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Università degli Studi di Bologna



    Dipartimento di Ingegneria Chimica, Mineraria e delle Tecnologie Ambientali (DICMA)




 APPLICAZIONE DI UN TOMOGRAFO A RESISTENZA ELETTRICA ALLO
    STUDIO DELLA MISCELAZIONE IN REATTORI BIFASE AGITATI
                     MECCANICAMENTE

Presentata da:                                                                   Relatore:
Luigi Da Vià                                                     Prof. Alessandro Paglianti


                                         SESSIONE II
                                 Anno Accademico 2010-2011
                                                                                       1
Ambito del Lavoro di Tesi

Strumentazione di un reattore agitato meccanicamente per l’implementazione
della tomografia a resistenza elettrica allo studio della miscelazione in sistemi
bifase.
Sono state definite le procedure sperimentali per:

Identificazione dei regimi di flusso in reattori operanti con sistemi:

• GAS-LIQUIDO
• SOLIDO-LIQUIDO

Misura dei tempi di miscelazione in reattori operanti con sistemi:

• MONOFASE
• GAS-LIQUIDO
• SOLIDO-LIQUIDO


                                                                                    2
La Miscelazione

PERCHE’ E’ IMPORTANTE LA MISCELAZIONE?


                   • Trasferimento di materia

                   • Scambio termico

                   • Tempo di residenza di reagenti e
                     prodotti

                   • Evitare troppi step di purificazione in
                     downstream di processo

                   • Minimizzare costi di gestione

                   • Ridurre rifiuti prodotti


                                                         3
Sistemi Multifase Analizzati


GAS-LIQUIDO

Nelle reazioni di ossidazione ed idrogenazione è indispensabile che la dispersione
della fase gassosa sia la massima possibile in modo da garantire la massima area
superficiale possibile.


SOLIDO-LIQUIDO

Se il catalizzatore è presente come fase solida, è necessario che la sospensione
delle particelle sia uniforme in modo da evitare depositi sul fondo e gradienti di
concentrazione.
Un eventuale corpo di fondo dovuto al catalizzatore abbassa la conversione del
processo, perché le particelle di solido non sono disponibili per la catalisi delle
reazioni.


                                                                               4
Tecniche Tomografiche di Monitoraggio



Nel corso degli anni sono state sviluppate molte tecniche tomografiche per il
monitoraggio della miscelazione.


Queste tecniche si basano su diversi principi fisici quali:

• Acustica ad ultrasuoni

• Diffrazione ottica

• Emissione a raggi X

• Conducibilità elettrica



                                                                                5
Tomografia di Processo

Nel monitoraggio di processo è necessario che la tecnica utilizzata sia:

•   Economica
•   Consenta una rapida acquisizione delle informazioni
•   Facile da utilizzare
•   Non sia pericolosa per gli operatori
•   Non sia invasiva nei confronti del processo industriale

Per queste ragioni, le tecniche più utilizzate nel monitoraggio dei processi
industriali, sfruttano misure di natura elettrica.

• Tomografia ad Impedenza Elettrica (EIT)

• Tomografia Capacitiva Elettrica (ECT)

• Tomografia a Resistenza Elettrica (ERT)


                                                                               6
Obiettivi del Lavoro

    Per questo lavoro sono stati considerati i seguenti sistemi:

    • Monofase
    • Bifase Gas-Liquido
    • Bifase Solido-Liquido
    L’obiettivo della ricerca è stato quello di caratterizzare per ciascun sistema:

    • Regimi di flusso delle fasi all’interno del reattore
    • Tempi di miscelazione di una soluzione salina

    Le variabili operative considerate sono state:

• Tipo di girante                            • Portata di gas insufflata
• Velocità di rotazione per minuto           • Percentuale volumetrica di solido



                                                                                      7
Configurazione Sperimentale di un Sistema ERT




                                                8
Strategia di Campionamento

Il reattore è stato attrezzato con 2 piani da 16 elettrodi ciascuno posti sopra e
sotto la girante.
La strategia di campionamento è stata la Adjacent Measurement la quale prevede
che:

• La corrente venga iniettata tra una coppia di elettrodi
• La misurazione dei voltaggi venga rilevata dagli altri elettrodi e ripetuta fino a
  quando tutte le combinazioni non sono state esaurite.




                                                                                   9
Procedura d’Analisi

Selezione dei parametri operativi

E’ necessario impostare la frequenza della corrente iniettata, il suo amperaggio,
la durata dell’analisi e la velocità di acquisizione dei dati.

Acquisizione del bianco

Viene eseguito il bianco da utilizzare come riferimento per le analisi successive
Precauzioni particolari sono da prendere in considerazione per i sistemi bifase.

Esecuzione dell’analisi

Viene fatta l’analisi utilizzando i parametri impostati in precedenza


Elaborazione dei tomogrammi

Il software p2+ elabora tramite l’algoritmo LBP i dati grezzi ricostruendo il tomogramma

                                                                                           10
Ricostruzione dei Tomogrammi

I dati raccolti, vengono elaborati dal Linear Back Projection Method per la
ricostruzione dei tomogrammi.
Si ottiene così una matrice 20x20 che fornisce 400 elementi spaziali (pixel).
Di questi 400 solo 316 pixel vengono utilizzati per la costruzione del
tomogramma, poiché gli altri pixel cadono al di fuori del reattore.




                                                                                11
Ricostruzione dei Tomogrammi




                               12
Ricostruzione dei Tomogrammi

I tomogrammi acquisiti per ciascun piano derivano da un elevato numero di
acquisizioni.



Il protocollo di misura utilizzato, per una configurazione a 16 elettrodi, prevede che
ciascun frame sia composto da 104 misurazioni indipendenti.

Le analisi effettuate, sono state ottenute impostando i seguenti parametri di
campionamento:

• Numero di samples per frame: 4
• Numero totale di frame dell’analisi: 600
• Velocità di acquisizione: 3.8 fps

   Numero di acquisizioni effettuate per ciascuna analisi: 249600
   Durata complessiva dell’analisi: 2.6 minuti

                                                                                  13
Elaborazione Dati

Ricostruzione dei tomogrammi per stima dei regimi di flusso

Le misure effettuate sono delle fotografie istantanee della distribuzione del gas
all’interno del reattore. Per ottenere delle mappe di flusso rappresentative in
condizioni di regime turbolento, è necessaria la costruzione di tomogrammi medi
nell’arco dell’analisi.


Ricostruzione dei tomogrammi per valutazione dei tempi di miscelazione (θM)

In questo caso la misura istantanea è fondamentale per ricostruire il fenomeno di
miscelazione in tutte le sue fasi. Per ricavare i valori dei tempi di
miscelazione, sono stati utilizzati i dati di conducibilità medi relativi a ciascun
piano per ogni frame.



                                                                                14
Giranti Utilizzate

                     RUSHTON
A310                 6 PALE




 PBT_DOWN             PBT_UP




                               15
Analisi Regimi di Flusso per il Sistema Bifase Gas-Liquido

                                                                     A310 e PBT_DOWN
                                                                  Andamento PBT_UP flusso
                                                                        RUSHTON di
                                                                             regimi
                                9
                                                      NCD                                                     NF
                                8


                                7
Rotazioni girante per secondo




                                6


                                5

                                                                        NF                        NCD
                                4


                                3


                                2


                                1


                                0
                                    0.0         0.2         0.4         0.6         0.8         1.0     1.2    1.4

                                                                        Portata gas QG (m3/s)

                                                                                                                   16
Analisi Regimi di Flusso per il Sistema Bifase Solido-Liquido



  A310                              PBT_DOWN




Sospensione parziale   Sospensione completa      Sospensione completa
                                                     ed uniforme



                                                                    17
Analisi Tempi di Miscelazione Sistema Monofase

Equazione di Ruzskowski (1994):




                                                      18
Analisi Tempi di Miscelazione Sistema Gas-Liquido




                                                    19
Analisi Tempi di Miscelazione Sistema Solido-Liquido




                                                       20
Risultati

      L’impiego della Tomografia a Resistenza Elettrica (ERT) ha permesso di:

• Identificare i regimi di flusso nel:

     SISTEMA GAS-LIQUIDO PER LE GIRANTI: RUSHTON, A310, PBT_DOWN e
      PBT_UP

     SISTEMA SOLIDO-LIQUIDO PER LE GIRANTI: PBT_DOWN e A310

• Misurare i tempi di miscelazione nei sistemi:

     MONOFASE

     GAS-LIQUIDO

     SOLIDO-LIQUIDO

                                                                                21
Conclusioni

Con questo lavoro è stata implementata per la prima volta la ERT all’interno del
gruppo di ricerca per lo studio della miscelazione in sistemi multifase ad alta
concentrazione della fase dispersa.

Dopo la complessa fase di messa a punto dello strumento, sono stati definiti i
protocolli di misura per l’analisi dei sistemi trattati in questo lavoro.

Questo approccio sistematico, ha permesso di ottenere dati sperimentali in buon
accordo con quelli presenti in letteratura e di analizzare diverse configurazioni
sperimentali con risultati soddisfacenti.

La Tomografia a Resistenza Elettrica, si è dimostrata, quindi, essere uno strumento
molto potente nello studio dei sistemi per i quali le tecniche ottiche non sono
applicabili.




                                                                              22
Conclusioni

L’applicazione a livello industriale di questa tecnica, richiede però un’accurata
messa a punto dei parametri di analisi e di acquisizione dati.

La Tomografia a Resistenza Elettrica, può quindi essere applicata con successo in
diversi ambiti quali:


• Monitoraggio miscelazione in reattori non trasparenti

• Monitoraggio serbatoi di stoccaggio reagenti ed intermedi

• Controllo di processo per l’alimentazione dei reagenti al reattore




                                                                                    23
GRAZIE PER L’ATTENZIONE



                          24
Analisi Tempi di Miscelazione Sistema Solido-Liquido




                                                       25
Runaway

SVILUPPO DI CALORE                 AUMENTO DI TEMPERATURA




         AUMENTO DELLA VELOCITA’ DI REAZIONE




       AUMENTO PRESSIONE/VOLUME DEL SISTEMA



            ESPLOSIONE DEL REATTORE


                                                        26
Parametri Utili nella Scelta di una Girante

Il modo in cui la girante trasmette il moto al fluido è il parametro chiave per
prevedere il risultato di un processo.




La conoscenza di come questa ripartizione di energia cambi al variare della
geometria della girante è essenziale per dimensionare l'agitatore.




                                                                                  27
Confronto fra Giranti

Non tutte le giranti offrono le stesse prestazioni anche se possono
superficialmente sembrare di disegno simile.
Le capacità di portata delle giranti possono essere confrontate valutandone
l'efficienza.




                                                                       28
Confronto fra Giranti

Prima di poter confrontare due giranti deve essere stabilita una base di confronto.

Il confronto per applicazioni controllate dalla portata, miscelazione, sospensione di
solidi e scambio termico, viene effettuato su ugual diametro, D e portata Q (cioè a
parità di prestazioni).


                                   A parità di rapporto tra diametro girante e
                                   diametro serbatoio (D/T) e a portata costante Q
                                   (cioè a parità di processo), la girante Lightnin
                                   A310 richiede il 51% in meno di potenza e
                                   meno della metà della coppia (e quindi costi
                                   operativi più bassi), rispetto ad una girante a
                                   quattro pale inclinate a 45 (A200).



  Fonte: http://www.axflow.com
                                                                                29
Conduttimetria

  La conduttimetria è una tecnica di analisi elettrochimica che sfrutta appunto la
                  conducibilità degli ioni presenti in soluzione.

Qualsiasi ione presenta una propria conducibilità e i due ioni che conducono di
più in acqua sono H+ ed OH-.

L'analisi sfrutta un unico concetto: la variazione della conducibilità in funzione del
volume di titolante aggiunto.

                  Si prenda il caso che si voglia titolare HCl con NaOH.
All'inizio si avrà una conducibilità data da H+ e ione cloruro, Cl-.
Aggiungendo NaOH si forma acqua per cui prima di raggiungere il punto
equivalente si avrà una diminuzione della conducibilità.
Al punto equivalente la conducibilità presenta un minimo dovuto alla sola
presenza degli ioni Cl- ed Na+.
Dopo il punto equivalente si avrà un eccesso di ioni OH-, quindi il valore di
conducibilità aumenta nuovamente.

                                                                                  30
Conduttività Ionica
La conduttività ionica equivalente (Λ)
è definita come la conduttività ionica relativa ad un grammo equivalente di
elettrolita contenuto tra gli elettrodi di una cella conduttometrica.
Gli elettrodi devono essere paralleli, disposti alla distanza reciproca di 1 cm e
hanno la superficie di 1 cm2.




L'unità di misura più utilizzata per esprimere la conduttività ionica equivalente è S/cm2




                                                                                            31
Conduttività Ionica




                      32
Conduttività Ionica

Un elettrolita forte (ad esempio HCl e KCl), in soluzione, si dissocia
completamente indipendentemente dalla diluizione.
L'andamento di Λ in funzione della diluizione è pressoché costante.
Continuando a diluire non si avrà alcun cambiamento dei valori, perché la
conduttività γ e la normalità N diminuiranno proporzionalmente.



Un elettrolita debole (ad esempio l'acido acetico, CH3COOH) possiede invece un
grado di dissociazione minore di 1 anche a grosse diluizioni: quando si diluisce
una soluzione di un elettrolita debole, la dissociazione aumenta e Λ aumenta
proporzionalmente.
Quando tutto l'elettrolita è totalmente dissociato - condizione ideale - la
conduttività ionica equivalente assume il valore limite e continuando a diluire
oltre avverrà quanto descritto per un elettrolita forte.




                                                                             33
34

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M.Sc Thesis

  • 1. Università degli Studi di Bologna Dipartimento di Ingegneria Chimica, Mineraria e delle Tecnologie Ambientali (DICMA) APPLICAZIONE DI UN TOMOGRAFO A RESISTENZA ELETTRICA ALLO STUDIO DELLA MISCELAZIONE IN REATTORI BIFASE AGITATI MECCANICAMENTE Presentata da: Relatore: Luigi Da Vià Prof. Alessandro Paglianti SESSIONE II Anno Accademico 2010-2011 1
  • 2. Ambito del Lavoro di Tesi Strumentazione di un reattore agitato meccanicamente per l’implementazione della tomografia a resistenza elettrica allo studio della miscelazione in sistemi bifase. Sono state definite le procedure sperimentali per: Identificazione dei regimi di flusso in reattori operanti con sistemi: • GAS-LIQUIDO • SOLIDO-LIQUIDO Misura dei tempi di miscelazione in reattori operanti con sistemi: • MONOFASE • GAS-LIQUIDO • SOLIDO-LIQUIDO 2
  • 3. La Miscelazione PERCHE’ E’ IMPORTANTE LA MISCELAZIONE? • Trasferimento di materia • Scambio termico • Tempo di residenza di reagenti e prodotti • Evitare troppi step di purificazione in downstream di processo • Minimizzare costi di gestione • Ridurre rifiuti prodotti 3
  • 4. Sistemi Multifase Analizzati GAS-LIQUIDO Nelle reazioni di ossidazione ed idrogenazione è indispensabile che la dispersione della fase gassosa sia la massima possibile in modo da garantire la massima area superficiale possibile. SOLIDO-LIQUIDO Se il catalizzatore è presente come fase solida, è necessario che la sospensione delle particelle sia uniforme in modo da evitare depositi sul fondo e gradienti di concentrazione. Un eventuale corpo di fondo dovuto al catalizzatore abbassa la conversione del processo, perché le particelle di solido non sono disponibili per la catalisi delle reazioni. 4
  • 5. Tecniche Tomografiche di Monitoraggio Nel corso degli anni sono state sviluppate molte tecniche tomografiche per il monitoraggio della miscelazione. Queste tecniche si basano su diversi principi fisici quali: • Acustica ad ultrasuoni • Diffrazione ottica • Emissione a raggi X • Conducibilità elettrica 5
  • 6. Tomografia di Processo Nel monitoraggio di processo è necessario che la tecnica utilizzata sia: • Economica • Consenta una rapida acquisizione delle informazioni • Facile da utilizzare • Non sia pericolosa per gli operatori • Non sia invasiva nei confronti del processo industriale Per queste ragioni, le tecniche più utilizzate nel monitoraggio dei processi industriali, sfruttano misure di natura elettrica. • Tomografia ad Impedenza Elettrica (EIT) • Tomografia Capacitiva Elettrica (ECT) • Tomografia a Resistenza Elettrica (ERT) 6
  • 7. Obiettivi del Lavoro Per questo lavoro sono stati considerati i seguenti sistemi: • Monofase • Bifase Gas-Liquido • Bifase Solido-Liquido L’obiettivo della ricerca è stato quello di caratterizzare per ciascun sistema: • Regimi di flusso delle fasi all’interno del reattore • Tempi di miscelazione di una soluzione salina Le variabili operative considerate sono state: • Tipo di girante • Portata di gas insufflata • Velocità di rotazione per minuto • Percentuale volumetrica di solido 7
  • 9. Strategia di Campionamento Il reattore è stato attrezzato con 2 piani da 16 elettrodi ciascuno posti sopra e sotto la girante. La strategia di campionamento è stata la Adjacent Measurement la quale prevede che: • La corrente venga iniettata tra una coppia di elettrodi • La misurazione dei voltaggi venga rilevata dagli altri elettrodi e ripetuta fino a quando tutte le combinazioni non sono state esaurite. 9
  • 10. Procedura d’Analisi Selezione dei parametri operativi E’ necessario impostare la frequenza della corrente iniettata, il suo amperaggio, la durata dell’analisi e la velocità di acquisizione dei dati. Acquisizione del bianco Viene eseguito il bianco da utilizzare come riferimento per le analisi successive Precauzioni particolari sono da prendere in considerazione per i sistemi bifase. Esecuzione dell’analisi Viene fatta l’analisi utilizzando i parametri impostati in precedenza Elaborazione dei tomogrammi Il software p2+ elabora tramite l’algoritmo LBP i dati grezzi ricostruendo il tomogramma 10
  • 11. Ricostruzione dei Tomogrammi I dati raccolti, vengono elaborati dal Linear Back Projection Method per la ricostruzione dei tomogrammi. Si ottiene così una matrice 20x20 che fornisce 400 elementi spaziali (pixel). Di questi 400 solo 316 pixel vengono utilizzati per la costruzione del tomogramma, poiché gli altri pixel cadono al di fuori del reattore. 11
  • 13. Ricostruzione dei Tomogrammi I tomogrammi acquisiti per ciascun piano derivano da un elevato numero di acquisizioni. Il protocollo di misura utilizzato, per una configurazione a 16 elettrodi, prevede che ciascun frame sia composto da 104 misurazioni indipendenti. Le analisi effettuate, sono state ottenute impostando i seguenti parametri di campionamento: • Numero di samples per frame: 4 • Numero totale di frame dell’analisi: 600 • Velocità di acquisizione: 3.8 fps Numero di acquisizioni effettuate per ciascuna analisi: 249600 Durata complessiva dell’analisi: 2.6 minuti 13
  • 14. Elaborazione Dati Ricostruzione dei tomogrammi per stima dei regimi di flusso Le misure effettuate sono delle fotografie istantanee della distribuzione del gas all’interno del reattore. Per ottenere delle mappe di flusso rappresentative in condizioni di regime turbolento, è necessaria la costruzione di tomogrammi medi nell’arco dell’analisi. Ricostruzione dei tomogrammi per valutazione dei tempi di miscelazione (θM) In questo caso la misura istantanea è fondamentale per ricostruire il fenomeno di miscelazione in tutte le sue fasi. Per ricavare i valori dei tempi di miscelazione, sono stati utilizzati i dati di conducibilità medi relativi a ciascun piano per ogni frame. 14
  • 15. Giranti Utilizzate RUSHTON A310 6 PALE PBT_DOWN PBT_UP 15
  • 16. Analisi Regimi di Flusso per il Sistema Bifase Gas-Liquido A310 e PBT_DOWN Andamento PBT_UP flusso RUSHTON di regimi 9 NCD NF 8 7 Rotazioni girante per secondo 6 5 NF NCD 4 3 2 1 0 0.0 0.2 0.4 0.6 0.8 1.0 1.2 1.4 Portata gas QG (m3/s) 16
  • 17. Analisi Regimi di Flusso per il Sistema Bifase Solido-Liquido A310 PBT_DOWN Sospensione parziale Sospensione completa Sospensione completa ed uniforme 17
  • 18. Analisi Tempi di Miscelazione Sistema Monofase Equazione di Ruzskowski (1994): 18
  • 19. Analisi Tempi di Miscelazione Sistema Gas-Liquido 19
  • 20. Analisi Tempi di Miscelazione Sistema Solido-Liquido 20
  • 21. Risultati L’impiego della Tomografia a Resistenza Elettrica (ERT) ha permesso di: • Identificare i regimi di flusso nel:  SISTEMA GAS-LIQUIDO PER LE GIRANTI: RUSHTON, A310, PBT_DOWN e PBT_UP  SISTEMA SOLIDO-LIQUIDO PER LE GIRANTI: PBT_DOWN e A310 • Misurare i tempi di miscelazione nei sistemi:  MONOFASE  GAS-LIQUIDO  SOLIDO-LIQUIDO 21
  • 22. Conclusioni Con questo lavoro è stata implementata per la prima volta la ERT all’interno del gruppo di ricerca per lo studio della miscelazione in sistemi multifase ad alta concentrazione della fase dispersa. Dopo la complessa fase di messa a punto dello strumento, sono stati definiti i protocolli di misura per l’analisi dei sistemi trattati in questo lavoro. Questo approccio sistematico, ha permesso di ottenere dati sperimentali in buon accordo con quelli presenti in letteratura e di analizzare diverse configurazioni sperimentali con risultati soddisfacenti. La Tomografia a Resistenza Elettrica, si è dimostrata, quindi, essere uno strumento molto potente nello studio dei sistemi per i quali le tecniche ottiche non sono applicabili. 22
  • 23. Conclusioni L’applicazione a livello industriale di questa tecnica, richiede però un’accurata messa a punto dei parametri di analisi e di acquisizione dati. La Tomografia a Resistenza Elettrica, può quindi essere applicata con successo in diversi ambiti quali: • Monitoraggio miscelazione in reattori non trasparenti • Monitoraggio serbatoi di stoccaggio reagenti ed intermedi • Controllo di processo per l’alimentazione dei reagenti al reattore 23
  • 25. Analisi Tempi di Miscelazione Sistema Solido-Liquido 25
  • 26. Runaway SVILUPPO DI CALORE AUMENTO DI TEMPERATURA AUMENTO DELLA VELOCITA’ DI REAZIONE AUMENTO PRESSIONE/VOLUME DEL SISTEMA ESPLOSIONE DEL REATTORE 26
  • 27. Parametri Utili nella Scelta di una Girante Il modo in cui la girante trasmette il moto al fluido è il parametro chiave per prevedere il risultato di un processo. La conoscenza di come questa ripartizione di energia cambi al variare della geometria della girante è essenziale per dimensionare l'agitatore. 27
  • 28. Confronto fra Giranti Non tutte le giranti offrono le stesse prestazioni anche se possono superficialmente sembrare di disegno simile. Le capacità di portata delle giranti possono essere confrontate valutandone l'efficienza. 28
  • 29. Confronto fra Giranti Prima di poter confrontare due giranti deve essere stabilita una base di confronto. Il confronto per applicazioni controllate dalla portata, miscelazione, sospensione di solidi e scambio termico, viene effettuato su ugual diametro, D e portata Q (cioè a parità di prestazioni). A parità di rapporto tra diametro girante e diametro serbatoio (D/T) e a portata costante Q (cioè a parità di processo), la girante Lightnin A310 richiede il 51% in meno di potenza e meno della metà della coppia (e quindi costi operativi più bassi), rispetto ad una girante a quattro pale inclinate a 45 (A200). Fonte: http://www.axflow.com 29
  • 30. Conduttimetria La conduttimetria è una tecnica di analisi elettrochimica che sfrutta appunto la conducibilità degli ioni presenti in soluzione. Qualsiasi ione presenta una propria conducibilità e i due ioni che conducono di più in acqua sono H+ ed OH-. L'analisi sfrutta un unico concetto: la variazione della conducibilità in funzione del volume di titolante aggiunto. Si prenda il caso che si voglia titolare HCl con NaOH. All'inizio si avrà una conducibilità data da H+ e ione cloruro, Cl-. Aggiungendo NaOH si forma acqua per cui prima di raggiungere il punto equivalente si avrà una diminuzione della conducibilità. Al punto equivalente la conducibilità presenta un minimo dovuto alla sola presenza degli ioni Cl- ed Na+. Dopo il punto equivalente si avrà un eccesso di ioni OH-, quindi il valore di conducibilità aumenta nuovamente. 30
  • 31. Conduttività Ionica La conduttività ionica equivalente (Λ) è definita come la conduttività ionica relativa ad un grammo equivalente di elettrolita contenuto tra gli elettrodi di una cella conduttometrica. Gli elettrodi devono essere paralleli, disposti alla distanza reciproca di 1 cm e hanno la superficie di 1 cm2. L'unità di misura più utilizzata per esprimere la conduttività ionica equivalente è S/cm2 31
  • 33. Conduttività Ionica Un elettrolita forte (ad esempio HCl e KCl), in soluzione, si dissocia completamente indipendentemente dalla diluizione. L'andamento di Λ in funzione della diluizione è pressoché costante. Continuando a diluire non si avrà alcun cambiamento dei valori, perché la conduttività γ e la normalità N diminuiranno proporzionalmente. Un elettrolita debole (ad esempio l'acido acetico, CH3COOH) possiede invece un grado di dissociazione minore di 1 anche a grosse diluizioni: quando si diluisce una soluzione di un elettrolita debole, la dissociazione aumenta e Λ aumenta proporzionalmente. Quando tutto l'elettrolita è totalmente dissociato - condizione ideale - la conduttività ionica equivalente assume il valore limite e continuando a diluire oltre avverrà quanto descritto per un elettrolita forte. 33
  • 34. 34

Editor's Notes

  1. Prima implementazionepraticadellatecnicaallo studio, blabla
  2. Tomofrutto del rapportotracondbif/mono
  3. Frequenza di campionamento, fps e regime turbolento del sistema. -> valoremedio e non istantaneo.
  4. Enfatizzare: analisiregimi di fluss, rushton,accordo con Nienow, identificato I regimi di flussoanche per I sistemi di importanzaindustriale ma non suffstudiati in reattoriind con A310 e ptb_up e down, scarse
  5. Diff densitasolidorispetto gas, hold-up minorifase gas rispettofasesolida, fluttuapotenzagirante
  6. Se arrivolungotaglio e mettodopo.
  7. Taglio elascioconcettifondamentali. tetaM e regimi.
  8. Primaapplicazionepraticadellaertnello studio della mixing in reattori ad altaconcentrazione di fasedispersadEFINItoprotocollid’analisi per otteneredatisperimentaliaffidabili e riproducibiliAvalledellamessa a punto, si conclude che E’ possibileidentificareregimi di flusso in reattoriindustriali non trasparenti. Controllo ON-OFF. E completaomogenizzazionedeireagenti