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Università degli studi di Palermo



    Corso di Laurea in Economia Aziendale (17/A)


          Il contributo del software libero
  allo sviluppo dei sistemi informativi aziendali


Tesi di Laurea di:                      Relatore:
Marco Lombardo               Ch. Mo Prof. Salvatore Modica
                                                             1
Scopi del sistema informativo aziendale

●Consentire agli organi aziendali di prendere decisioni
consapevoli, grazie al supporto di un'idonea
documentazione.


●Comunicare all'esterno notizie inerenti le condizioni di
vita dell'azienda (oltre ai probabili scenari e sviluppi futuri)
per il tramite dei documenti contabili obbligatori per legge
ed ogni ulteriore documento ritenuto dai vertici aziendali
idoneo a raggiungere tale finalità.
                                                               2
Il sistema informativo aziendale

è formato da insiemi di informazioni impiegate, generate e
   trasformate dalle aziende nell'arco delle esecuzioni dei
processi aziendali, dalle risorse umane e tecnologiche che le
      maneggiano e dalle modalità con cui sono gestite.




                                                                                                                     3

             Schema tratto da Marchegiani Rosanna, “Cos’è il sistema informativo aziendale”, ed. Manuali.net 2004.
Software proprietario
Si caratterizza per le restrizioni poste all'acquirente
riguardo:

●Al suo utilizzo (esempio: impossibilità di usare un
programma in ambito commerciale).

●Alla sua modifica (impossibilità di alterare il
programma, perfino nei casi in cui sia evidente un
suo malfunzionamento).

●Alla sua riproduzione e redistribuzione.
                                                      4
Software libero
Per la Free Software Foundation Europe, l'organizzazione non-
profit che si occupa di sostenere lo sviluppo del software libero
in Europa, un programma può definirsi “libero” se la licenza
con la quale viene rilasciato lascia all'utente:

La libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
●



●La libertà di studiare come funziona il programma ed adattarlo
alle proprie necessità.

La libertà di redistribuire copie del programma.
●



●La libertà di migliorare il programma e distribuirne
pubblicamente i miglioramenti.
                                                                    5
Il software come bene pubblico

●Non esclusione: la proprietà di un bene in forza
della quale ad un individuo non possa esserne
impedito l'uso.

● Rivalità: la proprietà di un bene in forza della quale
l'uso da parte di un individuo ne limita la possibilità
di godimento da parte di un altro.

●Bene privato: un bene che sia simultaneamente escludibile e
rivale, es: gelato.

●Bene pubblico: un bene che sia simultaneamente non escludibile
e non rivale, es: software.
                                                                  6
Problema del free rider


Free rider: un individuo che pur godendo del
beneficio di un bene, non ne paga il prezzo,
es. cracker.

Poiché i beni pubblici non sono escludibili,
la presenza dei free rider impedisce al mercato
privato di fornirli.

Se lo stato stabilisce che i costi sono inferiori ai
benefici, può fornire il bene pubblico pagandolo con
le entrate tributarie, facendo aumentare il benessere
economico.                                              7
Perché i diritti di proprietà
      intellettuali generano monopoli?


Il software proprietario è un bene
escludibile ma non rivale, questo
comporta che:

I rendimenti di scala sono crescenti.
●




●Le vendite sono sostenute dalle
esternalità di rete.
                                         8
I rendimenti di scala crescenti


Beni non rivali: hanno la caratteristica di avere lo
stesso costo di produzione a prescindere dal
numero di copie vendute.

Una volta finanziata la ricerca e prodotta la prima
copia, non esistono ulteriori costi da sostenere per
la vendita di una seconda, terza, infinitesima copia.

La convenienza a produrre aumenta con la
scala della produzione.
                                                        9
Le esternalità di rete
Le esternalità di rete esistono quando un bene assume un valore
più elevato per il consumatore quanto più altri consumatori
usano lo stesso bene.

Le dimensioni della rete possono essere legate ad un'azienda
specifica (es. Apple) o ad un intero settore industriale (es. Blu
Ray Disc).

Esternalità diretta:
●Più un software chiuso è diffuso, più possibilità ha di emergere

come standard di fatto, in quanto gli utenti che non si
omologano passivamente al prodotto più diffuso sono di fatto
esclusi dai rapporti sociali o di lavoro.

Esternalità indiretta:
●A causa dell'incremento dei ritorni di scala sulla produzione,

un maggior numero di prodotti complementari può essere
                                                                    10
fabbricato, ad un prezzo inferiore, quando la rete cresce.
Le esternalità di rete

Il primo problema delle esternalità di rete giace sul lato della domanda: a
causa delle funzioni di utilità interdipendenti, gli utenti devono anticipare
quale tecnologia verrà usata su larga scala dalle persone.

Questo porta a due conseguenze:

●Eccessiva inerzia (gli utenti aspettano prima di adottare una nuova
tecnologia).
●Eccessiva fretta (gli utenti adottano una nuova tecnologia per paura di

essere esclusi).

Il secondo problema delle esternalità di rete giace sul lato dell'offerta:
in presenza di esternalità di rete, la scelta dello standard è spesso
demandata al governo o ad apposite commissioni private, per evitare
eccessiva inerzia e ridurre i costi di ricerca e coordinazione degli utenti.
                                                                               11
Asimmetria informativa
In un mercato la disponibilità di informazioni è fondamentale per l'efficienza
dello stesso.

Quando in un mercato uno dei due soggetti della contrattazione ha più
informazioni dell'altro, si crea una spirale involutiva che gradualmente
incrementa l'inefficienza

Gli sviluppatori di software “chiusi” sono in possesso di un numero maggiore
di informazioni rispetto ai potenziali acquirenti.

I consumatori non sono in grado di stabilire con certezza quanto sono disposti
a spendere per un bene del quale non conoscono la qualità.

Il gap informativo non sempre va a vantaggio dei venditori, in quanto la loro
volontà di non diffondere informazioni sulla qualità del software rende il
comportamento dei consumatori imprevedibile (es. fenomeni di free riding).

La seconda libertà, quella di studiare come funziona un programma, è una
possibile soluzione al problema.                                                 12
Conseguenze dell'utilizzo di licenze libere

●La complessità del software fa si che le aziende debbano
rivolgersi a dei professionisti per l'installazione, la manutenzione
e la personalizzazione.

●Ciò che viene venduto non è un prodotto, ma un servizio
(assistenza tecnica, personalizzazione etc.).

●Spostamento dei profitti dai distributori ai programmatori, che
sono persone creative e possono, quindi, innovare.

●Eliminazione dell'asimmetria informativa ed aumento della
qualità del software.

                                                                       13
Alternative ai brevetti

●Metodo dei premi: consiste nella definizione di un
progetto ben definito, e nella consegna di un premio in
denaro alla prima azienda che completa il progetto.
Dopo che il premio è stato consegnato, l'innovazione
diventa di pubblico dominio.

Pro:
●Questo sistema non produce un monopolio.




Contro:
●Il governo dovrebbe essere informato sulla fattibilità delle

varie invenzioni e sulla domanda per ognuna di esse.
Le informazioni sulla domanda sono cruciali per
determinare l'ammontare del premio, che a sua volta
determina l'incentivo alla ricerca.
Le aziende sono meglio informate sulla domanda rispetto         14
al governo.
Alternative ai brevetti

●Meccanismo contrattuale: in questo sistema, il governo controlla l'accesso
al mercato della ricerca, scegliendo alcune aziende e firmando un contratto
con esse.
Il contratto, in genere, contiene informazioni più specifiche rispetto al
bando di partecipazione del sistema a premi.

Pro:
●Contratti di questo tipo potrebbero prevenire duplicazioni dei costi di

ricerca.

Contro:
●Il governo dovrebbe conoscere il valore delle innovazioni per determinare

il premio.
Questo è possibile solo quando il principale cliente delle innovazioni è lo
stato (es. programmi spaziali o di difesa).
●C'è una limitata competizione tra le imprese, difficile trovare pietre di
                                                                              15
paragone per determinare la qualità della ricerca.
Casi di successo
Regno Unito: Tom Watson, ministro dell'innovazione tecnologica, afferma che il
servizio pubblico non può rischiare di rimanere legato ad un software proprietario.
Secondo alcune aziende che operano nel settore dell'open, il governo britannico
passando al software libero potrebbe risparmiare £ 600 milioni l'anno.

Brasile: In un articolo pubblicato su BBC News, Sergio Amadeo, la persona a capo
dell'istituto nazionale per l'IT, afferma che il governo brasiliano potrebbe risparmiare
circa 120 milioni di dollari in licenze passando dai programmi commerciali ai
programmi open source.

Sud Africa: L'ufficio per l'IT del governo sudafricano ha sviluppato una strategia dal
titolo “l'uso del software open source nel governo sudafricano”.
Tra i vantaggi dell'open, nel testo vengono citati: la tensione verso l'efficienza, un livello
inferiore di dipendenza da tecnologia importata, un incentivo allo sviluppo di piccole e
medie imprese, l'accesso universale per le masse, gli inferiori rischi per la sicurezza.

Russia: Dal 2009 i pc delle scuole Russe sono equipaggiati con software open source.
Le scuole erano solite usare copie illegali di software commerciale, ma da quando la
Russia è entrata nel WTO, le infrazioni sono state duramente perseguite.
Per non pagare le licenze del software commerciale, per essere indipendenti dalle
nazioni occidentali, per evitare l'insegnamento di software specifici che sarebbero già
obsoleti alla fine del ciclo di studio, si è deciso di utilizzare quello libero.
                                                                                                 16
Casi di successo
Osservatorio Open Source: in Italia nel 2003 il centro nazionale per l'informatica nella pubblica
ammininistrazione ha costituito un osservatorio sull'open source.
L'osservatorio, che descrive l'open come un “fenomeno significativo legato allo sviluppo dell'ICT,
si occupa di:
➢Studiare tipologie di licenze d’uso adatte all’uso nella pubblica amministrazione.
➢Fornire un supporto alle pubbliche amministrazioni, anche svolgendo la manutenzione ed il miglioramento

del software sviluppato.
➢Mettere in contatto diverse realtà che studiano l’open, attraverso un confronto fra le esperienze svolte presso

le università, la ricerca pubblica, le piccole imprese.
➢Mettere a disposizione luoghi virtuali dove discutere di sistemi informativi, pubblicare i risultati di studi

specifici sulla materia.
➢Allestire e gestire una vetrina di software open source utilizzabili dalla pubblica amministrazione, al fine di

favorire l’incontro tra domanda ed offerta di questi servizi.
•Allestire e gestire una piattaforma di sviluppo collaborativo, che metterà a disposizione le risorse tecniche

necessarie alla creazione di un ambiente per incentivare e facilitare lo sviluppo di software libero nella
pubblica amministrazione.

Provincia di Bolzano: dopo aver adottato il software libero nelle scuole della provincia, i costi
per la manutenzione sono scesi a 27.000 € l'anno. In precedenza venivano spesi 269.000 € l'anno
solo in licenze.
La stessa provincia risparmia circa 1.000.000 € l'anno grazie all'adozione di Open Office sui pc
desktop, e 500.000 € di licenze sui server.

Regione Piemonte: Con la legge regionale N. 9 del 26/03/2009 viene favorita l'eliminazione di
ogni barriera alla lettura dei documenti grazie alla prescrizione sull'utilizzo di formati liberi.
Viene, inoltre, favorito l'inserimento dello studio del software libero nei programmi scolastici.                  17
Casi di successo
Audi: Per accelerare la progettazione degli autoveicoli fa utilizzo del
Computer Aided Engineering.
Fino a cinque anni fa, per utilizzare i sotware di prigettazione l'azienda
usava Unix nei suoi datacenter.
Passando a Linux l'azienda ha azzerato i costi per le licenze e la
dipendenza da uno specifico fornitore di Hardware.

BMW: nel 2007 ha iniziato il passaggio a Suse Enterprise Server nei suoi
datacenter, riducendo i costi dell'hardware e semplificando
l'organizzazione delle risorse.

Casio: Nel 2005 implementando Suse Enterprise Server ha ridotto del
90 % i costi di gestione del dipartimento IT dell'azienda.

Peugeot Citroen: Ha adottato Open Office come suite di programmi
per la produttività personale.

Siemens: Utilizza il software E.R.P. SAP per gestire l'azienda.
Passando da Unix a Linux è riuscita a ridurre del 40% i costi
dell'infrastruttura IT e del 25% i costi del possesso dell'hardware.         18
Nascita di una nuova figura professionale
●L'asimmetria informativa genera inefficienza, problema risolvibile
adottando licenze libere.

●Non tutte le aziende al loro interno hanno le competenze per
valutare la qualità di un software, potrebbero quindi rivolgersi ad un
consulente che effettui per loro la valutazione basandosi su
standard definiti da enti indipendenti.

●Il costo sostenuto dalle aziende per pagare il certificatore sarebbe
compensato dall'utilizzo di software dalla qualità e funzionalità
certificata, cosa che dovrebbe provocare un contenimento nei costi
di manutenzione ed un utilizzo “snello”.

●Lo spostamento dei profitti dai produttori agli sviluppatori fa si
che possano essere proposte delle soluzioni creative alla risoluzione
dei problemi.
Gli sviluppatori che non hanno competenze in materia di business 19
potrebbero lavorare in coworking con altri professionisti.
●È un'azienda statunitense fondata nel 1995 che sviluppa programmi ed applicazioni per la
direzione aziendale, oltre a servizi di consulenza.

Nel 2009 ha fatturato 748 milioni di dollari, l'utile è stato di 87 milioni di dollari.
●




Ha uffici in 55 paesi del mondo.
●




2.200 sono gli impiegati, nessuno di questi è associato ad alcun sindacato.
●




                                                                                            20
È la più grande azienda d'informatica al mondo ed anche una delle più antiche.
●




Nel 2009 ha fatturato 103 miliardi di dollari, l'utile netto è stato di 12 miliardi di dollari.
●




È presente in 107 paesi del mondo.
●



●Nel 2009 è stata l'azienda statunitense che ha brevettato di più (4.194 brevetti), mantenendo un
record che detiene da 17 anni.

Ha 399.409 dipendenti.
●




                                                                                                    21
●È un'azienda statunitense che opera nel settore della produzione di
software orientata particolarmente ai settori delle reti ed alla gestione dei
gruppi di lavoro.

●   Ha 3.600 dipendenti, nessuno dei quali associato a sindacati.

●Nel 2009 ha avuto un fatturato di 862 milioni di dollari, un utile netto di
212 milioni di dollari.

●   Utilizza licenze sia open che proprietarie.




                                                                                22

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  • 2. Scopi del sistema informativo aziendale ●Consentire agli organi aziendali di prendere decisioni consapevoli, grazie al supporto di un'idonea documentazione. ●Comunicare all'esterno notizie inerenti le condizioni di vita dell'azienda (oltre ai probabili scenari e sviluppi futuri) per il tramite dei documenti contabili obbligatori per legge ed ogni ulteriore documento ritenuto dai vertici aziendali idoneo a raggiungere tale finalità. 2
  • 3. Il sistema informativo aziendale è formato da insiemi di informazioni impiegate, generate e trasformate dalle aziende nell'arco delle esecuzioni dei processi aziendali, dalle risorse umane e tecnologiche che le maneggiano e dalle modalità con cui sono gestite. 3 Schema tratto da Marchegiani Rosanna, “Cos’è il sistema informativo aziendale”, ed. Manuali.net 2004.
  • 4. Software proprietario Si caratterizza per le restrizioni poste all'acquirente riguardo: ●Al suo utilizzo (esempio: impossibilità di usare un programma in ambito commerciale). ●Alla sua modifica (impossibilità di alterare il programma, perfino nei casi in cui sia evidente un suo malfunzionamento). ●Alla sua riproduzione e redistribuzione. 4
  • 5. Software libero Per la Free Software Foundation Europe, l'organizzazione non- profit che si occupa di sostenere lo sviluppo del software libero in Europa, un programma può definirsi “libero” se la licenza con la quale viene rilasciato lascia all'utente: La libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo. ● ●La libertà di studiare come funziona il programma ed adattarlo alle proprie necessità. La libertà di redistribuire copie del programma. ● ●La libertà di migliorare il programma e distribuirne pubblicamente i miglioramenti. 5
  • 6. Il software come bene pubblico ●Non esclusione: la proprietà di un bene in forza della quale ad un individuo non possa esserne impedito l'uso. ● Rivalità: la proprietà di un bene in forza della quale l'uso da parte di un individuo ne limita la possibilità di godimento da parte di un altro. ●Bene privato: un bene che sia simultaneamente escludibile e rivale, es: gelato. ●Bene pubblico: un bene che sia simultaneamente non escludibile e non rivale, es: software. 6
  • 7. Problema del free rider Free rider: un individuo che pur godendo del beneficio di un bene, non ne paga il prezzo, es. cracker. Poiché i beni pubblici non sono escludibili, la presenza dei free rider impedisce al mercato privato di fornirli. Se lo stato stabilisce che i costi sono inferiori ai benefici, può fornire il bene pubblico pagandolo con le entrate tributarie, facendo aumentare il benessere economico. 7
  • 8. Perché i diritti di proprietà intellettuali generano monopoli? Il software proprietario è un bene escludibile ma non rivale, questo comporta che: I rendimenti di scala sono crescenti. ● ●Le vendite sono sostenute dalle esternalità di rete. 8
  • 9. I rendimenti di scala crescenti Beni non rivali: hanno la caratteristica di avere lo stesso costo di produzione a prescindere dal numero di copie vendute. Una volta finanziata la ricerca e prodotta la prima copia, non esistono ulteriori costi da sostenere per la vendita di una seconda, terza, infinitesima copia. La convenienza a produrre aumenta con la scala della produzione. 9
  • 10. Le esternalità di rete Le esternalità di rete esistono quando un bene assume un valore più elevato per il consumatore quanto più altri consumatori usano lo stesso bene. Le dimensioni della rete possono essere legate ad un'azienda specifica (es. Apple) o ad un intero settore industriale (es. Blu Ray Disc). Esternalità diretta: ●Più un software chiuso è diffuso, più possibilità ha di emergere come standard di fatto, in quanto gli utenti che non si omologano passivamente al prodotto più diffuso sono di fatto esclusi dai rapporti sociali o di lavoro. Esternalità indiretta: ●A causa dell'incremento dei ritorni di scala sulla produzione, un maggior numero di prodotti complementari può essere 10 fabbricato, ad un prezzo inferiore, quando la rete cresce.
  • 11. Le esternalità di rete Il primo problema delle esternalità di rete giace sul lato della domanda: a causa delle funzioni di utilità interdipendenti, gli utenti devono anticipare quale tecnologia verrà usata su larga scala dalle persone. Questo porta a due conseguenze: ●Eccessiva inerzia (gli utenti aspettano prima di adottare una nuova tecnologia). ●Eccessiva fretta (gli utenti adottano una nuova tecnologia per paura di essere esclusi). Il secondo problema delle esternalità di rete giace sul lato dell'offerta: in presenza di esternalità di rete, la scelta dello standard è spesso demandata al governo o ad apposite commissioni private, per evitare eccessiva inerzia e ridurre i costi di ricerca e coordinazione degli utenti. 11
  • 12. Asimmetria informativa In un mercato la disponibilità di informazioni è fondamentale per l'efficienza dello stesso. Quando in un mercato uno dei due soggetti della contrattazione ha più informazioni dell'altro, si crea una spirale involutiva che gradualmente incrementa l'inefficienza Gli sviluppatori di software “chiusi” sono in possesso di un numero maggiore di informazioni rispetto ai potenziali acquirenti. I consumatori non sono in grado di stabilire con certezza quanto sono disposti a spendere per un bene del quale non conoscono la qualità. Il gap informativo non sempre va a vantaggio dei venditori, in quanto la loro volontà di non diffondere informazioni sulla qualità del software rende il comportamento dei consumatori imprevedibile (es. fenomeni di free riding). La seconda libertà, quella di studiare come funziona un programma, è una possibile soluzione al problema. 12
  • 13. Conseguenze dell'utilizzo di licenze libere ●La complessità del software fa si che le aziende debbano rivolgersi a dei professionisti per l'installazione, la manutenzione e la personalizzazione. ●Ciò che viene venduto non è un prodotto, ma un servizio (assistenza tecnica, personalizzazione etc.). ●Spostamento dei profitti dai distributori ai programmatori, che sono persone creative e possono, quindi, innovare. ●Eliminazione dell'asimmetria informativa ed aumento della qualità del software. 13
  • 14. Alternative ai brevetti ●Metodo dei premi: consiste nella definizione di un progetto ben definito, e nella consegna di un premio in denaro alla prima azienda che completa il progetto. Dopo che il premio è stato consegnato, l'innovazione diventa di pubblico dominio. Pro: ●Questo sistema non produce un monopolio. Contro: ●Il governo dovrebbe essere informato sulla fattibilità delle varie invenzioni e sulla domanda per ognuna di esse. Le informazioni sulla domanda sono cruciali per determinare l'ammontare del premio, che a sua volta determina l'incentivo alla ricerca. Le aziende sono meglio informate sulla domanda rispetto 14 al governo.
  • 15. Alternative ai brevetti ●Meccanismo contrattuale: in questo sistema, il governo controlla l'accesso al mercato della ricerca, scegliendo alcune aziende e firmando un contratto con esse. Il contratto, in genere, contiene informazioni più specifiche rispetto al bando di partecipazione del sistema a premi. Pro: ●Contratti di questo tipo potrebbero prevenire duplicazioni dei costi di ricerca. Contro: ●Il governo dovrebbe conoscere il valore delle innovazioni per determinare il premio. Questo è possibile solo quando il principale cliente delle innovazioni è lo stato (es. programmi spaziali o di difesa). ●C'è una limitata competizione tra le imprese, difficile trovare pietre di 15 paragone per determinare la qualità della ricerca.
  • 16. Casi di successo Regno Unito: Tom Watson, ministro dell'innovazione tecnologica, afferma che il servizio pubblico non può rischiare di rimanere legato ad un software proprietario. Secondo alcune aziende che operano nel settore dell'open, il governo britannico passando al software libero potrebbe risparmiare £ 600 milioni l'anno. Brasile: In un articolo pubblicato su BBC News, Sergio Amadeo, la persona a capo dell'istituto nazionale per l'IT, afferma che il governo brasiliano potrebbe risparmiare circa 120 milioni di dollari in licenze passando dai programmi commerciali ai programmi open source. Sud Africa: L'ufficio per l'IT del governo sudafricano ha sviluppato una strategia dal titolo “l'uso del software open source nel governo sudafricano”. Tra i vantaggi dell'open, nel testo vengono citati: la tensione verso l'efficienza, un livello inferiore di dipendenza da tecnologia importata, un incentivo allo sviluppo di piccole e medie imprese, l'accesso universale per le masse, gli inferiori rischi per la sicurezza. Russia: Dal 2009 i pc delle scuole Russe sono equipaggiati con software open source. Le scuole erano solite usare copie illegali di software commerciale, ma da quando la Russia è entrata nel WTO, le infrazioni sono state duramente perseguite. Per non pagare le licenze del software commerciale, per essere indipendenti dalle nazioni occidentali, per evitare l'insegnamento di software specifici che sarebbero già obsoleti alla fine del ciclo di studio, si è deciso di utilizzare quello libero. 16
  • 17. Casi di successo Osservatorio Open Source: in Italia nel 2003 il centro nazionale per l'informatica nella pubblica ammininistrazione ha costituito un osservatorio sull'open source. L'osservatorio, che descrive l'open come un “fenomeno significativo legato allo sviluppo dell'ICT, si occupa di: ➢Studiare tipologie di licenze d’uso adatte all’uso nella pubblica amministrazione. ➢Fornire un supporto alle pubbliche amministrazioni, anche svolgendo la manutenzione ed il miglioramento del software sviluppato. ➢Mettere in contatto diverse realtà che studiano l’open, attraverso un confronto fra le esperienze svolte presso le università, la ricerca pubblica, le piccole imprese. ➢Mettere a disposizione luoghi virtuali dove discutere di sistemi informativi, pubblicare i risultati di studi specifici sulla materia. ➢Allestire e gestire una vetrina di software open source utilizzabili dalla pubblica amministrazione, al fine di favorire l’incontro tra domanda ed offerta di questi servizi. •Allestire e gestire una piattaforma di sviluppo collaborativo, che metterà a disposizione le risorse tecniche necessarie alla creazione di un ambiente per incentivare e facilitare lo sviluppo di software libero nella pubblica amministrazione. Provincia di Bolzano: dopo aver adottato il software libero nelle scuole della provincia, i costi per la manutenzione sono scesi a 27.000 € l'anno. In precedenza venivano spesi 269.000 € l'anno solo in licenze. La stessa provincia risparmia circa 1.000.000 € l'anno grazie all'adozione di Open Office sui pc desktop, e 500.000 € di licenze sui server. Regione Piemonte: Con la legge regionale N. 9 del 26/03/2009 viene favorita l'eliminazione di ogni barriera alla lettura dei documenti grazie alla prescrizione sull'utilizzo di formati liberi. Viene, inoltre, favorito l'inserimento dello studio del software libero nei programmi scolastici. 17
  • 18. Casi di successo Audi: Per accelerare la progettazione degli autoveicoli fa utilizzo del Computer Aided Engineering. Fino a cinque anni fa, per utilizzare i sotware di prigettazione l'azienda usava Unix nei suoi datacenter. Passando a Linux l'azienda ha azzerato i costi per le licenze e la dipendenza da uno specifico fornitore di Hardware. BMW: nel 2007 ha iniziato il passaggio a Suse Enterprise Server nei suoi datacenter, riducendo i costi dell'hardware e semplificando l'organizzazione delle risorse. Casio: Nel 2005 implementando Suse Enterprise Server ha ridotto del 90 % i costi di gestione del dipartimento IT dell'azienda. Peugeot Citroen: Ha adottato Open Office come suite di programmi per la produttività personale. Siemens: Utilizza il software E.R.P. SAP per gestire l'azienda. Passando da Unix a Linux è riuscita a ridurre del 40% i costi dell'infrastruttura IT e del 25% i costi del possesso dell'hardware. 18
  • 19. Nascita di una nuova figura professionale ●L'asimmetria informativa genera inefficienza, problema risolvibile adottando licenze libere. ●Non tutte le aziende al loro interno hanno le competenze per valutare la qualità di un software, potrebbero quindi rivolgersi ad un consulente che effettui per loro la valutazione basandosi su standard definiti da enti indipendenti. ●Il costo sostenuto dalle aziende per pagare il certificatore sarebbe compensato dall'utilizzo di software dalla qualità e funzionalità certificata, cosa che dovrebbe provocare un contenimento nei costi di manutenzione ed un utilizzo “snello”. ●Lo spostamento dei profitti dai produttori agli sviluppatori fa si che possano essere proposte delle soluzioni creative alla risoluzione dei problemi. Gli sviluppatori che non hanno competenze in materia di business 19 potrebbero lavorare in coworking con altri professionisti.
  • 20. ●È un'azienda statunitense fondata nel 1995 che sviluppa programmi ed applicazioni per la direzione aziendale, oltre a servizi di consulenza. Nel 2009 ha fatturato 748 milioni di dollari, l'utile è stato di 87 milioni di dollari. ● Ha uffici in 55 paesi del mondo. ● 2.200 sono gli impiegati, nessuno di questi è associato ad alcun sindacato. ● 20
  • 21. È la più grande azienda d'informatica al mondo ed anche una delle più antiche. ● Nel 2009 ha fatturato 103 miliardi di dollari, l'utile netto è stato di 12 miliardi di dollari. ● È presente in 107 paesi del mondo. ● ●Nel 2009 è stata l'azienda statunitense che ha brevettato di più (4.194 brevetti), mantenendo un record che detiene da 17 anni. Ha 399.409 dipendenti. ● 21
  • 22. ●È un'azienda statunitense che opera nel settore della produzione di software orientata particolarmente ai settori delle reti ed alla gestione dei gruppi di lavoro. ● Ha 3.600 dipendenti, nessuno dei quali associato a sindacati. ●Nel 2009 ha avuto un fatturato di 862 milioni di dollari, un utile netto di 212 milioni di dollari. ● Utilizza licenze sia open che proprietarie. 22