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Spett.le Comune di Catania
Direzione Ecologia ed Ambiente
Ufficio progetti e conformità
Richiesta di autorizzazione edilizia
In applicazione del
Regolamento Edilizio della città di Catania,
Parte III, Capitolo III, Articolo 74, Comma 26 A.
Cond. Via Eleonora D’Angiò 73, Catania
Relazione tecnica
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1 Introduzione 3
1.A Descrizione dell’ immobile 3
1.B Descrizione interventi 4
2 Legislazione e norme tecniche di riferimento 5
2.A Legislazione europea 5
2.B Legislazione nazionale 5
2.C Legislazione regionale 6
2.D Legislazione comunale 7
3 Dati di progetto 7
3.A Dati di progetto 7
3.B Descrizione del progetto 8
3.C Dimensionamento vasca Imhoff 8
3.D Impianto di sollevamento (predisposizione e
predimensionamento) 10
4 Contatti 15
4.A Tecnici 15
4.B Contatti interni all’ immobile 15
4.C Uffici comunali ed aziende municipalizzate 15
5 Bibliografia 16
6 Allegati 17
6.A Regolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di Catania 17
6.B Progetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificio 18
6.C Progetto originale degli scarichi. 20
6.D Sidra, nota prot. 7883 del 04 maggio 2015 22
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1111 IntroduzioneIntroduzioneIntroduzioneIntroduzione
Questo lavoro nasce per adeguare gli scarichi condominiali alle norme
indicate nel Regolamento Edilizio della città di Catania1
e conseguentemente
alla legge regionale siciliana n° 27 del 15-05-1986, capo II, art. 24.
L’immobile è localizzato in una zona non servita da pubblica fognatura,
come evidenziato nella nota protocollare delle S.I.D.R.A. Spa n°7883 del 04
maggio 2015; allegata in calce alla presente relazione tecnica.
L’immobile risulta in regola con art. 38 della legge regionale n°27 del
19862
e non è previsto aumento del volume degli scarichi.
Si intende installare a monte degli scarichi una fossa Imhoff
adeguatamente dimensionata e disperdere i reflui chiarificati nell’ attuale
pozzo a perdere. All’ interno del pozzo a perdere saranno convogliati anche le
acque piovane che attualmente sono disperse in pubblica via.
A monte della fossa Imhoff il sistema sarà predisposto per il futuro
allacciamento alla rete fognaria pubblica.
1.A Descrizione dell’ immobile
L’immobile3
presenta quattro piani fuori terra adibiti a civile abitazione,
pianterreno ad uso misto, seminterrato di cui si prospetta un cambio di
destinazione d’uso da officina per autoveicoli ad autosalone.
Il progetto è stato presentato al comune nel 1954, ha subito una variante
(un piano in meno d’altezza) ed è stato approvato dal comune nel 1957.
Nel periodo di costruzione dell’ edificio la zona non era servita dalla rete
fognaria e l’edificio da allora sino ad oggi disperde le acque nere nel
sottosuolo.
Non si sono verificati ad oggi, per quanto di conoscenza del sottoscritto,
rottura accidentale delle tubature interrate o cattivi odori. Al piano interrato è
presente un umidità di risalita capillare sulle murature ed i pilastri dovuta forse
al deterioramento dei canali di scolo delle acque reflue o a metodologie
costruttive vetuste.
1
Regolamento Edilizio della città di Catania Parte III, Capitolo III, Articolo 74, Comma 26
A.
2
Denuncia dell’ ubicazione del perdente effettuata da Santonocito Giovanni il
02/09/1994 protocollo n° 3968.
3
Ubicazione dell’ immobile: Via Eleonora d’Angiò 73, Catania.
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FiguraFiguraFiguraFigura 1111: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile.
FiguraFiguraFiguraFigura 2222 : dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile.
1.B Descrizione interventi
Costatato, a seguito di presa visione dei luoghi, della visione della
legislazione di settore, dal dialogo con i tecnici dell’ ufficio ecologia del comune
di Catania e dell’ ufficio tecnico scarichi della Sidra lo stato dei fatti, si intende
ammodernare l’impianto e predisporlo alle modifiche che dovranno essere
apportate in futuro.
In primo luogo l’impianto condominiale deve essere predisposto per
l’allacciamento alla rete fognaria quando l’ente gestore (Sidra) sarà pronto a
farvi confluire i reflui. Attualmente l’edificio, seppur la pubblica fognatura passi
per la via Eleonora D’Angiò, non può allacciare il proprio impianto fognario alla
rete comunale in quanto essa, allo stato attuale, non è idonea a ricevere reflui
fognari se non aventi caratteristiche di depurazione del terzo livello4
.
4
Come specificato dalla L.R. 27 del 15 maggio 1986 art. 8.
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Finché la rete comunale non sarà pronta allo smaltimento dei reflui essi
subiranno un trattamento di chiarificazione primaria e di depurazione del
secondo livello5
per tramite di una vasca Imhoff adeguatamente dimensionata.
Le acque meteoriche che attualmente sono scaricate in pubblica via
saranno convogliate nel sottosuolo, all’ interno dell’ attuale pozzo perdente6
.
L’impianto di scarico sarà predisposto all’accumulo delle acque per il loro
successivo riutilizzo delle acque piovane come previsto dall’ art. 74 comma 6
del Regolamento Edilizio della Città di Catania.
2222 Legislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimento
2.A Legislazione europea
Pr EN 752-4 Aprile 1993 progetto di norma europea destinato a dare
criteri sulle prestazioni dei criteri di affidabilità, sulla redazione del progetto
generale, sulla riabilitazione, sulle costruzioni in sotterraneo per opere di
fognatura, sulle stazioni di sollevamento, sulla manutenzione e gestione7
.
2.B Legislazione nazionale
Circolare del ministero dei lavori pubblici n.11633 (Presidenza del
consiglio superiore , Servizio tecnico centrale, 7 Gennaio 1974)
Ministero dei lavori pubblici( 4 febbraio 1977), comitato dei ministri
emana “ Criteri , metodologie e norme tecniche generali di cui all’ art. 2.. della
legge 319”; allegato 4 “ Norme tecniche generali per la regolamentazione dell’
istallazione e dell’ esercizio degli impianti di fognatura e depurazione”.
12 dicembre 1985; “Normativa tecnica per le tubazioni” approvata dal
ministero dei Lavori Pubblici.
Circolare ministero dei lavori pubblici 20 marzo 1986 n. 27291; istruzioni
relative all’ applicazione delle norme tecniche sulle tubazioni.
D.Lgs. 156/2006; “codice dell’ ambiente”, parte III; norme generali in
materia di tutela delle acque dall’ inquinamento e di gestione delle risorse
idriche.
Norme tecniche di carattere generale
Legge 5 novembre 1971 n°1068 : Norme per la disciplina delle opere in
conglomerato cementizio normale e precompresso e a struttura metallica;
5
Come specificato dalla L.R. 27 del 15 maggio 1986 art. 8.
6
In ottemperanza all’ art 14 della Legge Regionale n°27 del 15 maggio 1986
7
La rete di fognatura deve essere protetta rispetto al rischio di funzionamento in
pressione, protezione contro l’inondazione delle aree servite e contro l’inquinamento dei corpi
idrici ricettori.
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Decreto del ministero dei lavori pubblici del 14 febbraio 1992 : Norme
tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato, normale e
precompresse, e per le strutture metalliche;
Decreto del ministero dei lavori pubblici del 5 febbraio 1996 : : Norme
tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato, normale e
precompresse, e per le strutture metalliche;
Decreto del ministero dei lavori pubblici del 16 gennaio 1996 : Norme
tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e
dei carichi e sovraccarichi;
Legge 2 febbraio 1974 n°64: Norme tecniche per le costruzioni in zona
sismica;
Decreto del ministero dei lavori pubblici 16 gennaio 1996: Norme
tecniche per le costruzioni in zona sismica;
Decreto del ministero dei lavori pubblici 11 marzo 1988 : Norme tecniche
e prescrizioni per l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e
delle opere di fondazione;
Legge n°55 del 1990, Decreto Legge 15 agosto 1991 n°277, legge n°626
del 1994 : Norme sulla sicurezza del lavoro;
Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle
costruzione dei carichi e sovraccarichi (Decreto del ministero dei lavori pubblici
del 16 gennaio 1996)
Norme in materia ambientale (D.lgs. 03 aprile 2006).
2.C Legislazione regionale
LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 15-05-1986 REGIONE SICILIA . Disciplina
degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi degli insediamenti civili
che non recapitano nelle pubbliche fognature e modifiche alla legge regionale
18 giugno 1977, n. 388
e successive modificazioni ed integrazioni.
8
Articolo 38.
Autorizzazione degli scarichi provenienti da insediamenti civili esistenti I titolari degli scarichi
provenienti da insediamenti civili esistenti che non recapitano in pubbliche fognature sono
tenuti a dichiarare la loro posizione e a presentare domanda di autorizzazione allo scarico all'
autorità comunale competente, entro 180 giorni dall' entrata in vigore della presente legge. La
domanda di autorizzazione dovrà indicare il programma ed i tempi di adeguamento degli
scarichi ai limiti e alle prescrizioni stabiliti con la presente legge, con la necessaria
documentazione tecnica in rapporto a tutti gli elementi esecutivi che caratterizzano lo scarico;
in particolare la documentazione dovrà contenere la precisazione delle caratteristiche
qualitative e quantitative del refluo, l' ubicazione del punto di scarico, l' indicazione del corpo
ricettore e la descrizione dei presidi depurativi. Per le abitazioni unifamiliari e gli edifici
destinati ad attività commerciali di cui al penultimo comma dell' art. 24, la domanda di
autorizzazione dovrà indicare solamente il tipo di scarico e l' eventuale necessario
adeguamento. L' adeguamento degli scarichi, ove necessario, deve avvenire con le modalità e
nei tempi stabiliti dall' autorità comunale competente, e comunque nel rispetto dei tempi
previsti dalla presente legge. Nelle zone dei centri abitati non dotate di pubbliche fognature
previsti dall' art. 3, anche se in corso di redazione, l' autorità comunale competente può
consentire ai titolari di scarichi provenienti da insediamenti civili esistenti, nelle more della
realizzazione della rete fognaria, di continuare a servirsi dei sistemi di smaltimento utilizzati all'
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2.D Legislazione comunale
Comune di Catania, Regolamento Edilizio Comunale, 2015.
3333 Dati di progettoDati di progettoDati di progettoDati di progetto
3.A Dati di progetto
Per il dimensionamento delle vasche Imhoff occorre calcolare il numero
degli abitanti equivalenti presenti all’ interno del fabbricato.
Redigo questo calcolo avendo preso visione del
• “ Regolamento Edilizio della città di Catania” che indica di
assegnare un abitante equivalente per camere da letto con
superfici fino a 13,99 mq e due abitanti equivalenti per camere da
letto superiori ai 14 mq9
;
• Progetto di costruzione dell’ immobile depositato al comune10
.
Dal progetto citato si evince che il numero degli abitanti equivalenti è di 24 per
ogni piano ad uso esclusivamente abitativo, 20 abitanti per il pianterreno ad
uso misto, ed un abitante per il seminterrato. Il totale è di 117 abitanti
equivalenti11
per tutto l’edificio .
Il consumo di acqua procapite per uso domestico si assume di 280 litri12
.
atto dell' entrata in vigore della presente legge, a condizione che i reflui esistenti non
subiscano sostanziali modifiche qualitative e quantitative.
9
Parte terza: qualità urbana ed ambientale; Capitolo terzo, reflui fognari; articolo 74,
comma 30.
10
“Progetto per costruzione di appartamenti a carattere popolare in via Castagnola di
proprietà del sig. Pistorio Giovanni ( progettista e direttore dei lavori Giuseppe Ing. Strano) ”;
numero d’ordine 79/54, presso l’archivio storico del comune di Catania , Via S. Agata. Parte dei
disegni sono riportati in allegato a questa relazione tecnica.
11
Le norme tecniche di altri enti indicano metodi simili che portano ad un numero di
abitanti equivalenti pari a 136. (ARPAT – dipartimento provinciale di Firenze; dividere la
superficie lorda dell’ immobile per 35 mq ad abitante equivalente) .
Dato di progetto Unità di misura
Superficie coperta 954,0 mq
Numero dei piani fuori terra 5
Abitanti equivalenti11
136 ab. = (954mq*5)/35mq/ab
Il fatto che i due numeri si discostino tra loro meno del 10% ci dà sicurezza dell’
esattezza del calcolo ed anche il margine di sicurezza che è meglio garantire al manufatto.
12
DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione e gestione di impianti per il
trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo; 2012; ISBN 978-88-579-0118-
8; tabella 1.10 Valori delle dotazioni idrico pro capite l/ab/d in funzione delle classi
demografiche ( abitanti /residenti) per le diverse regioni italiane.
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3.B Descrizione del progetto
Si prevede di installare al servizio dell’ edificio una fossa Imhoff così
come descritta dalla legge 319 del 1976 e le soluzioni standard riportate nella
Delibera del Comitato Interministeriale per la tutela delle acque dall’
inquinamento del 4 febbraio 1977 ( pubblicato nel supplemento ordinario alla
G.U. del 21/02/1077 n°4813
).
FiguraFiguraFiguraFigura 3333: schema di vasca Im: schema di vasca Im: schema di vasca Im: schema di vasca Imhhhhoffoffoffoff14141414
3.C Dimensionamento vasca Imhoff
Il dimensionamento di una vasca Imhoff deve essere condotto studiando
separatamente il comparto superiore e quello inferiore. Il comparto superiore si
dimensiona con la procedura di calcolo adottata per le vasche di
sedimentazione; il comparto inferiore con i criteri di progetto dei digestori
anaerobici del tipo non riscaldato15
.
La portata media nera ( q24) e la massima portata in ingresso all’ unità di
trattamento ( q P/M ), il volume del comparto superiore di sedimentazione è
dimensionato assumendo un valore del volume unitario compreso tra 30 e 60
L/ab ( corrispondente ad una dotazione idrica pro- capite di 200 L/ab/d e a un
13
Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all’ art. 2 lettera b), d) ed e) della
legge 10 maggio 1976 n°319, recante norme per al tutela delle acque dall’ inquinamento.
14
Fonte immagine : http://www.oppo.it/materiali/vasca_imhoff.html
15
MASOTTI, VERLICCHI, 2005, in DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione
e gestione di impianti per il trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo;
2012; ISBN 978-88-579-0118-8
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tempo di ritenzione sulla portata media nera compreso tra 3,5 e 7,0 h )
moltiplicando per gli abitanti equivalenti previsti (AE).
La superficie della vasca è determinata adottando un valore del carico
idraulico superficiale (Cs) sulla portata di punta di 1,5 mh-1
e mediante
l’applicazione della formula
S = qS = qS = qS = q P/MP/MP/MP/M / C/ C/ C/ Cssss
e che quindi nel nostro caso assumo il valore di
qqqq P/MP/MP/MP/M ==== 8080808016161616
L abL abL abL ab----1111
hhhh----1111
**** 117117117117 ab =ab =ab =ab = 9360936093609360 L hL hL hL h----1111
==== 9360936093609360 dmdmdmdm3333
hhhh----1111
==== 9,369,369,369,36 mmmm3333
hhhh----1111
S = qS = qS = qS = q P/MP/MP/MP/M / C/ C/ C/ Cssss ==== 9,369,369,369,36 mmmm3333
hhhh----1111
/ 1,5 mh/ 1,5 mh/ 1,5 mh/ 1,5 mh----1111
==== 6,246,246,246,24 mmmm2222
Nella tabella sottostante è descritto quale dimensione minima deve
possedere il sistema di chiarificazione in funzione del numero delle vasche e
della loro forma.
Sezione vasca/dimensione
caratteristica
Una vasca Due vasche Tre vasche
Quadrata / lato 2,50 1,77 1,44
Circolare / diametro 2,82 1,99 1,63
Assumendo inoltre che il volume di sedimentazione debba essere pari a
40 l per abitante equivalente si ottiene
Sezione vasca/dimensione
caratteristica
Una vasca Due vasche Tre vasche
Quadrata / lato 2,16 1,53 1,25
Circolare / diametro 2,44 1,73 1,41
Il comparto inferiore di digestione è dimensionato assumendo un valore
del volume unitario di 120 l/AE. Si ottengono quindi le altezze riportate nella
tabella sottostante.
Sezione vasca/dimensione
caratteristica
Una vasca Due vasche Tre vasche
Quadrata / lato 3,00 3,00 3,00
Circolare / diametro 3,00 3,00 3,00
RRRRicaicaicaicapitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima di
4,68 m4,68 m4,68 m4,68 m3333
, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m3333
. Tale capienza. Tale capienza. Tale capienza. Tale capienza
potrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche ponendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo.
RRRRitengoitengoitengoitengo perperperper motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4
metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza, perchéperchéperchéperché conformiconformiconformiconformi alle indicazioni dellaalle indicazioni dellaalle indicazioni dellaalle indicazioni della
maggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anche perchéperchéperchéperché cosìcosìcosìcosì dotando il sistema di duedotando il sistema di duedotando il sistema di duedotando il sistema di due
vasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dalla
normativa vigente nel conormativa vigente nel conormativa vigente nel conormativa vigente nel comune di Cataniamune di Cataniamune di Cataniamune di Catania....
Il comparto di sedimentazione deve permettere circa 4 - 6 ore di
detenzione, per le portate di punta.
Il programma di manutenzione deve prevedere almeno i seguenti punti:
16
Poiché la dotazione idrica del comune di Catania è supposta di 280 l/ab ed i valori
suggeriti da DE FEO, DE GISI, GALASSO (2012) danno un intervallo compreso tra 30 e 60 per
dotazioni idriche di 200 l/ab scelgo il valore di 60 l/ab.
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• Controllo visivo del corretto funzionamento;
• Ogni 4 mesi controllo del livello dei fanghi con una asticella; si
provvederà all’eventuale spurgo quando il livello supera i 50 cm
dal fondo;
• Asportazione almeno una volta all’anno della crosta di fango
formatasi in superficie;
• Estrazione dei fanghi di depurazione almeno una volte all’anno.
I vari prezzi proposti dal mercato guideranno la scelta della tipologia di
fossa da utilizzare.
3.D Dimensionamento collettori di scarico
Il dimensionamento dei collettori di scarico è calcolato tenendo conto
della più probabile collocazione degli scarichi e della sottostante tabella.
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3.E Impianto di sollevamento (predisposizione e
predimensionamento)
Gli impianti di sollevamento standard17
sono formati da tre principali
elementi descritti di seguito
• Pozzetti di allacciamento
• Collettori in depressione
• Stazione di raccolta e del vuoto
Pozzetti di allacciamento
I pozzetti di allacciamento sono costituiti da un manufatto ( vetroresina o
PEad) al quale è allacciata la fognatura domestica a gravità.
17
Il progetto di norma europea CEN/TC165/WG23/AG1 (a) Draft 10”Vacuum Standard
Systems Outside Buildings- Performance Standard” del giugno 1992 stabilisce le caratteristiche
minime prestazionali richieste al sistema che può essere realizzato con diverse soluzioni
impiantistiche avvalendosi di specifiche tecnologie alcune delle quali sono coperte da brevetto.
Lo standard considera il sistema formato dagli elementi : pozzetti di allacciamento, collettori in
depressione, stazione di raccolta e del vuoto. ( da ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA
LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO, VELTRI ( a cura di ),Sistemi di fognatura –
manuale di progettazione, HOEPLI, Milano, 1997)
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Il pozzetto è equipaggiato di una valvola automatica (valvola
d’interfaccia) che , quando il liquame del pozzetto raggiunge un livello
predeterminato, si apre mettendo in comunicazione il pozzetto stesso con il
collettore in depressione.
La valvola rimane aperta per un tempo sufficiente a garantire
l’aspirazione di tutto il liquame ed una certa quantità d’aria. L’immissione
d’aria nel sistema in depressione è indispensabile per garantire il trasporto del
liquame; il volume d’aria immesso è automaticamente controllato in modo da
formare n fluido bifase con adeguato valore del rapporto volumetrico18
.
Gli impianti di sollevamento dei reflui domestici si differiscono dagli alti
perché
• l’acqua è aggressiva
• l’acqua contiene anche sostanze solide e quindi richiede preventiva
grigliatura con triturazione19
.
FiguraFiguraFiguraFigura 4444 : esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento20202020
Collettori in depressione
Il liquame aspirato dai vari pozzetti di allacciamento è trasferito alla
stazione finali di raccolta per mezzo di una rete di collettori tenuti
permanentemente in pressione mediante un sistema di generazione del vuoto
posto all’ estremità di valle della rete stessa.
Il liquame aspirato è introdotto nel collettore sotto forma di tampone
liquido ( o tappo) il cui avanzamento è assicurato dalla differenza fra la
pressione dell’ aria introdotta nel sistema ( pario alla pressione atmosferica ) e
la pressione relativa negativa presente nel collettore.
18
ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO,
VELTRI, 1997, op. cit.
19
FREGA G.C., Lezioni di acquedotti e fognature, Liguori editore, 2002
20
ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO,
VELTRI, Sistemi di fognatura – manuale di progettazione, HOEPLI, Milano, 1997
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Durante il trasferimento verso la centrale di raccolta, per la combinazione
di diversi fenomeni, il tappo si rompe staccandosi dalla parete superiore del
tubo21
.
Per ripristinare la forma a tappo con cui si vuole che il liquame venga
trasportato22
si utilizza un accorgimento tecnico che consiste nel creare , lungo
tutto il collettore ed a distanza minima di sei metri l’uno dall’ altro, dei sifoni
(denominati anche sacche di trasporto) , nei quali il liquame che vi confluisce
assume una forma potenzialmente favorevole a ridiventare un tappo non
appena immessi nella tubazione nuovo liquame ed aria.
FiguraFiguraFiguraFigura 5555 : Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.
Le tubazioni sono posate con una pendenza nella direzione del flusso e la
sacca viene creata realizzando , per un tratto della lunghezza di qualche metro,
una ripida contropendenza. Nel caso specifico di un terreno in salita, i dislivelli
sono superati accentuando le risalite in corrispondenza delle sacche di
trasporto.
21
I diversi fenomeni cui si fa riferimento sono inerenti la deformazione del tampone
liquido dovuta alla differente resistenza al movimento del corpo centrale e delle parti prossime
alle pareti del tubo; diminuzione della differenza di pressione determinata dalla formazione di
un onda di compressione a valle.
22
Solo la forma a tappo garantisce per effetto della differenza di pressione fra monte e
valle , il determinarsi di forze motrici consistenti.
Alfio Antonio Arch. Greco
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FiguraFiguraFiguraFigura 6666 Esempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressione
La stazione di raccolta del vuoto
La stazione di raccolta del vuoto costituisce la componente terminale
dell'impianto e ha la duplice funzione di raccogliere il liquame proveniente dai
collettori (per poi inviarlo attraverso le pompe di scarico al punto di recapito
scelto) e di creare e ripristinare il voluto grado di depressione all'interno dei
collettori.
La stazione di raccolta e del vuoto può essere realizzata secondo diverse
alternative impiantistiche. Il serbatoio di raccolta può essere in depressione
oppure aperto all'atmosfera, con pompe di scarico installate nel serbatoio,
provvede a sollevare ed inviare il liquame al punto di consegna; in alcune
soluzioni impiantistiche le pompe di scarico non sono necessarie.
Predimensionamento
Tenendo conto del fatto che quando la rete fognaria comunale sarà
idonea a recepire gli scarichi del fabbricato la fossa Imhoff non sarà più
necessaria, essa potrà essere riconvertita a pozzo di raccolta delle acque nere.
La fossa Imhoff verrà collegata ad un pozzetto a monte dell’ impianto tramite
un tubo DN 80 con le caratteristiche idonee a farne un collettore in pressione.
Alfio Antonio Arch. Greco
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4444 ContattiContattiContattiContatti
4.A Tecnici
ruolo Nome
Cognome
telefono email Orari di
ricevimento
progettista Alfio Ant.
Arch. Greco
alfiogreco@
ymail.com
4.B Contatti interni all’ immobile
ruolo Nome
Cognome
telefono email Orari di
ricevimento
Amministrat
ore di condominio
Calogero
Dott. Bellone
095356007 /
3280747640
calogeromar
io.bellone@gmail.co
m
Lun-ven
9.30/12.30 –
16.30/19.00
Proprietario
garage
Geom.
Pellegrino
3275507948
4.C Uffici comunali ed aziende municipalizzate
Sidra s.p.a.; via Gustavo Vagliasindi 53, 95126, Catania
ruolo Nome
Cognome
telefono email Orari di
ricevimento
Responsabile
U.O. fognature
Carmelita
dott. Ing. Caudullo
095 544248 martedì e
giovedì 9.00-11.00
Servizio
fognatura
Nicola
geom. Filoramo
Per prendere
appuntamento
095 544201
Comune di Catania; Direzione ecologia ed ambiente; servizio ecologia –
autorità ispettiva – controllo scarichi; Ufficio “progetti e conformità”; Via S.
Agata, Catania
ruolo Nome
Cognome
telefono email Orari di
ricevimento
Responsabile
procedimento
L. Ing.
Giarrusso
collaboratore G.Dott.ssa
Chisari
095 742
5603
Martedì
9.00-13.00 / giovedì
15.30-17.30
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5555 BibliografiaBibliografiaBibliografiaBibliografia
POCECCO P., ALTRAN E. ; Le fognature negli edifici; Dario Flaccovio
editore; Palermo; 2001; ISBN 88-7758-409-2
COLAIANNI V. G.; Impianti tecnici nell’ edilizia; Franco Angeli;
MONTELEONE G. ; Edilizia privata in Sicilia; Dario Flaccovio editore;
Palermo; 2007; ISBN 978-88-579-0010-0
DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione e gestione di
impianti per il trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo;
2012; ISBN 978-88-579-0118-8
MASOTTI, Depurazione delle acque, tecniche ed impianti per il
trattamento delle acque di rifiuto, Calderini, 1987.
FREGA G.C., Lezioni di acquedotti e fognature, Liguori editore, 2002,
ISBN: 978-88-207-0853-5
ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI,
PAPIRI, RASULO, VELTRI ( a cura di ),Sistemi di fognatura – manuale di
progettazione, HOEPLI, Milano, 1997
Alfio Antonio Arch. Greco
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6666 AllegatiAllegatiAllegatiAllegati
6.A RRRRegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Catania
PARTE TERZA, QUALITÀ URBANA ED AMBIENTALE;
CAPITOLO TERZA, REFLUI FOGNARI;
Art. 74 SMALTIMENTO DEI REFLUI FOGNARI;
Tipi di scarico
Comma 6. Nelle nuove costruzioni e in tutti gli interventi che prevedono il
rifacimento degli impianti idrici e di smaltimento, per le acque meteoriche di
cui al punto 2a) e per le acque grigie di cui al punto 2.2b) bisogna prevedere,
ove tecnicamente possibile, una rete di scarico “duale” che ne permetta il
riutilizzo, nei limiti definiti dall’ art. 3 del D.M. Ambiente 12.06.03 n° 185, come
acque per l’alimentazione delle cassette wc o per altri usi consentiti.
Accessibilità all’ ispezione e al campionamento
Comma 15. Le vasche adibite al trattamento delle acque di scarico e/o
allo stoccaggio di reflui provenienti da attività lavorative, devono essere dotate
di un intercapedine ispezionabile per accertare eventuali dispersioni di reflui
nel sottosuolo.
Zone non servite da pubbliche fognature
Comma 25. Qualora sia constatata l’impossibilità di scaricare nella
pubblica fognatura, perché inesistente o inadeguata dal punto di vista
idraulico23
, lo smaltimento deve avvenire in conformità all’allegato 5 della
Delibera del C.I.T.A.I del 04.02.1977 così come indicato dalla L.R. 27/86 che,
come specificato dalla Circolare del 04. 04.2002 n.19.906, risulta in vigore per
le parti non in contrasto con la normativa nazionale vigente.
23
In questo caso seppur la fognatura esista, essa non è attualmente servita da
opportuno impianto di depurazione. Per poter confluire ad essa occorre che i reflui siano
trattati con tecniche che li rendano idonei allo scarico in acque superficiali (purificazione di
terzo livello, L.R.27/86). Questi trattamenti in questo caso sono gli stessi che devono essere
effettuati per poter smaltire i reflui attraverso lo stato superficiale del terreno. Poiché in questo
casi il conferimento alla pubblica fognatura necessiterebbe o di lavori di riconfigurazione della
rete fognaria per fare convogliare i reflui per caduta o di un motore fare superare ad essi il
dislivello altimetrico, si preferisce effettuare i trattamenti necessari alle acque e convogliare le
stesse nella fossa a perdere attualmente in uso nell’edificio.
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Art. 26. In particolare:
a) Nel caso di interventi su impianti di smaltimento preesistenti, se il
regime degli scarichi non comporta variazioni quantitative e/o qualitative, può
essere mantenuto lo scarico esistente con le stesse caratteristiche dichiarate
nella denuncia precedentemente presentata ai sensi dell’art. 38 della L.R.
27/1986. Rimane l’obbligo di installare, ove possibile, a monte del recapito
esistente una vasca settica tipo Imhoff, adeguatamente dimensionata, e di
predisporre l’allaccio alla pubblica fognatura.
6.B Progetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificio
FiguraFiguraFiguraFigura 7777 pianta seminterrato.pianta seminterrato.pianta seminterrato.pianta seminterrato. ProgettoProgettoProgettoProgetto
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FiguraFiguraFiguraFigura 8888 : pianterreno: pianterreno: pianterreno: pianterreno.... ProgettoProgettoProgettoProgetto
FiguraFiguraFiguraFigura 9999: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto
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6.C Progetto originale degli scarichi.
FiguraFiguraFiguraFigura 10101010 : descrizione interventi.: descrizione interventi.: descrizione interventi.: descrizione interventi.
FiguraFiguraFiguraFigura 11111111: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.
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FiguraFiguraFiguraFigura 12121212 : sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.
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6.D Sidra, nota prot. 7883 del 04 maggio 2015
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Via Eleonora d'angio 73_progetto di adeguamento fognario

  • 1. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 1 di 22 Spett.le Comune di Catania Direzione Ecologia ed Ambiente Ufficio progetti e conformità Richiesta di autorizzazione edilizia In applicazione del Regolamento Edilizio della città di Catania, Parte III, Capitolo III, Articolo 74, Comma 26 A. Cond. Via Eleonora D’Angiò 73, Catania Relazione tecnica
  • 2. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 2 di 22 1 Introduzione 3 1.A Descrizione dell’ immobile 3 1.B Descrizione interventi 4 2 Legislazione e norme tecniche di riferimento 5 2.A Legislazione europea 5 2.B Legislazione nazionale 5 2.C Legislazione regionale 6 2.D Legislazione comunale 7 3 Dati di progetto 7 3.A Dati di progetto 7 3.B Descrizione del progetto 8 3.C Dimensionamento vasca Imhoff 8 3.D Impianto di sollevamento (predisposizione e predimensionamento) 10 4 Contatti 15 4.A Tecnici 15 4.B Contatti interni all’ immobile 15 4.C Uffici comunali ed aziende municipalizzate 15 5 Bibliografia 16 6 Allegati 17 6.A Regolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di CataniaRegolamento edilizio della città di Catania 17 6.B Progetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificio 18 6.C Progetto originale degli scarichi. 20 6.D Sidra, nota prot. 7883 del 04 maggio 2015 22
  • 3. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 3 di 22 1111 IntroduzioneIntroduzioneIntroduzioneIntroduzione Questo lavoro nasce per adeguare gli scarichi condominiali alle norme indicate nel Regolamento Edilizio della città di Catania1 e conseguentemente alla legge regionale siciliana n° 27 del 15-05-1986, capo II, art. 24. L’immobile è localizzato in una zona non servita da pubblica fognatura, come evidenziato nella nota protocollare delle S.I.D.R.A. Spa n°7883 del 04 maggio 2015; allegata in calce alla presente relazione tecnica. L’immobile risulta in regola con art. 38 della legge regionale n°27 del 19862 e non è previsto aumento del volume degli scarichi. Si intende installare a monte degli scarichi una fossa Imhoff adeguatamente dimensionata e disperdere i reflui chiarificati nell’ attuale pozzo a perdere. All’ interno del pozzo a perdere saranno convogliati anche le acque piovane che attualmente sono disperse in pubblica via. A monte della fossa Imhoff il sistema sarà predisposto per il futuro allacciamento alla rete fognaria pubblica. 1.A Descrizione dell’ immobile L’immobile3 presenta quattro piani fuori terra adibiti a civile abitazione, pianterreno ad uso misto, seminterrato di cui si prospetta un cambio di destinazione d’uso da officina per autoveicoli ad autosalone. Il progetto è stato presentato al comune nel 1954, ha subito una variante (un piano in meno d’altezza) ed è stato approvato dal comune nel 1957. Nel periodo di costruzione dell’ edificio la zona non era servita dalla rete fognaria e l’edificio da allora sino ad oggi disperde le acque nere nel sottosuolo. Non si sono verificati ad oggi, per quanto di conoscenza del sottoscritto, rottura accidentale delle tubature interrate o cattivi odori. Al piano interrato è presente un umidità di risalita capillare sulle murature ed i pilastri dovuta forse al deterioramento dei canali di scolo delle acque reflue o a metodologie costruttive vetuste. 1 Regolamento Edilizio della città di Catania Parte III, Capitolo III, Articolo 74, Comma 26 A. 2 Denuncia dell’ ubicazione del perdente effettuata da Santonocito Giovanni il 02/09/1994 protocollo n° 3968. 3 Ubicazione dell’ immobile: Via Eleonora d’Angiò 73, Catania.
  • 4. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 4 di 22 FiguraFiguraFiguraFigura 1111: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile.: immagine satellitare dell’ immobile. FiguraFiguraFiguraFigura 2222 : dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile.: dimensioni dell’ immobile. 1.B Descrizione interventi Costatato, a seguito di presa visione dei luoghi, della visione della legislazione di settore, dal dialogo con i tecnici dell’ ufficio ecologia del comune di Catania e dell’ ufficio tecnico scarichi della Sidra lo stato dei fatti, si intende ammodernare l’impianto e predisporlo alle modifiche che dovranno essere apportate in futuro. In primo luogo l’impianto condominiale deve essere predisposto per l’allacciamento alla rete fognaria quando l’ente gestore (Sidra) sarà pronto a farvi confluire i reflui. Attualmente l’edificio, seppur la pubblica fognatura passi per la via Eleonora D’Angiò, non può allacciare il proprio impianto fognario alla rete comunale in quanto essa, allo stato attuale, non è idonea a ricevere reflui fognari se non aventi caratteristiche di depurazione del terzo livello4 . 4 Come specificato dalla L.R. 27 del 15 maggio 1986 art. 8.
  • 5. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 5 di 22 Finché la rete comunale non sarà pronta allo smaltimento dei reflui essi subiranno un trattamento di chiarificazione primaria e di depurazione del secondo livello5 per tramite di una vasca Imhoff adeguatamente dimensionata. Le acque meteoriche che attualmente sono scaricate in pubblica via saranno convogliate nel sottosuolo, all’ interno dell’ attuale pozzo perdente6 . L’impianto di scarico sarà predisposto all’accumulo delle acque per il loro successivo riutilizzo delle acque piovane come previsto dall’ art. 74 comma 6 del Regolamento Edilizio della Città di Catania. 2222 Legislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimentoLegislazione e norme tecniche di riferimento 2.A Legislazione europea Pr EN 752-4 Aprile 1993 progetto di norma europea destinato a dare criteri sulle prestazioni dei criteri di affidabilità, sulla redazione del progetto generale, sulla riabilitazione, sulle costruzioni in sotterraneo per opere di fognatura, sulle stazioni di sollevamento, sulla manutenzione e gestione7 . 2.B Legislazione nazionale Circolare del ministero dei lavori pubblici n.11633 (Presidenza del consiglio superiore , Servizio tecnico centrale, 7 Gennaio 1974) Ministero dei lavori pubblici( 4 febbraio 1977), comitato dei ministri emana “ Criteri , metodologie e norme tecniche generali di cui all’ art. 2.. della legge 319”; allegato 4 “ Norme tecniche generali per la regolamentazione dell’ istallazione e dell’ esercizio degli impianti di fognatura e depurazione”. 12 dicembre 1985; “Normativa tecnica per le tubazioni” approvata dal ministero dei Lavori Pubblici. Circolare ministero dei lavori pubblici 20 marzo 1986 n. 27291; istruzioni relative all’ applicazione delle norme tecniche sulle tubazioni. D.Lgs. 156/2006; “codice dell’ ambiente”, parte III; norme generali in materia di tutela delle acque dall’ inquinamento e di gestione delle risorse idriche. Norme tecniche di carattere generale Legge 5 novembre 1971 n°1068 : Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio normale e precompresso e a struttura metallica; 5 Come specificato dalla L.R. 27 del 15 maggio 1986 art. 8. 6 In ottemperanza all’ art 14 della Legge Regionale n°27 del 15 maggio 1986 7 La rete di fognatura deve essere protetta rispetto al rischio di funzionamento in pressione, protezione contro l’inondazione delle aree servite e contro l’inquinamento dei corpi idrici ricettori.
  • 6. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 6 di 22 Decreto del ministero dei lavori pubblici del 14 febbraio 1992 : Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato, normale e precompresse, e per le strutture metalliche; Decreto del ministero dei lavori pubblici del 5 febbraio 1996 : : Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in cemento armato, normale e precompresse, e per le strutture metalliche; Decreto del ministero dei lavori pubblici del 16 gennaio 1996 : Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi; Legge 2 febbraio 1974 n°64: Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica; Decreto del ministero dei lavori pubblici 16 gennaio 1996: Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica; Decreto del ministero dei lavori pubblici 11 marzo 1988 : Norme tecniche e prescrizioni per l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione; Legge n°55 del 1990, Decreto Legge 15 agosto 1991 n°277, legge n°626 del 1994 : Norme sulla sicurezza del lavoro; Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzione dei carichi e sovraccarichi (Decreto del ministero dei lavori pubblici del 16 gennaio 1996) Norme in materia ambientale (D.lgs. 03 aprile 2006). 2.C Legislazione regionale LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 15-05-1986 REGIONE SICILIA . Disciplina degli scarichi delle pubbliche fognature e degli scarichi degli insediamenti civili che non recapitano nelle pubbliche fognature e modifiche alla legge regionale 18 giugno 1977, n. 388 e successive modificazioni ed integrazioni. 8 Articolo 38. Autorizzazione degli scarichi provenienti da insediamenti civili esistenti I titolari degli scarichi provenienti da insediamenti civili esistenti che non recapitano in pubbliche fognature sono tenuti a dichiarare la loro posizione e a presentare domanda di autorizzazione allo scarico all' autorità comunale competente, entro 180 giorni dall' entrata in vigore della presente legge. La domanda di autorizzazione dovrà indicare il programma ed i tempi di adeguamento degli scarichi ai limiti e alle prescrizioni stabiliti con la presente legge, con la necessaria documentazione tecnica in rapporto a tutti gli elementi esecutivi che caratterizzano lo scarico; in particolare la documentazione dovrà contenere la precisazione delle caratteristiche qualitative e quantitative del refluo, l' ubicazione del punto di scarico, l' indicazione del corpo ricettore e la descrizione dei presidi depurativi. Per le abitazioni unifamiliari e gli edifici destinati ad attività commerciali di cui al penultimo comma dell' art. 24, la domanda di autorizzazione dovrà indicare solamente il tipo di scarico e l' eventuale necessario adeguamento. L' adeguamento degli scarichi, ove necessario, deve avvenire con le modalità e nei tempi stabiliti dall' autorità comunale competente, e comunque nel rispetto dei tempi previsti dalla presente legge. Nelle zone dei centri abitati non dotate di pubbliche fognature previsti dall' art. 3, anche se in corso di redazione, l' autorità comunale competente può consentire ai titolari di scarichi provenienti da insediamenti civili esistenti, nelle more della realizzazione della rete fognaria, di continuare a servirsi dei sistemi di smaltimento utilizzati all'
  • 7. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 7 di 22 2.D Legislazione comunale Comune di Catania, Regolamento Edilizio Comunale, 2015. 3333 Dati di progettoDati di progettoDati di progettoDati di progetto 3.A Dati di progetto Per il dimensionamento delle vasche Imhoff occorre calcolare il numero degli abitanti equivalenti presenti all’ interno del fabbricato. Redigo questo calcolo avendo preso visione del • “ Regolamento Edilizio della città di Catania” che indica di assegnare un abitante equivalente per camere da letto con superfici fino a 13,99 mq e due abitanti equivalenti per camere da letto superiori ai 14 mq9 ; • Progetto di costruzione dell’ immobile depositato al comune10 . Dal progetto citato si evince che il numero degli abitanti equivalenti è di 24 per ogni piano ad uso esclusivamente abitativo, 20 abitanti per il pianterreno ad uso misto, ed un abitante per il seminterrato. Il totale è di 117 abitanti equivalenti11 per tutto l’edificio . Il consumo di acqua procapite per uso domestico si assume di 280 litri12 . atto dell' entrata in vigore della presente legge, a condizione che i reflui esistenti non subiscano sostanziali modifiche qualitative e quantitative. 9 Parte terza: qualità urbana ed ambientale; Capitolo terzo, reflui fognari; articolo 74, comma 30. 10 “Progetto per costruzione di appartamenti a carattere popolare in via Castagnola di proprietà del sig. Pistorio Giovanni ( progettista e direttore dei lavori Giuseppe Ing. Strano) ”; numero d’ordine 79/54, presso l’archivio storico del comune di Catania , Via S. Agata. Parte dei disegni sono riportati in allegato a questa relazione tecnica. 11 Le norme tecniche di altri enti indicano metodi simili che portano ad un numero di abitanti equivalenti pari a 136. (ARPAT – dipartimento provinciale di Firenze; dividere la superficie lorda dell’ immobile per 35 mq ad abitante equivalente) . Dato di progetto Unità di misura Superficie coperta 954,0 mq Numero dei piani fuori terra 5 Abitanti equivalenti11 136 ab. = (954mq*5)/35mq/ab Il fatto che i due numeri si discostino tra loro meno del 10% ci dà sicurezza dell’ esattezza del calcolo ed anche il margine di sicurezza che è meglio garantire al manufatto. 12 DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione e gestione di impianti per il trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo; 2012; ISBN 978-88-579-0118- 8; tabella 1.10 Valori delle dotazioni idrico pro capite l/ab/d in funzione delle classi demografiche ( abitanti /residenti) per le diverse regioni italiane.
  • 8. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 8 di 22 3.B Descrizione del progetto Si prevede di installare al servizio dell’ edificio una fossa Imhoff così come descritta dalla legge 319 del 1976 e le soluzioni standard riportate nella Delibera del Comitato Interministeriale per la tutela delle acque dall’ inquinamento del 4 febbraio 1977 ( pubblicato nel supplemento ordinario alla G.U. del 21/02/1077 n°4813 ). FiguraFiguraFiguraFigura 3333: schema di vasca Im: schema di vasca Im: schema di vasca Im: schema di vasca Imhhhhoffoffoffoff14141414 3.C Dimensionamento vasca Imhoff Il dimensionamento di una vasca Imhoff deve essere condotto studiando separatamente il comparto superiore e quello inferiore. Il comparto superiore si dimensiona con la procedura di calcolo adottata per le vasche di sedimentazione; il comparto inferiore con i criteri di progetto dei digestori anaerobici del tipo non riscaldato15 . La portata media nera ( q24) e la massima portata in ingresso all’ unità di trattamento ( q P/M ), il volume del comparto superiore di sedimentazione è dimensionato assumendo un valore del volume unitario compreso tra 30 e 60 L/ab ( corrispondente ad una dotazione idrica pro- capite di 200 L/ab/d e a un 13 Criteri, metodologie e norme tecniche generali di cui all’ art. 2 lettera b), d) ed e) della legge 10 maggio 1976 n°319, recante norme per al tutela delle acque dall’ inquinamento. 14 Fonte immagine : http://www.oppo.it/materiali/vasca_imhoff.html 15 MASOTTI, VERLICCHI, 2005, in DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione e gestione di impianti per il trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo; 2012; ISBN 978-88-579-0118-8
  • 9. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 9 di 22 tempo di ritenzione sulla portata media nera compreso tra 3,5 e 7,0 h ) moltiplicando per gli abitanti equivalenti previsti (AE). La superficie della vasca è determinata adottando un valore del carico idraulico superficiale (Cs) sulla portata di punta di 1,5 mh-1 e mediante l’applicazione della formula S = qS = qS = qS = q P/MP/MP/MP/M / C/ C/ C/ Cssss e che quindi nel nostro caso assumo il valore di qqqq P/MP/MP/MP/M ==== 8080808016161616 L abL abL abL ab----1111 hhhh----1111 **** 117117117117 ab =ab =ab =ab = 9360936093609360 L hL hL hL h----1111 ==== 9360936093609360 dmdmdmdm3333 hhhh----1111 ==== 9,369,369,369,36 mmmm3333 hhhh----1111 S = qS = qS = qS = q P/MP/MP/MP/M / C/ C/ C/ Cssss ==== 9,369,369,369,36 mmmm3333 hhhh----1111 / 1,5 mh/ 1,5 mh/ 1,5 mh/ 1,5 mh----1111 ==== 6,246,246,246,24 mmmm2222 Nella tabella sottostante è descritto quale dimensione minima deve possedere il sistema di chiarificazione in funzione del numero delle vasche e della loro forma. Sezione vasca/dimensione caratteristica Una vasca Due vasche Tre vasche Quadrata / lato 2,50 1,77 1,44 Circolare / diametro 2,82 1,99 1,63 Assumendo inoltre che il volume di sedimentazione debba essere pari a 40 l per abitante equivalente si ottiene Sezione vasca/dimensione caratteristica Una vasca Due vasche Tre vasche Quadrata / lato 2,16 1,53 1,25 Circolare / diametro 2,44 1,73 1,41 Il comparto inferiore di digestione è dimensionato assumendo un valore del volume unitario di 120 l/AE. Si ottengono quindi le altezze riportate nella tabella sottostante. Sezione vasca/dimensione caratteristica Una vasca Due vasche Tre vasche Quadrata / lato 3,00 3,00 3,00 Circolare / diametro 3,00 3,00 3,00 RRRRicaicaicaicapitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima dipitolando il volume di sedimentazione avrà una capienza minima di 4,68 m4,68 m4,68 m4,68 m3333 , il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m, il volume di digestione una capienza minima di 14,4 m3333 . Tale capienza. Tale capienza. Tale capienza. Tale capienza potrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche popotrà essere raggiunta anche ponendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo.nendo le vasche in parallelo. RRRRitengoitengoitengoitengo perperperper motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4motivi di prudenza usare due vasche della dimensione di 2,4 metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza,metri di diametro e tre metri di altezza, perchéperchéperchéperché conformiconformiconformiconformi alle indicazioni dellaalle indicazioni dellaalle indicazioni dellaalle indicazioni della maggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anchemaggior parte dei produttori ed anche perchéperchéperchéperché cosìcosìcosìcosì dotando il sistema di duedotando il sistema di duedotando il sistema di duedotando il sistema di due vasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dallavasche lo si predispone al riutilizzo delle acque bianche come previsto dalla normativa vigente nel conormativa vigente nel conormativa vigente nel conormativa vigente nel comune di Cataniamune di Cataniamune di Cataniamune di Catania.... Il comparto di sedimentazione deve permettere circa 4 - 6 ore di detenzione, per le portate di punta. Il programma di manutenzione deve prevedere almeno i seguenti punti: 16 Poiché la dotazione idrica del comune di Catania è supposta di 280 l/ab ed i valori suggeriti da DE FEO, DE GISI, GALASSO (2012) danno un intervallo compreso tra 30 e 60 per dotazioni idriche di 200 l/ab scelgo il valore di 60 l/ab.
  • 10. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 10 di 22 • Controllo visivo del corretto funzionamento; • Ogni 4 mesi controllo del livello dei fanghi con una asticella; si provvederà all’eventuale spurgo quando il livello supera i 50 cm dal fondo; • Asportazione almeno una volta all’anno della crosta di fango formatasi in superficie; • Estrazione dei fanghi di depurazione almeno una volte all’anno. I vari prezzi proposti dal mercato guideranno la scelta della tipologia di fossa da utilizzare. 3.D Dimensionamento collettori di scarico Il dimensionamento dei collettori di scarico è calcolato tenendo conto della più probabile collocazione degli scarichi e della sottostante tabella.
  • 11. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 11 di 22 3.E Impianto di sollevamento (predisposizione e predimensionamento) Gli impianti di sollevamento standard17 sono formati da tre principali elementi descritti di seguito • Pozzetti di allacciamento • Collettori in depressione • Stazione di raccolta e del vuoto Pozzetti di allacciamento I pozzetti di allacciamento sono costituiti da un manufatto ( vetroresina o PEad) al quale è allacciata la fognatura domestica a gravità. 17 Il progetto di norma europea CEN/TC165/WG23/AG1 (a) Draft 10”Vacuum Standard Systems Outside Buildings- Performance Standard” del giugno 1992 stabilisce le caratteristiche minime prestazionali richieste al sistema che può essere realizzato con diverse soluzioni impiantistiche avvalendosi di specifiche tecnologie alcune delle quali sono coperte da brevetto. Lo standard considera il sistema formato dagli elementi : pozzetti di allacciamento, collettori in depressione, stazione di raccolta e del vuoto. ( da ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO, VELTRI ( a cura di ),Sistemi di fognatura – manuale di progettazione, HOEPLI, Milano, 1997)
  • 12. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 12 di 22 Il pozzetto è equipaggiato di una valvola automatica (valvola d’interfaccia) che , quando il liquame del pozzetto raggiunge un livello predeterminato, si apre mettendo in comunicazione il pozzetto stesso con il collettore in depressione. La valvola rimane aperta per un tempo sufficiente a garantire l’aspirazione di tutto il liquame ed una certa quantità d’aria. L’immissione d’aria nel sistema in depressione è indispensabile per garantire il trasporto del liquame; il volume d’aria immesso è automaticamente controllato in modo da formare n fluido bifase con adeguato valore del rapporto volumetrico18 . Gli impianti di sollevamento dei reflui domestici si differiscono dagli alti perché • l’acqua è aggressiva • l’acqua contiene anche sostanze solide e quindi richiede preventiva grigliatura con triturazione19 . FiguraFiguraFiguraFigura 4444 : esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento: esempio di un pozzetto di allacciamento20202020 Collettori in depressione Il liquame aspirato dai vari pozzetti di allacciamento è trasferito alla stazione finali di raccolta per mezzo di una rete di collettori tenuti permanentemente in pressione mediante un sistema di generazione del vuoto posto all’ estremità di valle della rete stessa. Il liquame aspirato è introdotto nel collettore sotto forma di tampone liquido ( o tappo) il cui avanzamento è assicurato dalla differenza fra la pressione dell’ aria introdotta nel sistema ( pario alla pressione atmosferica ) e la pressione relativa negativa presente nel collettore. 18 ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO, VELTRI, 1997, op. cit. 19 FREGA G.C., Lezioni di acquedotti e fognature, Liguori editore, 2002 20 ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO, VELTRI, Sistemi di fognatura – manuale di progettazione, HOEPLI, Milano, 1997
  • 13. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 13 di 22 Durante il trasferimento verso la centrale di raccolta, per la combinazione di diversi fenomeni, il tappo si rompe staccandosi dalla parete superiore del tubo21 . Per ripristinare la forma a tappo con cui si vuole che il liquame venga trasportato22 si utilizza un accorgimento tecnico che consiste nel creare , lungo tutto il collettore ed a distanza minima di sei metri l’uno dall’ altro, dei sifoni (denominati anche sacche di trasporto) , nei quali il liquame che vi confluisce assume una forma potenzialmente favorevole a ridiventare un tappo non appena immessi nella tubazione nuovo liquame ed aria. FiguraFiguraFiguraFigura 5555 : Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto.: Riformazione del tampone liquido per effetto della sacca di trasporto. Le tubazioni sono posate con una pendenza nella direzione del flusso e la sacca viene creata realizzando , per un tratto della lunghezza di qualche metro, una ripida contropendenza. Nel caso specifico di un terreno in salita, i dislivelli sono superati accentuando le risalite in corrispondenza delle sacche di trasporto. 21 I diversi fenomeni cui si fa riferimento sono inerenti la deformazione del tampone liquido dovuta alla differente resistenza al movimento del corpo centrale e delle parti prossime alle pareti del tubo; diminuzione della differenza di pressione determinata dalla formazione di un onda di compressione a valle. 22 Solo la forma a tappo garantisce per effetto della differenza di pressione fra monte e valle , il determinarsi di forze motrici consistenti.
  • 14. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 14 di 22 FiguraFiguraFiguraFigura 6666 Esempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressioneEsempi dei profili longitudinali dei collettori in depressione La stazione di raccolta del vuoto La stazione di raccolta del vuoto costituisce la componente terminale dell'impianto e ha la duplice funzione di raccogliere il liquame proveniente dai collettori (per poi inviarlo attraverso le pompe di scarico al punto di recapito scelto) e di creare e ripristinare il voluto grado di depressione all'interno dei collettori. La stazione di raccolta e del vuoto può essere realizzata secondo diverse alternative impiantistiche. Il serbatoio di raccolta può essere in depressione oppure aperto all'atmosfera, con pompe di scarico installate nel serbatoio, provvede a sollevare ed inviare il liquame al punto di consegna; in alcune soluzioni impiantistiche le pompe di scarico non sono necessarie. Predimensionamento Tenendo conto del fatto che quando la rete fognaria comunale sarà idonea a recepire gli scarichi del fabbricato la fossa Imhoff non sarà più necessaria, essa potrà essere riconvertita a pozzo di raccolta delle acque nere. La fossa Imhoff verrà collegata ad un pozzetto a monte dell’ impianto tramite un tubo DN 80 con le caratteristiche idonee a farne un collettore in pressione.
  • 15. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 15 di 22 4444 ContattiContattiContattiContatti 4.A Tecnici ruolo Nome Cognome telefono email Orari di ricevimento progettista Alfio Ant. Arch. Greco alfiogreco@ ymail.com 4.B Contatti interni all’ immobile ruolo Nome Cognome telefono email Orari di ricevimento Amministrat ore di condominio Calogero Dott. Bellone 095356007 / 3280747640 calogeromar io.bellone@gmail.co m Lun-ven 9.30/12.30 – 16.30/19.00 Proprietario garage Geom. Pellegrino 3275507948 4.C Uffici comunali ed aziende municipalizzate Sidra s.p.a.; via Gustavo Vagliasindi 53, 95126, Catania ruolo Nome Cognome telefono email Orari di ricevimento Responsabile U.O. fognature Carmelita dott. Ing. Caudullo 095 544248 martedì e giovedì 9.00-11.00 Servizio fognatura Nicola geom. Filoramo Per prendere appuntamento 095 544201 Comune di Catania; Direzione ecologia ed ambiente; servizio ecologia – autorità ispettiva – controllo scarichi; Ufficio “progetti e conformità”; Via S. Agata, Catania ruolo Nome Cognome telefono email Orari di ricevimento Responsabile procedimento L. Ing. Giarrusso collaboratore G.Dott.ssa Chisari 095 742 5603 Martedì 9.00-13.00 / giovedì 15.30-17.30
  • 16. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 16 di 22 5555 BibliografiaBibliografiaBibliografiaBibliografia POCECCO P., ALTRAN E. ; Le fognature negli edifici; Dario Flaccovio editore; Palermo; 2001; ISBN 88-7758-409-2 COLAIANNI V. G.; Impianti tecnici nell’ edilizia; Franco Angeli; MONTELEONE G. ; Edilizia privata in Sicilia; Dario Flaccovio editore; Palermo; 2007; ISBN 978-88-579-0010-0 DE FEO, DE GISI, GALASSO; Acque reflue, progettazione e gestione di impianti per il trattamento e lo smaltimento, Dario Flaccovio editore; Palermo; 2012; ISBN 978-88-579-0118-8 MASOTTI, Depurazione delle acque, tecniche ed impianti per il trattamento delle acque di rifiuto, Calderini, 1987. FREGA G.C., Lezioni di acquedotti e fognature, Liguori editore, 2002, ISBN: 978-88-207-0853-5 ARTINA, CALENDA, CALOMINO, CAO, LA LOGGIA, MODICA, PAOLETTI, PAPIRI, RASULO, VELTRI ( a cura di ),Sistemi di fognatura – manuale di progettazione, HOEPLI, Milano, 1997
  • 17. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 17 di 22 6666 AllegatiAllegatiAllegatiAllegati 6.A RRRRegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Cataniaegolamento edilizio della città di Catania PARTE TERZA, QUALITÀ URBANA ED AMBIENTALE; CAPITOLO TERZA, REFLUI FOGNARI; Art. 74 SMALTIMENTO DEI REFLUI FOGNARI; Tipi di scarico Comma 6. Nelle nuove costruzioni e in tutti gli interventi che prevedono il rifacimento degli impianti idrici e di smaltimento, per le acque meteoriche di cui al punto 2a) e per le acque grigie di cui al punto 2.2b) bisogna prevedere, ove tecnicamente possibile, una rete di scarico “duale” che ne permetta il riutilizzo, nei limiti definiti dall’ art. 3 del D.M. Ambiente 12.06.03 n° 185, come acque per l’alimentazione delle cassette wc o per altri usi consentiti. Accessibilità all’ ispezione e al campionamento Comma 15. Le vasche adibite al trattamento delle acque di scarico e/o allo stoccaggio di reflui provenienti da attività lavorative, devono essere dotate di un intercapedine ispezionabile per accertare eventuali dispersioni di reflui nel sottosuolo. Zone non servite da pubbliche fognature Comma 25. Qualora sia constatata l’impossibilità di scaricare nella pubblica fognatura, perché inesistente o inadeguata dal punto di vista idraulico23 , lo smaltimento deve avvenire in conformità all’allegato 5 della Delibera del C.I.T.A.I del 04.02.1977 così come indicato dalla L.R. 27/86 che, come specificato dalla Circolare del 04. 04.2002 n.19.906, risulta in vigore per le parti non in contrasto con la normativa nazionale vigente. 23 In questo caso seppur la fognatura esista, essa non è attualmente servita da opportuno impianto di depurazione. Per poter confluire ad essa occorre che i reflui siano trattati con tecniche che li rendano idonei allo scarico in acque superficiali (purificazione di terzo livello, L.R.27/86). Questi trattamenti in questo caso sono gli stessi che devono essere effettuati per poter smaltire i reflui attraverso lo stato superficiale del terreno. Poiché in questo casi il conferimento alla pubblica fognatura necessiterebbe o di lavori di riconfigurazione della rete fognaria per fare convogliare i reflui per caduta o di un motore fare superare ad essi il dislivello altimetrico, si preferisce effettuare i trattamenti necessari alle acque e convogliare le stesse nella fossa a perdere attualmente in uso nell’edificio.
  • 18. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 18 di 22 Art. 26. In particolare: a) Nel caso di interventi su impianti di smaltimento preesistenti, se il regime degli scarichi non comporta variazioni quantitative e/o qualitative, può essere mantenuto lo scarico esistente con le stesse caratteristiche dichiarate nella denuncia precedentemente presentata ai sensi dell’art. 38 della L.R. 27/1986. Rimane l’obbligo di installare, ove possibile, a monte del recapito esistente una vasca settica tipo Imhoff, adeguatamente dimensionata, e di predisporre l’allaccio alla pubblica fognatura. 6.B Progetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificioProgetto originale dell’ edificio FiguraFiguraFiguraFigura 7777 pianta seminterrato.pianta seminterrato.pianta seminterrato.pianta seminterrato. ProgettoProgettoProgettoProgetto
  • 19. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 19 di 22 FiguraFiguraFiguraFigura 8888 : pianterreno: pianterreno: pianterreno: pianterreno.... ProgettoProgettoProgettoProgetto FiguraFiguraFiguraFigura 9999: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto: Piano tipo. Progetto
  • 20. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 20 di 22 6.C Progetto originale degli scarichi. FiguraFiguraFiguraFigura 10101010 : descrizione interventi.: descrizione interventi.: descrizione interventi.: descrizione interventi. FiguraFiguraFiguraFigura 11111111: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.: pianta degli scarichi di progetto.
  • 21. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 21 di 22 FiguraFiguraFiguraFigura 12121212 : sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.: sezione degli scarichi di progetto.
  • 22. Alfio Antonio Arch. Greco e mail : alfiogreco@ymail.com PEC : alfio.greco@pec.it; CF : GRCLNT84E15L682Q ; P.IVA : 05232100874 Documento aggiornato al 27/06/2015 Pagina 22 di 22 6.D Sidra, nota prot. 7883 del 04 maggio 2015
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  • 220. Via Eleonora D'angiò terrapieno corteesclusivaall'unità corte esclusiva all'unità cortile sottostante proprietà di terzi - 3.00 + 0.00 pozzo perdente autorimessa altroedificioproprietàditerzi proprietàPELFINImmobiliares.r.l. ipotizzata ipotizzata ipotizzata ipotizzata ipotizzata ipotizzata ipotizzata ipotizzata wc wc wc PIANTA PIANO INTERRATO STATO DI FATTO 17_06_2015data elaborato oggetto il progettista il committente AL COMUNE DI CATANIA T1 PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE PRIMARIA SCARICHI CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO EMAIL: alfiogreco@ymail.com PEC: alfio.greco@pec.it CF: GRCLNT84E15L682Q P.IVA: 05232100874 - AEROFOTOGRAMMETRIA STATO DI FATTO LEGENDA tubature scarico acque nere_ipotizzate scala 1:100 ipotizzata ipotizzata AEROFOTOGRAMMETRIA INDICAZIONE AREA OGGETTO D'INTERVENTO scala 1:10.000 - PIANTA SEMINTERRATO presunta colonna di scarico acque nere e bianche colonna di scarico acque nere e bianche colonna di scarico acque piovane ovest nord
  • 221. C87 C30 C30 C45 C45 B45 B45 ISP ISP B45ISP C45 B45ISP C87 ISP C45C45 C87 C87 ISP C87 ISP B45ISP C45 B45ISP C87 ISP C45 C87 ISP C45 B45 ISP ISP C87 ISP BV BVISP C45 ISP C45 ISP C87 ISP C45 ISP ISP C45 ISP C45 C87C45 C87 ISP B45 ISP B45 ISP ISP C87ISP C45 C45 B45 ISP C87ISPC45 B45 ISP C87 ISP B45 ISP B45ISPISPISP T ISP C45 ISP ISP ISP C45 C45B45 ISP ISPISP ISPC45 B45 ISP B45 ISP ISP B45 ISP ISP C87 ISP ISP ISP C45 C45 ISP C45BV C45 C45 BV C45 C45 C45 BV C45 T T ISP ISP B45 B45ISP B45 B45ISP BV T T B45 B45 B45ISP B45ISP ISP C45 ISP ISP C45 C45 C45 B45 T C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 ISP C45 C87 C87 ISP C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45 C45C45 C45 C45 T T C45 C45 ISP C45 T T C45 C45 ISP C45 C87 ISP C45 C45 C45 C45 C45 C45 ISP 2,72 P20 FOSSA IMHOFF 2 P8 P6 pozzo perdente Z1 -30.0cm Z2 Z3 Z4 Z5 P1 pozzetto di allaccio in pubblica fognatura P5P3 P2 P4 P10 P19 Z6 P22 P23 P24 P25 valvola antiriflusso alla pubblica fognatura Ø int. 2.40m h. 3.00m FOSSA IMHOFF 1 Ø int. 2.40m h. 3.00m P26 Ø200 P19P18P17 P9 P11 P12 P13 P14 P15 P16 P21 PC6 PC5 PC2 PC1 PC4 PC3 PC7 PC8 PC9 PC10 PC11 PC12 PC13 PC14 PC15 Via Eleonora D'angiò autorimessa presunta colonna di scarico acque nere e bianche SCHEMA DEL PROGETTO fossa imhoff pozzetto d'ispezione acque nere e bianche 25_06_2015data elaborato oggetto il progettista il committente T2 PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE PRIMARIA SCARICHI CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO EMAIL: alfiogreco@ymail.com PEC: alfio.greco@pec.it CF: GRCLNT84E15L682Q P.IVA: 05232100874 - PIANTA SEMINTERRATO PROGETTO LEGENDA AL COMUNE DI CATANIA tubature interrate_tubi di scarico acque nere tubature scarico acque piovane verso di deflusso delle acque Presdisposizione allaccio alla rete fognaria comunale c22% g1 g2 g3 e1e2e3 Predisposizione allaccio alla rete fognaria comunale; Tubature da realizzarsi in un secondo momento, in concomitanza a futuri lavori di ristrutturazione dell'immobile tubature presunte acque nere colonna di scarico acque nere e bianche f1 Ø 100 2% f2; Ø150;2% f3;Ø150f4;Ø200 f5 ; Ø 200 ; 2% f6 f7 f8 c0 2% ispezione colonna di scarico d16 e4 pompa di rilancio f10 pozzetto d'ispezione acque piovane schema impianto m1 m2 m3 m4 m5 c1 2% e5 e6 valvola anti riflusso colonna di scarico acque piovane tubature di ritorno acque nere e acque bianche predisposizione allacciamento delle acque piovane alle tubature delle acque bianche curva chiusa - 87° 30 curva aperta - 30° curva aperta - 45° braga semplice - 45° ispezione lineare bragga a doppia V tappo a vite isp.+ guarnizione presunto pozzetto d'ispezione acque nere e bianche ! Ø 110 c0 Ø 75Ø 110 c1 Ø 75 Ø110 c2 Ø75 c3 2% Ø 110 c3 Ø 90 c5 2% Ø 110 c5 Ø 75 c42%Ø110 c4Ø90 c62%Ø110 c6Ø110 c7 2% Ø 110 c7 Ø 110 c8 2% Ø 110 c8 Ø 110 c92% Ø110 c9 Ø110 c103%Ø110 c10Ø1103% a13% Ø200 a1Ø110 a22%Ø200 a2Ø110 b12%Ø110 b1Ø90 b22%Ø110 b2Ø90 b3 2% Ø 110 b3 Ø 110 tubature interrate_tubi di scarico acque bianche tubature presunte acque bianche b42%Ø110 b4Ø90 b5 Ø 90 b5 Ø 110 b6 Ø 110 b6 2% Ø 110 b7 2% Ø 110 b7 Ø 110 b8 ; 2% ; Ø 110 b8 ;2% ; Ø 110 d3 2% Ø 110 d3 Ø 90 d42%Ø110 d4Ø90 d6 2% Ø 110 d6 Ø 110 d52% Ø110 d5Ø90 d72%Ø110 d7Ø110 d8 2% Ø 110 d8 Ø 160 d9 2% Ø 200 d9 Ø 200 d10 2% Ø 200 d10 Ø 200 d11 2% Ø 200 d12 2% Ø 200 d13 2% Ø 200 d14 2% Ø 200 d152% Ø200 f8;Ø150;2%f9;Ø100;2%
  • 222. 1,77 1,00 0,74 0,80 3,01 0,80 3,00 0,80 10,37 0,800,54 1,00 2,04 0,60 5,52 0,60 30,63 1,200,60 4,00 6,52 0,80 6,74 14,73 1,00 0,60 13,87 0,60 0,60 1,21 0,60 1,15 3,01 0,60 12,93 0,60 9,43 0,60 0,60 0,60 1,15 4,52 0,60 0,35 1,11 3,25 0,60 3,24 4,63 0,60 3,24 5,62 0,60 1,22 2,30 0,85 5,43 1,63 3,04 5,80 0,600,88 1,00 1,00 1,00 7,23 0,80 6,71 3,79 0,60 1,00 4,59 0,60 0,97 0,60 2,47 0,60 0,25 3,60 2,69 0,60 0,600,77 0,60 4,49 0,60 1,15 0,60 1,39 0,60 3,18 2,451,28 1,00 5,48 2,84 17,73 6,04 8,39 FOSSA IMHOFF 2 -147.2cm pozzo perdente Ø int. 240cm h. 300cm FOSSA IMHOFF 1 -000.00cm Ø int. 240cm h. 300cm Via Eleonora D'angiò corteesclusivaall'unità corte esclusiva all'unità cortile sottostante proprietà di terzi - 3.00 + 0.00 autorimessa altroedificioproprietàditerzi proprietàPELFINImmobiliares.r.l. wc wc wc PIANTA PIANO INTERRATO PROGETTO 17_06_2015data elaborato oggetto il progettista il committente T3 PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE PRIMARIA SCARICHI CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO EMAIL: alfiogreco@ymail.com PEC: alfio.greco@pec.it CF: GRCLNT84E15L682Q P.IVA: 05232100874 - PIANTA SEMINTERRATO PROGETTO scala 1:100 AL COMUNE DI CATANIA terrapieno traccia dello scavo Le quote altimetriche sono misure relative e non assolute e fanno riferimento al terreno circostante 1 2 3 4 5 6 7 passerella presunta colonna di scarico acque nere e bianche fossa imhoff pozzetto d'ispezione acque nere e bianche LEGENDA tubature interrate_tubi di scarico affiancati, acque nere e acque bianche tubature scarico acque piovane verso di deflusso delle acque Presdisposizione allaccio alla rete fognaria comunale Predisposizione allaccio alla rete fognaria comunale; Tubature da realizzarsi in un secondo momento, in concomitanza a futuri lavori di ristrutturazione dell'immobile tubature presunte, tubi affiancati acque nere/bianche colonna di scarico acque nere e bianche ispezione colonna di scarico pompa di rilancio pozzetto d'ispezione acque piovane valvola anti riflusso colonna di scarico acque piovane tubature di ritorno acque nere e acque bianche predisposizione allacciamento delle acque piovane alle tubature delle acque bianche scavo 150X60cm presunto d'ispezione acque nere e bianche ! ! 0,60
  • 223. 4,10 1,12 13,53 3,89 9,78 5,30 3,20 5,23 3,20 6,22 3,34 2,73 3,74 0,86 5,32 14,51 3,39 1,47 3,62 6,20 2,63 1,09 4,86 30,40 2,01 3,86 5,57 1,10 2,00 14,38 29,13 23,92 14,4715,54 5,80 5,77 4,24 7,44 1,55 17,10 5,17 9,3812,45 1,21 3,64 1,00 1,20 1,00 1,20 3,53 2,65 2,92 1,21 4,40 1,59 0,97 1,22 8,58 20,53 15,72 8,60 1,77 1,00 0,50 6,021,266,021,266,021,267,91 1,56 0,50 1,56 0,50 1,56 0,50 0,73 ZERO di riferimento -30.0cm -55.0cm P20 -50.0cm P19 -70.0cm FOSSA IMHOFF 2 -147.2cm P14 -157.0cm P9 -71.4cm P8 -61.7cm P6 -38.0cm -35.8cm-45.8cm pozzo perdente -232.4cm -44.0cm P21 -80.7cm -70.1cm P1 -66.6cm P12a -101.9cm P18 -97.0cm P17 -108.0cm pozzetto di allaccio in pubblica fognatura P5 -37.5cm P3 -47.8cm P2 -58.4cm P4 -44.8cm P7 -56.4cm P10 -75.4cm P11 -83.1cm P13a -126.9cm P19 -229.4cm P16 -00.0cm P15 -157.0cm P22 -88.5cm P23 -99.0cm P24 -111.4cm P25 -115.4cm valvola antiriflusso alla pubblica fognatura Ø int. 240cm h. 300cm FOSSA IMHOFF 1 -000.00cm 104.7cm -92.6cm -82.1cm Ø int. 240cm h. 300cm P26a -101.9cm P12b -198.0cm P13b -172.6cm P26b -213.8cm Via Eleonora D'angiò corteesclusivaall'unità corte esclusiva all'unità cortile sottostante proprietà di terzi - 3.00 + 0.00 autorimessa altroedificioproprietàditerzi proprietàPELFINImmobiliares.r.l. wc wc wc PIANTA PIANO INTERRATO PROGETTO 17_06_2015data elaborato oggetto il progettista il committente T4 PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE PRIMARIA SCARICHI CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO EMAIL: alfiogreco@ymail.com PEC: alfio.greco@pec.it CF: GRCLNT84E15L682Q P.IVA: 05232100874 - PIANTA SEMINTERRATO PROGETTO LEGENDA scala 1:100 AL COMUNE DI CATANIA terrapieno d2 b3 c2 a1d14 g1 g2 g3 e1e2e3 c8 c10 b7 d1 b5 c0 c3 c4 c5 c6 c7 c9 b1 b2 b8 d6 d7 d8d9d10 d13 b4 a2 b6 d3 d4 d15 e4 scarico acque nere e bianche c1 e5 e6 d5 Le quote altimetriche sono misure relative e non assolute e fanno riferimento al terreno circostante e7 e8 d11 d12 presunta colonna di scarico acque nere e bianche fossa imhoff pozzetto d'ispezione acque nere e bianche tubature interrate_due tubi di scarico affiancati, acque nere e acque bianche verso di deflusso delle acque Presdisposizione allaccio alla rete fognaria comunale Predisposizione allaccio alla rete fognaria comunale; Tubature da realizzarsi in un secondo momento, in concomitanza a futuri lavori di ristrutturazione dell'immobile tubature presunte, tubi affiancati acque nere/bianche colonna di scarico acque nere e bianche ispezione colonna di scarico pompa di rilancio pozzetto d'ispezione acque piovane valvola anti riflusso colonna di scarico acque piovane tubature di ritorno acque nere e acque bianche Dove non specificatamente indicato, le quote sono espresse in metri presunto pozzetto d'ispezione acque nere e bianche ! ! ovest nord
  • 224. 28,00 1,30 14,59 14,99 2,08 22,46 2,08 1,81 29,80 37,20 1,57 1,65 1,57 1,44 2,85 19,28 15,50 1,12 1,89 1,77 1,00 FOSSA IMHOFF 2 -147.2cm pozzo perdente -000.0cm Z1a -50.0cm Z2a -106.0cm Z3 -00.0cm Z4 -00.0cm Z5 -00.0cm Z6 -00.0cm Ø int. 240cm h. 300cm FOSSA IMHOFF 1 -000.00cm Ø int. 240cm h. 300cm Z1b -71.20cm Z2b -109.6cm Via Eleonora D'angiò corteesclusivaall'unità corte esclusiva all'unità cortile sottostante proprietà di terzi - 3.00 + 0.00 autorimessa altroedificioproprietàditerzi proprietàPELFINImmobiliares.r.l. wc wc wc PIANTA PIANO INTERRATO PROGETTO 17_06_2015data elaborato oggetto il progettista il committente T5 PROGETTO PRELIMINARE CHIARIFICAZIONE PRIMARIA SCARICHI CONDOMINIO via Eleonora D'Angiò 73_CATANIA ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO ALFIO ANTONIO ARCH. GRECO EMAIL: alfiogreco@ymail.com PEC: alfio.greco@pec.it CF: GRCLNT84E15L682Q P.IVA: 05232100874 - PIANTA SEMINTERRATO PROGETTO LEGENDA scala 1:100 AL COMUNE DI CATANIA terrapieno f1f2 f3f4 f5 f6 f7 f8 f10 scarico acque piovane m1 m2 m3 m4 m5 Le quote altimetriche sono misure relative e non assolute e fanno riferimento al terreno circostante n1 n2 presunta colonna di scarico acque nere e bianche fossa imhoff pozzetto d'ispezione acque nere e bianche tubature interrate_tubi di scarico affiancati, acque nere e acque bianche tubature scarico acque piovane verso di deflusso delle acque colonna di scarico acque nere e bianche pompa di rilancio pozzetto d'ispezione acque piovane valvola antiriflusso colonna di scarico acque piovane tubature di ritorno acque nere e acque bianche predisposizione allacciamento delle acque piovane alle tubature delle acque bianche Dove non specificatamente indicato, le quote sono espresse in metri presunto pozzetto d'ispezione acque nere e bianche