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Gli Indicatori Precoci di Ritardo di Linguaggio – Progetto Pilota
         Gabriella Traisci (CIRPS) Università “La Sapienza” Roma, Annalisa Rinaudo Scuola dell’Infanzia San Francesco Foggia

                                                       4P
                                     Prevenzione Precoce Progetto Pilota
Nel linguaggio non è facile individuare i limiti che caratterizzano uno sviluppo normale, distinguendolo da
un processo di acquisizione che presenti ritardi patologici. Numerosi studi dimostrano che in età precoce
(18-36 mesi) vi è una grande variabilità di comparsa del linguaggio. La criticità sta nel pronosticare, in
soggetti che presentano un notevole ritardo linguistico, successivi disturbi linguistici. La percentuale di
bambini con un forte ritardo linguistico oscilla, a due anni, tra il 9% e il 17% (Rescorla, 1989), con una
prevalenza di maschi rispetto alle femmine. I bambini che parlano tardi vengono in genere identificati con
questo criterio: producono meno di 10 parole diverse (nella fascia di età 18-23 mesi) o producono meno di
50 parole diverse e nessuna combinazione di almeno due parole (nella fascia di età di 24-34 mesi). In un
recente studio (Mabel et al. 2008) si evidenzia che il 25% dei bambini individuati come parlatori tardivi a 24
mesi e riesaminati a 7 anni, presentano difficoltà soprattutto negli aspetti morfosintattici del linguaggio con
ripercussioni, nel 13% dei casi, sull’apprendimento scolastico. Anche da tale studio si evince che l’età di 24
mesi parrebbe essere un momento chiave al fine di una prevenzione precoce.


                                                                                                                                                                      ritardi di linguaggio (6,25%).Ad un esame
                     Obiettivi                                                                                                                                       diacronico delle potenzialità è risultato invece che
Il presente studio ha come obiettivo quello di                                                                                                                       il 31% presenta un ritardo anche dopo mirate
individuare indici di rischio attendibili, in                                                                                                                        stimolazioni effettuate in ambito scolastico. Dopo
grado di distinguere tra ritardi di linguaggio –                                                                                                                     6 mesi il 10% di essi evolve positivamente, mentre
late bloomers o parlatori tardivi – e potenziali                                                                                                                     del restante 90% oltre la metà, pur mostrando un
late talkers, a rischio di disturbo specifico di                                                                                                                     ampliamento di vocabolario, presenta ancora un
linguaggio (DSL).                                                                                                                                                    notevole ritardo. Oltre il 40% (dai 24 ai 32 mesi
                                                                                                                                                                     di età) non mostra invece alcun segno di
                                                                                                                                                                     evoluzione. Di questi ultimi, il 75% (12% del
    Descrizione del campione e del metodo
                                                                                                                                                                     campione totale) non viene sostenuto dalla
32 bambini (gruppo sperimentale):19 maschi e
                                                                                                                                                                     famiglia, che nega il ritardo.
13 femmine.
                                                                                                                                                                     Deduzione
30 bambini (gruppo di controllo):16 maschi e 14
                                                                                                                                                                     E’ probabilmente proprio in tale 12% che può
femmine
                                                                                                                                                                     individuarsi il campione più a rischio di successivi
Tutti con Q.I. nella norma, appartenenti a
                                                                                                                                                                     disturbi specifici del linguaggio.
famiglia monolingue, in assenza di disabilità
associate. Età: dai 18 ai 34 mesi                        Osservazione iniziale

Metodo: Somministrazione del questionario                                                                                                                           Conclusioni
              400

PVB (Caselli-Casadio) sia ai genitori sia alle                                                                 M.Bam.val
                                                                                                                                                                    Una prevenzione precoce diacronica consente di
insegnanti, ripetuta dopo 6 mesi. Colloqui con
              200
                                                                                                               Media N
                                                                                                               Deviaz. St
                                                                                                                                                                    individuare i soggetti a rischio sulla base di dati
genitori, laboratori linguistici presso la scuola.                                                                                                                  oggettivi. Anche se può essere interessante
                     0
                            18-19 Mths          20-21Mths         22-23 Mths         24-25 Mths
                                                                                                                                                                    prolungare la durata dello screening sullo stesso
                                                                                                                                                                    campione sottoposto ad indagine, la validità delle
Risultati                                                                                                                                                           predizioni in prevenzione precoce risulta già da una
I grafici riportano i dati medi (in prima e
                                                                                                                                                                    diacronicità di appena 6 mesi. Condividere tali
seconda valutazione) dei bambini a rischio, del
                                                                                                                                                                    risultati tra scuola, famiglia e strutture socio-
gruppo sperimentale e i dati medi dei bambini
                                                                                                                                                                    assistenziali dovrebbe consentire, in prospettiva, di
con sviluppo tipico del gruppo di controllo.
                                                                                                                                                                    ridurre l’incidenza – posta tra il 3 e il 12% in un
                               valutazione iniziale                                                              valutazione dopo 6 mesi
                                                                                                                                                                    campione demografico standard – di soggetti
                                                                                       400
                                                                                                                                                                    potenzialmente a rischio di DSL.
 400
                                                                     10 b/i g.sper                                                                10 b/i g.sper
                                                                     m.b.g.contro.
                                                                                       200
                                                                                                                                                  m.b.g.contro.
 200                                                                 M edia N
                                                                     Deviaz. St                                                                   Media N
                                                                                                                                                  Deviaz. St
                                                                                         0
   0
       18-19 M ths       20-21M ths   22-23 M ths   24-25 M ths                              24-25 M ths   26-27 M ths   28-29 M ths   30 M ths


                                                                                                                                                                  Bibliografia:.Carscadden J. et al 2010 : A pilot study to evaluate a new early screening
                                                                                                                                                                  instrument for speech and language delays. In Canadian Journal of Speech – Language
                                                                                                                                                                  Pathology and Audiology Vol. 3; pp 87-95
La scuola aveva segnalato due soggetti con                                                                                                                        Ellis E., Thal D.J. October 2008: Early Language Delay and Risk for Language in
                                                                                                                                                                  Impairment American Speech- Language and Hearing Association

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  • 1. Gli Indicatori Precoci di Ritardo di Linguaggio – Progetto Pilota Gabriella Traisci (CIRPS) Università “La Sapienza” Roma, Annalisa Rinaudo Scuola dell’Infanzia San Francesco Foggia 4P Prevenzione Precoce Progetto Pilota Nel linguaggio non è facile individuare i limiti che caratterizzano uno sviluppo normale, distinguendolo da un processo di acquisizione che presenti ritardi patologici. Numerosi studi dimostrano che in età precoce (18-36 mesi) vi è una grande variabilità di comparsa del linguaggio. La criticità sta nel pronosticare, in soggetti che presentano un notevole ritardo linguistico, successivi disturbi linguistici. La percentuale di bambini con un forte ritardo linguistico oscilla, a due anni, tra il 9% e il 17% (Rescorla, 1989), con una prevalenza di maschi rispetto alle femmine. I bambini che parlano tardi vengono in genere identificati con questo criterio: producono meno di 10 parole diverse (nella fascia di età 18-23 mesi) o producono meno di 50 parole diverse e nessuna combinazione di almeno due parole (nella fascia di età di 24-34 mesi). In un recente studio (Mabel et al. 2008) si evidenzia che il 25% dei bambini individuati come parlatori tardivi a 24 mesi e riesaminati a 7 anni, presentano difficoltà soprattutto negli aspetti morfosintattici del linguaggio con ripercussioni, nel 13% dei casi, sull’apprendimento scolastico. Anche da tale studio si evince che l’età di 24 mesi parrebbe essere un momento chiave al fine di una prevenzione precoce. ritardi di linguaggio (6,25%).Ad un esame Obiettivi diacronico delle potenzialità è risultato invece che Il presente studio ha come obiettivo quello di il 31% presenta un ritardo anche dopo mirate individuare indici di rischio attendibili, in stimolazioni effettuate in ambito scolastico. Dopo grado di distinguere tra ritardi di linguaggio – 6 mesi il 10% di essi evolve positivamente, mentre late bloomers o parlatori tardivi – e potenziali del restante 90% oltre la metà, pur mostrando un late talkers, a rischio di disturbo specifico di ampliamento di vocabolario, presenta ancora un linguaggio (DSL). notevole ritardo. Oltre il 40% (dai 24 ai 32 mesi di età) non mostra invece alcun segno di evoluzione. Di questi ultimi, il 75% (12% del Descrizione del campione e del metodo campione totale) non viene sostenuto dalla 32 bambini (gruppo sperimentale):19 maschi e famiglia, che nega il ritardo. 13 femmine. Deduzione 30 bambini (gruppo di controllo):16 maschi e 14 E’ probabilmente proprio in tale 12% che può femmine individuarsi il campione più a rischio di successivi Tutti con Q.I. nella norma, appartenenti a disturbi specifici del linguaggio. famiglia monolingue, in assenza di disabilità associate. Età: dai 18 ai 34 mesi Osservazione iniziale Metodo: Somministrazione del questionario Conclusioni 400 PVB (Caselli-Casadio) sia ai genitori sia alle M.Bam.val Una prevenzione precoce diacronica consente di insegnanti, ripetuta dopo 6 mesi. Colloqui con 200 Media N Deviaz. St individuare i soggetti a rischio sulla base di dati genitori, laboratori linguistici presso la scuola. oggettivi. Anche se può essere interessante 0 18-19 Mths 20-21Mths 22-23 Mths 24-25 Mths prolungare la durata dello screening sullo stesso campione sottoposto ad indagine, la validità delle Risultati predizioni in prevenzione precoce risulta già da una I grafici riportano i dati medi (in prima e diacronicità di appena 6 mesi. Condividere tali seconda valutazione) dei bambini a rischio, del risultati tra scuola, famiglia e strutture socio- gruppo sperimentale e i dati medi dei bambini assistenziali dovrebbe consentire, in prospettiva, di con sviluppo tipico del gruppo di controllo. ridurre l’incidenza – posta tra il 3 e il 12% in un valutazione iniziale valutazione dopo 6 mesi campione demografico standard – di soggetti 400 potenzialmente a rischio di DSL. 400 10 b/i g.sper 10 b/i g.sper m.b.g.contro. 200 m.b.g.contro. 200 M edia N Deviaz. St Media N Deviaz. St 0 0 18-19 M ths 20-21M ths 22-23 M ths 24-25 M ths 24-25 M ths 26-27 M ths 28-29 M ths 30 M ths Bibliografia:.Carscadden J. et al 2010 : A pilot study to evaluate a new early screening instrument for speech and language delays. In Canadian Journal of Speech – Language Pathology and Audiology Vol. 3; pp 87-95 La scuola aveva segnalato due soggetti con Ellis E., Thal D.J. October 2008: Early Language Delay and Risk for Language in Impairment American Speech- Language and Hearing Association