Ardizzone giorgio licenza variante via pozzo fg. 1 p.lla n. 478 c.e n.04-2010Giuseppe Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Giambona caterina maria licenza via garibaldi 35 foglio 1 part 418 c.e. n.18 ...Giuseppe Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
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Ardizzone giorgio licenza variante via pozzo fg. 1 p.lla n. 478 c.e n.04-2010Giuseppe Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Giambona caterina maria licenza via garibaldi 35 foglio 1 part 418 c.e. n.18 ...Giuseppe Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
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Deliberazione di Giunta n. - Osservazioni contro Centraline IdroelettricheCividale Civica
La #Giunta comunale stoppa il progetto di due centraline idroelettriche sul #Natisone, posizionate nella "Buffer Zone" Unesco.
Giudicate "in contrasto con gli strumenti di gestione del territorio vigenti in Comune".
| #civi | #cividalecivica | #centralina | #PRG | #FVG |
| #civi | #cividalecivica | #centralina | #PRG | #FVG |
Longo erasmo 1933 pietro 1959 sanatoria via degli oleandri foglio 3 partic 4...Giuseppe Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Attuazione dei programmi costruttivi di edilizia residenziale pubblica ex art. 51 L.865/71 approvati con Del. Comm. n° 58/C del 25/05/2007 all'interno della Lottizzazione Convenzionata Sottozona C3 Calegna - COMPARTO 1, approvata giusta Del. Comm. n° 53/C del 25/05/2007 e successiva Del. C.C. n. 67 del 29/06/2009. Accertamento delle somme incamerate per concessione lotto in diritto di superficie per E.R.P. alla Cop. Edilizia MILA a r.l., impegno di spesa e liquidazione delle somme per l'acquisizione delle aree dal Consorzio. Approvazione schema atto di cessione e schema di convenzione per la costituzione del diritto di superficie.
Deliberazione di Giunta n. - Osservazioni contro Centraline IdroelettricheCividale Civica
La #Giunta comunale stoppa il progetto di due centraline idroelettriche sul #Natisone, posizionate nella "Buffer Zone" Unesco.
Giudicate "in contrasto con gli strumenti di gestione del territorio vigenti in Comune".
| #civi | #cividalecivica | #centralina | #PRG | #FVG |
| #civi | #cividalecivica | #centralina | #PRG | #FVG |
Longo erasmo 1933 pietro 1959 sanatoria via degli oleandri foglio 3 partic 4...Giuseppe Ciampolillo
L’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE N 693 DEL 18 LUGLIO 2008 CHE HA VISTO COME RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO L’ARCHITETTO CANNOVA GIANFRANCO, CON LA QUALE LA ITALCEMENTI AVANZA RICHIESTA DI RINNOVO NON PUO’ TROVARE ACCOGLIMENTO IN QUANTO IL DECRETO SU CUI SI CHIEDE IL RINNOVO E’ DECADUTO SIN DAL 17 LUGLIO 2010 PER INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI INSERITE NEL DECRETO 693 18 LUGLIO 2008
LA CONFERMA DI QUANTO SOPRA SI EVINCE DALLA CONVOCAZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PER IL GIORNO 09/06/2011 ALLE ORE 11 DEL SERVIZIO 2 VIA VAS DIRETTO DAL DOTTOR NATALE ZUCCARELLO .
IL TAVOLO TECNICO CONVOCATO DAL DIRIGENTE RESPONSABILE DR NATALE ZUCCARELLO AVEVA IL COMPITO DI: “verificare se la societa’ italcementi s.p.a. ha provveduto a dare corso alla attuazione delle prescrizioni contenute nel decreto di riferimento “
QUINDI NON SI PUO’ AVANZARE UNA RICHIESTA DI RINNOVO SU UN DECRETO CHE NON ESISTE
NON RISULTANDO ALCUN INTERVENTO VOLTO AD UNIFORMARSI ALLE PREVISIONI DELLA AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE CONCESSA NEL 2008, COMPORTA UNA GRAVE RESPONSABILITA’ PER L’AITALCEMENTI S.p.a. CHE HA CONTINUATO AD UTILIZZARE UN IMPIANTO ALTAMENTE INQUINANTE E NOCIVO PER LA SALUTE DEI CITTADINI, OLTRE AD ESSERE FORIERA DI RESPONSABILITA’ ANCHE PER L’AMMINISTRAZIONE REGIONALE PER I SUOI AGENTI CHE RIMANENDO INERTI SONO SOLIDAMENTE RESPONSABILI CON LA ITALCEMENTI S.p.a., PER I DANNI ALLA SALUTE DEI CITTADINI.
NON RISULTA CHE L’AMMINISTRAZIONE ABBIA MAI EFFETTUATO ALCUN CONTROLLO IN ORDINE ALL’ADEMPIMENTO DELLE PRESCRIZIONI IMPOSTE NEI TERMINI PREVISTI DALL’A.I.A.
Sempre in merito alla procedura A.I.A.
Il 9 febbraio 2007 protocollo 10741 il 2° servizio VIA VAS nel rispondere a quanto richiesto con nota prot arta 75686 del 2.11.206 della ITALCEMENTI tendente ad ottenere L’AUTORIZZAIONE INTEGRATA AMBIENTALE comunicava alla ITALCEMENTI che la richiesta avanzata doveva essere sottoposta a procedura di Valutazione Di Impatto Ambientale
La comunicazione a firma del
Dirigente responsabile del servizio 2° VIA-VAS ingegnere VINCENZO SANSONE
Nella conferenza dei servizi del 21.11.2007 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 2132 del 20.11.07 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
Nella conferenza dei servizi del 31.1.2008 il responsabile del procedimento architetto CANNOVA GIANFRANCO comunica i presenti di “ aver ricevuto una nota 138 del 25.01.08 col quale si informa che la pratica di V.I.A. e’ in fase istruttoria e che sarà cura dell’U.O. trasmettere le risultanze alla conclusione del procedimento”
La Italcementi chiede “ di rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale relativo all’impianto attuale includendo il coke di petrolio, ad esclusione della conversione tecnologica da via semisecca a via secca che
Munnezza sparsa in giro in ogni angolo del paese
Per noi queste piccole e grandi discariche a cielo aperto è tranquillizzante, ci dà modo di non andare in “astinenza”.
Al mattino ci svegliamo e scendiamo in paese è bello munnezza dappertutto, camminiamo sui marciapiedi giocando a scansare sacchetti di munnezza abban donati è un po’ come nei versi della canzone di Gaber l’uomo che cerca di scansare ,saltellando, le righe della pavimentazione.
A volte passeggiando mi distraggo ed ecco che do una testata al sacchetto che penzola dalla corda del balcone.
Che bello anche oggi sono “coperto”.
Nel rileggere le dichiarazioni del Sindaco di Palermo che la mafia fa affari anche sulla munnezza.
Mi viene da pensare:la mafia fa affari sulla droga, come fa affari sulla munnezza!!!!!
Questo ci rassicura di sicuro non andremo mai in “astinenza”
http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2012/11/relazione-prefettizia-dellacommissione.html
Attuazione dei programmi costruttivi di edilizia residenziale pubblica ex art. 51 L.865/71 approvati con Del. Comm. n° 58/C del 25/05/2007 all'interno della Lottizzazione Convenzionata Sottozona C3 Calegna - COMPARTO 1, approvata giusta Del. Comm. n° 53/C del 25/05/2007 e successiva Del. C.C. n. 67 del 29/06/2009. Accertamento delle somme incamerate per concessione lotto in diritto di superficie per E.R.P. alla Cop. Edilizia MILA a r.l., impegno di spesa e liquidazione delle somme per l'acquisizione delle aree dal Consorzio. Approvazione schema atto di cessione e schema di convenzione per la costituzione del diritto di superficie.
Rendiamo efficienti dal punto di vista energetico 12mila alloggi popolari ATER grazie agli incentivi nazionali insieme a Cassa Depositi e Prestiti e ad Agenzia delle Entrate. Grazie a questo investimento gli immobili saranno più sostenibili e rispettosi dell’ambiente e sarà possibile ridurre i consumi di energia e i costi delle bollette per le famiglie.
8 Linee di indirizzo sulla semplificazione e deregolamentazione della normati...Romabella
La delibera, a partire dall’esigenza di regole chiare e tempi certi nella trasformazione della città per eliminare gli spazi di discrezionalità che alimentano sprechi, corruzione e consociativismo, definisce cinque linee guida per la semplificazione normativa: definizione di un iter trasparente ma accelerato in caso sia evidente l’utilità pubblica di un progetto; semplificazione delle procedure urbanistiche e delle Norme Tecniche di Attuazione da 113 a 60; omogeneizzazione delle procedure urbanistiche dei diversi municipi che partano dalle domande dei territori municipali; traduzione in inglese e pubblicazione online delle procedure per incentivare investimenti privati nazionali e internazionali; inserimento nella normativa ordinaria un elenco di procedure straordinarie e rapidamente applicabili per evitare che eventi drammatici diventino occasione di speculazione
Via Eleonora d'angio 73_progetto di adeguamento fognario
1. Alfio Antonio Arch. Greco
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Spett.le Comune di Catania
Direzione Ecologia ed Ambiente
Ufficio progetti e conformità
Richiesta di autorizzazione edilizia
In applicazione del
Regolamento Edilizio della città di Catania,
Parte III, Capitolo III, Articolo 74, Comma 26 A.
Cond. Via Eleonora D’Angiò 73, Catania
Relazione tecnica
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1 Introduzione 3
1.A Descrizione dell’ immobile 3
1.B Descrizione interventi 4
2 Legislazione e norme tecniche di riferimento 5
2.A Legislazione europea 5
2.B Legislazione nazionale 5
2.C Legislazione regionale 6
2.D Legislazione comunale 7
3 Dati di progetto 7
3.A Dati di progetto 7
3.B Descrizione del progetto 8
3.C Dimensionamento vasca Imhoff 8
3.D Impianto di sollevamento (predisposizione e
predimensionamento) 10
4 Contatti 15
4.A Tecnici 15
4.B Contatti interni all’ immobile 15
4.C Uffici comunali ed aziende municipalizzate 15
5 Bibliografia 16
6 Allegati 17
6.A Regolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di Catania 17
6.B Progetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificio 18
6.C Progetto originale degli scarichi. 20
6.D Sidra, nota prot. 7883 del 04 maggio 2015 22
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1111 IntroduzioneIntroduzioneIntroduzioneIntroduzione
Questo lavoro nasce per adeguare gli scarichi condominiali alle norme
indicate nel Regolamento Edilizio della città di Catania1
e conseguentemente
alla legge regionale siciliana n° 27 del 15-05-1986, capo II, art. 24.
L’immobile è localizzato in una zona non servita da pubblica fognatura,
come evidenziato nella nota protocollare delle S.I.D.R.A. Spa n°7883 del 04
maggio 2015; allegata in calce alla presente relazione tecnica.
L’immobile risulta in regola con art. 38 della legge regionale n°27 del
19862
e non è previsto aumento del volume degli scarichi.
Si intende installare a monte degli scarichi una fossa Imhoff
adeguatamente dimensionata e disperdere i reflui chiarificati nell’ attuale
pozzo a perdere. All’ interno del pozzo a perdere saranno convogliati anche le
acque piovane che attualmente sono disperse in pubblica via.
A monte della fossa Imhoff il sistema sarà predisposto per il futuro
allacciamento alla rete fognaria pubblica.
1.A Descrizione dell’ immobile
L’immobile3
presenta quattro piani fuori terra adibiti a civile abitazione,
pianterreno ad uso misto, seminterrato di cui si prospetta un cambio di
destinazione d’uso da officina per autoveicoli ad autosalone.
Il progetto è stato presentato al comune nel 1954, ha subito una variante
(un piano in meno d’altezza) ed è stato approvato dal comune nel 1957.
Nel periodo di costruzione dell’ edificio la zona non era servita dalla rete
fognaria e l’edificio da allora sino ad oggi disperde le acque nere nel
sottosuolo.
Non si sono verificati ad oggi, per quanto di conoscenza del sottoscritto,
rottura accidentale delle tubature interrate o cattivi odori. Al piano interrato è
presente un umidità di risalita capillare sulle murature ed i pilastri dovuta forse
al deterioramento dei canali di scolo delle acque reflue o a metodologie
costruttive vetuste.
1
Regolamento Edilizio della città di Catania Parte III, Capitolo III, Articolo 74, Comma 26
A.
2
Denuncia dell’ ubicazione del perdente effettuata da Santonocito Giovanni il
02/09/1994 protocollo n° 3968.
3
Ubicazione dell’ immobile: Via Eleonora d’Angiò 73, Catania.
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FiguraFiguraFiguraFigura 1111: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile.
FiguraFiguraFiguraFigura 2222 : dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile.
1.B Descrizione interventi
Costatato, a seguito di presa visione dei luoghi, della visione della
legislazione di settore, dal dialogo con i tecnici dell’ ufficio ecologia del comune
di Catania e dell’ ufficio tecnico scarichi della Sidra lo stato dei fatti, si intende
ammodernare l’impianto e predisporlo alle modifiche che dovranno essere
apportate in futuro.
In primo luogo l’impianto condominiale deve essere predisposto per
l’allacciamento alla rete fognaria quando l’ente gestore (Sidra) sarà pronto a
farvi confluire i reflui. Attualmente l’edificio, seppur la pubblica fognatura passi
per la via Eleonora D’Angiò, non può allacciare il proprio impianto fognario alla
rete comunale in quanto essa, allo stato attuale, non è idonea a ricevere reflui
fognari se non aventi caratteristiche di depurazione del terzo livello4
.
4
Come specificato dalla L.R. 27 del 15 maggio 1986 art. 8.
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Finché la rete comunale non sarà pronta allo smaltimento dei reflui essi
subiranno un trattamento di chiarificazione primaria e di depurazione del
secondo livello5
per tramite di una vasca Imhoff adeguatamente dimensionata.
Le acque meteoriche che attualmente sono scaricate in pubblica via
saranno convogliate nel sottosuolo, all’ interno dell’ attuale pozzo perdente6
.
L’impianto di scarico sarà predisposto all’accumulo delle acque per il loro
successivo riutilizzo delle acque piovane come previsto dall’ art. 74 comma 6
del Regolamento Edilizio della Città di Catania.
2222 Legislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimento
2.A Legislazione europea
Pr EN 752-4 Aprile 1993 progetto di norma europea destinato a dare
criteri sulle prestazioni dei criteri di affidabilità, sulla redazione del progetto
generale, sulla riabilitazione, sulle costruzioni in sotterraneo per opere di
fognatura, sulle stazioni di sollevamento, sulla manutenzione e gestione7
.
2.B Legislazione nazionale
Circolare del ministero dei lavori pubblici n.11633 (Presidenza del
consiglio superiore , Servizio tecnico centrale, 7 Gennaio 1974)
Ministero dei lavori pubblici( 4 febbraio 1977), comitato dei ministri
emana “ Criteri , metodologie e norme tecniche generali di cui all’ art. 2.. della
legge 319”; allegato 4 “ Norme tecniche generali per la regolamentazione dell’
istallazione e dell’ esercizio degli impianti di fognatura e depurazione”.
12 dicembre 1985; “Normativa tecnica per le tubazioni” approvata dal
ministero dei Lavori Pubblici.
Circolare ministero dei lavori pubblici 20 marzo 1986 n. 27291; istruzioni
relative all’ applicazione delle norme tecniche sulle tubazioni.
D.Lgs. 156/2006; “codice dell’ ambiente”, parte III; norme generali in
materia di tutela delle acque dall’ inquinamento e di gestione delle risorse
idriche.
Norme tecniche di carattere generale
Legge 5 novembre 1971 n°1068 : Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio normale e precompresso e a struttura metallica;
5
Come specificato dalla L.R. 27 del 15 maggio 1986 art. 8.
6
In ottemperanza all’ art 14 della Legge Regionale n°27 del 15 maggio 1986
7
La rete di fognatura deve essere protetta rispetto al rischio di funzionamento in
pressione, protezione contro l’inondazione delle aree servite e contro l’inquinamento dei corpi
idrici ricettori.
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Decreto del ministero dei lavori pubblici del 14 febbraio 1992 : Norme
tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato, normale e
precompresse, e per le strutture metalliche;
Decreto del ministero dei lavori pubblici del 5 febbraio 1996 : : Norme
tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato, normale e
precompresse, e per le strutture metalliche;
Decreto del ministero dei lavori pubblici del 16 gennaio 1996 : Norme
tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e
dei carichi e sovraccarichi;
Legge 2 febbraio 1974 n°64: Norme tecniche per le costruzioni in zona
sismica;
Decreto del ministero dei lavori pubblici 16 gennaio 1996: Norme
tecniche per le costruzioni in zona sismica;
Decreto del ministero dei lavori pubblici 11 marzo 1988 : Norme tecniche
e prescrizioni per l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e
delle opere di fondazione;
Legge n°55 del 1990, Decreto Legge 15 agosto 1991 n°277, legge n°626
del 1994 : Norme sulla sicurezza del lavoro;
Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle
costruzione dei carichi e sovraccarichi (Decreto del ministero dei lavori pubblici
del 16 gennaio 1996)
Norme in materia ambientale (D.lgs. 03 aprile 2006).
2.C Legislazione regionale
LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 15-05-1986 REGIONE SICILIA . Disciplina
degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi degli insediamenti civili
che non recapitano nelle pubbliche fognature e modifiche alla legge regionale
18 giugno 1977, n. 388
e successive modificazioni ed integrazioni.
8
Articolo 38.
Autorizzazione degli scarichi provenienti da insediamenti civili esistenti I titolari degli scarichi
provenienti da insediamenti civili esistenti che non recapitano in pubbliche fognature sono
tenuti a dichiarare la loro posizione e a presentare domanda di autorizzazione allo scarico all'
autorità comunale competente, entro 180 giorni dall' entrata in vigore della presente legge. La
domanda di autorizzazione dovrà indicare il programma ed i tempi di adeguamento degli
scarichi ai limiti e alle prescrizioni stabiliti con la presente legge, con la necessaria
documentazione tecnica in rapporto a tutti gli elementi esecutivi che caratterizzano lo scarico;
in particolare la documentazione dovrà contenere la precisazione delle caratteristiche
qualitative e quantitative del refluo, l' ubicazione del punto di scarico, l' indicazione del corpo
ricettore e la descrizione dei presidi depurativi. Per le abitazioni unifamiliari e gli edifici
destinati ad attività commerciali di cui al penultimo comma dell' art. 24, la domanda di
autorizzazione dovrà indicare solamente il tipo di scarico e l' eventuale necessario
adeguamento. L' adeguamento degli scarichi, ove necessario, deve avvenire con le modalità e
nei tempi stabiliti dall' autorità comunale competente, e comunque nel rispetto dei tempi
previsti dalla presente legge. Nelle zone dei centri abitati non dotate di pubbliche fognature
previsti dall' art. 3, anche se in corso di redazione, l' autorità comunale competente può
consentire ai titolari di scarichi provenienti da insediamenti civili esistenti, nelle more della
realizzazione della rete fognaria, di continuare a servirsi dei sistemi di smaltimento utilizzati all'
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2.D Legislazione comunale
Comune di Catania, Regolamento Edilizio Comunale, 2015.
3333 Dati di progettoDati di progettoDati di progettoDati di progetto
3.A Dati di progetto
Per il dimensionamento delle vasche Imhoff occorre calcolare il numero
degli abitanti equivalenti presenti all’ interno del fabbricato.
Redigo questo calcolo avendo preso visione del
• “ Regolamento Edilizio della città di Catania” che indica di
assegnare un abitante equivalente per camere da letto con
superfici fino a 13,99 mq e due abitanti equivalenti per camere da
letto superiori ai 14 mq9
;
• Progetto di costruzione dell’ immobile depositato al comune10
.
Dal progetto citato si evince che il numero degli abitanti equivalenti è di 24 per
ogni piano ad uso esclusivamente abitativo, 20 abitanti per il pianterreno ad
uso misto, ed un abitante per il seminterrato. Il totale è di 117 abitanti
equivalenti11
per tutto l’edificio .
Il consumo di acqua procapite per uso domestico si assume di 280 litri12
.
atto dell' entrata in vigore della presente legge, a condizione che i reflui esistenti non
subiscano sostanziali modifiche qualitative e quantitative.
9
Parte terza: qualità urbana ed ambientale; Capitolo terzo, reflui fognari; articolo 74,
comma 30.
10
“Progetto per costruzione di appartamenti a carattere popolare in via Castagnola di
proprietà del sig. Pistorio Giovanni ( progettista e direttore dei lavori Giuseppe Ing. Strano) ”;
numero d’ordine 79/54, presso l’archivio storico del comune di Catania , Via S. Agata. Parte dei
disegni sono riportati in allegato a questa relazione tecnica.
11
Le norme tecniche di altri enti indicano metodi simili che portano ad un numero di
abitanti equivalenti pari a 136. (ARPAT – dipartimento provinciale di Firenze; dividere la
superficie lorda dell’ immobile per 35 mq ad abitante equivalente) .
Dato di progetto Unità di misura
Superficie coperta 954,0 mq
Numero dei piani fuori terra 5
Abitanti equivalenti11
136 ab. = (954mq*5)/35mq/ab
Il fatto che i due numeri si discostino tra loro meno del 10% ci dà sicurezza dell’
esattezza del calcolo ed anche il margine di sicurezza che è meglio garantire al manufatto.
12
DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione e gestione di impianti per il
trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo; 2012; ISBN 978-88-579-0118-
8; tabella 1.10 Valori delle dotazioni idrico pro capite l/ab/d in funzione delle classi
demografiche ( abitanti /residenti) per le diverse regioni italiane.
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3.B Descrizione del progetto
Si prevede di installare al servizio dell’ edificio una fossa Imhoff così
come descritta dalla legge 319 del 1976 e le soluzioni standard riportate nella
Delibera del Comitato Interministeriale per la tutela delle acque dall’
inquinamento del 4 febbraio 1977 ( pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. del 21/02/1077 n°4813
).
FiguraFiguraFiguraFigura 3333: schema di vasca Im: schema di vasca Im: schema di vasca Im: schema di vasca Imhhhhoffoffoffoff14141414
3.C Dimensionamento vasca Imhoff
Il dimensionamento di una vasca Imhoff deve essere condotto studiando
separatamente il comparto superiore e quello inferiore. Il comparto superiore si
dimensiona con la procedura di calcolo adottata per le vasche di
sedimentazione; il comparto inferiore con i criteri di progetto dei digestori
anaerobici del tipo non riscaldato15
.
La portata media nera ( q24) e la massima portata in ingresso all’ unità di
trattamento ( q P/M ), il volume del comparto superiore di sedimentazione è
dimensionato assumendo un valore del volume unitario compreso tra 30 e 60
L/ab ( corrispondente ad una dotazione idrica pro- capite di 200 L/ab/d e a un
13
Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all’ art. 2 lettera b), d) ed e) della
legge 10 maggio 1976 n°319, recante norme per al tutela delle acque dall’ inquinamento.
14
Fonte immagine : http://www.oppo.it/materiali/vasca_imhoff.html
15
MASOTTI, VERLICCHI, 2005, in DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione
e gestione di impianti per il trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo;
2012; ISBN 978-88-579-0118-8
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tempo di ritenzione sulla portata media nera compreso tra 3,5 e 7,0 h )
moltiplicando per gli abitanti equivalenti previsti (AE).
La superficie della vasca è determinata adottando un valore del carico
idraulico superficiale (Cs) sulla portata di punta di 1,5 mh-1
e mediante
l’applicazione della formula
S = qS = qS = qS = q P/MP/MP/MP/M / C/ C/ C/ Cssss
e che quindi nel nostro caso assumo il valore di
qqqq P/MP/MP/MP/M ==== 8080808016161616
L abL abL abL ab----1111
hhhh----1111
**** 117117117117 ab =ab =ab =ab = 9360936093609360 L hL hL hL h----1111
==== 9360936093609360 dmdmdmdm3333
hhhh----1111
==== 9,369,369,369,36 mmmm3333
hhhh----1111
S = qS = qS = qS = q P/MP/MP/MP/M / C/ C/ C/ Cssss ==== 9,369,369,369,36 mmmm3333
hhhh----1111
/ 1,5 mh/ 1,5 mh/ 1,5 mh/ 1,5 mh----1111
==== 6,246,246,246,24 mmmm2222
Nella tabella sottostante è descritto quale dimensione minima deve
possedere il sistema di chiarificazione in funzione del numero delle vasche e
della loro forma.
Sezione vasca/dimensione
caratteristica
Una vasca Due vasche Tre vasche
Quadrata / lato 2,50 1,77 1,44
Circolare / diametro 2,82 1,99 1,63
Assumendo inoltre che il volume di sedimentazione debba essere pari a
40 l per abitante equivalente si ottiene
Sezione vasca/dimensione
caratteristica
Una vasca Due vasche Tre vasche
Quadrata / lato 2,16 1,53 1,25
Circolare / diametro 2,44 1,73 1,41
Il comparto inferiore di digestione è dimensionato assumendo un valore
del volume unitario di 120 l/AE. Si ottengono quindi le altezze riportate nella
tabella sottostante.
Sezione vasca/dimensione
caratteristica
Una vasca Due vasche Tre vasche
Quadrata / lato 3,00 3,00 3,00
Circolare / diametro 3,00 3,00 3,00
RRRRicaicaicaicapitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima di
4,68 m4,68 m4,68 m4,68 m3333
, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m3333
. Tale capienza. Tale capienza. Tale capienza. Tale capienza
potrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche ponendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo.
RRRRitengoitengoitengoitengo perperperper motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4
metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza, perchéperchéperchéperché conformiconformiconformiconformi alle indicazioni dellaalle indicazioni dellaalle indicazioni dellaalle indicazioni della
maggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anche perchéperchéperchéperché cosìcosìcosìcosì dotando il sistema di duedotando il sistema di duedotando il sistema di duedotando il sistema di due
vasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dalla
normativa vigente nel conormativa vigente nel conormativa vigente nel conormativa vigente nel comune di Cataniamune di Cataniamune di Cataniamune di Catania....
Il comparto di sedimentazione deve permettere circa 4 - 6 ore di
detenzione, per le portate di punta.
Il programma di manutenzione deve prevedere almeno i seguenti punti:
16
Poiché la dotazione idrica del comune di Catania è supposta di 280 l/ab ed i valori
suggeriti da DE FEO, DE GISI, GALASSO (2012) danno un intervallo compreso tra 30 e 60 per
dotazioni idriche di 200 l/ab scelgo il valore di 60 l/ab.
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• Controllo visivo del corretto funzionamento;
• Ogni 4 mesi controllo del livello dei fanghi con una asticella; si
provvederà all’eventuale spurgo quando il livello supera i 50 cm
dal fondo;
• Asportazione almeno una volta all’anno della crosta di fango
formatasi in superficie;
• Estrazione dei fanghi di depurazione almeno una volte all’anno.
I vari prezzi proposti dal mercato guideranno la scelta della tipologia di
fossa da utilizzare.
3.D Dimensionamento collettori di scarico
Il dimensionamento dei collettori di scarico è calcolato tenendo conto
della più probabile collocazione degli scarichi e della sottostante tabella.
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3.E Impianto di sollevamento (predisposizione e
predimensionamento)
Gli impianti di sollevamento standard17
sono formati da tre principali
elementi descritti di seguito
• Pozzetti di allacciamento
• Collettori in depressione
• Stazione di raccolta e del vuoto
Pozzetti di allacciamento
I pozzetti di allacciamento sono costituiti da un manufatto ( vetroresina o
PEad) al quale è allacciata la fognatura domestica a gravità.
17
Il progetto di norma europea CEN/TC165/WG23/AG1 (a) Draft 10”Vacuum Standard
Systems Outside Buildings- Performance Standard” del giugno 1992 stabilisce le caratteristiche
minime prestazionali richieste al sistema che può essere realizzato con diverse soluzioni
impiantistiche avvalendosi di specifiche tecnologie alcune delle quali sono coperte da brevetto.
Lo standard considera il sistema formato dagli elementi : pozzetti di allacciamento, collettori in
depressione, stazione di raccolta e del vuoto. ( da ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA
LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO, VELTRI ( a cura di ),Sistemi di fognatura –
manuale di progettazione, HOEPLI, Milano, 1997)
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Il pozzetto è equipaggiato di una valvola automatica (valvola
d’interfaccia) che , quando il liquame del pozzetto raggiunge un livello
predeterminato, si apre mettendo in comunicazione il pozzetto stesso con il
collettore in depressione.
La valvola rimane aperta per un tempo sufficiente a garantire
l’aspirazione di tutto il liquame ed una certa quantità d’aria. L’immissione
d’aria nel sistema in depressione è indispensabile per garantire il trasporto del
liquame; il volume d’aria immesso è automaticamente controllato in modo da
formare n fluido bifase con adeguato valore del rapporto volumetrico18
.
Gli impianti di sollevamento dei reflui domestici si differiscono dagli alti
perché
• l’acqua è aggressiva
• l’acqua contiene anche sostanze solide e quindi richiede preventiva
grigliatura con triturazione19
.
FiguraFiguraFiguraFigura 4444 : esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento20202020
Collettori in depressione
Il liquame aspirato dai vari pozzetti di allacciamento è trasferito alla
stazione finali di raccolta per mezzo di una rete di collettori tenuti
permanentemente in pressione mediante un sistema di generazione del vuoto
posto all’ estremità di valle della rete stessa.
Il liquame aspirato è introdotto nel collettore sotto forma di tampone
liquido ( o tappo) il cui avanzamento è assicurato dalla differenza fra la
pressione dell’ aria introdotta nel sistema ( pario alla pressione atmosferica ) e
la pressione relativa negativa presente nel collettore.
18
ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO,
VELTRI, 1997, op. cit.
19
FREGA G.C., Lezioni di acquedotti e fognature, Liguori editore, 2002
20
ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO,
VELTRI, Sistemi di fognatura – manuale di progettazione, HOEPLI, Milano, 1997
13. Alfio Antonio Arch. Greco
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Durante il trasferimento verso la centrale di raccolta, per la combinazione
di diversi fenomeni, il tappo si rompe staccandosi dalla parete superiore del
tubo21
.
Per ripristinare la forma a tappo con cui si vuole che il liquame venga
trasportato22
si utilizza un accorgimento tecnico che consiste nel creare , lungo
tutto il collettore ed a distanza minima di sei metri l’uno dall’ altro, dei sifoni
(denominati anche sacche di trasporto) , nei quali il liquame che vi confluisce
assume una forma potenzialmente favorevole a ridiventare un tappo non
appena immessi nella tubazione nuovo liquame ed aria.
FiguraFiguraFiguraFigura 5555 : Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.
Le tubazioni sono posate con una pendenza nella direzione del flusso e la
sacca viene creata realizzando , per un tratto della lunghezza di qualche metro,
una ripida contropendenza. Nel caso specifico di un terreno in salita, i dislivelli
sono superati accentuando le risalite in corrispondenza delle sacche di
trasporto.
21
I diversi fenomeni cui si fa riferimento sono inerenti la deformazione del tampone
liquido dovuta alla differente resistenza al movimento del corpo centrale e delle parti prossime
alle pareti del tubo; diminuzione della differenza di pressione determinata dalla formazione di
un onda di compressione a valle.
22
Solo la forma a tappo garantisce per effetto della differenza di pressione fra monte e
valle , il determinarsi di forze motrici consistenti.
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FiguraFiguraFiguraFigura 6666 Esempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressione
La stazione di raccolta del vuoto
La stazione di raccolta del vuoto costituisce la componente terminale
dell'impianto e ha la duplice funzione di raccogliere il liquame proveniente dai
collettori (per poi inviarlo attraverso le pompe di scarico al punto di recapito
scelto) e di creare e ripristinare il voluto grado di depressione all'interno dei
collettori.
La stazione di raccolta e del vuoto può essere realizzata secondo diverse
alternative impiantistiche. Il serbatoio di raccolta può essere in depressione
oppure aperto all'atmosfera, con pompe di scarico installate nel serbatoio,
provvede a sollevare ed inviare il liquame al punto di consegna; in alcune
soluzioni impiantistiche le pompe di scarico non sono necessarie.
Predimensionamento
Tenendo conto del fatto che quando la rete fognaria comunale sarà
idonea a recepire gli scarichi del fabbricato la fossa Imhoff non sarà più
necessaria, essa potrà essere riconvertita a pozzo di raccolta delle acque nere.
La fossa Imhoff verrà collegata ad un pozzetto a monte dell’ impianto tramite
un tubo DN 80 con le caratteristiche idonee a farne un collettore in pressione.
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4444 ContattiContattiContattiContatti
4.A Tecnici
ruolo Nome
Cognome
telefono email Orari di
ricevimento
progettista Alfio Ant.
Arch. Greco
alfiogreco@
ymail.com
4.B Contatti interni all’ immobile
ruolo Nome
Cognome
telefono email Orari di
ricevimento
Amministrat
ore di condominio
Calogero
Dott. Bellone
095356007 /
3280747640
calogeromar
io.bellone@gmail.co
m
Lun-ven
9.30/12.30 –
16.30/19.00
Proprietario
garage
Geom.
Pellegrino
3275507948
4.C Uffici comunali ed aziende municipalizzate
Sidra s.p.a.; via Gustavo Vagliasindi 53, 95126, Catania
ruolo Nome
Cognome
telefono email Orari di
ricevimento
Responsabile
U.O. fognature
Carmelita
dott. Ing. Caudullo
095 544248 martedì e
giovedì 9.00-11.00
Servizio
fognatura
Nicola
geom. Filoramo
Per prendere
appuntamento
095 544201
Comune di Catania; Direzione ecologia ed ambiente; servizio ecologia –
autorità ispettiva – controllo scarichi; Ufficio “progetti e conformità”; Via S.
Agata, Catania
ruolo Nome
Cognome
telefono email Orari di
ricevimento
Responsabile
procedimento
L. Ing.
Giarrusso
collaboratore G.Dott.ssa
Chisari
095 742
5603
Martedì
9.00-13.00 / giovedì
15.30-17.30
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5555 BibliografiaBibliografiaBibliografiaBibliografia
POCECCO P., ALTRAN E. ; Le fognature negli edifici; Dario Flaccovio
editore; Palermo; 2001; ISBN 88-7758-409-2
COLAIANNI V. G.; Impianti tecnici nell’ edilizia; Franco Angeli;
MONTELEONE G. ; Edilizia privata in Sicilia; Dario Flaccovio editore;
Palermo; 2007; ISBN 978-88-579-0010-0
DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione e gestione di
impianti per il trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo;
2012; ISBN 978-88-579-0118-8
MASOTTI, Depurazione delle acque, tecniche ed impianti per il
trattamento delle acque di rifiuto, Calderini, 1987.
FREGA G.C., Lezioni di acquedotti e fognature, Liguori editore, 2002,
ISBN: 978-88-207-0853-5
ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI,
PAPIRI, RASULO, VELTRI ( a cura di ),Sistemi di fognatura – manuale di
progettazione, HOEPLI, Milano, 1997
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6666 AllegatiAllegatiAllegatiAllegati
6.A RRRRegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Catania
PARTE TERZA, QUALITÀ URBANA ED AMBIENTALE;
CAPITOLO TERZA, REFLUI FOGNARI;
Art. 74 SMALTIMENTO DEI REFLUI FOGNARI;
Tipi di scarico
Comma 6. Nelle nuove costruzioni e in tutti gli interventi che prevedono il
rifacimento degli impianti idrici e di smaltimento, per le acque meteoriche di
cui al punto 2a) e per le acque grigie di cui al punto 2.2b) bisogna prevedere,
ove tecnicamente possibile, una rete di scarico “duale” che ne permetta il
riutilizzo, nei limiti definiti dall’ art. 3 del D.M. Ambiente 12.06.03 n° 185, come
acque per l’alimentazione delle cassette wc o per altri usi consentiti.
Accessibilità all’ ispezione e al campionamento
Comma 15. Le vasche adibite al trattamento delle acque di scarico e/o
allo stoccaggio di reflui provenienti da attività lavorative, devono essere dotate
di un intercapedine ispezionabile per accertare eventuali dispersioni di reflui
nel sottosuolo.
Zone non servite da pubbliche fognature
Comma 25. Qualora sia constatata l’impossibilità di scaricare nella
pubblica fognatura, perché inesistente o inadeguata dal punto di vista
idraulico23
, lo smaltimento deve avvenire in conformità all’allegato 5 della
Delibera del C.I.T.A.I del 04.02.1977 così come indicato dalla L.R. 27/86 che,
come specificato dalla Circolare del 04. 04.2002 n.19.906, risulta in vigore per
le parti non in contrasto con la normativa nazionale vigente.
23
In questo caso seppur la fognatura esista, essa non è attualmente servita da
opportuno impianto di depurazione. Per poter confluire ad essa occorre che i reflui siano
trattati con tecniche che li rendano idonei allo scarico in acque superficiali (purificazione di
terzo livello, L.R.27/86). Questi trattamenti in questo caso sono gli stessi che devono essere
effettuati per poter smaltire i reflui attraverso lo stato superficiale del terreno. Poiché in questo
casi il conferimento alla pubblica fognatura necessiterebbe o di lavori di riconfigurazione della
rete fognaria per fare convogliare i reflui per caduta o di un motore fare superare ad essi il
dislivello altimetrico, si preferisce effettuare i trattamenti necessari alle acque e convogliare le
stesse nella fossa a perdere attualmente in uso nell’edificio.
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Art. 26. In particolare:
a) Nel caso di interventi su impianti di smaltimento preesistenti, se il
regime degli scarichi non comporta variazioni quantitative e/o qualitative, può
essere mantenuto lo scarico esistente con le stesse caratteristiche dichiarate
nella denuncia precedentemente presentata ai sensi dell’art. 38 della L.R.
27/1986. Rimane l’obbligo di installare, ove possibile, a monte del recapito
esistente una vasca settica tipo Imhoff, adeguatamente dimensionata, e di
predisporre l’allaccio alla pubblica fognatura.
6.B Progetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificio
FiguraFiguraFiguraFigura 7777 pianta seminterrato.pianta seminterrato.pianta seminterrato.pianta seminterrato. ProgettoProgettoProgettoProgetto
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FiguraFiguraFiguraFigura 8888 : pianterreno: pianterreno: pianterreno: pianterreno.... ProgettoProgettoProgettoProgetto
FiguraFiguraFiguraFigura 9999: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto
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6.C Progetto originale degli scarichi.
FiguraFiguraFiguraFigura 10101010 : descrizione interventi.: descrizione interventi.: descrizione interventi.: descrizione interventi.
FiguraFiguraFiguraFigura 11111111: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.
21. Alfio Antonio Arch. Greco
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FiguraFiguraFiguraFigura 12121212 : sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.
22. Alfio Antonio Arch. Greco
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6.D Sidra, nota prot. 7883 del 04 maggio 2015
220. Via Eleonora D'angiò
terrapieno
corteesclusivaall'unità
corte esclusiva all'unità
cortile sottostante proprietà di terzi
- 3.00
+ 0.00
pozzo
perdente
autorimessa
altroedificioproprietàditerzi
proprietàPELFINImmobiliares.r.l.
ipotizzata
ipotizzata
ipotizzata
ipotizzata
ipotizzata
ipotizzata
ipotizzata
ipotizzata
wc wc
wc
PIANTA PIANO INTERRATO
STATO DI FATTO
17_06_2015data
elaborato
oggetto
il progettista
il committente
AL COMUNE DI CATANIA
T1
PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE
PRIMARIA SCARICHI
CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA
ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO
ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO
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- AEROFOTOGRAMMETRIA
STATO DI FATTO
LEGENDA
tubature scarico acque nere_ipotizzate
scala 1:100
ipotizzata
ipotizzata
AEROFOTOGRAMMETRIA
INDICAZIONE AREA OGGETTO D'INTERVENTO
scala 1:10.000
- PIANTA SEMINTERRATO
presunta colonna di scarico acque nere e bianche
colonna di scarico acque nere e bianche
colonna di scarico acque piovane
ovest
nord
221. C87
C30
C30
C45
C45
B45
B45 ISP
ISP
B45ISP
C45
B45ISP
C87
ISP
C45C45
C87 C87
ISP
C87
ISP
B45ISP
C45
B45ISP
C87 ISP C45
C87 ISP C45
B45
ISP
ISP
C87
ISP
BV
BVISP
C45
ISP
C45
ISP
C87
ISP
C45
ISP
ISP
C45
ISP
C45
C87C45
C87
ISP
B45
ISP
B45
ISP
ISP
C87ISP
C45
C45
B45
ISP
C87ISPC45
B45
ISP
C87
ISP
B45
ISP
B45ISPISPISP
T
ISP
C45
ISP
ISP
ISP
C45
C45B45
ISP ISPISP
ISPC45
B45
ISP
B45
ISP
ISP
B45
ISP
ISP
C87
ISP
ISP ISP C45
C45
ISP
C45BV
C45
C45
BV
C45
C45
C45
BV
C45
T
T
ISP
ISP
B45
B45ISP
B45
B45ISP
BV
T
T
B45
B45
B45ISP B45ISP ISP C45
ISP
ISP
C45
C45
C45
B45
T
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45 C45 C45
ISP
C45
C87
C87
ISP
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45
C45C45
C45
C45
T
T
C45
C45
ISP
C45
T
T
C45
C45
ISP
C45
C87
ISP
C45
C45
C45
C45 C45
C45
ISP
2,72
P20
FOSSA
IMHOFF 2
P8
P6
pozzo perdente
Z1
-30.0cm
Z2
Z3
Z4
Z5
P1
pozzetto di allaccio
in pubblica fognatura
P5P3
P2
P4
P10
P19
Z6
P22
P23
P24
P25
valvola antiriflusso
alla pubblica
fognatura
Ø int. 2.40m
h. 3.00m
FOSSA
IMHOFF 1
Ø int. 2.40m
h. 3.00m
P26
Ø200
P19P18P17
P9
P11
P12
P13
P14
P15
P16
P21
PC6 PC5
PC2
PC1
PC4
PC3
PC7
PC8 PC9
PC10
PC11
PC12
PC13
PC14
PC15
Via Eleonora D'angiò
autorimessa
presunta colonna di scarico acque nere e bianche
SCHEMA DEL PROGETTO
fossa imhoff
pozzetto d'ispezione acque nere e bianche
25_06_2015data
elaborato
oggetto
il progettista
il committente
T2
PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE
PRIMARIA SCARICHI
CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA
ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO
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- PIANTA SEMINTERRATO PROGETTO
LEGENDA
AL COMUNE DI CATANIA
tubature interrate_tubi di scarico acque nere
tubature scarico acque piovane
verso di deflusso delle acque
Presdisposizione allaccio alla rete fognaria comunale
c22%
g1
g2
g3
e1e2e3
Predisposizione allaccio alla rete fognaria comunale;
Tubature da realizzarsi in un secondo momento, in concomitanza a futuri lavori di
ristrutturazione dell'immobile
tubature presunte acque nere
colonna di scarico acque nere e bianche
f1 Ø 100 2%
f2; Ø150;2%
f3;Ø150f4;Ø200
f5 ; Ø 200 ; 2%
f6
f7
f8
c0 2%
ispezione colonna di scarico
d16
e4
pompa di rilancio
f10
pozzetto d'ispezione acque piovane
schema impianto
m1
m2
m3
m4
m5
c1
2%
e5
e6
valvola anti riflusso
colonna di scarico acque piovane
tubature di ritorno acque nere e acque bianche
predisposizione allacciamento delle acque piovane alle tubature delle acque bianche
curva chiusa - 87° 30
curva aperta - 30°
curva aperta - 45°
braga semplice - 45°
ispezione lineare
bragga a doppia V
tappo a vite isp.+ guarnizione
presunto pozzetto d'ispezione acque nere e bianche
!
Ø 110
c0 Ø 75Ø
110
c1
Ø
75
Ø110
c2
Ø75
c3 2% Ø 110
c3 Ø 90
c5 2% Ø 110
c5 Ø 75
c42%Ø110
c4Ø90
c62%Ø110
c6Ø110
c7 2% Ø 110
c7 Ø 110
c8
2%
Ø
110
c8
Ø
110
c92%
Ø110
c9
Ø110
c103%Ø110
c10Ø1103%
a13%
Ø200
a1Ø110
a22%Ø200
a2Ø110
b12%Ø110
b1Ø90
b22%Ø110
b2Ø90
b3 2% Ø 110
b3 Ø 110
tubature interrate_tubi di scarico acque bianche
tubature presunte acque bianche
b42%Ø110
b4Ø90
b5 Ø 90
b5 Ø 110
b6
Ø 110
b6 2%
Ø 110
b7 2% Ø 110
b7 Ø 110
b8 ; 2% ; Ø 110
b8 ;2% ; Ø 110
d3 2%
Ø 110
d3
Ø 90
d42%Ø110
d4Ø90
d6 2%
Ø 110
d6
Ø 110
d52%
Ø110
d5Ø90
d72%Ø110
d7Ø110
d8 2% Ø 110
d8 Ø 160
d9 2% Ø 200
d9 Ø 200
d10 2% Ø 200
d10 Ø 200
d11 2%
Ø 200
d12 2%
Ø 200
d13
2%
Ø 200
d14
2%
Ø 200
d152%
Ø200
f8;Ø150;2%f9;Ø100;2%
222. 1,77
1,00
0,74 0,80
3,01
0,80
3,00
0,80
10,37
0,800,54
1,00 2,04
0,60
5,52
0,60
30,63
1,200,60
4,00
6,52
0,80
6,74
14,73
1,00
0,60
13,87
0,60
0,60
1,21
0,60
1,15
3,01
0,60
12,93
0,60
9,43
0,60 0,60
0,60
1,15
4,52
0,60
0,35
1,11
3,25
0,60
3,24
4,63
0,60
3,24
5,62
0,60
1,22
2,30
0,85
5,43
1,63 3,04
5,80
0,600,88
1,00
1,00
1,00
7,23
0,80
6,71
3,79
0,60
1,00
4,59
0,60
0,97
0,60
2,47
0,60 0,25
3,60
2,69
0,60
0,600,77
0,60
4,49
0,60
1,15
0,60
1,39
0,60
3,18
2,451,28
1,00
5,48
2,84
17,73
6,04
8,39
FOSSA
IMHOFF 2
-147.2cm
pozzo perdente
Ø int. 240cm
h. 300cm
FOSSA
IMHOFF 1
-000.00cm
Ø int. 240cm
h. 300cm
Via Eleonora D'angiò
corteesclusivaall'unità
corte esclusiva all'unità
cortile sottostante proprietà di terzi
- 3.00
+ 0.00
autorimessa
altroedificioproprietàditerzi
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wc
wc
wc
PIANTA PIANO INTERRATO
PROGETTO
17_06_2015data
elaborato
oggetto
il progettista
il committente
T3
PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE
PRIMARIA SCARICHI
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- PIANTA SEMINTERRATO PROGETTO
scala 1:100
AL COMUNE DI CATANIA
terrapieno
traccia dello scavo
Le quote altimetriche sono misure relative e non assolute e fanno riferimento al terreno circostante
1
2 3
4
5
6 7
passerella
presunta colonna di scarico acque nere e bianche
fossa imhoff
pozzetto d'ispezione acque nere e bianche
LEGENDA
tubature interrate_tubi di scarico affiancati, acque nere e acque bianche
tubature scarico acque piovane
verso di deflusso delle acque
Presdisposizione allaccio alla rete fognaria comunale
Predisposizione allaccio alla rete fognaria comunale;
Tubature da realizzarsi in un secondo momento, in concomitanza a futuri lavori di
ristrutturazione dell'immobile
tubature presunte, tubi affiancati acque nere/bianche
colonna di scarico acque nere e bianche
ispezione colonna di scarico
pompa di rilancio
pozzetto d'ispezione acque piovane
valvola anti riflusso
colonna di scarico acque piovane
tubature di ritorno acque nere e acque bianche
predisposizione allacciamento delle acque piovane alle tubature delle acque bianche
scavo
150X60cm
presunto d'ispezione acque nere e bianche
!
!
0,60
223. 4,10
1,12
13,53
3,89
9,78
5,30
3,20
5,23
3,20
6,22
3,34
2,73
3,74
0,86
5,32
14,51
3,39
1,47 3,62
6,20
2,63
1,09
4,86
30,40
2,01
3,86
5,57
1,10
2,00
14,38
29,13
23,92
14,4715,54
5,80
5,77
4,24
7,44
1,55
17,10
5,17
9,3812,45
1,21
3,64
1,00
1,20
1,00
1,20
3,53
2,65
2,92
1,21
4,40
1,59
0,97
1,22
8,58
20,53
15,72
8,60
1,77
1,00
0,50
6,021,266,021,266,021,267,91
1,56
0,50
1,56
0,50
1,56
0,50
0,73
ZERO di riferimento
-30.0cm
-55.0cm
P20
-50.0cm
P19
-70.0cm
FOSSA
IMHOFF 2
-147.2cm
P14
-157.0cm
P9
-71.4cm
P8
-61.7cm
P6
-38.0cm
-35.8cm-45.8cm
pozzo perdente
-232.4cm
-44.0cm
P21
-80.7cm
-70.1cm
P1
-66.6cm
P12a
-101.9cm
P18
-97.0cm
P17
-108.0cm
pozzetto di allaccio
in pubblica fognatura
P5
-37.5cm
P3
-47.8cm
P2
-58.4cm
P4
-44.8cm
P7
-56.4cm
P10
-75.4cm
P11
-83.1cm
P13a
-126.9cm
P19
-229.4cm
P16
-00.0cm
P15
-157.0cm
P22
-88.5cm
P23
-99.0cm
P24
-111.4cm
P25
-115.4cm
valvola antiriflusso
alla pubblica
fognatura
Ø int. 240cm
h. 300cm
FOSSA
IMHOFF 1
-000.00cm
104.7cm
-92.6cm
-82.1cm
Ø int. 240cm
h. 300cm
P26a
-101.9cm
P12b
-198.0cm
P13b
-172.6cm
P26b
-213.8cm
Via Eleonora D'angiò
corteesclusivaall'unità
corte esclusiva all'unità
cortile sottostante proprietà di terzi
- 3.00
+ 0.00
autorimessa
altroedificioproprietàditerzi
proprietàPELFINImmobiliares.r.l.
wc
wc
wc
PIANTA PIANO INTERRATO
PROGETTO
17_06_2015data
elaborato
oggetto
il progettista
il committente
T4
PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE
PRIMARIA SCARICHI
CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA
ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO
ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO
EMAIL: alfiogreco@ymail.com PEC: alfio.greco@pec.it
CF: GRCLNT84E15L682Q P.IVA: 05232100874
- PIANTA SEMINTERRATO PROGETTO
LEGENDA
scala 1:100
AL COMUNE DI CATANIA
terrapieno
d2
b3
c2
a1d14
g1
g2
g3
e1e2e3
c8
c10
b7
d1
b5
c0
c3
c4
c5
c6
c7
c9
b1
b2
b8
d6
d7
d8d9d10
d13
b4
a2
b6
d3
d4
d15
e4
scarico acque nere
e bianche
c1
e5
e6
d5
Le quote altimetriche sono misure relative e non assolute e fanno riferimento al terreno circostante
e7
e8
d11
d12
presunta colonna di scarico acque nere e bianche
fossa imhoff
pozzetto d'ispezione acque nere e bianche
tubature interrate_due tubi di scarico affiancati, acque nere e acque bianche
verso di deflusso delle acque
Presdisposizione allaccio alla rete fognaria comunale
Predisposizione allaccio alla rete fognaria comunale;
Tubature da realizzarsi in un secondo momento, in concomitanza a futuri lavori di
ristrutturazione dell'immobile
tubature presunte, tubi affiancati acque nere/bianche
colonna di scarico acque nere e bianche
ispezione colonna di scarico
pompa di rilancio
pozzetto d'ispezione acque piovane
valvola anti riflusso
colonna di scarico acque piovane
tubature di ritorno acque nere e acque bianche
Dove non specificatamente indicato, le quote sono espresse in metri
presunto pozzetto d'ispezione acque nere e bianche
!
!
ovest
nord
224. 28,00
1,30
14,59
14,99
2,08
22,46
2,08
1,81
29,80
37,20
1,57
1,65
1,57
1,44 2,85
19,28
15,50
1,12
1,89
1,77
1,00
FOSSA
IMHOFF 2
-147.2cm
pozzo perdente
-000.0cm
Z1a
-50.0cm
Z2a
-106.0cm
Z3
-00.0cm
Z4
-00.0cm
Z5
-00.0cm
Z6
-00.0cm
Ø int. 240cm
h. 300cm
FOSSA
IMHOFF 1
-000.00cm
Ø int. 240cm
h. 300cm
Z1b
-71.20cm
Z2b
-109.6cm
Via Eleonora D'angiò
corteesclusivaall'unità
corte esclusiva all'unità
cortile sottostante proprietà di terzi
- 3.00
+ 0.00
autorimessa
altroedificioproprietàditerzi
proprietàPELFINImmobiliares.r.l.
wc
wc
wc
PIANTA PIANO INTERRATO
PROGETTO
17_06_2015data
elaborato
oggetto
il progettista
il committente
T5
PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE
PRIMARIA SCARICHI
CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA
ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO
ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO
EMAIL: alfiogreco@ymail.com PEC: alfio.greco@pec.it
CF: GRCLNT84E15L682Q P.IVA: 05232100874
- PIANTA SEMINTERRATO PROGETTO
LEGENDA
scala 1:100
AL COMUNE DI CATANIA
terrapieno
f1f2
f3f4
f5 f6 f7
f8
f10
scarico acque piovane
m1
m2
m3
m4
m5
Le quote altimetriche sono misure relative e non assolute e fanno riferimento al terreno circostante
n1
n2
presunta colonna di scarico acque nere e bianche
fossa imhoff
pozzetto d'ispezione acque nere e bianche
tubature interrate_tubi di scarico affiancati, acque nere e acque bianche
tubature scarico acque piovane
verso di deflusso delle acque
colonna di scarico acque nere e bianche
pompa di rilancio
pozzetto d'ispezione acque piovane
valvola antiriflusso
colonna di scarico acque piovane
tubature di ritorno acque nere e acque bianche
predisposizione allacciamento delle acque piovane alle tubature delle acque bianche
Dove non specificatamente indicato, le quote sono espresse in metri
presunto pozzetto d'ispezione acque nere e bianche