13. Il 32,4% degli italiani acquista ogni giorno o
quasi bio, il 54,5% lo ha fatto almeno una
volta quest’anno (Fonte Nomisma – SANA
2013)
Il modello contadino anche dal punto di
vista strettamente reddituale si dimostra
migliore (per non parlare di
multifunzionalità e di beni comuni – J.D.
van der Ploeg – “I nuovi contadini” –
Donzelli 2009)
15. La sovranità alimentare è il
diritto dei popoli di scegliere il
proprio modello di produzione
e consumo di cibo
(Carlo Petrini)
16. In Sardegna la sovranità
alimentare è molto bassa
-170 mln bilancia alimentare
Importare conviene di più che
produrre? (individuale vs.
collettivo)
17. Non è sempre stato così
Fino alla fine dell‘800 il modello
produttivo della Sardegna era molto più
sovrano
L’agricoltura aveva un peso relativo
molto maggiore
23. 5 ingredienti:
1. La domanda pubblica
2. La domanda sociale
3. La rete fra produttori
4. La lotta agli sprechi
5. Le nuove professioni
24. 1. La domanda pubblica
Appalti dei comuni per gli asili nido e le
scuole materne, le mense universitarie,
gli ospedali
Una cucina VERA per ogni scuola,
ospedale, mensa pubblica
Utilizzare i criteri del GPP (Acquisti
verdi della P.A.)
25. 2. La domanda sociale
Sostenere i GAS con beni e servizi
comuni
Aiutare il rapporto dei GAS con le
scuole
Far conoscere ai cittadini l’opportunità
dei GAS
26. 3. La rete fra produttori
Orientamento, certificazione, assistenza tecnica
Piattaforme logistiche collettive
Vendita diretta in azienda
Shop urbani gestiti dai produttori
Mercati contadini urbani
E-commerce
Ristorazione di qualità, meglio diretta
27. 4. La lotta agli sprechi
Troppo cibo va perduto
Utilizzare le eccedenze, gli scarti e i rifiuti in maniera
intelligente per risolvere problemi legati all’indigenza,
all’esclusione sociale, alla fame.
Produzione energia o compost utilizzato come
biomassa.
Last minute market (Emilia-Romagna)
30. Obiettivi del Piano del Cibo - Provincia di Pisa
Promuovere una cultura alimentare locale basata sul
concetto di dieta sostenibile;
Migliorare la comprensione tra i cittadini dei nessi tra la
dieta, la salute e l’ambiente;
Sviluppare percorsi di innovazione civica in grado di
migliorare le abitudini alimentari e ridurre gli sprechi;
Rafforzare la capacità del territorio – e degli agricoltori
locali - di fornire cibo sostenibile a prezzi accessibili.
Favorire l’innovazione istituzionale per un’integrazione
delle politiche in grado di perseguire con coerenza la
sicurezza alimentare locale
32. Food Council
“The Milwaukee Food Council is a coalition of
diverse stakeholders committed to building a food
system that is healthy, ecologically sustainable,
economically vibrant, culturally relevant and socially
just.
Our participants include community members,
professionals, and government officials. During our
meetings, we discuss various aspects of the food
system, including access to healthy, affordable food;
land use planning; local food production and
procurement; public health and other policy
initiatives.”
33. Il capitale sociale come fattore di successo:
1. La partecipazione (cibo partecipato)
2. La cooperazione fra cittadini, famiglie
(domanda)
3. La collaborazione interistituzionale (domanda,
sostegno all’offerta, cambiamento culturale)
3. La cooperazione fra imprese (offerta)
Un’economia a forte contenuto sociale
(agricoltura sociale non solo orti urbani)