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1
• Sono stato funzionario del Ministero dell’Interno (fino al
2005) occupandomi prevalentemente di sicurezza e di
problematiche comunitarie.
• Dal 2000 al 2002 ho lavorato a Bruxelles, presso la
Commissione Europea come esperto nazionale distaccato per
gli aspetti della cooperazione di polizia relativi alla lotta al
terrorismo, al traffico illecito di armi, e per le questioni
inerenti la sicurezza e l’ordine pubblico.
• Ho collaborato negli USA (1994), nel Regno Unito (1996), in
Francia (1997 - 1998) e nei Paesi Bassi (2000) con le rispettive
autorità nazionali per la predisposizione di misure preventive
e di sicurezza per alcuni eventi di particolare rilevanza.
2
Roberto Rapaccini
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CONSIDERAZIONI GENERALI (1/6)
• I migranti appartengono in genere alla classe
media (ovvero alla potenziale futura classe
dirigente);
• Rapporti fra immigrazione e terrorismo
(esclusione);
• Immigrazione, sacche di emarginazione e
criminalità organizzata;
• Incidenza dei flussi migratori sulla demografia
europea;
1/6
3
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CONSIDERAZIONI GENERALI (2/6)
• Si esclude attraverso l’immigrazione un’islamizzazione
a breve dell’Europa:
• Ci sono segni che Allah concederà la vittoria all’Islam
in Europa, senza spade, senza armi, senza conquista
(Gheddafi);
• Non si simulano situazioni future con dati estrapolati
dal presente o dal passato (non si manterrà nel tempo
l’attuale differenza dei tassi di natalità islamico ed
europeo);
• Il tasso di natalità degli islamici che giungono in
Europa subisce una progressiva riduzione nelle
generazioni future avvicinandosi a quello europeo.
2/6 4
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CONSIDERAZIONI GENERALI (3/6)
• Mancano in concreto canali regolari (sono stati
tuttavia istituiti corridoi umanitari per offrire
un’alternativa all’immigrazione illegale ai
richiedenti asilo);
• I corridoi umanitari sono un progetto frutto di un
accordo tra la Comunità di Sant’Egidio, la
Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la
Tavola Valdese, i Ministeri degli Esteri e dell’Interno
per aiutare le popolazioni in fuga da situazioni di
carestia o di guerra;
3/6
5
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CONSIDERAZIONI GENERALI (4/6)
• La corruzione nei Paesi africani è una delle cause delle
migrazioni;
• La corruzione, oltre ai danni materiali, produce
danni immateriali ovvero disuguaglianze,
ingiustizie, caduta del senso civico e sfiducia nelle
istituzioni;
• In sintesi mancano aspettative sulla possibilità di
costruire un futuro nel proprio Paese;
• Caso paradigmatico è la Guinea, Paese ricco ma
con un alto tasso di povertà (dossier Caritas
‘Corruzione: ecologia umana lacerata’ - Maggio
2019); 4/6 6
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CONSIDERAZIONI GENERALI (5/6)
• Aiutiamoli a casa loro può diventare un alibi morale
per l’occidente per non affrontare la questione e
giustificare respingimenti indiscriminati;
• A proposito del principio aiutiamoli a casa loro i
Paesi arabi hanno intrapreso iniziative per
l’islamizzazione della futura classe dirigente africana
con il finanziamento di programmi per giovani e
analogo supporto fornito ad attività economiche;
5/6
7
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CONSIDERAZIONI GENERALI (6/6)
• L’Africa è ricca, ma poco rimane a causa di uno
sfruttamento neocoloniale legalizzato. In particolare:
• Land grabbing: enti e multinazionali si
accaparrano ettari di terre fertili da sfruttare;
• La vendita di armi alimenta guerre e quindi
indirettamente i flussi migratori;
• Le risorse minerarie (petrolio, oro, diamanti,
fosfati, cromo, coltano, bauxite, manganese e
uranio) sono oggetto di sterile sfruttamento.
6/6 8
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LE PRINCIPALI
ROTTE DEI
MIGRANTI
(1/3)
9
• Niger / Libia / Italia;
• Mali / Algeria poi o Spagna e Canarie, o Marocco e
Ceuta o Melilla;
• Corno d'Africa / Sudan / deserto libico / Egitto / Costa
mediterranea / destinazioni europee (utilizzata da
sudanesi, somali, etiopi ed eritrei);
• Balcani Occidentali: giunti in Turchia, da qui in
Grecia (via mare) per poi proseguire (via terra)
attraverso la Macedonia, la Serbia e l’Ungheria;
2/3
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LE PRINCIPALI ROTTE
DEI MIGRANTI (2/3)
10
• La rotta migratoria mediterranea più battuta è
quella che porta ad attraversare il Mediterraneo
centrale con l’Italia come approdo naturale;
• Meno seguita è la rotta del Mediterraneo
orientale che dal vicino oriente conduce in Europa
dopo aver attraversato la Turchia (si è ridotta a
seguito dell’accordo fra Turchia e Unione
Europea del 2016, sconveniente per l’Italia).
3/3
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LE PRINCIPALI ROTTE DEI
MIGRANTI (3/3)
11
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LA CHIUSURA DEI PORTI
(1/6)
• Il quadro normativo (2/6, 3/6, 4/6);
• Le disposizioni di carattere umanitario
(5/6 e 6/6).
1/6
12
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
IL QUADRO NORMATIVO (2/6)
• Improponibilità pratica del blocco navale nei confronti
di uno specifico Paese (equivale ad un atto di grave
ostilità);
• Applicabilità della Convenzione ONU del 1982 sul
diritto del mare (artt. 17, 18, 19):
• La Convenzione stabilisce che il passaggio di una
nave - qualunque sia la nazionalità – nelle acque
territoriali di uno Stato è inoffensivo, e dunque
permesso, se non arreca pregiudizio alla pace, al
buon ordine e alla sicurezza dello Stato costiero
(art. 19 – punto 1);
2/6
13
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
IL QUADRO NORMATIVO (3/6)
• Il passaggio è altresì ‘pregiudizievole’ per la pace, il
buon ordine e la sicurezza dello Stato costiero se la
nave è impegnata nel carico o nello scarico di
materiali, valuta o persone in violazione di leggi e
regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di
immigrazione vigenti nello Stato costiero (art. 19 –
punto 2, lettera g);
• Il Codice della Navigazione (italiano) prevede che il
Ministero dei Trasporti possa vietare per motivi di
ordine pubblico il transito e la sosta di navi
mercantili nel mare territoriale (art. 83);
(3/6)
14
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
IL QUADRO NORMATIVO (4/6)
• Decreto sicurezza bis (Decreto legge 14 giugno 2019,
n. 53, recante Disposizioni urgenti in materia di
ordine e sicurezza pubblica);
• Art. 1: il Ministro dell’Interno può limitare o vietare
l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare
territoriale per ragioni di ordine e sicurezza, ovvero
quando si presuppone che sia stato violato il testo
unico sull’immigrazione e in particolare si sia
compiuto il reato di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina;
• Possibile conflitto di competenze tra Ministero
dell’Interno, Ministero dei Trasporti e delle
Infrastrutture e Ministero della Giustizia. 4/6 15
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LE DISPOSIZIONI UMANITARIE (5/6)
• Il precedente impianto normativo deve tener conto delle
esigenze umanitarie previste dai trattati internazionali
secondo cui le persone soccorse in mare devono essere
trasportate nel primo porto sicuro (da individuare sia per
prossimità geografica alla zona del salvataggio sia dal punto
di vista del rispetto dei diritti dell’uomo);
• In particolare in specifici casi è stata richiamata
l’applicazione delle seguenti convenzioni: C. 1974 per la
salvaguardia della vita in mare, C. 1979 sulla ricerca ed il
salvataggio marittimo, C. 1982 sul diritto del mare, C. 1950
per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà
fondamentali, C. 1951 sui rifugiati (stabiliscono un
prioritario obbligo di tutelare la vita in mare anche mediante
attività di ricerca e soccorso); (5/6) 16
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CHIUSURA DEI PORTI - CONCLUSIONI (6/6)
• La misura della chiusura dei porti ha inciso sulla riduzione
degli sbarchi ma resta insoluto il problema umanitario.
***
• Sbarchi (numero di migranti) - 2017: 119.369 / 2018: 23.370 di cui
quasi 13.000 provenienti dalla Libia / 2019 (al 31 maggio): 1.495.
(fonti: Min. Int. e UNHCR)
• Precedenti: Nel 2009, dopo l’accordo tra Berlusconi e Gheddafi, le
navi intercettate in arrivo dalla Libia venivano riaccompagnate
indietro senza procedere a valutazioni delle situazioni bisognose di
assistenza. Per questa pratica, l’Italia venne condannata nel 2012
dalla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, per una «grave
violazione» del principio di non respingimento indiscriminato e del
divieto delle espulsioni di massa degli stranieri. 6/6
17
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
PROTEZIONE INTERNAZIONALE (1/6)
• Richiedente asilo: chi chiede il riconoscimento dello status di
rifugiato o altre forme di protezione internazionale;
• Protezione internazionale - Tre possibilità: a) rifugiato, b)
protezione sussidiaria, c) protezione umanitaria;
• I migranti economici invece emigrano dal Paese di origine
per motivi economici, cioè alla ricerca di migliori condizioni
di vita e di lavoro;
• Il sistema della protezione internazionale è concepito per
rispondere alla richiesta di chi è potenzialmente un
rifugiato, e non di chi è un migrante economico;
• in teoria dovrebbero esistere specifici canali per i
migranti economici, ovvero per chi non è in pericolo di
vita; 1/6
18
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
PROTEZIONE INTERNAZIONALE (2/6)
• Nella pratica la distinzione fra migrante economico e
richiedente asilo può ridursi per la molteplicità delle cause di
fuga che si celano dietro ai moventi economici (fonte Wired);
conseguentemente casi di migranti economici possono
rientrare in casi di protezione umanitaria.
***
• DL 113/2018 conv. L 132/2018 ha abrogato di fatto la
protezione umanitaria sostituendola con permessi di
soggiorno speciali che possono essere rilasciati in caso di
gravissime condizioni di salute, eccezionale stato di calamità
del Paese di origine, atti di particolare valore civile, vittime
di tratta, violenza domestica, grave sfruttamento;
2/6 19
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
PROTEZIONE INTERNAZIONALE (3/6)
• Tra il 2014 e il 2017 alcuni Paesi dell’Europa
occidentale hanno cominciato ad interpretare
restrittivamente i diritti riservati ai richiedenti
asilo;
• Come conseguenza sono aumentati gli immigrati
irregolari - Questo effetto si produrrà
presumibilmente anche con il DL 113/2018 conv. L
132/2018;
3/6
20
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
PROTEZIONE INTERNAZIONALE (4/6)
• Il numero di richiedenti asilo presente in Italia è difficile
da stabilire. Si possono considerare i presenti nel
sistema di accoglienza italiano che ad aprile 2018 erano
circa 173.600 (di cui 138.503 in strutture temporanee,
8.990 nei centri prima accoglienza, 25.657 nello Sprar e
453 negli hotspot); (fonte Agi)
• Il decreto Minniti-Orlando ha accelerato i procedimenti
per il riconoscimento della protezione internazionale nei
confronti dei destinatari del beneficio (anche i casi di
esclusione hanno una più sollecita evidenza);
4/6 21
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
PROTEZIONE INTERNAZIONALE (5/6)
• In Italia le richieste di protezione internazionale nel 2018
sono state 53.596, il 59% in meno del 2017 (130.119);
(fonte Min. Int.)
• La prima nazionalità è quella del Pakistan (7.368
domande), seguita dalla Nigeria (6.336) e dal Bangladesh
(5.026); (fonte Min. Int.)
• Nel corso del 2018 sono state esaminate 95.576 istanze di
asilo, indipendentemente dalla data di richiesta (nel 2017
erano state 81.527); (fonte Min. Int.) 5/6
22
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
PROTEZIONE INTERNAZIONALE (6/6)
• Nel 2018: il 67% delle domande ha avuto esito negativo,
il 7% si è concluso con la concessione dello status di
rifugiato, il 5% con la protezione sussidiaria e il 21%
con forme di protezione umanitaria (in pratica ha avuto
esito positivo 1 caso su 3); (fonte Min. Int.)
• In Italia alla fine del 2017 i rifugiati o comunque le
persone destinatarie di una forma di protezione
internazionale erano 167.335. (fonte UNHCR)
6/6
23
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LA PRESENZA DEGLI STRANIERI
• Gli stranieri residenti in Italia (regolari) al primo
gennaio 2019 erano 5 milioni 234 mila (8,7% della
popolazione totale); (fonte Istat)
• Per quanto riguarda le nazionalità di provenienza
nel 2018 la collettività più numerosa era quella
rumena, seguivano quella albanese, quella
marocchina e quella cinese. Poi nell’ordine quella
ucraina, quella filippina, quella indiana, quella del
Bangladesh e quella moldava. (fonte Istat)
24
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CONTRASTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
(1/2)
• La normativa di riferimento è il Testo Unico
sull'Immigrazione (Decreto Legislativo 1998 n. 286)
aggiornato con le modifiche apportate alla materia
successivamente (in ultimo dal DL 4 ottobre 2018 n. 113
convertito con modificazioni dalla Legge I dicembre
2018, n. 132);
• L'ingresso e il soggiorno illegale nel territorio nazionale
sono considerati un reato punibile con una ammenda o
con l'espulsione; 1/2
25
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
CONTRASTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
(2/2)
• Gli strumenti che l'ordinamento predispone per il
contrasto all'immigrazione clandestina sono numerosi e
vanno dalla repressione del reato di favoreggiamento
all'immigrazione clandestina, al respingimento alla
frontiera, dall'espulsione come misura di sicurezza per
stranieri condannati per gravi reati, all'espulsione come
sanzione sostitutiva;
• Particolarmente severe sono le disposizioni volte a
reprimere il reato di favoreggiamento all'immigrazione
clandestina, punito con la reclusione fino a quindici anni.
2/2 26
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LE POLITICHE DELL’OCCIDENTE (1/4)
a) LO SFRUTTAMENTO
• L’Africa è ricca - poco rimane di questa ricchezza a causa di
uno sfruttamento neocoloniale legalizzato:
• Land grabbing;
• Vendita di armi: alimenta guerre e indirettamente i
flussi migratori;
• Sfruttamento delle risorse minerarie (petrolio, oro,
diamanti, fosfati, cromo, coltano, bauxite, manganese e
uranio). 1/4 27
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LE POLITICHE DELL’OCCIDENTE (2/4)
b) I POSSIBILI RIMEDI
• Il principio aiutiamoli a casa loro;
• Il sostegno al reddito incrementa le partenze, mentre gli
investimenti per lo sviluppo dei servizi incoraggiano la
popolazione a restare;
• Investimenti nelle energie rinnovabili, nella sanità, nei
trasporti, nell’istruzione (ci sono ancora oltre 400 milioni di
africani analfabeti) e nello sviluppo tecnologico della Rete;
• Lotta alla corruzione delle istituzioni dei Paesi africani;
• Accordi per il rimpatrio (ufficialmente solo con Tunisia,
Marocco, Egitto e Nigeria) - Rimpatri: 2017 - 6.514 / 2018 -
6820 / 2019 - 221 (fino a metà febbraio) (fonte UNHCR). Oneri
di un rimpatrio: costo fino a € 8.000 - impiego di 2 agenti.
2/4
28
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LE POLITICHE DELL’OCCIDENTE (3/4)
c) PROGRAMMI
• Programmi per la cooperazione dell’Unione Europea con i
Paesi Terzi (specifiche misure di collaborazione tra l’Unione
Europea e gli Stati dell’Africa subsahariana o altri Paesi
africani in via di sviluppo);
• Autorità competenti e riferimenti: DG Cooperazione
Internazionale e Sviluppo (DEVCO / EuropeAid),
Servizio Europeo per l’Azione Esterna (EEAS),
Delegazioni dell’Unione europea nei Paesi Terzi;
• Progetti di sviluppo.
3/4
29
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
LE POLITICHE DELL’OCCIDENTE (4/4)
d) MODELLI PER USCIRE DALLA POVERTA’
• Per uscire dalla povertà l’Africa ha bisogno di investimenti
infrastrutturali e modernizzazione, di proteggere i propri
mercati e di sviluppare un’economia propria, basata sulla
produzione e sul consumo locale;
• Il modello imposto dalle organizzazioni internazionali,
prevede il massimo ricorso al libero scambio e che si
esportino beni di prima necessità, sottratti al consumo, e si
importi il resto, impedendo la nascita di un’industria locale;
• L’obiettivo è creare individui liberi di partire, liberi di
restare e liberi tornare. 4/4
30
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
PROSPETTIVE FUTURE (1/2)
• Due varianti:
• Politiche europee;
• Pressione migratoria dall’Africa.
• È possibile una polizia europea di frontiera?
• L’iniziativa comporterebbe limitazioni
alle sovranità nazionali incompatibili con
il contenuto dei Trattati UE.
1/2 31
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
PROSPETTIVE FUTURE (2/2)
• Verso un’islamizzazione europea? Esclusione;
• Le politiche di accoglienza e di integrazione devono
trasformare i migranti da problema in risorsa;
• Per l’integrazione delle culture si distingue il
multiculturalismo dall’interculturalismo;
• L’approccio multiculturale incoraggia le
minoranze a salvaguardare le loro culture;
• Con l’interculturalismo si conferisce priorità al
dialogo tra i diversi gruppi secondo un modello bi-
direzionale.
2/2
32
IMMIGRAZIONE
Roberto RAPACCINI
L'immigrato ha un mondo del passato a cui
appartiene e un mondo del presente al quale
sempre, più o meno, sarà estraneo; suo figlio
invece sta in tutti e due e molte volte in nessuno.
Per questo c'è bisogno che il processo di
integrazione abbia successo, in modo che la
seconda generazione non resti chiusa nel ghetto.
(Antonio Muñoz Molina)
33
34

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Narni - Giornata del Rifugiato 2019 - I flussi migratori dall'Africa

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  • 2. • Sono stato funzionario del Ministero dell’Interno (fino al 2005) occupandomi prevalentemente di sicurezza e di problematiche comunitarie. • Dal 2000 al 2002 ho lavorato a Bruxelles, presso la Commissione Europea come esperto nazionale distaccato per gli aspetti della cooperazione di polizia relativi alla lotta al terrorismo, al traffico illecito di armi, e per le questioni inerenti la sicurezza e l’ordine pubblico. • Ho collaborato negli USA (1994), nel Regno Unito (1996), in Francia (1997 - 1998) e nei Paesi Bassi (2000) con le rispettive autorità nazionali per la predisposizione di misure preventive e di sicurezza per alcuni eventi di particolare rilevanza. 2 Roberto Rapaccini
  • 3. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CONSIDERAZIONI GENERALI (1/6) • I migranti appartengono in genere alla classe media (ovvero alla potenziale futura classe dirigente); • Rapporti fra immigrazione e terrorismo (esclusione); • Immigrazione, sacche di emarginazione e criminalità organizzata; • Incidenza dei flussi migratori sulla demografia europea; 1/6 3
  • 4. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CONSIDERAZIONI GENERALI (2/6) • Si esclude attraverso l’immigrazione un’islamizzazione a breve dell’Europa: • Ci sono segni che Allah concederà la vittoria all’Islam in Europa, senza spade, senza armi, senza conquista (Gheddafi); • Non si simulano situazioni future con dati estrapolati dal presente o dal passato (non si manterrà nel tempo l’attuale differenza dei tassi di natalità islamico ed europeo); • Il tasso di natalità degli islamici che giungono in Europa subisce una progressiva riduzione nelle generazioni future avvicinandosi a quello europeo. 2/6 4
  • 5. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CONSIDERAZIONI GENERALI (3/6) • Mancano in concreto canali regolari (sono stati tuttavia istituiti corridoi umanitari per offrire un’alternativa all’immigrazione illegale ai richiedenti asilo); • I corridoi umanitari sono un progetto frutto di un accordo tra la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Tavola Valdese, i Ministeri degli Esteri e dell’Interno per aiutare le popolazioni in fuga da situazioni di carestia o di guerra; 3/6 5
  • 6. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CONSIDERAZIONI GENERALI (4/6) • La corruzione nei Paesi africani è una delle cause delle migrazioni; • La corruzione, oltre ai danni materiali, produce danni immateriali ovvero disuguaglianze, ingiustizie, caduta del senso civico e sfiducia nelle istituzioni; • In sintesi mancano aspettative sulla possibilità di costruire un futuro nel proprio Paese; • Caso paradigmatico è la Guinea, Paese ricco ma con un alto tasso di povertà (dossier Caritas ‘Corruzione: ecologia umana lacerata’ - Maggio 2019); 4/6 6
  • 7. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CONSIDERAZIONI GENERALI (5/6) • Aiutiamoli a casa loro può diventare un alibi morale per l’occidente per non affrontare la questione e giustificare respingimenti indiscriminati; • A proposito del principio aiutiamoli a casa loro i Paesi arabi hanno intrapreso iniziative per l’islamizzazione della futura classe dirigente africana con il finanziamento di programmi per giovani e analogo supporto fornito ad attività economiche; 5/6 7
  • 8. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CONSIDERAZIONI GENERALI (6/6) • L’Africa è ricca, ma poco rimane a causa di uno sfruttamento neocoloniale legalizzato. In particolare: • Land grabbing: enti e multinazionali si accaparrano ettari di terre fertili da sfruttare; • La vendita di armi alimenta guerre e quindi indirettamente i flussi migratori; • Le risorse minerarie (petrolio, oro, diamanti, fosfati, cromo, coltano, bauxite, manganese e uranio) sono oggetto di sterile sfruttamento. 6/6 8
  • 10. • Niger / Libia / Italia; • Mali / Algeria poi o Spagna e Canarie, o Marocco e Ceuta o Melilla; • Corno d'Africa / Sudan / deserto libico / Egitto / Costa mediterranea / destinazioni europee (utilizzata da sudanesi, somali, etiopi ed eritrei); • Balcani Occidentali: giunti in Turchia, da qui in Grecia (via mare) per poi proseguire (via terra) attraverso la Macedonia, la Serbia e l’Ungheria; 2/3 IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LE PRINCIPALI ROTTE DEI MIGRANTI (2/3) 10
  • 11. • La rotta migratoria mediterranea più battuta è quella che porta ad attraversare il Mediterraneo centrale con l’Italia come approdo naturale; • Meno seguita è la rotta del Mediterraneo orientale che dal vicino oriente conduce in Europa dopo aver attraversato la Turchia (si è ridotta a seguito dell’accordo fra Turchia e Unione Europea del 2016, sconveniente per l’Italia). 3/3 IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LE PRINCIPALI ROTTE DEI MIGRANTI (3/3) 11
  • 12. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LA CHIUSURA DEI PORTI (1/6) • Il quadro normativo (2/6, 3/6, 4/6); • Le disposizioni di carattere umanitario (5/6 e 6/6). 1/6 12
  • 13. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI IL QUADRO NORMATIVO (2/6) • Improponibilità pratica del blocco navale nei confronti di uno specifico Paese (equivale ad un atto di grave ostilità); • Applicabilità della Convenzione ONU del 1982 sul diritto del mare (artt. 17, 18, 19): • La Convenzione stabilisce che il passaggio di una nave - qualunque sia la nazionalità – nelle acque territoriali di uno Stato è inoffensivo, e dunque permesso, se non arreca pregiudizio alla pace, al buon ordine e alla sicurezza dello Stato costiero (art. 19 – punto 1); 2/6 13
  • 14. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI IL QUADRO NORMATIVO (3/6) • Il passaggio è altresì ‘pregiudizievole’ per la pace, il buon ordine e la sicurezza dello Stato costiero se la nave è impegnata nel carico o nello scarico di materiali, valuta o persone in violazione di leggi e regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione vigenti nello Stato costiero (art. 19 – punto 2, lettera g); • Il Codice della Navigazione (italiano) prevede che il Ministero dei Trasporti possa vietare per motivi di ordine pubblico il transito e la sosta di navi mercantili nel mare territoriale (art. 83); (3/6) 14
  • 15. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI IL QUADRO NORMATIVO (4/6) • Decreto sicurezza bis (Decreto legge 14 giugno 2019, n. 53, recante Disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica); • Art. 1: il Ministro dell’Interno può limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale per ragioni di ordine e sicurezza, ovvero quando si presuppone che sia stato violato il testo unico sull’immigrazione e in particolare si sia compiuto il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; • Possibile conflitto di competenze tra Ministero dell’Interno, Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e Ministero della Giustizia. 4/6 15
  • 16. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LE DISPOSIZIONI UMANITARIE (5/6) • Il precedente impianto normativo deve tener conto delle esigenze umanitarie previste dai trattati internazionali secondo cui le persone soccorse in mare devono essere trasportate nel primo porto sicuro (da individuare sia per prossimità geografica alla zona del salvataggio sia dal punto di vista del rispetto dei diritti dell’uomo); • In particolare in specifici casi è stata richiamata l’applicazione delle seguenti convenzioni: C. 1974 per la salvaguardia della vita in mare, C. 1979 sulla ricerca ed il salvataggio marittimo, C. 1982 sul diritto del mare, C. 1950 per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, C. 1951 sui rifugiati (stabiliscono un prioritario obbligo di tutelare la vita in mare anche mediante attività di ricerca e soccorso); (5/6) 16
  • 17. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CHIUSURA DEI PORTI - CONCLUSIONI (6/6) • La misura della chiusura dei porti ha inciso sulla riduzione degli sbarchi ma resta insoluto il problema umanitario. *** • Sbarchi (numero di migranti) - 2017: 119.369 / 2018: 23.370 di cui quasi 13.000 provenienti dalla Libia / 2019 (al 31 maggio): 1.495. (fonti: Min. Int. e UNHCR) • Precedenti: Nel 2009, dopo l’accordo tra Berlusconi e Gheddafi, le navi intercettate in arrivo dalla Libia venivano riaccompagnate indietro senza procedere a valutazioni delle situazioni bisognose di assistenza. Per questa pratica, l’Italia venne condannata nel 2012 dalla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, per una «grave violazione» del principio di non respingimento indiscriminato e del divieto delle espulsioni di massa degli stranieri. 6/6 17
  • 18. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI PROTEZIONE INTERNAZIONALE (1/6) • Richiedente asilo: chi chiede il riconoscimento dello status di rifugiato o altre forme di protezione internazionale; • Protezione internazionale - Tre possibilità: a) rifugiato, b) protezione sussidiaria, c) protezione umanitaria; • I migranti economici invece emigrano dal Paese di origine per motivi economici, cioè alla ricerca di migliori condizioni di vita e di lavoro; • Il sistema della protezione internazionale è concepito per rispondere alla richiesta di chi è potenzialmente un rifugiato, e non di chi è un migrante economico; • in teoria dovrebbero esistere specifici canali per i migranti economici, ovvero per chi non è in pericolo di vita; 1/6 18
  • 19. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI PROTEZIONE INTERNAZIONALE (2/6) • Nella pratica la distinzione fra migrante economico e richiedente asilo può ridursi per la molteplicità delle cause di fuga che si celano dietro ai moventi economici (fonte Wired); conseguentemente casi di migranti economici possono rientrare in casi di protezione umanitaria. *** • DL 113/2018 conv. L 132/2018 ha abrogato di fatto la protezione umanitaria sostituendola con permessi di soggiorno speciali che possono essere rilasciati in caso di gravissime condizioni di salute, eccezionale stato di calamità del Paese di origine, atti di particolare valore civile, vittime di tratta, violenza domestica, grave sfruttamento; 2/6 19
  • 20. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI PROTEZIONE INTERNAZIONALE (3/6) • Tra il 2014 e il 2017 alcuni Paesi dell’Europa occidentale hanno cominciato ad interpretare restrittivamente i diritti riservati ai richiedenti asilo; • Come conseguenza sono aumentati gli immigrati irregolari - Questo effetto si produrrà presumibilmente anche con il DL 113/2018 conv. L 132/2018; 3/6 20
  • 21. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI PROTEZIONE INTERNAZIONALE (4/6) • Il numero di richiedenti asilo presente in Italia è difficile da stabilire. Si possono considerare i presenti nel sistema di accoglienza italiano che ad aprile 2018 erano circa 173.600 (di cui 138.503 in strutture temporanee, 8.990 nei centri prima accoglienza, 25.657 nello Sprar e 453 negli hotspot); (fonte Agi) • Il decreto Minniti-Orlando ha accelerato i procedimenti per il riconoscimento della protezione internazionale nei confronti dei destinatari del beneficio (anche i casi di esclusione hanno una più sollecita evidenza); 4/6 21
  • 22. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI PROTEZIONE INTERNAZIONALE (5/6) • In Italia le richieste di protezione internazionale nel 2018 sono state 53.596, il 59% in meno del 2017 (130.119); (fonte Min. Int.) • La prima nazionalità è quella del Pakistan (7.368 domande), seguita dalla Nigeria (6.336) e dal Bangladesh (5.026); (fonte Min. Int.) • Nel corso del 2018 sono state esaminate 95.576 istanze di asilo, indipendentemente dalla data di richiesta (nel 2017 erano state 81.527); (fonte Min. Int.) 5/6 22
  • 23. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI PROTEZIONE INTERNAZIONALE (6/6) • Nel 2018: il 67% delle domande ha avuto esito negativo, il 7% si è concluso con la concessione dello status di rifugiato, il 5% con la protezione sussidiaria e il 21% con forme di protezione umanitaria (in pratica ha avuto esito positivo 1 caso su 3); (fonte Min. Int.) • In Italia alla fine del 2017 i rifugiati o comunque le persone destinatarie di una forma di protezione internazionale erano 167.335. (fonte UNHCR) 6/6 23
  • 24. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LA PRESENZA DEGLI STRANIERI • Gli stranieri residenti in Italia (regolari) al primo gennaio 2019 erano 5 milioni 234 mila (8,7% della popolazione totale); (fonte Istat) • Per quanto riguarda le nazionalità di provenienza nel 2018 la collettività più numerosa era quella rumena, seguivano quella albanese, quella marocchina e quella cinese. Poi nell’ordine quella ucraina, quella filippina, quella indiana, quella del Bangladesh e quella moldava. (fonte Istat) 24
  • 25. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CONTRASTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA (1/2) • La normativa di riferimento è il Testo Unico sull'Immigrazione (Decreto Legislativo 1998 n. 286) aggiornato con le modifiche apportate alla materia successivamente (in ultimo dal DL 4 ottobre 2018 n. 113 convertito con modificazioni dalla Legge I dicembre 2018, n. 132); • L'ingresso e il soggiorno illegale nel territorio nazionale sono considerati un reato punibile con una ammenda o con l'espulsione; 1/2 25
  • 26. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI CONTRASTO IMMIGRAZIONE CLANDESTINA (2/2) • Gli strumenti che l'ordinamento predispone per il contrasto all'immigrazione clandestina sono numerosi e vanno dalla repressione del reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, al respingimento alla frontiera, dall'espulsione come misura di sicurezza per stranieri condannati per gravi reati, all'espulsione come sanzione sostitutiva; • Particolarmente severe sono le disposizioni volte a reprimere il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina, punito con la reclusione fino a quindici anni. 2/2 26
  • 27. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LE POLITICHE DELL’OCCIDENTE (1/4) a) LO SFRUTTAMENTO • L’Africa è ricca - poco rimane di questa ricchezza a causa di uno sfruttamento neocoloniale legalizzato: • Land grabbing; • Vendita di armi: alimenta guerre e indirettamente i flussi migratori; • Sfruttamento delle risorse minerarie (petrolio, oro, diamanti, fosfati, cromo, coltano, bauxite, manganese e uranio). 1/4 27
  • 28. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LE POLITICHE DELL’OCCIDENTE (2/4) b) I POSSIBILI RIMEDI • Il principio aiutiamoli a casa loro; • Il sostegno al reddito incrementa le partenze, mentre gli investimenti per lo sviluppo dei servizi incoraggiano la popolazione a restare; • Investimenti nelle energie rinnovabili, nella sanità, nei trasporti, nell’istruzione (ci sono ancora oltre 400 milioni di africani analfabeti) e nello sviluppo tecnologico della Rete; • Lotta alla corruzione delle istituzioni dei Paesi africani; • Accordi per il rimpatrio (ufficialmente solo con Tunisia, Marocco, Egitto e Nigeria) - Rimpatri: 2017 - 6.514 / 2018 - 6820 / 2019 - 221 (fino a metà febbraio) (fonte UNHCR). Oneri di un rimpatrio: costo fino a € 8.000 - impiego di 2 agenti. 2/4 28
  • 29. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LE POLITICHE DELL’OCCIDENTE (3/4) c) PROGRAMMI • Programmi per la cooperazione dell’Unione Europea con i Paesi Terzi (specifiche misure di collaborazione tra l’Unione Europea e gli Stati dell’Africa subsahariana o altri Paesi africani in via di sviluppo); • Autorità competenti e riferimenti: DG Cooperazione Internazionale e Sviluppo (DEVCO / EuropeAid), Servizio Europeo per l’Azione Esterna (EEAS), Delegazioni dell’Unione europea nei Paesi Terzi; • Progetti di sviluppo. 3/4 29
  • 30. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI LE POLITICHE DELL’OCCIDENTE (4/4) d) MODELLI PER USCIRE DALLA POVERTA’ • Per uscire dalla povertà l’Africa ha bisogno di investimenti infrastrutturali e modernizzazione, di proteggere i propri mercati e di sviluppare un’economia propria, basata sulla produzione e sul consumo locale; • Il modello imposto dalle organizzazioni internazionali, prevede il massimo ricorso al libero scambio e che si esportino beni di prima necessità, sottratti al consumo, e si importi il resto, impedendo la nascita di un’industria locale; • L’obiettivo è creare individui liberi di partire, liberi di restare e liberi tornare. 4/4 30
  • 31. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI PROSPETTIVE FUTURE (1/2) • Due varianti: • Politiche europee; • Pressione migratoria dall’Africa. • È possibile una polizia europea di frontiera? • L’iniziativa comporterebbe limitazioni alle sovranità nazionali incompatibili con il contenuto dei Trattati UE. 1/2 31
  • 32. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI PROSPETTIVE FUTURE (2/2) • Verso un’islamizzazione europea? Esclusione; • Le politiche di accoglienza e di integrazione devono trasformare i migranti da problema in risorsa; • Per l’integrazione delle culture si distingue il multiculturalismo dall’interculturalismo; • L’approccio multiculturale incoraggia le minoranze a salvaguardare le loro culture; • Con l’interculturalismo si conferisce priorità al dialogo tra i diversi gruppi secondo un modello bi- direzionale. 2/2 32
  • 33. IMMIGRAZIONE Roberto RAPACCINI L'immigrato ha un mondo del passato a cui appartiene e un mondo del presente al quale sempre, più o meno, sarà estraneo; suo figlio invece sta in tutti e due e molte volte in nessuno. Per questo c'è bisogno che il processo di integrazione abbia successo, in modo che la seconda generazione non resti chiusa nel ghetto. (Antonio Muñoz Molina) 33
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