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IL REFERENDUM CHIESTO DALLA LOMBARDIA E' SCONTRO APERTO
SULLA DATA
Maroni: hanno paura e scippano i cittadini
Pubblicazione: [07-04-2001, STAMPA, NAZIONALE, pag.2] -
Sezione: Interno
Autore: LA MATTINA AMEDEO
ROMA SONO terrorizzati, questa e' la verita', sono terrorizzati
dell'opinione dei lombardi. E stanno facendo di tutto per scippare
ai cittadini un diritto costituzionale. E' il loro modo di fare
politica. Perche' hanno tanta paura?>>. Roberto Maroni alza la voce
e accusa l'Ulivo di atteggiamento <<centralista>>. Il numero due
della Lega chiede l'intervento del Capo dello Stato, del
<<custode della Costituzione>>, per evitare che il governo, con
decreto, sposti dal 13 al 27 maggio la data del referendum indetto
dalla Regione Lombardia. Maroni, perche' non considera ragionevole
far svolgere, nello stesso giorno, il referendum sul federalismo
e quello sulla devolution? <<La Corte Costituzionale ha stabilito
che il referendum si puo' fare il 13 maggio, nello stesso giorno
dell'elezioni politiche. La stessa data e' stata gia' deliberata
dalla regione Lombardia. Ecco, per quale motivo questi signori
vogliono cambiare le carte in tavola? Perche' sanno che questo
referendum ci aiuta a tenere vivo il tema della devolution, sanno
che i loro elettori, compresi quelli di Rifondazione, lo andranno
a votare in massa. E magari, quando capiranno le intenzioni dei
loro elettori, cavalcheranno la devolution in campagna elettorale>
>. Perche' l'Ulivo dovrebbe darvi questo vantaggio? <<Non ci
interessa l'effetto traino sulle politiche, ma tenere alta la
tensione sul prossimo Parlamento. Qui e' in ballo il libero
esercizio di un diritto costituzionale che loro vogliono
cancellare con una manovra di palazzo. Per questo ci appelliamo
al presidente Ciampi. Il governo si assumerebbe la responsabilita'
di un atto di imperio in puro stile centralista. Sarebbe gravissimo>
>. In che senso il referendum sulla devolution tiene alta la
tensione sul prossimo Parlamento? <<I deputati eletti in
Lombardia nello stesso giorno in cui si vota il referendum,
riceverebbero un mandato ben preciso. Tra questi anche Berlusconi.
Tutti dovranno tener fede a questo mandato e mi auguro che il
numero dei ''si''' sia superiori ai voti che ricevera' in Lombardia
la Casa delle liberta'. Emergerebbe fortissima la priorita' di
una riforma autenticamente federale>>. Quella gia' approvata non lo
e'? <<Figuriamoci! E' un bluff. La sinistra, tranne qualche
esponente come Fassino e Cacciari, non ha la minima sensibilita'
sulla questione meridionale. C'e' il coordinatore dei Ds nel Nord,
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Pietro Folena, che va a candidarsi a Manfredonia. E' una sinistra
in affanno, senza argomenti, che riconosce dopo le nostre ragioni,
vedi sul federalismo, sulle gabbie salariali e, presto, ci
rincorreranno anche sulla devolution. Lo faranno per evitare il
contraccolpo politico alle elezioni. Avendo capito che i loro
elettori voteranno il referendum della Lombardia, allora cercano di
spostarlo>>.
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