6. LINGUAGGIO come EVOCAZIONE
Le parole devono “illuminare il
bicchiere”
“chiamando fuori”
una storia
un luogo,
l’incontro con chi lo ha fatto,
Le emozioni che si accendono
bevendo quel vino
7. “Ettore sorride, quando gli ricordo
che per me il suo è "l'Amarone del
metalmeccanico", semplice e
appagante nella sua forza, tornito
con estrema precisione dalla mano
che alla fresa preferisce ora le
cesoie per la potatura e la raccolta
dell'uva.”
8. Linguaggio come filtro
di un’ esperienza:
NARRAZIONE
EMOZIONE
“E c’è una vite antica, che dà un vino di fiori e aromi salmastri, di
bianchi riflessi di luna sull’ acqua.
Venusia, terra di luna , o Venere.
O forse la Dorona avrà volute di filigrana d’oro, aerea e preziosa.
Venissa si chiamerà
Il vino di poche bottiglie che affinerà nella trasparenza magica e fragile
del vetro dei Maestri soffiatori.”