Regolamento di sicurezza e di polizia marittima del terminale marino
Adriatic LNG, emesso dalla Capitaneria di Porto di Chioggia in data 2 settembre 2008.
Nuovo parere negativo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul rigassificatore di San Ferdinando - Rosarno - Gioia Tauro, dopo quello già espresso nel luglio 2010.
Regolamento di sicurezza e di polizia marittima del terminale marino
Adriatic LNG, emesso dalla Capitaneria di Porto di Chioggia in data 2 settembre 2008.
Nuovo parere negativo del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul rigassificatore di San Ferdinando - Rosarno - Gioia Tauro, dopo quello già espresso nel luglio 2010.
Esauritosi il grande ciclo immobiliare più lungo dal dopoguerra ora il capitale finanziario punta sulle infrastrutture in "projet financing" in salsa veneta: un debito occulto che graverà sulle prossime generazioni e sottrae risorse all'economia reale.La rendita deprime l'economia mentre si vanta di salvarla. Qui risiede la sua forza ideologica, la sua intrinseca capacità di mistificare la realtà. Cresce però l'opposizione della parte più consapevole della società coinvolgendo in modo inedito comitati, sindacati e associazioni imprenditoriali. Le sempre più frequenti alluvioni indicano la necessità di fermare il consumo di suolo e di mettere mano a un serio programma dell'assetto idrogeologico. Un grande piano di piccole opere per recuperare ambienti compromessi, di riqualificazione energetica degli edifici, di promozione di attività produttive innovative. Un grande piano per la mobilità sostenibile sottoponendo il Veneto alla "cura del ferro" come "cura" alla "malattia dell'asfalto".Un altro Veneto è possibile unendo il "Rosso" e il "Verde", l'ambiente e il lavoro. La proposta di Sinistra Ecologia e Libertà per un PTRC che tuteli il patrimonio storico, culturale e paesaggistico.
Esauritosi il grande ciclo immobiliare più lungo dal dopoguerra ora il capitale finanziario punta sulle infrastrutture in "projet financing" in salsa veneta: un debito occulto che graverà sulle prossime generazioni e sottrae risorse all'economia reale.La rendita deprime l'economia mentre si vanta di salvarla. Qui risiede la sua forza ideologica, la sua intrinseca capacità di mistificare la realtà. Cresce però l'opposizione della parte più consapevole della società coinvolgendo in modo inedito comitati, sindacati e associazioni imprenditoriali. Le sempre più frequenti alluvioni indicano la necessità di fermare il consumo di suolo e di mettere mano a un serio programma dell'assetto idrogeologico. Un grande piano di piccole opere per recuperare ambienti compromessi, di riqualificazione energetica degli edifici, di promozione di attività produttive innovative. Un grande piano per la mobilità sostenibile sottoponendo il Veneto alla "cura del ferro" come "cura" alla "malattia dell'asfalto".Un altro Veneto è possibile unendo il "Rosso" e il "Verde", l'ambiente e il lavoro. La proposta di Sinistra Ecologia e Libertà per un PTRC che tuteli il patrimonio storico, culturale e paesaggistico.
Il Consiglio Comunale di Gioia Tauro revoca la delibera commissariale che dava parere positivo alla costruzione del rigassificatore.
Delibera di consiglio comunale n. 50 del 7 novembre 2011.
Osservazioni dettagliatissime sul rigassificatore off-shore di Falconara, a cura di "ASSOCIAZIONE COMITATO QUARTIERE VILLANOVA – FALCONARA M." - "ASSOCIAZIONE “COMITATO DEL QUARTIERE FIUMESINO” " - "ONDAVERDE - Movimento ecologista falconarese".
Delibera dell'Autorità per l'Energia Elettriga e il Gas n. 178 del 4/8/2005, che assicura ai gestori dei rigassificatori, anche in caso di mancato utilizzo dell’impianto, la copertura di una quota pari all’80 % dei ricavi di riferimento. Tale copertura è riconosciuta dal sistema tariffario del trasporto e ha durata per un periodo di 20 anni.
Articolo dell'edizione reggina della Gazzetta del Sud dell'1 marzo 2010, sul forum delle associazioni contro il rigassificatore svoltosi il giorno precedente.
More from Presidio "San Ferdinando in Movimento" (20)
Richiesta di chiarimenti al Sindaco sul rigassificatore
1. Presidio “San Ferdinando in Movimento”
Via Bari, 59 – c/o sede Associazione Civica “Santa Barbara” ONLUS
89026 San Ferdinando (RC)
web: http://sfim.altervista.org
facebook: http://www.facebook.com/sanferdinandoinmovimento
e-mail: sanferdinandoinmovimento@live.it
Al Sindaco
del Comune di San Ferdinando
OGGETTO: RICHIESTA DI CHIARIMENTI SULLA VICENDA RIGASSIFICATORE
Egregio Sig. Sindaco,
nei prossimi mesi il nostro paese dovrà affrontare, probabilmente, le conseguenze
relative al completamento dell’iter del più grande rigassificatore d’Italia.
Ancora una volta nella sua storia, dopo la costruzione del Porto, viene posto in essere un
ricatto occupazionale, si elargiscono promesse illusorie, per cercare di giustificare un impianto
industriale che, oltre a essere perfettamente inutile ai fini dell’autosufficienza energetica
italiana1, costituirebbe un enorme rischio per le popolazioni residenti nel raggio di 30 – 50 km
dallo stesso, darebbe un colpo di grazia a un turismo già agonizzante e a una delle nostre risorse
più importanti, il mare, saturandolo di acqua fredda e candeggina.
Tutto questo senza considerare il prezzo elevatissimo che gli abitanti della Piana stanno
già pagando, con la loro salute, per la presenza di eco – mostri come l’inceneritore, peraltro in
via di raddoppio, l’impianto consortile di depurazione di Gioia Tauro, che inonda di putridi
miasmi le nostre brezze, e l’incubo di una discarica che incombe sulla località Zimbario di
Rosarno, solo per citare i più vicini.
Forse non c’è più margine di azione, sui tavoli istituzionali, per bloccare l’impianto di
rigassificazione. I pareri positivi forniti nella prima conferenza dei servizi del 2005, e ribaditi
successivamente, fino agli incontri finali del 2009, sono ormai definitivi. Solo una ferma
opposizione della cittadinanza potrebbe costituire un freno alla realizzazione del terminal; e
questo è il momento di far sentire la nostra voce, che passate scelte hanno impedito venisse
considerata. A Lei, adesso, il compito di essere portavoce della cittadinanza.
1
“ […] l'obiettivo è fare dell'Italia un vero e proprio hub del gas nel Mediterraneo, un'area di
transito e non solo di consumo per le nuove forniture di gas provenienti dalle aree di produzione
del Caspio, del Medio Oriente e del Nord Africa, destinate a soddisfare il fabbisogno crescente
dell'Europa Centrale e Settentrionale […]”.
Indagine conoscitiva sulle prospettive degli assetti proprietari delle imprese energetiche e i prezzi dell'energia in
Italia, Commissione attività produttive della Camera, 9 febbraio 2006.
2. I 671 sanferdinandesi che con entusiasmo e rabbia hanno sottoscritto la richiesta di
referendum comunale sul rigassificatore (depositata in data 21 dicembre 2009 con n. prot.
14226), poi prevedibilmente respinta dalla terna commissariale2, e la comunità tutta, dopo
aver positivamente appreso i pareri contrari rispetto all’impianto espressi in varie sedi
dagli attuali primi cittadini di Rosarno e Gioia Tauro, chiedono adesso a Lei, e ai
rappresentanti democraticamente eletti nel civico consesso, una posizione pubblica,
chiara e inequivocabile rispetto al tema. Auspichiamo una presa di coscienza in tempi brevi,
dal momento che l’avanzatissimo stato dell’iter richiede particolare urgenza.
Fiduciosi nella Sua sensibilità ai problemi della comunità, e alla già espressa volontà di
collaborazione con gli attori sociali presenti sul territorio, cogliamo l’occasione per porgere
distinti saluti.
San Ferdinando, lì 19/09/2011
Il Presidente dell’Associazione
Presidio “San Ferdinando in Movimento”
Natale Crai
2
I promotori del referendum comunale avevano già considerato il contrasto dello stesso con l’art. 8 del d. lgs.
267/2000 (T.U.E.L.), che prevede questa forma di consultazione solo per materie di esclusiva competenza locale,
tra le quali non rientra la politica energetica nazionale, ma all’epoca scelsero di portare avanti la raccolta firme per
dimostrare la volontà della popolazione di essere coinvolta nel processo decisionale.