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Storia della calzatura
lezione del 19/12/17
Storia della Calzatura Fashion.
http://www.notitiae.info/2014/04/25/la-calzatura-fashion/
Nel Medioevo le calzature erano prevalentemente in legno e in maniera meno
diffusa in cuoio.
E’ proprio nel Medioevo che nasce un primo concetto di “moda” con
l’affermazione dell’ideale cortese e l’esigenza di appartenenza ad un certo stato
sociale aristocratico.
Il capo d’abbigliamento come la stessa scarpa doveva essere comodo, pratico,
durevole e descrittivo dello status sociale. L’abbigliamento doveva coprire il
corpo per intero, proteggere dalle intemperie e impreziosire il corpo
dell’indossatore. Le calzature pertanto risultavano una parte dell’abbigliamento
che dovevano colpire per la stravaganza e a partire dal ‘400 presentavano le
punte all’insù e venivano prodotte molto spesso in stoffa. Denominate calzature
à la poulaine si diffusero in tutta Europa tranne che in Italia.
2
The shoe shown here
on the left has
openwork designs cut
into the leather dates
from the early 13th
century. Museum of
London
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Guardolo: è un manufatto di cuoio
morbido e flessibile che segue il profilo
della suola.
E' montato perimetralmente lungo la
scarpa e su di esso vengono cucite, da
un lato la tomaia ed il sottopiede e
dall'altro la suola stessa.
http://www.emmesseguardoli.altervista.org/
Le calzature venivano prodotte per resistere nel tempo, pertanto le cuciture erano
nascoste e rivolte all’interno per preservarle meglio, la cucitura tra suola e tomaia
veniva realizzata al rovescio e rigirata allo scopo.
Questo avvenne fino la fine del XV secolo data a partire dalla quale la cucitura venne
mostrata all’esterno per fini estetici.
All’inizio del XVI secolo venne iniziata una lavorazione della cucitura a guardolo che
impresse ulteriore resistenza della calzatura.
Anche la forma cambiò e si diffusero le calzature a piede d’orso, basse e con punta
larghissima.
Calzolai e ciabattini, come qualsiasi struttura socio economica dell’artigianato,
venivano regolamentati secondo “Confraternite di mestiere”.
3
Museum of London
late 14th century
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
4
Altre corporazioni erano gli Zavateri o ciabattini; gli Scorzeri o conciapelli.
A Venezia i lavoratori erano solitamente organizzati in Confraternite,
chiamate Scuole, che avevano funzione religiosa e sociale, perché servivano
anche da sindacato per i lavoratori.
La Scuola dei Calegheri, termine veneziano per ‘calzolai', fondata nel 1278,
ebbe sede in Campo San Tomà a San Polo dal 1446.
https://www.venetoinside.com/it/aneddoti-e-curiosita/post/rilievo-scuola-dei-calegheri-venezia/
La prima Schola artigiana è di Bologna, nel1144, dove tutti i lavoratori
delle calzature producevano insieme in un’unica sede le scarpe. A
partire dalla seconda metà del XIII secolo, l’attività dei callegari si
distingue da quella dei calzolari de vacca, che lavoravano la pelle ma
anche i tessuti, riccamente decorati e usati per le calzature eleganti.
«(…) le tecniche di lavorazione in uso fra Medioevo e prima Età
moderna (…) [erano in] cinque fasi: assemblaggio della tomaia,
montatura della tomaia, cucitura del sottopiede, inserimento
dell’intersuola e cucitura della suola. Il filo impiegato per le cuciture, a
più capi e ritorto, era quasi certamente di canapa.» da Scarpe, G.
Riello, P. Mc Neil, Angelo Colla Editore
5
http://www.newcor.it/index.php/it/la-storia-della-calzatura
Nel XII secolo, i calzolai Veneziani, riuniti in corporazioni
chiamate dei “Caleghéri e Zavateri” (calzolai e ciabattini),
comprendenti categorie speciali di calzolai come quella dei
“Solarii” che producevano esclusivamente suole per scarpe e
calze solate (sorta di calza maglia alla quale veniva applicata
una suola in cuoio) e quella del “Patitari” che producevano
zoccoli chiamati “Patitos”, calzatura con tomaia in montone e
suola alta. Tra le calzature femminili spiccavano gli zoccoli
denominati “Socchi” e “Zanghe”, con suola in legno e sughero.
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
6
Jan van Eyck, 1434
I coniugi Arnolfini
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Pattino o sovrascarpa,
usato prima di uscire di
casa per evitare
sporcizie e per non
rovinare le scarpe
7
Carlo Crivelli
- Santa
Maria
Maddalena
- pannello
ordine
inferiore
Polittico di
Montefiore
dell'Aso o
Trittico di
Montefiore -
1471 circa -
Polo
museale di
San
Francesco,
Montefiore
d'Aso
Olanda 1450 e il 1500.
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Sandalo di monaco
«(…) Dal medioevo in poi l’uso dei sandali
decadde per un millennio, perché esporre il
piede nudo era ritenuto di cattivo gusto. (…) I
sandali, calzature essenziali e povere, non
erano però scomparsi del tutto, essendo rimasti
le esclusive “scarpe” di quasi tutti gli Ordini
mendicanti, e consistevano in semplici suole di
cuoio allacciate ai piedi con una o due strisce
di pelle, senza rifiniture superflue, o addirittura
con suola di legno, gli “zoccoli”, questi ultimi più
vantaggiosi nel difendere il piede dal freddo
del terreno, e come rifiuto della mondanità.»
http://www.messaggerocappuccino.it/parola/
17-e-sandali/e-sandali/966-2016mc5-con-1
8
Sempre nel
Quattrocento si diffuse
ampiamente lo stivale
come calzatura militare,
dapprima alto e stretto,
poi sempre più morbido
e comodo fino ad
assumere, nel secolo
successivo, la classica
forma ad imbuto,
piegato nella parte
superiore con un risvolto;
guarnito di lacci e fibbie,
sarebbe diventato in
seguito una calzatura
indossata anche dai
gentiluomini del
diciassettesimo secolo.
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
9
Borceguís el calzado blanco con
chinelas. XV. Fernando I de Castilla
acogiendo a Santo Domingo de Silos,
Bartolomé Bermejo, Museo del Prado,
Madrid (detalle)
H. 1450-1455. San Vicente en la
hoguera, Jaime Huguet, Retablo
de San Vicente de Sarrià, ©Museo
Nacional de Arte de Cataluña,
Barcelona
Shoes. 1495. The flogging, Alonso de
Sedano, Burgos Cathedral Museum
(detail)
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
«(…) i calçarios pare fossero dei gambali di cuoio che potevano avere anche
il piede ed essere fatti di stoffa mentre gli stivalli erano scarpe alte fino circa al
polpaccio. Stivali come questi erano indossati sia dagli uomini sia dalle
donne.» Scarpe, G. Riello, P. Mc Neil, Angelo Colla editore
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
10
This pair of chapins, the Spanish version of
chopines, has cork platforms covered in
elaborately tooled leather. Courtesy the Bata
Shoe Museum.
https://www.collectorsweekly.com/articles/thes
e-chopines-werent-made-for-walking/
Chapín o chapines es un calzado femenino de origen español usado a partir del siglo
XV, y por lo general junto con otro tipo de zapato más resistente.
https://es.wikipedia.org/wiki/Chap%C3%ADn
An interesting reference to a chopine-
related expression is mentioned,
"ponerse en chapines" meaning to raise
one's self above one's condition. «Escolta
de una gran senora en Barcelona» by
Christoph Weiditz, Nationalmuseum,
Nuremberg, Germany
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
11
This pair of Spanish chopines has a thick cork platform covered in silk
damask, circa 1580-1620. Via the Victoria & Albert Museum, London.
https://www.collectorsweekly.com/articles/these-chopines-werent-
made-for-walking/
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
12
This watercolor from 1540
shows Spanish women in
pattens, platform shoes that
preceded chopines and
were originally worn over
expensive shoes to protect
them from street wear.
Expensive platforms like
these eventually became
their own signifier of status.
Via the Museo Stibbert,
Florence.
A Venezia, nel XVI secolo, un modello di
calzatura chiamata “Chopina”
costringeva le donne ad arrampicarsi su
zatteroni che giungevano in alcuni casi a
sfiorare il mezzo metro di altezza.
Tali piattaforme, in sughero o legno, erano
rivestite di cuoio o di velluto tempestato di
gioielli secondo il tipo di scarpa cui
dovevano abbinarsi.
La chopina veneziana derivata da un
modello spagnolo, ebbe una tale
diffusione nel XV secolo da giungere quasi
a esaurire la produzione nazionale di
sughero e divenne uno dei più evidenti
indici di ricchezza.
http://www.dejavuteam.com/breve-
storia-di-unossessione-chopine-e-plateau/
13
Introduzione alla Chopina
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
14
Ci volevano due aiutanti per montare su queste esagerate
e poco pratiche calzature, eppure le donne le
ostentavano con orgoglio, a dispetto dei risolini dei
forestieri che venivano in città talvolta soltanto per
ammirare queste torreggianti statue viventi. Si ritiene che i
mariti veneziani avessero favorito l’introduzione delle
chopine perché limitava il rischio che le mogli andassero
troppo in giro. http://www.dejavuteam.com/breve-storia-di-unossessione-la-scarpa
Chopine veneziane del XVI secolo
dal Museo Palazzo Mocenigo a
Venezia
Approfondimento Chopina
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Quindi dallo zoccolo si passa
attraverso le spagnole Chapines
alle Chopine dette anche
Pianelle ( o Pantofole),
Calcagnini o Mule a Venezia,
Sibre o Solee a Milano. Il termini
zoccolo e pianella erano di fatto
interscambiabili. All’inizio della
loro diffusione, queste calzature
erano usate anche dagli uomini.
Ma nel ‘500 divennero solo
femminili.
15
1460 Garden of love at the
court of Philippe III, Duc de
Bourgogne: 1400S
Approfondimento Chopina
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
«Le scarpe più eleganti erano di tessuto, di
velluto, di raso ma quelle portate fuori casa
erano di pelle. Le pelli più frequentemente usate
per confezionare le pianelle erano, oltre al
manzo e al vitello, la capra e il capretto oppure il
montone. Di minor pregio erano la pelle di bufalo
e di vacca. Le scarpe più pregiate erano fatte di
cavallino e di cordovano, morbida pelle
conciata di Cordova.» Scarpe di G. Riello, P. Mc
Neil, Angelo Colla Ed.
16
Le autorità ecclesiastiche,
solitamente poco inclini ad
approvare gli ultimi ritrovati della
moda, furono da subito favorevoli
alle chopine, perché limitavano i
movimenti e scoraggiava attività
peccaminose quali la danza.
Le chopine vennero vietate dopo
che un gran numero di donne
incinte avevano abortito in
seguito a cadute. La moda delle
chopine si estese in Francia e
all’Inghilterra, dove le donne
vacillavano su zatteroni così alti
da impedire qualsiasi movimento
in assenza di aiutanti.
http://www.dejavuteam.com/breve-storia-di-unossessione-la-scarpa
Approfondimento Chopina
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Rinascimento
1480-1600
17
Vittore Carpaccio – Due dame
veneziane – 1490 ca. – Museo
Correr, Venezia
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
E le dame?
I ritratti dei grandi pittori dell'epoca
(Tiziano,Veronese,Bronzino...) mostrano
invariabilmente serissime dame a mezzo
busto e, nelle immagini a figure intere, dame
che indossano abiti lunghissimi che coprono
le scarpe.
Che scarpe indossavano allora le dame alla
moda nel 1541?
18
Bronzino, Ritratto della
duchessa di Firenze
Eleonora di Toledo con il
figlio
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
19
Indossavano pianelle o pantofole di pelle
molto sottile, raso o velluto, ornate da pietre
preziose, perle, intagli e ricami, montate su
di un'altissima suola in legno o sughero
rivestita di tessuto o di cuoio e decorata
(…).
Venivano chiamate a Venezia Zoppieggi o
Sopei, Calcagnini o Tappini in alcune regioni
Italiane e Chopines in Francia.
Furono usate all'inizio dalle cortigiane
veneziane e poi da tutte le dame alla moda
del tempo.
Tenuto conto delle condizioni delle strade
erano frequenti le cadute e gli aborti!
http://www.ilpaliodelvelluto.it/le_calzature.html
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Approfondimento Chopines
20
Erano un vero status
symbol per dimostrare
ricchezza e prestigio,
inoltre permettevano
alla dama di avere vesti
e strascichi più lunghe e
mostrare così una
quantità maggiore di
stoffe preziose.
Le suole raggiungevano
i 60 centimetri di altezza
costringendo la dama a
camminare appollaiata
su veri trampoli instabili,
appoggiata e sorretta
da due domestici che
l'aiutavano a
camminare.
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
21
Ferrando Bertelli (active Venice, 1561–71)
Data: 1563
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Approfondimento Chopines
22
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Chopines o pianelle veneziane del XVII secolo
23
1590-1610, Italy Pair of women's platform shoes (chopines)
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Approfondimento Chopines
Le pianelle arrivavano anche ad essere alte 28 cm. Le donne giganteggiavano letteralmente, si
imponevano visivamente nello spazio urbano, da cui erano per lo più escluse socialmente, di fatto
femminilizzandolo. A Firenze, le zeppe alte non erano considerate per donne rispettabili. Se erano alte
una spanna (circa 23 cm) allora chi le indossava era considerata raffinata, nella sua moderazione. La
pianella bassa era quindi sinonimo di modestia e di buon decoro. Infatti le cortigiane veneziane, al
contrario, usavano pianelle piuttosto alte per attirare l’attenzione e per mostrarsi. Gli zoccoli alti come
trampoli erano indice di vera intemperanza morale.
Il nesso culturale tra altezza delle scarpe e condotta morale durerà per tutto il XVI secolo.
Successivamente, nel XVII secolo, quando ormai la moda delle chopine era in fase calante, anche le
nobildonne veneziane le indosseranno piuttosto alte, anche per dimostrare la capacità economica
della famiglia di provenienza, in quanto le vesti, che coprivano le scarpe dovevano essere alquanto
lunghe con un notevole uso di stoffa aggiuntiva.
«Dal 1400 alla fine del 1600 un viaggio partito
dalla Turchia con destinazione l’Europa intera
Le famose chopines o zeppe sono state create
in Turchia nel 1400 e solo verso la metà del 1660 si
poterono ammirare in tutta Europa. Queste
calzature erano molto particolari perché
potevano avere dei rialzi in sughero o legno di 8-
10 cm, ma talvolta anche di 18-20 cm, misura che
richiedeva alle donne di usare bastoni o
addirittura servitù per aiutarle a restare in
equilibrio. Venivano indossate solitamente dal
sesso femminile o da eunuchi.
I Veneziani hanno fatto delle loro pianelle un
vero e proprio status symbol, rivelando con esse
la ricchezza e la posizione sociale delle donne e
da questo periodo in avanti pare sia già lecito
parlare di certe questioni riguardanti dominazione
e sottomissione associate alle scarpe (...).
24
Approfondimento Chopines
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
25
Infatti, (…) le odalische turche
indossavano scarpe alte, costringendo
gli studiosi a ipotizzare che i tacchi
fossero utilizzati non solo per ragioni
estetiche, ma anche per impedire alle
donne di fuggire dagli harem.
Il 1500 fu sicuramente il periodo di
effettiva crescita e sviluppo della
scarpa con i tacchi:
nel 1550 finalmente la scarpa era
costruita in due pezzi, base e tacco, e
per evitare ai cavalieri, sia maschi che
femmine, di scivolare dalle staffe i
tacchi dei loro stivali vennero resi più
stilizzati e sottili dalla stessa Caterina de’
Medici che ne fece una vera e propria
moda da utilizzare anche fuori
dall’ambito prettamente equestre.»
Da http://www.bigodino.it/moda/la-storia-delle-
scarpe-con-i-tacchi.html
Approfondimento Chopines
KubKAb
siriaca, in
argento e
sotto in
madreperla.
Calzatura
da strada o
da bagno
per
proteggersi
dal suolo
surriscaldato
[degli
Hammam].
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
Koma geta--Oiran's
shoes Japan Periodo
feudale in Giappone,
Zoccoli/trampoli
indossati da cortigiane
26
Approfondimento Chopines
I geta (下駄) sono
dei sandali tradizionali giappone
si a metà tra gli zoccoli e
le infradito. Sono un tipo
di calzatura con
una suola in legno rialzata da
due tasselli, tenuta sul piede con
una stringa che divide
l'alluce dalle altre dita del piede.
Vengono indossate con gli abiti
tradizionali giapponesi (…) simili
alle chopine in voga
nella Venezia rinascimentale.
Generalmente, i geta, vengono
portati sia senza calzini che con
appositi calzini chiamati tabi.
https://it.wikipedia.org/wiki/Geta_(scarp
a)
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
27
Chopines, 1590-1610 Italy, the Met Museum
Brooklyn Museum (New York)
Civiche Raccolte di Arte Applicata (Milano)
Approfondimento Chopines
Teoria e progettazione stilistica di calzature
a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi

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Storia della calzatura 19-12-17.........

  • 2. Storia della Calzatura Fashion. http://www.notitiae.info/2014/04/25/la-calzatura-fashion/ Nel Medioevo le calzature erano prevalentemente in legno e in maniera meno diffusa in cuoio. E’ proprio nel Medioevo che nasce un primo concetto di “moda” con l’affermazione dell’ideale cortese e l’esigenza di appartenenza ad un certo stato sociale aristocratico. Il capo d’abbigliamento come la stessa scarpa doveva essere comodo, pratico, durevole e descrittivo dello status sociale. L’abbigliamento doveva coprire il corpo per intero, proteggere dalle intemperie e impreziosire il corpo dell’indossatore. Le calzature pertanto risultavano una parte dell’abbigliamento che dovevano colpire per la stravaganza e a partire dal ‘400 presentavano le punte all’insù e venivano prodotte molto spesso in stoffa. Denominate calzature à la poulaine si diffusero in tutta Europa tranne che in Italia. 2 The shoe shown here on the left has openwork designs cut into the leather dates from the early 13th century. Museum of London Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 3. Guardolo: è un manufatto di cuoio morbido e flessibile che segue il profilo della suola. E' montato perimetralmente lungo la scarpa e su di esso vengono cucite, da un lato la tomaia ed il sottopiede e dall'altro la suola stessa. http://www.emmesseguardoli.altervista.org/ Le calzature venivano prodotte per resistere nel tempo, pertanto le cuciture erano nascoste e rivolte all’interno per preservarle meglio, la cucitura tra suola e tomaia veniva realizzata al rovescio e rigirata allo scopo. Questo avvenne fino la fine del XV secolo data a partire dalla quale la cucitura venne mostrata all’esterno per fini estetici. All’inizio del XVI secolo venne iniziata una lavorazione della cucitura a guardolo che impresse ulteriore resistenza della calzatura. Anche la forma cambiò e si diffusero le calzature a piede d’orso, basse e con punta larghissima. Calzolai e ciabattini, come qualsiasi struttura socio economica dell’artigianato, venivano regolamentati secondo “Confraternite di mestiere”. 3 Museum of London late 14th century Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 4. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi 4 Altre corporazioni erano gli Zavateri o ciabattini; gli Scorzeri o conciapelli. A Venezia i lavoratori erano solitamente organizzati in Confraternite, chiamate Scuole, che avevano funzione religiosa e sociale, perché servivano anche da sindacato per i lavoratori. La Scuola dei Calegheri, termine veneziano per ‘calzolai', fondata nel 1278, ebbe sede in Campo San Tomà a San Polo dal 1446. https://www.venetoinside.com/it/aneddoti-e-curiosita/post/rilievo-scuola-dei-calegheri-venezia/ La prima Schola artigiana è di Bologna, nel1144, dove tutti i lavoratori delle calzature producevano insieme in un’unica sede le scarpe. A partire dalla seconda metà del XIII secolo, l’attività dei callegari si distingue da quella dei calzolari de vacca, che lavoravano la pelle ma anche i tessuti, riccamente decorati e usati per le calzature eleganti. «(…) le tecniche di lavorazione in uso fra Medioevo e prima Età moderna (…) [erano in] cinque fasi: assemblaggio della tomaia, montatura della tomaia, cucitura del sottopiede, inserimento dell’intersuola e cucitura della suola. Il filo impiegato per le cuciture, a più capi e ritorto, era quasi certamente di canapa.» da Scarpe, G. Riello, P. Mc Neil, Angelo Colla Editore
  • 5. 5 http://www.newcor.it/index.php/it/la-storia-della-calzatura Nel XII secolo, i calzolai Veneziani, riuniti in corporazioni chiamate dei “Caleghéri e Zavateri” (calzolai e ciabattini), comprendenti categorie speciali di calzolai come quella dei “Solarii” che producevano esclusivamente suole per scarpe e calze solate (sorta di calza maglia alla quale veniva applicata una suola in cuoio) e quella del “Patitari” che producevano zoccoli chiamati “Patitos”, calzatura con tomaia in montone e suola alta. Tra le calzature femminili spiccavano gli zoccoli denominati “Socchi” e “Zanghe”, con suola in legno e sughero. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 6. 6 Jan van Eyck, 1434 I coniugi Arnolfini Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi Pattino o sovrascarpa, usato prima di uscire di casa per evitare sporcizie e per non rovinare le scarpe
  • 7. 7 Carlo Crivelli - Santa Maria Maddalena - pannello ordine inferiore Polittico di Montefiore dell'Aso o Trittico di Montefiore - 1471 circa - Polo museale di San Francesco, Montefiore d'Aso Olanda 1450 e il 1500. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi Sandalo di monaco «(…) Dal medioevo in poi l’uso dei sandali decadde per un millennio, perché esporre il piede nudo era ritenuto di cattivo gusto. (…) I sandali, calzature essenziali e povere, non erano però scomparsi del tutto, essendo rimasti le esclusive “scarpe” di quasi tutti gli Ordini mendicanti, e consistevano in semplici suole di cuoio allacciate ai piedi con una o due strisce di pelle, senza rifiniture superflue, o addirittura con suola di legno, gli “zoccoli”, questi ultimi più vantaggiosi nel difendere il piede dal freddo del terreno, e come rifiuto della mondanità.» http://www.messaggerocappuccino.it/parola/ 17-e-sandali/e-sandali/966-2016mc5-con-1
  • 8. 8 Sempre nel Quattrocento si diffuse ampiamente lo stivale come calzatura militare, dapprima alto e stretto, poi sempre più morbido e comodo fino ad assumere, nel secolo successivo, la classica forma ad imbuto, piegato nella parte superiore con un risvolto; guarnito di lacci e fibbie, sarebbe diventato in seguito una calzatura indossata anche dai gentiluomini del diciassettesimo secolo. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 9. 9 Borceguís el calzado blanco con chinelas. XV. Fernando I de Castilla acogiendo a Santo Domingo de Silos, Bartolomé Bermejo, Museo del Prado, Madrid (detalle) H. 1450-1455. San Vicente en la hoguera, Jaime Huguet, Retablo de San Vicente de Sarrià, ©Museo Nacional de Arte de Cataluña, Barcelona Shoes. 1495. The flogging, Alonso de Sedano, Burgos Cathedral Museum (detail) Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi «(…) i calçarios pare fossero dei gambali di cuoio che potevano avere anche il piede ed essere fatti di stoffa mentre gli stivalli erano scarpe alte fino circa al polpaccio. Stivali come questi erano indossati sia dagli uomini sia dalle donne.» Scarpe, G. Riello, P. Mc Neil, Angelo Colla editore
  • 10. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi 10 This pair of chapins, the Spanish version of chopines, has cork platforms covered in elaborately tooled leather. Courtesy the Bata Shoe Museum. https://www.collectorsweekly.com/articles/thes e-chopines-werent-made-for-walking/ Chapín o chapines es un calzado femenino de origen español usado a partir del siglo XV, y por lo general junto con otro tipo de zapato más resistente. https://es.wikipedia.org/wiki/Chap%C3%ADn An interesting reference to a chopine- related expression is mentioned, "ponerse en chapines" meaning to raise one's self above one's condition. «Escolta de una gran senora en Barcelona» by Christoph Weiditz, Nationalmuseum, Nuremberg, Germany
  • 11. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi 11 This pair of Spanish chopines has a thick cork platform covered in silk damask, circa 1580-1620. Via the Victoria & Albert Museum, London. https://www.collectorsweekly.com/articles/these-chopines-werent- made-for-walking/
  • 12. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi 12 This watercolor from 1540 shows Spanish women in pattens, platform shoes that preceded chopines and were originally worn over expensive shoes to protect them from street wear. Expensive platforms like these eventually became their own signifier of status. Via the Museo Stibbert, Florence.
  • 13. A Venezia, nel XVI secolo, un modello di calzatura chiamata “Chopina” costringeva le donne ad arrampicarsi su zatteroni che giungevano in alcuni casi a sfiorare il mezzo metro di altezza. Tali piattaforme, in sughero o legno, erano rivestite di cuoio o di velluto tempestato di gioielli secondo il tipo di scarpa cui dovevano abbinarsi. La chopina veneziana derivata da un modello spagnolo, ebbe una tale diffusione nel XV secolo da giungere quasi a esaurire la produzione nazionale di sughero e divenne uno dei più evidenti indici di ricchezza. http://www.dejavuteam.com/breve- storia-di-unossessione-chopine-e-plateau/ 13 Introduzione alla Chopina Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 14. 14 Ci volevano due aiutanti per montare su queste esagerate e poco pratiche calzature, eppure le donne le ostentavano con orgoglio, a dispetto dei risolini dei forestieri che venivano in città talvolta soltanto per ammirare queste torreggianti statue viventi. Si ritiene che i mariti veneziani avessero favorito l’introduzione delle chopine perché limitava il rischio che le mogli andassero troppo in giro. http://www.dejavuteam.com/breve-storia-di-unossessione-la-scarpa Chopine veneziane del XVI secolo dal Museo Palazzo Mocenigo a Venezia Approfondimento Chopina Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi Quindi dallo zoccolo si passa attraverso le spagnole Chapines alle Chopine dette anche Pianelle ( o Pantofole), Calcagnini o Mule a Venezia, Sibre o Solee a Milano. Il termini zoccolo e pianella erano di fatto interscambiabili. All’inizio della loro diffusione, queste calzature erano usate anche dagli uomini. Ma nel ‘500 divennero solo femminili.
  • 15. 15 1460 Garden of love at the court of Philippe III, Duc de Bourgogne: 1400S Approfondimento Chopina Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi «Le scarpe più eleganti erano di tessuto, di velluto, di raso ma quelle portate fuori casa erano di pelle. Le pelli più frequentemente usate per confezionare le pianelle erano, oltre al manzo e al vitello, la capra e il capretto oppure il montone. Di minor pregio erano la pelle di bufalo e di vacca. Le scarpe più pregiate erano fatte di cavallino e di cordovano, morbida pelle conciata di Cordova.» Scarpe di G. Riello, P. Mc Neil, Angelo Colla Ed.
  • 16. 16 Le autorità ecclesiastiche, solitamente poco inclini ad approvare gli ultimi ritrovati della moda, furono da subito favorevoli alle chopine, perché limitavano i movimenti e scoraggiava attività peccaminose quali la danza. Le chopine vennero vietate dopo che un gran numero di donne incinte avevano abortito in seguito a cadute. La moda delle chopine si estese in Francia e all’Inghilterra, dove le donne vacillavano su zatteroni così alti da impedire qualsiasi movimento in assenza di aiutanti. http://www.dejavuteam.com/breve-storia-di-unossessione-la-scarpa Approfondimento Chopina Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 17. Rinascimento 1480-1600 17 Vittore Carpaccio – Due dame veneziane – 1490 ca. – Museo Correr, Venezia Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 18. E le dame? I ritratti dei grandi pittori dell'epoca (Tiziano,Veronese,Bronzino...) mostrano invariabilmente serissime dame a mezzo busto e, nelle immagini a figure intere, dame che indossano abiti lunghissimi che coprono le scarpe. Che scarpe indossavano allora le dame alla moda nel 1541? 18 Bronzino, Ritratto della duchessa di Firenze Eleonora di Toledo con il figlio Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 19. 19 Indossavano pianelle o pantofole di pelle molto sottile, raso o velluto, ornate da pietre preziose, perle, intagli e ricami, montate su di un'altissima suola in legno o sughero rivestita di tessuto o di cuoio e decorata (…). Venivano chiamate a Venezia Zoppieggi o Sopei, Calcagnini o Tappini in alcune regioni Italiane e Chopines in Francia. Furono usate all'inizio dalle cortigiane veneziane e poi da tutte le dame alla moda del tempo. Tenuto conto delle condizioni delle strade erano frequenti le cadute e gli aborti! http://www.ilpaliodelvelluto.it/le_calzature.html Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi Approfondimento Chopines
  • 20. 20 Erano un vero status symbol per dimostrare ricchezza e prestigio, inoltre permettevano alla dama di avere vesti e strascichi più lunghe e mostrare così una quantità maggiore di stoffe preziose. Le suole raggiungevano i 60 centimetri di altezza costringendo la dama a camminare appollaiata su veri trampoli instabili, appoggiata e sorretta da due domestici che l'aiutavano a camminare. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 21. 21 Ferrando Bertelli (active Venice, 1561–71) Data: 1563 Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi Approfondimento Chopines
  • 22. 22 Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 23. Chopines o pianelle veneziane del XVII secolo 23 1590-1610, Italy Pair of women's platform shoes (chopines) Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi Approfondimento Chopines Le pianelle arrivavano anche ad essere alte 28 cm. Le donne giganteggiavano letteralmente, si imponevano visivamente nello spazio urbano, da cui erano per lo più escluse socialmente, di fatto femminilizzandolo. A Firenze, le zeppe alte non erano considerate per donne rispettabili. Se erano alte una spanna (circa 23 cm) allora chi le indossava era considerata raffinata, nella sua moderazione. La pianella bassa era quindi sinonimo di modestia e di buon decoro. Infatti le cortigiane veneziane, al contrario, usavano pianelle piuttosto alte per attirare l’attenzione e per mostrarsi. Gli zoccoli alti come trampoli erano indice di vera intemperanza morale. Il nesso culturale tra altezza delle scarpe e condotta morale durerà per tutto il XVI secolo. Successivamente, nel XVII secolo, quando ormai la moda delle chopine era in fase calante, anche le nobildonne veneziane le indosseranno piuttosto alte, anche per dimostrare la capacità economica della famiglia di provenienza, in quanto le vesti, che coprivano le scarpe dovevano essere alquanto lunghe con un notevole uso di stoffa aggiuntiva.
  • 24. «Dal 1400 alla fine del 1600 un viaggio partito dalla Turchia con destinazione l’Europa intera Le famose chopines o zeppe sono state create in Turchia nel 1400 e solo verso la metà del 1660 si poterono ammirare in tutta Europa. Queste calzature erano molto particolari perché potevano avere dei rialzi in sughero o legno di 8- 10 cm, ma talvolta anche di 18-20 cm, misura che richiedeva alle donne di usare bastoni o addirittura servitù per aiutarle a restare in equilibrio. Venivano indossate solitamente dal sesso femminile o da eunuchi. I Veneziani hanno fatto delle loro pianelle un vero e proprio status symbol, rivelando con esse la ricchezza e la posizione sociale delle donne e da questo periodo in avanti pare sia già lecito parlare di certe questioni riguardanti dominazione e sottomissione associate alle scarpe (...). 24 Approfondimento Chopines Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 25. 25 Infatti, (…) le odalische turche indossavano scarpe alte, costringendo gli studiosi a ipotizzare che i tacchi fossero utilizzati non solo per ragioni estetiche, ma anche per impedire alle donne di fuggire dagli harem. Il 1500 fu sicuramente il periodo di effettiva crescita e sviluppo della scarpa con i tacchi: nel 1550 finalmente la scarpa era costruita in due pezzi, base e tacco, e per evitare ai cavalieri, sia maschi che femmine, di scivolare dalle staffe i tacchi dei loro stivali vennero resi più stilizzati e sottili dalla stessa Caterina de’ Medici che ne fece una vera e propria moda da utilizzare anche fuori dall’ambito prettamente equestre.» Da http://www.bigodino.it/moda/la-storia-delle- scarpe-con-i-tacchi.html Approfondimento Chopines KubKAb siriaca, in argento e sotto in madreperla. Calzatura da strada o da bagno per proteggersi dal suolo surriscaldato [degli Hammam]. Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 26. Koma geta--Oiran's shoes Japan Periodo feudale in Giappone, Zoccoli/trampoli indossati da cortigiane 26 Approfondimento Chopines I geta (下駄) sono dei sandali tradizionali giappone si a metà tra gli zoccoli e le infradito. Sono un tipo di calzatura con una suola in legno rialzata da due tasselli, tenuta sul piede con una stringa che divide l'alluce dalle altre dita del piede. Vengono indossate con gli abiti tradizionali giapponesi (…) simili alle chopine in voga nella Venezia rinascimentale. Generalmente, i geta, vengono portati sia senza calzini che con appositi calzini chiamati tabi. https://it.wikipedia.org/wiki/Geta_(scarp a) Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi
  • 27. 27 Chopines, 1590-1610 Italy, the Met Museum Brooklyn Museum (New York) Civiche Raccolte di Arte Applicata (Milano) Approfondimento Chopines Teoria e progettazione stilistica di calzature a.a. 2017-18 A.P.Pascuzzi