1. Anno V - settembre/ottobre 2008 - n. 24 - bimestrale - Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB PD - ISSN 1971-8241
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2. arte dintorni —
L’arte controcorrente «Artealbivio–Venezia
di Bruno Barbini negli anni sessanta»
C
di Marco Zavagno
ONTROCORRENTE E ISO-
LATO: questi sono gli
aggettivi più spesso
utilizzati per descrivere Bruno
Barbini, pittore veneziano na-
to nel 1929 e scomparso a Pa-
Padova
Scuderie Vecchie
di Palazzo Moroni
5 settembre
5 ottobre
Venezia
Ca’ Giustinian
de’ Vescovi
25 settembre
9 novembre
A rrivati all’anniversario del
1968, data simbolo, evocatri-
ce delle contestazioni politi-
che e sociali e momento di cesura nel-
l’evoluzione delle innovazioni artisti-
dova, dove da anni risiedeva che, Ca’ Foscari srl e il Dipartimento
con la famiglia, nel 2005. Il primo dei due termini riassu- di Storia delle Arti e Conservazione dei Beni Artistici «G. Maz-
me in modo sintetico (e forse un po’ riduttivo) la sua para- zariol» presentano la mostra «Arte al bivio – Venezia negli an-
bola artistica, saldamente ancorata alla migliore tradizio- ni sessanta» nei nuovi spazi espositivi dell’Università Ca’ Foscari
ne veneta, da Tiziano a Piazzetta, da Veronese a Tiepolo, a Ca’ Giustinian de’ Vescovi. Oltre alla ricorrenza, l’esposizione
senza dimenticare autorità più vicine ai giorni nostri co- viene simbolicamente dedicata alla memoria del prof. Giuseppe
me, per citare un solo nome, quella di Virgilio Guidi. Bar- Mazzariol, a cui è intitolato il Dipartimento.
bini, nella sua indiscussa originalità, resta tenacemente fe- Cogliendo gli artisti nel momento del bivio, la mostra (con no-
dele alla sua ispirazione, non cedendo mai al richiamo del- vanta opere tra pitture, sculture, video ed installazioni) declina
le tendenze a lui coeve, e nel tempo raffina la sua pittura, le diverse tipologie espressive sviluppatesi negli anni sessanta
che nasce precoce già nel 1948, quando espone insieme a a Venezia: pop art, minimalismo, nuova figurazione pittorica,
Emilio Vedova, Edmondo Bacci e Giuseppe Santomaso esperienze cinetiche e le sperimentazioni ambientali, fotografi-
all’interno della mostra collettiva organizzata dalla Fon- che e video-artistiche. È un passaggio obbligato, non si può ri-
dazione Bevilacqua La Masa. Ritratti, nudi, nature mor- manere indifferenti, e, indipendentemente dal fatto che l’esito sia
te e paesaggi sono i soggetti che sempre ritorneranno nel- una prudente
le sue esposizioni successive, come quella – fortunata per continuità o
pubblico e critica – allestita nel ‘57 alla Galleria Santo Ste- una netta rot-
fano di Venezia. Questa sua assoluta fedeltà alla propria tura, le diver-
sensibilità e al proprio stile – per il quale il critico Toni To- se inclinazio-
dintorni / arte
niato ha creato la felice espressione «modernità della tra- n i muovo-
dizione» – dà però conto anche dell’isolamento – di cui si no dibattiti e
faceva cenno in principio – di questo artista estremamen- discussioni.
te raffinato e poetico, isolamento motivato esclusivamen- L’arrivo del-
te dalla direzione in cui si è andata incanalando negli an- la Pop Art al-
ni la sua arte, che resta sempre figurativa e lontana dai filo- la Bien na-
ni pittorici portati in auge dalla critica militante degli an- le di Venezia
ni sessanta e settanta. del 1964 por-
A questa ingiusta emarginazione risponde ora la mostra a ta un impor-
lui interamente dedicata a tre anni dalla morte, che proprio Silvestro Lodi, Eidostanza, 1969 tante aggior-
con il titolo di «Modernità della tradizione» a ottobre occu- namento in
perà le Scuderie Vecchie del padova- laguna e con
no Palazzo Moroni. Sarà l’occasione sé le inevita-
per ammirare, tra i tanti altri qua- bili polemiche. Riaffiora così una situazione dinamica e vitale,
dri, una serie di incantevoli disegni in cui i giovani artisti, ancora in formazione, sentono con gran-
di fanciulle, magicamente so- de impeto gli stimoli e partecipano attivamente ai cambiamen-
spesi tra una sensualità lirica e ti. La Bevilacqua La Masa, tra alti e bassi, tra crisi e polemiche, of-
struggente e una benevo- fre comunque un supporto ai giovani, permettendo di presenta-
lenza malinconica dai re le loro proposte.
tratti quasi materni. In mostra, oltre a personalità affermatesi a livello internazio-
A seguire, questa vol- nale quali Fabrizio Plessi, Paolo Gioli e Germano Olivotto, sono
ta a Venezia, nel mese presenti: Armano, Anselmi, Basaglia, Bernardi, Casaril, Cosso-
di novembre ritrove- vel, Costalonga, Eulisse, Fuga, Giordani, Giorgi, Giunti, Holle-
remo i dipinti di Bruno sch, Lodi, Olivotto, Ovan, Pagnacco, Perusini, Sambin, Schul-
Barbini a San Geremia, per tz, Teardo, Soccol, Zarpellon. L’iniziativa, dal 25 settembre al 9
un’iniziativa incentrata sui novembre, è a cura di Nico Stringa, professore di Storia dell’Ar-
pittori di Cannaregio. te Contemporanea, con la collaborazione di Laura Poletto, Elisa
Un doppio omag- Prete e dei dottorandi e giovani laureati del Dipartimento di Sto-
gio doveroso e in- ria delle Arti: C. Beltrami, T. Benelli, S. Cagol, G. Camin, R. Ca-
telligente a uno dei vallini, M. Del Monte, F. Dolzani, L. Facco, G. Ficarazzi, C. Mas-
protagonisti del- sini, S. Portinari, L. Vianello e il sottoscritto.
l’arte veneta del se- Il progetto è reso possibile dal sostegno finanziario della Re-
condo Novecento. gione Veneto, del Casinò di Venezia, della Cassa di Risparmio di
(l.m.) ◼ Venezia, della Provincia di Venezia e della ditta Dainese spa. ◼