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La sostenibilità dell’attività estrattiva:
l’esperienza del Settore del Cemento
ISTAT – Roma, 20 giugno 2017
Quali emozioni vi suscita questa foto?
Cosa vi viene in mente?
Panorami / Riflessione
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Panorami
Un angolo di Paradiso
Uno scorcio incantevole
Un posto romantico
Un posto unico
….. ecc.
• Cementificazione selvaggia
• Speculazione edilizia
• Antropizzazione spinta del territorio
• Devastazione
• … e tanto altro ancora
Panorami
Magari qualcuno di voi lo avrà già pensato,
ma potrebbe essere anche:
L’immagine, però, risulta gradevole.
Qual è dunque il punto?
Panorami
E’ il cemento il male assoluto o, piuttosto, il suo cattivo uso
produce cattivi risultati?
L’utilizzo del cemento
Quali obiettivi bisogna dunque porsi nell’utilizzo del cemento?
• Solidità
• Funzionalità
• Durabilità
• Estetica
• Armonia con il contesto
Il tutto nel rispetto del paesaggio, dell’ambiente e delle
generazioni future
IL PROFILO DELL’ASSOCIAZIONE E LA STRUTTURA DEL SETTORE
AITEC - Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento - è dal 1959
organo di rappresentanza dell'industria cementiera nazionale. Ad AITEC,
aderente a Confindustria e membro di Cembureau (Associazione Europea del
Cemento) sono associate tutte le principali aziende del settore.
Le Aziende associate a AITECLe Aziende associate a AITEC
Buzzi Unicem spaBuzzi Unicem spa
Cementeria di Monselice spaCementeria di Monselice spa
Cementerie Aldo Barbetti spaCementerie Aldo Barbetti spa
Cementi Moccia spaCementi Moccia spa
Cementir Italia spaCementir Italia spa
Cementizillo spaCementizillo spa
Colacem spaColacem spa
Holcim Italia spaHolcim Italia spa
Industria Cementi G. Rossi spaIndustria Cementi G. Rossi spa
Italcementi spaItalcementi spa
W&P CementiW&P Cementi
L’ANDAMENTO DEL SETTORE NELL’ULTIMO DECENNIO
Nel 2016 la produzione di cemento in Italia è stata di 19,3 milioni di
tonnellate con una diminuzione del 7,2 per cento rispetto al 2015. La
contrazione ha interessato tutto il territorio nazionale, maggiormente il Sud
e le Isole dove l’arretramento è stato superiore al 10%. La variazione
negativa del 2016 è stata determinata dal cattivo andamento del comparto
residenziale delle costruzioni.
ANNO
PRODUZIONE
DI CEMENTO
(tX1000)
2005 46.411
2006 47.875
2007 47.542
2008 43.030
2009 36.317
2010 34.408
2011 33.120
2012 26.244
2013 23.083
2014 21.542
2015 20.825
2016 19.325
Diminuita nel 2016 anche la produzione di clinker
sebbene con una contrazione minore (-4,9 per cento
rispetto al 2015) pari a circa14,8 milioni di tonnellate.
Le prospettive per il 2017 concordano per uno scenario
improntato a un cauto ottimismo con i consumi che
dovrebbero mantenersi sullo stesso livello del 2016 o
migliorare leggermente.
LA PRODUZIONE DEL CEMENTO: LE PRINCIPALI FASI
1 - cava/miniera: estrazione1 - cava/miniera: estrazione
di materie prime (marne,di materie prime (marne,
calcari, argille…)calcari, argille…)
1a - cava/miniera in1a - cava/miniera in
coltivazionecoltivazione
1b – cava/miniera in1b – cava/miniera in
recuperorecupero
LA PRODUZIONE DEL CEMENTO: LE MATERIE PRIME
Si parte da una combinazione di 4 ossidi,
tutti reperibili in natura.
Mix
Materie Prime
Ossido di Calcio
(Calce)
CaO
Ossido di Silicio
(Silice)
SiO2
Ossido di Alluminio
(Allumina)
Al2O3
Ossido di Ferro
(Ferro)
Fe2O3
LA PRODUZIONE DEL CEMENTO: LE MATERIE PRIME
Ossido di Calcio
(Calce)
CaO
Ossido di Silicio
(Silice)
SiO2
Ossido di Alluminio
(Allumina)
Al2O3
Viene ottenuto dalla
pietra calcarea
Vengono
normalmente
ottenuti dall’argilla
Viene ottenuto dal
minerale di ferro o
da sottoprodotti
La Marna,
ove disponibile, può
contenere tutti e 3 gli
ossidi (cemento naturale)
Ossido di Ferro
(Ferro)
Fe2O3
I DATI DELL’ATTIVITA’ ESTRATTIVA
La quantità maggiore di materie prime impiegate per la produzione di cemento è
destinata alla realizzazione della cosiddetta «farina cruda» (miscela di materiali
finemente macinata) dalla quale, tramite cottura, si ricava il clinker.
I materiali generalmente impiegati sonoI materiali generalmente impiegati sono (% indicative sul totale estratto nel 2016):
..…a questi si aggiunge anche materiale secondario recuperato da altre
lavorazioni industriali (ad es. scorie d’altoforno, scaglie di laminazione, ceneri
volanti, gessi chimici, etc…) che solitamente rappresenta circa il 6 % del totale
delle materie prime necessarie alla produzione del cemento, consentendo un
significativo risparmio di risorse naturali.
Il numero delle cave attive al momento risulta pari a 119, mentre sono 13
quelle dismesse con piano di recupero completato.
CALCARECALCARE
(62,6%)(62,6%) MARNAMARNA
(28,2%)(28,2%) ARGILLAARGILLA
(4,8%)(4,8%)
SCISTOSCISTO
(1,6%)(1,6%) GESSOGESSO
(0,01%)(0,01%)
POZZOLANAPOZZOLANA
(0,5%)(0,5%)
ARENARIAARENARIA
(1,6%)(1,6%)
ALTROALTRO
(0,7%)(0,7%)
Le LINEE GUIDA AITEC
Esempi e buone pratiche dell’industria del Cemento
….. Non è banale che due associazioni, così diverse,
scelgano di definire assieme la loro visione di come in
Italia si debbano portare avanti attività di questo tipo …..
….. Soprattutto, l’impostazione proposta guarda da
subito a come quell’area tornerà alla comunità. Perché
sarà inevitabilmente diversa, ma non degradata, anzi
valorizzata da un punto di vista delle potenzialità
ecologiche. ……..
Vittorio Cogliati Dezza
Presidente LEGAMBIENTE dell’epoca
Le LINEE GUIDA AITEC
Esempi e buone pratiche dell’industria del Cemento
 Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse e
incentivazione dell’utilizzo di materie di sostituzione
 Preliminare valutazione degli impatti ambientali e loro
minimizzazione durante tutto il ciclo di vita dell’attività
estrattiva
 Predisposizione del piano di coltivazione in coerenza,
sin dall’inizio, con il progetto di recupero
 Interpretazione delle disposizioni di legge come
requisito minimo al momento della redazione di un
progetto di recupero
 Coinvolgimento degli stakeholder mediante azioni di
trasparenza, ascolto e valutazione delle esigenze del
territorio e delle comunità locali
 Incoraggiamento delle politiche a lungo termine e
iniziative volontarie, in particolare in tema di biodiversità
 Impegno a favore della salute e sicurezza sul luogo di
lavoro e all’esterno del sito estrattivo
PRINCIPIPRINCIPI
I METODI DI COLTIVAZIONE ADOTTATI
Coltivazione a gradoni per fette orizzontali discendenti su più livelliColtivazione a gradoni per fette orizzontali discendenti su più livelli
Coltivazione a gradoni per fette orizzontaliColtivazione a gradoni per fette orizzontali
discendenti su un unico livello (splaetamenti)discendenti su un unico livello (splaetamenti)
Coltivazione a gradoni per fette verticali montantiColtivazione a gradoni per fette verticali montantiColtivazione a gradone unicoColtivazione a gradone unico
MetodiMetodi
più diffusipiù diffusi
PROGETTAZIONE, GESTIONE E RECUPERO DELLE AREE ESTRATTIVE
 Garantire la compatibilità ambientale in tutte le fasi dell’attività estrattiva. Una
corretta progettazione costituisce la premessa per la mitigazione dell’impatto
ambientale e per le successive operazioni di recupero
 Essere coerente con il piano di recupero ambientale
 Ridurre l’impatto paesaggistico e consentire un adeguato recupero ambientale
 Tenere in considerazione le esigenze del territorio
Gli obiettivi del
Piano di coltivazione
I CASI DI STUDIO
Cava di Ponte Oliveti (TN)Cava di Ponte Oliveti (TN)
Miniera San Marco (PG)Miniera San Marco (PG)
I CASI DI STUDIO
Cava Valle Oscura (LC)Cava Valle Oscura (LC)
Cava Monte Noroni (VR)Cava Monte Noroni (VR)
I CASI DI STUDIO
Cava Gavota Noisa (CN)Cava Gavota Noisa (CN)
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Comune di Guiglia (MO)Comune di Guiglia (MO)
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S. Lisi, La sostenibilità dell’attività estrattiva: l’esperienza dei settori del cemento e del calcestruzzo

  • 1. La sostenibilità dell’attività estrattiva: l’esperienza del Settore del Cemento ISTAT – Roma, 20 giugno 2017
  • 2. Quali emozioni vi suscita questa foto? Cosa vi viene in mente? Panorami / Riflessione
  • 3. • ……………………………………………………….. • ……………………………………………………….. • ……………………………………………………….. • ……………………………………………………….. • ……………………………………………………….. • ……………………………………………………….. • ……………………………………………………….. • ……………………………………………………….. • ……………………………………………………….. Panorami Un angolo di Paradiso Uno scorcio incantevole Un posto romantico Un posto unico ….. ecc.
  • 4. • Cementificazione selvaggia • Speculazione edilizia • Antropizzazione spinta del territorio • Devastazione • … e tanto altro ancora Panorami Magari qualcuno di voi lo avrà già pensato, ma potrebbe essere anche:
  • 5. L’immagine, però, risulta gradevole. Qual è dunque il punto? Panorami E’ il cemento il male assoluto o, piuttosto, il suo cattivo uso produce cattivi risultati?
  • 6. L’utilizzo del cemento Quali obiettivi bisogna dunque porsi nell’utilizzo del cemento? • Solidità • Funzionalità • Durabilità • Estetica • Armonia con il contesto Il tutto nel rispetto del paesaggio, dell’ambiente e delle generazioni future
  • 7. IL PROFILO DELL’ASSOCIAZIONE E LA STRUTTURA DEL SETTORE AITEC - Associazione Italiana Tecnico Economica del Cemento - è dal 1959 organo di rappresentanza dell'industria cementiera nazionale. Ad AITEC, aderente a Confindustria e membro di Cembureau (Associazione Europea del Cemento) sono associate tutte le principali aziende del settore. Le Aziende associate a AITECLe Aziende associate a AITEC Buzzi Unicem spaBuzzi Unicem spa Cementeria di Monselice spaCementeria di Monselice spa Cementerie Aldo Barbetti spaCementerie Aldo Barbetti spa Cementi Moccia spaCementi Moccia spa Cementir Italia spaCementir Italia spa Cementizillo spaCementizillo spa Colacem spaColacem spa Holcim Italia spaHolcim Italia spa Industria Cementi G. Rossi spaIndustria Cementi G. Rossi spa Italcementi spaItalcementi spa W&P CementiW&P Cementi
  • 8. L’ANDAMENTO DEL SETTORE NELL’ULTIMO DECENNIO Nel 2016 la produzione di cemento in Italia è stata di 19,3 milioni di tonnellate con una diminuzione del 7,2 per cento rispetto al 2015. La contrazione ha interessato tutto il territorio nazionale, maggiormente il Sud e le Isole dove l’arretramento è stato superiore al 10%. La variazione negativa del 2016 è stata determinata dal cattivo andamento del comparto residenziale delle costruzioni. ANNO PRODUZIONE DI CEMENTO (tX1000) 2005 46.411 2006 47.875 2007 47.542 2008 43.030 2009 36.317 2010 34.408 2011 33.120 2012 26.244 2013 23.083 2014 21.542 2015 20.825 2016 19.325 Diminuita nel 2016 anche la produzione di clinker sebbene con una contrazione minore (-4,9 per cento rispetto al 2015) pari a circa14,8 milioni di tonnellate. Le prospettive per il 2017 concordano per uno scenario improntato a un cauto ottimismo con i consumi che dovrebbero mantenersi sullo stesso livello del 2016 o migliorare leggermente.
  • 9. LA PRODUZIONE DEL CEMENTO: LE PRINCIPALI FASI 1 - cava/miniera: estrazione1 - cava/miniera: estrazione di materie prime (marne,di materie prime (marne, calcari, argille…)calcari, argille…) 1a - cava/miniera in1a - cava/miniera in coltivazionecoltivazione 1b – cava/miniera in1b – cava/miniera in recuperorecupero
  • 10. LA PRODUZIONE DEL CEMENTO: LE MATERIE PRIME Si parte da una combinazione di 4 ossidi, tutti reperibili in natura. Mix Materie Prime Ossido di Calcio (Calce) CaO Ossido di Silicio (Silice) SiO2 Ossido di Alluminio (Allumina) Al2O3 Ossido di Ferro (Ferro) Fe2O3
  • 11. LA PRODUZIONE DEL CEMENTO: LE MATERIE PRIME Ossido di Calcio (Calce) CaO Ossido di Silicio (Silice) SiO2 Ossido di Alluminio (Allumina) Al2O3 Viene ottenuto dalla pietra calcarea Vengono normalmente ottenuti dall’argilla Viene ottenuto dal minerale di ferro o da sottoprodotti La Marna, ove disponibile, può contenere tutti e 3 gli ossidi (cemento naturale) Ossido di Ferro (Ferro) Fe2O3
  • 12. I DATI DELL’ATTIVITA’ ESTRATTIVA La quantità maggiore di materie prime impiegate per la produzione di cemento è destinata alla realizzazione della cosiddetta «farina cruda» (miscela di materiali finemente macinata) dalla quale, tramite cottura, si ricava il clinker. I materiali generalmente impiegati sonoI materiali generalmente impiegati sono (% indicative sul totale estratto nel 2016): ..…a questi si aggiunge anche materiale secondario recuperato da altre lavorazioni industriali (ad es. scorie d’altoforno, scaglie di laminazione, ceneri volanti, gessi chimici, etc…) che solitamente rappresenta circa il 6 % del totale delle materie prime necessarie alla produzione del cemento, consentendo un significativo risparmio di risorse naturali. Il numero delle cave attive al momento risulta pari a 119, mentre sono 13 quelle dismesse con piano di recupero completato. CALCARECALCARE (62,6%)(62,6%) MARNAMARNA (28,2%)(28,2%) ARGILLAARGILLA (4,8%)(4,8%) SCISTOSCISTO (1,6%)(1,6%) GESSOGESSO (0,01%)(0,01%) POZZOLANAPOZZOLANA (0,5%)(0,5%) ARENARIAARENARIA (1,6%)(1,6%) ALTROALTRO (0,7%)(0,7%)
  • 13. Le LINEE GUIDA AITEC Esempi e buone pratiche dell’industria del Cemento ….. Non è banale che due associazioni, così diverse, scelgano di definire assieme la loro visione di come in Italia si debbano portare avanti attività di questo tipo ….. ….. Soprattutto, l’impostazione proposta guarda da subito a come quell’area tornerà alla comunità. Perché sarà inevitabilmente diversa, ma non degradata, anzi valorizzata da un punto di vista delle potenzialità ecologiche. …….. Vittorio Cogliati Dezza Presidente LEGAMBIENTE dell’epoca
  • 14. Le LINEE GUIDA AITEC Esempi e buone pratiche dell’industria del Cemento  Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse e incentivazione dell’utilizzo di materie di sostituzione  Preliminare valutazione degli impatti ambientali e loro minimizzazione durante tutto il ciclo di vita dell’attività estrattiva  Predisposizione del piano di coltivazione in coerenza, sin dall’inizio, con il progetto di recupero  Interpretazione delle disposizioni di legge come requisito minimo al momento della redazione di un progetto di recupero  Coinvolgimento degli stakeholder mediante azioni di trasparenza, ascolto e valutazione delle esigenze del territorio e delle comunità locali  Incoraggiamento delle politiche a lungo termine e iniziative volontarie, in particolare in tema di biodiversità  Impegno a favore della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e all’esterno del sito estrattivo PRINCIPIPRINCIPI
  • 15. I METODI DI COLTIVAZIONE ADOTTATI Coltivazione a gradoni per fette orizzontali discendenti su più livelliColtivazione a gradoni per fette orizzontali discendenti su più livelli Coltivazione a gradoni per fette orizzontaliColtivazione a gradoni per fette orizzontali discendenti su un unico livello (splaetamenti)discendenti su un unico livello (splaetamenti) Coltivazione a gradoni per fette verticali montantiColtivazione a gradoni per fette verticali montantiColtivazione a gradone unicoColtivazione a gradone unico MetodiMetodi più diffusipiù diffusi
  • 16. PROGETTAZIONE, GESTIONE E RECUPERO DELLE AREE ESTRATTIVE  Garantire la compatibilità ambientale in tutte le fasi dell’attività estrattiva. Una corretta progettazione costituisce la premessa per la mitigazione dell’impatto ambientale e per le successive operazioni di recupero  Essere coerente con il piano di recupero ambientale  Ridurre l’impatto paesaggistico e consentire un adeguato recupero ambientale  Tenere in considerazione le esigenze del territorio Gli obiettivi del Piano di coltivazione
  • 17. I CASI DI STUDIO Cava di Ponte Oliveti (TN)Cava di Ponte Oliveti (TN) Miniera San Marco (PG)Miniera San Marco (PG)
  • 18. I CASI DI STUDIO Cava Valle Oscura (LC)Cava Valle Oscura (LC) Cava Monte Noroni (VR)Cava Monte Noroni (VR)
  • 19. I CASI DI STUDIO Cava Gavota Noisa (CN)Cava Gavota Noisa (CN) Oasi di Baggero (CO)Oasi di Baggero (CO)
  • 20. I CASI DI STUDIO Comune di Guiglia (MO)Comune di Guiglia (MO) Ex Cava Lustrelle (LE)Ex Cava Lustrelle (LE)
  • 21. 2121