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PER UN AMBIENTE MENO NOCIVO




      michelangiolo bolognini
      (medicina democratica)

            FERRARA
         25 ottobre 2009
QUALE E' LO STATO DI SALUTE DEL
          NOSTRO AMBIENTE?

    QUALE E' L' INDICATORE PRINCIPALE?

    LA CO2 (ANIDRIDE CARBONICA)

     CHE CI VIENE IMPOSTA IN MODO
    OSSESSIONANTE DA UN VARIEGATO MONDO
    “AMBIENTALISTA”

    DA PITTORESCHI ED INOFFENSIVI
    ”ANTAGONISTI” AD UN BEN PIU' SOLIDO ED
    EFFICACE MONDO DEGLI AFFARI
- TRATTATO DI KYOTO (commercio dei “diritti
  all’inquinamento”)
QUALI INDICATORI SCEGLIERE?


    LA CO2 È' UN GAS CON SCARSISSIMA
    NOCIVITÀ PER LE SPECIE ANIMALI

    UTILE PER LE SPECIE VEGETALI

    CHE RIENTRA NEI CICLI NATURALI

    SUO UNICO EFFETTO AMBIENTALE E'
    QUELLO SULLA REGOLAZIONE DELLA
    TEMPERATURA ATMOSFERICA (PER
    IMPORTANZA TRA IL VAPOR ACQUEO E LE
    POLVERI SOSPESE )
QUALI INDICATORI SCEGLIERE?



    ESISTONO ALTRI INDICATORI?

    TRADIZIONALMENTE SI EVIDENZIAVANO
    LE SOSTANZE DIRETTAMENTE NOCIVE
    PER LE SPECIE VIVENTI (COMPRESO
    L'UOMO)

    I PESTICIDI, LE SOSTANZE NOCIVE NEI
    FUMI INDUSTRIALI, IL PIOMBO, LE
    RADIAZIONI IONIZZANTI ...
QUALI INDICATORI SCEGLIERE?


    PIU' MODERMAMENTE:

    GLI INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI (P.O.P.
    DIOSSINA, PCB, HCB, ecc.)
                   – TRATTATO DI STOCCOLMA
    (coevo di quello di Kyoto e che nessuno conosce
    perché non commercializzabile”)

    DIVERSI METALLI PESANTI (CADMIO,
    MERCURIO, CROMO, NICKEL, TUNGSTENO ecc.)

    LE MICRO E LE NANOPOLVERI

    LE RADIAZIONI ( COMPRESE QUELLE NON
    IONIZZANTI )
QUALI INDICATORI SCEGLIERE?




      CLIMA O CANCRO?
QUALI INDICATORI SCEGLIERE?




  TRAFFICO O INCENERITORI?
…. A PROPOSITO DI
            INDICATORI
• Il nostro Paese è particolarmente
  “virtuoso” per quanto riguarda il più
  “valorizzato” inquinante ambientale
  (l’unico per cui valga il Principio di
  Precauzione), la CO2 (dopo la
  “nuclearizzata” Francia, il migliore dei G8,
  con 7,9 tonn./ab./anno, a fronte delle
  20,2 tonn./ab./anno degli USA, o delle
  10,3 tonn./ab./anno della Germania)

• Ha però il record per quanto riguarda il
  “trend” di crescita dei tumori
  infantili, con il 2% annuo negli ultimi 15
  anni, a fronte del dato europeo dell’
  1,1%annuo odott. quello USA dello 0,5%
                   di bolognini
Il Principio di precauzione

• L’unico campo dove si applica concretamente,
  nelle normative della Comunità Europea, il
  Principio di Precauzione, è quello della riduzione
  della CO2 (che non è un inquinante nocivo per la
  salute) giustificando l’ipotesi della influenza
  preponderante delle attività umane nella crescita
  della CO2, e dalla crescita della CO2 quale unica
  causa di cambiamenti climatici, ritenuti essere, di
  per sé, catastrofici.
• Il che però comporta l’apertura del mercato delle
  emissioni di CO2 (unico aspetto operativo del
  Protocollo di Kyoto).
• ECONOMY (GREEN) … aiutata dal Principio di
  precauzione, sul versante “scientifico”.
Il Principio di precauzione

• Nel contempo nulla si fa per gli inquinanti
  direttamente nocivi per le specie viventi
  (compresa la specie umana).
• Le normative della Comunità Europea lasciano
  tranquillamente crescere le quantità già
  esistenti di sostanze sicuramente cancerogene,
  mutagene, teratogene, ecc. ecc.
• Comprese quelle che tendono ad accumularsi
  nell’ambiente, che entrano nella catena
  alimentare, ed iniziano a danneggiare gli
  esseri viventi (compresa la specie umana) già a
  partire dalla gestazione, … altro che CO2 ….
• Politiche “PRO LIVE”? …. Politiche “PRO
  CANCER”?
CHE FARE?




    CONTRASTARE LE POLITICHE “PRO CANCER”


    CONTRASTARE L’IDEOLOGIA DEL
                           “DANNO
    INEVITABILE”
L’IDEOLOGIA DEL DANNO INEVITABILE

 −   “... la prassi ambientale corrente è un
     ritorno all'atteggiamento del Medioevo di
     fronte alla malattia, quando questa - e con
     essa la morte - era considerata uno scotto
     inevitabile, un debito da pagare a causa
     del peccato originale. Questo tipo di
     filosofia è stato ora rielaborato in forma più
     moderna: un certo livello di
     inquinamento e un certo rischio per la
     salute sono il prezzo inevitabile da
     pagare per i vantaggi materiali offerti
     dalla tecnologia avanzata”….

 −   Barry Commoner: Far pace col pianeta,
     Garzanti, Milano 1990.
POLITICHE “PRO-CANCER”




• Il caso emblematico degli inceneritori
Inceneritori e salute

• Un impianto superfluo per un corretto sistema
  di gestione dei rifiuti

• Un impianto problematico dal punto di vista
  sanitario ed irrazionale in termini economici

• Inoltre ogni inceneritore ha bisogno della
  discarica e produce, a sua volta, ulteriori rifiuti
Inceneritori e salute

• Bruciare rifiuti significa rendere
  maggiormente biodisponibili tutte le
  sostanze presenti nei beni di consumo ( molte
  delle quali non conosciute)
• Comprese sostanze sicuramente nocive per
  la salute (metalli pesanti, PCB ecc.)
• Ed in più produrre, a sua volta, altre
  sostanze nocive (IPA, diossine, microparticolato
  ecc.)
• Oltre che tanta corruzione
Inceneritori e salute
• La normativa è inadeguata a tutelare la salute
• Un inceneritore può “legalmente” immettere
  nell’ambiente sostanze nocive, compresi
  cancerogeni certi, in quantità rilevanti, e con
  controlli interni ed esterni assai poco soddisfacenti
• Inoltre la normativa, europea ed italiana, sottostima i
  valori limite delle diossine (controllate, per legge,
  solo tre volte l’anno, 24ore su 8000 di funzionamento)
  proprio sul versante sanitario
• E, quel che peggio, ignora i risultati della ricerca
  scientifica più avanzata nel campo degli effetti
  biologici dei alcuni inquinanti ambientali (POP,
  alcuni metalli pesanti, microparticolato, e di nuovo, la
  diossina)
Dai documenti ufficiali Europei (*) risultano i seguenti dati per
l’Italia: 295,5 gr/anno di diossine in tossicità equivalente (TE)
   prodotte dagli impianti di incenerimento (pari al 64% del
 totale). Di questi 170,6 gr/anno (pari al 37% del totale) sono
  prodotti dai soli impianti di incenerimento per rifiuti urbani



                  34,9%                                      1.1%Trasporto stradale

     Altri tipi di
     combustioni


                                                     37%          Incenerimento di
                                                                  rifiuti urbani
                                        64%
                        Ogni tipo di incenerimento


   (*) inventario della Commissione Europea, rapporto finale del 31.12.2000, 3° volume, pag 69
    http://ec.europa.eu/environment/dioxin/pdf/stage2/volume_3.pdf )
                                                                     18
I NUOVI IMPIANTI DI INCENERIMENTO
• Tecnologia “controproducente”?: es. i filtri più
  efficienti (da 3 micron a 0,8 micron ) lasciano passare
  particolato più fine, e quindi più pericoloso per la
  salute, anche se minore come massa le particelle, in
  numero, possono essere anche superiori
• I nuovi impianti, per economie di scala, hanno
  maggiori dimensioni, quindi flussi di massa
  maggiori
• La maggiore altezza del camino assicura più
  diluizione, a livello locale, ma identico impatto
  complessivo per inquinanti persistenti
  nell’ambiente e che entrano nella catena
  alimentare (P.O.P. e metalli pesanti)
IL PARADOSSO INFORMATIVO

• Mentre i mezzi di comunicazione di massa
  enfatizzano i risultati, anche molto parziali,
  delle ricerche finalizzate all’uso terapeutico,
  ad esempio nel campo della genomica e
  dell’epigenomica

• I risultati, già ottenuti negli stessi campi,
  della ricerca, relativi agli effetti degli
  inquinanti ambientali sono completamente
  ignorati (spesso anche a livello specialistico-
  professionale)

• Nonostante (o proprio perché), questi risultati
  dovrebbero imporre strategie di intervento
  assai diverse dalle attuali (la eliminazione o
  almeno la revisione drastica dei limiti tabellari)
                  dott. bolognini
•
                                                                     L’Ambiente agisce più
                                                                     direttamente sull’epigenoma
                                                                     (assetto cromatinico-hystone
                                                                     code, metilazione DNA, RNA
                                                                     minori..)
                                                                 •
                                                                     e attraverso questo
                                                                     sul genoma
                                                                 •
                                                                     Possiamo anche dire
                                                                     che l’evoluzione
                                      Soft -wired                    del fenotipo individuale
                                      memory                         anche patologico (!)
                                                                     è determinato dall’epigenoma
                                                                     più
                                                                     che dal genoma




                                                                 Brena RM, Costello JF.
                                                                 Genome-epigenome interactions
                                                                 in cancer. Hum Mol Genet. 2007
                                                                 Apr 15;16(R1):R96-R105.

http://www.nature.com/news/2006/060508/images/441143a-i2.0.jpg
Nuclear Receptor




Nuclear Receptor
DNA
Response Element
UN “MANDATO” IGNORATO
               ( O TRADITO)

La legge 833 del 1978 prevedeva (e prevede):
• “la prevenzione delle malattie e degli infortuni
  in ogni ambito di vita e di lavoro” e “ la
  promozione e la salvaguardia della salubrità e
  dell’igiene dell’ambiente naturale di vita e di
  lavoro”, ( prevedeva anche, prima del referendum
  del 1992, che li ha tolti, “la identificazione e la
  eliminazione delle cause degli inquinamenti
  dell'atmosfera, delle acque e del suolo”,
  obiettivo che il sistema “ambientale” si è
  dimostrato completamente incapace di
  attuare);

•    nell’attività di prevenzione del SSN è inoltre
    prevista “la profilassi degli eventi morbosi,
    attraverso l’adozione delle misure idonee a
    prevenirne l’insorgenza” ( definizione che
                      dott. bolognini
    lascia ampie possibilità di azione, non limitate
Problema culturale prima che
                       politico
“.. i 4 inceneritori nel Lazio inquinano meno di 5
   automobili, e s'inala più diossina a starsene
   pochi minuti vicino ad un barbecue o a fumarsi
   una sigaretta. (Vorrei poter spiegare anche che
   la diossina a piccole dosi fa bene: magari
   un'altra volta) “
dott. Franco Battaglia, di professione chimico, con testi
  prefatti dal prof. Umberto Veronesi, membri entrambi
  della associazione “Galileo 2001 per la libertà e la dignità
  della Scienza”, “Il Giornale” 9 gennaio 2008

Negazionismo, fantascienza e

ideologia dell’inevitabilità del danno
l’ideologia del danno
             inevitabile
• Contrastare l’ideologia dell’inevitabilità dei
  danni è un dovere prioritario per gli esseri
  umani
• Specie quando questi sono concretamente
  superflui, socialmente inutili,
  ragionevolmente evitabili
• Per questo contrastare l’inevitabilità
  dell’incenerimento è assolutamente
  fondamentale
• In quanto riuscire a far accettare
  l’incenerimento è emblematico per
  dimostrare un “moderno” controllo
  biopolitico
I SOSTEGNI ALL'IDEOLOGIA DEL DANNO
            INEVITABILE
• La manipolazione mediatica: dalla
  disinformazione giornalistica alla
  pubblicità pornografica dell'attuale
  governo ( donna sommersa dai rifiuti)
• Lo stato di emergenza, la
  militarizzazione ed il segreto di
  stato: dalla copertura delle malefatte dei
  “poteri forti” alla precostituzione di una
  nuova e “moderna” repubblica
I SOSTEGNI ALL'IDEOLOGIA DEL
           “DANNO INEVITABILE”
• La mistificazione Ambientalista:
  l'invenzione del “recupero energetico” dei
  rifiuti (nato negli anni '80 negli Usa per
  riconvertire il settore nucleare dopo
  l'incidente di Three Miles Island, ed
  importato in Italia da Legambiente)
• La mistificazione Climatica: i
  “termovalorizzatori”, al pari delle centrali
  nucleari, come salvaguardia contro la
  terribile CO2 (la peggior minaccia oggi
  esistente)
INCENERITORI “DEL PADRONE”
• Il Piano inceneritorista Campano di
  Impregilo (finanziata da San Paolo IMI)
• Gli inceneritori del Gruppo Marcegaglia
  (Manfredonia, Massafra, Lecce, Modugno)
• Le dichiarazioni del presidente del
  consiglio Berlusconi all’accensione di
  Acerra: “Un dono di Dio, perché siamo
  in una situazione di rischio in alcune
  regioni italiane"..."un prototipo da
  ricostruire in almeno quattro regioni
  italiane"...
INCENERITORI “DEL POPOLO”
• Federica Fratoni (giovanissima presidente della
  Provincia di Pistoia presentata da PD, PRC,
  PDCI ed IDV)
• ...”ho fatto riferimento più volte al contenuto
  ambientalista ed ecologico del mio
  programma elettorale, che vede tra le sue
  priorità la riduzione dei rifiuti ed il
  potenziamento della raccolta differenziata,
  oltre alla attuazione di progetti per il
  riutilizzo degli scarti dal punto di vista
  energetico ...”, il che significa il raddoppio
 dell'inceneritore di Montale (PT) , Pontassieve
 (FI) e la realizzazione del nuovo inceneritore di
 Firenze.
DAL DIRITTO AL DELITTO
• che sia “dono di Dio” oppure
  “ambientalista ed ecologico”
• l'incenerimento resta l'emblema
  dell'ideologia del danno
  inevitabile
• dove si riunisce lo “stato di
  eccezione” ed la moderna
  forma di controllo biopolitico
  dello Stato
DAL DIRITTO AL DELITTO

    QUELLO CHE SI PUO' CONSIDERARE SOLO COME UN
    PROBLEMA TECNICO

    PER “PRODURRE” ENERGIA

    PER SMALTIRE RIFIUTI

    PER FARE AFFARI (CIP6, CERTIFICATI VERDI)

    SI RILEVA ESSERE UNO SNODO CRUCIALE DELLA
    (BIO)POLITICA

    PIÙ DELLA PERSECUZIONE DEI MIGRANTI

    PIU’ DELLE “GRANDI OPERE”

    PIÙ DEL NUCLEARE
DAL DIRITTO AL DELITTO

    La politica filoinceneritorista è il
    battistrada per imporre l’ideologia
    dell’inevitabilità del danno

    Dallo “stato d’emergenza campano”

    Allo stato d’emergenza post terremoto
    all’Aquila, campi e zone franche

    Allo stato d’emergenza “pandemia” (già
    in essere, dove si impone una dubbia
    vaccinazione forzata)

    Si parte però da dove le motivazioni sono
    davvero indifendibili …
DAL DIRITTO AL DELITTO


Perché …

…se si accetta l'incenerimento
si accetta tutto
6 metri x 3 (650.000 euro)
6 metri x 3 (650.000 euro)
6 metri x 3 (650.000 euro)
6 metri x 3 (650.000 euro)

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Michelangiolo Bologninii a Teste Libere - Ferrara 25 ottobre

  • 1. PER UN AMBIENTE MENO NOCIVO michelangiolo bolognini (medicina democratica) FERRARA 25 ottobre 2009
  • 2. QUALE E' LO STATO DI SALUTE DEL NOSTRO AMBIENTE?  QUALE E' L' INDICATORE PRINCIPALE?  LA CO2 (ANIDRIDE CARBONICA)  CHE CI VIENE IMPOSTA IN MODO OSSESSIONANTE DA UN VARIEGATO MONDO “AMBIENTALISTA”  DA PITTORESCHI ED INOFFENSIVI ”ANTAGONISTI” AD UN BEN PIU' SOLIDO ED EFFICACE MONDO DEGLI AFFARI - TRATTATO DI KYOTO (commercio dei “diritti all’inquinamento”)
  • 3. QUALI INDICATORI SCEGLIERE?  LA CO2 È' UN GAS CON SCARSISSIMA NOCIVITÀ PER LE SPECIE ANIMALI  UTILE PER LE SPECIE VEGETALI  CHE RIENTRA NEI CICLI NATURALI  SUO UNICO EFFETTO AMBIENTALE E' QUELLO SULLA REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA ATMOSFERICA (PER IMPORTANZA TRA IL VAPOR ACQUEO E LE POLVERI SOSPESE )
  • 4. QUALI INDICATORI SCEGLIERE?  ESISTONO ALTRI INDICATORI?  TRADIZIONALMENTE SI EVIDENZIAVANO LE SOSTANZE DIRETTAMENTE NOCIVE PER LE SPECIE VIVENTI (COMPRESO L'UOMO)  I PESTICIDI, LE SOSTANZE NOCIVE NEI FUMI INDUSTRIALI, IL PIOMBO, LE RADIAZIONI IONIZZANTI ...
  • 5. QUALI INDICATORI SCEGLIERE?  PIU' MODERMAMENTE:  GLI INQUINANTI ORGANICI PERSISTENTI (P.O.P. DIOSSINA, PCB, HCB, ecc.) – TRATTATO DI STOCCOLMA (coevo di quello di Kyoto e che nessuno conosce perché non commercializzabile”)  DIVERSI METALLI PESANTI (CADMIO, MERCURIO, CROMO, NICKEL, TUNGSTENO ecc.)  LE MICRO E LE NANOPOLVERI  LE RADIAZIONI ( COMPRESE QUELLE NON IONIZZANTI )
  • 6. QUALI INDICATORI SCEGLIERE? CLIMA O CANCRO?
  • 7. QUALI INDICATORI SCEGLIERE? TRAFFICO O INCENERITORI?
  • 8. …. A PROPOSITO DI INDICATORI • Il nostro Paese è particolarmente “virtuoso” per quanto riguarda il più “valorizzato” inquinante ambientale (l’unico per cui valga il Principio di Precauzione), la CO2 (dopo la “nuclearizzata” Francia, il migliore dei G8, con 7,9 tonn./ab./anno, a fronte delle 20,2 tonn./ab./anno degli USA, o delle 10,3 tonn./ab./anno della Germania) • Ha però il record per quanto riguarda il “trend” di crescita dei tumori infantili, con il 2% annuo negli ultimi 15 anni, a fronte del dato europeo dell’ 1,1%annuo odott. quello USA dello 0,5% di bolognini
  • 9. Il Principio di precauzione • L’unico campo dove si applica concretamente, nelle normative della Comunità Europea, il Principio di Precauzione, è quello della riduzione della CO2 (che non è un inquinante nocivo per la salute) giustificando l’ipotesi della influenza preponderante delle attività umane nella crescita della CO2, e dalla crescita della CO2 quale unica causa di cambiamenti climatici, ritenuti essere, di per sé, catastrofici. • Il che però comporta l’apertura del mercato delle emissioni di CO2 (unico aspetto operativo del Protocollo di Kyoto). • ECONOMY (GREEN) … aiutata dal Principio di precauzione, sul versante “scientifico”.
  • 10. Il Principio di precauzione • Nel contempo nulla si fa per gli inquinanti direttamente nocivi per le specie viventi (compresa la specie umana). • Le normative della Comunità Europea lasciano tranquillamente crescere le quantità già esistenti di sostanze sicuramente cancerogene, mutagene, teratogene, ecc. ecc. • Comprese quelle che tendono ad accumularsi nell’ambiente, che entrano nella catena alimentare, ed iniziano a danneggiare gli esseri viventi (compresa la specie umana) già a partire dalla gestazione, … altro che CO2 …. • Politiche “PRO LIVE”? …. Politiche “PRO CANCER”?
  • 11. CHE FARE?  CONTRASTARE LE POLITICHE “PRO CANCER”  CONTRASTARE L’IDEOLOGIA DEL “DANNO INEVITABILE”
  • 12. L’IDEOLOGIA DEL DANNO INEVITABILE − “... la prassi ambientale corrente è un ritorno all'atteggiamento del Medioevo di fronte alla malattia, quando questa - e con essa la morte - era considerata uno scotto inevitabile, un debito da pagare a causa del peccato originale. Questo tipo di filosofia è stato ora rielaborato in forma più moderna: un certo livello di inquinamento e un certo rischio per la salute sono il prezzo inevitabile da pagare per i vantaggi materiali offerti dalla tecnologia avanzata”…. − Barry Commoner: Far pace col pianeta, Garzanti, Milano 1990.
  • 13. POLITICHE “PRO-CANCER” • Il caso emblematico degli inceneritori
  • 14. Inceneritori e salute • Un impianto superfluo per un corretto sistema di gestione dei rifiuti • Un impianto problematico dal punto di vista sanitario ed irrazionale in termini economici • Inoltre ogni inceneritore ha bisogno della discarica e produce, a sua volta, ulteriori rifiuti
  • 15. Inceneritori e salute • Bruciare rifiuti significa rendere maggiormente biodisponibili tutte le sostanze presenti nei beni di consumo ( molte delle quali non conosciute) • Comprese sostanze sicuramente nocive per la salute (metalli pesanti, PCB ecc.) • Ed in più produrre, a sua volta, altre sostanze nocive (IPA, diossine, microparticolato ecc.) • Oltre che tanta corruzione
  • 16.
  • 17. Inceneritori e salute • La normativa è inadeguata a tutelare la salute • Un inceneritore può “legalmente” immettere nell’ambiente sostanze nocive, compresi cancerogeni certi, in quantità rilevanti, e con controlli interni ed esterni assai poco soddisfacenti • Inoltre la normativa, europea ed italiana, sottostima i valori limite delle diossine (controllate, per legge, solo tre volte l’anno, 24ore su 8000 di funzionamento) proprio sul versante sanitario • E, quel che peggio, ignora i risultati della ricerca scientifica più avanzata nel campo degli effetti biologici dei alcuni inquinanti ambientali (POP, alcuni metalli pesanti, microparticolato, e di nuovo, la diossina)
  • 18. Dai documenti ufficiali Europei (*) risultano i seguenti dati per l’Italia: 295,5 gr/anno di diossine in tossicità equivalente (TE) prodotte dagli impianti di incenerimento (pari al 64% del totale). Di questi 170,6 gr/anno (pari al 37% del totale) sono prodotti dai soli impianti di incenerimento per rifiuti urbani 34,9% 1.1%Trasporto stradale Altri tipi di combustioni 37% Incenerimento di rifiuti urbani 64% Ogni tipo di incenerimento (*) inventario della Commissione Europea, rapporto finale del 31.12.2000, 3° volume, pag 69 http://ec.europa.eu/environment/dioxin/pdf/stage2/volume_3.pdf ) 18
  • 19. I NUOVI IMPIANTI DI INCENERIMENTO • Tecnologia “controproducente”?: es. i filtri più efficienti (da 3 micron a 0,8 micron ) lasciano passare particolato più fine, e quindi più pericoloso per la salute, anche se minore come massa le particelle, in numero, possono essere anche superiori • I nuovi impianti, per economie di scala, hanno maggiori dimensioni, quindi flussi di massa maggiori • La maggiore altezza del camino assicura più diluizione, a livello locale, ma identico impatto complessivo per inquinanti persistenti nell’ambiente e che entrano nella catena alimentare (P.O.P. e metalli pesanti)
  • 20. IL PARADOSSO INFORMATIVO • Mentre i mezzi di comunicazione di massa enfatizzano i risultati, anche molto parziali, delle ricerche finalizzate all’uso terapeutico, ad esempio nel campo della genomica e dell’epigenomica • I risultati, già ottenuti negli stessi campi, della ricerca, relativi agli effetti degli inquinanti ambientali sono completamente ignorati (spesso anche a livello specialistico- professionale) • Nonostante (o proprio perché), questi risultati dovrebbero imporre strategie di intervento assai diverse dalle attuali (la eliminazione o almeno la revisione drastica dei limiti tabellari) dott. bolognini
  • 21. L’Ambiente agisce più direttamente sull’epigenoma (assetto cromatinico-hystone code, metilazione DNA, RNA minori..) • e attraverso questo sul genoma • Possiamo anche dire che l’evoluzione Soft -wired del fenotipo individuale memory anche patologico (!) è determinato dall’epigenoma più che dal genoma Brena RM, Costello JF. Genome-epigenome interactions in cancer. Hum Mol Genet. 2007 Apr 15;16(R1):R96-R105. http://www.nature.com/news/2006/060508/images/441143a-i2.0.jpg
  • 23.
  • 24.
  • 25. UN “MANDATO” IGNORATO ( O TRADITO) La legge 833 del 1978 prevedeva (e prevede): • “la prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro” e “ la promozione e la salvaguardia della salubrità e dell’igiene dell’ambiente naturale di vita e di lavoro”, ( prevedeva anche, prima del referendum del 1992, che li ha tolti, “la identificazione e la eliminazione delle cause degli inquinamenti dell'atmosfera, delle acque e del suolo”, obiettivo che il sistema “ambientale” si è dimostrato completamente incapace di attuare); • nell’attività di prevenzione del SSN è inoltre prevista “la profilassi degli eventi morbosi, attraverso l’adozione delle misure idonee a prevenirne l’insorgenza” ( definizione che dott. bolognini lascia ampie possibilità di azione, non limitate
  • 26. Problema culturale prima che politico “.. i 4 inceneritori nel Lazio inquinano meno di 5 automobili, e s'inala più diossina a starsene pochi minuti vicino ad un barbecue o a fumarsi una sigaretta. (Vorrei poter spiegare anche che la diossina a piccole dosi fa bene: magari un'altra volta) “ dott. Franco Battaglia, di professione chimico, con testi prefatti dal prof. Umberto Veronesi, membri entrambi della associazione “Galileo 2001 per la libertà e la dignità della Scienza”, “Il Giornale” 9 gennaio 2008 Negazionismo, fantascienza e ideologia dell’inevitabilità del danno
  • 27. l’ideologia del danno inevitabile • Contrastare l’ideologia dell’inevitabilità dei danni è un dovere prioritario per gli esseri umani • Specie quando questi sono concretamente superflui, socialmente inutili, ragionevolmente evitabili • Per questo contrastare l’inevitabilità dell’incenerimento è assolutamente fondamentale • In quanto riuscire a far accettare l’incenerimento è emblematico per dimostrare un “moderno” controllo biopolitico
  • 28. I SOSTEGNI ALL'IDEOLOGIA DEL DANNO INEVITABILE • La manipolazione mediatica: dalla disinformazione giornalistica alla pubblicità pornografica dell'attuale governo ( donna sommersa dai rifiuti) • Lo stato di emergenza, la militarizzazione ed il segreto di stato: dalla copertura delle malefatte dei “poteri forti” alla precostituzione di una nuova e “moderna” repubblica
  • 29. I SOSTEGNI ALL'IDEOLOGIA DEL “DANNO INEVITABILE” • La mistificazione Ambientalista: l'invenzione del “recupero energetico” dei rifiuti (nato negli anni '80 negli Usa per riconvertire il settore nucleare dopo l'incidente di Three Miles Island, ed importato in Italia da Legambiente) • La mistificazione Climatica: i “termovalorizzatori”, al pari delle centrali nucleari, come salvaguardia contro la terribile CO2 (la peggior minaccia oggi esistente)
  • 30. INCENERITORI “DEL PADRONE” • Il Piano inceneritorista Campano di Impregilo (finanziata da San Paolo IMI) • Gli inceneritori del Gruppo Marcegaglia (Manfredonia, Massafra, Lecce, Modugno) • Le dichiarazioni del presidente del consiglio Berlusconi all’accensione di Acerra: “Un dono di Dio, perché siamo in una situazione di rischio in alcune regioni italiane"..."un prototipo da ricostruire in almeno quattro regioni italiane"...
  • 31. INCENERITORI “DEL POPOLO” • Federica Fratoni (giovanissima presidente della Provincia di Pistoia presentata da PD, PRC, PDCI ed IDV) • ...”ho fatto riferimento più volte al contenuto ambientalista ed ecologico del mio programma elettorale, che vede tra le sue priorità la riduzione dei rifiuti ed il potenziamento della raccolta differenziata, oltre alla attuazione di progetti per il riutilizzo degli scarti dal punto di vista energetico ...”, il che significa il raddoppio dell'inceneritore di Montale (PT) , Pontassieve (FI) e la realizzazione del nuovo inceneritore di Firenze.
  • 32. DAL DIRITTO AL DELITTO • che sia “dono di Dio” oppure “ambientalista ed ecologico” • l'incenerimento resta l'emblema dell'ideologia del danno inevitabile • dove si riunisce lo “stato di eccezione” ed la moderna forma di controllo biopolitico dello Stato
  • 33. DAL DIRITTO AL DELITTO  QUELLO CHE SI PUO' CONSIDERARE SOLO COME UN PROBLEMA TECNICO  PER “PRODURRE” ENERGIA  PER SMALTIRE RIFIUTI  PER FARE AFFARI (CIP6, CERTIFICATI VERDI)  SI RILEVA ESSERE UNO SNODO CRUCIALE DELLA (BIO)POLITICA  PIÙ DELLA PERSECUZIONE DEI MIGRANTI  PIU’ DELLE “GRANDI OPERE”  PIÙ DEL NUCLEARE
  • 34. DAL DIRITTO AL DELITTO  La politica filoinceneritorista è il battistrada per imporre l’ideologia dell’inevitabilità del danno  Dallo “stato d’emergenza campano”  Allo stato d’emergenza post terremoto all’Aquila, campi e zone franche  Allo stato d’emergenza “pandemia” (già in essere, dove si impone una dubbia vaccinazione forzata)  Si parte però da dove le motivazioni sono davvero indifendibili …
  • 35. DAL DIRITTO AL DELITTO Perché … …se si accetta l'incenerimento si accetta tutto
  • 36. 6 metri x 3 (650.000 euro)
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