2. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF)
È il dicastero più importante e influente del Governo Italiano.
La sua attuale organizzazione è stata definita alla fine degli anni ‘90
dalla Riforma Bassanini ed è in vigore dal 2001.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha assorbito i precedenti
dicasteri economici:
Tesoro;
Bilancio e Programmazione economica;
Finanze;
Partecipazioni statali.
3. 2001: l’accorpamento delle strutture e delle funzioni
Dal 2001, il MEF svolge le funzioni di competenza dello Stato in queste
aree:
Tesoro/Bilancio: programmazione economica e finanziaria, formazione
e gestione del bilancio dello Stato, coordinamento e monitoraggio della
spesa pubblica, verifica degli oneri finanziari che derivano dalle
innovazioni normative, gestione del debito pubblico, gestione e
valorizzazione dell’attivo e del patrimonio dello Stato, regolamentazione e
vigilanza sul sistema creditizio e sui mercati finanziari;
Partecipazioni statali: gestione delle partecipazioni azionarie dello Stato;
Finanze: produzione della normativa tributaria, monitoraggio delle entrate
fiscali, elaborazione e valutazione delle politiche tributarie, rapporti con le
Autonomie regionali e locali per l’attuazione del federalismo fiscale;
Sviluppo e coesione del territorio: coordinamento e verifica degli
interventi per lo sviluppo economico e delle politiche di coesione
territoriale.
4. Dopo il 2001: il rafforzamento
della competenza trasversale
Crescente accentramento di funzioni verso il MEF dopo la Riforma
Bassanini:
Piani di rientro dei disavanzi sanitari regionali il MEF concorre
all’approvazione dei Piani e vigila sul raggiungimento degli obiettivi. Per le
Regioni inadempienti scatta la nomina di un commissario ad acta e
l’aumento delle aliquote fiscali (IRAP e addizionale IRPEF), sottratte
all’autonomia delle Regioni;
Gestione della spesa sanitaria con la riforma del Ministero della
Salute nel 2009 al MEF sono attribuite funzioni di gestione e controllo
del finanziamento statale del Sistema Sanitario Nazionale;
Gestione dei fondi per lo sviluppo partecipa alla gestione delle
politiche per lo sviluppo e controlla gli strumenti finanziari di
attuazione (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, Fondo di Coesione,
Fondo Sociale Europeo).
5. Nel 2009 il deficit arriva al 5,5% e l’UE apre una procedura d’infrazione
per disavanzo eccessivo nei confronti dell’Italia.
Per assicurare la coerenza delle politiche economiche con gli obiettivi di
disciplina di bilancio, il MEF assume di fatto un
potere di veto
sulle più importanti scelte dell’Esecutivo, a scapito delle competenze e
dell’autonomia degli altri Ministeri con portafoglio.
Irrompe la crisi economica: il MEF
è Garante dell’Austerità
6. All’interno del Consiglio dei Ministri, si crea un rapporto asimmetrico tra
l’allora Ministro dell’Economia Giulio Tremonti e gli altri Ministri:
Siete tutti Ministri
senza portafoglio
Il MEF diventa un Ministero filtro:
la politica economica e finanziaria è concertata non in Consiglio dei
Ministri, ma tra i Dipartimenti del MEF, il Gabinetto di Tremonti e la
Ragioneria Generale dello Stato.
Il rapporto asimmetrico nel Consiglio dei Ministri
“ ”
7. Novembre 2011: il Governo Monti mantiene la squadra di Tremonti.
Vittorio Grilli, ex Capo Dipartimento del Tesoro, diventa Vice-Ministro, poi
Ministro dell’Economia e delle Finanze.
I componenti degli uffici di diretta collaborazione, confermati in carica,
rimangono il fulcro di ogni scelta dell’Esecutivo tecnico.
Le misure per la crescita possono essere solo a costo zero.
Dissenso
tra Grilli e il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.
Il rigore prosegue con il Governo Monti
8. Fabrizio Saccomanni, ex Direttore Generale di Banca d’Italia, uomo di
fiducia di Mario Draghi, prospetta una discontinuità rispetto ai
Governi precedenti:
bilanciamento tra disciplina fiscale e politiche per lo sviluppo;
avvio di un nuovo dialogo a livello UE per il rafforzamento delle
politiche per la crescita e il lavoro;
nuovo ruolo del MEF: non più Ministero del veto ma del dialogo
con gli altri Ministeri di spesa.
La squadra politica Tremonti/Grilli è sostituita in toto.
Governo Letta. Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Uffici di diretta collaborazione del Ministro Saccomanni.
Governo Letta e Saccomanni:
inversione di rotta (possibile?)
CLICCA
QUI