Il percorso di Lavoro degli Stati Generali dell'EditoriaVittorio Pasteris
Il percorso di Lavoro degli Stati Generali dell'Editoria
Obbiettivo: Una riforma a 360°del sistema dell'informazione e dell'editoria che tenga conto di tutti i soggetti interessati, dall'editore fino al lettore. I l cittadino è al centro
Il giornalismo imprenditoriale. Nuova strada per la professione? di Antonio C...Cultura Digitale
Job storytelling "Il giornalismo imprenditoriale. Nuova strada per la professione?" di Antonio Cilli, tenuto nella sezione di Job Matching dedicata ai seminari brevi e job storytelling del 24 ottobre 2013.
Parlare alle imprese: corso auto-imprenditorialità dei giornalistiOdgToscana
Slides del giornalista Marco Bastiani per il corso sull'auto-imprenditorialità dei giornalisti realizzato per Fondazione dell'Ordine dei giornalisti della Toscana alla Camera di Commercio di Firenze.
Il web offre numerose opportunità per l’editoria, che può crescere puntando sulla multicanalità e la misurazione dell’impatto della comunicazione online.
Il percorso di Lavoro degli Stati Generali dell'EditoriaVittorio Pasteris
Il percorso di Lavoro degli Stati Generali dell'Editoria
Obbiettivo: Una riforma a 360°del sistema dell'informazione e dell'editoria che tenga conto di tutti i soggetti interessati, dall'editore fino al lettore. I l cittadino è al centro
Il giornalismo imprenditoriale. Nuova strada per la professione? di Antonio C...Cultura Digitale
Job storytelling "Il giornalismo imprenditoriale. Nuova strada per la professione?" di Antonio Cilli, tenuto nella sezione di Job Matching dedicata ai seminari brevi e job storytelling del 24 ottobre 2013.
Parlare alle imprese: corso auto-imprenditorialità dei giornalistiOdgToscana
Slides del giornalista Marco Bastiani per il corso sull'auto-imprenditorialità dei giornalisti realizzato per Fondazione dell'Ordine dei giornalisti della Toscana alla Camera di Commercio di Firenze.
Il web offre numerose opportunità per l’editoria, che può crescere puntando sulla multicanalità e la misurazione dell’impatto della comunicazione online.
Perché i politici hanno bisogno di un sito personaleProforma
Queste slide servono a rispondere alla domanda: “A che servono i siti ora che si può far passare tutta la comunicazione digitale di un politico attraverso gli account sui social media?”
E le risposte sono quattro:
- per raccogliere dati
- per far conoscere meglio il programma
- per essere più facilmente rintracciabili sui motori di ricerca
- a supporto dello storytelling personale.
(Slide presentate al WordCamp Bari 2019, 18 maggio)
I social media e i social network; l'analisi swot per pianificare i social media; l'engagement sui social media, come misurarlo e migliorarlo; muoversi nel mondo del digitale
2. Build the journalism you want to read.
FreeJourn è una piattaforma editoriale collaborativa
nata per valorizzare il giornalismo di qualità e
indipendente prodotto da reporter freelance sul campo.
Il nostro obiettivo è creare un nuovo ecosistema
informativo fondato sulla disintermediazione
delle normali dinamiche del mondo editoriale e su
un differente rapporto tra giornalisti, lettori ed editori.
Free Journ vuole offrire ai reporter nuove possibilità
economiche e l’adeguato riconoscimento delle loro
professionalità.
FreeJourn nasce da un’idea del dipartimento
innovazione del gruppo editoriale News 3.0 ed è
uno dei sei progetti italiani scelti e finanziati da Google
nell’ambito del primo bando Digital News Initiative.
3. Nell’attuale panorama editoriale, soprattutto in Italia, i reporter freelance spesso
non sono valorizzati adeguatamente, il loro lavoro è poco conosciuto e raramente
è adeguatamente pagato. Parallelamente, la riduzione dei budget e le modalità
del lavoro portano verso una deskizzazione che riduce le possibilità di reportage
e inchieste sul campo.
FreeJourn vuole riscrivere le regole del gioco, proponendo un modello alternativo
che coinvolge tanto i giornalisti quanto il loro pubblico e gli editori.
La piattaforma offre ai reporter freelance una vetrina attraverso cui presentare
se stessi, i propri lavori e le proprie idee. Su FreeJourn i freelance potranno proporre
ai lettori i propri progetti, chiedendo loro di finanziarli. Potranno inoltre costituire reti
di lavoro, per lavorare su progetti locali o transnazionali in base alle competenze
e alla propria location, ampliando così le possibilità di indagine, racconto e confronto.
FreeJourn vuole offrire ai lettori un racconto del mondo di prima mano, trattando
i fatti esteri attraverso l’esperienza del luogo e la consapevolezza del contesto
e dando spazio a inchieste su fatti locali che possono assumere un rilievo nazionale.
Nuovi finanziamenti
per il giornalismo
di qualità
4. Un pubblico
di lettori, ma anche
di committenti
Cosa ci fa pensare che i lettori vorranno finanziare le inchieste proposte su FreeJourn?
Due cose: la prima è che il modello, privo di inserzionisti e assolutamente indipendente
da qualsiasi editore, raccoglierà un pubblico di fascia alta, interessato a progetti
di qualità e a un racconto non standardizzato dei fatti.
La seconda, e forse più importante, è che su FreeJourn i lettori possono anche diventare
committenti, proponendo inchieste, diventando partecipi del progetto giornalistico o fonti.
FreeJourn è dunque il luogo di incontro tra community dinamiche e informate e
giornalisti preparati e selezionati: un ecosistema unico.
La piattaforma permetterà inoltre ai reporter anche di entrare in contatto con
media tradizionali interessati ai loro percorsi professionali e con nuovi pubblici.
Crediamo, infatti, che il progetto di FreeJourn possa essere attrattivo per tre
differenti tipologie di media partner: i media tradizionali che possono entrare
in contatto con una rete di reporter in loco già selezionati per la loro professionalità
e la qualità del lavoro; le fondazioni che promuovono un giornalismo originale
e indipendente; le organizzazioni non governative che cercano collaboratori per
le loro attività di ricerca sul campo.
5. Un ecosistema
informativo
denso e unico
FreeJourn si articola in tre sezioni.
La prima è una piattaforma social che raccoglie i profili dei freelance, localizzati per
aree di lavoro e temi di competenza.
La seconda è una piattaforma di crowdfunding che accoglie i progetti di inchiesta,
video e foto reportage che i giornalisti chiedono di finanziare e quelle che i lettori
vorrebbero veder realizzare.
La terza raccoglie le inchieste finanziate e realizzate.
La piattaforma sarà online nel giugno del 2017. E verrà lanciata con tre grandi
inchieste che coinvolgeranno rispettivamente i reporter basati in Italia, in Europa
e all’estero. Nei primi dodici mesi il progetto verrà aperto prima ai reporter in
lingua italiana, presenti sul territorio nazionale e all’estero. E dal 2018 diverrà
una piattaforma multilingue.
6. Come funziona
Freejourn
in sei passi:
1. Iscriversi
Per iscriversi è sufficiente entrare nella sezione sign in e compilare il form.
Vengono richiesti, oltre a dati anagrafici e di contatto, un breve curriculum, la zona
di lavoro (che è possibile definire per raggio di chilometri a partire da una o più località),
le aree di competenza e un codice Iban al quale saranno indirizzati i fondi eventualmente
raccolti tramite crowdfunding. FreeJourn si impegna a non fornire i tuoi dati a terzi.
Nel caso ti trovassi in zone calde dove il lavoro di reporter comporta rischi per
la sicurezza, puoi chiedere la tutela dell’anonimato, anche per periodi temporanei.
Per garantire che FreeJourn sia davvero il posto unico che vogliamo che diventi,
potremmo chiederti di fare una chiacchierata via Skype per conoscerci meglio, e
di inviarci alcuni dei tuoi lavori già pubblicati da vagliare (se non hai ancora pubblicato
nulla, puoi comunque mandarci pezzi originali che valuteremo).
L’iscrizione è gratuita, per sempre.
2. Creare la propria pagina profilo
Una volta iscritto, puoi creare la tua pagina profilo, scrivendo una breve biografia,
la tua presentazione corredata da un’immagine e inserendo il portfolio dei lavori
più significativi già realizzati.
A questo punto puoi iniziare a utilizzare tutte le funzioni di FreeJourn: seguire altri
freelance, entrare in contatto con i lettori, proporre progetti e crowdfunding alla
community, partecipare alle call lanciate dai media partner e ricevere le notifiche
da chi lavora nella tua stessa area o sui tuoi stessi temi.
7. 3. Lanciare un progetto di inchiesta
Per lanciare un progetto devi solo cliccare ‘Nuova proposta’.
Scrivi una breve presentazione, la tipologia (video inchiesta, reportage, fotoreportage,
audio), il tempo in cui ragionevolmente potresti realizzarla e il range di finanziamento
che richiedi.
La quota minima, se raggiunta, ti impegna a realizzare il lavoro; la massima è l’importo
con cui si può realizzare il progetto nel migliore dei modi: magari aggiungendo anche
video e foto.
La proposta può essere chiusa o aperta alla collaborazione di altri freelance.
La proposta deve prevedere reward, cioè riconoscimenti, per gli utenti che contribuiscono
al finanziamento. Puoi proporne di personalizzati o scegliere quelli previsti dalla piattaforma.
La proposta viene pubblicata nella pagina Proposte.
Freelance o lettori possono commentarla e votarla.
Una volta raggiunto il range minimo la proposta va automaticamente in crowdfunding
e ci rimane per il tempo prestabilito.
FreeJourn funziona con un sistema di revenue share: tratteniamo il 10% di quanto
raccolto per mantenere la piattaforma funzionante.
Come funziona
Freejourn
in sei passi:
8. Come funziona
Freejourn
in sei passi:
4. Realizzare e pubblicare l’inchiesta
L’inchiesta deve essere realizzata entro il tempo previsto.
Prima della pubblicazione puoi chiedere a FreeJourn la revisione editoriale del progetto,
in questo caso la percentuale trattenuta sulla raccolta fondi è pari al 15%.
Le storie vengono pubblicate su FJMagazine e segnalate ai lettori-finanziatori e a tutti
coloro che hanno tra i loro temi o aree di interesse quelli di cui si occupa il progetto.
I lettori possono assegnare un rating da 0 a 5 alla storia secondo i criteri di accuratezza,
coerenza, scrittura/forza narrativa, rilevanza.
Tutti i progetti potranno essere rivenduti a terzi, a patto che vengano pubblicati
in anteprima su FJ Magazine (o, in casi specifici, da vagliare singolarmente, anche
in contemporanea), e nelle altre pubblicazioni al nome dell’autore sia associata la sigla
FreeJourn. Non possono essere proposti progetti già offerti e in corso di valutazione
da parte di altre testate.
9. 5. Candidarsi per realizzare l’inchiesta di un lettore
Puoi anche candidarti a realizzare l’inchiesta proposta da un lettore, presentando
un pitch per spiegare come la realizzeresti e in che tempi. Gli altri lettori e gli altri
freelance possono commentare, votare e finanziare il progetto. FreeJourn ti segnala
automaticamente i progetti che potrebbero essere di tuo interesse, in base alla tua
area e ai tuoi temi di competenza.
6. Partecipare alla call di un media partner
FreeJourn ti segnala anche le proposte di lavoro dei media partner (testate o orga-
nizzazioni non governative) che si riferiscono alla tua area di lavoro e di competenza.
Per candidarti, devi specificare come realizzeresti la proposta entro la scadenza indicata
dal media partner. La proposta, in questo caso, è visibile solo al media partner e ai
freelance candidati. Il media partner stabilisce la quota di finanziamento e seleziona
il progetto.
Come funziona
Freejourn
in sei passi: