Agricoltura sociale, salute ed altra economia

Agricoltura sociale, salute edAgricoltura sociale, salute ed
altra-economiaaltra-economia
Sviluppo
economico
Sviluppo di
opportunità di
salute
Sviluppi
agricoltura
Agricoltura
sociale
Altra -
economia
Nuovi ruoli
per
l’agricoltura

Agricoltura sociale, salute ed altra-economia Giovanni DEANAgricoltura sociale, salute ed altra-economia Giovanni DEAN
Agricoltura sociale: lo scenarioAgricoltura sociale: lo scenario
Affonda le sue radici nei valori di solidarietà e di mutuo-aiuto che
caratterizzavano il mondo rurale
Funzione sociale dell’agricoltura: intreccio fra la dimensione produttiva,
quella relazionale con le piante e gli animali e quella familiare e
comunitaria.
Possibilità di trovare mansioni lavorative per ognuno all’interno
dell’azienda familiare
Oggi queste attività vengono realizzate in modo esplicito e consapevole
nelle strutture produttive come percorsi utili a rafforzare l’autonomia e il
benessere delle persone indebolite da contesti non inclusivi

Agricoltura sociale: una definizioneAgricoltura sociale: una definizione
Attività che impiega le risorse dell’agricoltura e
della zootecnica, cioè le piante e gli animali, per
promuovere azioni terapeutiche, di riabilitazione, di
inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di
educazione, di organizzazioni di servizi alla persona
per minori ed anziani...

 Riabilitazione/cura:
esperienze rivolte a persone con gravi disabilità (fisica,
psichica/mentale, sociale) con un fine principale socio terapeutico.
 Formazione e inserimento lavorativo:
esperienze orientate all’occupazione di soggetti svantaggiati (con
disabilità relativamente meno gravi o per soggetti a bassa
contrattualità – detenuti, tossico dipendenti, migranti, rifugiati,
svantaggio mentale).
 Ricreazione e qualità della vita:
esperienze rivolte ad un ampio spettro di persone con bisogni (più o
meno) speciali, con una finalità socio-ricreativa; tra cui:
– o particolari forme di agri-turismo “sociale”
– o le esperienze degli “orti sociali” peri-urbani per anziani;
Agricoltura sociale: le offerteAgricoltura sociale: le offerte

 Le esperienze di fattoria didattica
e didattica ambientale sono certamente includibili in questo ambito,
e solitamente si trovano anche presenti nelle fattorie sociali.
 Educazione: esperienze
rivolte a minori con particolari difficoltà nell’apprendimento e/o in
condizioni di disagio; possono essere legate a casi di affidi familiari, a
rapporti con istituti scolastici o di giustizia minorile, all’inclusione di
minori migranti, oppure, a ragazzi con difficoltà di concentrazione o
iper-cinetici, ma anche ad adulti in particolari momenti di passaggio
della loro vita.
Agricoltura sociale: le offerteAgricoltura sociale: le offerte

 ad anziani in difficoltà
(accoglienza temporanea, servizi di prossimità e di domiciliazione,
turismo sociale, orti sociali)
 ai detenuti ed ex-detenuti
attività di formazione, occupazione negli istituti di pena, inserimento
lavorativo esterno
 alle persone affette da dipendenze
nei confronti di sostanze alcoliche e droghe
 alle persone tutte
piccoli o grandi recuperi di abilità in forme, luoghi, spazi e relazioni
diverse dalle usuali.
Agricoltura sociale: i destinatariAgricoltura sociale: i destinatari

 ai bambini
(nidi famigliari, ludoteche e laboratori/palestre percorsi verdi);
 ai minori ed ai giovani in difficoltà
(pratiche abilitanti, ingresso in comunità di accoglienza,
avvicinamento al lavoro);
 a persone diversamente abili sul piano fisico e mentale
(terapia colturale o legata al contatto con animali, pet therapy
onoterapia ippoterapia terapia occupazionale, inserimento
lavorativo);
Agricoltura sociale: i destinatariAgricoltura sociale: i destinatari

• aziende agro-sociali:
 aziende agricole professionali che decidono di praticare
l’agricoltura sociale;
• strutture sociali che fanno uso di pratiche agricole (socio-agricole):
 enti e strutture associative (cooperative, enti morali, etc.) a prevalente
finalità sociale che fanno uso delle risorse agro-rurali per affrontare in
modo diverso il tema dell’inclusione.
• neo-comunità rurali:
 Comunità di persone attive in contesti rurali e in agricoltura dove si
organizzano reti e relazioni improntate sulla fiducia, sul dono e sulla
reciprocità.
Agricoltura sociale:Agricoltura sociale:
gli imprenditori/gli operatorigli imprenditori/gli operatori

 Anni ’60 – ’80: aumentare la quantità
◦ Politiche di prezzi e mercati per aumentare l’autosufficienza
alimentare
 Anni ’90 - oggi: il “secondo pilastro”, lo Sviluppo Rurale
◦ Qualità, sicurezza sanitaria, tutela ambientale, sviluppo del
territorio rurale
 Dopo il 2013: all’agricoltura viene chiesta anche la
fornitura di beni pubblici
Politica Agricola Comunitaria (PAC)Politica Agricola Comunitaria (PAC)

 RIFERIMENTI LEGISLATIVI D.l.g. 18 MAGGIO 2001 n 228
 ( legge di orientamento e mordernizzazione del settore
agricolo)
 Prendendo atto della trasformazione avvenuta negli
ultimi anni in agricoltura ( da produttrice di soli beni a
produttrice anche di servizi, la cosiddetta
multifunzionalità agricola )
Ruolo multifunzionale dell’agricolturaRuolo multifunzionale dell’agricoltura

Attività connesse:
Esercitate dal medesimo imprenditore agricolo
Mediante l’utilizzo prevalente di attrezzature o
risorse dell’azienda normalmente impiegate
nelle attività agricole esercitate
Equilibrio del reddito
Ruolo multifunzionale dell’agricolturaRuolo multifunzionale dell’agricoltura

Alla base dell’attività agricola c’è sempre un’azienda
agricola ed un’impresa
È un’impresa economicamente e finanziariamente
sostenibile
Svolge l’attività produttiva tipica (agricola o zootecnica)
in modo integrato con l’offerta di servizi culturali,
educativi, assistenziali, formativi e occupazionali a
vantaggio di soggetti deboli e di aree fragili
Agricoltura sociale: la fattoria socialeAgricoltura sociale: la fattoria sociale

Agricoltura sociale: la fattoria socialeAgricoltura sociale: la fattoria sociale
Problemi di definizione
Fattoria
didattica
Fattoria sociale
Fattoria sociale
Azienda
agricola
?

Altra - economiaAltra - economia
SONO UN CONSUMATORE
HO POTERE
POSSO SCEGLIERE
QUANDO COMPRI VOTI

E’ un’economia che si basa su relazioni di fiducia e
collaborazione, che è finalizzata al ben vivere di tutti, che
fondata sulla condivisione e la gratuità invece che sul solo
profitto, e che si sviluppa e si rafforza grazie alla creazione di
reti.
Il sistema delle reti, in questo caso, si fonda sulla relazione,
sulla democrazia, in cui tutti, produttori, distributori,
consumatori, sono cittadini con un volto che vogliono diventare
coproduttori e vivere la legge della convivialità anziché quella
della domanda e dell’offerta.

L’altra-economia sta assumendo proporzioni rispettabili
all’interno dei circuiti economici, costringendo anche la grande
distribuzione a fare i conti con la domanda di biologico, di filiera
corta, di sostenibilità, di trasparenza.
Questo approccio critico ai consumi implica l’occuparsi di
“politica”: progettare, realizzare o sostenere filiere virtuose e
sostenibili impone di entrare nel campo della pianificazione del
territorio, dei metodi produttivi, delle regole del lavoro, di come
fare finanza.

-i GAS, gruppi di acquisto solidale;
-la banca del tempo;
-il car sharing;
-la PDO piccola distribuzione organizzata;
-la filiera corta;
-il co-housing;
- i gruppi di acquisto di pannelli fotovoltaici e di solare in multiproprietà;
- gli accordi di cooperazione tra produttori e consumatori per la
programmazione della produzione;
-il sostegno e finanziamento di aziende agroalimentari e tessili in crisi.
Ma anche realtà totalmente gratuite e volontaristiche vi prendono
parte: associazioni di genitori per la diffusione ed organizzazione della
mobilità dolce, per la gestione dei figli durante gli orari lavorativi dei
genitori, ecc.

Dove la presenza di tali realtà è forte le reti si
strutturano in Distretti di Economia Solidale (DES) e
DES Rurali, per aumentare i collegamenti fra le reti e
fornire servizi comuni a tutte le realtà (promozione,
formazione, aggiornamento professionale, logistica,
ecc.)

Ricerca del Censis: tendenza degli italiani verso un consumo
attento alla qualità e del gusto.
In crescita coloro che praticano il consumo responsabile:
selezionano il prodotto valutando l’impatto che questo ha sulla
vita delle persone, sui legami sociali e sull’ambiente.

Altra – economia e agricolturaAltra – economia e agricoltura
Dagli anni ’90 la società civile organizza nuovi mercati in cui si
scambiano non solo prodotti agricoli, ma anche conoscenze, si
producono ‘beni relazionali’, si condividono valori di rispetto della
natura, degli esseri viventi,dell’ambiente, della socialità.
– Agricoltura biologica
– Commercio equo e solidale
– Mercati degli agricoltori
– Agricoltura sociale e civica
– GAS e agricoltura urbana

Nuove opportunità per l’agricolturaNuove opportunità per l’agricoltura
-i legami diretti tra gli agricoltori/produttori e i
cittadini/consumatori, tendono a creare relazioni sociali nuove,
nuove ‘comunità del cibo’.
- l’agricoltura, se media in modo armonico, piuttosto che sotto
forma di dominio, il rapporto degli esseri umani con la natura, è
capace di accrescere il benessere delle persone, in particolare
quelle in condizioni di particolare fragilità (nuove ‘comunità della
salute’).

La peculiarità di tali pratiche è nell’intimo intreccio tra l’offerta di
salute e l’esercizio dell’attività agricola, poiché detta offerta
esplica la sua efficacia solo se la persona a cui è diretta viene
pienamente coinvolta in un processo produttivo agricolo

La novità consiste oggi nel fatto che queste attività solidali
vengono realizzate in modo esplicito e consapevole in strutture
che utilizzano processi produttivi agricoli e operano in reti
relazionali preesistenti nelle campagne e all’uopo rivitalizzate.
Come i prodotti tipici della nostra tradizione enogastronomica,
anch’esse andrebbero considerate “tradizioni innovative”, "beni
tradizionali ben riusciti", "pratiche solidali d'eccellenza", poiché
potrebbero proficuamente accrescere l’attrattività e la
competitività dei territori rurali.

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