Here it is an example of how "quality of life" can be measured and compared among a system of cities. In this case I have imagined a system of english cities, characterized by a common railway line, and I have calculated a main indicator of quality of life useful to compare each city with the others.
Internship at the Stockholm Environment Institute - York
Progettazione sistemi territoriali - Esempio di misurazione della qualità della vita
1. Matricola 783063 | Elena Colli
Qualità della Vita
Tesina per il corso Progettazione di Sistemi Territoriali
Ciò che questo breve lavoro si prefissa di fare, è di proporre un modello di sistema
territoriale che sia capace di individuare e promuovere le potenzialità di una rete di
città. Una volta fatto questo passo, si sottoporranno le singole unità della rete ad
un’analisi della qualità della vita, utilizzando alcuni indicatori chiave rappresentativi
della performance urbana in modo da stilare infine una graduatoria. Lo studio proposto
sarà di tipo macro, ovvero verranno utilizzati dati di tipo istituzionale aggregati a livello
territoriale.
Il Sistema
Il sistema che intendo proporre è composto di 5 città del Regno Unito:
- Edimburgh
- Newcastle upon Tyne
- Leeds
- Manchester
- Liverpool
Il motivo che mi ha portato alla costruzione di questo sistema ideale, è che le città
designate appartengono alla stessa importante linea ferroviaria inglese First
TransPennine Express, e più nello specifico, rappresentano le top 5 destinations della
stessa.
First TransPennine Express è un servizio che si propone di collegare le città
chiave e i maggiori paesi del Nord Inghilterra, operando principalmente lungo la catena
montuosa dei Monti Pennini, collegando tutte le maggiori aree urbane del Nord
Inghilterra con i distretti naturali e turistici dei laghi (regione della Cumbria),
Lancashire e Scozia, includendo in modo strategico il riferimento aeroportuale di
Manchester. È una linea che serve in media 70.000 passeggeri al giorno, di cui un buon
60% per motivi turistici e di svago1. Le città che ho scelto di includere nel sistema
rappresentano dunque le destinazioni con il maggiore flusso di passeggeri, e mettendosi
in rete, autopromuovendosi come già in parte fanno sul sito di First
TransPennineExpress, potrebbero proporsi come potenziale area turistica e attrattiva
alternativa al polo monocefalico rappresentato da Londra e dal sud-est inglese,
rilanciando l’immagine e le potenzialità del Nord dell’isola.
1
Fonte: sito web di First Transpennine Express www.tpexpress.co.uk
2. Matricola 783063 | Elena Colli
Come dichiara lo studio condotto nel 2006 sulle condizioni delle città inglesi (The
State of the English Cities, commissionato dal Governo), permangono sostanziali
differenze sociali ed economiche tra le aree metropolitane inglesi: Londra e le città del
Sud e dell’Est godono di economie di tipo avanzato, industrie che investono su alta
tecnologia e capitale umano, e spesso meglio connesse alla capitale e all'economia
internazionale2. Vantano dunque performance migliori delle città del Nord e dell'Ovest
del paese, con origine più tipicamente industriale e con molti meno vantaggi rispetto
alle prime. Questo per dire che le aree urbane antagoniste al centro nevralgico e vitale
del paese hanno bisogno di essere incoraggiate a mostrarsi più competitive ed efficienti,
rendendo il sistema di città britannico più omogeneo e sostenibile, vista anche la
crescita, nel lungo periodo insostenibile, delle città della costa meridionale e orientale.
Gli Indicatori
Per prima cosa, bisognerebbe definire il concetto multiforme di qualità della vita. Ho
scelto alcuni indicatori che potessero toccare i maggiori concetti chiave indicati dalla
letteratura, in parte guidata anche dalla disponibilità ed accessibilità dei dati al livello
di aggregazione desiderato. Un altro criterio di selezione è stato privilegiare indicatori
che presentassero differenze sufficientemente rilevanti tra le città del sistema. Per
individuare gli ambiti tematici utili ai fini della ricerca, e che rispecchiassero dunque
la definizione di qualità della vita che ho delineato per questa ricerca, mi sono lasciata
indirizzare dalla griglia dei bisogni e dei valori umani di Galtung e Wirak (1976),
individuando quattro principali aree di bisogni a cui si presuppone che una città con
una buona qualità della vita sappia rispondere:
- Sicurezza
- Benessere fisico, ambientale, socio-culturale
- Libertà (mobilità, lavoro, scelta)
- Identità: autorealizzazione, tempo libero, relazioni.
Dopodichè ho fatto in modo che gli indicatori coprissero in linea generale i cinque
aspetti individuati da Martinotti come sintesi teorica di tutte le rappresentazioni che
ruotano attorno al concetto di qualità della vita: aspetti materiali collettivi, materiali
individuali, non materiali collettivi, non materiali individuali ed infine la dimensione
“extra” degli aspetti contestuali. Elencherò dunque qui di seguito gli indicatori
utilizzati categorizzandoli tramite i criteri appena esposti:
Materiali Collettivi: la città offre servizi di base efficaci ed efficienti, rivolti a tutta
la cittadinanza.
- Sanità: medici di base per 100.000 abitanti
- Sicurezza: omicidi, furti auto, furti domestici, morti per incidente stradale
2
Parkinson, Michael, et al. State of the English cities-volumes 1 and 2. 2006.
3. Matricola 783063 | Elena Colli
- Istruzione dell’obbligo: drop-out scolastico prima del diploma
- Ambiente: concentrazione NO2 e PM10, auto per 100 abitanti
- Costo della vita: prezzo medio delle case al metro quadro
Materiali Individuali: le famiglie residenti sono in buono stato socio-economico, in
parte perseguito anche grazie all’iniziativa personale.
- Condizione lavorativa: tasso di disoccupazione
- Reddito: PIL per abitante
- Livello istruzione: iscritti all’istruzione terziaria
- Salute: morti di età inferiore ai 65 anni
Non Materiali Collettivi: la popolazione può fruire di una ricca offerta di iniziative e
strutture culturali, sportive, ricreative.
- Biblioteche per 100.000 abitanti
- Piscine per 100.000 abitanti
Non Materiali Individuali: sono ridotte o inesistenti le situazioni di disagio
esistenziale ed emarginazione, e si trova risposta ai bisogni di autorealizzazione,
comunicazione, relazione.
- Prelievi di materiale bibliotecario
- Suicidi ogni 100.000 ab
Aspetti Contestuali: la città presenta peculiarità paesaggistiche e climatiche
piacevoli.
- Ore di sole al giorno
- Precipitazioni
La maggior parte di questi indicatori è stata acquisita dal database della ricerca
europea Urban Audit (IV edizione, con il 2008 come principale anno di riferimento), con
rimando alla specifica banca dati inglese. Commissionata dall’Unione Europea, Urban
Audit raccoglie i dati sulle città europee ogni tre anni, per misurarne gli aspetti salienti
riguardanti la qualità della vita. La cosa interessante di questo database è che propone
non solo l’unità di analisi definita dai confini amministrativi, ma così come il dibattito
attuale nell’ambito degli studi urbani ci insegna (vedi ad esempio i concetti di Daily
Urban Systems o Functional Urban Region), mette in discussione la definizione di “città”
distinguendo nella sua analisi quattro unità spaziali possibili:
- Core city è l’unità amministrativa, per la quale la maggior parte dei dati è
disponibile, e alla quale questo studio si riferisce.
- The larger urban zone (LUZ) è un’approssimazione dell’area funzionale della
città, che si espande attorno alla città centrale.
- Sub-city districts (SCD) è una suddivisione della città centrale affidata al
criterio della popolazione stessa (denominate Middle Super Output Areas per
4. Matricola 783063 | Elena Colli
Inghilterra e Galles, Intermediate Zones in Scozia e Super Output Areas in
Irlanda del Nord).
- Kernel, analisi statistica spaziale creata appositamente per alcune capitali, per
la quale il concetto di confine amministrativo risultava obsoleto non rendendo
comparabili le unità: stima la densità dei fenomeni puntuali nello spazio e crea
nuovi confini geografici di conseguenza3.
Elaborazione Dati
Tutti gli indicatori sono stati indicizzati, qualora non lo fossero già, rapportandoli alla
popolazione residente, rendendoli in questo modo confrontabili tra città.
Il metodo di standardizzazione utilizzato, invece, è stato quello dei numeri
indici, ponendo il valore massimo registrato per ogni indicatore uguale a 100
(evidenziato il giallo nella tabella dati), e ricalcolando i valori restanti tramite una
proporzione (Valore Max:100=Altro Valore:X).
Per rendere l’indice finale più rappresentativo e proporzionato, ho effettuato
una ponderazione dando peso 1 ad ogni area tematica (evidenziata in blu nella tabella
dati), e suddividendo in egual misura il peso degli indicatori al suo interno. Per cui, ad
esempio, se l’area tematica include 4 indicatori, come quella della Sicurezza, ad
ognuno ho assegnato peso 0,25.
I punteggi finali sono stati calcolati sommando tutti gli indicatori standardizzati
per ogni città, assegnando valore negativo a quelli al cui incremento corrisponde un
decremento della qualità della vita (evidenziati in rosso nella tabella dati).
3
Fonti: Office for National Statistics (UK) e Eurostat.
5. Matricola 783063 | Elena Colli
Tab. 1 - Tabella dati
1.Fonti dei dati:
[1] Office for National Statistics, Eurostat
[2] Nationwide Building Society
[3] England and Wales - Home Office, Scotland - Scottish Government Justice Analytical Services Division
[4] England, Wales and Scotland - Annual Population Survey (APS) (Labour Force Survey LFS)
[5] The Chartered Institute of Public Finance and Accountancy
[6] The Information Centre for Health and Social Care, ISD Scotland
2. Porre l’indicatore “Prezzo della casa al metro quadro” £/m² come negativo potrebbe essere
discutibile, ma in quanto città simili tra loro in termini di “sviluppo” ho pensato potesse essere valido
come indicatore di accessibilità ad abitazioni migliori a parità di PIL/pro capite.
Leeds Std. Liverpool Std. Manchester Std. Newcastle Std. Edimburgh Std.
Medici di base per
100mila ab. 66 64 67 65 67 65 67 65 103 100
Morti di età <65 anni
per 100 morti 18 -72 20 -80 25 -100 20 -80 20 -80
Omicidi per 100mila ab.
1 -33 3 -100 3 -100 2 -67 1 -33
Furti auto per 1000 ab.
35 -67 37 -71 52 -100 24 -46 37 -71
Furti domestici per 1000
ab. 12 -80 9 -60 15 -100 6 -40 5 -33
Morti per incidente
stradale per 100mila ab. 3,5 -100 1,8 -51 2,3 -66 3,2 -91 2,8 -80
Drop-out prima del
diploma 2% -33 4% -67 4% -67 4% -67 6% -100
Iscritti all'istruzione
terziaria per 1000 ab. 70 45 100 65 138 90 154 100 97 63
Concentrazione annua
NO2 μg/m3 35,2 -100 21,6 -61 33,3 -95 34,8 -99 31,1 -88
Concentrazione annua
PM10 μg/m3 21,8 -100 15,9 -73 19,9 -91 17,3 -79 15,3 -70
Auto per 100 ab.
34 -100 28 -82 26 -76 28 -82 32 -94
Suicidi per 100mila ab.
6 -55 4 -36 8 -73 6 -55 11 -100
Tasso di disoccupazione
7% -64 7% -64 11% -100 9% -82 5% -45
PIL per abitante (£)
32600 67 27800 58 32800 68 26800 55 48300 100
Prezzo della casa al
metro quadro 2026 -64 1740 -55 2041 -65 1889 -60 3164 -100
Biblioteche per 100mila
ab. 7,4 100 5,4 73 5,7 77 6,8 92 6,4 86
Piscine per 100mila ab.
2,3 72 3,2 100 1,9 59 2,2 69 2,8 88
Prelievi di materiale
bibliotecario per 100 403 66 403 66 495 81 457 75 612 100
Ore di sole al giorno in
media 3,4 79 3,3 77 3,3 77 4,3 100 2,9 67
Pioggia al giorno in
media lt/m2 1239 -100 943 -76 985 -79 925 -75 1004 -81
Totale -474 -374 -595 -366 -373
Totale ponderato -156 -120 -198 -118 -135
Sanità
Sicurezza
Istruzione
Clima
Tempo
libero
Patologie
sociali
Livello
Economico
Ambiente
6. Matricola 783063 | Elena Colli
La Graduatoria
La graduatoria finale non esprime un “vincitore” di spicco. In prima posizione Newcastle
upon Tyne è quasi a parimerito con Liverpool, totalizzando rispettivamente -118 e -120
punti. Seguite da Edimburgh con -135, Leeds con -156 e per ultima Manchester con -
198 punti, che è l’unica città che denota una distanza più “drastica” dal punteggio
migliore.
Grafico 1
Per interpretare la graduatoria possiamo in questa sede attuare una
differenziazione per posizione geografica e dimensione.
Per quanto concerne la posizione geografica, escluderei la dicotomia Nord-
Ovest/Sud-Est utilizzata dallo studio precedentemente accennato “State of the English
Cities”, poiché vediamo dalla cartina (nella pagina seguente) che non è l’asse verticale
ad orientare i punteggi, né tantomeno quello orizzontale. Anzi, possiamo dire che lo
studio commissionato dal Governo britannico è in un certo senso confermato dal fatto
che il Nord da questo punto di vista è abbastanza omogeneo. Possiamo invece notare
che un ruolo importante nel determinare un innalzamento del punteggio è la vicinanza
alla costa, come alcune teorie riguardanti la qualità della vita sembrano suggerire (basti
pensare alla teoria del geografo francese Brunet riguardante il potenziale sistema
cosiddetto “Sun Belt” della costa mediterranea centreuropea), che promuovono l’idea
di città con prospettive post-industriali e più inclini al settore terziario, con una
migliore qualità dei servizi e maggiore vivibilità. In questo senso vediamo infatti
penalizzate le due città del sistema più interne, ovvero Leeds e Manchester, a vantaggio
-250
-200
-150
-100
-50
0
Graduatoria finale - Qualità della vita
Newcastle Liverpool Edimburgh Leeds Manchester
7. Matricola 783063 | Elena Colli
delle località marittime di Liverpool e Newcastle upon Tyne, seguite da Edimburgh che
per la sua estrema posizione settentrionale non può godere appieno dei benefici del
mare ma ottiene comunque un buon punteggio.
Grafico 2 – Georeferenziazione della qualità della vita
2. Nella cartina la classifica segue l'ordine: A, B, C, D, E, affiancato dai rispettivi punteggi.
Per quanto riguarda la dimensione, dobbiamo innanzitutto constatare che sono
tutte città di grandi dimensioni (nessuna ha una popolazione inferiore a 200.000
abitanti). Ma troviamo in parte anche con questa chiave interpretativa una buona
spiegazione ai diversi punteggi: la città in testa alla graduatoria, Newcastle upon Tyne,
8. Matricola 783063 | Elena Colli
è infatti quella con la popolazione minore, anche con un certo distacco: conta infatti
277.800 abitanti, contro una media di 460.000 di Manchester, Edimburgh e Liverpool
(nello specifico, rispettivamente 473.200, 471.700 e 441.100 abitanti) e la penultima
in classifica Leeds con i suoi 779.300 abitanti. Si conferma in questo modo la teoria
diffusa secondo la quale in città di minori dimensioni si riscontrano situazioni di qualità
della vita migliori rispetto alle realtà più metropolitane.
Ma per andare più a fondo riguardo alla lettura differenziata dei diversi punteggi,
è necessario vedere come si sono comportate le città per ogni singolo ambito. In questo
ci aiuterà un’ultima tabella, in cui sono evidenziate le performances peggiori per
ambito in rosso:
Tabella 2 – Performances peggiori per ambito tematico
3. Gli indicatori finali differiscono leggermente da quelli precedenti a causa dell'approssimazione
nei calcoli Excel.
È interessante notare come prima cosa che Newcastle upon Tyne, che sappiamo
essere la città in testa alla classifica, è oltre ogni aspettativa quella che presenta
l’indicatore del livello economico più basso. Infatti se si va a verificare il dato nella
tabella precedente si può notare come presenti il PIL pro capite minore rispetto a tutte
le altre città. Possiamo dire che è un buon risultato per questa tesina, poichè va a
confermare che la qualità della vita di una città, come la letteratura sociologica ci
vuole suggerire, non coincide sempre con il livello di ricchezza. D’altronde l’altra
osservazione interessante che questa analisi differenziata ci permette di fare è che
Manchester, la città che invece presenta la peggior performance, presenta delle gravi
mancanze proprio in quegli ambiti che spesso rischiano, in un’analisi superficiale, di
essere messi in secondo piano rispetto alla ricchezza: sanità, sicurezza, e in particolare
patologie sociali e offerta culturale (tempo libero).
Leeds Liverpool Manchester Newcastle Edimburgh
Sanità -4 -8 -18 -8 10
Sicurezza -70 -71 -92 -61 -54
Istruzione 6 -1 12 17 -19
Ambiente -100 -72 -87 -87 -84
Patologie sociali -60 -50 -87 -69 -73
Livello Economico 2 2 2 -3 0
Tempo libero 79 80 72 79 91
Clima -11 1 1 13 -7
-157 -119 -196 -118 -135
9. Matricola 783063 | Elena Colli
Altri due indicatori che determinano una forte incidenza sulla qualità della vita
sono le condizioni ambientali per Leeds, che oltre a presentare il valore peggiore per
tutti e tre gli indicatori sull’inquinamento dell’aria e la congestione stradale, è
accompagnata anche da un clima infelice (e qui si vede l’importanza degli aspetti
contestuali: -11 contro i +13 di Newcastle upon Tyne, sul mare) e infine Edimburgh, che
spicca tra le altre per una grave carenza nel campo dell’istruzione, dovuta soprattutto
a una più alta percentuale di abbandono scolastico prima del diploma.
Sarebbe stato certamente interessante differenziare i punteggi anche in base
alle categorie presentate all’inizio di aspetti materiali, non materiali, individuali e
collettivi, esaminando come le città distribuiscono in modo diverso le priorità nella
dotazione di servizi, e in base agli indicatori dedicati, vedere anche se questi servizi
sono effettivamente funzionali, riflettendo sulla popolazione alti tassi di partecipazione
agli stessi. Ma per questo breve studio ci potremo accontentare della panoramica finora
realizzata, a riprova del fatto che la capacità di un sociologo sta anche nel produrre
conoscenza scientifica con pochi strumenti, e a costo praticamente zero.
Bibliografia
Mela, Alfredo, and Luca Davico. Sociologia e progettazione del territorio. Carocci,
2000.
Nuvolati, Giampaolo. Mobilità quotidiana e complessità urbana. Firenze university
press, 2007.
Parkinson, Michael, et al. State of the English cities-volumes 1 and 2. 2006.
Società Geografica Italiana. L’Italia delle città. Tra malessere e trasfigurazione.
Rapporto annuale della Società Geografica Italiana, 2008.