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Cronistoria e analisi
della crisi #barilla

www.socialmediacrisismanagement.it
25/09/2013

http://video.repubblica.it/edizione/parma/barilla-no-a-spot-gay-preferiamofamiglia-tradizionale/141073/139611

Mercoledì 25 settembre, Guido
Barilla rilascia un’intervista al
programma radiofonico La
Zanzara in cui critica alcune
affermazioni della Presidente
della Camera Laura Boldrini sul
ruolo della donna in pubblicità e
alla domanda: “Lei non farebbe
mai uno spot con una famiglia
omosessuale seduta a un
tavolo?” risponde:
“No non lo farei, ma non per
mancanza di rispetto agli
omosessuali che hanno diritto di
fare quello che vogliono, senza
disturbare gli altri. Ma perchè
non la penso come loro e penso
che la famiglia a cui ci rivolgiamo
noi è comunque una famiglia
classica.”
26/09/2013

http://video.repubblica.it/edizione/parma/barilla-no-a-spot-gay-preferiamofamiglia-tradizionale/141073/139611

Nella prima mattina di giovedì 26,
l’intervista viene rilanciata da
diversi media, fra cui Repubblica
TV, e di qui si diffonde sui
principali social network.
Le dichiarazioni di Barilla
diventano presto virali.
26/09/2013
h 10.00 circa

I media rilanciano quello che sta accadendo su Twitter
26/09/2013
h. 10.35
26/09/2013
h 11.04

Su facebook compaiono i primi commenti negativi

Gli utenti, in mancanza di una
comunicazione ufficiale
dell’Azienda di qualunque segno,
cominciano a sfogare il proprio
malcontento commentando gli
ultimi post disponibili.
Quando manca un contenitore, gli
utenti lo trovano da soli.
26/09/2013
h 11.04

Su facebook compaiono i primi commenti negativi
26/09/2013
h 11.04
26/09/2013
h 11.04
26/09/2013
h 11.04
26/09/2013
h 12.11
26/09/2013
Dalle 11 in poi

La creatività degli utenti si scatena contro il brand
26/09/2013
Dalle 11 in poi

La creatività degli utenti si scatena contro il brand
26/09/2013
Dalle 11 in poi

La creatività degli utenti si scatena contro il brand
26/09/2013
Dalle 11 in poi

La creatività degli utenti si scatena contro il brand
26/09/2013
Circa le 10.00

Compare l’hashtag #boicottabarilla
25/09/2013
h 11.39
26/09/2013
H 11.42
26/09/2013
h 11.46

Google News
26/09/2013
h 12.00

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/guido_barilla_gay_boico
ttaggio_boicottabarilla/notizie/331051.shtml

A metà mattina si comincia a
parlare di BOICOTTAGGIO.
Già alle 12.00 il messaggero
rilancia quello che sta accadendo
su Twitter con l’hashtag
#boicottabarilla
26/09/2013
H 12.30

#barilla e #boicottabarilla sono TT
26/09/2013
H 12.30

La notizia domina l’agenda dei principali media

Nonostante le eclatanti notizie
politiche del giorno (l’imminente
potenziale crisi di governo),
l’intervista di Guido Barilla ottiene
la 3° posizione nella homepage di
corriere.it
26/09/2013
H 13.42

La SERP di Google pr la query “Barilla”

La SERP di Google
per la keyword
Barilla, viene presa
d’assalto da
contenuti negativi
relativi alla crisi in
corso.
I contenuti aziendali
vengono fortemente
penalizzati.
26/09/2013
H 13.42

L’andamento dell’hashtag #barilla nella mattinata del 26/09
26/09/2013
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L’andamento dell’hashtag #boicottabarilla nella mattinata del 26/09
26/09/2013
H 14.02

Pasta Garofalo

La concorrenza cavalca l’onda
della crisi Barilla, con post
ammiccanti.
26/09/2013
H 14.02

Pasta Garofalo – post degli utenti
26/09/2013
H 14.02

Althea

La concorrenza cavalca l’onda
della crisi Barilla, con post
ammiccanti.
Qui una parodia del claim “Dove
c’è Barilla, c’è casa” a cura di
Althea.
26/09/2013
H 14.30

Dopo 6 ore sul sito corporate

Intorno alle 14.30 compaiono le
scuse di Guido Barilla.
Purtroppo si tratta solo di un
comunicato stampa nell’area
Press del sito corporate.
In quella posizione resta invisibile
alla quasi totalità degli utenti e
dei consumatori che stanno
sfogando la propria rabbia su
twitter e su facebook.
26/09/2013
H 16.30

Le prime scuse

Con notevole ritardo (2 ore dopo
la pubblicazione del comunicato
stampa sul sito barilla.it), arriva
sui canali social dell’azienda il
comunicato di scuse di Pietro
Barilla. Fino ad allora, l’unica
risposta visibile dell’azienda dopo
quasi 8 ore di attacco.
The day after
27/09/2013

I primi effetti misurabili della crisi
27/09/2013

I primi effetti misurabili della crisi
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Google News
07/10/2013

La curva di #barilla
07/10/2013

La curva di #boicottabarilla
Probabilmente la
campagna di
boicottaggio non
produrrà effetti
economici sensibili, ma
ad oggi permane un
sottofondo di
malcontento, che
potrebbe essere terreno
fertile per crisi
successive. Un margine
di rischio che Barilla deve
circoscrivere
assolutamente
Lessons learned
1

Il Timing delle risposte

L’errore più grave che si può imputare a Barilla nella gestione di questa crisi è sicuramente la scarsa
tempestività nei tempi di reazione.
Ai segnali allarmanti comparsi già dalle prime ore del mattino, non c’è stata la minima reazione,
nemmeno un tentativo apparente per almeno 6 ore. L’impressione è che la catena di comando
interna sia eccessivamente lunga (o burocratizzata) per la gestione dei Social Media in momenti che
escano dall’ordinaria amministrazione. Il vuoto di comunicazione che c’è stato dalle 9 di mattina,
quando sono comparsi i primi lanci di agenzia e i primi articoli sui quotidiani online e i primi tweet
polemici, fino alle 16.30, quando su facebook e twitter sono comparse le scuse di Barilla, sono stati
colmati dal sarcasmo e dalla creatività degli utenti con contenuti ancora presenti nei risultati di
ricerca. Il tentativo di arginare la crisi con il comunicato stampa pubblicato sul sito barillagroup.com
alle ore 14.30 non ha sortito alcun effetto, e stupisce che lo stesso comunicato abbia dovuto
attendere circa 2 ore per comparire sui social network. Anche i canali social esteri non sono stati
minimamente presidiati durante le lunghe ore della crisi mattutina.
Una risposta più tempestiva forse non avrebbe esentato Guido Barilla dal fare qualche passo indietro,
ma avrebbe potuto consentire di argomentare meglio la posizione espressa, limare, rettificare, etc.
senza giungere invece ad alzare completamente “bandiera bianca”, ammettendo anche di “avere
molto da imparare sul dibattito circa l’evoluzione della famiglia”. Una retromarcia talmente netta al
punto da stridere con i toni e i termini dell’intervista della sera precedente, minando la credibilità dei
42 secondi del video di scuse (peraltro tecnicamente non perfetto: si ha la chiara impressione che
Guido Barilla stia leggendo il testo e che le scuse non siano affatto naturali). La totale retromarcia ha
peraltro scontentato una minoranza di utenti che non interpretavano le parole di Barilla come
offensive o discriminatorie, ma come una semplice espressione della libertà di opinione e di impresa
(cfr. #iostoconbarilla).
2

Il SEO anticrisi e postcrisi

Come evidenziano le schermate prese il 07/10/2013 (a
oltre 10 gg. di distanza) permangono in prima pagina
sulla SERP di Google e Google Immagini e Google News
soprattutto, tracce evidenti della crisi.
I SEO di Barilla hanno ripulito molto, ma molto ancora
permarrà per diverse settimane.
Accanto al Social Media Team un SEO Team attento si
sarebbe dotato di strumenti di monitoraggio efficaci per
produrre contenuti finalizzati per lo meno a limitare i
danni di visibilità nelle ore della crisi e ad alleggerire il
lavoro di pulitura nei giorni successivi.
Il sito del Gruppo Barilla si è dimostrato un contenitore
inadatto: la crisi di comunicazione era nei Social Media,
non solo nei Media. Il comunicato pubblicato
(comunque tardi) era rivolto agli utenti finali ma è
apparso in un contenitore per gli addetti ai lavori (l’area
stampa del sito corporate), e solo con 2 ore di ritardo è
stato offerto alle community.
Un blog aziendale avrebbe probabilmente sortito
tutt’altro effetto, anche dal punto di vista SEO.
3

Tornare all’ordinario

Il Social Media Team di Barilla nel
tentativo di riportare la conversazione
con gli utenti sui binari dell’ordinario sta
cercando di umanizzare la conversazione
e (forse) distinguersi da Guido Barilla (qui
un posto del 02/10 a firma dei 9 membri
del SM Team, rappresentati da
emoticons di pasta. Il messaggio sembra
essere: “siamo tanti, siamo diversi, non
siamo tutti appiattiti sulle posizioni
espresse. Oltre a Guido Barilla, ci sono
tante persone che lavorano dietro il
brand”. Il post, cosi come anche i
precedenti post di scuse, sono stati mesi
in pubblicità per amplificarne la portata.
E’ anche apparsa un’inserzione
sponsorizzata che annunciava la
sospensione delle attività social per un
giorno, in ossequio alla tragedia di
Lampedusa. Ad oggi tuttavia, l’attività
ordinaria della pagina Facebook non è
ancora ripartita.
www.socialmediacrisismanagement.it

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L'Ipertesto
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Social Media Crisis Barilla

  • 1. Cronistoria e analisi della crisi #barilla www.socialmediacrisismanagement.it
  • 2. 25/09/2013 http://video.repubblica.it/edizione/parma/barilla-no-a-spot-gay-preferiamofamiglia-tradizionale/141073/139611 Mercoledì 25 settembre, Guido Barilla rilascia un’intervista al programma radiofonico La Zanzara in cui critica alcune affermazioni della Presidente della Camera Laura Boldrini sul ruolo della donna in pubblicità e alla domanda: “Lei non farebbe mai uno spot con una famiglia omosessuale seduta a un tavolo?” risponde: “No non lo farei, ma non per mancanza di rispetto agli omosessuali che hanno diritto di fare quello che vogliono, senza disturbare gli altri. Ma perchè non la penso come loro e penso che la famiglia a cui ci rivolgiamo noi è comunque una famiglia classica.”
  • 3. 26/09/2013 http://video.repubblica.it/edizione/parma/barilla-no-a-spot-gay-preferiamofamiglia-tradizionale/141073/139611 Nella prima mattina di giovedì 26, l’intervista viene rilanciata da diversi media, fra cui Repubblica TV, e di qui si diffonde sui principali social network. Le dichiarazioni di Barilla diventano presto virali.
  • 4. 26/09/2013 h 10.00 circa I media rilanciano quello che sta accadendo su Twitter
  • 6. 26/09/2013 h 11.04 Su facebook compaiono i primi commenti negativi Gli utenti, in mancanza di una comunicazione ufficiale dell’Azienda di qualunque segno, cominciano a sfogare il proprio malcontento commentando gli ultimi post disponibili. Quando manca un contenitore, gli utenti lo trovano da soli.
  • 7. 26/09/2013 h 11.04 Su facebook compaiono i primi commenti negativi
  • 12. 26/09/2013 Dalle 11 in poi La creatività degli utenti si scatena contro il brand
  • 13. 26/09/2013 Dalle 11 in poi La creatività degli utenti si scatena contro il brand
  • 14. 26/09/2013 Dalle 11 in poi La creatività degli utenti si scatena contro il brand
  • 15. 26/09/2013 Dalle 11 in poi La creatività degli utenti si scatena contro il brand
  • 16. 26/09/2013 Circa le 10.00 Compare l’hashtag #boicottabarilla
  • 20. 26/09/2013 h 12.00 http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/guido_barilla_gay_boico ttaggio_boicottabarilla/notizie/331051.shtml A metà mattina si comincia a parlare di BOICOTTAGGIO. Già alle 12.00 il messaggero rilancia quello che sta accadendo su Twitter con l’hashtag #boicottabarilla
  • 21. 26/09/2013 H 12.30 #barilla e #boicottabarilla sono TT
  • 22. 26/09/2013 H 12.30 La notizia domina l’agenda dei principali media Nonostante le eclatanti notizie politiche del giorno (l’imminente potenziale crisi di governo), l’intervista di Guido Barilla ottiene la 3° posizione nella homepage di corriere.it
  • 23. 26/09/2013 H 13.42 La SERP di Google pr la query “Barilla” La SERP di Google per la keyword Barilla, viene presa d’assalto da contenuti negativi relativi alla crisi in corso. I contenuti aziendali vengono fortemente penalizzati.
  • 24. 26/09/2013 H 13.42 L’andamento dell’hashtag #barilla nella mattinata del 26/09
  • 25. 26/09/2013 H 13.42 L’andamento dell’hashtag #boicottabarilla nella mattinata del 26/09
  • 26. 26/09/2013 H 14.02 Pasta Garofalo La concorrenza cavalca l’onda della crisi Barilla, con post ammiccanti.
  • 27. 26/09/2013 H 14.02 Pasta Garofalo – post degli utenti
  • 28. 26/09/2013 H 14.02 Althea La concorrenza cavalca l’onda della crisi Barilla, con post ammiccanti. Qui una parodia del claim “Dove c’è Barilla, c’è casa” a cura di Althea.
  • 29. 26/09/2013 H 14.30 Dopo 6 ore sul sito corporate Intorno alle 14.30 compaiono le scuse di Guido Barilla. Purtroppo si tratta solo di un comunicato stampa nell’area Press del sito corporate. In quella posizione resta invisibile alla quasi totalità degli utenti e dei consumatori che stanno sfogando la propria rabbia su twitter e su facebook.
  • 30. 26/09/2013 H 16.30 Le prime scuse Con notevole ritardo (2 ore dopo la pubblicazione del comunicato stampa sul sito barilla.it), arriva sui canali social dell’azienda il comunicato di scuse di Pietro Barilla. Fino ad allora, l’unica risposta visibile dell’azienda dopo quasi 8 ore di attacco.
  • 32. 27/09/2013 I primi effetti misurabili della crisi
  • 33. 27/09/2013 I primi effetti misurabili della crisi
  • 34. 27/09/2013 I primi effetti misurabili della crisi
  • 42. 07/10/2013 La curva di #boicottabarilla Probabilmente la campagna di boicottaggio non produrrà effetti economici sensibili, ma ad oggi permane un sottofondo di malcontento, che potrebbe essere terreno fertile per crisi successive. Un margine di rischio che Barilla deve circoscrivere assolutamente
  • 44. 1 Il Timing delle risposte L’errore più grave che si può imputare a Barilla nella gestione di questa crisi è sicuramente la scarsa tempestività nei tempi di reazione. Ai segnali allarmanti comparsi già dalle prime ore del mattino, non c’è stata la minima reazione, nemmeno un tentativo apparente per almeno 6 ore. L’impressione è che la catena di comando interna sia eccessivamente lunga (o burocratizzata) per la gestione dei Social Media in momenti che escano dall’ordinaria amministrazione. Il vuoto di comunicazione che c’è stato dalle 9 di mattina, quando sono comparsi i primi lanci di agenzia e i primi articoli sui quotidiani online e i primi tweet polemici, fino alle 16.30, quando su facebook e twitter sono comparse le scuse di Barilla, sono stati colmati dal sarcasmo e dalla creatività degli utenti con contenuti ancora presenti nei risultati di ricerca. Il tentativo di arginare la crisi con il comunicato stampa pubblicato sul sito barillagroup.com alle ore 14.30 non ha sortito alcun effetto, e stupisce che lo stesso comunicato abbia dovuto attendere circa 2 ore per comparire sui social network. Anche i canali social esteri non sono stati minimamente presidiati durante le lunghe ore della crisi mattutina. Una risposta più tempestiva forse non avrebbe esentato Guido Barilla dal fare qualche passo indietro, ma avrebbe potuto consentire di argomentare meglio la posizione espressa, limare, rettificare, etc. senza giungere invece ad alzare completamente “bandiera bianca”, ammettendo anche di “avere molto da imparare sul dibattito circa l’evoluzione della famiglia”. Una retromarcia talmente netta al punto da stridere con i toni e i termini dell’intervista della sera precedente, minando la credibilità dei 42 secondi del video di scuse (peraltro tecnicamente non perfetto: si ha la chiara impressione che Guido Barilla stia leggendo il testo e che le scuse non siano affatto naturali). La totale retromarcia ha peraltro scontentato una minoranza di utenti che non interpretavano le parole di Barilla come offensive o discriminatorie, ma come una semplice espressione della libertà di opinione e di impresa (cfr. #iostoconbarilla).
  • 45. 2 Il SEO anticrisi e postcrisi Come evidenziano le schermate prese il 07/10/2013 (a oltre 10 gg. di distanza) permangono in prima pagina sulla SERP di Google e Google Immagini e Google News soprattutto, tracce evidenti della crisi. I SEO di Barilla hanno ripulito molto, ma molto ancora permarrà per diverse settimane. Accanto al Social Media Team un SEO Team attento si sarebbe dotato di strumenti di monitoraggio efficaci per produrre contenuti finalizzati per lo meno a limitare i danni di visibilità nelle ore della crisi e ad alleggerire il lavoro di pulitura nei giorni successivi. Il sito del Gruppo Barilla si è dimostrato un contenitore inadatto: la crisi di comunicazione era nei Social Media, non solo nei Media. Il comunicato pubblicato (comunque tardi) era rivolto agli utenti finali ma è apparso in un contenitore per gli addetti ai lavori (l’area stampa del sito corporate), e solo con 2 ore di ritardo è stato offerto alle community. Un blog aziendale avrebbe probabilmente sortito tutt’altro effetto, anche dal punto di vista SEO.
  • 46. 3 Tornare all’ordinario Il Social Media Team di Barilla nel tentativo di riportare la conversazione con gli utenti sui binari dell’ordinario sta cercando di umanizzare la conversazione e (forse) distinguersi da Guido Barilla (qui un posto del 02/10 a firma dei 9 membri del SM Team, rappresentati da emoticons di pasta. Il messaggio sembra essere: “siamo tanti, siamo diversi, non siamo tutti appiattiti sulle posizioni espresse. Oltre a Guido Barilla, ci sono tante persone che lavorano dietro il brand”. Il post, cosi come anche i precedenti post di scuse, sono stati mesi in pubblicità per amplificarne la portata. E’ anche apparsa un’inserzione sponsorizzata che annunciava la sospensione delle attività social per un giorno, in ossequio alla tragedia di Lampedusa. Ad oggi tuttavia, l’attività ordinaria della pagina Facebook non è ancora ripartita.