepsi 22 La formazione: obiettivi Conoscere l’entità del problema e le finalità del progetto ASR-ER • Identificare precocemente i casi di infezione, di sepsi e di shock settico (disfunzione d’organo). • Individuare gli interventi assistenziali e diagnostico- terapeutici nella fase di resuscitazione iniziale. • Riconoscere i criteri principali per la diagnosi di infezione e della terapia antibiotica specifica. Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 23. Lotta alla Sepsi 23 La formazione: come? GruppoGruppo regionaleregionale TeamTeam SepsiSepsi A.O.U.A.O.U. FEFE TeamTeam SepsiSepsi TeamTeam SepsiSepsi UnitUnitàà operativaoperativa UnitUnitàà operativaoperativa UnitUnitàà operativaoperativa UnitUnitàà operativaoperativa UnitUnitàà operativaoperativa UnitUnitàà operativaoperativa Costituzione dellaCostituzione della rete regionalerete regionale:: Obiettivo: migliorare l’identificazione ed il trattamento del paziente con sepsi grave e/o shock settico all’interno di ciascun PRESIDIO OSPEDALIERO dotato di posti letto di terapia intensiva. rete aziendalerete aziendale Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 24. Lotta alla Sepsi 24 Novembre 2006 – Gennaio 2007: 1° corso per FORMATORI (Team Sepsi) gestiti dai professionisti del gruppo regionale 1°TEAM SEPSI AOU - FE Settembre 2007: 2° corso di formazione regionale per operatori sanitari di Team Sepsi 2°TEAM SEPSI AOU - FE Il “team sepsi” ha la funzione di veicolare il progetto e rappresentare il punto di riferimento per lo sviluppo di uno specifico Progetto “didattico-organizzativo–assistenziale” all’interno dell’Azienda. Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 25. Lotta alla Sepsi 25 3.3. PROGETTO LaSERPROGETTO LaSER –– Lotta alla SepsiLotta alla Sepsi AziendaAzienda OspedalieroOspedaliero--UniversitariaUniversitaria di FERRARAdi FERRARA Direzione Medica di Presidio Struttura Semplice Dipartimentale “IGIENE OSPEDALIERA E QUALITÀ DEI SERVIZI AMBIENTALI” C.C.I.O.S. Comitato per il Controllo delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 26. Lotta alla Sepsi 26 1.1. TEAMTEAM SEPSISEPSI AZIENDALEAZIENDALE 2626 Farmacia Direzione delle Professioni U.O. Medicina d’Emergenza Urgenza U.O. Anestesia e Rianimazione Universitaria U.O. Anestesia e Rianimazione Ospedaliera Struttura Dip.le Medicina ad Alta Rotazione U.O. Medicina Interna Ospedaliera U.O. Medicina Interna Universitaria U.O. Malattie Infettive Struttura Dip.le Microbiologia Struttura Dip.le Igiene Ospedaliera (coordinamento) Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 27. Lotta alla Sepsi 27 2. CONOSCERE L2. CONOSCERE L’’ENTITAENTITA’’ DEL PROBLEMADEL PROBLEMA a. Fonti Informative Correnti: ●SDO (ammissione, trasferimenti, dimissione), ●Segnalazioni malattie infettive, ●Dati Microbiologia b. Fattori di rischio identificativi del paziente da sorvegliare per AreaUU.OO. Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 28. Lotta alla Sepsi 28 2. CONOSCERE L2. CONOSCERE L’’ENTITAENTITA’’ DEL PROBLEMADEL PROBLEMA Suddivisione delle UU.OO. aziendali per Area omogenea: Area Emergenza (118, PPSS) Area Intensiva (Rianimazione, Terapia Intensiva, UTIC) Area delle Medicine Generali Area delle Specialità Mediche Area delle Chirurgie, Generali e Specialistiche Area Pediatrica Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 29. Lotta alla Sepsi 29 3. PIANO INFORMATIVO3. PIANO INFORMATIVO –– FORMATIVOFORMATIVO Intervento biennale: anni 2007Intervento biennale: anni 2007 –– 20092009 3.1. INFORMAZIONE AMPIA (Percorso Informativo I° sem.2007 – 2008): presentazione in Collegio di Direzione, pubblicazione su News-letter aziendale, lettera ai Direttori D.A.I., di U.O., RAD e Coord. assistenziali, sito aziendale, …. 3.2. FORMAZIONE (Piano formativo II° sem.2007-2008): CORSI interni di U.O. qper medici U.O. Anestesia e Rianimazione Ospedaliera: maggio 2007 qper medici U.O. Anestesia e Rianimazione Universitaria: giugno 2007 qper infermieri UU.OO. Anestesia e Rianimazione Ospedaliera e Univeristaria: luglio 2007 Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 30. Lotta alla Sepsi 30 CORSI aziendali qCORSO di formazione Progetto LaSER: 11-18 settembre 2007 (edizione ripetuta. 4,5 ore) REFERENTI SIOS TUTTE UU.OO. (MEDICI, INFERMIERI, OSTETRICHE,…) + altri operatori sanitari medici, infermieri, ostetriche, .. interessati !Poster Sepsi Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 31. Lotta alla Sepsi 31 CORSO di formazione Progetto LaSER: 11-18 settembre 2007 Numero (%)Questionari di valutazione iniziale delle conoscenze 237 (80,9%) 56 (19,1%) Infermieri/ Altre professioni sanitarie Medici/Farmacisti/Biologi 293 (100,0%)Totale 280 (95,6%)Totale questionari raccolti Numero (%)Partecipanti Società Medico Chirurgica di Ferrara 7 giugno 2008 Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 32. Lotta alla Sepsi 32 q FORMAZIONE MIRATA (II° semestre 2007 – 2008): - Suddivisione in Aree delle UU.OO. interessate (PROBLEMI E CASISTICA SIMILI) - Intervento nelle Aree e nelle UU.OO. in base alle sedi prioritarie di intervento (numerosità, criticità di gestione..) Progetto pilota (MODELLO DI FORMAZIONE): Fase di sperimentazione (12-13 Dicembre 2007; 8-9-10 Gennaio 2008) •1^ U.O. individuata in base ai criteri di priorità e di volontarietà (Struttura M.A.R. – Medicina ad Alta Rotazione) • 8 ore di formazione (4 ore di corso BASE + 4 ore presso il Laboratorio di Macrosimulazione – U.O. di Anestesia e Rianimazione Univ.) wValidazione Modello di Formazione (Gennaio 2008) w Avvio Piano di Formazione Mirata ðPRIORITA’ DAI MEDICO (2008) Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 33. Lotta alla Sepsi 33 2^ PARTE DATA SEDE ORARIO TARGET NOTE 11 aprile 2008 14 aprile 2008 21 aprile 2008 28 aprile 2008 7 maggio 2008 Corso pratico tecnico 14 maggio 2008 Laboratorio di Macrosimulazione per la gestionedi casi clinici su manichino (Area Direzionale U.O. di Anestesia e Rianimazione Universitaria, IV° piano Nuove Cliniche) 14.30-18.30 Medici Infermieri Massimo12 partecipanti per data, di cui: ð4 medici ð8 infermieri 1^ PARTE DATA SEDE ORARIO TARGET NOTE 2 aprile 2008Corso teorico professionale 9 aprile 2008 Aula Leoniceno 14.30-18.30 Medici Infermieri O.S.S. La partecipazione al corso teorico è requisito necessario per partecipare al corso pratico. Corso DAI MEDICO (2008)
  • 35. Lotta alla Sepsi 35 In questa fase, la formazione rappresenta anche lo strumento utile per mappare in modo specifico le criticità di Area U.O. e costruire contestualmente, con il vostro contributo, in maniera condivisa e sostenibile, il percorso di gestione aziendale del paziente con sepsi (procedura). Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 36. Lotta alla Sepsi 36 4. INTERVENTI COMPLEMENTARI4. INTERVENTI COMPLEMENTARI A SUPPORTO DEL PROGETTOA SUPPORTO DEL PROGETTO 1. Validazione Progetto da parte del CCIOS aziendale, 2. Presentazione in Collegio di Direzione, 3. Inserimento del Progetto LaSER negli Obiettivi Regionali e di Budget 2007-2008 e nel Piano Risk Management aziendale, Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 37. Lotta alla Sepsi 37 4. Potenziamento delle attività formative e di gestione delle infezioni: ÄCorso aziendale per Referenti S.I.O.S. (I° semestre 2007) “Gestione Alert organism ed eventi epidemici” ÄProgetto regionale SICh-ER ÄProgetto “Lavaggio delle Mani” (Campagna aziendale “Non lavartene le mani!”, Progetto OMS “Clean Care is Safer Care”) ÄProgetto nazionale INF-OS “Cure Sicure” ÄProgetto regionale di Sorveglianza delle infezioni in Terapia Intensiva (SITI-ER) ÄAzienda Capofila GHEST (General Hospital mortality & Education Sepsis- Targeted), Studio multicentrico Programma di Ricerca Regione-Università 2007- 2009 - Area 2 Ricerca per il Governo Clinico - Research for Clinical Governance
  • 38. Lotta alla Sepsi 38 ÄRevisione dei Protocolli di ATB-terapia e ATB-profilassi (2008) ÄDiffusione Protocollo di Laboratorio Microbiologia ÄProduzione e diffusione commentata reportistica di Laboratorio Microbiologia (normalità, alert organismiorganismi sentinella, atb- resistenza, nuovi) di azienda, di area, di U.O. ÄRevisione Protocolli assistenziali: - Cateterismo Vescicale-> indagine utilizzo 2006 cateteri a circuito chiuso e aperto, NB urinometro senza sacche -> revisione Protocollo -Disp. Intravascolari Periferici -> revisione Protocollo - Progetto CVC -> revisione Protocollo clinico-assistenziale - Progetto Polmoniti (CAP, VAP) -> revisione Protocollo Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 39. Lotta alla Sepsi 39 Bibliografia • The Acute Respiratory Distress Syndrome Network. Ventilation with lower tidal volumes as compared with traditional tidal volumes for acute lung injury and the acute respiratory distress syndrome. N.Engl.J Med. 2000;342:1301-8. • Angus DC, Linde-Zwirble WT, Lidicker J, Clermont G, Carcillo J, Pinsky MR. Epidemiology of severe sepsis in the United States: analysis of incidence, outcome, and associated costs of care. Crit Care Med. 2001;29:1303-10. • Annane D, Sebille V, Charpentier C, Bollaert PE, Francois B, Korach JM et al. Effect of treatment with low doses of hydrocortisone and fludrocortisone on mortality in patients with septic shock. JAMA 2002;288:862-71. • Annane D, Bellissant E, Cavaillon JM. Septic shock. Lancet 2005;365:63-78. • Bernard GR, Vincent JL, Laterre PF, LaRosa SP, Dhainaut JF, Lopez-Rodriguez A et al. Efficacy and safety of recombinant human activated protein C for severe sepsis. N.Engl.J.Med. 2001;344:699-709. • Brun-Buisson C, Meshaka P, Pinton P, Vallet B. EPISEPSIS: a reappraisal of the epidemiology and outcome of severe sepsis in French intensive care units. Intensive Care Med 2004; 30:580-8. Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 40. Lotta alla Sepsi 40 Bibliografia • Coello R, Charlett A, Ward V, Wilson J, Pearson A, Sedgwick J et al. Device-related sources of bacteraemia in English hospitals--opportunities for the prevention of hospital-acquired bacteraemia. J Hosp.Infect 2003;53:46-57. • Finfer S, Bellomo R, Lipman J, French C, Dobb G, Myburgh J. Adult-population incidence of severe sepsis in Australian and New Zealand intensive care units. Intensive Care Med 2004;30:589-96. • Flaatten H. Epidemiology of sepsis in Norway in 1999. Crit Care 2004;8:R180-R184. • GiViTI. Progetto Margherita anno 2002. 2003. • Harbarth S, Sax H, Gastmeier P. The preventable proportion of nosocomial infections: an overview of published reports. J Hosp.Infect 2003;54:258-66. • Linde-Zwirble WT,.Angus DC. Severe sepsis epidemiology: sampling, selection, and society • 3. Crit Care 2004;8:222-6. • Martin GS, Mannino DM, Eaton S, Moss M. The epidemiology of sepsis in the United States from 1979 through 2000. N.Engl.J.Med 2003;348:1546-54. • Opal SM,.Cross AS. Clinical trials for severe sepsis. Past failures, and future hopes. Infect.Dis.Clin.North Am. 1999;13:285-97, vii. Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio
  • 41. Lotta alla Sepsi 41 Bibliografia • Rivers E, Nguyen B, Havstad S, Ressler J, Muzzin A, Knoblich B et al. Early goal-directed therapy in the treatment of severe sepsis and septic shock. N.Engl.J.Med 2001;345:1368-77. • Salvo I, de Cian W, Musicco M, Langer M, Piadena R, Wolfler A et al. The Italian SEPSIS study: preliminary results on the incidence and evolution of SIRS, sepsis, severe sepsis and septic shock. Intensive Care Med. 1995;21 Suppl 2:S244-S249. • Van den BG, Wouters P, Weekers F, Verwaest C, Bruyninckx F, Schetz M et al. Intensive insulin therapy in the critically ill patients. N.Engl.J.Med 2001;345:1359-67. • Van Gestel A, Bakker J, Veraart CP, van Hout BA. Prevalence and incidence of severe sepsis in Dutch intensive care units. Crit Care 2004;8:R153-R162. • Viviani M, Silvestri L, van Saene HK, Gullo A. Surviving Sepsis Campaign Guidelines: selective decontamination of the digestive tract still neglected. Crit Care Med. 2005;33:462. Struttura Semplice Dipartimentale di Igiene Ospedaliera Direzione Medica di Presidio