Sulla base del documento di visioning e di quanto emerso nel percorso di ascolto è stata elaborata una proposta di strategia comunicativa per il marketing territoriale della città e per il nuovo Polo
Polo tecnologico Livorno - Risultati del percorso di ascoltoSimurg_Ricerche
Presentazione dei risultati del percorso di ascolto realizzato nell'ambito del progetto Diversis Gentibus Una nel mese di febbraio 2018 a Livorno, finalizzato alla discussione e alla raccolta di idee e proposte per la realizzazione di un nuovo Polo Tecnologico e il rilancio economico della città.
Il documento riporta una visione strategica dello sviluppo futuro di Livorno, nella quale dovrà inserirsi il nuovo Polo; la visione è stata rielaborata a partire dalle idee e dalle proposte emerse durante il percorso di ascolto, tenendo conto della storia della città, delle sue peculiarità economiche e sociali e delle prospettive di sviluppo locali e internazionali
Polo tecnologico Livorno - Risultati del percorso di ascoltoSimurg_Ricerche
Presentazione dei risultati del percorso di ascolto realizzato nell'ambito del progetto Diversis Gentibus Una nel mese di febbraio 2018 a Livorno, finalizzato alla discussione e alla raccolta di idee e proposte per la realizzazione di un nuovo Polo Tecnologico e il rilancio economico della città.
Il documento riporta una visione strategica dello sviluppo futuro di Livorno, nella quale dovrà inserirsi il nuovo Polo; la visione è stata rielaborata a partire dalle idee e dalle proposte emerse durante il percorso di ascolto, tenendo conto della storia della città, delle sue peculiarità economiche e sociali e delle prospettive di sviluppo locali e internazionali
tuEgo sarà una piattaforma web innovativa, user-friendly ed economica: un DSS altamente tecnologico: una vera e propria “guida digitale” delle città, che migliorerà i servizi ricettivi del nostro Paese. tuEgo sarà un valido strumento per le PA locali: nel nostro caso, testandola inizialmente su Roma, i quindici municipi romani e, in particolar modo, lo Sportello Unico delle Attività Ricettive (SUAR).
Il potenziale dell’offerta turistica e culturale LRD Italia
Analisi di scenario sulle Regioni e i protagonisti italiani
Benchmarking di alcuni casi europei assimilabili
Ricerca LRD Centenaries per ENIT
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Mauro Savini
Stato dell'arte delle politiche nazionali e del contesto dei Comuni italiani in ottica smart city e analisi dell'Osservatorio nazionale ANCI sulle azioni intraprese dai Comuni aderenti
FORUM ICT, Fondazione CUOA, Vicenzaq 8 maggio2013
Between
Misurare, finanziare e realizzare la Smart City
1. Risultati della ricerca “Vicenza+Smart”
2. Come finanziare la Smart City
3. Come possono le città intraprendere un percorso virtuoso
Stati Generali del Turismo Piemonte | Francesco Tapinsassi | MiBACTBTO Educational
Francesco Tapinassi, Direzione Turismo Ministero dei beni e delle attività culturali e turismo MiBACT
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
verso la stesura di un Piano Strategico
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
21 e 22 febbraio 2018
#1 di 8. Canavese, Valli di Lanzo e Chivassese
IVREA | Auditorium Officina H
https://statigenerali.piemonte-turismo.it/portfolio-item/canavese/
TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale - Ottobre 2014BTO Educational
Ottobre 2014
Il documento finale del lavoro del Laboratorio per il Turismo Digitale (TDLab) voluto da MiBACT.
Sezione I
Interoperabilità e Big Data
Sezione II
Sviluppo Digitale
Sezione III
Promozione e Commercializzazione
Documento a cura del Laboratorio per il Turismo Digitale (TDLab), una iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo istituito con Decreto Ministeriale il 3 aprile 2014 con lo scopo di definire e favorire l’attuazione della strategia digitale per il turismo.
piano strategico Turismo Italiano 2020 – e
ribadito nei successivi Piano strategico per la digitalizzazione del turismo italiano e PST (Piano Strategico del
Turismo) 2017-2022 –, ove è stata individuata come
necessità a livello nazionale un approccio innovativo in
materia di turismo e cultura
PIANO STRATEGICO di SVILUPPO del TURISMO - 15 dicembre 2016BTO Educational
Piano Strategico di Sviluppo del Turismo presentato dal Ministro Franceschini al cdm del 15 dicembre 2016.
Il Piano promuove una visione declinata in quattro macrobiettivi:
A. Innovare, specializzare e integrare l’offerta nazionale: realizzazione, in collaborazione con le Regioni, del primo Catalogo dei prodotti e delle destinazioni italiane. Progetti innovativi di formazione delle guide del patrimonio storico e culturale con gli attrattori enogastronomici. Creazione di forme di percorrenza alternative (vie e cammini). Potenziamento dell’attrattività del sistema dei Siti Unesco e delle città della cultura. Incentivi alla fruizione responsabile di contesti paesaggistici diffusi anche attraverso il recupero a fini di ricettività di qualità del patrimonio demaniale dismesso quali fari, case cantoniere e stazioni. Trasformazione dei grandi “landmark” italiani del turismo balneare e delle grandi città d’arte in “porte di accesso” ad altri territori emergenti, dalla grande capacità attrattiva ancora non espressa.
B. Accrescere la competitività del sistema turistico: intermodalità tramite collegamento dei nodi dell’AV (le Frecce) con le destinazioni di città d’arte tramite trasporto su gomma; valorizzazione delle ferrovie storiche in percorsi turistici; rifinanziamento del tax credit ristrutturazione per i prossimi tre anni; semplificazione e armonizzazione del sistema normativo; promozione dell’innovazione e della digitalizzazione.
C. Sviluppare un marketing efficace e innovativo in collaborazione con Enit con il progetto “Porte d’Italia” che valorizza gli hub di ingresso al paese tramite strumenti di comunicazione, tra cui il WIFI unico nazionale. Particolare attenzione sarà dedicata alla valorizzazione dei Siti Unesco, grazie anche ad alcuni gemellaggi con i siti cinesi.
D. Realizzare una governance efficiente e partecipata per elaborare il Piano e le politiche turistiche : realizzazione di cruscotti previsionali con utilizzo di Big Data di andamento del settore, in accordo con Istat, Regioni e Enit.
Le azioni previste dal Piano si basano su tre principi trasversali, declinati in ogni ambito: sostenibilità, innovazione e accessibilità.
Le azioni previste dal Piano si basano su tre principi trasversali, declinati in ogni ambito:
1) sostenibilità
2) innovazione
3) accessibilità.
Piano Strategico di Sviluppo del Turismo | PST 2017 - 2022 | 17 febbraio 2017BTO Educational
Piano Strategico di Sviluppo del Turismo
Approvato in Consiglio dei Ministri il 17 febbraio 2017
PRINCIPI TRASVERSALI
L’intero sistema delle strategie, degli obiettivi e degli interventi del Piano è stato disegnato e attuato nel rispetto di tre principi trasversali:
A. Sostenibilità: strategie, interventi e azioni del PST devono contribuire a rafforzare sistematicamente la sostenibilità del turismo, nelle sue diverse accezioni relative ad ambiente, territorio, salvaguardia del patrimonio,
sistema socioeconomico, cultura e cittadinanza.
B. Innovazione: strategie, interventi e azioni del PST devono contribuire a innovare sistematicamente prodotti, processi, tecnologie e organizzazione dell’attività turistica, a innovare il mercato e le modalità di fruizione, a creare competenze nuove e più avanzate, a supportare la rivoluzione digitale e a rendere più integrata e interoperabile la governance del settore turistico.
C. Accessibilità/permeabilità fisica e culturale: strategie, interventi e azioni del PST devono contribuire a rafforzare sistematicamente l’accessibilità fisica e culturale dei luoghi e dei territori aperti alla valorizzazione turistica. Questo termine ha diverse accezioni, che riguardano: l’accessibilità alla fruizione
turistica per tutte le persone senza distinzione alla loro condizione di età o di salute; l’accessibilità di luoghi e territori attraverso sistemi di mobilità sostenibile; la possibilità data ai visitatori di comprendere e interpretare la storia, la complessità e la varietà del patrimonio visitato (permeabilità culturale).
OBIETTIVI GENERALI
Gli Obiettivi generali sono definiti in funzione della realizzazione della visione. In sostanza, per raggiungere lo scenario desiderato, le strategie (e il PST) devono porsi quattro grandi obiettivi, che sono:
A. Innovare, specializzare e integrare l’offerta nazionale
B. Accrescere la competitività del sistema turistico
C. Sviluppare un marketing efficace e innovativo
D. Realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del Piano e delle politiche turistiche
Frutto di un processo di partecipazione avviato per la prima volta in Italia dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) attraverso la Direzione Generale Turismo, il nuovo Piano Strategico del Turismo 2017- 2022 elabora un grande patrimonio di idee e proposte - acquisito anche grazie all’utilizzo di strumenti digitali e basato su una ‘governance partecipata’ - che proseguirà nei mesi e negli anni futuri, per monitorare la realizzazione degli interventi e consentire un continuo miglioramento del Piano stesso.
Per saperne di più: www.pst.beniculturali.it
L’azione di recupero delle aree degradate. Il Master Plan e le gare di lavori per il recupero dell'area dei Vecchi Macelli nel Forte San Pietro d'Alcantara. Un intervento strategico per la riqualificazione dell'intero comparto nord di Livorno
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Francesco Tapinassi, Direzione Turismo Ministero dei beni e delle attività culturali e turismo MiBACT
Stati Generali del Turismo per il Piemonte
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https://statigenerali.piemonte-turismo.it/
21 e 22 febbraio 2018
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IVREA | Auditorium Officina H
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TDLab - Laboratorio per il Turismo Digitale - Ottobre 2014BTO Educational
Ottobre 2014
Il documento finale del lavoro del Laboratorio per il Turismo Digitale (TDLab) voluto da MiBACT.
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Interoperabilità e Big Data
Sezione II
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Sezione III
Promozione e Commercializzazione
Documento a cura del Laboratorio per il Turismo Digitale (TDLab), una iniziativa del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo istituito con Decreto Ministeriale il 3 aprile 2014 con lo scopo di definire e favorire l’attuazione della strategia digitale per il turismo.
piano strategico Turismo Italiano 2020 – e
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Turismo) 2017-2022 –, ove è stata individuata come
necessità a livello nazionale un approccio innovativo in
materia di turismo e cultura
PIANO STRATEGICO di SVILUPPO del TURISMO - 15 dicembre 2016BTO Educational
Piano Strategico di Sviluppo del Turismo presentato dal Ministro Franceschini al cdm del 15 dicembre 2016.
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A. Innovare, specializzare e integrare l’offerta nazionale: realizzazione, in collaborazione con le Regioni, del primo Catalogo dei prodotti e delle destinazioni italiane. Progetti innovativi di formazione delle guide del patrimonio storico e culturale con gli attrattori enogastronomici. Creazione di forme di percorrenza alternative (vie e cammini). Potenziamento dell’attrattività del sistema dei Siti Unesco e delle città della cultura. Incentivi alla fruizione responsabile di contesti paesaggistici diffusi anche attraverso il recupero a fini di ricettività di qualità del patrimonio demaniale dismesso quali fari, case cantoniere e stazioni. Trasformazione dei grandi “landmark” italiani del turismo balneare e delle grandi città d’arte in “porte di accesso” ad altri territori emergenti, dalla grande capacità attrattiva ancora non espressa.
B. Accrescere la competitività del sistema turistico: intermodalità tramite collegamento dei nodi dell’AV (le Frecce) con le destinazioni di città d’arte tramite trasporto su gomma; valorizzazione delle ferrovie storiche in percorsi turistici; rifinanziamento del tax credit ristrutturazione per i prossimi tre anni; semplificazione e armonizzazione del sistema normativo; promozione dell’innovazione e della digitalizzazione.
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D. Realizzare una governance efficiente e partecipata per elaborare il Piano e le politiche turistiche : realizzazione di cruscotti previsionali con utilizzo di Big Data di andamento del settore, in accordo con Istat, Regioni e Enit.
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Piano Strategico di Sviluppo del Turismo | PST 2017 - 2022 | 17 febbraio 2017BTO Educational
Piano Strategico di Sviluppo del Turismo
Approvato in Consiglio dei Ministri il 17 febbraio 2017
PRINCIPI TRASVERSALI
L’intero sistema delle strategie, degli obiettivi e degli interventi del Piano è stato disegnato e attuato nel rispetto di tre principi trasversali:
A. Sostenibilità: strategie, interventi e azioni del PST devono contribuire a rafforzare sistematicamente la sostenibilità del turismo, nelle sue diverse accezioni relative ad ambiente, territorio, salvaguardia del patrimonio,
sistema socioeconomico, cultura e cittadinanza.
B. Innovazione: strategie, interventi e azioni del PST devono contribuire a innovare sistematicamente prodotti, processi, tecnologie e organizzazione dell’attività turistica, a innovare il mercato e le modalità di fruizione, a creare competenze nuove e più avanzate, a supportare la rivoluzione digitale e a rendere più integrata e interoperabile la governance del settore turistico.
C. Accessibilità/permeabilità fisica e culturale: strategie, interventi e azioni del PST devono contribuire a rafforzare sistematicamente l’accessibilità fisica e culturale dei luoghi e dei territori aperti alla valorizzazione turistica. Questo termine ha diverse accezioni, che riguardano: l’accessibilità alla fruizione
turistica per tutte le persone senza distinzione alla loro condizione di età o di salute; l’accessibilità di luoghi e territori attraverso sistemi di mobilità sostenibile; la possibilità data ai visitatori di comprendere e interpretare la storia, la complessità e la varietà del patrimonio visitato (permeabilità culturale).
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B. Accrescere la competitività del sistema turistico
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D. Realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del Piano e delle politiche turistiche
Frutto di un processo di partecipazione avviato per la prima volta in Italia dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) attraverso la Direzione Generale Turismo, il nuovo Piano Strategico del Turismo 2017- 2022 elabora un grande patrimonio di idee e proposte - acquisito anche grazie all’utilizzo di strumenti digitali e basato su una ‘governance partecipata’ - che proseguirà nei mesi e negli anni futuri, per monitorare la realizzazione degli interventi e consentire un continuo miglioramento del Piano stesso.
Per saperne di più: www.pst.beniculturali.it
L’azione di recupero delle aree degradate. Il Master Plan e le gare di lavori per il recupero dell'area dei Vecchi Macelli nel Forte San Pietro d'Alcantara. Un intervento strategico per la riqualificazione dell'intero comparto nord di Livorno
Il documento contiene l'analisi delle proposte pervenute in risposta all'avviso comunale per idee e proposte per il nuovo Polo tecnologico livornese. Vengono descritte e analizzate alcune delle proposte più strutturate; le singole proposte sono riportate integralmente in appendice al documento.
Il documento descrive le opzioni emerse dal percorso di ascolto e dagli studi preliminari. Sui punti fondamentali in discussione vengono presentate le diverse ipotesi alternative sottoposte all'esame dell'Amministrazione Comunale; vengono inoltre delineate le caratteristiche e i contenuti dello studio di fattibilità finale.
Come funziona la APP - CdV sviluppata per il Comune di LuccaSimurg_Ricerche
CDV - Lucca realizzata su commissione del Comune di Lucca, è un’applicazione client-server con contenuti specifici pubblicati nell’app in tempo reale appena questi vengono resi disponibili sul lato server. È dotata inoltre di funzioni per contenuti “push” ossia che appaiono come notifiche nello smartphone. L’app disponibile gratuitamente nei negozi virtuali Apple Store e Google Play e funziona indistintamente sui sistemi iOS e Android adattandosi alla grafica nativa dei sistemi operativi, per questo può avere aspetti leggermente differenti fra i due.
Polo tecnologico Livorno - Diversis gentibus unaSimurg_Ricerche
Conferenza stampa del 13-12-2017 per la presentazione del progetto "Diversis gentibus una", un percorso di ascolto e studio di fattibilità finalizzato alla costruzione di un nuovo Polo Tecnologico diffuso, nella città di Livorno. Le aree interessate sono:
- Forte San Pietro - Vecchi Macelli
- Villa Morazzana
- Magazzini comunali di via Galilei
1. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1.4) Marzo 2018 1
Deliberable n. 19 (WP 2)
Strategia per la comunicazione
Ipotesi e linee guida per la comunicazione di una nuova immagine
della città e del Polo Tecnologico
2. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 2
Modifiche e aggiornamenti
Versione Data Descrizione Autore
1.1 1-3-2018 Prima bozza Annalisa Giachi - PromoPA
1.2 12-3-2018 Bozza da consegnare Moreno Toigo - Simurg
1.3. 19-3-2018 Bozza revisionata Annalisa Giachi - PromoPA
1.4 20-3-2018 Revisione finale Moreno Toigo - Simurg
3. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 3
Sommario
1 Gli obiettivi della Strategia di Comunicazione ...................................................................................... 4
2 “Made in Livorno”: la creatività che può diventare eccellenza ........................................................... 5
2.1 L’attrattività di Livorno: spunti e input emersi dal percorso di ascolto ............................................... 5
2.2 Livorno e il contesto regionale di riferimento: i fattori localizzativi specifici sul piano economico.. 6
2.3 Gli elementi di attrattività specifici dei diversi settori produttivi.......................................................... 7
2.3.1 Economia verde e blu .................................................................................................................... 7
2.3.2 Manifattura e ICT ........................................................................................................................... 8
2.3.3 Logistica e nautica ......................................................................................................................... 9
2.3.4 Impresa creativa ............................................................................................................................ 9
3 Linee guida della strategia di comunicazione del Polo tecnologico ................................................ 11
3.1 A chi comunicare ............................................................................................................................. 11
3.1.1 Imprese........................................................................................................................................ 11
3.1.2 Soggetti che svolgono ricerca...................................................................................................... 11
3.1.3 Soggetti che svolgono trasferimento tecnologico ........................................................................ 11
3.1.4 Soggetti finanziatori ..................................................................................................................... 12
3.2 Cosa comunicare: un Polo tecnologico o qualcosa di diverso? ...................................................... 12
4 Gli Strumenti di comunicazione............................................................................................................ 13
4.1 Nuovo logo del polo tecnologico come laboratorio di innovazione urbana ..................................... 13
4.2 Social media management .............................................................................................................. 13
4.3 Attività di ufficio stampa ................................................................................................................... 15
4.4 Attività di networking e gestione delle relazioni............................................................................... 15
4.5 I livornesi nel mondo........................................................................................................................ 15
4. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 4
1 Gli obiettivi della Strategia di Comunicazione
La strategia di comunicazione si pone i seguenti obiettivi:
1. valorizzare gli elementi di attrattività della città di Livorno dal punto di vista non solo
economico ma anche sociale e culturale;
2. promuovere un’idea positiva dello sviluppo della città, che parta dalla valorizzazione delle
sue radici culturali e identitarie ma al tempo stesso veicoli un’idea di apertura all’esterno,
di predisposizione all’innovazione, di “intercettazione” delle dinamiche e dei trend
internazionali;
3. comunicare il progetto di Polo Tecnologico come “Polo Diffuso” caratterizzato da vocazioni
eterogenee ma integrate, con poli infrastrutturali dedicati ma al contempo in grado di
valorizzare tutto il territorio cittadino.
Nel quadro finora descritto, il presente documento:
a) identifica gli elementi di attrattività generali e specifici della città di Livorno e dell’area
costiera;
b) identifica le linee guida della strategia di comunicazione del territorio e del futuro Polo
tecnologico
c) approfondisce l’analisi di alcuni strumenti che saranno alla base di una comunicazione
innovativa ed efficace.
5. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 5
2 “Made in Livorno”: la creatività che può diventare eccellenza
2.1 L’attrattività di Livorno: spunti e input emersi dal percorso di ascolto
Le specificità della Città di Livorno nell’ambito del sistema di attrattività posso essere riconosciute
in numerosi vantaggi localizzativi sia per le imprese sia per i cittadini. Sul piano dell’attività di
impresa, la presenza di asset logistici e infrastrutturali, di servizi qualificati, di costi contenuti di
investimento, sono elementi particolarmente interessanti e competitivi per chi cerca insediamenti
in sistemi territoriali evoluti. Sul piano della qualità della vita, Livorno è senza dubbio una città nella
quale “si vive bene” e il cui genius loci può rappresentare un elemento di attrattività specifico per
chi viene da fuori. Il percorso di ascolto condotto nel mese di febbraio ha fatto emergere molti
spunti e riflessioni interessanti circa la capacità di Livorno di essere attrattiva all’esterno. Si riportano
di seguito alcuni input emersi rielaborati in logica swot:
Punti di forza Punti di debolezza
Materiali
Porto e aree produttive giù urbanizzate
Presenza di poli universitari
Logistica (strade, ferrovia, aeroporto…)
Ottima Posizione geografica
Asset turistico-culturale (potenzialità di
investimento)
Immateriali
Capacità di reagire e determinazione,
Amore per la città
Creatività e fantasia
Pensiero “laterale”
Porto e aree da bonificare
Debolezza e frammentazione
istituzionale
Burocrazia
Difficoltà di comunicazione tra
componenti sociali ed economiche
Mentalità: provincialismo,
immobilismo, disfattismo
Mancanza della cultura dell’accoglienza
Opportunità Minacce
Turismo, crociere
Traffico container
Piattaforma Europa
Zona franca
Sviluppo, ricerca e università a Livorno
Impresa predatoria, rischio di svendere
il territorio
Grandi multinazionali del turismo (es.
Starbucks, AirBnB…)
Ritardi negli investimenti
Modelli di Polo tecnologico che non
funzionano
6. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 6
2.2 Livorno e il contesto regionale di riferimento: i fattori localizzativi
specifici sul piano economico
Livorno si colloca in una regione, la Toscana, che si classifica come prima tra le regioni d’Europa del
sud in termini di strategie su Investimenti Diretti Esteri (IDE), secondo la classica “fDi – European
Cities and Regions of the Future Rankings” redatta in maniera indipendente ogni due anni da “FDI
magazine”, che compara dati e informazioni di 468 locations, tra città e regioni europee.
La Toscana ha conquistato ottime posizioni anche in altre categorie: seconda miglior regione sud-
europea come destinazione di investimento; quinta tra le regioni europee di media grandezza per
le strategie su attrazione investimenti; decima come destinazione di investimento.
In questo contesto Livorno ha delle peculiarità specifiche:
1. Una Posizione geografica di grande interesse logistico tra Mediterraneo, Nord e Centro-sud
d’Italia
2. È un’ area inserita in un contesto regionale di elevata qualità della vita
3. Un’ottima dotazione infrastrutturale e sistema logistico integrato
4. La presenza di Università e centri di ricerca specializzati
5. Un’offerta localizzativa attrezzata e competitiva
6. Una Vocazione e tradizione industriale
7. La disponibilità locale di manodopera specializzata
Di seguito si dettagliano le caratteristiche dei fattori localizzativi specifici:
1. Accessibilità ed ottima dotazione infrastrutturale
La posizione geografica del territorio è baricentrica ed offre un’ottima dotazione infrastrutturale
tramite:
la rete stradale, con l’ A12 verso Genova, l’A11 e SGC Firenze/Pisa/Livorno che si immettono
sulla A1;
la rete ferroviaria: dorsale tirrenica Genova-Roma; dorsale centrale Milano-Napoli tramite
collegamento con Firenze. Le linee sono tutte servite con treni ad alta velocità;
l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa (18 km di distanza);
il Porto, che è il sesto porto commerciale italiano, il primo della Toscana.
2. Alta qualità della vita
Livorno è al diciassettesimo posto tra tutte le province italiane come qualità della vita1.
E’ un luogo piacevole dove vivere per il suo contesto relazionale, ambientale (Parco delle Colline
livornesi; Parco dell’Arcipelago Toscano; Museo di storia naturale del Mediterraneo, Acquario), e il
1
Dati 2017, fonte: http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2017_dati/home.shtml
7. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 7
patrimonio artistico e culturale, a cui si va ad aggiungere la vicinanza ai centri d’arte toscani (Pisa,
Volterra, Firenze) ed un clima mite per la gran parte dell’anno.
3. Università e centri di ricerca specializzati
La ricerca nell’area livornese si sviluppa in modo articolato e ricco sfruttando una serie di condizioni
favorevolI: dalla integrazione con specializzazioni produttive locali e regionali alla capacità di fare
rete, dalla prossimità e presenza di Università ed i centri di ricerca e di innovazione alla disponibilità
di risorse qualificate formatesi nelle strutture scolastiche ed universitarie del territorio (un caso
emblematico è quello del Dipartimento di informatica dell’Università di Pisa). Inoltre, di
fondamentale importanza è la presenza di importanti centri di ricerca nazionali, tra i quali ISPRA,
CNR, CIBM, ENEA.
4. Territorio a vocazione industriale
L’area livornese è sempre stata dalle sue origini luogo di interconnessione logistica per scambi
commerciali e di importanti insediamenti produttivi su più specializzazioni produttive. L’area ospita
un denso ed articolato sistema di PMI con oltre 15mila imprese registrate, trainato anche dalla
spinta imprenditoriale dei nuovi cluster (ICT, High Tech, Green Economy). Ma soprattutto Livorno
vede la presenza radicata di grandi multinazionali nazionali ed internazionali molte dei quali leader
nei propri segmenti di mercato, tra cui Enel, ENI, Azimut Benetti Group, etc.
5. L’offerta immobiliare
Livorno presenta una buona competitività nei costi immobiliari per immobili produttivi,
commerciali, direzionali ed anche residenziali (acquisto e affitto) inferiori anche del 30/40% rispetto
a città quali Firenze e Milano.
Inoltre Livorno gode di un’ottima copertura del territorio in termini di fibre ottiche con una
prospettiva a medio termine di ulteriore e consistente ampliamento.
Le maggiori compagnie italiane di telecomunicazioni stanno infatti investendo sulla copertura del
territorio e della città con le fibre ottiche: il Centro, via dei Condotti Vecchi, Vallin Buio, Pian di Rota,
via della Padula, Vecchio Dazio, Ardenza e Calafuria, nonché le località di Salviano sono solo degli
esempi di prossima espansione delle fibre ottiche in una città che ambisce ad un primato di
cablatura nella comparazione nazionale e non solo.
2.3 Gli elementi di attrattività specifici dei diversi settori produttivi
2.3.1 Economia verde e blu
Livorno ha eccezionali potenzialità nella filiera della blue e green economy, poiché è forse l’unico
territorio nel quale esiste un ecosistema urbano stabile e naturalmente vocato alle attività legate
al mare e alla sostenibilità ambientale. Tale ecosistema si traduce nella presenza di numerose
8. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 8
realtà in ambito pubblico e privato che insieme coprono tutti i segmenti della filiera, dalla ricerca e
sviluppo alla produzione, dalla scuola e formazione alla commercializzazione dei prodotti:
- Esistenza di centri di ricerca evoluti (7 senati accademici hanno sede a Livorno e lavorano su
queste tematiche)
- presenza di aziende piccole e medio grandi specializzate in tecnologie avanzate a servizio
dell’economia del mare,
- esistenza di scuole di alta formazione (Accademia navale) dove si creano competenze
evolute nel settore
In particolare dal percorso di ascolto sono emerse alcune tematiche particolarmente rilevanti su
cui si stanno costruendo progetti specifici e che potrebbero avere un livello di attrattività molto
alta per chi opera in questo settore:
• Energia dal mare
• Monitoraggio della qualità degli ambienti marini
• Mappatura 3D dei fondali
• Acquacoltura sostenibile
• Decontaminazione di acque, sedimenti e dei terreni
• Robotica per il monitoraggio degli ambienti marini
• Nuovi materiali per la remediation ambientale
• Sinergia con lo sviluppo dell’ecoturismo costiero
Livorno ha dunque tutte le carte per diventare un ”hub di pensiero strategico sui temi dell’economia
green e blu” e un centro di competenza evoluto unico nel suo genere a livello nazionale e
internazionale.
2.3.2 Manifattura e ICT
Il comparto ICT e manifatturiero livornese, analogamente a quello toscano, si presenta come una
realtà dimensionalmente e tecnologicamente eterogenea, ricca di competenze industriali e di
servizi, con picchi di assoluta eccellenza.
Il comparto delle imprese e l’offerta di servizi e produzione di qualità trova sul territorio le condizioni
ideali per sviluppare una supply chain con notevoli opportunità per i) nuovi insediamenti, ii)
partnership e acquisizioni, iii) modernizzazione e refurbishment di aree e stabilimenti, iv)
riallocazione di manodopera qualificata – tali processi devono però essere adeguatamente
innescati. Solo per fare un esempio concreto relativo ad un settore di nicchia ma altamente
tecnologico e trainante, l’iniziativa del Polo Tecnologico di Livorno potrebbe innescare un circolo
virtuoso tra PMI completamente internazionalizzate e di altissima tecnologia operanti nel settore
spazio come Kayser Italia (che si occupa anche di attrezzature per la Stazione Spaziale
Internazionale), e FlyBy (impegnata nel Data Processing di dati di Osservazione della Terra) con la
grande azienda multinazionale italiana Leonardo (ex WASS) impegnata nella difesa e in particolare
negli equipaggiamenti subacquei, per raggiungere attraverso la loro sinergia nuovi mercati come il
9. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 9
monitoraggio e la preservazione dell’ambiente marino, magari di concerto con l’ente di ricerca
ISPRA per la protezione dell’ambiente, tutti enti/aziende già presenti sul territorio.
Con oltre 15.000 PMI, il territorio livornese è dunque ricco di competenze e di aziende
manifatturiere: questa spiccata vocazione industriale non deve essere dispersa ma anzi rappresenta
un fattore attrattivo fondamentale per le imprese che vogliano impegnarsi su certi temi:
Industria 4.0/ Internet of things
Tecnologie dual use, ovvero militari / civili
Valorizzazione delle “lampadine nel cassetto”
D’altro canto, tali competenze, pur se ricche, appaiono dichiaratamente frammentate. Di
conseguenza., il Polo dovrà contribuire a superare tale frammentazione, consentendo alle PMI di
incrementare la propria competitività e redditività, attraverso l’incentivazione all’aggregazione
permanente e non di scopo, e aiutando a creare (con azioni di formazione diretta, o indirettamente
attraverso la sua propria esistenza) una nuova attitudine all’imprenditorialità, anche su scala
internazionale.
Per realizzare questo scopo, il Polo non deve necessariamente essere rappresentato da un unico
luogo fisico, bensì deve costituire un “attrattore di idee e di aziende”, che per sua natura può
risultare anche diffuso sul territorio, attorno a un centro di attrazione.
2.3.3 Logistica e nautica
Il settore della Nautica e della Cantieristica è sicuramente uno dei più rilevanti ed attrattivi per la
città di Livorno. Il 59% delle imprese regionali registrate nei settori della Movimentazione di merci
e passeggeri via mare si trova infatti a Livorno (494 imprese) e il territorio esprime in tutta la filiera
grandi competenze e specializzazioni.
Il percorso di ascolto ha messo in evidenza che vi sono grandi opportunità di investimento in alcuni
comparti specifici, quali:
sensori e telecamere - tracciabilità per la sicurezza
nuovi materiali e trattamenti chimici
filtri per neutralizzare i fumi dalle navi
smantellamento delle navi
creazione di maestri d’asci
2.3.4 Impresa creativa
Livorno è un territorio estremamente fecondo per quanto concerne le attività legate alla filiera della
creatività e da sempre esprime una spiccata vocazione sui temi della cultura, dell’arte,
dell’artigianato di eccellenza, delle manifestazioni artistiche.
Livorno possiede infatti un inestimabile patrimonio materiale e immateriale che nel complesso
alimenta quel concetto di “eredità culturale”, espresso nella Convenzione di Faro del 2005, che
esprime la ricchezza di un territorio, fatto non soltanto di beni fisici, quali quelli che compongono il
10. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 10
patrimonio in senso stretto, ma anche di tradizioni orali, di sensibilità produttiva, di attitudini, saperi
diffuse, competenze soft, che danno vita alla vera identità culturale di una Città.
Ecco perché accanto agli oltre 50 musei e palazzi storici del territorio, occorre aggiungere i 100
atelier d’arte e botteghe artigianali, i 50 eventi ricorrenti nel corso dell’anno e la progettualità in
corso. Sono oltre 20 le associazioni che a vario titolo si occupano di cultura a Livorno, a conferma di
un tessuto sociale vivace dove il Terzo Settore e il volontariato per i beni culturali ha un ruolo
essenziale nella gestione e valorizzazione dei beni.
Il percorso di ascolto ha messo in evidenza che vi sono grandi opportunità di investimento in alcuni
comparti specifici, quali:
A. La creazione di un brand Livorno come destinatione turistica, cioè sviluppare un’ immagine
turistico culturale della città di Livorno collegata a servizi e prodotti di qualità. Ciò significa
dar vita ad un'innovativa rete di comunicazione del settore turistico livornese, attraverso
l'utilizzo di nuovi software e altre ICT, portata avanti dalle aziende dell'indotto turistico,
coordinata da enti pubblici e realtà esterne competenti, che permetta un' "indicizzazione
globale" di Livorno come metà turistica alternativa.
B. Agire sul nesso cultura-sviluppo tecnologico, che significa:
Sviluppare una rete di cooperazione tra imprese tecnologiche e imprese culturali,
accentrando i servizi per una ottimizzazione dei costi;
Creare laboratori open-space dove poter lanciare nuove imprese che lavorino sull tecnologie
digitali applicate alla filiera turismo-cultura;
Valorizzare la filiera dell’artigianato di qualità recuperando le attività di natura artigianale
con forte legame alla tradizione ma innestandole in circuiti di innovazione tecnologica e
digitale;
C. Agire sul tema dell’innovazione sociale, che significa:
Promuovere il recupero, il riuso spazi abbandonati o inutilizzati in centro per sviluppo e
valorizzazione servizi e attrazioni cittadine (es: recupero ex Cinema Grande e/o parcheggio
ex Odeon per trasferimento Mercatino Americano).
Recuperare spazi industriali dimessi per svolgimento attività produttive evolute, come il
trattamento e trasformazione delle merci in transito dalle strutture portuali.
11. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 11
3 Linee guida della strategia di comunicazione del Polo
tecnologico
3.1 A chi comunicare
Nell’ambito dei fattori di competitività del territorio sopra delineati, la strategia di comunicazione
di quello che sarà il nuovo Polo tecnologico si rivolge ai seguenti target group:
3.1.1 Imprese
Il Polo di rivolge a tutte le imprese del territorio o fuori dal territorio interessate ad investire in
modo stabile e continuativo nei settori distintivi e caratterizzanti al città di Livorno, cioè:
logistica ed economia del mare
manifattura e tecnologie
blue economy e green economy
industrie della creatività
3.1.2 Soggetti che svolgono trasferimento tecnologico
Analogamente saranno coinvolti tutti i soggetti che svolgono attività di trasferimento tecnologico in
Toscana e fuori dal territorio regionale:
Università e ai centri di ricerca, che in linea generale producono attività di ricerca ma si
occupano in genere anche di trasferimento
i Centri servizi aderenti alla Tecnorete, i poli scientifico tecnologici, i parchi scientifici, i
distretti tecnologici e tutte le tipologie di aggregazione che in italia hanno dato risultati
significativi.
i 12 distretti tecnologici della Regione Toscana, con cui il nuovo Polo tecnologico dovrà
coordinarsi e collaborare in modo sistematico e organizzato;
alcuni PST extra - regionali con cui l’RTI ha rapporti consolidati (es. Sardegna Ricerche in
Sardegna, Area Science Park di Trieste Technopolis in Puglia;
i parchi tecnologici internazionali ed europei
3.1.3 Soggetti che svolgono ricerca
Parallelamente alle imprese, il Polo si rivolge anche a tutti i soggetti che produco e svolgono attività
di ricerca, tra i quali si possono citare:
tutte le università e i centri di ricerca che operano nei 4 settori di interesse in Toscana, con
l’obiettivo di avviare con loro sinergie, rapporti di collaborazione, network operativi di
imprese
le università e i centri di ricerca fuori regione che hanno competenze ed esperienze dedicate
sui 4 settori (es. Enea, CNR e istituti correlati), con l’obiettivo di comprendere quali sono le
12. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 12
frontiere dell’innovazione nei diversi settori e svolgere analisi di “foresight tecnologico” per
identificare i fabbisogni del mercato
3.1.4 Soggetti finanziatori
Un’altra tipologia di soggetto chiave che dovrà essere coinvolta nella strategia di comunicazione
riguarda i soggetti finanziatori, cioè coloro che direttamente o indirettamente potranno dare un
contributo alla sostenibilità economica e finanziaria del progetto investendo o nel Polo tecnologico
in quanto tale o nelle imprese che si insedieranno sul territorio. Tra questi soggetti, ricordiamo:
venture capitalist
business angels
istituti di credito
fondazioni bancarie
Regione Toscana
Ministero per lo sviluppo Economico
Invitalia
soggetti attivabili presso la Commissione Europea in grado di evidenziare le opportunità di
finanziamento legate ai programmi di ricerca e trasferimento tecnologica (a partire da
Horizon 2020)
3.2 Cosa comunicare: un Polo tecnologico o qualcosa di diverso?
Il percorso di ascolto e il confronto avuto con tutti gli stakeholder pubblici e privati coinvolti a vario
titolo nel progetto del Polo tecnologico ha portato a ritenere inadeguato il termine “polo
tecnologico” per il progetto che si intende portare avanti.
Quello che Livorno vuole riuscire a creare non è un polo tecnologico in senso tradizionale, nel quale
l’investimento immobiliare si abbina a forme più o meno evolute di incentivazione alle imprese, ma
un ecosistema urbano innovativo, o meglio un laboratorio di innovazione urbana basato sulla
sinergia pubblico-privato e sulla creazione di condizioni ambientali che rendano appetibile e
interessante per le aziende restare in modo stabile sul territorio, a prescindere dai sistemi di
incentivazione esistenti.
Questo concetto, fortemente innovativo, dovrà tradursi in un nuovo logo che possa esprimere
questa idea della città e degli obiettivi che si perseguono.
13. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 13
4 Gli Strumenti di comunicazione
La strategia comunicazione, per essere davvero innovativa, dovrà avere una forte connotazione
digital ed essere basata su alcuni concetti chiave:
multicanalità: utilizzo di canali di comunicazione digitali (piattaforme social, campagne
fotografiche e video, ecc.) per intercettare un target ampio di imprese a livello nazionale;
relazione: costruzione di relazioni, volte a uno scambio aperto e costruttivo tra il costituendo
polo e la comunità ampia dei soggetti pubblici e privati coinvolti a vario titolo nei processi di
innovazione;
ascolto: ascolto dei fabbisogni effettivi delle imprese, al fine di orientare al meglio i
contenuti dello studio di fattibilità;
L'attività di comunicazione del Polo sarà articolata in diverse fasi e modalità operative, studiate per
seguire la logica dell’integrazione fra i diversi strumenti di comunicazione:
1. predisposizione del nuovo logo e dell’immagine coordinata;
2. attivazione canali social e attività di social media management;
3. attività di ufficio stampa;
4. attività di networking e gestione delle relazioni;
5. I Livornesi nel mondo
4.1 Nuovo logo del polo tecnologico come laboratorio di innovazione
urbana
A partire dal messaggio contenuto in “Diversis Gentibus Una” sarà necessario elaborare il logo vero
e proprio del Polo tecnologico.
Il nuovo logo che potrebbe essere definito, come suggerito nel percorso di ascolto, anche attraverso
un concorso di idee aperto alla città e alle scuole, dovrà essere in grado di comunicare l’obiettivo
strategico del progetto, che è quello di fare di Livorno:
- un centro di competenza e di sperimentazione;
- un laboratorio di innovazioni in ambito urbano.
Le parole chiave che sono state indicate come fondamentali per la comunicazione del Polo
tecnologico sono:
innovazione
integrazione
tecnologia
unione
elementi naturali e culturali di Livorno (es. mare)
Al fine di non utilizzare l’espressione "polo tecnologico", sono stati suggeriti i seguenti nomi
alternativi, più o meno efficaci:
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Polo Diffuso Multirisorse
Innovation centre
I canali dell’innovazione
Centro delle tecnologie abilitanti
PoLIV
Innovation/Creativity Workshop
Livorno Euromediterranea
I 4 mori
Polimm
Limew
FuturLi
MextLi
SmartLi
Lismart
Gentibus valley
Diversis Gentibus Una – DGU
PiùLivorno
4.2 Attivazione pagine social e attività di social media management
I social network hanno ad oggi un ruolo fondamentale nella comunicazione, non solo per le nuove
generazioni digitali e la comunicazione privata, ma per l’intera popolazione, in qualsiasi ambito,
anche e sempre in maggiore misura in quello istituzionale e ufficiale. È quindi imprescindibile che
una linea di attività tanto specifica e di pubblica utilità come quella del percorso verso il nuovo Polo
Tecnologico della Città di Livorno, debba essere veicolata su canali social, raggiungendo così un
target vasto e diversificato.
I canali social sono già stati aperti in questa fase di Studio di Fattibilità ma dovranno essere alla base
della strategia comunicativa del futuro polo tecnologico.
Pagina Facebook. Facebook è un canale a nostro avviso assolutamente essenziale, perché a
Facebook sono legati i più grandi numeri. Ad oggi si può arrivare quasi al luogo comune “se
non sei su Facebook non esisti”: dal privato cittadino, allo studio di professionisti, agli enti
statali, tutti trovano spazio su questa tipologia di canale. Facebook permette di veicolare
qualsivolglia tipologia di informazione e di spaziare nei linguaggi: si può creare interesse
attraverso immagini intriganti e d’impatto, veicolare notizie a carattere leggero e di costume,
dare spazio a linee fondamentali di sviluppo. Grande pregio di Facebook è che permette la
raggiungibilità di una vasta gamma di interlocutori e possibili stakeholder, tramite una
semplice ricerca. Il pubblico è variegato, ben integrato e fondamentale ai fini di Diversis
Gentibus Una.
Profilo Twitter. L’insediamento e l’utilizzo di twitter nei vari stati europei è del tutto
peculiare: nato come social della comunità per eccellenza e di carattere prettamente ludico
in molti contesti internazionali, in Italia si è sedimentato quale mezzo di comunicazione
15. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 15
istituzionale e molto meno diffuso tra gli utenti privati. Pertanto, proprio in questa veste di
comunicazione più istituzionale verrà utilizzato ai fini del progetto.
Pagina aziendale LinkedIn per i contatti più specifici con il sistema delle imprese.
4.3 Attività di ufficio stampa
Il nuovo Polo dovrà dotarsi di un Ufficio Stampa in grado di gestire tutte le attività inerenti le
relazioni con i media, riguardo alle attività di progetto e agli eventi pubblici pianificati.
L’Ufficio Stampa svolgerà attività a livello locale e nazionale sui mezzi tradizionali di informazione
“off-line” – quotidiani e periodici – e sulle piattaforme web per una comunicazione “on-line” in
grado di raggiungere e stimolare l’interazione e la partecipazione della rete colpendo i target di
riferimento.
4.4 Attività di networking e gestione delle relazioni
Questa linea di attività fa riferimento alla necessità intrinseca del progetto del Polo tecnologico di
costruire e consolidare relazioni istituzionali con i soggetti coinvolti a vario titolo: stakeholder locali,
partner del progetto, associazioni di categoria, imprese, ecc. Il soggetto “animatore “ del Polo sarà
la testa del sistema di governance del progetto e dunque dovrà occuparsi di:
coordinamento continuo;
preparazione dei materiali promozionali necessari;
attrazione di imprese e start up
diffusione dei prodotti, servizi ed eventi legati al progetto;
animazione.
La strategia di comunicazione infine dovrà sviluppare azioni mirate di co-branding: data l’ampia
comunità di soggetti coinvolti a sostegno del progetto, le azioni di co-branding prevedono che tutti
i soggetti coinvolti e interessati possano dar vita ad iniziative di comunicazione mirate e specifiche.
Ciò consente di creare una vera e propria community di progetto attorno alla quale i diversi enti e
soggetti, da un lato, apportano il loro contributo in termini di competenze, imprese, esperienze ma,
dall’altro, ricevono un ritorno evidente in termini di immagine e promozione.
4.5 I livornesi nel mondo
Un focus specifico del Piano di Comunicazione sarà dedicato al tema “Livornesi nel mondo”, che
riguarda cioè i “cervelli” che la città ha esportato all’estero e che oggi ricoprono posizioni lavorative
e sociali che potrebbero avere grande influenza sul Polo e sullo sviluppo della città in generale.
La rete dei Livornesi nel mondo può rappresentare uno straordinario canale promozionale e
comunicativo, poiché attraverso la rete si può far conoscere la città, i sui punti di forza e dunque
16. D18 – Strategia comunicazione (ver. 1) Marzo 2018 16
attivare meccanismi di attrattività basati sul “passa parola” e su reti formali di collegamento e
cooperazione.
Le città che hanno attivato tali reti2 ne hanno fortemente beneficiato sia in termini di ritorni turistici,
sia in termini economici e produttivi, poiché tali reti mettono insieme professionisti e imprenditori
di settori diversi ma accomunati da legami identitari con la città di appartenenza.
Per l’attivazione della Rete “I Livornese nel mondo” è necessario agire su alcune leve stratgeiche:
1) Un concept comunicativo forte basato su una “ call to action” verso tutti coloro che, per
varie ragioni, sono legati alla Città di Livorno e che nei loro diversi ruoli sono chiamati
all’azione, cioè sono stimolati ad individuare progetti, idee, stimoli utili per il territorio
2) Una governance pubblico-privata efficace che deve avere la testa nel sistema di
gestione/animazione del polo;
3) L’utilizzo evoluto degli strumenti comunicativi: la rete dovrebbe essere organizzata e gestita
in modo altamente sofisticato attraverso i canali di social network, incontri periodici e
comunità formali ed informali di scambio
2 Si pensi ad esempio alla “ Réseau Ambassadeurs” di Lione : http://www.onlylyon.com/r%C3%A9seau-ambassadeurs.html,
costituita da ben 22.000 persone che a diverso titolo amano la città di Lione e che ogni giorno nel mondo si scambiano
informazioni e notizie sulla città.