Utilizzo delle System Information Broadcasting nell’acquisizione dei segnali ...
Incendio ditta "D'Angelo Vincenzo" di Alcamo (TP) e incendio in deposito sotto sequestro di rifiuti speciali a Catania
1. Milano, 22-23 Maggio 2018
EMERGENZA INCENDI
Brigida Finocchiaro
Incendio ditta “D’Angelo Vincenzo di Alcamo – TP” e
incendio in deposito di rifiuti speciali sotto sequestro a Catania
ARPA Sicilia
2. SEQUENZA DEGLI EVENTI Catania – Zona Industriale 07/06/16
• L’impianto (area circa 10 000 mq) è in stato di abbandono, l’attività era cessata in seguito a sequestro giudiziario;
• L’attività consisteva nella triturazione di PU, già trattato, proveniente da smantellamento RAEE per ottenere un materiale
polverulento (“Polisolver”) da avviare a produzione di panne adsorbenti per la bonifica in mare da sversamento da
idrocarburi;
• Le zone di stoccaggio erano provviste di copertura in cemento amianto sorretta da travi in ferro;
• Nelle zone limitrofe sono presenti impianti RIR, punti di ristoro, scuola materna, zona balneare;
• La fase acuta dell’incendio dura circa 12-15h, le precipitazioni di giorno 8 (intense e discontinue) contribuiscono a
spegnere l’incendio. Tuttavia l’intervento dei VVF si protrae per diversi giorni a causa dei continui focolai che si riattivano;
• Alle ore 10.30 circa in Zona Industriale di Catania un incendio si sviluppa in un impianto originariamente autorizzato
alla gestione, messa in riserva e trattamento di rifiuti speciali;
3. Catania – Zona Industriale 07/06/16IMPIANTI PRESENTI NELLE IMMEDIATE VICINANZE
LIQUIGAS (150 m) : deposito GPL
SIEBEG Coca Cola (355 m): Stabilimento alimentare in atmosfera controllata
PFIZER (382 m): Stabilimento produzione farmaci, atmosfera controllata in classe 10
ZOETIS (400 m): Stabilimento produzione farmaci, atmosfera controllata in classe 10
STMicroelectronics (1000 m): Stabilimento microelettronica, atmosfera controllata in classe 1
Baby Boom (800 m): Scuola materna
stabilimento RIR
EVACUATO
EVACUATO
stabilimento RIR
4. INTERVENTO DI ARPA SICILIA Catania – Zona Industriale 08/06/16
ARPA Sicilia, in data 08/06/2018, è intervenuta d’iniziativa, viste le numerose segnalazioni telefoniche;
Ore 9: Il personale ARPA raggiunge il luogo dell’emergenza e contatta il capo squadra di turno dei Vigili del
Fuoco per acquisire informazioni;
Le principali criticità consistono nella notevole presenza di PU (finemente triturato) e nelle coperture di cemento
amianto collassate al suolo;
Viene convocato un tavolo di coordinamento in prefettura (VVF, ASP 3, Comune, …);
Attività effettuate presso gli stabilimenti interessati dalla nube :
• Posizionamento canister;
• Posizionamento pompe a basso volume per il campionamento di fibre asbestiformi;
• Posizionamento di pompa ad alto volume per la determinazione di PT per la ricerca di diossine;
Effettuare il campionamento con pompe a basso volume si rivela impossibile, le pompe vanno in blocco a causa
dell’elevato tenore di particolato
Nel pomeriggio di giorno 08 inizia a piovere.
5. Catania – Zona Industriale 08/06/16
Siebeg Coca Cola
Femar
STM
IKEA
Incendio
MAPPA DELL’EVENT0
Pfizer
6. Catania – Zona Industriale 08/06/16
Siebeg Coca Cola
Pfizer
Femar
STM
IKEA
Incendio
MAPPA DELL’EVENT0
I canister, e la pompa ad alto volume, sono stati posizionati sulla base
delle rilevazioni di campo effettuate dai tecnici presenti
Nella direzione di propagazione individuata, a distanza di 1 Km (ST) e
di 2 Km (IKEA), erano stati posizionati altri due canister per valutare le
concentrazioni di VOC in zone non immediatamente prossime
all’incendio. Queste due determinazioni analitiche non sono state
eseguite a causa di un guasto tecnico dello strumento
7. Catania – Zona Industriale 08/06/16
Siebeg Coca Cola
Pfizer
Femar
STM
IKEA
Incendio
MAPPA DELL’EVENT0
08/06/2018
Sostanza C (µg/m3)
Benzene 4.8
Stirene 36.5
1,2,4 Trimetilb 0.4
Toluene 10.5
Etilbenzene 8.6
m,p xylene 0.8
O xylene 0.5
Freon 12 0.6
Freon 11 4.9
Clorobenzene 0.3
8. Catania – Zona Industriale 09/06/16
Siebeg Coca Cola
Pfizer
Femar
STM
IKEA
Incendio
MAPPA DELL’EVENT0
09/06/2018
Sostanza C (µg/m3)
Toluene 0.3
Etilbenzene 0.1
m,p xylene 0.2
Freon 12 0.5
Freon 11 0.6
9. Catania – Zona Industriale 08/06/16
Siebeg Coca Cola
Pfizer
Femar
STM
IKEA
Incendio
MAPPA DELL’EVENT0
08/06/2018
Sostanza C (µg/m3)
Benzene 0.2
Stirene 0.2
1,2,4 Trimetilb 0.1
Toluene 0.4
Etilbenzene 0.2
m,p xylene 0.2
Tetracloruro di carbonio 0.3
Freon 12 0.5
Freon 11 0.9
amianto NR
10. Siebeg Coca Cola
Pfizer
Femar
STM
IKEA
Incendio
MAPPA DEI CAMPIONAMENTI E RISULTATI
08/06/2018
Sostanza
Octaclorodibenzodiossina 0.52 (fg/m3)
Octaclorodibenzofurano 0.38 (fg/m3)
Sommatoria PCDD e PCDF
(meduim bound LdR/2)
0.0043
(fg/m3)
Benzo(b)fluorantene 0.11(ng/m3)
Benzo(k)fluorantene 0.080
(ng/m3)
Benzo(a)pirene 0.10(ng/m3)
Indeno(1,2,3-cd)pirene 0.40(ng/m3)
IPA totali 0.46(ng/m3)
Catania – Zona Industriale 08/06/16
11. MONITORAGGIO POST-EMERGENZA Catania – Zona Industriale 13/06/16
Incendio
Femar
Pfizer
Asilo Baby Boom
Liquigas
Dusty
Le pompe per la determinazione delle fibre
asbestiformi sono state posizionate sulla
base dei risultati del modello di diffusione
Il monitoraggio post emergenza ha avuto
inizio il 13/06 ed continuato sino al 18/07
12. RISULTATI DEL MONITORAGGIO POST-EMERGENZA Catania – Zona Industriale 14/06/16
Viene elaborato il modello di diffusione in atmosfera di COV e di polveri (PT rilevanti per la diffusione di fibre asbestiformi)
utilizzando CALPUFF e CALMET.
Sulla base del modello sono stati individuati i recettori sensibili esposti a ricaduta delle polveri.
Le zone urbane non sono state interessate dalla ricaduta delle polveri che ha invece colpito alcuni degli stabilimenti limitrofi
alla zona dell’incendio e soprattutto la scuola materna. in questo ultimo caso uno dei filtri analizzati ha permesso di
evidenziare valori prossimi (0.9 f/L) a quelli guida fissati dall’OMS (1f/L).
Immagini SEM che mostrano “fascetti “di fibra (Lab Struttura Territoriale Catania)
13. TEMPI DI RESTITUZIONE DELLE ANALISI
RISULTATI DEL MONITORAGGIO POST-EMERGENZA
• Concentrazioni diossine rilevate nettamente inferiori
rispetto ai valori guida per la qualità dell’aria
• Concentrazione BaP un ordine di grandezza inferiore
rispetto al valore obiettivo D.Lgs.155/10
• COV riscontrati in basse concentrazioni
• Fibre aerodisperse: positività in 9 campioni tra cui
quelli prelevati presso la scuola materna.
• In uno di questi campioni il valore era pari a 0.9 f/L,
prossimo al valore guida fissato dall’OMS (1 f/L)
• Diossine 30 giorni
• IPA 30 giorni
• COV 4-5 ore
• Fibre aerodisperse 3-4 ore
CAMPIONI ANALIZZATI: 22 / 24 PRELVATI
14. Alcamo – 30/07/2017
Ore 18
• Allerta diramato dalla Dipartimento Regionale della Protezione Civile;
• Ore 20: Il personale ARPA è presente nei luoghi dell’emergenza attivando il Servizio di Pronta
Disponibilità;
• Ore 23.30: Posizionamento della pompa ad alto volume per il prelievo delle polveri totali su cui
effettuare la ricerca di diossine. Il posizionamento è stato effettuato sulla base delle informazioni
meteo disponibili;
• Ore 00.30 del 31/07: Posizionamento canister all’interno dello stabilimento, mentre l’incendio era
in corso, con l’aiuto dei vigili del fuoco;
• Ore 13 ÷ 14 del 31/07: Posizionamento di ulteriori due canister;
• Elaborazione del modello di diffusione in atmosfera per prevedere la ricaduta al suolo del
particolato e quindi per il campionamento di top soil;
17. Risultati CANISTER
Composto (ug/Nm
3)
A B C D E LOD
Propene 70,4 55,4 <LOD <LOD 593,7 2
Clorometano 2,6 4,8 <LOD <LOD 17 2
1,3-Butadiene <LOD 4,1 <LOD <LOD 22,3 2
Etanolo 12,2 10,3 <LOD <LOD <LOD 2
Acroleina <LOD <LOD <LOD <LOD 28 2
Acetone 23,1 92,1 13,1 9,1 99,2 5
Disolfuro di carbonio <LOD 154,9 15 8,2 8,4 7
Diclorometano 49,1 187,5 42,7 27,5 31,7 6
Esano 54,8 126,9 30,6 21,9 33,7 8
2-Butanone <LOD 11,4 <LOD <LOD 18,4 3
Acetato di etile <LOD 17,1 <LOD <LOD 35,6 4
Tetraidrofurano <LOD <LOD <LOD <LOD 5,2 3
Cicloesano <LOD <LOD <LOD <LOD 4 4
Benzene 24,5 23,5 <LOD <LOD 495,8 3
1,2 dicloroetano <LOD <LOD <LOD <LOD 21,2 4
Eptano 5,5 9,5 <LOD <LOD 12,7 4
Metacrilato di metile <LOD <LOD <LOD <LOD 24,7 4
Toluene 13,5 36,1 6,1 4,7 294,1 4
Cloro benzene <LOD <LOD <LOD <LOD 7,4 5
Etilbenzene <LOD 10,3 <LOD <LOD 210,5 5
p-xilene, m-xilene <LOD <LOD <LOD <LOD 16,6 9
o-xilene <LOD <LOD <LOD <LOD 20,2 5
Stirene <LOD 9,7 <LOD <LOD 432,9 5
Anagrafe
canina
municipale
(Alcamo)
Corpo Polizia
Municipale
(Alcamo)
Dal 30/07/2017
al 01/08/2017
Dal
02/08/2017 al
04/08/2017
PCDD/PCDF
(TE) (Upper
Bound)
44,2 fg/m
3
15,5 fg/m
3
Riferimento: valore guida previsto nel documento
del WHO Regional Office for Europe “Air quality
guidelines for europe”
(http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/000
5/74732/E71922.pdf) per le aree urbane, pari a 100
fg/m3,
Risultati PCDD/PCDF aria
Risultati comunicati giorno 01 agosto
Risultati comunicati giorno 07 e 08 agosto
18. CAMPIONAMENTO TOP SOIL
Sulla scorta di quanto modellato, e ricorrendo
ad una tecnica di sovrapposizione degli effetti
di ricaduta, si è stabilito di prelevare:
- 3 campioni di terreno presso aree ritenute
soggette ad un’alta frequenza oraria di ricadute
- 1 in zona non affetta dalle ricadute (zona
Fulgatore: campione neutro).
19. Monitoraggio Alimenti (dati forniti da ASP)
Scelta dei punti su base modello ARPA
(OMS-PCDD/F-TEQ) pg/g grasso (OMS-PCDD/F-PCB-TEQ) pg/g grasso
AZIENDA ZOOTECNICA
MATRICE
PRELEVATA
Somma
Diossine
Valore
rilevato
Somma
Diossine Limite
di legge
Somma
Diossine
Valore rilevato
Somma PCB
diossina-simili
Somma Diossine
+ PCB diossina-
simili Valore
rilevato
Somma Diossine +
PCB diossina-simili
Limite di legge
Camarda Gaspare LATTE BOVINO 0,09 2,5 0,09 0,29 0,38 5,5
Daidone Antonina LATTE OVINO 0,44 2,5 0,44 0,73 1,17 5,5
Bonì Simona UOVA DI GALLINA 0,71 2,5 0,71 0,009 0,72 5,0
Magaddino Antonino*
LATTE
OVINO 0,07 2,5 0,07 0,22 0,29 5,5
Normativa di riferimento: Reg. CE 1881/06 modificato dal Reg. CE 1259/2011
* Campione di latte prelevato in sito di fondo ambientale (Fulgatore)
20. PRINCIPALI CRITICITÀ RISCONTRATE
• I trasferimenti dei campioni presso laboratori siti in provincie distanti dall’evento dilata i tempi
di produzione del dato analitico;
• Adeguare la supply chain verso i laboratori d’analisi che supportano l’emergenza per evitare che
cause tecniche non immediatamente risolvibili non consentano l’esecuzione degli accertamenti
necessari durante l’emergenza;
• Prevedere unità di personale specializzate nella comunicazione dell’emergenza;
• Organizzare le squadre di PD in modo tale da avere il supporto del personale dedicato alle
emissioni (tenendo conto della specificità dei fenomeni di combustione incontrollata);
• Implementare il servizio di modellistica;
• Provvedere all’acquisizione di dati meteo certi ed in tempi rapidi per l’elaborazione del modello
di diffusione in atmosfera.