1. Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 13/05/2016 - 0012440CONSIGLIO REG VENETO
12 .05.16 H 13:39 CP
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Consiglio Regionale del Veneto
l del13/05/2016 Pro!.: 0012440 Titolario 2.17.2 DECIMA LEGISLATURA
CRV CRV spc-UPA
RISOLUZIONE N. 2o
L'OSPEDALE DELLA MAMMA E DEL BAMBINO NELL'ATTUALE
SEDE DEL SANT'ANTONIO, PER RISOLVERE I PROBLEMI DELLA
PEDIATRIA DI PADOVA
presentata il .................. 2016 dal Consiglieri BARISON, GIORGETTI,
GUADAGNINI
IL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
PREMESSO che:
- nell'ambito della discussione relativa al Progetto di Legge n. 23,
"Istituzione dell 'Ente di governance della sanità regionale denominato "Azienda
per il governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda Zero ".
Disposizione per la individuazione dei nuovi ambiti territoriali delle Aziende
Ulss ", gli scriventi hanno presentato un emendamento, in data 10/11/2015, con il
quale si proponeva di incorporare l'Azienda ospedaliera di Padova e l'Azienda
ospedaliera universitaria integrata di Verona negli ambiti territoriali delle Aziende
ULSS di riferimento;
- la ratio di tale emendamento è quella di migliorare il servizio pubblico
attraverso l'integrazione tra le attività formativo-didattiche, scientifiche e di
ricerca e i servizi sanitari e sociali del territorio, mettendo così in stretta relazione
l'altissima specialità con le funzioni connesse ali'assistenza territoriale,
consentendo un coordinamento delle attività assistenziali che sia al passo con i
tempi e metta il paziente al centro del percorso assistenziale;
- in materia di creazione di Aziende Sanitarie Uniche, risultanti
dall'incorporazione delle Aziende Ospedaliere Universitarie nelle Aziende
Sanitarie Locali, la recente Legge Finanziaria dello Stato ha posto un inspiegabile
vincolo di non fattibilità per le sole Regioni a statuto ordinario;
- per superare quest'ultima limitazione la competente commissione consiliare
ha già licenziato, e prossimamente approderà in Consiglio Regionale, il Progetto
di Legge Statale n. 208, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2016) ", con il quale si mira ad
attribuire alle Regioni a statuto ordinario la stessa possibilità, oggi riservata alle
1ZMAG. 2016
2. sole Regioni a statuto speciale, di creare Aziende Sanitarie Uniche;
- altre Regioni hanno avviato simili percorsi di integrazione e
modernizzazione tra questi, a solo titolo d'esempio, la Regione Friuli Venezia
Giulia che ha definito nel suo territorio due Aziende Sanitarie Universitarie
Integrate con delibera n. 251 del 19.02.2016, "Protocollo d 'intesa tra la Regione
e le Università degli Studi di Trieste e Udine per lo svolgimento delle attività
assistenziali ";
RILEVATO che:
- in attesa che venga superata questa grave discriminante limitazione a danno
delle sole Regioni a statuto ordinario, è comunque opportuno avviare un
percorso di accorpamento tra Aziende sanitarie universitarie e altre strutture
ospedaliere;
- considerato che il percorso di ottimizzazione dell'offerta assistenziale
richiede un coordinamento dell'offerta di salute, mantenendo comunque
l'attuale assetto in termini di assistenza fornita al Paziente anche a livello
territoriale;
- tale percorso può prendere avvio con il trasferimento all'Azienda
ospedaliere di Padova delle proprietà di strutture pubbliche ospedaliere
ubicate nel territorio del Comune capoluogo;
CONSIDERATO che il trasferimento all'Azienda ospedaliera delle altre strutture
pubbliche presenti in Città permetterà, attraverso una necessaria riorganizzazione,
di ottenere indubbi benefici in termini di:
- razionalizzazione degli spazi, e quindi di collocazione dei reparti;
- efficentamento dell'offerta di servizi, evitando, anche per effetto della presenza
di due ospedali nel raggio di alcune centinaia di metri, sovrapposizioni/dualismi e
attività similari ma disomogenee in termini gestionali puntando invece a
un'offerta complementare;
- necessità di mettere con urgenza a disposizione dell'Azienda Ospedaliera nuovi
spazi assistenziali dal momento che l'eccellenza sempre rappresentata dalla sanità
padovana non sia ostacolata da aspetti strutturali e logistici che oggi rischiano di
impedirne la progressione;
RICORDATO che:
- la Regione ha stanziato nell'ultima finanziaria 150 milioni (50 per ciascuna
annualità 2016, 2017 e 2018) per la realizzazione del nuovo ospedale di Padova
ma, per quanto ottimistiche possano essere le previsioni, tra definizione dell'iter e
concreta realizzazione dell'intervento, è preventivabile che per il nuovo
nosocomio si dovranno attendere almeno 7-8 anni;
- anche tenuto conto dei tempi per la concreta realizzazione del nuovo polo
ospedaliero, è opportuno procedere con l'integrazione tra le strutture cittadine al
fine di risolvere diverse problematiche indifferibili e urgenti che riguardano molti
reparti, come per esempio le molteplici criticità riscontrate oggi nell'area materno
infantile, attualmente suddivisa in più edifici obsoleti e spesso risalenti agli anni
50;
- l'integrazione costituisce una risposta alle problematiche logistiche (oltre che
efficace via per l'ottirnizzazione dei servizi e modernizzazione dell'offerta
sanitaria) immediatamente percorribile e sostenibile, dal momento che non
necessita di significativi investimenti, e in definitiva valida per i prossimi anni e
comunque colmando i problemi esistenti fino alla realizzazione del nuovo
2
3. ospedale;
tutto ciò premesso,
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
l. ad attivarsi per poter trasferire all'Azienda ospedaliera di Padova la
proprietà dell'ospedale Sant'Antonio entro il31.12.2016;
2. nell'ambito della riorganizzazione di spazi e risorse conseguente a detto
trasferimento all'Azienda di Padova:
- a destinare la struttura ospedaliera "Sant'Antonio" alla creazione
dell'"Ospedale della mamma e del bambino";
- a mantenere in dotazione all 'Ulss 16 le eventuali eccedenze di posti letto
e figure professionali apicali riservandole, in via prevalente, all'ospedale
"Immacolata Concezione" di Piove di Sacco, così da valorizzare al meglio
izi erogati dai servizi sanitari territoriali.
3