"Gli italiani e il risparmio" - 91ª Giornata Mondiale del RisparmioNando Pagnoncelli
Cresce per il terzo anno consecutivo la quota di italiani capaci di risparmiare: nel 2015 sono stati il 37%, in aumento dal 33% del 2014. Si tratta del dato più alto dal 2010. Lo segnala il Rapporto curato da Acri e Ipsos per la 91esima Giornata mondiale del Risparmio, osservando inoltre che si riducono per il terzo anno di fila le famiglie in saldo negativo di risparmio: scendono dal 25 al 22%, ai minimi dal 2005. Torna "la voglia di mattone", è l'investimento ideale per il 29% degli italiani. Si spende per auto e telefonia
Puntano al profitto ma migliorano la qualità di vita dei cittadini, offrendo servizi: dall’ambiente, alla sanità, all'assistenza.
Tutto in modo nuovo, puntando sulla tecnologia.
Queste sono le startup innovative "a vocazione sociale".
Una definizione applicata dallo scorso gennaio grazie a un aggiornamento del registro speciale delle imprese innovative.
Lorenzo Di Ciaccio, Pedius App: phone calls for hearing impairedASVI Social Change
This document describes PEDIUS, a phone call solution for the hearing impaired. It outlines the problem of accessibility for phone calls, their solution which involves an app that provides aided corrections during conversations, and how it works using conversation streaming. It also discusses their revenue model focusing on legal requirements, the target market, and their team's experience in web development, audio/video streaming, and healthcare consulting.
"Gli italiani e il risparmio" - 91ª Giornata Mondiale del RisparmioNando Pagnoncelli
Cresce per il terzo anno consecutivo la quota di italiani capaci di risparmiare: nel 2015 sono stati il 37%, in aumento dal 33% del 2014. Si tratta del dato più alto dal 2010. Lo segnala il Rapporto curato da Acri e Ipsos per la 91esima Giornata mondiale del Risparmio, osservando inoltre che si riducono per il terzo anno di fila le famiglie in saldo negativo di risparmio: scendono dal 25 al 22%, ai minimi dal 2005. Torna "la voglia di mattone", è l'investimento ideale per il 29% degli italiani. Si spende per auto e telefonia
Puntano al profitto ma migliorano la qualità di vita dei cittadini, offrendo servizi: dall’ambiente, alla sanità, all'assistenza.
Tutto in modo nuovo, puntando sulla tecnologia.
Queste sono le startup innovative "a vocazione sociale".
Una definizione applicata dallo scorso gennaio grazie a un aggiornamento del registro speciale delle imprese innovative.
Lorenzo Di Ciaccio, Pedius App: phone calls for hearing impairedASVI Social Change
This document describes PEDIUS, a phone call solution for the hearing impaired. It outlines the problem of accessibility for phone calls, their solution which involves an app that provides aided corrections during conversations, and how it works using conversation streaming. It also discusses their revenue model focusing on legal requirements, the target market, and their team's experience in web development, audio/video streaming, and healthcare consulting.
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Il presente lavoro, realizzato dal Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna, si inserisce nell’ambito del protocollo di collaborazione Lover firmato tra le Unioni regionali delle Camere di commercio di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Questo lavoro parte dalle consapevolezza che, paradossalmente, avere sempre più dati a disposizione non si è tradotto finora in una maggior capacità esplicativa dei fenomeni, anzi, ha spesso dato luogo a disorientamento. Unioncamere Emilia-Romagna, anche in collaborazione con le Unioni regionali di Lombardia e Veneto, sta componendo - unendo archivi amministrativi provenienti da più fonti - un sistema informativo a partire dai dati delle singole imprese che permetta di estrarre, dai milioni di dati, poche informazioni economiche realmente utili. I dati aggregati spaziano da i bilanci delle imprese che, nel mondo, sono soggette all’obbligo di deposito, ai flussi import- export globali di oltre 5mila prodotti, ai dati del commercio estero delle province italiane, fino ai dati su marchi e brevetti depositati ed alle partecipazioni delle imprese. Un patrimonio informativo che – pur non includendo la totalità delle imprese - apre nuovi scenari per quanto riguarda la ricerca economica. Il focus di questa prima esplorazione dei dati riguarda l’industria manifatturiera, nello specifico il posizionamento di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto rispetto alle altre regioni dell’Unione europea a forte vocazione manifatturiera. Ne risulta un confronto, nazionale ed internazionale, in termini di tutti i parametri strategici rilevanti per le imprese quali innovazione, competitività, apertura verso l’estero, attrazione di investimenti esteri, produttività, tassazione e costo del lavoro. Da questo confronto possono emergere interessanti indicazioni per policy maker ed operatori.
In epoca di crisi diventa più profondo il divario t
ra il riconoscimento della centralità del lavoro ev
ocata dai padri costituenti e la
realtà quotidiana ... Il tema della giornata di stu
dio MILeS2015 riguarda il “L
avoro”
, con particolare attenzione al territorio
regionale e ai modelli di sviluppo locale, anche in
termini comparativi.
D. Tronu e A. Arru, 12 maggio 2021 -
Struttura, controllo, risorse umane e competitività: alcune evidenze prima e con l'emergenza sanitaria in Sardegna e Sicilia
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, al convegno "Tagliamo le tasse, non tassiamo la crescita" - Roma, 29 luglio 2014
Convegno Scientifico dedicato al novantesimo della fondazione Istat
Il Mezzogiorno delle città: permanenze, cambiamenti e prospettive
Napoli, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Palazzo Serra di Cassano) - Salone degli Specchi, 13 dicembre 2016
Seminario - Innovazione e R&S delle imprese in Campania
Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”
viale Ellittico 31 Sala Liccardo
Caserta, 5 maggio 2017
MILeS2015 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2015
Il presente lavoro, realizzato dal Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna, si inserisce nell’ambito del protocollo di collaborazione Lover firmato tra le Unioni regionali delle Camere di commercio di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Questo lavoro parte dalle consapevolezza che, paradossalmente, avere sempre più dati a disposizione non si è tradotto finora in una maggior capacità esplicativa dei fenomeni, anzi, ha spesso dato luogo a disorientamento. Unioncamere Emilia-Romagna, anche in collaborazione con le Unioni regionali di Lombardia e Veneto, sta componendo - unendo archivi amministrativi provenienti da più fonti - un sistema informativo a partire dai dati delle singole imprese che permetta di estrarre, dai milioni di dati, poche informazioni economiche realmente utili. I dati aggregati spaziano da i bilanci delle imprese che, nel mondo, sono soggette all’obbligo di deposito, ai flussi import- export globali di oltre 5mila prodotti, ai dati del commercio estero delle province italiane, fino ai dati su marchi e brevetti depositati ed alle partecipazioni delle imprese. Un patrimonio informativo che – pur non includendo la totalità delle imprese - apre nuovi scenari per quanto riguarda la ricerca economica. Il focus di questa prima esplorazione dei dati riguarda l’industria manifatturiera, nello specifico il posizionamento di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto rispetto alle altre regioni dell’Unione europea a forte vocazione manifatturiera. Ne risulta un confronto, nazionale ed internazionale, in termini di tutti i parametri strategici rilevanti per le imprese quali innovazione, competitività, apertura verso l’estero, attrazione di investimenti esteri, produttività, tassazione e costo del lavoro. Da questo confronto possono emergere interessanti indicazioni per policy maker ed operatori.
In epoca di crisi diventa più profondo il divario t
ra il riconoscimento della centralità del lavoro ev
ocata dai padri costituenti e la
realtà quotidiana ... Il tema della giornata di stu
dio MILeS2015 riguarda il “L
avoro”
, con particolare attenzione al territorio
regionale e ai modelli di sviluppo locale, anche in
termini comparativi.
D. Tronu e A. Arru, 12 maggio 2021 -
Struttura, controllo, risorse umane e competitività: alcune evidenze prima e con l'emergenza sanitaria in Sardegna e Sicilia
Presentazione Mariano Bella, Direttore Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l'Italia, al convegno "Tagliamo le tasse, non tassiamo la crescita" - Roma, 29 luglio 2014
Convegno Scientifico dedicato al novantesimo della fondazione Istat
Il Mezzogiorno delle città: permanenze, cambiamenti e prospettive
Napoli, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Palazzo Serra di Cassano) - Salone degli Specchi, 13 dicembre 2016
Seminario - Innovazione e R&S delle imprese in Campania
Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet”
viale Ellittico 31 Sala Liccardo
Caserta, 5 maggio 2017
F. Verrecchia - Processo di rilevazionee indagine di valutazione
Stefano Supino, Università di Cassino e del Lazio Meridionale: l'imprenditorialità in Italia, dati di inquadramento
1. Stefano Supino
Università di Cassino e del Lazio Meridionale
ASVI Si Lab
18 maggio 2013
L’imprenditorialità in Italia. Alcuni dati di
inquadramento.
2. L’attività imprenditoriale allo stadio iniziale
nei paesi trainati dall’innovazione – 2012, dati
GEM.
Paesi TEA
(%)
Imprenditorialità
nascente
(%)
Nuove attività
(%)
Imprenditorialità
trainata dalle necessità
(come % del TEA)
Imprenditorialità
trainata dalle opportunità
(come % del TEA)
Stati Uniti 12,84 8,86 4,08 21,35 59,45
Singapore 11,56 7,6 4,18 14,77 54,45
Paesi Bassi 10,31 4,08 6,26 8,44 66,35
Slovacchia 10,22 6,65 3,91 35,57 42,88
Austria 9,58 6,58 3,42 10,81 38,2
Regno Unito 8,98 5,3 3,74 18,3 42,61
Portogallo 7,67 4,26 3,63 17,86 53,08
Taiwan 7,54 3,33 4,21 17,93 42,6
Norvegia 6,75 3,7 3,15 7,41 69,63
Corea del Sud 6,64 2,56 4,08 34,89 46,17
Israele 6,53 3,5 3,03 19,17 46,13
Grecia 6,51 3,82 2,84 29,94 32,11
Svezia 6,44 4,59 1,85 6,84 48,59
Irlanda 6,15 3,91 2,28 28,14 40,52
Finlandia 5,98 3,45 2,68 17,1 59,88
Svizzera 5,93 2,9 3,03 18,08 57,46
Spagna 5,7 3,35 2,45 25,59 32,51
Slovenia 5,42 2,95 2,53 7,36 64,02
Danimarca 5,36 3,07 2,36 8,24 70,65
Germania 5,34 3,51 2,15 21,68 50,74
Belgio 5,2 3,32 1,95 17,91 61,56
Francia 5,17 3,74 1,54 18,14 58,94
Italia 4,32 2,47 1,92 15,74 22,3
Giappone 3,99 2,26 1,72 20,72 66,41
3. La percezione delle opportunità
imprenditoriali e la paura di fallire nei
paesi trainati dall’innovazione – 2012, dati GEM.
Paesi Percepiscono buone
opportunità
imprenditoriali (%)
Pensano di avere
capacità
imprenditoriali (%)
Hanno timore di
fallire (%)
Svezia 66,48 36,99 32,61
Norvegia 64,43 34,37 39,37
Finlandia 55,33 34,32 36,52
Austria 49,21 49,61 35,96
Danimarca 44,41 31,02 39,26
Stati Uniti 43,49 55,88 32,32
Taiwan 38,55 26,38 37,6
Francia 37,52 35,66 42,84
Germania 36,16 37,09 41,91
Svizzera 35,67 37,34 32,29
Paesi Bassi 34,4 42,3 30,45
Belgio 33,29 37,11 40,83
Regno Unito 32,82 47,13 36,01
Israele 30,62 29,31 46,76
Irlanda 25,55 45,16 35,37
Singapore 22,51 26,58 41,63
Italia 19,80 29,97 57,68
Slovenia 19,62 51,32 27,28
Slovacchia 17,84 49,73 38,32
Portogallo 16,19 46,8 42,3
Spagna 13,9 50,38 41,76
Grecia 12,95 50 61,29
Corea 12,52 26,93 43,01
Giappone 6,37 9 53,13
4. L’evoluzione dell’ imprenditorialità allo stadio
iniziale in Italia – 2001-2012, dati GEM.
0
1
2
3
4
5
6
7
2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2012
TEA Imprenditorialità nascente Nuove attività
5. Aspettative sulla creazione di posti di lavoro
per l’attività imprenditoriale early
stage, Unione Europea (ordinate per creazione
minima attesa di posti di lavoro) –2012, dati GEM.
Paese 0 - 5 posti di lavoro
(% della popolazione
adulta)
6 - 19 posti di lavoro
(% della popolazione
adulta)
20 o più posti di lavoro
(% della popolazione
adulta)
Paesi Bassi 6,87 1,19 0,69
Estonia 5,84 3,79 1,62
Regno
Unito
5,27 1,88 0,87
Austria 5,23 0,82 0,42
Ungheria 5,02 1,51 1,58
Polonia 4,83 1,81 0,98
Svezia 4,62 0,79 0,27
Slovacchiaa 4,3 2,18 1,26
Finlandia 4,09 0,74 0,45
Spagna 4 0,55 0,17
Lettonia 3,91 3,98 3,09
Portogallo 3,64 1,5 0,51
Germania 3,32 0,79 0,59
Grecia 3,27 0,67 0,24
Irlanda 3,23 1,07 0,94
Francia 3,05 0,87 0,45
Danimarca 2,91 0,97 0,74
Italia 2,87 0,47 0,27
Belgio 2,86 1,07 0,21
Romania 2,64 2,92 1,56
Slovenia 2,46 0,69 0,68
Lituania 1,7 1,9 1,45
Stati Uniti 6,59 2,21 1,7
7. Le imprese innovative italiane per aree
territoriali, dati infoCamere maggio 2013
Maggio 2013
Imprese Innovative
I=100 N=100
Italia 668 100 147
Aree Territoriali
Nord 455 68 100
Nord Ovest 225 34 49
Nord Est 230 34 51
Centro 134 20 29
Mezzogiorno 79 12 17
Sud 52 8 11
Isole 27 4 6
8. La graduatoria delle regioni italiane per numero
di startup innovative, dati Infocamere maggio 2013
Regioni Numero di startup % sul totale % sul totale cumulata
Lombardia 120 18,0 18,0
Piemonte 83 12,4 30,4
Emilia Romagna 81 12,1 42,5
Veneto 76 11,4 53,9
Toscana 51 7,6 61,5
Lazio 46 6,9 68,4
Trentino Alto Adige 37 5,5 74,0
Friuli Venezia Giulia 36 5,4 79,3
Marche 32 4,8 84,1
Puglia 20 3,0 87,1
Liguria 19 2,8 90,0
Sardegna 14 2,1 92,1
Sicilia 13 1,9 94,0
Abruzzo 8 1,2 95,2
Calabria 7 1,0 96,3
Campania 7 1,0 97,3
Molise 6 0,9 98,2
Umbria 5 0,7 99,0
Basilicata 4 0,6 99,6
Valle d'Aosta 3 0,4 100,0