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Storia del costume da bagno femminile
1. La storia del costume da bagno
femminile
Una lunga storia raccontata per immagini
by Ladyborsa.com
Le immagini utilizzate sono state scelte da Wikipedia
e altri repository di dominio pubblico
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2. • Antichità
– Il bagno nell’antichità (1)
– Il bagno nell’antichità ( 2)
– I bikini nell’antichità
• Medioevo e Rinascimento
– Medioevo
– I bagni pubblici nel Medioevo
– I bagni nel Medioevo
– Medioevo e Rinascimento
• XVIII Secolo
– XVIII Secolo
– Bathing Machine
• Costumi XIX secolo
– Il primo costume da bagno
– Costumi XIX secolo (1)
– Costumi XIX secolo (2)
– Costumi XIX secolo ( 3)
– Costumi XIX secolo ( 4)
– Costumi XIX secolo ( 5)
– Costumi XIX secolo ( 6)
– La spiaggia sulle cartoline (1)
– La spiaggia sulle cartoline (2)
• Primi anni del ‘900
– Primi anni del ‘900
• Anni ’30
– Anni ’30 (1)
– Anni ’30 (2)
– Anni ‘30: gli antenati dei bikini (1)
• Anni ’40
– Anni ‘40: gli antenati dei bikini (1)
– Anni ‘40: gli antenati dei bikini (2)
• I bikini
– Nascita dei bikini
– Il nome bikini
– Miss Italia 1947
– Miss Mondo 1951
– I bikini in Italia (1)
Indice
– Epoca Vittoriana (1)
– Epoca Vittoriana ( 2)
– La Regina Vittoria al mare
– Il Bagno in mare
– Brighton (1)
– Brighton ( 2)
– Francia
– Italia
• XIX Secolo
– XIX secolo
– Cabina mare
– Il bagno: uomini e donne
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– Primi anni del ‘900
– Annette Kellerman
– Olimpiadi estive 1912 (1)
– Olimpiadi estive 1912 ( 2)
– 1916; Austin, Texas
• Anni ’20
– Anni ’20 (1)
– Anni ’20 (2)
– Anni ’20 (3)
– Coco Chanel
– Anni ‘30: gli antenati dei bikini (2)
• Anni ‘30: gli antenati dei bikini (3)
• Anni ‘30: Hollywood
– I bikini in Italia (1)
– I bikini in Italia (2)
• Anni ’50
• Anni ‘60: Topless
• Anni ‘80: Tanga
– Tanga
– Origine del nome tanga
• Perizoma
– Perizoma (1)
– Perizoma (2)
– Brasiliana
– String
– Trikini
– Tankini
– Bandini o Bandeaukini
3. Il bagno nell’antichità (1)
L'acqua è da sempre considerata un elemento di vitale
importanza sia per la vita dell'uomo, e per lo sviluppo
della società.
Fin dai tempi antichi si conosceva le proprietà
terapeutiche e benefiche delle acque. Ad esempio
Ippocrate in Corpus Hippocraticum ( il primo trattato
di medicina), dedica ampie parti allo studio delle acque
sulla salute dell’uomosulla salute dell’uomo
L’uso delle terme ha avuto una grande diffusione
nell’epoca romana
Lawrence Alma-Tadema [Public domain], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3
AAlma-
Tadema_A_Favourite_Custom_1909_Tate_Bri
tain.jpg
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Nell’antichità il bagno in mare, nei fiumi o laghi era
poco diffuso; prevalentemente si utilizzava le terme.
Generalmente uomini e donne facevano il bagno nudi
Usanza mantenuta anche nel Medioevo e nel
Rinascimento
Donne romane alle terme
4. Le terme erano uno dei principali luoghi di ritrovo durante l'antica Roma, a partire dal II
secolo a.C.
Il bagno nell’antichità (2)
Interno delle terme romane di Bath
Donne romane nel frigidarium delle terme,
da un dipinto di Lawrence lma-Tadema
By Diliff (Own work) [GFDL
(http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html), CC-BY-SA-3.0
(http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/) or
CC BY 2.5
(http://creativecommons.org/licenses/by/2.5)], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ARoman
_Baths_in_Bath_Spa%2C_England_-_July_2006.jpg
Lawrence Alma-Tadema [Public domain], via Wikimedia
Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3A1890_Lawren
ce_Alma-Tadema_-_Frigidarium.jpg
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5. Costumi a due pezzi simili ai bikini di oggi erano utilizzati già nell'antichità, come risulta da
raffigurazioni su urne, affreschi e mosaici di epoca greca e romana. Non erano utilizzati per
fare il bagno, ma essenzialmente per giochi e gare sportive.
Bikini nell’antichità
Donne in bikini, da alcuni mosaici di Villa del Casale a Piazza Armerina
Di sconosciuto - Science&Avenir n°746 - Avril 2009 - page
58, Pubblico dominio,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=64292
01
By Pavel Krok (Own work (own photo)) [CC BY-SA
2.5 (http://creativecommons.org/licenses/by-
sa/2.5)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ABiki
nimaedchen.jpg
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6. Nel Medioevo l’utilizzo del
bagno pubblico ( terme )
diminuì notevolmente per
alcuni motivi:
• la carenza di igiene
• l’influenza della religione
cristiana, che le vedeva come
un simbolo pagano e un
luogo di corruzione e lussuria
Medioevo
Uno stabilimento termale 1475 -1485
luogo di corruzione e lussuria
• la diffusione di una credenza
popolare secondo cui l’acqua
causava malattie di vario
tipo.
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DBy Anonymous - „Venus und Mars. Das mittelalterliche Hausbuch aus der
Sammlung der Fürsten von Waldburg Wolfegg“. München 1997, ISBN 3-
7913-1839-X, Public Domain,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3527668
A partire dal Trecento, ma
soprattutto dal Rinascimento, si
diffuse l’uso di profumi e ciprie
come mezzo contro lo scarso
utilizzo di acqua.
7. Nel XIII e XIV secolo i bagni
pubblici erano comunque
molto diffusi nelle grandi
città.
In molti casi i bagni pubblici
erano promiscui e
consentivano a donne e
I bagni pubblici nel Medioevo
consentivano a donne e
uomini di fare il bagno
insieme.
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Un bagno pubblico
per uomini e donne
By user:Salsero35 [Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3A%C3%89tuves_mix
tes.jpg
8. I bagni nel Medioevo
L’utilizzo delle acque ( in particolare quelle termali)
come strumento per il benessere e la salute fu
oggetto di numerosi studi per approfondire
maggiormente i benefici delle varie acque in base
alla natura delle sorgenti stesse (sulfuree,
ferruginose, nitrose, ….)
In questo periodo iniziano anche le inalazioni diIn questo periodo iniziano anche le inalazioni di
vapori provenienti dalle sorgenti e le applicazioni di
fanghi
By Denghiù.Denghiù at it.wikipedia [Public
domain], from Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%
3APetrus_de_Ebulo_-
_Balneum_Sulphatara.jpgwww.ladyborsa.com
Miniatura medievale
raffigurante il "balneum
sulphatara", utile per la
fertilità femminile
9. A partire dal XIV secolo le autorità religiose nei
paesi occidentali si schierano contro i bagni
pubblici ( che avevano tollerato nei secoli
precedenti come luoghi per la pulizia personale
dato che le abitazioni non erano provviste di
bagni) , contro la promiscuità e le nudità.
Dopo le diverse epidemie di peste e l’arrivo di
malattie come la sifilide, si affermò l’idea (
sostenuta anche da scienziati dell’epoca) che il
Medioevo e Rinascimento
sostenuta anche da scienziati dell’epoca) che il
bagno e l’acqua calda avessero a la proprietà di
aprire i pori delle pelle, lasciando entrare le
malattie e favorendo il contagio; questo portò
ad un uso sempre meno frequente dei bagni e la
sostituzione di essi con una pulizia a secco
tramite strofinamenti e fregamenti con panni
profumati sul viso e torso;
Questo portò alla chiusura di molti bagni pubblici
e fu proibito fare il bagno nudi anche per scopi
terapeutici.
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La bottega dello speziale
Di "Magister Faragius" (Ferraguth) of Naples - book
scan of Tacuinum Sanitatis, Pubblico dominio,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curi
d=1638852
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3A42-
aspetti_di_vita_quotidiana%2C_medicine%2CTaccu
ino_Sanitatis%2C.jpg
10. Nella seconda metà del XVIII secolo inizia a
diffondere nelle grandi città partendo da
Parigi la moda dei bagni in laghetti, fiume e
in mare.
Lo scopo dei bagni è soprattutto di tipo
terapeutico
XVIII Secolo
terapeutico
Le donne generalmente effettuano il bagno
indossando un abito con corpetto e
calzoni in tela spessa da marinaio e
sopra da una grande gonna appesantita sui
bordi che si gonfia a contatto con l’acqua.
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By Anonymus - American: Harpers magazine., Public
Domain,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=33039
https://en.wikipedia.org/wiki/Swimsuit#/media/File:Bathing
_suit_1858.png
11. in Inghilterra, nel 1735 circa fu
realizzata la prima cabina per il
bagno ( bathing machine ): una
cabina in legno dotata di ruote
che veniva trasportata
direttamente in mare e a cui si
accedeva attraverso una piccola
scaletta.
Bathing machine
scaletta.
All’interno era possibile
cambiarsi
Le bathing machine erano
numerate e rispondevano a
percorsi differenti a seconda del
sesso proprio per garantire il
rispetto della privacy.
.
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Un esempio di Bathing Machine
See page for author [CC BY 4.0
(http://creativecommons.org/licenses/by/4.0)], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ASea-
bathing_machine_at_Margate_Wellcome_L0010797.jpg
12. Epoca vittoriana viene inteso il periodo della storia inglese in cui regnò la Regina
Vittoria ( 1837 – 1901). Alcuni studiosi fanno risalire la nascita di questo periodo alla
Legge della Grande Riforma del 1832 che si occupò della base elettorale, del suffragio
femminile e del contrasto alla corruzione. Durante questo periodo l’Inghilterra
attraversa un periodo di stabilità e di espansione economica, commerciale e coloniale.
.
Epoca vittoriana (1)
Un abito da seraNei primi decenni del Regno gli abiti
femminili avevano maniche ampie e
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Un abito da sera
Di Jean-Auguste-Dominique
Ingres - Art Renewal Center
– description, Pubblico
dominio,
https://commons.wikimedi
a.org/wiki/File%3AJean_au
guste_dominique_ingres_p
rincesse_albert_de_broglie
.jpg
femminili avevano maniche ampie e
voluminose. I vestiti erano semplici e
di colori pallidi, incorporati da
decorazioni floreali realistiche. Nei
decenni successivi la moda femminile
subì in questo periodo vari
cambiamenti.
13. Epoca vittoriana ( 2)
Negli ultimi decenni dell’Ottocento le donne acquistano una
maggiore libertà, iniziano a partecipare ad attività sportive,
utilizzano la bicicletta. Per questo i vestiti diventano più
pratici, le gonne si accorciano e diventano più scampanate
per facilitare i movimenti.
L'americana Amelia Bloomer , disegna un paio di calzoni
larghi e sbuffati sotto il ginocchio che rimarranno noti
appunto come Bloomers . Indossati con una semplice casacca
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Bloomer
By Unknown - Image from
http://xroads.virginia.edu/~
HYPER/HNS/domwest/mca
uley.html, Public Domain,
https://commons.wikimedi
a.org/w/index.php?curid=1
1225444
appunto come Bloomers . Indossati con una semplice casacca
ampia, i bloomers sono l'indumento delle donne dinamiche,
sportive e progressiste prima in America e poi nell'
Inghilterra vittoriana
.
Nasce il primo, rudimentale concetto di costume da bagno,
illustrato nel 1860 nella rivista femminile “The
british What-o non Ladies 'Handy Book “. Compaiono i
primo modelli “alla marinara” bianchi e blu, con scolli
rettangolari sulla schiena e nastri. A partire dagli ultimi
decenni dell’Ottocento gli abiti da bagno, in flanella, si
accorciano
.
14. Vittoria, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda dal 1837 e imperatrice
d’India dal 1876 fino alla sua morte ( 1901). economica, commerciale e coloniale.
La Regina Vittoria al mare
Regina Vittoria su
una Bathing Machine
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See page for author [CC BY 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AQueen_Victoria_(%3F)_being_driven_through_the_sea_in_a_bat
hing_Wellcome_V0020078.jpg
una Bathing Machine
15. La moda dei bagni di mare è nata in Inghilterra alla fine del XVIII secolo insieme con la
rivoluzione industriale che promuove l'intensificazione del tempo libero e viaggi. .
Il bagno in mare
•Nel 1752, il Dr. Richard Russel pubblica "Gli effetti di bagni
di mare sulle ghiandole", consigliando di bere l'acqua di
mare e nuotare per ragioni mediche
Nel 1753 realizzò un ambiente per favorire i bagni dei propri
pazienti a Brighton ( primo esempio di stabilimento
balneare).
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BBy Benjamin Wilson (June 21, 1721 –
June 6, 1788) [Public domain or Public
domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:
Dr-Richard-Russell-by-Benjamin-Wilson-c-
1755.jpg
balneare).
By Simon Harriyott from Uckfield,
England - Dr. Richard
RussellUploaded by Oxyman, CC BY
2.0,
https://commons.wikimedia.org/wi
ki/File:Dr._Richard_Russell_(357361
8017).jpg
16. Brighton (1)
Nel 1783 il Principe di Galles ( che diventerà re come George
IV) si recò a Brighton nel 1783 per sostenere l'apertura del
primo stabilimento balneare della storia. Negli anni successii
Brighton divenne la sede estiva ufficiale della corte imperiale
George IV
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Richard Cosway [Public domain], via Wikimedia
Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AGeorg
eIV1792.jpg
Xgkkp [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC-BY-
SA-3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/)], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ABrighton_Royal_P
avilion.jpg
,
Il principe si entusiasmò alla villeggiatura e alla
vita di mare e fece costruire il Brighton
Pavilion ( tuttora esistente) , palazzo in "gotico
indiano” con stravaganti interni
Brighton
Pavilion
George IV
17. Brighton (2)
Brighton è posto a circa 60 Km da Londra e per questo incontrò un rapido successo come
località per i bagni di mare soprattutto per il benessere e la salute. La vicinanza a Londra e la
facilità di collegamento) ne determinò rapidamente il successo.
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By Frederick William Woledge - Yale Center for British Art [1], Public Domain,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25229556
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ABrighton%2C_the_front_and_the_chain_pier_seen_in_the_distance.jpg
,
18. Francia
Gli studi di Russel e di altri medici inglesi sui benefici dei bagni al mare furono sviluppati da
vari medici francesi ( tra cui Maret che nel 1769 pubblicò una "memoria sui rapporti di bagni
di mare e gli usi tonificanti" contro i reumatismi ) portarono a una rapida diffusione dei bagni
a mare in Francia.
Nel 1785 fu realizzato da Cléry de Bécourt il primo stabilimento balneare francese a Boulogne-
sur-Mer. Negli anni successivi nacquero stabilimenti in varie località francesi.
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Domaine public,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?c
urid=91590
Spiaggia di Berck in Francia
( cartolina postale)
19. Italia
In Italia un primo stabilimento fu aperto a Livorno nel 1781 su concessione governativa da
Paolo Baretti, console del Regno di Sardegna. I bagni erano collocati all'interno di un edificio
in legno con cinque piccole stanze, dove l'acqua di mare veniva spinta mediante un sistema
meccanico.
I primi stabilimenti veri e propri sorsero a partire dai primi decenni del 1800 a Viareggio,
Livorno, Genova e Lido di Venezia. Il primo stabilimento balneare in Italia fu aperto a
Viareggio nel 1823 ed era riservato a signore e religiose.
Nel 1827 venne costruito a Viareggio il primo stabilimento in Italia per uomini e donne. Lo
stabilimento è costituito da due bagni, separati 50 braccia l'uno dall'altro, destinati
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stabilimento è costituito da due bagni, separati 50 braccia l'uno dall'altro, destinati
rispettivamente agli uomini e alle donne.
Sempre a Viareggio fu costruito nel 1864 il primo bagno promiscuo per uomini e donne (
bagno Nettuno)
Di Giovanni Fattori - The Yorck Project: 10.000 Meisterwerke der
Malerei. DVD-ROM, 2002. ISBN 3936122202. Distributed by
DIRECTMEDIA Publishing GmbH., Pubblico dominio,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=150855
A Livorno vengono costruiti i Bagni
Palmieri (1845) e lo stabilimento Scoglio
della Regina ( 1846)
I Bagni Palmieri a Livorno
Quadro di Giovanni Fattori
20. Nella prima metà del XIX secolo le donne arrivano in spiaggia in cabine fornite di ruote
oppure utilizzano tende. Le donne potevano entrare direttamente nell’acqua senza doversi
far vedere
I costumi da bagno sono formati da pantaloni gonfi al polpaccio coperti da un abito lungo fino
al ginocchio e da una gonna ampia oltre a calze e scarpe; il capo è generalmente coperto da
una cuffietta.
XIX Secolo (1)
Donne al bagno
sulla spiaggia di
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By user:Playtime ([1]) [Public
domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wi
ki/File%3AMermaidsAtBrighton.jpg
https://commons.wikimedia.org/wi
ki/File%3AMermaidsAtBrighton.jpg
Donne
sulla spiaggia di
Brighton ( 1829)
21. Nella seconda metà del XIX secolo gli abiti si accorciano leggermente e sotto le gonne i
pantaloni diventano più aderenti o alla zuava. Le scarpe sono leggere e traforate per far
passare l’acqua. In testa cappelli o foulard.
In spiaggia si utilizzano abiti leggeri con guanti e parasole, per proteggersi dai raggi ed
evitare la tintarella ( l’abbronzatura era considerata una caratteristica delle classi inferiori).
Brevi esposizioni al sole, per scopi terapeutici, vengono consigliate dai medici solo a partire
dalla seconda metà dell’Ottocento.
XIX Secolo (2)
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See page for author [CC BY 4.0
(http://creativecommons.org/licenses
/by/4.0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/
File%3AWomen_bathing_in_the_sea_
near_their_bathing_machines._Wood
_e_Wellcome_V0020073.jpg
22. Cabina mare
Le donne utilizzano cabine fornite di ruote o tende in cui si cambiano d’abito.
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See page for author [Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AAWKWARD_PrayExcuse_meMadamMyBathing-MachineIthink.jpg
,
23. Il bagno: uomini e donne
La zona di bagno per le donne era generalmente separata da quella per gli uomini
Sur la plage à Trouville,
Claude Monet, 1870-1871).
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Claude Monet [Public domain or Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AMonet_paris_marmottan_strand_trouville.jpg
24. Il primo costume da bagno
Nel 1824 Carolina di Berry, moglie di Carlo Ferdinando di Borbone, indossa per la prima volta
nella storia, un vestito creato per entrare in acqua
L'abito era fatto con un tessuto pesante ed era
completato da cappello, guanti, calze di lana e
scarpe di vernice
L'abito non doveva far intravedere le forme
e doveva proteggere dal sole per garantire il colorito
Carolina di Berry
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Thomas Lawrence [Public domain], via Wikimedia
Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ABerry
%2C_Marie-Caroline_duchesse_de_-_1.jpg
e doveva proteggere dal sole per garantire il colorito
lunare che distingueva i nobili dalla plebe
Suscitò un grande scandalo perché le dame
dell'epoca si facevano solo lambire dall'acqua e si
facevano accompagnare in carrozza fino sul
bagnasciuga.
25. Costumi XIX secolo (1)
Le donne indossavano
abiti con ampie gonne o con
mutandoni larghi fino alle
caviglie e cuffie di stoffa.
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Public Domain,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=98824
,
26. Costumi XIX secolo (2)
Alla fine del XIX secolo i costumi
iniziarono a diventare più pratici; si
riducono le lunghezze dei mutandoni (
fino al ginocchio), delle gonne e delle
maniche. Iniziano a passare di
moda l'utilizzo di calze e scarpe.
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moda l'utilizzo di calze e scarpe.
[Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:BathingCostu
mesMarshallSnelgrove1887.png
1887
27. Costumi XIX secolo (3)
I costumi diventano più aderenti al corpo per esaltare le linee femminili: maniche a
sbuffo, i bustini sotto il costume per mettere in evidenza il vitino sottile, gonnellini a
campana, pantaloni più aderenti o alla zuava
Donne francesi in
spiaggia ( 1898)
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https:Public Domain,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid
=276756
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Badedragt
er_for_damer.jpg
28. Costumi XIX secolo (4)
Cartolina 1898 : ragazze pronte per il bagno
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Par Detroit Publishing Company — http://digitalcollections.nypl.org/items/510d47d9-a5ce-a3d9-e040-e00a18064a99, Domaine public,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=46938286
29. Costumi XIX secolo (5)
Iniziano a comparire in vari
paesi costumi aderenti
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Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=335867
1898
30. Costumi XIX secolo (6)
Iniziano a comparire in vari paesi
costumi aderenti
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Wilhelm Dreesen [Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Woman_in_bathing_suit_(1893).jpg
Germania 1893
31. Blankenberghe,
Belgio tra 1895 e
1905
La spiaggia nelle cartoline(1)
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See page for author [Public domain or Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ABlankenberghe%2C_Belgium_photochrom2.jpg
32. Ostenda,
Belgio 1895
La spiaggia nella cartolina (2)
www.ladyborsa.com
By Unnamed photographer for Detroit Publishing Company [Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AThe_beach_at_high_water%2C_Ostend%2C_Belgium%2C_ca._1895_(3064721058).jpg
33. Primi anni del ‘900
Una piccola rivoluzione avvenne in Francia nei
primi anni del XX secolo grazie al sarto Paul Poiret
detto Le Magnifique, che impose per uomini e
donne costumi sempre di maglia, ma più aderenti.
Poiret trasforma i costumi da bagno che diventano
tuniche in maglia (e non più in tessuti pesanti) da
indossare su pantaloni attillati fino alla coscia.
Public domai],
via Wikimedia Common
https://commons.wikime
Paul Poiret
www.ladyborsa.com
Paul Poiret è considerato il primo creatore di moda in senso
moderno, Fu il primo stilista a pubblicare a scopo promozionale i
propri bozzetti, che ispirarono anche la forma illustrata di riviste
quali la Gazette du Bon Ton
Di Gazette du Bon Ton - Magazine itself, or available
online at [1], Pubblico dominio,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2702
801
https://commons.wikime
dia.org/wiki/File:Paulpoir
et.jpg
34. Annette Kellerman
Nel 1906 la nuotatrice australiana Annette Kellerman
( considerata come colei che ha inventato il nuoto
sincronizzato) fu una delle prime donne a indossare il
costume a un pezzo che lasciava scoperte le cosce durante una
gara negli Stati Uniti; per questo venne arrestata, multata e
rimpatriata immediatamente.
www.ladyborsa.com
Annette Kellerman fu anche
attrice e fu anche la prima
donna ad apparire
completamente nuda nel film “A
Daughter of the Good” Public Domain,
https://commons.wikimedia.org/w/index
.php?curid=704535
https://commons.wikimedia.org/wiki/File
:Annette_Kellerman.jpg
By Fox Pictures - Still or publicity photo for 1916 Fox
Pictures film A Daughter of the Gods, via [1], Public
Domain,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=
4072240
Annette Kellerman - 1906
35. Olimpiadi estive 1912 (1)
L’arresto della Kellerman determinò una vasta
reazione da parte dell’opinione pubblica. Nel
1910 il costume da bagno intero fu autorizzato
per l’utilizzo da parte delle nuotatrici alle
Olimpiadi 1912, la prima Olimpiade in cui
furono ammesse a gareggiare le donne.
Nuotatrici provenienti da 9 paesi diversi
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Nuotatrici provenienti da 9 paesi diversi
utilizzarono il costume intero per le gare
http://www.hyperhistory.org/index.php?option=displaypage&Ite
mid=710&op=page, Public Domain,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2548788
Fanny Durack and Mina Wylie,
vincitrici della medaglia d'oro
e d'argento nei 100 m stile
libero
36. Olimpiadi estive 1912 (2)
La squadra inglese per la 4x100
femminile alle Olimpiadi
Costume di seta a coprire un bikini
www.ladyborsa.com
By Published in The fifth Olympiad: the official report of the Olympic Games
of Stockholm 1912, printed in Stockholm in 1913, pl. 36 [4] [5] [CC BY 4.0
(http://creativecommons.org/licenses/by/4.0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ABelle_Moore%2C_Jennie_Fletc
her%2C_Annie_Speirs%2C_Irene_Steer_1912.jpg
Costume di seta a coprire un bikini
37. 1916 :Austin - Texas
Stabilimento
balneare
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See page for author [Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ADeepEddyBathingBeach.jpg
38. Anni ’20 (1)
I primi anni ‘20 portarono un profondo cambiamento
culturale che ebbe riflessioni profonde sulla moda
femminile.
Un impulso importante fu dato dall’approvazione nel 1920
del 19 ° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti
che consentiva alle donne americane la partecipazione al
voto. La libertà che le donne ora respirano è riflessa
perfettamente nella moda anni 20, e gli stilisti prendono al
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1920 - Due abiti di Paul Poiret
By Πελοποννησιακό Λαογραφικό Ίδρυμα (Own work) [CC
BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-
sa/4.0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3APoiret1.jpg
perfettamente nella moda anni 20, e gli stilisti prendono al
balzo l’occasione di poter creare vestiti con materiali più
colorati e leggeri, andando a diminuire forme di costrizione,
come corsetti e bustini, tipici dell’era vittoriana.
Famosi stilisti svilupparono nuovi modelli e nuovi stili per
l’abbigliamento femminile per la valorizzazione del corpo
femminile. In Francia e Parigi in particolare si affermarono
stilisti come come Poiret, Patou, Molyneux, Chanel, Lanvin,
Lelong, Callot Soeurs e Vionnet, in Inghilterra Norman
Hartnell
39. Anni ’20 (2)
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USA - 1920
Concorso di
bellezze al bagno
By Unnamed photographer for National Photo Company. [Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3A11_women_and_a_little_girl_lined_up_for_bathing_beauty_contest.png
40. Anni ’20 (3)
Intorno al 1915 si svilupparono in Francia le prime
fabbriche/case di moda specializzate in costumi da bagno
come la Ertè.
Stilisti famosi iniziarono ad occuparsi del disegno di
costumi da bagno femminili.
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1919- disegno del costume da
bagno per l'attrice americana
Norma Talmadge
Copyright expired.
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Norma-
DOLLSSwimsuit.jpg
41. Coco Chanel
Coco Chanel, con l’impiego del jersey, tessuto elastico e molto
femminile, influenza la moda in questi anni mediante il classico
tailleur femminile e la “petite robe noire”, il tubino nero entrato
nel mito .
Coco Chanel lanciò nel 1920 la moda
dell'abbronzatura e per questo
progettò costumi formati da
pantaloncini corti sopra al ginocchio e
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By Marion Golsteijn (Own work) [CC BY-
SA 3.0
(http://creativecommons.org/licenses/
by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/Fi
le%3ACoco_Chanel_tentoonstelling.JPG
pantaloncini corti sopra al ginocchio e
parti superiori scollate.
L’abbronzatura divenne un simbolo
della villeggiatura.
Negli anni ‘20 Coco Chanel, insieme
ad altri stilisti quali Elisa Schiapparelli,
contribuì al grande successo di Saint
Tropez
Maximilien Luce [Public domain], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/Fi
le%3AMaximilien_Luce_-
_The_port_of_Saint-
Tropez_(Le_Port_de_Saint-
Tropez)_1893.jpg
42. Anni ’30 (1)
Nelle Olimpiadi di Los Angeles del 1932 la nuotatrice australiana
Clare Dennis, vincitrice dei 200 m rana con record mondiale,
rischiò la squalifica durante le batterie per le proteste contro il
suo costume che lasciava troppo scoperte le scapole.
Clare Dennis
Negli Stati Uniti il mercato è dominato da tre grandi aziende:
• Jantzen che utilizzerà come testimonial Marylin Monroe
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By user:Blnguyen [Public domain],
via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/w
iki/File%3AClare_Dennis.jpg
Clare Dennis
• Catalina : un’azienda famosa per la biancheria intima che
avrà come testimonial grandi attrici quali Bette Davis,
Olivia de Havilland e Rita Hayworth
• Cole, con testimonial Esther Williams
43. I costumi a un pezzo diventano più aderenti e tendono a scoprire la schiena con le
spalline che possono essere abbassate per consentire l’abbronzatura
Anni ’30 (2)
Esther Williams a Los Angeles nel 1939
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Par Los Angeles Times photographic archive —
http://unitproj.library.ucla.edu/dlib/lat/display.cfm?ms=uclalat_1429_b3130
_16155-3&searchType=subject&subjectID=213242Published caption:
Headed for the 1940 American Olympic Games team is Esther Williams, 17-
year-old swimming sensation of the Los Angeles Athletic Club. Last week
comely Esther broke the national record in the 100-yard breast
strokePublication: Los Angeles TimesPublication date: April 5, 1939, Domaine
public, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6755358
44. Anni ’30: Gli antenati dei bikini (1)
In Italia la prima a indossarli fu l’attrice Marta Abba
Negli anni ’30 nacquero gli antenati del due pezzi dei
bikini: pantaloni corti legati a corpetti tramite sottili
strisce di stoffa.
Uno dei primi esempi di costume in due
pezzi su una spiaggia in Finlandia nel
1929
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In Italia la prima a indossarli fu l’attrice Marta Abba
Par Otavan arkisto (Archive of Otava) — Vampyyrinainen
ja Kenkkuinniemen sauna – Suomalainen
kaksikymmenluku ja modernin mahdollisuus,
Gummerus 1992, ISBN 951-717-738-0 (Archive of
Otava), Domaine public,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22
39141
Public domain, via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File:MartaAbba.jpg
Marta Abba
45. 1929 - Uno fra i progenitori del bikini può essere considerato il
costume da bagno ideato da un’eccentrica inglese Elsie de Wolfe ,
nota come Lady Mendl, ospite assidua del Lido di Venezia che
indossava una mutandina nera e sopra a questa, sul petto e sui
fianchi, annodava due fazzoletti.
Anni ‘30 - Gli antenati dei bikini (2)
Vari stilisti e produttori crearono modelli simili ai moderni bikini.
193 - René Gruau disegna dei due pezzi in maglia di lana Dazza in cui il
sopra è elegantemente unito al sotto da tagli ad arco.
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By Ben Yusuf (Biblioboard)
[Public domain], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia
.org/wiki/File%3AElsie_de_
Wolfe_1901.jpg
Public domain, via Wikimedia Commons
Lady Mendl
sopra è elegantemente unito al sotto da tagli ad arco.
1934 - Sulla copertina di Vogue appare un precursore del topless
(illustrazione di Lepape – modello di Paul Poiret)
1939 – Jantzen ( azienda famosa nel settore dei costumi da bagno)
lancia il primo vero due pezzi ma che era progettato per coprire
l’ombelico.
46. • Jane Wyman, attrice, nel 1935 su una spiaggia della California
Anni ‘30 - Gli antenati dei bikini (3)
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By Unknown employee [Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AJane_Wyman%2C1935.jpg
By Trailer screenshot [Public domain], via
Wikimedia Commons
47. Anni ’30: Hollywood
L’industria cinematografica ( in particolare quella americana) negli anni ‘ negli
anni ‘30 influenzò notevolmente la moda femminile. Numerosi film diffusero
l'utilizzo di due pezzi e aprirono la strada all’introduzione dei bikini negli anni ’40
Una scena di Footlight Parade
Alcuni film americani in cui compaiono
costumi a due pezzi :
• Footlight Parade ( 1932) , regista William
Dieterle
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By my own screen capture (Footlight Parade DVD, 1933
public domain trailer) [Public domain], via Wikimedia
Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3APoolJump
1FootlightParade33Trailer.JPG
Dieterle
• Fashion in 1934 (Le armi di Eva) in cui
varie ballerine in primo piano indossano
abiti a due pezzi che sembrano identici a
bikini moderni shions of 1934,
• The Hurricane (1937) , in cui Dorothy
Lamour compare con un costume
composto da due pezzi
48. Anni ‘40: gli antenati dei bikini (1)
Negli Stati Uniti i costumi due pezzi iniziarono a diffondersi nei primi anni ’40 grazie ad
attrici e pin up famose. Attrici famose come Ava Gardner, Rita Hayworth e Lana Turner o pin-
up come Esther Williams indossano costumi a due pezzi.
Nel 1943 il governo, per motivi legati al razionamento per la guerra ordinò una riduzione del
10% dei tessuti per i costumi da bagno, questo favorì ulteriormente la diffusione dei due
pezzi.
L’attrice e Pin-up Gene
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By U.S. Army (Yank, the Army Weekly) [Public
domain], via Wikimedia Commons
Esther Williams nel
1945. Rivista per
soldati americani
By United States Army Air Forces (Brief magazine)
[Public domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AGe
ne_Tierney_-_AAFPOABrief.jpg
L’attrice e Pin-up Gene
Tierney nel 1945 su Brief,
rivista dell'aeronautica
statunitense nel Pacifico
49. Anni ‘40: gli antenati dei bikini (2)
Ragazza sul Mar Nero nel 1941 con indosso un anticipatore del bikini
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Di Bundesarchiv, N 1603 Bild-051 / Horst Grund / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5441386
https://it.wikipedia.org/wiki/Bikini#/media/File:Bundesarchiv_N_1603_Bild-051,_Schwarzes_Meer,_junge_Frau_am_Strand.jpg
50. Nascita dei bikini
I bikini moderni sono stati inventati da Louis Réard (
ingegnere e gestore della boutique « Les Folies Bergères »
di proprietà della madre) a Parigi nel1946 ( ufficialmente il
5 luglio). Réard era un ingegnere che gestiva
Réard elaborò l’idea di Jacques Heim che due mesi prima
aveva presentato l’Atome, chiamato così perché di
dimensio ni piccole rispetto ai due pezzi tradizionali e
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dimensio ni piccole rispetto ai due pezzi tradizionali e
indicato come il costume più piccolo al mondo. Lousi Réard
progettò un costume ancora più piccolo rispetto all’atome.
Rèrrd non riuscì a trovare una modella disponibile a
indossarlo e dovette ingaggiare Micheline Bernardini
spogliarellista del Casino de Paris . Il bikini era molto piccolo
e poteva essere racchiuso in una scatola quadrata di 51 mm
di diametro.
51. Il nome bikini
Il nome deriva dall’atollo di Bikini sede di esperimenti
atomici americani. L’atollo è costituito da 36 isolette (le
principali sono: Aomen e Bikini), nell’Oceano Pacifico.
Secondo Rèard il costume bikini avrebbe prodotto tanto
clamore come lo scoppio di una bomba atomica
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By U.S. Army (Yank, the Army Weekly) [Public
domain], via Wikimedia Commons
Esplosione atomica Baker a Bikini nel 1946
Public domain
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/common
s/thumb/a/a2/Bikini_Atoll.png/597px-
Bikini_Atoll.png
Atollo di Bikini
52. Miss Italia 1947
Tutte le concorrenti del concorso di Miss Italia a Stresa
nel 1957 sfilarono in bikini.
Vinse la milanese Lucia Borloni, 17 anni, commessa in
una pasticceria, che dopo pochi mesi entrò nel cinema
con il nome Lucia Bosè
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Di La Settimana INCOM (originally on it.Wikipedia,
Pubblico dominio,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?cu
rid=12055888
Lucia Borloni,
In arte Lucia Bosè
Lucia Bosè
con marito
Luis Miguel
Dominguin
Pubblico dominio,
https://it.wikipedia.org/w/ind
ex.php?curid=4885805
53. Miss mondo 1951
I bikini furono proibiti in vari paesi
Negli Statu Uniti furono proibiti per 11 anni
I bikini furono utilizzati per la prima edizione di Miss
Mondo tenutasi a Londra il 29 luglio 1951 presso il
Lyceum Theatre ; parteciparono ventuno concorrenti
britanniche e soltanto cinque estere.
Vincitrice risultò la svedese Kiki Håkansson.
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Kiki Håkansson Miss mondo 1951
Vincitrice risultò la svedese Kiki Håkansson.
Tuttavia nelle edizioni successive i bikini furono
sostituite da costumi interi.
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AMis
sworld1951.jpg
By Missmundo2006 (Own work) [CC BY-SA 4.0
(http://creativecommons.org/licenses/by-
sa/4.0)], via Wikimedia Commons
Miss mondo 1951 su Youtube
https://www.youtube.com/watch?v=vtCU
MBEH9hg
54. I bikini in Italia (1)
Nel 1947 l’attrice italiana Adriana Benetti
(specializzata in ruoli da ingenua) suscitò un
grande scandalo per una fotografia in bikini
per la rivista “Tempo Illustrato”.
Negli anni successivi i costumi a due pezzi
iniziarono a diffondersi anche sulle spiagge
italiane
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By Anonymous (Old photo) [Public domain], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AYou
ng_women_of_Naples_in_swimsuit%2C_Italy_19
48.jpg
Alcune giovani donne
a Napoli nel 1948 con
costume a due pezzi
che lasciava scoperto
l’addome
italiane
55. I bikini in Italia (2)
In Italia Sofia Loren in bikini vinse nel 1950 il
titolo di Miss Eleganza al concorso di Miss
Italia
Nel 1956 Marisa Allasio nel film “Poveri ma
belli” utilizzò un bikini ridotto che fece
scandalo. Per questo furono varate una serie
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scandalo. Per questo furono varate una serie
di misure contro l’utilizzo di bikini troppo
succinti.
Pubblico dominio
Marisa Allasio in
Poveri ma belli
56. Anni ‘50
Nel 1958 il bikini di Brigitte Bardot nel film Et Diue ..
créa la femme ( regista Roger Vadim) incontrò un
grande successo e favorì la diffusione in molti paesi, in
particolare negli Stati Uniti.
Film : Et Dieu… créa la femme ( titolo italiano : Piace a
tutti) con Brigitte Bardot
https://www.youtube.com/watch?v=vbRNrNo0YWE
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By MGM (ebay) [Public domain], via
Wikimedia Commons
https://www.youtube.com/watch?v=vbRNrNo0YWE
Canzone di Brian Hyland "Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini
https://www.youtube.com/watch?v=ICkWjdQuK7Q
Grande popolarità al bikini venne anche dalla canzone "Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow
Polka Dot Bikini “ contata da Brian Hyland e divenuta popolare in molti paesi
57. Anni ‘60 - Topless
Nel 1964 lo stilista Rudi Geinrich creò il monokini (
topless) indossato da Peggy Moffit nel 1964
Indossarlo in pubblico negli Stati Uniti e in molti altri
paesi fu illegale per molti anni
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By Jiří Růžek (http://www.jiriruzek.net/) [CC
BY-SA 3.0
(http://creativecommons.org/licenses/by-
sa/3.0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3
AJiriruzek_net_2010_Vinohrady.jpg
By Fee Keller (Drawing created by Fee Keller) [GFDL
(http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html), CC-BY-SA-3.0
(http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/) or CC
BY-SA 2.5-2.0-1.0
(http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.5-2.0-
1.0)], via Wikimedia Commons
58. Anni ‘80 - Tanga
Il tanga è una mutanda sottile simile allo slip, ma molto più
sgambata sul davanti e sul dietro.
Il tanga ha la parte posteriore di dimensioni leggermente inferiori
rispetto al davanti, sui fianchi,ha solo un pezzo di stoffa sottile,
un nastro, un cordoncino o un elastico molto sottile .
Il pannello posteriore ed anteriore possono avere la forma di 2
triangoli, più o meno identici.
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triangoli, più o meno identici.
Il tanga viene spesso confuso con il perizoma
Sembra che il tanga sia dovuto a una ragazza brasiliana di
origine italiana ( Rose di Primo) che per mettersi in mostra in
una festa sulla spiaggia di Ipanema ( Rio de Janeiro) tagliò il
costume ottenendo un grande successo
By Jack Versloot [CC BY 2.0
(http://creativecommons.org/lice
nses/by/2.0)], via Wikimedia
Commons
https://commons.wikimedia.org/
wiki/File%3APinagbuyutan_Privat
e_Beach.jpg
59. Origine del nome Tanga
Il nome tanga deriva da quello di un ornamento tipico
della cultura detta di Marajó ( Brasile settentrionale) ,
società epoca pre-colombiana che fiorì sull'isola di
Marajó alla foce del Rio delle Amazzoni ( secondo
alcune fonti nel periodo 800dC -1400 dC).
Il tanga è costituito, nella parte anteriore, da una
placchetta di ceramica a forma triangolare tenuta
sospesa da una cordicella passante per due fori
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By Marajoara Culture (User:Dornicke, published 2015-
01-10.) [CC BY-SA 4.0
(http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ACultura_
Marajoara_-_Tanga_MN_01.jpg
By phogel (Flickr: Ilja de Marajo Beach, Para / Brazil) [CC BY 2.0
(http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AIlha_de_Maraj%C3%B3_Beach%2C_Par
%C3%A1%2C_Brazil.jpg
sospesa da una cordicella passante per due fori
praticati lungo la base; il fianco dell'indumento,
pertanto, è costituito unicamente da detta cordicella.
La placchetta di ceramica è stata trovata in tumuli
associati con le donne.
60. Perizoma
Il perizoma è spesso scambiato con il tanga, ma differisce
da quest’ultimo per una paio di dettagli. Il perizoma può
essere sgambato o meno mentre il tanga, ( che lo è
sempre) sul davanti, ma nella sua parte posteriore è
talmente stretto da consistere in una sottilissima striscia di
tessuto
Netta la differenza sul retro tra tanga e perizoma
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Di Oscar One from Sunrise, Florida, USA -
Bootleggers/Shooters - 187, CC BY 2.0,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php
?curid=3401766
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3
AThong_3.jpg
Il termine deriva dal termine greco perì-zoma (dal verbo
perizonnynai cingere attorno ), che indica una fascia che
cingeva i fianchi e scendeva fino a coprire i genitali.
Perizoma in inglese: thong ( ionturino o laccio) o string (
corda)
61. Perizoma
Capi di abbigliamento simili al perizoma venivano
usati da molte popolazioni antiche.
Gli egizi usavano un capo di cotone, spesso insieme
ad una cintura
Nell’antica Grecia veniva usato da atleti o nelle terme
In epoca romana
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In epoca romana
In epoca romana Gli indumenti più intimi per le
donne erano lo strophium una specie di reggiseno e il
subligar, una specie di perizoma soprattutto durante i
bagni.
By Ägyptischer Maler um 1400 v. Chr. [Public
domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3
AMusicians_and_dancers_on_fresco_at_To
mb_of_Nebamun.jpg
Danzatrici nel’antico Egitto
62. Brasiliana
La brasiliana è uno slip molto sgambato, ma
non così tanto come un tanga. La parte
dietro, infatti, copre leggermente i glutei con
una forma armonica e non li lascia
totalmente scoperti come il perizoma, che
invece è caratterizzato da un filo sottilissimo.
La parte posteriore della brasiliana è quindi
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La parte posteriore della brasiliana è quindi
più sottile rispetto a un classico slip, ma
riesce a coprire comunque una piccola parte
del sedere, a differenza del perizoma.
Di photo&coderivative work: Aditya (talk) - Delicious bikini-girl
silvia.jpg:Questa è una immagine ritoccata, il che significa che è
stata modificata digitalmente dalla sua versione originale.
Modifiche: Cropped. La versione originale può essere vista qui:
Delicious bikini-girl silvia.jpg. Le modifiche sono di Aditya
Kabir., CC BY 2.0,
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6411399
63. By Alex43223 (Own work) [Public
domain], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/
wiki/File%3AV-string.JPEG
v-string
String o g-string indica invece un thong ancora più
succinto, in italiano indistintamente chiamato string tanga,
string perizoma, tanga a filo o perizoma a filo, con il
pannello anteriore ridotto al minimo indispensabile per
coprire il pube o solamente i genitali, mentre la parte
posteriore è costituita da un cordoncino o un elastico che
passa tra le natiche.
String
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v-string, introdotto da Victoria's Secret in cui la stringa è
collegata alla cintura da un triangolo che è appena sopra
le e forma una "V" sul retro.
wiki/File%3AV-string.JPEG
By Souriante Incognito from
Paris, France (Do you like C-
string ?) [CC BY-SA 2.0
(http://creativecommons.org/lic
enses/by-sa/2.0)], via
Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org
/wiki/File%3AC-string_pink.jpg
c-string, stretto come un G-string ma senza la stringa intorno
ai fianchi per cui è sostanzialmente formato da una C tra le
gambe autosostenuta da un materiale interni flessibile
T-back, la parte posteriore è un pezzo di stoffa che ha la forma
della lettera “T”
c-string
64. Trikini
Con trikini si indica un particolare tipo di bikini in cui i
due pezzi (reggiseno e slip) sono congiunti nel lato
anteriore da un lembo di stoffa più o meno ampio.
Il trikini nasce nel 1967
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By Elmo Love (Flickr: ValerieSilverman. 421) [CC
BY 2.0
(http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)],
via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AVal
erieSilverman._421.jpg
65. Tankini
Il tankini è una variante del bikini in cui i due pezzi sono
costituita da una canottiera (tank top) abbinata ad uno slip o
un tanga. La canottiera è munita di coppe incorporate rigide e
preformate che danno sostegno e rendono sportivo il taglio di
questo costume.
Viene considerato simile a un costume intero, ma più comodo .
Introdotto dall’azienda USA Anne Cole nel 1998
Tankini
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Introdotto dall’azienda USA Anne Cole nel 1998
By Frank Kovalchek [CC BY 2.0
(http://creativecommons.org/licenses/by/2.
0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3
AMusicians_and_dancers_on_fresco_at_To
mb_of_Nebamun.jpg
By David Newey from Los Angeles, USA (DSC_3696) [CC
BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)],
via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ARed_polk
a_tankini.jpg
Una variante del Tankini è Camkini
in cui la parte superiore sostenuta da
spalline strette ( modello presentato
nel 2000)
Camkini
66. Tankini
Il tankini è una variante del bikini in cui i due pezzi sono
costituita da una canottiera (tank top) abbinata ad uno slip o
un tanga. La canottiera è munita di coppe incorporate rigide e
preformate che danno sostegno e rendono sportivo il taglio di
questo costume.
Viene considerato simile a un costume intero, ma più comodo .
Introdotto dall’azienda USA Anne Cole nel 1998
Tankini
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Introdotto dall’azienda USA Anne Cole nel 1998
By Frank Kovalchek [CC BY 2.0
(http://creativecommons.org/licenses/by/2.
0)], via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3
AMusicians_and_dancers_on_fresco_at_To
mb_of_Nebamun.jpg
By David Newey from Los Angeles, USA (DSC_3696) [CC
BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)],
via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ARed_polk
a_tankini.jpg
Una variante del Tankini è Camkini
in cui la parte superiore sostenuta da
spalline strette ( modello presentato
nel 2000)
Camkini
67. Bandini o Bandeaukini
Un Bandini, in alternativa chiamato Bandeaukini, è un top a fascia, senza spalline andando oltre
le spalle, indossati con qualsiasi fondo bikini.
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By Luca Boldrini (P8155996) [CC BY 2.0
(http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)],
via Wikimedia Commons
https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3AF
emale_Tourist_in_Kenya%2C_August_2012.jpg