Didattica senza barriere (libro di Andrea Mangiatordi)Simone Aliprandi
Titolo: Didattica senza barriere
Sottotitolo: Universal design, tecnologie e risorse sostenibili
Autore: Andrea Mangiatordi (www.mangiatordi.net)
Editore: ETS -- Collana: Education -- Anno edizione: 2017
Pagine: 124 p., ill. , Brossura -- EAN: 9788846747754
Abstract
L'uso che si può fare delle tecnologie nella didattica è vario, così come sono molto diversi i contesti in cui ci si può trovare a operare. Questo dipende da molteplici aspetti, spesso derivanti dal fatto di coinvolgere persone portatrici di concezioni, pratiche e abilità diverse. Un elemento che invece rimane costante, a prescindere dalla situazione, è il fatto che con le tecnologie digitali sia possibile offrire molteplici possibilità di interazione con i contenuti didattici. Un elemento interessante per tutti, non soltanto per chi ha una difficoltà. Un ambiente di apprendimento che tenga in considerazione la diversità, fin dalla sua progettazione, può fare la differenza in ottica di inclusione. Eppure la realizzazione di risorse digitali accessibili non è sempre semplice né immediata: richiede conoscenza delle problematiche di un contesto, competenza nell'uso degli strumenti, disponibilità di risorse materiali e non. Leggendo queste problematiche attraverso la lente della progettazione universale è possibile anticipare la presenza di barriere nei contesti di apprendimento, individuare possibili soluzioni e metterle in pratica. Questo libro vuole essere una guida in questo senso, con particolare attenzione alla sostenibilità dell'intervento, nella convinzione che per cambiare sia importante una maggiore consapevolezza delle potenzialità presenti negli strumenti e nelle pratiche che già conosciamo. Prefazione di Marco Lazzari.
Tesi laurea Cristian Randieri: TECNICHE DI SOFT COMPUTING PER LA MODELLISTICA...Cristian Randieri PhD
L’approccio classico nella modellizzazione matematica della realtà fisica si basa sull’utilizzo di leggi che descrivono il comportamento del sistema in studio. Tali leggi si esprimono generalmente nella imposizione di condizioni di equilibrio di forze agenti su parti infinitesime del sistema in esame. Le equazioni che così si ricavano sono tipicamente equazioni differenziali alle derivate parziali. Tali modelli però risultano molto complessi e di difficile applicazione quale ad esempio nella previsione degli inquinanti atmosferici. Pertanto molte delle volte non riescono a dare dei risultati in piccola scala ma si riferiscono ad osservazioni macroscopiche del sistema in esame.
Nell’ultimo decennio sono nate alcune tecniche diverse da quelle convenzionali di tipo analitico, per la modellizzazione di sistemi fisici. Ci si riferisce alle tecniche di relative alla fuzzy logic, alle reti neurali artificiali, alle tecniche di ottimizzazione globale (ad esempio algoritmi di ottimizzazione globale ed evoluzionistici) e ai sistemi distribuiti non lineari (ad esempio le CNN) che messe assieme originano una metodologia denominata Soft Computing. Esso mira a fondere in modo sinergico i differenti aspetti delle varie discipline al fine di implementare sistemi ibridi che riescono a fornire soluzioni innovative nei settori più svariati della scienza.
Nel presente lavoro si portano due applicazioni di uso scientifico che fanno uso di tecniche di Soft Computing. La prima si riferisce alla previsione della concentrazione di particolari inquinanti atmosferici quali O3, NMHC, NO2 e NOx . La seconda, mira invece a risolvere un problema pratico di conteggio di oggetti a partire da immagini, nella fattispecie verrà descritta l’implementazione si un sistema per la conta di cellule e batteri mediante l’uso delle reti neurali cellulari (CNN).
Inglese per le discipline tecnico-scientifiche: un utilizzo concreto grazie alle nuove tecnologie, i progetti europei ed un percorso CLIL.
(Seminario Nazionale Lend 2011)
1. progEtti
UN sacco Di spazio R
ichard Feynman, il celebre fisico vincitore
del premio Nobel nel 1965, può essere
considerato il precursore delle
gIù IN foNdo nanotecnologie. Nel 1959, in occasione del
famoso discorso There’s plenty of room at the
bottom, presentò l’intuizione che manipolando gli
atomi si potessero costruire oggetti infinitamente
piccoli. Egli inoltre spiegò come fosse possibile
l’adesione al progetto europeo nanoyou trascrivere i 24 volumi dell’Enciclopedia britannica
(nano for youth) permette di parlare sulla punta di uno spillo: «Suppose that, instead of
trying to reproduce the pictures and all the
di nanoscienza e nuove applicazioni information directly in its present form, we write
delle nanotecnologie con un efficace only the information content in a code of dots and
dashes, or something like that, to represent the
approccio multidisciplinare. various letters. Each letter represents six or seven
“bits” of information; that is, you need only about
six or seven dots or dashes for each letter. Now,
instead of writing everything, as I did before, on
fiorEnza congEdo
the surface of the head of a pin, I am going to use
the interior of the material as well [...] It turns out
that all of the information that man has carefully
accumulated in all the books in the world can be
written in this form in a cube of material one
two-hundredth of an inch wide, which is the barest
piece of dust that can be made out by the human
eye. So there is plenty of room at the bottom!
Don’t tell me about microfilm!».
un approccio multidisciplinare, anche per la
scuola
Quasi 30 anni più tardi, nel 1986, fu l’ingegnere
statunitense Kim Eric Drexler a coniare il termine
nanotecnologia, nel libro Engines of creation: the
Coming Era of Nanotechnologies (disponibile
online all’indirizzo http://e-drexler.com/d/06/00/
Eoc/Eoc_table_of_contents.html oppure in
italiano all’indirizzo www.estropico.com/id171.
htm). Drexler la definisce così: «Una tecnologia
a livello molecolare che ci potrà permettere di
porre ogni atomo dove vogliamo che esso stia.
Chiamiamo questa capacità nanotecnologia
42 OTTOBRE 2010
2. perché funziona sulla scala del nanometro,
un millesimo di metro».
percorsi didattici sulle
Oggi le nanotecnologie sono entrate a pieno titolo nanotecnologie possono essere
in numerosi ambiti di ricerca e di sviluppo
industriale, dalla salute alle telecomunicazioni,
applicati in diversi curricula, sia
dall’ambiente all’energia, dai trasporti alla per presentare le frontiere della
sicurezza, allo spazio. Le loro applicazioni
costituiscono una promessa di nuovi vantaggi per ricerca sia per permettere una
la vita quotidiana dei cittadini, in settori che vanno
dalla diagnostica medica alle produzioni tessili.
riflessione sul bisogno di un utilizzo
Per definizione, dunque, si tratta di un campo di responsabile di queste tecnologie
lavoro multidisciplinare, una caratteristica che può
rivelarsi molto utile anche in ambito scolastico.
Percorsi didattici sulle nanotecnologie possono
infatti essere applicati in diversi curricula, sia per 11 e i 25 anni con lo scopo di accrescere la
presentare le frontiere della ricerca, sia per conoscenza di base delle nanotecnologie e di
permettere ad alunni e docenti una riflessione sul permettere una riflessione e un dibattito sulle loro
bisogno di un utilizzo responsabile di queste implicazioni etiche, legali e sociali. Il progetto è
tecnologie. realizzato da un partenariato internazionale,
coordinato dalla rete ORT Israel e di cui fanno
nanoyou: nano per giovani parte European Schoolnet (una rete composta da
La Commissione europea promuove da diversi anni 31 ministri dell’educazione e istruzione europei),
azioni di ricerca sulle nanotecnologie e, nel settimo l’Interdisciplinary Nanoscience Center
Programma quadro, indica sicurezza e implicazioni dell’Università di Aahrus, il Nanoscience Centre
sociali tra le priorità dei progetti concernenti dell’Università di Cambridge e La Cité de La
questa nuova disciplina. In particolare, nell’ambito Science di Parigi.
del programma viene finanziato Nanoyou (Nano for
Youth), un progetto che si rivolge ai giovani fra gli un sito ricchissimo
Interlocutrice privilegiata di Nanoyou è dunque la
scuola, a cui il progetto si presenta innanzitutto
con un ricchissimo sito web (www.nanoyou.eu),
haRpeR/ShuTTeRSTOck
con attività, giochi, dialoghi, video, simulazioni
ed esperimenti virtuali, link che possono essere
liberamente utilizzati da docenti e studenti.
Di particolare utilità è il kit di formazione offerto
agli insegnanti, costituito da due parti specifiche
per alunni di diverse fasce di età.
La prima parte si riferisce ai concetti fondamentali
riguardanti nanoscienze e nanotecnologie:
introduzione generale, nanoscienza in natura,
storia delle nanotecnologie, nano-effetti
fondamentali, panoramica sui nanomateriali,
metodi di caratterizzazione e di fabbricazione.
La seconda parte riguarda le applicazioni:
medicina e salute, ambiente, energia e tecnologie
dell’informazione e della comunicazione. Inoltre, è
a disposizione un modulo operativo con quattro
esperimenti che ben esemplificano gli argomenti
presenti nel kit di formazione, relativi a
nanomateriali naturali, cristalli liquidi, nanosensori
plasmonici d’oro e materiali superidrofobi.
L’adesione al progetto
Nell’anno scolastico 2009-2010 il mio istituto, l’Itis
Guglielmo Marconi di Verona, è stato selezionato
come scuola pilota del progetto Nanoyou, insieme
43 OTTOBRE 2010
3. geNesI dI UNa foto
nanoyou è anche concorsi. per esempio quello
fotografico indetto nel 2009/2010 e dedicato al
tema Il mio ambiente intelligente. Ecco come l’ha
immaginato lo studente m. liutic, della classe 4ai
dell’Itis marconi di Verona, terzo classificato al
concorso.
«l’intelligenza dell’ambiente in cui vivo io è,
secondo me, il progresso delle tecnologie. Il tempo
che una persona impiega per scattare una foto
(non quello materiale, ma quello comprendente la
riflessione sul messaggio da trasmettere,
l’inquadratura e il successivo lavoro al computer)
è il tempo che impiegherà una persona qualsiasi a
interpretare il messaggio. se per scattare una foto
occorrono più di 5 minuti, quello scatto sarà un
fallimento, non perché mal riuscito, ma perché
incomprensibile, per niente istintivo. Così era
necessario che, nel grande tema del progresso
tecnologico, riflettessi su qualcosa di istintivo per
tutti. E che cosa c’è di più ovvio di un piatto di
M. lIuTIc
spaghetti? Dall’idea di piatto passai poi a quella
ancora più essenziale di forchettata. se una
persona qualsiasi vede una forchettata di
spaghetti non si domanda che cosa sia.
E se gli spaghetti non fossero spaghetti? se
fossero cavi elettrici, cavi usB per la precisione,
che richiamano fortemente l’aspetto della pasta,
ma allo stesso tempo ci convincono subito che
quello che vediamo non sono spaghetti? Così ho
ad altre due scuole italiane e a 21 istituzioni
deciso di fotografare una forchettata di cavi.
europee di vari paesi. Le scuole pilota hanno diversi Il messaggio che voglio trasmettere è quello della
compiti: testare il materiale presente sul sito, tecnologia creata secondo i principi fondamentali
partecipare a sondaggi sul programma, diffondere dell’etica. la foto evidenzia che non
informazioni sul progetto ad altre scuole, prendere necessariamente tutto quello che mangiamo è
parte a incontri mensili online e dimostrare il quello che crediamo di mangiare, come una
proprio contributo effettivo attraverso la forchettata di cavi elettrici può essere confusa
condivisione delle attività svolte. con una di spaghetti.
In qualità di responsabile dei progetti europei, non la tecnologia ci porta infiniti vantaggi, ma non è
appena ho visto sul sito di European Schoolnet la tutto bello come appare. C’è un rischio in tutto
questo, il rischio di non comprendere più il confine
presentazione di questa possibilità ho proposto al
tra il mondo della tecnologia e quello umano, che
mio istituto di inviare la candidatura come spesso si incontrano ma non coincidono. Il rischio
scuola pilota. Insegno inglese in un istituto tecnico è di mangiare un boccone di cavi elettrici.
industriale, in particolare nel corso di le tecnologie devono essere sviluppate prima di
specializzazione in informatica: così, l’adesione al tutto secondo un principio etico perché l’utilità
progetto Nanoyou mi è sembrata un’ottima non giustifica certe creazioni. Fuggire da questo
occasione per introdurre gli studenti alle rischio non è possibile, non ci sono soluzioni. la
nanotecnologie e portarli a riflettere sui rapporti tra responsabilità è solo la nostra personale».
tecnologie dell’informazione e della comunicazione
e applicazioni delle nanoscienze. La proposta è
stata subito accolta, anche perché Nanoyou si
inserisce a pieno titolo nella vasta attività di sono sufficienti per la curiosità dimostrata dagli
approfondimento che svolgiamo con i nostri alunni, alunni nell’affrontare i singoli argomenti. Nanoyou,
sempre rispettando la tipicità dell’istituto. Ora il quindi, è stato fondamentale per riuscire ad
progetto che abbiamo svolto è visibile sul sito. approfondire in modo guidato un tema così vasto e
specialistico quali sono le nanotecnologie.
un lavoro integrato Il progetto è stato portato avanti in particolare con
Il libro di testo di informatica in adozione nel nostro le classi quarte e quinte, che hanno potuto
istituto propone un capitolo dedicato ai nuovi visionare i materiali sul sito, trovando interesse
sviluppi delle tecnologie, introducendo argomenti soprattutto nei documenti che potevano essere
come le nanotecnologie, l’intelligenza artificiale, la collegati al loro corso di specializzazione. Le classi
biometrica e la domotica. Con il tempo, però, ci coinvolte hanno lavorato al progetto nei laboratori
siamo resi conto che le informazioni riportate non di informatica e utilizzando la LIM, lavagna
44 OTTOBRE 2010
4. fiorEnza congEdo
insegna inglese all’Itis G. Marconi di
Verona, dove si occupa anche della alla prova le proprie conoscenze ma anche di Il sIto IN breve
realizzazione di progetti formativi, acquisirne di nuove. Inoltre, utilizzando il Memory
Il sito web di nanoyou
regionali ed europei, con enti e Game in inglese, l’attività è stata svolta in lingua (www.nanoyou.eu) è
istituzioni esterne. Responsabile di straniera e questo ha favorito sia la comprensione suddiviso in diverse
LEND Verona (Lingua e nuova didattica, sia la produzione in L2. sezioni. eccole:
associazione nazionale di insegnanti di a proposito di nano
lingua), coordinatrice nazionale IATET condivisione e riflessione Offre la possibilità di
(International Association of Technical approfondire le proprie
Il lavoro di approfondimento svolto con Nanoyou
English Trainers), ambasciatrice conoscenze grazie a
si è arricchito anche grazie all’utilizzo di un social
eTwinning e già coordinatrice di progetti diverse risorse quali video,
e concorsi internazionali, ha collaborato network, con la creazione di un gruppo per
presentazioni in power
per varie attività con European condividere informazioni sulle nanotecnologie.
point, poster, immagini e
Schoolnet. Si occupa inoltre di Inoltre, l’attività è stata integrata in un progetto
collegamenti ad altri siti;
metodologia CLIL, dell’utilizzo di eTwinning, gemellaggio elettronico tra scuole nano lab È un vero
ambienti virtuali nella didattica delle europee. laboratorio virtuale in cui
lingue straniere e dell’integrazione dei Terminata questa prima fase, gli alunni hanno gli alunni assumono il
progetti europei e delle nuove spiegato il proprio punto di vista sulle ruolo di ricercatori grazie
tecnologie nel curriculum. nanotecnologie con un documento di classe al materiale messo a
condiviso e alcuni studenti hanno inserito disposizione;
l’argomento nella stesura delle tesine per l’esame nanodialogo
di stato. Va infine sottolineato che, strada facendo, comprende dialoghi
virtuali, giochi di carte e
non è mancata la possibilità di riflettere anche sugli
memory game. Inoltre,
interattiva multimediale. Per queste classi, inoltre, aspetti etici, giuridici e sociali – ELSA: Ethical,
sono presenti risorse
Nanoyou è stato integrato nella programmazione Legal and Social Aspects – connessi all’utilizzo provenienti da altri siti
di inglese. delle nanotecnologie: una riflessione in qualche Internet;
modo collegabile a quella che normalmente viene play nano! È la sezione
gioco di associazioni avviata con studenti di un corso di specializzazione dei giochi e dei puzzle.
Nel corso dell’attività, gli alunni di quinta hanno in informatica sulla sicurezza in Internet e i problemi Molto interessante è la
anche utilizzato il materiale predisposto per il che derivano da un utilizzo sbagliato della rete. Macchina del tempo, che
Memory Game. Si tratta di una rivisitazione del offre un’ulteriore
classico gioco in cui i giocatori devono associare il piacere della scoperta opportunità di riflessione
sui cambiamenti nel
coppie di carte che riportano figure uguali; in Il progetto Nanoyou sarà proposto anche nel
tempo dei bisogni umani e
questo caso, invece, l’associazione riguarda un prossimo anno scolastico; personalmente desidero
sulle soluzioni proposte
termine e la sua definizione corretta oppure utilizzare i materiali disponibili con nuove classi e dalle nanotecnologie;
un’immagine e una sua descrizione in termini magari estendere il progetto a nuove nano educatori
nanotecnologici. Per esempio, la carta con il collaborazioni a livello regionale, nazionale ed presenta il kit di
termine “Nanoscienza” dovrà essere associata a europeo. formazione per gli
quella con la definizione “Studio dei fenomeni e Secondo Richard Feynman, la probabilità di insegnanti, il programma
della manipolazione dei materiali in scala atomica, intraprendere una carriera scientifica dipende in della giornata-evento
molecolare e macromolecolare, dove le proprietà gran parte dalla capacità degli insegnanti, dei nano, il blog degli
differiscono in maniera significativa da quelle della genitori e dei mezzi di comunicazione di massa di insegnanti e l’elenco delle
scala più ampia”. La carta con l’immagine di un infondere il piacere di “scoprire le cose”. Nanoyou scuole pilota.
uomo che sta indossando una cravatta e il titolo mi ha dato un’occasione in più per stimolare il
“Tessuto” dovrà invece essere associata alla carta dialogo scientifico tra i miei alunni. Un dialogo
con la seguente definizione: “La nanotecnologia dettato dalla normale curiosità dei giovani ad
può essere usata per creare tessuti con affrontare argomenti nuovi, ma anche dalla
performance di livello superiore senza con ciò necessità di riflettere su quanto sia necessario
compromettere l’aspetto, la sensazione al tatto o il essere responsabili nell’utilizzo corretto delle
comfort del tessuto. Per esempio, i nanomateriali scoperte scientifiche. -
possono essere aggiunti al tessuto per renderlo
resistente alle macchie”.
Questa attività è stata molto gradita dagli alunni, Q per proporre attività, progetti, riflessioni:
linxedizioni.it/contatti
che hanno avuto la possibilità non solo di mettere
45 OTTOBRE 2010