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QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
BILANCIO DI FINE MANDATO DELLA GIUNTA COTA
2010-2014
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
3
In questi quattro anni di governo del Piemonte, la Giunta regionale
ha conseguito risultati importanti e concreti, che riguardano molto
da vicino la vita dei cittadini piemontesi. Fin dai primi mesi di lavoro
ci siamo dovuti confrontare con problemi mai risolti da alcuno in
precedenza, che hanno rischiato di mandare la Regione Piemonte
in dissesto finanziario. Abbiamo ereditato circa 11 miliardi di
debiti e una spesa sanitaria fuori controllo: nel 2014 restituiamo ai
piemontesi una Regione in pareggio di bilancio con risorse proprie
e una Sanità con i conti in ordine e con servizi al livello dei migliori
Paesi d’Europa. Il grande lavoro fatto in questa legislatura è stato
del resto certificato proprio quest’anno dalla prestigiosa agenzia di
rating Moody’s, che ha rivisto da ‘negativa’ a ‘stabile’ la prospettiva
dei conti del Piemonte. Nonostante i continui tagli dello Stato
centrale, l’assenza di una politica industriale nazionale, le esigue
competenzeerisorseregionali,abbiamosaputogestireunadellecrisi
economiche ed occupazionali più gravi della storia. Questo perché
all’inutile polemica o all’immobilismo, abbiamo sempre preferito
la strada della serietà, della responsabilità e del confronto con i
problemi concreti. Nonostante l’incomprensibile chiusura anticipata
della legislatura, siamo riusciti a realizzare una parte importante del
programma con cui ci siamo presentati agli elettori nella primavera
del 2010: risanamento dei conti; riforma della sanità; sostegno al
lavoro ed alle attività produttive; interventi a favore delle famiglie
e della scuola; taglio della burocrazia e dei costi della politica. Oggi
possiamo dirlo: il Piemonte è davvero cambiato.
Roberto Cota
Presidente Regione Piemonte
“
”
4
INDICE
BILANCIO......................................................................... 	 6
SANITÀ............................................................................. 	 8
POLITICHE SOCIALI........................................................ 	11
INDUSTRIA....................................................................... 	12
LAVORO E GIOVANI......................................................... 	14
TRASPORTI..................................................................... 	16
INFRASTRUTTURE......................................................... 	17
RICERCA E INNOVAZIONE.............................................. 	18
TURISMO.......................................................................... 	19
SCUOLA E ISTRUZIONE................................................. 	21
AGRICOLTURA................................................................. 	22
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
5
URBANISTICA, CASA, OPERE PUBBLICHE.................. 	23
ARTIGIANATO E COMMERCIO........................................ 	25
MONTAGNA...................................................................... 	26
AMBIENTE........................................................................ 	27
DIFESA DEL SUOLO........................................................ 	29
DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO...................... 	30
ENTI LOCALI E SICUREZZA........................................... 	31
CULTURA......................................................................... 	33
PARI OPPORTUNITÀ....................................................... 	35
PARTECIPATE REGIONALI E PERSONALE................... 	36
SPORT.............................................................................. 	38
6
Nella primavera del 2010 , in coincidenza col periodo d’insedia-
mento della Giunta, la Regione Piemonte ha seriamente rischiato
il default finanziario: l’enorme debito accumulato negli anni (circa
11 miliardi) e una spesa sanitaria lasciata per troppo tempo fuori
controllo, avevano portato l’Ente ad un passo dalla paralisi. Dopo
quattro anni di lavoro e di riforme, la Giunta regionale è riuscita a
far superare l’emergenza al Piemonte, mettendo sotto controllo
la spesa sanitaria e reimpostando un modello in grado di soppor-
tare anche i continui tagli di trasferimenti dallo Stato centrale.
Oggi la Regione Piemonte ha i conti
in ordine e può guardare al futuro con
maggiore ottimismo.
Miglioramento outlook Moody’s
Passa da negativo a stabile l’outlook della Regione Piemonte
secondo l’agenzia di rating Moody’s. Il giudizio di Moody’s tiene
oggettivamente conto degli sforzi compiuti negli ultimi anni dalla
Regione, in particolare sulla copertura del disavanzo accumula-
to negli esercizi del passato. La certificazione del miglioramento
delle prospettive economico finanziarie del Piemonte da parte
di un’agenzia internazionale conferma la concretezza del lavoro
svolto dalla Giunta.
Pareggio di bilancio con le sole entrate ordinarie
La reimpostazione del bilancio ha permesso di ottenere nel 2014
il pareggio esclusivamente con le entrate ordinarie. Senza la ne-
cessità di ricorrere ad entrate straordinarie come prestiti o mu-
tui, oggi si tengono in equilibrio i conti della Regione secondo i
principi di un risanamento concreto ed effettivo.
RISANAMENTO
DEL BILANCIO
REGIONALE
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
7
Fondi europei: Piemonte tra le prime regioni d’Europa
Nell’ambito della programmazione 2007/2013 il Piemonte si con-
ferma tra le prime regioni d’Europa nell’utilizzo virtuoso delle
risorse disponibili. È quanto emerge dai dati relativi alle spese
certificate alla Commissione Europea sui POR FESR e FSE al
marzo 2014, che hanno visto la nostra regione superare il target
inizialmente assegnato. I dati comprovano non solo il rispetto dei
vincoli posti dalla Commissione e dal Ministero, ma anche il rag-
giungimento con anticipo rispetto alle tempistiche indicate degli
obiettivi previsti dai regolamenti.
Pagamento debiti alle imprese
La Regione Piemonte è stata tra le prime ad attuare le misure
per lo sblocco dei pagamenti alle imprese. Complessivamen-
te, tra debiti degli enti locali e delle aziende sanitarie, è stato
possibile provvedere al pagamento di circa 2 miliardi e mezzo
per i crediti scaduti. Un’operazione che ha fornito liquidità al si-
stema economico regionale in un momento di crisi, stimolando
la ripresa.
8
Uno dei più importanti risultati conseguiti dalla Giunta Regionale
riguarda la Sanità. Il Piemonte aveva da molti anni una spesa
sanitaria completamente fuori controllo, che drenava moltissime
risorse, senza dare in cambio servizi adeguati. Appena insediata,
la Giunta ha dovuto affrontare un piano di rientro sulla Sanità
imposto dal Governo centrale a causa dell’enorme deficit accu-
mulato nel passato.
Dal momento che la spesa sanitaria costituisce l’82% del bilan-
cio della nostra Regione, non sistemare i conti avrebbe signifi-
cato portare l’Ente al disastro e non poter più garantire i ser-
vizi sanitari ai cittadini. Attraverso la riforma sanitaria, invece,
la Regione è riuscita ad invertire la rotta, bloccando il costante
aumento dei costi e arrivando addirittura ad una loro progressiva
diminuzione.
Nel 2014 la Sanità piemontese riesce finalmente a funzionare
soltanto col Fondo nazionale sanitario, senza integrazioni da par-
te della Regione.
Questo è stato possibile rivedendo profondamente l’organizza-
zione ospedaliera sul territorio, eliminando sprechi e doppioni, e
avviando ad una centralizzazione degli acquisti di beni e servizi
capace di produrre grandi risparmi.
L’obiettivo della riforma sanitaria non riguarda ovviamente sol-
tanto l’aggiustamento dei conti, ma è stata pensata per offrire al
Piemonte una sanità moderna ed al passo con i tempi.
Il concetto di ospedale oggi è molto cambiato. Non servono più
tante strutture generiche sul territorio che eseguono pochi
interventi all’anno, risultando in alcuni casi addirittura rischiosi.
Per patologie importanti è meglio farsi curare dove si fanno due
interventi l’anno o dove se ne fanno mille? La risposta è scontata
e la riorganizzazione della riforma si è basata su questo principio
SANITÀ
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
9
elementare. Una sanità moderna, quella disegnata dalla riforma,
prevede:
›	 ospedali di riferimento in grado di fornire ogni tipo di cura,
anche in caso di complicanze;	
›	 ospedali cardine per le problematiche acute;
› 	 strutture di territorio per le diagnosi e le terapie di base;
› 	C.A.P - Centri di assistenza primaria (già aperti ad Arona,
Valenza, Avigliana, Castellamonte, Santhià e Fossano).
Le strutture più piccole, che non possono offrire servizi all’altezza
di un vero ospedale, sono stati riconvertiti in C.A.P , in centri di ri-
abilitazione post acuzie o in centri per persone non autosufficienti.
Uno dei cardini della riforma è stata la riorganizzazione del 118,
un servizio fondamentale per indirizzare il paziente nel più breve
tempo possibile nel centro più idoneo sul territorio.
La riforma sanitaria è stata una sfida impegnativa, ma che ha già
iniziato a dare i suoi frutti, come testimoniano i dati dell’Agenas
del novembre 2013 sul calo della mortalità per le patologie
che, con elevata frequenza, determinano ricoveri ospedalieri
(malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, dell’apparato
respiratorio e traumi gravi.)
In questi quattro anni non solo il Piemonte non è peggiorato
nell’efficacia delle cure, ma ha addirittura migliorato i parametri
rispetto alla media nazionale.
In altre parole, le cure
ospedaliere sono migliorate
10
Dati economici
L’integrazione della Regione al Fondo sanitario nazionale ed
alle entrate dirette delle Asl è passata da 400 milioni del 2010
a 0 euro nel 2014. Lo scorso anno sono stati assegnati alle Asl
1 miliardo e 445 milioni di euro per pagare i debiti con i fornitori.
Bonus bebè
Attivato il numero verde 800.333.444,
canale di ascolto dei cittadini.
€ 5,2 mln
usufruiti da
20.630 cittadini
2011
€ 3,8 mln
stanziati
per i cittadini
2013
€ 3,7 mln
usufruiti da
14.784 cittadini
2012
8,325 miliardi di euro2013
8,527 miliardi di euro2012
8,600 miliardi di euro2011
8,697 miliardi di euro2010
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
11
Le risorse
Nonostante le politiche sociali non siano una diretta competenza
regionale, la Giunta ha ritenuto importante in un momento di crisi
come quello attuale mantenere alto il proprio contributo. A fronte di
una fortissima diminuzione di risorse da parte dello Stato centrale
su questo capitolo, la Regione Piemonte è rimasta al fianco degli enti
locali nel supporto delle categorie più fragili e a rischio della comu-
nità piemontese.
Obiettivi e azioni
L’impegno finanziario della Regione è stato accompagnato da
una rivisitazione delle modalità di organizzazione e gestione
dei servizi sociali:
›	 Riorganizzazione delle forme associative per l’esercizio della
funzione dei servizi sociali;
€ 162,780 mln
€ 102,689 mln
€ 120,749 mln
€ 151,096 mln
€ 131,150 mln
€ 214,258 mln
€ 155,836 mln
€ 180,064 mln
€ 184,116 mln
€ 148,110 mln
Risorse totali Risorse regionali
2014
2013
2012
2011
2010
POLITICHE
SOCIALI
12
›	 Definizione del budget di finanziamento delle prestazioni e
degli interventi territoriali compresi nelle macro-aree temati-
che: famiglia e minori, disabili e anziani;
›	 Modifica dei criteri di riparto del Fondo regionale indistinto;
›	Introduzione di un nuovo modello di cure domiciliari in
lungoassistenza;
›	 Sostegno alla rete dei servizi per la prima infanzia;
›	 Revisione dei criteri organizzativi per baby parking e micronidi;
›	 Sostegno alla sussidiarietà e ai progetti di innovazione sociale.
A fronte della grave crisi che ha colpito anche il nostro territorio in
questi anni, una delle priorità di lavoro della Giunta regionale è stata
il supporto alle attività produttive e all’occupazione. Per questo mo-
tivo nei primi 100 giorni di governo della Regione sono stati studiati
un serie di piani specifici per lo sviluppo economico del Piemonte da
1 miliardo di euro complessivi .
Il Piano Straordinario per l’occupazione
Più lavoro, più competitività, più credito e meno burocrazia sono i
quattro pilastri alla base del Piano straordinario per l’occupazione,
predisposto nei primi mesi di governo regionale per fronteggiare
gli effetti più duri della crisi economica. Il piano si è sviluppato at-
traverso 25 misure che hanno visto l’impegno di oltre 390 milioni
di euro. Una delle misure più innovative ha riguardato lo sgravio
fiscale per le imprese che assumono (15mila euro deducibili ogni
anno per 3 anni, raddoppiati se il lavoratore è un under 35 o un
over 50) e gli incentivi agli aumenti di capitale delle PMI (finanziate
176 imprese che hanno aumentato la partecipazione di 85 milioni).
INDUSTRIA,
POLITICHE
ATTIVE PER
IL LAVORO
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
13
Il Piano per la Competitività
‘’Il Piemonte è un’opportunità”: da questa consapevolezza la Regione ha
definito le linee guida del Piano pluriennale per la Competitività 2011-2015,
che ha stanziato 500 milioni di euro per inaugurare una nuova stagione di
riforme a sostegno dell’innovazione, dell’impresa e dello sviluppo. Tre gli assi
di intervento: Competitività delle imprese; Finanza e nuova imprenditorialità;
Ricerca, Università e Innovazione.
Grazie al nuovo contratto di insediamento previsto dal Piano, il Piemonte è di-
ventato uno dei territori del Paese dove è più conveniente insediare una nuova
azienda. Sono una dozzina le nuove imprese italiane e estere che hanno scelto
di produrre in Piemonte usufruendo delle agevolazioni regionali, con l’impegno
a mantenere l’occupazione e a non trasferire gli stabilimenti produttivi.
Il Piano Internazionalizzazione
Un Piano realizzato insieme al Sistema Camerale piemontese per fare in modo
che le Pmi piemontesi possano rafforzare l’export o la loro presenza su nuovi
mercati. Dopo aver già messo in campo le iniziative “multivoucher” per favorire
l’accesso al credito delle imprese che partecipano a manifestazioni internazio-
nali e il Bando per i voucher fiere all’estero, la Regione Piemonte ha messo a
disposizione delle imprese nuovi strumenti concreti: i Progetti integrati di mer-
cato (PIM) e i Progetti integrati di filiera (PIF). Le nuove misure hanno un valore
totale di oltre 13milioni e 500milaeuro, di cui 11 milioni e 400 mila erogati dalla
Regione Piemonte e dalle Camere di commercio piemontesi.
Le piattaforme tecnologiche
La Regione ha confermato il proprio supporto ai settori strategici e più avanzati
dell’industria piemontese, finanziando la piattaforma dell’aerospazio (20 milioni
di euro fondi POR-FESR + 20 milioni da privati) e creando la nuova piattaforma
automotive (30 milioni di euro). In entrambi i casi è stata fondamentale la sinergia
tra grandi e piccole imprese e università per la presentazione di progetti innovativi.
14
Emergenza occupazione
In questi anni la crisi ha colpito pesantemente una regione indu-
striale come il Piemonte. La Giunta regionale ha perciò portato
avanti un’azione mirata per risolvere le tante crisi aziendali che si
sono verificate. È stata inaugurata una nuova stagione nella ge-
stione delle vertenze, attraverso “unità di crisi” capaci di coinvol-
gere trasversalmente i funzionari di più assessorati, con l’obiet-
tivo finale di convincere le aziende a non chiudere. Il modello ha
funzionato in molti casi: Romi-Sandretto, De Tomaso, Abit, Berco,
Opacmare, solo per citare i più importanti.
Per quanto riguarda l’occupazione, ha avuto un ottimo riscontro la
misura sperimentale ‘’Riattivo’’, grazie alla quale sono state rioc-
cupate oltre 1.100 persone (quasi la metà oltre i 45 anni). Analogo
successo per la riforma dei tirocini: oggi il 45% dei tirocinanti vede il
proprio contratto riconfermato.
Dal 2010 ad oggi l’approccio è completamente cambiato. La rivolu-
zione è partita dalle politiche attive: il lavoro si crea soltanto agendo
sulle competenze e sostenendo la persona in cerca di occupazione.
La Regione ha deciso di puntare sulla determinazione di standard
minimi di qualità che i Centri per l’impiego e i soggetti privati devono
rispettare, sulla connessione tra la formazione degli inoccupati e le
esigenze delle imprese.
Giovani
La disoccupazione giovanile è uno dei grandi problemi del presente
e del futuro che le classi dirigenti sono chiamate a risolvere con ur-
genza. La Regione ha messo in campo nuove strategie per dare una
risposta a questa vera e propria emergenza, partendo dalle proprie
competenze specifiche. Da qui la profonda riforma della formazione
professionale, che oggi è finalmente al passo coi tempi e collegata
in presa diretta col mondo del lavoro e delle imprese.
LAVORO
E GIOVANI
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
15
Il Piano Giovani
Dieci iniziative per i giovani piemontesi, con uno stanziamento iniziale di
11 milioni di euro, per favorire un nuovo patto generazionale in favore
dell’occupazione e dell’imprenditorialità rimuovendo gli ostacoli di ac-
cesso al sistema delle opportunità, valorizzando il merito e la creatività.
IoLavoro
Grazie all’iniziativa della Regione ‘IoLavoro’, con le sue due edizioni an-
nuali di incontro tra chi cerca un’occupazione e le aziende che la offrono,
migliaia di giovani hanno potuto trovare un impiego nei settori alberghie-
ro, della ristorazione, della grande distribuzione, del benessere, della
green economy e della comunicazione digitale.
Imprenditoria giovanile
Per chi intende far da sé, la Regione Piemonte ha pensato di mettere a
disposizione nuovi servizi di accompagnamento per la creazione e l’av-
vio di un’impresa, finanziati con 10 milioni di euro; inoltre è stato creato
un fondo di garanzia per l’imprenditorialità giovanile che ha finanziato
nell’ultimo biennio 406 domande per un impegno di oltre 10 milioni di
euro.
In sinergia con in il mondo universitario, la Regione ha sostenuto proget-
ti, ideati da ricercatori e laureati, ad alto tasso di innovazione.
Garanzia Giovani Piemonte
Il Piemonte è stata quest’anno la prima regione del Paese a lanciare
il progetto ‘Garanzia Giovani’. Si tratta di un progetto sperimentale per
ottenere 1.000 occupati in più, attivare 800 tirocini di qualità in Italia e in
Europa e 400 percorsi formativi nelle aziende piemontesi, sostenere 50
persone nella creazione di impresa. Per aderire occorre essere residen-
te o domiciliato in Piemonte ed aver compiuto 15 anni.
16
Nonostante i continui tagli di risorse decisi dallo Stato centrale, la
Giunta regionale è riuscita a trasformare il trasporto ferroviario
piemontese in un sistema moderno ed efficiente. Nel 2010 c’era una
situazione di generale abbandono: servizi scoordinati, nessun inve-
stimento, una rete non regolamentata da un effettivo contratto di
servizio. È stata necessaria una profonda revisione di tutto l’im-
pianto. A partire dall’integrazione ferro-gomma, che ha consentito
l’eliminazione di doppioni sulle medesime tratte, dove si verificava-
no casi di treni o pullman con 8-9 passeggeri per corsa.
La riforma del trasporto in Piemonte ha portato investimenti e nu-
merose novità, come il lancio del Servizio ferroviario metropolita-
no di Torino: oggi conta 8 linee, 93 stazioni in rete, 358 collegamenti
giornalieri, una metro in più con un treno che ogni 8 minuti porta da
Stura a Lingotto. È stato poi completato il Servizio ferroviario regio-
nale, con il principio del cadenzamento di tutte le linee e due cate-
gorie di servizi: 4 linee regionali veloci ed altre 16 regionali. Ogni
giorno vanno sui binari 516 treni che servono 156 stazioni.
Il rinnovamento dei treni ammonta a 280 milioni di euro, e il materiale
sta in parte già circolando, come 80 vagoni ammodernati circolanti
sulla Torino-Milano, 3 nuovi treni Vivalto, 3 nuovi Coradia Meridian ac-
quistati per GTT. È stata resa più efficiente l’offerta su gomma, gestita
da anni dalle Province con scarsa attenzione all’efficienza del servizio
offerto, e sono stati erogati più di 83 milioni di euro come contributo
per sostituire i 680 autobus Euro 0 circolanti in Piemonte.
Infine, il progetto BIP (Biglietto Integrato Piemonte). Investendo più
di 22 milioni di euro è stato messo a punto un innovativo sistema
di bigliettazione elettronica che permette di accedere a qualsiasi
mezzo pubblico appositamente attrezzato. Oggi serve quasi metà
Piemonte. Nelle province di Torino, Cuneo e Asti da mesi si rilasciano
solo tessere BIP, e a breve toccherà a Vercelli, Biella e Novara.
TRASPORTO
AL PASSO
CON I TEMPI
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
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17
INFRASTRUTTURE
Si Tav - Si Terzo valico!
La Giunta regionale ha lavorato in questi quattro anni per consentire
la realizzazione di due infrastrutture fondamentali per lo sviluppo
economico del Piemonte: la nuova linea ferroviaria Torino-Lione
e il Terzo Valico dei Giovi. Per agevolare le ricadute positive sulle
imprese del Tav, la Giunta ha predisposto la legge regionale Cantie-
ri-Sviluppo-Territorio. Inoltre è stato ideato il progetto ‘Smart Susa
Valley’ per la definizione di un pacchetto di interventi che proprio
in questi mesi porterà alla realizzazione delle prime 25 opere per
complessivi 10 milioni di euro (a cui si aggiungono fondi europei e
di Finpiemonte): si va dalla manutenzione di edifici scolastici al mi-
glioramento della sicurezza stradale e delle criticità idrogeologiche,
dalla riqualificazione di edifici storici di pregio, alla metanizzazione
di nuove zone del territorio. Su richiesta degli enti locali, la Giunta
regionale ha stabilito di realizzare analoghi interventi nei Comuni
interessati dal Terzo Valico.
A Caselle e Malpensa in treno!
Nell’ottica di una moderna integrazione delle diverse modalità
di trasporto, la Giunta regionale, grazie ad uno stanziamento di
180 milioni di euro, ha indetto la gara di appalto per il collegamento
ferroviario tra Torino e l’aeroporto di Caselle: con la realizzazione
dell’interconnessione Rebaudengo-Grosseto sarà possibile dalle
stazioni del Servizio ferroviario metropolitano di Torino arrivare di-
rettamente in aeroporto.
Nella stessa ottica la Regione ha finanziato la variante di Galliate,
per raggiungere in treno da Novara l’aeroporto di Malpensa
(80 milioni di euro). Altre opere importanti in via di realizzazione sono
l’elettrificazione della ferrovia Alba-Bra (10 milioni di euro) e la linea
SFM5 Orbassano-Stura in compensazione al Termovalorizzatore
del Gerbido di Torino (18,5 milioni di euro).
18
Per la Giunta regionale Ricerca e Innovazione sono stati
due elementi chiave per il rilancio del Piemonte: su queste
basi sono stati investiti 500 milioni di euro sul Piano per
la Competitività 2011-2015, 400 milioni di euro sul Piano
straordinario per l’Occupazione e sono stati finanziati progetti
industriali d’avanguardia in settori come automotive, aerospazio,
agroalimentare, tessile, chimica, meccatronica e tecnologie
“verdi”, a cui concorrono anche i 100 milioni di euro dell’accordo
di programma siglato con il Ministero della Ricerca.
Numerosi sono stati gli interventi per ridurre il divario digitale:
sostegno a progetti dei Wireless Internet Service Providers
(2 milioni di euro), wi-fi libero e gratuito, sviluppo della tecnologia
digitale nel sistema radiotelevisivo (4 milioni di euro).
Grande l’impegno della Regione in campo energetico: più di
270 milioni di euro, il 25% del programma operativo del Fondo
europeo di sviluppo regionale, sono stati destinati ad interventi
in questo settore.
Su tutti, le due edizioni del bando per la razionalizzazione dei
consumi negli edifici pubblici non residenziali (40 milioni di
euro), la riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale
pubblica delle ATC (30 milioni di euro), le due edizioni del bando
per interventi di efficienza ed energie rinnovabili nelle pmi
piemontesi (110 milioni di euro), i bandi per gli edifici ad energia
quasi zero (1 milione di euro), per l’efficienza energetica degli
edifici pubblici (6,7 milioni di euro), l’uso di fonti rinnovabili nelle
imprese (11 milioni di euro).
Il Piemonte è all’avanguardia in sanità e mobilità sostenibile:
1,2 milioni di euro per il progetto del Polo scientifico di Novara
sulle malattie autoimmuni, un’eccellenza nazionale, e 1,5 milioni
di euro per creare la prima rete di ricarica per autovetture elet-
triche in Italia.
RICERCA E
INNOVAZIONE
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
19
TURISMO,
UN’INDUSTRIA
DI SUCCESSO
In Piemonte il turismo continua a crescere
Una mirata promozione del nostro territorio da parte della
Regione sui principali mercati nazionali ed esteri in questi
ultimi quattro anni ha permesso di centrare un risultato davvero
significativo: il Piemonte è l’unica regione del Paese ad aver
incrementato le presenze turistiche. In controtendenza rispetto
alla flessione registrata a livello nazionale, nella nostra regione,
dal 2010 ad oggi, i flussi turistici hanno avuto costantemente un
segno più, sfiorando 13 milioni di presenze e superando oltre
4 milioni di arrivi. Il settore oggi può contare su oltre 33 mila
aziende, che sviluppano il 5% del Pil piemontese, per un giro
d’affari di oltre 6 miliardi di euro.
Primi in italia a lanciare un portale per le prenotazioni
online
Tra le molte iniziative regionali in ambito turistico ha riscosso
un gradimento particolare ‘BookingPiemonte.it’, un portale
attraverso il quale si può acquistare, oltre al pernottamento,
un intero carrello di prodotti: skipass, biglietti per concerti,
musei, mostre e grandi eventi, ma anche pacchetti turistici
personalizzabili. Conveniente per l’utente per le bassissime
commissioni applicate, il portale è interamente a costo zero per
la Regione.
Sostegno più equo al sistema neve
Uno dei comparti più attrattivi del Piemonte, il sistema neve, ha
potuto beneficiare della modifica della normativa di riferimento,
la legge regionale n.2/2009. La riforma ha voluto riequilibrare
il supporto economico al circuito neve, sostenendo in modo più
equo tutte le stazioni sciistiche, dalle grandi alle piccole.
20
Pronti per la sfida dell’Expo 2015
Il Piemonte è la prima regione ad aver siglato un accordo
di sinergia con i vertici di Expo. I due obiettivi su cui si sono
concentrati gli sforzi riguardano la promozione e la vendi-
ta dell’eccellenza enogastronomica piemontese durante i
sei mesi dell’evento e il dirottamento sul Piemonte di alme-
no il 15% dei 20 milioni di visitatori attesi a Milano nel 2015.
4,5 mln
n. di visitatori
Trend di arrivi turistici in Piemonte 2004-2013
4,0 mln
3,5 mln
3,0 mln
2,5 mln
2,0 mln
1,5 mln
3,29
2005
2,87
2004
4,28
2013
4,27
2012
4,25
2011
4,09
20102009
3,48
3,87
2008
3,35
2007
3,31
2006
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
21
SCUOLA E
ISTRUZIONE
Un piano straordinario per la sicurezza delle scuole
Grazie a un investimento di oltre 50 milioni di euro sono stati
attivati più di 200 interventi sulle scuole di tutto il territorio regio-
nale. Tra i primi a chiedere di cancellare l’edilizia scolastica dai
vincoli del patto di stabilità, il Piemonte è stato anche la prima
Regione a decidere di sbloccare autonomamente sul proprio ter-
ritorio il 100% delle spese riguardanti la messa in sicurezza delle
scuole, attraverso la cosiddetta “Regionalizzazione del Patto”.
Garantita l’apertura di tutte le scuole, anche in
montagna
Nonostante la pesante riduzione degli organici scolastici previsti
dallo Stato centrale, in Piemonte, grazie all’impegno di 20 milioni
di euro da parte della Regione è stato possibile effettuare oltre
1000 assunzioni e garantire il personale scolastico nelle scuole
piemontesi: dagli insegnanti, ai docenti di sostegno, ma anche bi-
delli e personale amministrativo.
Nel dimensionamento della rete scolastica richiesta dal Ministe-
ro, la Giunta regionale ha ritenuto fondamentale garantire l’a-
pertura di tutte le scuole del Piemonte, anche in montagna e nei
piccoli centri.
Campagna tra gli studenti contro il gioco d’azzardo
patologico
Migliaia di studenti delle scuole di II grado di tutto il territorio
piemontese sono stati coinvolti nella prima campagna regionale
sui rischi legati alle ludopatie. La lotta alla piaga del gioco è
importante che possa iniziare fin dall’adolescenza.
22
AGRICOLTURA
Anticipo dei contributi comunitari Pac
Il Governo regionale ha ritenuto importante in questi anni garan-
tire sempre alle aziende agricole le risorse necessarie per poter
superare l’attuale congiuntura economica sfavorevole.
In quest’ottica, per 3 anni consecutivi, la Giunta Cota ha garantito
alle realtà agricole piemontesi l’anticipo dei fondi comunitari ad
esse dovuti: nel 2011 oltre 102 milioni di euro, quasi 51 milioni di
euro nel 2012, 60 milioni di euro nel 2013. In Italia solo Piemonte
e Lombardia hanno tagliato un simile traguardo.
Psr: rimediato agli errori del passato con una nuova
programmazione
Utilizzando le misure del Programma di sviluppo rurale, dal 2010
al 2014, si è proceduto all’erogazione di 510 milioni di euro a be-
neficio delle aziende agricole.
Sono stati risolti i problemi di inefficienza legati alla pianificazio-
ne passata ed è stato impostato il nuovo Psr 2014-2020, che potrà
contare su una dotazione di 1 miliardo e 93 milioni di euro, 119
milioni di euro in più rispetto al precedente.
Promozione agroalimentare: il Piemonte la Regione
che investe di più
Nessuna Regione ha investito in azioni promozionali come il Pie-
monte, che ha così voluto sostenere le sue eccellenze enoga-
stronomiche: 12,7 milioni di euro per le produzioni di qualità,
25,5 milioni di euro per il comparto frutta, 70 milioni di euro
nell’ambito dei contributi comunitari per il settore vitivinicolo
(8,3milionidieuropergliinvestimenti,22,6milionidieuroperivigneti,
38 milioni di euro per promuovere i vini nei Paesi extraeuropei).
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
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URBANISTICA,
CASA, OPERE
PUBBLICHE
Tempi certi per i piani regolatori
Con l’approvazione dopo ben 35 anni di una nuova legge urbanisti-
ca, la Giunta Cota è riuscita a dare un taglio netto alla burocrazia e
ai tempi biblici delle procedure in un settore che da tempo richie-
deva risposte concrete.
Ai Comuni è stato messo a disposizione uno strumento normati-
vo moderno, agile e funzionale per l’approvazione in tempi certi
dei piani regolatori.
Ridotti i tempi di approvazione
dei piani regolatori
da 5 anni ad un anno e mezzo.
Semplificazione, sburocratizzazione, taglio dei tempi, sussidiarietà,
tutela del consumo del territorio: queste le parole chiave della nuova
legge. La gestione delle pratiche per via solo telematica, inoltre, intro-
duce il Piemonte nel mondo “dell’urbanistica senza carta”.
Opere pubbliche
Dal 2010 ad oggi sono stati sbloccati 110 milioni di euro per i pa-
gamenti dei danni provocati da eventi atmosferici, consentendo ai
Comuni e alle Province di recuperare risorse anticipate negli anni
e il pagamento delle imprese sul territorio. Sempre per gli eventi
alluvionali sono stati spesi ulteriori 128 milioni di euro per nuovi
interventi.
Inoltre sono stati erogati ai Comuni piemontesi con risorse regionali,
oltre 64 milioni di euro di pronto intervento e opere pubbliche, di
cui 48 milioni a mutuo per il recupero del patrimonio comunale.
24
Casa
In questi quattro anni di governo della Regione, la Giunta Cota ha
dimostrato grande sensibilità ed attenzione al tema della casa.
26 milioni di euro di fondi regionali sono stati dedicati al
finanziamento del secondo biennio del Programma Casa: sono così
ripartiti i lavori per la costruzione di 276 nuovi alloggi di edilizia sov-
venzionata, che rappresentano una risposta concreta alla crescente
emergenza abitativa ed anche un impulso positivo al settore edilizio.
Complessivamente con il Programma Casa la Regione Piemonte ha
realizzato, ad oggi, 7.570 alloggi con un impegno finanziario di 403
milioni di euro.
Sul bilancio di previsione 2014 è previsto uno stanziamento ulteriore
di 49 milioni di euro.
Con 10 milioni di euro la Regione ha sostenuto il Fondo Affitti, for-
nendo in questo modo un aiuto concreto ai cittadini che incontrano
difficoltà per il pagamento dell’affitto dell’abitazione in cui vivono.
Con ulteriori 1,5 milioni di euro le Agenzie per la locazione hanno
potuto aiutare le famiglie che ricercano una casa da affittare e
fornire garanzie ed incentivi economici ai proprietari e agli in-
quilini. Un obiettivo raggiunto dalla Regione nel 2013 con risorse
proprie, dopo due anni di stallo dovuti al mancato trasferimento
delle risorse dello Stato.
Nel 2011 è stata approvata la legge sul Piano Casa, che ha rilan-
ciato gli investimenti nel settore delle costruzioni, grazie a pro-
cedure meno restrittive per quanto riguarda la ristrutturazione
e l’ampliamento degli edifici uni e bifamiliari, oltre che per gli
interventi sui fabbricati artigianali, produttivi e direzionali, che
per rinnovate esigenze produttive e tecnologiche hanno dovuto
adeguarsi a nuovi cicli di produzione.
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
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L’artigianato ha potuto contare su oltre 50 milioni di euro di
risorse regionali per il sostegno delle imprese durante la crisi.
È stata garantita la continuità operativa del Fondo Artigianato
favorendo, con una dotazione di oltre 150 milioni di euro,
investimentiedinterventidiammodernamentoodimessaanorma.
Altre misure sono servite per ridurre il costo dei finanziamenti
bancari e dei leasing e per favorire l’accesso al credito.
La soppressione dell’albo delle imprese artigiane è stata resa
possibile attraverso la razionalizzazione dell’acquisizione della
qualifica ed ha permesso un risparmio annuo di 1,4 milioni di
euro. Questa riforma ha portato ad una maggiore valorizzazione
del Marchio di Eccellenza Artigiana.
Per aiutare il commercio sono stati stanziati:
›	 2 milioni di euro per le associazioni nate per aggregare e
rilanciare le piccole realtà commerciali urbane,
›	 1,7 milioni di euro per i progetti di riqualificazione degli spazi
commerciali,
›	 1 milione di euro per gli eventi fieristici.
Il sostegno al credito per il commercio è stato garantito dai
110 milioni di euro del Fondo rotativo, sezione Commercio.
Per ammodernare le aree mercatali e fieristiche pubbliche la
Regione ha inoltre stanziato 15 milioni di euro.
Una particolare attenzione è stata dedicata ai carburanti alter-
nativi. La Giunta regionale ha promosso un importante progetto
per la metanizzazione della rete autostradale, inserendo per
legge l’obbligo per i nuovi distributori di disporre di almeno una
pompa a gpl o metano.
ARTIGIANATO
E COMMERCIO
26
MONTAGNA
Le politiche messe in campo dalla Giunta regionale hanno per-
messo alla montagna di poter contare ogni anno su risorse certe.
Per utilizzarle al meglio, è stata promossa una strategia unitaria
e coordinata dei soggetti coinvolti, che ha garantito più chance di
occupazione e sviluppo in aree montane.
Ecco alcune delle misure dedicate al sostegno, alla valorizzazio-
ne ed alla promozione della montagna in Piemonte:
›	 474 milioni di euro per i progetti finanziati con i fondi europei
›	 117 milioni di euro per gli interventi inseriti nel fondo regionale
›	 3,5 milioni di euro per il mantenimento dei servizi scolastici e
per l’acquisto o la riparazione di scuolabus
›	 930.000 euro per la riqualificazione delle vie ferrate, siti di ar-
rampicata, itinerari escursionistici.
›	 400.000 euro per l’occupazione o il trasferimento di nuove im-
prese nei Comuni montani
›	 l’approvazione della nuova legge sulla montagna
›	 l’introduzione del modello turistico-ricettivo dell’albergo diffuso
Piemonte Outdoor
È stato messo on line Piemonteoutdoor.it, portale ricco di infor-
mazioni sulle opportunità sportive, enogastronomiche, culturali
e turistiche che la montagna piemontese offre in ogni momento
dell’anno.
Post Olimpico
Per evitare che gli impianti costruiti per le Olimpiadi invernali 2006
diventino “cattedrali nel deserto”, è stato definito con i Comuni olim-
pici un sistema di gestione unitaria ed associata delle opere di inne-
vamento e di risalita ed è stato avviato il primo piano da 8 milioni di
euro per finanziare 20 interventi.
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
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AMBIENTE
Filiera legno-energia
Comuni montani e imprese hanno ricevuto contributi per
1.435.000 euro per realizzare impianti di produzione energetica
conlegnamelocale.Sipossonocosìgarantireenergiaverdeperun
valore di 3 milioni di euro l’anno e creare 50 nuovi posti di lavoro.
Sentieri
Con uno stanziamento di 14 milioni di euro la Regione è intervenuta
sulla rete escursionistica regionale permettendo la valorizzazione
di 6.500 chilometri di sentieri.
Aria
La salubrità dell’aria costituisce un elemento fondamentale per la
qualità della vita dei cittadini e la Regione Piemonte in questi anni
ha varato politiche importanti per la riduzione dell’inquinamento
sui nostri territori. Sono stati investiti 330 milioni di euro per
diminuire le emissioni in atmosfera (rinnovo del parco veicolare
pubblico e privato, bike sharing, incentivi per il miglioramento
energetico degli edifici) che hanno attivato investimenti per
1 miliardo di euro. È stato inoltre aperto un bando per 5 milioni
di euro per rendere più efficienti e meno inquinanti i sistemi di
riscaldamento delle abitazioni.
La Regione è stata parte attiva nell’elaborazione di strategie comuni
contro l’inquinamento atmosferico nella Val Padana, perché soltanto
un coordinamento delle politiche ambientali di tutte le Regioni del
Nord può concretamente risolvere i picchi di smog che per molti
giorni all’anno riguardano un territorio geograficamente molto
svantaggiato su questo fronte.
28
Nell’ottica di una maggiore semplificazione della burocrazia, la Giunta regionale ha
eliminato l’obbligo annuale del “Bollino blu” per oltre 2 milioni di automobilisti. I
controlli sulle emissioni delle auto vengono del resto già garantiti da altre procedure
previste per legge.
Rifiuti
La Regione Piemonte è stata in questi anni in prima linea nel supporto degli Enti locali
nel costante miglioramento delle pratiche per un corretto smaltimento dei rifiuti. Gli ot-
timi indici di raccolta differenziata sui nostri territori, che superano in molte zone il 60%
grazie all’impegno dei cittadini e degli amministratori locali, consente alla nostra Regio-
ne un’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti. Per non vanificare questo risultato,
raggiunto con grandi sacrifici in questi anni, la Giunta ha scelto di non accettare rifiuti
provenienti da altre Regioni del Paese, nella convinzione che solo la responsabilizza-
zione di tutti i territori possa portare ad un reale progresso delle politiche ambientali.
Acqua
L’acqua è un bene che sta diventando sempre più prezioso e che deve essere tutelato
come patrimonio di tutti. La Regione ha in questo senso realizzato una riforma dei pro-
cedimenti per la concessione delle derivazioni idriche e ha inoltre approvato un nuovo
regolamento per i canoni di concessione delle acque minerali destinate all’imbottiglia-
mento che consente un miglior uso dell’acqua e una difesa dei livelli occupazionali delle
zone svantaggiate.
Corona verde
Nell’ambito dell’integrazione delle Residenze reali con i parchi dell’area metropolitana
di Torino, la Giunta regionale ha stanziato 10 milioni di euro per 30 progetti di riqua-
lificazione ambientale e valorizzazione del patrimonio storico-culturale. La misura ha
coinvolto oltre 90 Comuni.
Parchi
Nel 2011 è entrata in vigore la nuova legge sui parchi, che ha accorpato le aree protette,
rendendole strutture più snelle, meno burocratizzate e più fruibili per i cittadini. Sono
state gettate le basi per farne una risorsa turistica ed ambientale in grado di attirare
un numero sempre crescente di visitatori. La Regione ha inoltre istituito il Centro per la
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
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conservazionedeiSacriMonti.Perfacilitarelavisitadituttiiparchidel
Piemonte,sfruttandolenuovetecnologie,sonostatecreatenumerose
applicazioni per smart-phone dedicate.
Protezione civile
Se in questi quattro anni il maltempo che a più riprese si è abbattuto
sul Piemonte non ha causato tragedie è stato anche grazie all’azione
di costante prevenzione e monitoraggio attuata dal sistema piemon-
tese di Protezione civile. La Giunta regionale ne ha garantito la pie-
na operatività, nonostante le riduzione di risorse da parte dello Stato
centrale. La Protezione Civile piemontese rappresenta un sistema
di eccellenza nel panorama nazionale, che può contare su oltre
15.000 volontari e un metodo di risposta ed intervento tra i migliori
del mondo: la troviamo infatti impegnata in teatri operativi nazionali
ma anche internazionali. La Regione ha istituito il Coordinamento
regionale del volontariato, che insieme al Corpo Antincendi boschi-
vi, Alpini e Carabinieri rappresenta la colonna portante del sistema
di pronto intervento.
Difesa del suolo
La Giunta regionale ha investito circa 85 milioni di euro per la mes-
sa in sicurezza del territorio, con interventi mirati nelle zone più a
rischio della regione. Questi interventi hanno permesso di mitigare i
danni del maltempo e di salvare vite umane, come ad esempio in oc-
casione dell’ultima alluvione che ha colpito Alessandria. Con l’accor-
do di programma sottoscritto col Ministero dell’Ambiente, la Regio-
ne Piemonte ha dato il via ad un importante piano di 217 interventi,
per un totale di circa 65 milioni di euro. Sono inoltre state realizzate
opere contro il rischio idraulico per circa 20 milioni di euro e inter-
venti di pulizia in alveo su quasi 600 km di fiumi.
DIFESA
DEL SUOLO
30
DIRITTO
ALLO STUDIO
UNIVERSITARIO
La Giunta regionale ha stanziato quasi 50 milioni di euro per le
borse di studio universitarie ed ha confermato anche per il 2014
la propria quota, nonostante la continua e progressiva riduzione
dei fondi statali.
Il governo regionale ha ritenuto fondamentale rivedere radical-
mente il sistema delle borse di studio, introducendo il merito
come vero principio per la distribuzione delle risorse e mettendo
fine alla stagione dei ‘contributi a pioggia’.
Prima della riforma, infatti, era possibile ottenere la borsa di stu-
dio anche con la media del 18; oggi, invece, verranno realmente
supportati e premiati gli studenti più meritevoli.
Con l’anno accademico 2013-14, insieme agli atenei, la Regione
ha deciso di introdurre dei criteri con standard europei, che pre-
vedono delle medie normalizzate per ogni singolo corso di laurea,
conferendo maggiore equità rispetto al passato.
Così, per un corso più difficile, la media richiesta sarà più bassa
e viceversa. Questa modifica ha subito determinato una migliore
distribuzione degli idonei su tutto il territorio piemontese, nonché
un aumento degli stessi del 25% rispetto all’anno precedente.
È stato anche approvato in Giunta, e presentato in Commissione
consiliare, un disegno di legge di riforma del diritto allo studio
piemontese, che si propone un maggior numero di interventi
a favore degli studenti e più flessibilità nella scelta dei servizi.
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
31
La nuova legge sugli enti locali del settembre 2012 e la nuova
legge sulla montagna del marzo 2014, rappresentano una
profonda riforma dei rapporti tra le amministrazioni dei territori
del Piemonte, nell’ottica di una maggiore efficienza e una chiara
definizione delle competenze.
Lo spirito delle riforme è quello di valorizzare il ruolo dei
Comuni e garantire la libertà di scelta delle forme di gestione
associata delle funzioni fondamentali, consentendo pari dignità
di trattamento tra le unioni e le convenzioni tra enti.
Il superamento delle Comunità montane, previsto dalla
normativa statale, viene articolato nella riforma attraverso
l’unitarietà del territorio montano nelle zone marginali. L’ utilizzo
del Fondo regionale per la montagna è assicurato grazie ad
un’armonica distinzione per fasce altimetriche in base alla zona
alpina o appenninica. Con le Unioni montane è stato inoltre dato
risalto all’esercizio delle funzioni di promozione, alla tutela e allo
sviluppo della montagna .
Per l’incertezza amministrativa originata dal disegno di legge
nazionale sulle città metropolitane, è stato costituito un tavolo di
lavoro per la riorganizzazione delle funzioni della Regione e degli
enti locali e si è dato corso con l’Unione delle Province piemontesi
ad un’analisi delle funzioni trasferite dalla Regione, per ottenere
un quadro preciso sui compiti provinciali.
Patto di stabilità
La Giunta regionale ha sempre avuto una posizione molto criti-
ca rispetto al Patto di stabilità nazionale, che soffoca le ammini-
strazioni locali. Con la ‘regionalizzazione’ del Patto, la Regione
è riuscita a liberare 950 milioni di euro per Comuni e Province,
ENTI LOCALI
E SICUREZZA
32
che hanno così potuto sbloccare i pagamenti alle imprese per
lavori già svolti e quindi immettere risorse nell’economia dei
rispettivi territori in un periodo di particolare difficoltà e crisi.
Sicurezza
La Regione Piemonte ha svolto in questi anni con grande impe-
gno e attenzione la competenza regionale di coordinamento delle
polizie locali. Soprattutto nei Comuni più piccoli, la Polizia Muni-
cipale rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la
vita di tutti i giorni.
La Giunta regionale ha dedicato grande attenzione alla formazio-
ne degli agenti di Polizia locale. Inoltre, grazie alla legge regiona-
le sugli enti locali del 2012, oggi le amministrazioni locali possono
lavorare al meglio nell’ambito della sicurezza esercitando questa
funzione in forma associata.
I nuovi strumenti normativi sulla sicurezza integrata consentono
di andare al di là della semplice attività repressiva della crimina-
lità, ponendo l’attenzione anche su altre azioni, come la preven-
zione sociale, ambientale ed urbanistica. Va in questa direzione il
finanziamento con quasi 800.000 euro di 81 progetti di sicurezza
integrata, che hanno coinvolto enti pubblici e privati nel soste-
gno alle fasce deboli ed alle vittime di reati, nonché nella preven-
zione sociale e nel rafforzamento della vigilanza. È stata inoltre
incentivata la diffusione di sistemi di videosorveglianza, con la
Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Totale
Comuni 47.150.000 227.170.000 113.580.000 151.900.000 78.550.000 618.350.000
Province 17.850.000 142.820.000 87.760.000 53.200.000 26.180.000 327.810.000
Totale 65.000.000 369.990.000 201.340.000 205.100.000 104.730.000 946.160.000
dati in milioni di euro
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
33
diffusione di una piattaforma che consente a decine di Comuni
di convertire tramite Internet le vecchie telecamere in un nuovo
sistema digitale che aumenta la sicurezza dei propri territori.
Ai comandi di Polizia municipale dei capoluoghi è stato dato
accesso alle tecnologie del Laboratorio del comando di Torino
per l’analisi di falsi documentali, sostanze stupefacenti e foto-
segnalazioni.
La Regione Piemonte ha guardato alla cultura in questi anni
come ad un motore di sviluppo economico, sociale e occupazio-
nale per il territorio, una “nuova fabbrica di lavoro”, che ha sa-
puto esprimere 121.000 posti di lavoro, il 6% dell’occupazione
totale in Piemonte.
La Giunta regionale ha lavorato con impegno su una più corret-
ta distribuzione delle risorse, riportando il bilancio del settore
in equilibrio.
Sono stati azzerati gli effetti degli impegni di spesa ereditati che
non avevano reale copertura di cassa ed ora finalmente la cul-
tura piemontese può contare sulla certezza delle risorse e sulla
possibilità di fare programmazione delle attività attraverso un
bilancio biennale.
Sono state definite nuove regole per sostenere le iniziative
culturali: per ricevere i contributi della Regione ora si devono
rispettare criteri come il merito, la sostenibilità dell’evento, le
ricadute occupazionali ed economiche, e, per la prima volta, il
ricorso al volontariato.
Grande attenzione è stata dedicata ai beni culturali. Con un
investimento di oltre 18 milioni di euro di fondi europei, sono
CULTURA
34
stati realizzati interventi strutturali e restauri di musei, castelli
e dimore reali, dal Castello di Racconigi al Mastio della Citta-
della di Torino, dal Castello di Novara alla Palazzina di Caccia
di Stupinigi.
Il Piemonte è diventato leader in Italia nel settore del cinema,
grazie a Museo nazionale del Cinema, Torino Film Festival, Film
Commission e FIP: solo nel 2013 sono stati girati 70 film, che
hanno determinato 16 milioni di euro di ricadute economica ed
impegnato 700 tecnici ed oltre 6.000 comparse locali.
Il libro è diventato una filiera economica e occupazionale grazie
a 800 imprese, alle biblioteche, al Circolo dei lettori ed al Salone
Internazionale del Libro, che con suoi 300.000 visitatori garan-
tisce lavoro e ritorni economici ed oggi vale quasi 50 milioni di
euro per il Piemonte.
È stata data nuova vita al Circuito regionale dello Spettacolo dal
Vivo, che ha così potuto finalmente portare in tutto il Piemonte
il teatro, la musica e la danza.
L’impegno della Giunta regionale sulla Reggia di Venaria ha
consentito un grande risultato: la più nota delle residenze
sabaude è oggi uno dei primi 5 siti culturali più visitati d’Ita-
lia con oltre 700.000 presenze annuali. Ottima l’affermazione
delle iniziative nell’ambito dell’arte contemporanea (Artissi-
ma, Castello di Rivoli, Fondazioni Pistoletto, Merz e Sandretto).
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
35
PARI
OPPORTUNITÀ
Piano Famiglia
Con 8 milioni di euro la Giunta Cota ha sostenuto 694 servizi per
la prima infanzia in 273 Comuni piemontesi, anche attraverso la
concessione di aiuti economici alle famiglie.
Credito alle imprese in rosa
Con il fondo regionale per l’accesso al credito di piccole imprese
femminili e giovanili sono state concesse garanzie a 2.300 imprese
con un impegno di 53 milioni di euro.
Conciliazione dei tempi di lavoro
Con 4 milioni di euro sono stati realizzati nuovi servizi per l’infanzia,
attivate 500 postazioni di telelavoro, sostenute centinaia di donne in
part-time, erogati contributi aggiuntivi per 200 papà a tempo pieno
con il progetto “Insieme a papà”, create 56 banche del tempo.
Con oltre 4 milioni di euro di fondi europei sono stati erogati 2.455
voucher attraverso i Centri per l’impiego, sono state formate
617 assistenti familiari e 1.000 famiglie sono state incentivate
con un contributo ad assumere un’assistente.
Contro la violenza
In questi anni la Regione ha messo in campo un impegno importante
contro la violenza verso le donne, declinato attraverso diverse inizia-
tive: 300 donne sono uscite dal tunnel della violenza grazie ad un
bando che ha finanziato con 3 milioni di euro 17 progetti di inseri-
mento lavorativo e recupero dell’autonomia personale; con 300.000
euro è stata supportata l’attività di 14 Centri antiviolenza; oltre 6.000
donne hanno potuto attivare sul proprio cellulare il servizio di tele-
assistenza gratuito Sms Help Donna, che permette loro di sentirsi
più sicure; con il progetto Move Up si è parlato di prevenzione della
violenza in 240 scuole e agenzie formative.
36
Con la Giunta Cota le società partecipate dalla Regione sono
diminuite del 30%, passando da 58 a 41. Una decisione che
comporta un risparmio significativo ed un taglio netto agli
incarichi.
Importante è stata la trasformazione di SCR (Società di
Committenza Regionale) in stazione unica appaltante non solo
per gli acquisti della Regione, ma anche per tutti gli enti e i
Comuni convenzionati, diventati in poco tempo centinaia.
La centralizzazione degli acquisti è una rivoluzione, anche
culturale, che permette risparmi e maggiore trasparenza.
Il CSI, il consorzio che gestisce l’informatica regionale, attendeva
da anni un intervento di riorganizzazione e razionalizzazione.
La Giunta regionale è passata dalle parole ai fatti, investendolo
della responsabilità di garantire la continuità delle commesse e la
gestione dell’informatizzazione della sanità pubblica piemontese.
La Giunta Cota ha avviato un piano di razionalizzazione della
macchina regionale che ha portato ad un risparmio complessivo di
oltre 56 milioni di euro.
Tra gli interventi programmati più significativi vi sono la
digitalizzazione degli archivi, la delocalizzazione dei magazzini, la
gestione interna dei servizi fino ad oggi affidati a terzi (bollo auto,
pratiche di gestione dei bandi e della programmazione europea), la
riduzione della fornitura della carta e delle auto di servizio.
L’incremento del costo del personale dal 2002 (circa 130 milioni
di euro) al 2010 (oltre 180 milioni di euro) ha indotto il governo
regionale a raggiungere una riduzione stabile della spesa con
l’introduzione di incentivi al pensionamento, l’utilizzo del part time,
la revisione dei criteri di mobilità interna.
PARTECIPATE
REGIONALI E
PERSONALE
2010-2014
QUATTRO ANNI DI LAVORO
PER IL PIEMONTE
DELLA GIUNTA COTA
37
Con la riduzione della spesa la Regione ha potuto stabilizzare
tutti i dipendenti a tempo determinato e si potranno indire nuovi
concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 80
persone.
Inoltre, per la prima volta, la Regione ha potuto distribuire parte
delle economie ottenute ai dipendenti regionali secondo un
reale criterio di merito e come riconoscimento del lavoro svolto.
38
Impianti sportivi più sicuri e finanziamenti agevolati
Lo sport in Piemonte rappresenta una realtà in espansione,
su cui la Regione ha deciso di scommettere, a partire dalla
sicurezza. Per questo motivo è stato varato un Piano da
15,5 milioni di euro, con interventi su 289 impianti, tra cui
31 palestre all’interno di scuole, per renderle più sicure e
potenziarne l’uso negli orari extra scolastici al servizio di tutti i
cittadini. Grazie alla collaborazione con il Credito Sportivo sono
stati inoltre attivati 700 finanziamenti agevolati con una quota
degli interessi a carico della Regione.
Sport a scuola
Col nuovo Testo Unico sullo Sport, la Regione ha posto le basi
per l’espletamento di almeno due ore di attività fisico-motoria
con istruttori specializzati nella scuola primaria. La pratica
dello sport fin dai primi anni d’età porta ad una migliore qualità
di vita e ad una minore incidenza delle patologie.
Sostegno ai giovani talenti e ai grandi eventi
La politica di sostegno allo sport giovanile da parte della
Regione si è concretizzata attraverso la cooperazione dei comi-
tati regionali delle Federazioni sportive ed il supporto dell’atti-
vità agonistica dei giovani talenti piemontesi. La Regione è stata
altresì protagonista nella realizzazione di grandi eventi sportivi
di prestigio mondiale, ma allo stesso modo ha sostenuto le tante
attività a livello locale che consentono a tutti di praticare le più
diverse discipline sportive.
LO SPORT
IN PIEMONTE
I.P.

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Bilancio di fine mandato della Regione Piemonte

  • 1. QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE BILANCIO DI FINE MANDATO DELLA GIUNTA COTA 2010-2014
  • 2.
  • 3. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 3 In questi quattro anni di governo del Piemonte, la Giunta regionale ha conseguito risultati importanti e concreti, che riguardano molto da vicino la vita dei cittadini piemontesi. Fin dai primi mesi di lavoro ci siamo dovuti confrontare con problemi mai risolti da alcuno in precedenza, che hanno rischiato di mandare la Regione Piemonte in dissesto finanziario. Abbiamo ereditato circa 11 miliardi di debiti e una spesa sanitaria fuori controllo: nel 2014 restituiamo ai piemontesi una Regione in pareggio di bilancio con risorse proprie e una Sanità con i conti in ordine e con servizi al livello dei migliori Paesi d’Europa. Il grande lavoro fatto in questa legislatura è stato del resto certificato proprio quest’anno dalla prestigiosa agenzia di rating Moody’s, che ha rivisto da ‘negativa’ a ‘stabile’ la prospettiva dei conti del Piemonte. Nonostante i continui tagli dello Stato centrale, l’assenza di una politica industriale nazionale, le esigue competenzeerisorseregionali,abbiamosaputogestireunadellecrisi economiche ed occupazionali più gravi della storia. Questo perché all’inutile polemica o all’immobilismo, abbiamo sempre preferito la strada della serietà, della responsabilità e del confronto con i problemi concreti. Nonostante l’incomprensibile chiusura anticipata della legislatura, siamo riusciti a realizzare una parte importante del programma con cui ci siamo presentati agli elettori nella primavera del 2010: risanamento dei conti; riforma della sanità; sostegno al lavoro ed alle attività produttive; interventi a favore delle famiglie e della scuola; taglio della burocrazia e dei costi della politica. Oggi possiamo dirlo: il Piemonte è davvero cambiato. Roberto Cota Presidente Regione Piemonte “ ”
  • 4. 4 INDICE BILANCIO......................................................................... 6 SANITÀ............................................................................. 8 POLITICHE SOCIALI........................................................ 11 INDUSTRIA....................................................................... 12 LAVORO E GIOVANI......................................................... 14 TRASPORTI..................................................................... 16 INFRASTRUTTURE......................................................... 17 RICERCA E INNOVAZIONE.............................................. 18 TURISMO.......................................................................... 19 SCUOLA E ISTRUZIONE................................................. 21 AGRICOLTURA................................................................. 22
  • 5. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 5 URBANISTICA, CASA, OPERE PUBBLICHE.................. 23 ARTIGIANATO E COMMERCIO........................................ 25 MONTAGNA...................................................................... 26 AMBIENTE........................................................................ 27 DIFESA DEL SUOLO........................................................ 29 DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO...................... 30 ENTI LOCALI E SICUREZZA........................................... 31 CULTURA......................................................................... 33 PARI OPPORTUNITÀ....................................................... 35 PARTECIPATE REGIONALI E PERSONALE................... 36 SPORT.............................................................................. 38
  • 6. 6 Nella primavera del 2010 , in coincidenza col periodo d’insedia- mento della Giunta, la Regione Piemonte ha seriamente rischiato il default finanziario: l’enorme debito accumulato negli anni (circa 11 miliardi) e una spesa sanitaria lasciata per troppo tempo fuori controllo, avevano portato l’Ente ad un passo dalla paralisi. Dopo quattro anni di lavoro e di riforme, la Giunta regionale è riuscita a far superare l’emergenza al Piemonte, mettendo sotto controllo la spesa sanitaria e reimpostando un modello in grado di soppor- tare anche i continui tagli di trasferimenti dallo Stato centrale. Oggi la Regione Piemonte ha i conti in ordine e può guardare al futuro con maggiore ottimismo. Miglioramento outlook Moody’s Passa da negativo a stabile l’outlook della Regione Piemonte secondo l’agenzia di rating Moody’s. Il giudizio di Moody’s tiene oggettivamente conto degli sforzi compiuti negli ultimi anni dalla Regione, in particolare sulla copertura del disavanzo accumula- to negli esercizi del passato. La certificazione del miglioramento delle prospettive economico finanziarie del Piemonte da parte di un’agenzia internazionale conferma la concretezza del lavoro svolto dalla Giunta. Pareggio di bilancio con le sole entrate ordinarie La reimpostazione del bilancio ha permesso di ottenere nel 2014 il pareggio esclusivamente con le entrate ordinarie. Senza la ne- cessità di ricorrere ad entrate straordinarie come prestiti o mu- tui, oggi si tengono in equilibrio i conti della Regione secondo i principi di un risanamento concreto ed effettivo. RISANAMENTO DEL BILANCIO REGIONALE
  • 7. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 7 Fondi europei: Piemonte tra le prime regioni d’Europa Nell’ambito della programmazione 2007/2013 il Piemonte si con- ferma tra le prime regioni d’Europa nell’utilizzo virtuoso delle risorse disponibili. È quanto emerge dai dati relativi alle spese certificate alla Commissione Europea sui POR FESR e FSE al marzo 2014, che hanno visto la nostra regione superare il target inizialmente assegnato. I dati comprovano non solo il rispetto dei vincoli posti dalla Commissione e dal Ministero, ma anche il rag- giungimento con anticipo rispetto alle tempistiche indicate degli obiettivi previsti dai regolamenti. Pagamento debiti alle imprese La Regione Piemonte è stata tra le prime ad attuare le misure per lo sblocco dei pagamenti alle imprese. Complessivamen- te, tra debiti degli enti locali e delle aziende sanitarie, è stato possibile provvedere al pagamento di circa 2 miliardi e mezzo per i crediti scaduti. Un’operazione che ha fornito liquidità al si- stema economico regionale in un momento di crisi, stimolando la ripresa.
  • 8. 8 Uno dei più importanti risultati conseguiti dalla Giunta Regionale riguarda la Sanità. Il Piemonte aveva da molti anni una spesa sanitaria completamente fuori controllo, che drenava moltissime risorse, senza dare in cambio servizi adeguati. Appena insediata, la Giunta ha dovuto affrontare un piano di rientro sulla Sanità imposto dal Governo centrale a causa dell’enorme deficit accu- mulato nel passato. Dal momento che la spesa sanitaria costituisce l’82% del bilan- cio della nostra Regione, non sistemare i conti avrebbe signifi- cato portare l’Ente al disastro e non poter più garantire i ser- vizi sanitari ai cittadini. Attraverso la riforma sanitaria, invece, la Regione è riuscita ad invertire la rotta, bloccando il costante aumento dei costi e arrivando addirittura ad una loro progressiva diminuzione. Nel 2014 la Sanità piemontese riesce finalmente a funzionare soltanto col Fondo nazionale sanitario, senza integrazioni da par- te della Regione. Questo è stato possibile rivedendo profondamente l’organizza- zione ospedaliera sul territorio, eliminando sprechi e doppioni, e avviando ad una centralizzazione degli acquisti di beni e servizi capace di produrre grandi risparmi. L’obiettivo della riforma sanitaria non riguarda ovviamente sol- tanto l’aggiustamento dei conti, ma è stata pensata per offrire al Piemonte una sanità moderna ed al passo con i tempi. Il concetto di ospedale oggi è molto cambiato. Non servono più tante strutture generiche sul territorio che eseguono pochi interventi all’anno, risultando in alcuni casi addirittura rischiosi. Per patologie importanti è meglio farsi curare dove si fanno due interventi l’anno o dove se ne fanno mille? La risposta è scontata e la riorganizzazione della riforma si è basata su questo principio SANITÀ
  • 9. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 9 elementare. Una sanità moderna, quella disegnata dalla riforma, prevede: › ospedali di riferimento in grado di fornire ogni tipo di cura, anche in caso di complicanze; › ospedali cardine per le problematiche acute; › strutture di territorio per le diagnosi e le terapie di base; › C.A.P - Centri di assistenza primaria (già aperti ad Arona, Valenza, Avigliana, Castellamonte, Santhià e Fossano). Le strutture più piccole, che non possono offrire servizi all’altezza di un vero ospedale, sono stati riconvertiti in C.A.P , in centri di ri- abilitazione post acuzie o in centri per persone non autosufficienti. Uno dei cardini della riforma è stata la riorganizzazione del 118, un servizio fondamentale per indirizzare il paziente nel più breve tempo possibile nel centro più idoneo sul territorio. La riforma sanitaria è stata una sfida impegnativa, ma che ha già iniziato a dare i suoi frutti, come testimoniano i dati dell’Agenas del novembre 2013 sul calo della mortalità per le patologie che, con elevata frequenza, determinano ricoveri ospedalieri (malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, dell’apparato respiratorio e traumi gravi.) In questi quattro anni non solo il Piemonte non è peggiorato nell’efficacia delle cure, ma ha addirittura migliorato i parametri rispetto alla media nazionale. In altre parole, le cure ospedaliere sono migliorate
  • 10. 10 Dati economici L’integrazione della Regione al Fondo sanitario nazionale ed alle entrate dirette delle Asl è passata da 400 milioni del 2010 a 0 euro nel 2014. Lo scorso anno sono stati assegnati alle Asl 1 miliardo e 445 milioni di euro per pagare i debiti con i fornitori. Bonus bebè Attivato il numero verde 800.333.444, canale di ascolto dei cittadini. € 5,2 mln usufruiti da 20.630 cittadini 2011 € 3,8 mln stanziati per i cittadini 2013 € 3,7 mln usufruiti da 14.784 cittadini 2012 8,325 miliardi di euro2013 8,527 miliardi di euro2012 8,600 miliardi di euro2011 8,697 miliardi di euro2010
  • 11. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 11 Le risorse Nonostante le politiche sociali non siano una diretta competenza regionale, la Giunta ha ritenuto importante in un momento di crisi come quello attuale mantenere alto il proprio contributo. A fronte di una fortissima diminuzione di risorse da parte dello Stato centrale su questo capitolo, la Regione Piemonte è rimasta al fianco degli enti locali nel supporto delle categorie più fragili e a rischio della comu- nità piemontese. Obiettivi e azioni L’impegno finanziario della Regione è stato accompagnato da una rivisitazione delle modalità di organizzazione e gestione dei servizi sociali: › Riorganizzazione delle forme associative per l’esercizio della funzione dei servizi sociali; € 162,780 mln € 102,689 mln € 120,749 mln € 151,096 mln € 131,150 mln € 214,258 mln € 155,836 mln € 180,064 mln € 184,116 mln € 148,110 mln Risorse totali Risorse regionali 2014 2013 2012 2011 2010 POLITICHE SOCIALI
  • 12. 12 › Definizione del budget di finanziamento delle prestazioni e degli interventi territoriali compresi nelle macro-aree temati- che: famiglia e minori, disabili e anziani; › Modifica dei criteri di riparto del Fondo regionale indistinto; › Introduzione di un nuovo modello di cure domiciliari in lungoassistenza; › Sostegno alla rete dei servizi per la prima infanzia; › Revisione dei criteri organizzativi per baby parking e micronidi; › Sostegno alla sussidiarietà e ai progetti di innovazione sociale. A fronte della grave crisi che ha colpito anche il nostro territorio in questi anni, una delle priorità di lavoro della Giunta regionale è stata il supporto alle attività produttive e all’occupazione. Per questo mo- tivo nei primi 100 giorni di governo della Regione sono stati studiati un serie di piani specifici per lo sviluppo economico del Piemonte da 1 miliardo di euro complessivi . Il Piano Straordinario per l’occupazione Più lavoro, più competitività, più credito e meno burocrazia sono i quattro pilastri alla base del Piano straordinario per l’occupazione, predisposto nei primi mesi di governo regionale per fronteggiare gli effetti più duri della crisi economica. Il piano si è sviluppato at- traverso 25 misure che hanno visto l’impegno di oltre 390 milioni di euro. Una delle misure più innovative ha riguardato lo sgravio fiscale per le imprese che assumono (15mila euro deducibili ogni anno per 3 anni, raddoppiati se il lavoratore è un under 35 o un over 50) e gli incentivi agli aumenti di capitale delle PMI (finanziate 176 imprese che hanno aumentato la partecipazione di 85 milioni). INDUSTRIA, POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO
  • 13. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 13 Il Piano per la Competitività ‘’Il Piemonte è un’opportunità”: da questa consapevolezza la Regione ha definito le linee guida del Piano pluriennale per la Competitività 2011-2015, che ha stanziato 500 milioni di euro per inaugurare una nuova stagione di riforme a sostegno dell’innovazione, dell’impresa e dello sviluppo. Tre gli assi di intervento: Competitività delle imprese; Finanza e nuova imprenditorialità; Ricerca, Università e Innovazione. Grazie al nuovo contratto di insediamento previsto dal Piano, il Piemonte è di- ventato uno dei territori del Paese dove è più conveniente insediare una nuova azienda. Sono una dozzina le nuove imprese italiane e estere che hanno scelto di produrre in Piemonte usufruendo delle agevolazioni regionali, con l’impegno a mantenere l’occupazione e a non trasferire gli stabilimenti produttivi. Il Piano Internazionalizzazione Un Piano realizzato insieme al Sistema Camerale piemontese per fare in modo che le Pmi piemontesi possano rafforzare l’export o la loro presenza su nuovi mercati. Dopo aver già messo in campo le iniziative “multivoucher” per favorire l’accesso al credito delle imprese che partecipano a manifestazioni internazio- nali e il Bando per i voucher fiere all’estero, la Regione Piemonte ha messo a disposizione delle imprese nuovi strumenti concreti: i Progetti integrati di mer- cato (PIM) e i Progetti integrati di filiera (PIF). Le nuove misure hanno un valore totale di oltre 13milioni e 500milaeuro, di cui 11 milioni e 400 mila erogati dalla Regione Piemonte e dalle Camere di commercio piemontesi. Le piattaforme tecnologiche La Regione ha confermato il proprio supporto ai settori strategici e più avanzati dell’industria piemontese, finanziando la piattaforma dell’aerospazio (20 milioni di euro fondi POR-FESR + 20 milioni da privati) e creando la nuova piattaforma automotive (30 milioni di euro). In entrambi i casi è stata fondamentale la sinergia tra grandi e piccole imprese e università per la presentazione di progetti innovativi.
  • 14. 14 Emergenza occupazione In questi anni la crisi ha colpito pesantemente una regione indu- striale come il Piemonte. La Giunta regionale ha perciò portato avanti un’azione mirata per risolvere le tante crisi aziendali che si sono verificate. È stata inaugurata una nuova stagione nella ge- stione delle vertenze, attraverso “unità di crisi” capaci di coinvol- gere trasversalmente i funzionari di più assessorati, con l’obiet- tivo finale di convincere le aziende a non chiudere. Il modello ha funzionato in molti casi: Romi-Sandretto, De Tomaso, Abit, Berco, Opacmare, solo per citare i più importanti. Per quanto riguarda l’occupazione, ha avuto un ottimo riscontro la misura sperimentale ‘’Riattivo’’, grazie alla quale sono state rioc- cupate oltre 1.100 persone (quasi la metà oltre i 45 anni). Analogo successo per la riforma dei tirocini: oggi il 45% dei tirocinanti vede il proprio contratto riconfermato. Dal 2010 ad oggi l’approccio è completamente cambiato. La rivolu- zione è partita dalle politiche attive: il lavoro si crea soltanto agendo sulle competenze e sostenendo la persona in cerca di occupazione. La Regione ha deciso di puntare sulla determinazione di standard minimi di qualità che i Centri per l’impiego e i soggetti privati devono rispettare, sulla connessione tra la formazione degli inoccupati e le esigenze delle imprese. Giovani La disoccupazione giovanile è uno dei grandi problemi del presente e del futuro che le classi dirigenti sono chiamate a risolvere con ur- genza. La Regione ha messo in campo nuove strategie per dare una risposta a questa vera e propria emergenza, partendo dalle proprie competenze specifiche. Da qui la profonda riforma della formazione professionale, che oggi è finalmente al passo coi tempi e collegata in presa diretta col mondo del lavoro e delle imprese. LAVORO E GIOVANI
  • 15. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 15 Il Piano Giovani Dieci iniziative per i giovani piemontesi, con uno stanziamento iniziale di 11 milioni di euro, per favorire un nuovo patto generazionale in favore dell’occupazione e dell’imprenditorialità rimuovendo gli ostacoli di ac- cesso al sistema delle opportunità, valorizzando il merito e la creatività. IoLavoro Grazie all’iniziativa della Regione ‘IoLavoro’, con le sue due edizioni an- nuali di incontro tra chi cerca un’occupazione e le aziende che la offrono, migliaia di giovani hanno potuto trovare un impiego nei settori alberghie- ro, della ristorazione, della grande distribuzione, del benessere, della green economy e della comunicazione digitale. Imprenditoria giovanile Per chi intende far da sé, la Regione Piemonte ha pensato di mettere a disposizione nuovi servizi di accompagnamento per la creazione e l’av- vio di un’impresa, finanziati con 10 milioni di euro; inoltre è stato creato un fondo di garanzia per l’imprenditorialità giovanile che ha finanziato nell’ultimo biennio 406 domande per un impegno di oltre 10 milioni di euro. In sinergia con in il mondo universitario, la Regione ha sostenuto proget- ti, ideati da ricercatori e laureati, ad alto tasso di innovazione. Garanzia Giovani Piemonte Il Piemonte è stata quest’anno la prima regione del Paese a lanciare il progetto ‘Garanzia Giovani’. Si tratta di un progetto sperimentale per ottenere 1.000 occupati in più, attivare 800 tirocini di qualità in Italia e in Europa e 400 percorsi formativi nelle aziende piemontesi, sostenere 50 persone nella creazione di impresa. Per aderire occorre essere residen- te o domiciliato in Piemonte ed aver compiuto 15 anni.
  • 16. 16 Nonostante i continui tagli di risorse decisi dallo Stato centrale, la Giunta regionale è riuscita a trasformare il trasporto ferroviario piemontese in un sistema moderno ed efficiente. Nel 2010 c’era una situazione di generale abbandono: servizi scoordinati, nessun inve- stimento, una rete non regolamentata da un effettivo contratto di servizio. È stata necessaria una profonda revisione di tutto l’im- pianto. A partire dall’integrazione ferro-gomma, che ha consentito l’eliminazione di doppioni sulle medesime tratte, dove si verificava- no casi di treni o pullman con 8-9 passeggeri per corsa. La riforma del trasporto in Piemonte ha portato investimenti e nu- merose novità, come il lancio del Servizio ferroviario metropolita- no di Torino: oggi conta 8 linee, 93 stazioni in rete, 358 collegamenti giornalieri, una metro in più con un treno che ogni 8 minuti porta da Stura a Lingotto. È stato poi completato il Servizio ferroviario regio- nale, con il principio del cadenzamento di tutte le linee e due cate- gorie di servizi: 4 linee regionali veloci ed altre 16 regionali. Ogni giorno vanno sui binari 516 treni che servono 156 stazioni. Il rinnovamento dei treni ammonta a 280 milioni di euro, e il materiale sta in parte già circolando, come 80 vagoni ammodernati circolanti sulla Torino-Milano, 3 nuovi treni Vivalto, 3 nuovi Coradia Meridian ac- quistati per GTT. È stata resa più efficiente l’offerta su gomma, gestita da anni dalle Province con scarsa attenzione all’efficienza del servizio offerto, e sono stati erogati più di 83 milioni di euro come contributo per sostituire i 680 autobus Euro 0 circolanti in Piemonte. Infine, il progetto BIP (Biglietto Integrato Piemonte). Investendo più di 22 milioni di euro è stato messo a punto un innovativo sistema di bigliettazione elettronica che permette di accedere a qualsiasi mezzo pubblico appositamente attrezzato. Oggi serve quasi metà Piemonte. Nelle province di Torino, Cuneo e Asti da mesi si rilasciano solo tessere BIP, e a breve toccherà a Vercelli, Biella e Novara. TRASPORTO AL PASSO CON I TEMPI
  • 17. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 17 INFRASTRUTTURE Si Tav - Si Terzo valico! La Giunta regionale ha lavorato in questi quattro anni per consentire la realizzazione di due infrastrutture fondamentali per lo sviluppo economico del Piemonte: la nuova linea ferroviaria Torino-Lione e il Terzo Valico dei Giovi. Per agevolare le ricadute positive sulle imprese del Tav, la Giunta ha predisposto la legge regionale Cantie- ri-Sviluppo-Territorio. Inoltre è stato ideato il progetto ‘Smart Susa Valley’ per la definizione di un pacchetto di interventi che proprio in questi mesi porterà alla realizzazione delle prime 25 opere per complessivi 10 milioni di euro (a cui si aggiungono fondi europei e di Finpiemonte): si va dalla manutenzione di edifici scolastici al mi- glioramento della sicurezza stradale e delle criticità idrogeologiche, dalla riqualificazione di edifici storici di pregio, alla metanizzazione di nuove zone del territorio. Su richiesta degli enti locali, la Giunta regionale ha stabilito di realizzare analoghi interventi nei Comuni interessati dal Terzo Valico. A Caselle e Malpensa in treno! Nell’ottica di una moderna integrazione delle diverse modalità di trasporto, la Giunta regionale, grazie ad uno stanziamento di 180 milioni di euro, ha indetto la gara di appalto per il collegamento ferroviario tra Torino e l’aeroporto di Caselle: con la realizzazione dell’interconnessione Rebaudengo-Grosseto sarà possibile dalle stazioni del Servizio ferroviario metropolitano di Torino arrivare di- rettamente in aeroporto. Nella stessa ottica la Regione ha finanziato la variante di Galliate, per raggiungere in treno da Novara l’aeroporto di Malpensa (80 milioni di euro). Altre opere importanti in via di realizzazione sono l’elettrificazione della ferrovia Alba-Bra (10 milioni di euro) e la linea SFM5 Orbassano-Stura in compensazione al Termovalorizzatore del Gerbido di Torino (18,5 milioni di euro).
  • 18. 18 Per la Giunta regionale Ricerca e Innovazione sono stati due elementi chiave per il rilancio del Piemonte: su queste basi sono stati investiti 500 milioni di euro sul Piano per la Competitività 2011-2015, 400 milioni di euro sul Piano straordinario per l’Occupazione e sono stati finanziati progetti industriali d’avanguardia in settori come automotive, aerospazio, agroalimentare, tessile, chimica, meccatronica e tecnologie “verdi”, a cui concorrono anche i 100 milioni di euro dell’accordo di programma siglato con il Ministero della Ricerca. Numerosi sono stati gli interventi per ridurre il divario digitale: sostegno a progetti dei Wireless Internet Service Providers (2 milioni di euro), wi-fi libero e gratuito, sviluppo della tecnologia digitale nel sistema radiotelevisivo (4 milioni di euro). Grande l’impegno della Regione in campo energetico: più di 270 milioni di euro, il 25% del programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale, sono stati destinati ad interventi in questo settore. Su tutti, le due edizioni del bando per la razionalizzazione dei consumi negli edifici pubblici non residenziali (40 milioni di euro), la riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica delle ATC (30 milioni di euro), le due edizioni del bando per interventi di efficienza ed energie rinnovabili nelle pmi piemontesi (110 milioni di euro), i bandi per gli edifici ad energia quasi zero (1 milione di euro), per l’efficienza energetica degli edifici pubblici (6,7 milioni di euro), l’uso di fonti rinnovabili nelle imprese (11 milioni di euro). Il Piemonte è all’avanguardia in sanità e mobilità sostenibile: 1,2 milioni di euro per il progetto del Polo scientifico di Novara sulle malattie autoimmuni, un’eccellenza nazionale, e 1,5 milioni di euro per creare la prima rete di ricarica per autovetture elet- triche in Italia. RICERCA E INNOVAZIONE
  • 19. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 19 TURISMO, UN’INDUSTRIA DI SUCCESSO In Piemonte il turismo continua a crescere Una mirata promozione del nostro territorio da parte della Regione sui principali mercati nazionali ed esteri in questi ultimi quattro anni ha permesso di centrare un risultato davvero significativo: il Piemonte è l’unica regione del Paese ad aver incrementato le presenze turistiche. In controtendenza rispetto alla flessione registrata a livello nazionale, nella nostra regione, dal 2010 ad oggi, i flussi turistici hanno avuto costantemente un segno più, sfiorando 13 milioni di presenze e superando oltre 4 milioni di arrivi. Il settore oggi può contare su oltre 33 mila aziende, che sviluppano il 5% del Pil piemontese, per un giro d’affari di oltre 6 miliardi di euro. Primi in italia a lanciare un portale per le prenotazioni online Tra le molte iniziative regionali in ambito turistico ha riscosso un gradimento particolare ‘BookingPiemonte.it’, un portale attraverso il quale si può acquistare, oltre al pernottamento, un intero carrello di prodotti: skipass, biglietti per concerti, musei, mostre e grandi eventi, ma anche pacchetti turistici personalizzabili. Conveniente per l’utente per le bassissime commissioni applicate, il portale è interamente a costo zero per la Regione. Sostegno più equo al sistema neve Uno dei comparti più attrattivi del Piemonte, il sistema neve, ha potuto beneficiare della modifica della normativa di riferimento, la legge regionale n.2/2009. La riforma ha voluto riequilibrare il supporto economico al circuito neve, sostenendo in modo più equo tutte le stazioni sciistiche, dalle grandi alle piccole.
  • 20. 20 Pronti per la sfida dell’Expo 2015 Il Piemonte è la prima regione ad aver siglato un accordo di sinergia con i vertici di Expo. I due obiettivi su cui si sono concentrati gli sforzi riguardano la promozione e la vendi- ta dell’eccellenza enogastronomica piemontese durante i sei mesi dell’evento e il dirottamento sul Piemonte di alme- no il 15% dei 20 milioni di visitatori attesi a Milano nel 2015. 4,5 mln n. di visitatori Trend di arrivi turistici in Piemonte 2004-2013 4,0 mln 3,5 mln 3,0 mln 2,5 mln 2,0 mln 1,5 mln 3,29 2005 2,87 2004 4,28 2013 4,27 2012 4,25 2011 4,09 20102009 3,48 3,87 2008 3,35 2007 3,31 2006
  • 21. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 21 SCUOLA E ISTRUZIONE Un piano straordinario per la sicurezza delle scuole Grazie a un investimento di oltre 50 milioni di euro sono stati attivati più di 200 interventi sulle scuole di tutto il territorio regio- nale. Tra i primi a chiedere di cancellare l’edilizia scolastica dai vincoli del patto di stabilità, il Piemonte è stato anche la prima Regione a decidere di sbloccare autonomamente sul proprio ter- ritorio il 100% delle spese riguardanti la messa in sicurezza delle scuole, attraverso la cosiddetta “Regionalizzazione del Patto”. Garantita l’apertura di tutte le scuole, anche in montagna Nonostante la pesante riduzione degli organici scolastici previsti dallo Stato centrale, in Piemonte, grazie all’impegno di 20 milioni di euro da parte della Regione è stato possibile effettuare oltre 1000 assunzioni e garantire il personale scolastico nelle scuole piemontesi: dagli insegnanti, ai docenti di sostegno, ma anche bi- delli e personale amministrativo. Nel dimensionamento della rete scolastica richiesta dal Ministe- ro, la Giunta regionale ha ritenuto fondamentale garantire l’a- pertura di tutte le scuole del Piemonte, anche in montagna e nei piccoli centri. Campagna tra gli studenti contro il gioco d’azzardo patologico Migliaia di studenti delle scuole di II grado di tutto il territorio piemontese sono stati coinvolti nella prima campagna regionale sui rischi legati alle ludopatie. La lotta alla piaga del gioco è importante che possa iniziare fin dall’adolescenza.
  • 22. 22 AGRICOLTURA Anticipo dei contributi comunitari Pac Il Governo regionale ha ritenuto importante in questi anni garan- tire sempre alle aziende agricole le risorse necessarie per poter superare l’attuale congiuntura economica sfavorevole. In quest’ottica, per 3 anni consecutivi, la Giunta Cota ha garantito alle realtà agricole piemontesi l’anticipo dei fondi comunitari ad esse dovuti: nel 2011 oltre 102 milioni di euro, quasi 51 milioni di euro nel 2012, 60 milioni di euro nel 2013. In Italia solo Piemonte e Lombardia hanno tagliato un simile traguardo. Psr: rimediato agli errori del passato con una nuova programmazione Utilizzando le misure del Programma di sviluppo rurale, dal 2010 al 2014, si è proceduto all’erogazione di 510 milioni di euro a be- neficio delle aziende agricole. Sono stati risolti i problemi di inefficienza legati alla pianificazio- ne passata ed è stato impostato il nuovo Psr 2014-2020, che potrà contare su una dotazione di 1 miliardo e 93 milioni di euro, 119 milioni di euro in più rispetto al precedente. Promozione agroalimentare: il Piemonte la Regione che investe di più Nessuna Regione ha investito in azioni promozionali come il Pie- monte, che ha così voluto sostenere le sue eccellenze enoga- stronomiche: 12,7 milioni di euro per le produzioni di qualità, 25,5 milioni di euro per il comparto frutta, 70 milioni di euro nell’ambito dei contributi comunitari per il settore vitivinicolo (8,3milionidieuropergliinvestimenti,22,6milionidieuroperivigneti, 38 milioni di euro per promuovere i vini nei Paesi extraeuropei).
  • 23. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 23 URBANISTICA, CASA, OPERE PUBBLICHE Tempi certi per i piani regolatori Con l’approvazione dopo ben 35 anni di una nuova legge urbanisti- ca, la Giunta Cota è riuscita a dare un taglio netto alla burocrazia e ai tempi biblici delle procedure in un settore che da tempo richie- deva risposte concrete. Ai Comuni è stato messo a disposizione uno strumento normati- vo moderno, agile e funzionale per l’approvazione in tempi certi dei piani regolatori. Ridotti i tempi di approvazione dei piani regolatori da 5 anni ad un anno e mezzo. Semplificazione, sburocratizzazione, taglio dei tempi, sussidiarietà, tutela del consumo del territorio: queste le parole chiave della nuova legge. La gestione delle pratiche per via solo telematica, inoltre, intro- duce il Piemonte nel mondo “dell’urbanistica senza carta”. Opere pubbliche Dal 2010 ad oggi sono stati sbloccati 110 milioni di euro per i pa- gamenti dei danni provocati da eventi atmosferici, consentendo ai Comuni e alle Province di recuperare risorse anticipate negli anni e il pagamento delle imprese sul territorio. Sempre per gli eventi alluvionali sono stati spesi ulteriori 128 milioni di euro per nuovi interventi. Inoltre sono stati erogati ai Comuni piemontesi con risorse regionali, oltre 64 milioni di euro di pronto intervento e opere pubbliche, di cui 48 milioni a mutuo per il recupero del patrimonio comunale.
  • 24. 24 Casa In questi quattro anni di governo della Regione, la Giunta Cota ha dimostrato grande sensibilità ed attenzione al tema della casa. 26 milioni di euro di fondi regionali sono stati dedicati al finanziamento del secondo biennio del Programma Casa: sono così ripartiti i lavori per la costruzione di 276 nuovi alloggi di edilizia sov- venzionata, che rappresentano una risposta concreta alla crescente emergenza abitativa ed anche un impulso positivo al settore edilizio. Complessivamente con il Programma Casa la Regione Piemonte ha realizzato, ad oggi, 7.570 alloggi con un impegno finanziario di 403 milioni di euro. Sul bilancio di previsione 2014 è previsto uno stanziamento ulteriore di 49 milioni di euro. Con 10 milioni di euro la Regione ha sostenuto il Fondo Affitti, for- nendo in questo modo un aiuto concreto ai cittadini che incontrano difficoltà per il pagamento dell’affitto dell’abitazione in cui vivono. Con ulteriori 1,5 milioni di euro le Agenzie per la locazione hanno potuto aiutare le famiglie che ricercano una casa da affittare e fornire garanzie ed incentivi economici ai proprietari e agli in- quilini. Un obiettivo raggiunto dalla Regione nel 2013 con risorse proprie, dopo due anni di stallo dovuti al mancato trasferimento delle risorse dello Stato. Nel 2011 è stata approvata la legge sul Piano Casa, che ha rilan- ciato gli investimenti nel settore delle costruzioni, grazie a pro- cedure meno restrittive per quanto riguarda la ristrutturazione e l’ampliamento degli edifici uni e bifamiliari, oltre che per gli interventi sui fabbricati artigianali, produttivi e direzionali, che per rinnovate esigenze produttive e tecnologiche hanno dovuto adeguarsi a nuovi cicli di produzione.
  • 25. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 25 L’artigianato ha potuto contare su oltre 50 milioni di euro di risorse regionali per il sostegno delle imprese durante la crisi. È stata garantita la continuità operativa del Fondo Artigianato favorendo, con una dotazione di oltre 150 milioni di euro, investimentiedinterventidiammodernamentoodimessaanorma. Altre misure sono servite per ridurre il costo dei finanziamenti bancari e dei leasing e per favorire l’accesso al credito. La soppressione dell’albo delle imprese artigiane è stata resa possibile attraverso la razionalizzazione dell’acquisizione della qualifica ed ha permesso un risparmio annuo di 1,4 milioni di euro. Questa riforma ha portato ad una maggiore valorizzazione del Marchio di Eccellenza Artigiana. Per aiutare il commercio sono stati stanziati: › 2 milioni di euro per le associazioni nate per aggregare e rilanciare le piccole realtà commerciali urbane, › 1,7 milioni di euro per i progetti di riqualificazione degli spazi commerciali, › 1 milione di euro per gli eventi fieristici. Il sostegno al credito per il commercio è stato garantito dai 110 milioni di euro del Fondo rotativo, sezione Commercio. Per ammodernare le aree mercatali e fieristiche pubbliche la Regione ha inoltre stanziato 15 milioni di euro. Una particolare attenzione è stata dedicata ai carburanti alter- nativi. La Giunta regionale ha promosso un importante progetto per la metanizzazione della rete autostradale, inserendo per legge l’obbligo per i nuovi distributori di disporre di almeno una pompa a gpl o metano. ARTIGIANATO E COMMERCIO
  • 26. 26 MONTAGNA Le politiche messe in campo dalla Giunta regionale hanno per- messo alla montagna di poter contare ogni anno su risorse certe. Per utilizzarle al meglio, è stata promossa una strategia unitaria e coordinata dei soggetti coinvolti, che ha garantito più chance di occupazione e sviluppo in aree montane. Ecco alcune delle misure dedicate al sostegno, alla valorizzazio- ne ed alla promozione della montagna in Piemonte: › 474 milioni di euro per i progetti finanziati con i fondi europei › 117 milioni di euro per gli interventi inseriti nel fondo regionale › 3,5 milioni di euro per il mantenimento dei servizi scolastici e per l’acquisto o la riparazione di scuolabus › 930.000 euro per la riqualificazione delle vie ferrate, siti di ar- rampicata, itinerari escursionistici. › 400.000 euro per l’occupazione o il trasferimento di nuove im- prese nei Comuni montani › l’approvazione della nuova legge sulla montagna › l’introduzione del modello turistico-ricettivo dell’albergo diffuso Piemonte Outdoor È stato messo on line Piemonteoutdoor.it, portale ricco di infor- mazioni sulle opportunità sportive, enogastronomiche, culturali e turistiche che la montagna piemontese offre in ogni momento dell’anno. Post Olimpico Per evitare che gli impianti costruiti per le Olimpiadi invernali 2006 diventino “cattedrali nel deserto”, è stato definito con i Comuni olim- pici un sistema di gestione unitaria ed associata delle opere di inne- vamento e di risalita ed è stato avviato il primo piano da 8 milioni di euro per finanziare 20 interventi.
  • 27. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 27 AMBIENTE Filiera legno-energia Comuni montani e imprese hanno ricevuto contributi per 1.435.000 euro per realizzare impianti di produzione energetica conlegnamelocale.Sipossonocosìgarantireenergiaverdeperun valore di 3 milioni di euro l’anno e creare 50 nuovi posti di lavoro. Sentieri Con uno stanziamento di 14 milioni di euro la Regione è intervenuta sulla rete escursionistica regionale permettendo la valorizzazione di 6.500 chilometri di sentieri. Aria La salubrità dell’aria costituisce un elemento fondamentale per la qualità della vita dei cittadini e la Regione Piemonte in questi anni ha varato politiche importanti per la riduzione dell’inquinamento sui nostri territori. Sono stati investiti 330 milioni di euro per diminuire le emissioni in atmosfera (rinnovo del parco veicolare pubblico e privato, bike sharing, incentivi per il miglioramento energetico degli edifici) che hanno attivato investimenti per 1 miliardo di euro. È stato inoltre aperto un bando per 5 milioni di euro per rendere più efficienti e meno inquinanti i sistemi di riscaldamento delle abitazioni. La Regione è stata parte attiva nell’elaborazione di strategie comuni contro l’inquinamento atmosferico nella Val Padana, perché soltanto un coordinamento delle politiche ambientali di tutte le Regioni del Nord può concretamente risolvere i picchi di smog che per molti giorni all’anno riguardano un territorio geograficamente molto svantaggiato su questo fronte.
  • 28. 28 Nell’ottica di una maggiore semplificazione della burocrazia, la Giunta regionale ha eliminato l’obbligo annuale del “Bollino blu” per oltre 2 milioni di automobilisti. I controlli sulle emissioni delle auto vengono del resto già garantiti da altre procedure previste per legge. Rifiuti La Regione Piemonte è stata in questi anni in prima linea nel supporto degli Enti locali nel costante miglioramento delle pratiche per un corretto smaltimento dei rifiuti. Gli ot- timi indici di raccolta differenziata sui nostri territori, che superano in molte zone il 60% grazie all’impegno dei cittadini e degli amministratori locali, consente alla nostra Regio- ne un’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti. Per non vanificare questo risultato, raggiunto con grandi sacrifici in questi anni, la Giunta ha scelto di non accettare rifiuti provenienti da altre Regioni del Paese, nella convinzione che solo la responsabilizza- zione di tutti i territori possa portare ad un reale progresso delle politiche ambientali. Acqua L’acqua è un bene che sta diventando sempre più prezioso e che deve essere tutelato come patrimonio di tutti. La Regione ha in questo senso realizzato una riforma dei pro- cedimenti per la concessione delle derivazioni idriche e ha inoltre approvato un nuovo regolamento per i canoni di concessione delle acque minerali destinate all’imbottiglia- mento che consente un miglior uso dell’acqua e una difesa dei livelli occupazionali delle zone svantaggiate. Corona verde Nell’ambito dell’integrazione delle Residenze reali con i parchi dell’area metropolitana di Torino, la Giunta regionale ha stanziato 10 milioni di euro per 30 progetti di riqua- lificazione ambientale e valorizzazione del patrimonio storico-culturale. La misura ha coinvolto oltre 90 Comuni. Parchi Nel 2011 è entrata in vigore la nuova legge sui parchi, che ha accorpato le aree protette, rendendole strutture più snelle, meno burocratizzate e più fruibili per i cittadini. Sono state gettate le basi per farne una risorsa turistica ed ambientale in grado di attirare un numero sempre crescente di visitatori. La Regione ha inoltre istituito il Centro per la
  • 29. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 29 conservazionedeiSacriMonti.Perfacilitarelavisitadituttiiparchidel Piemonte,sfruttandolenuovetecnologie,sonostatecreatenumerose applicazioni per smart-phone dedicate. Protezione civile Se in questi quattro anni il maltempo che a più riprese si è abbattuto sul Piemonte non ha causato tragedie è stato anche grazie all’azione di costante prevenzione e monitoraggio attuata dal sistema piemon- tese di Protezione civile. La Giunta regionale ne ha garantito la pie- na operatività, nonostante le riduzione di risorse da parte dello Stato centrale. La Protezione Civile piemontese rappresenta un sistema di eccellenza nel panorama nazionale, che può contare su oltre 15.000 volontari e un metodo di risposta ed intervento tra i migliori del mondo: la troviamo infatti impegnata in teatri operativi nazionali ma anche internazionali. La Regione ha istituito il Coordinamento regionale del volontariato, che insieme al Corpo Antincendi boschi- vi, Alpini e Carabinieri rappresenta la colonna portante del sistema di pronto intervento. Difesa del suolo La Giunta regionale ha investito circa 85 milioni di euro per la mes- sa in sicurezza del territorio, con interventi mirati nelle zone più a rischio della regione. Questi interventi hanno permesso di mitigare i danni del maltempo e di salvare vite umane, come ad esempio in oc- casione dell’ultima alluvione che ha colpito Alessandria. Con l’accor- do di programma sottoscritto col Ministero dell’Ambiente, la Regio- ne Piemonte ha dato il via ad un importante piano di 217 interventi, per un totale di circa 65 milioni di euro. Sono inoltre state realizzate opere contro il rischio idraulico per circa 20 milioni di euro e inter- venti di pulizia in alveo su quasi 600 km di fiumi. DIFESA DEL SUOLO
  • 30. 30 DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO La Giunta regionale ha stanziato quasi 50 milioni di euro per le borse di studio universitarie ed ha confermato anche per il 2014 la propria quota, nonostante la continua e progressiva riduzione dei fondi statali. Il governo regionale ha ritenuto fondamentale rivedere radical- mente il sistema delle borse di studio, introducendo il merito come vero principio per la distribuzione delle risorse e mettendo fine alla stagione dei ‘contributi a pioggia’. Prima della riforma, infatti, era possibile ottenere la borsa di stu- dio anche con la media del 18; oggi, invece, verranno realmente supportati e premiati gli studenti più meritevoli. Con l’anno accademico 2013-14, insieme agli atenei, la Regione ha deciso di introdurre dei criteri con standard europei, che pre- vedono delle medie normalizzate per ogni singolo corso di laurea, conferendo maggiore equità rispetto al passato. Così, per un corso più difficile, la media richiesta sarà più bassa e viceversa. Questa modifica ha subito determinato una migliore distribuzione degli idonei su tutto il territorio piemontese, nonché un aumento degli stessi del 25% rispetto all’anno precedente. È stato anche approvato in Giunta, e presentato in Commissione consiliare, un disegno di legge di riforma del diritto allo studio piemontese, che si propone un maggior numero di interventi a favore degli studenti e più flessibilità nella scelta dei servizi.
  • 31. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 31 La nuova legge sugli enti locali del settembre 2012 e la nuova legge sulla montagna del marzo 2014, rappresentano una profonda riforma dei rapporti tra le amministrazioni dei territori del Piemonte, nell’ottica di una maggiore efficienza e una chiara definizione delle competenze. Lo spirito delle riforme è quello di valorizzare il ruolo dei Comuni e garantire la libertà di scelta delle forme di gestione associata delle funzioni fondamentali, consentendo pari dignità di trattamento tra le unioni e le convenzioni tra enti. Il superamento delle Comunità montane, previsto dalla normativa statale, viene articolato nella riforma attraverso l’unitarietà del territorio montano nelle zone marginali. L’ utilizzo del Fondo regionale per la montagna è assicurato grazie ad un’armonica distinzione per fasce altimetriche in base alla zona alpina o appenninica. Con le Unioni montane è stato inoltre dato risalto all’esercizio delle funzioni di promozione, alla tutela e allo sviluppo della montagna . Per l’incertezza amministrativa originata dal disegno di legge nazionale sulle città metropolitane, è stato costituito un tavolo di lavoro per la riorganizzazione delle funzioni della Regione e degli enti locali e si è dato corso con l’Unione delle Province piemontesi ad un’analisi delle funzioni trasferite dalla Regione, per ottenere un quadro preciso sui compiti provinciali. Patto di stabilità La Giunta regionale ha sempre avuto una posizione molto criti- ca rispetto al Patto di stabilità nazionale, che soffoca le ammini- strazioni locali. Con la ‘regionalizzazione’ del Patto, la Regione è riuscita a liberare 950 milioni di euro per Comuni e Province, ENTI LOCALI E SICUREZZA
  • 32. 32 che hanno così potuto sbloccare i pagamenti alle imprese per lavori già svolti e quindi immettere risorse nell’economia dei rispettivi territori in un periodo di particolare difficoltà e crisi. Sicurezza La Regione Piemonte ha svolto in questi anni con grande impe- gno e attenzione la competenza regionale di coordinamento delle polizie locali. Soprattutto nei Comuni più piccoli, la Polizia Muni- cipale rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la vita di tutti i giorni. La Giunta regionale ha dedicato grande attenzione alla formazio- ne degli agenti di Polizia locale. Inoltre, grazie alla legge regiona- le sugli enti locali del 2012, oggi le amministrazioni locali possono lavorare al meglio nell’ambito della sicurezza esercitando questa funzione in forma associata. I nuovi strumenti normativi sulla sicurezza integrata consentono di andare al di là della semplice attività repressiva della crimina- lità, ponendo l’attenzione anche su altre azioni, come la preven- zione sociale, ambientale ed urbanistica. Va in questa direzione il finanziamento con quasi 800.000 euro di 81 progetti di sicurezza integrata, che hanno coinvolto enti pubblici e privati nel soste- gno alle fasce deboli ed alle vittime di reati, nonché nella preven- zione sociale e nel rafforzamento della vigilanza. È stata inoltre incentivata la diffusione di sistemi di videosorveglianza, con la Anno 2010 Anno 2011 Anno 2012 Anno 2013 Anno 2014 Totale Comuni 47.150.000 227.170.000 113.580.000 151.900.000 78.550.000 618.350.000 Province 17.850.000 142.820.000 87.760.000 53.200.000 26.180.000 327.810.000 Totale 65.000.000 369.990.000 201.340.000 205.100.000 104.730.000 946.160.000 dati in milioni di euro
  • 33. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 33 diffusione di una piattaforma che consente a decine di Comuni di convertire tramite Internet le vecchie telecamere in un nuovo sistema digitale che aumenta la sicurezza dei propri territori. Ai comandi di Polizia municipale dei capoluoghi è stato dato accesso alle tecnologie del Laboratorio del comando di Torino per l’analisi di falsi documentali, sostanze stupefacenti e foto- segnalazioni. La Regione Piemonte ha guardato alla cultura in questi anni come ad un motore di sviluppo economico, sociale e occupazio- nale per il territorio, una “nuova fabbrica di lavoro”, che ha sa- puto esprimere 121.000 posti di lavoro, il 6% dell’occupazione totale in Piemonte. La Giunta regionale ha lavorato con impegno su una più corret- ta distribuzione delle risorse, riportando il bilancio del settore in equilibrio. Sono stati azzerati gli effetti degli impegni di spesa ereditati che non avevano reale copertura di cassa ed ora finalmente la cul- tura piemontese può contare sulla certezza delle risorse e sulla possibilità di fare programmazione delle attività attraverso un bilancio biennale. Sono state definite nuove regole per sostenere le iniziative culturali: per ricevere i contributi della Regione ora si devono rispettare criteri come il merito, la sostenibilità dell’evento, le ricadute occupazionali ed economiche, e, per la prima volta, il ricorso al volontariato. Grande attenzione è stata dedicata ai beni culturali. Con un investimento di oltre 18 milioni di euro di fondi europei, sono CULTURA
  • 34. 34 stati realizzati interventi strutturali e restauri di musei, castelli e dimore reali, dal Castello di Racconigi al Mastio della Citta- della di Torino, dal Castello di Novara alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Il Piemonte è diventato leader in Italia nel settore del cinema, grazie a Museo nazionale del Cinema, Torino Film Festival, Film Commission e FIP: solo nel 2013 sono stati girati 70 film, che hanno determinato 16 milioni di euro di ricadute economica ed impegnato 700 tecnici ed oltre 6.000 comparse locali. Il libro è diventato una filiera economica e occupazionale grazie a 800 imprese, alle biblioteche, al Circolo dei lettori ed al Salone Internazionale del Libro, che con suoi 300.000 visitatori garan- tisce lavoro e ritorni economici ed oggi vale quasi 50 milioni di euro per il Piemonte. È stata data nuova vita al Circuito regionale dello Spettacolo dal Vivo, che ha così potuto finalmente portare in tutto il Piemonte il teatro, la musica e la danza. L’impegno della Giunta regionale sulla Reggia di Venaria ha consentito un grande risultato: la più nota delle residenze sabaude è oggi uno dei primi 5 siti culturali più visitati d’Ita- lia con oltre 700.000 presenze annuali. Ottima l’affermazione delle iniziative nell’ambito dell’arte contemporanea (Artissi- ma, Castello di Rivoli, Fondazioni Pistoletto, Merz e Sandretto).
  • 35. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 35 PARI OPPORTUNITÀ Piano Famiglia Con 8 milioni di euro la Giunta Cota ha sostenuto 694 servizi per la prima infanzia in 273 Comuni piemontesi, anche attraverso la concessione di aiuti economici alle famiglie. Credito alle imprese in rosa Con il fondo regionale per l’accesso al credito di piccole imprese femminili e giovanili sono state concesse garanzie a 2.300 imprese con un impegno di 53 milioni di euro. Conciliazione dei tempi di lavoro Con 4 milioni di euro sono stati realizzati nuovi servizi per l’infanzia, attivate 500 postazioni di telelavoro, sostenute centinaia di donne in part-time, erogati contributi aggiuntivi per 200 papà a tempo pieno con il progetto “Insieme a papà”, create 56 banche del tempo. Con oltre 4 milioni di euro di fondi europei sono stati erogati 2.455 voucher attraverso i Centri per l’impiego, sono state formate 617 assistenti familiari e 1.000 famiglie sono state incentivate con un contributo ad assumere un’assistente. Contro la violenza In questi anni la Regione ha messo in campo un impegno importante contro la violenza verso le donne, declinato attraverso diverse inizia- tive: 300 donne sono uscite dal tunnel della violenza grazie ad un bando che ha finanziato con 3 milioni di euro 17 progetti di inseri- mento lavorativo e recupero dell’autonomia personale; con 300.000 euro è stata supportata l’attività di 14 Centri antiviolenza; oltre 6.000 donne hanno potuto attivare sul proprio cellulare il servizio di tele- assistenza gratuito Sms Help Donna, che permette loro di sentirsi più sicure; con il progetto Move Up si è parlato di prevenzione della violenza in 240 scuole e agenzie formative.
  • 36. 36 Con la Giunta Cota le società partecipate dalla Regione sono diminuite del 30%, passando da 58 a 41. Una decisione che comporta un risparmio significativo ed un taglio netto agli incarichi. Importante è stata la trasformazione di SCR (Società di Committenza Regionale) in stazione unica appaltante non solo per gli acquisti della Regione, ma anche per tutti gli enti e i Comuni convenzionati, diventati in poco tempo centinaia. La centralizzazione degli acquisti è una rivoluzione, anche culturale, che permette risparmi e maggiore trasparenza. Il CSI, il consorzio che gestisce l’informatica regionale, attendeva da anni un intervento di riorganizzazione e razionalizzazione. La Giunta regionale è passata dalle parole ai fatti, investendolo della responsabilità di garantire la continuità delle commesse e la gestione dell’informatizzazione della sanità pubblica piemontese. La Giunta Cota ha avviato un piano di razionalizzazione della macchina regionale che ha portato ad un risparmio complessivo di oltre 56 milioni di euro. Tra gli interventi programmati più significativi vi sono la digitalizzazione degli archivi, la delocalizzazione dei magazzini, la gestione interna dei servizi fino ad oggi affidati a terzi (bollo auto, pratiche di gestione dei bandi e della programmazione europea), la riduzione della fornitura della carta e delle auto di servizio. L’incremento del costo del personale dal 2002 (circa 130 milioni di euro) al 2010 (oltre 180 milioni di euro) ha indotto il governo regionale a raggiungere una riduzione stabile della spesa con l’introduzione di incentivi al pensionamento, l’utilizzo del part time, la revisione dei criteri di mobilità interna. PARTECIPATE REGIONALI E PERSONALE
  • 37. 2010-2014 QUATTRO ANNI DI LAVORO PER IL PIEMONTE DELLA GIUNTA COTA 37 Con la riduzione della spesa la Regione ha potuto stabilizzare tutti i dipendenti a tempo determinato e si potranno indire nuovi concorsi per l’assunzione a tempo indeterminato di oltre 80 persone. Inoltre, per la prima volta, la Regione ha potuto distribuire parte delle economie ottenute ai dipendenti regionali secondo un reale criterio di merito e come riconoscimento del lavoro svolto.
  • 38. 38 Impianti sportivi più sicuri e finanziamenti agevolati Lo sport in Piemonte rappresenta una realtà in espansione, su cui la Regione ha deciso di scommettere, a partire dalla sicurezza. Per questo motivo è stato varato un Piano da 15,5 milioni di euro, con interventi su 289 impianti, tra cui 31 palestre all’interno di scuole, per renderle più sicure e potenziarne l’uso negli orari extra scolastici al servizio di tutti i cittadini. Grazie alla collaborazione con il Credito Sportivo sono stati inoltre attivati 700 finanziamenti agevolati con una quota degli interessi a carico della Regione. Sport a scuola Col nuovo Testo Unico sullo Sport, la Regione ha posto le basi per l’espletamento di almeno due ore di attività fisico-motoria con istruttori specializzati nella scuola primaria. La pratica dello sport fin dai primi anni d’età porta ad una migliore qualità di vita e ad una minore incidenza delle patologie. Sostegno ai giovani talenti e ai grandi eventi La politica di sostegno allo sport giovanile da parte della Regione si è concretizzata attraverso la cooperazione dei comi- tati regionali delle Federazioni sportive ed il supporto dell’atti- vità agonistica dei giovani talenti piemontesi. La Regione è stata altresì protagonista nella realizzazione di grandi eventi sportivi di prestigio mondiale, ma allo stesso modo ha sostenuto le tante attività a livello locale che consentono a tutti di praticare le più diverse discipline sportive. LO SPORT IN PIEMONTE
  • 39.
  • 40. I.P.