A fine agosto 2015 doveva essere pubblicata la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Ad oggi, nessuna traccia della Carta.
Però la Sogin ha stanziato oltre 200.000 € per un “concorso di bellezza”, cioè per scegliere il miglior “concept” per il deposito (senza sapere dove e come sarà).
Il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi non si sa dove sarà … ma sarà bello
1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
IL DEPOSITO NAZIONALE
DEI RIFIUTI RADIOATTIVI
NON SI SA DOVE SARÀ … MA SARÀ BELLO
sergio benassai
1. La storia recente
La realizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi ha, come necessaria premessa, la
scelta del sito ove collocarlo.
Per questo, con il Decreto Legislativo n. 31 del 2010, era stato definito un processo abbastanza
lungo e complicato per tale scelta.
Il punto di partenza doveva essere la pubblicazione di una prima Carta dei siti, predisposta dalla
Sogin e verificata dall’ISPRA, e trasmessa ai Ministeri competenti.
Cosa è successo ?
a) il 2 gennaio 2015 Sogin ha consegnato ad ISPRA la proposta di Carta nazionale delle aree
potenzialmente idonee ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, con annesso parco
tecnologico
b) il 13 marzo 2015 Ispra ha comunicato di aver consegnato al Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare e al Ministero dello Sviluppo Economico la sua relazione su tale
proposta
c) il 16 aprile 2015 il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero dell’ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, hanno chiesto approfondimenti tecnici a Sogin e ISPRA
d) gli approfondimenti richiesti sono stati trasmessi e i Ministeri competenti hanno preannunciato la
pubblicazione della Carta per fine agosto, precisando che, come previsto dal decreto legislativo n.
31 del 2010, questa pubblicazione sarà soltanto il momento d’avvio, e non di conclusione, di una
lunga procedura
2. 2. E adesso ?
Siamo a febbraio 2016 e della Carta non c’è alcuna traccia.
C’è però l’avvio di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea per non aver
proceduto all’individuazione del sito per il Deposito Nazionale.
Per inciso, si ricorda che l’autorità di controllo (che attualmente è il Dipartimento Nucleare
dell’ISPRA, ormai ridotto ai minimi termini) dovrebbe essere l’ISIN (Ispettorato per la sicurezza
nucleare e la radioprotezione), istituito (sulla carta) nel 2014, ma tuttora non operativo perché la
nomina del Direttore Generale designato (Antonio Agostino) non è stata ratificata per procedimenti
in corso a suo carico.
3. Comunque il Deposito Nazionale deve essere bello
C’è infatti una novità
L’8 febbraio 2016 la Sogin ha aperto una selezione dei componenti della commissione giudicatrice
del concorso di idee per la realizzazione del parco tecnologico connesso al deposito nazionale di
rifiuti radioattivi (gli interessati, dovranno inviare le proprie candidature entro le ore 16.00 del
23/02/2016).
Concorso di idee ?
Sì, concorso di idee.
Infatti, ad agosto 2015, la Sogin ha lanciato “Officina Futuro”, un concorso di idee che:
“mira a raccogliere le migliori proposte di concept architettonico del futuro Parco
Tecnologico che sorgerà all’interno del Deposito Nazionale, l’infrastruttura di
superficie dove saranno sistemati i rifiuti radioattivi provenienti dalle attività di
medicina nucleare, industriali e di ricerca e dagli impianti nucleari italiani, oggi in fase
di smantellamento”.
Il concorso di idee prevede due sezioni:
a) una rivolta ad architetti, pianificatori, ingegneri e paesaggisti, ai quali sarà chiesto di realizzare
un “modello d’intervento” del concept per il Parco Tecnologico
b) una rivolta a studenti di facoltà tecniche, provenienti da università italiane o europee, ai quali
sarà invece chiesta l’elaborazione di una “proposta di intervento”
Il vincitore della prima sezione riceverà 50.000 € e ognuno degli altri nove partecipanti che lo
seguono in graduatoria riceverà 20.000 €.
Ognuno dei migliori cinque partecipanti della seconda sezione riceverà 1.000 €
Sono ovviamente curiosissimo di vedere questi “concept”.
Anche perché c’è ampio spazio per la creatività, dal momento che non si sa dove sarà localizzato il
Deposito, quali saranno le sue caratteristiche, ecc.
La fantasia al potere (con i nostri soldi) ?