2. CENA PER L’AFRICA Patronato di Monteortone Sabato 15 dicembre 2007

3. Perché siamo qui?

5. Nel 2003, grazie all’Associazione “ Nuova famiglia – Addis Beteseb” di Caselle di Selvazzano

6. 5 amici arrivano in Etiopia

7. dove li aspetta una realtà difficilmente immaginabile

8. l’Orfanatrofio Kidane Meheret.

9. Più di 100 bambini al di sotto di 1 anno attendono nei loro lettini

10. che qualcuno si accorga di loro…

11. purtroppo ci sono solo 4 persone che li accudiscono…..

12. E i loro pannolini sono duri pezzi di cotone coperti da un telo nero per immondizie!!!

13. Ci sono poi ragazzi più grandi

14. che hanno dai 2 ai 18 anni.

15. E così ci siamo divisi i compiti:

16. chi nel reparto bimbi a cambiare i pannolini e dare biberon,

17. chi a a costruire mobili, aggiustare sedie, porte, tavoli.

18. Nel 2004 incontriamo una nuova realtà:

19. Non siamo più nella capitale, Addis Abeba, ma in un villaggio in mezzo alla foresta,

20. nella zona sud-est dell’Etiopia .

21. Qui ci rendiamo conto che il modo di vivere nei villaggi è molto più duro.

22. Riusciamo a comprendere meglio

23. le difficoltà quotidiane di questo popolo,

26. Osserviamo la difficile situazione delle donne,

27. veri sostegni della famiglia dal punto di vista economico-sociale;

28. la difficile situazione dei ragazzi che vogliono studiare;

29. e di chi ha bisogno di cure.

30. Collaboriamo per l’adozione di un maestro elementare, per garantire l’istruzione ad un gruppo di bambini.

31. Nell’Ospedale di Gambo riusciamo a portare medicine e materiale sanitario.

32. Chissà se riusciremo a sentire parlare anche della squadra di calcio di Gambo!!!!!!!!!

34. incontriamo Suor Luciana, una donna che spende la sua vita per il bene di tutti,

35. ricca di umanità, forza e inventiva.

36. Con lei organizziamo la ristrutturazione di uno stabile

37. che servirà ad ospitare i volontari.

38. Dal progetto iniziale siamo arrivati al completamento dell’opera.

39. Riusciamo a far iscrivere 2 ragazze alla scuola per infermiere di Addis Abeba e pagare la loro retta per tre anni. Nel 2009 ci sarà qualcuno in grado di aiutare o sostituire Suor Luciana nel quotidiano lavoro nella clinica.

41. ci siamo impegnati nella costruzione della scuola di Dakuna.

42. Dapprima i bambini utilizzavano una struttura di fango-sterco e paglia

43. che non offriva nessun riparo nel periodo delle piogge.

45. La nuova scuola è uno stabile con 6 aule e servizi

47. Confortevole per una piccola comunità come quella.

48. Questa nuova scuola garantirà ad un maggior numero di bambini

52. l’istruzione di cui hanno diritto. .

53. Poi, quello che ci date e che portiamo

54. serve,

55. e rende felici molti bambini.

57. - il completamento con gli arredi della scuola - la ristrutturazione di un piccolo orfanatrofio - la costruzione di una sala parto - istituire un progetto pilota per specializzare alcune coltivazioni agricole Ed ora…… una volta completata la scuola di Dakuna altri progetti ci aspettano: …………… e tanti altri.

58. “ Aiutare i poveri non vuol dire semplicemente distribuire denaro. Vuol dire soprattutto permettere loro di istruirsi e curarsi, metterli in condizione di provvedere ai propri bisogni.” Dalai Lama

59. “ Quello che facciamo è soltanto una goccia nell'oceano, ma se non ci fosse quella goccia, all'oceano mancherebbe” "Siamo solo sassolini buttati nel mare che fanno increspare l’acqua” . Madre Teresa di Calcutta

62. GRAZIE A TUTTI

76. Il Vescovo e il Presidente Il Vescovo, il Presidente e il gruppo di lavoro 2005

78. CENA PER L’AFRICA Patronato di Monteortone Sabato 15 dicembre 2007