2. NASCITA DELLO STATUTO
E' la carta costituzionale del regno di Sardegna
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3. NASCITA DELLO STATUTO
E' la carta costituzionale del regno di Sardegna
Viene concesso il 4 marzo 1848 da Carlo Alberto
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4. NASCITA DELLO STATUTO
E' la carta costituzionale del regno di Sardegna
Viene concesso il 4 marzo 1848 da Carlo Alberto
Dal 1861 al 1948 è stata la carta costituzionale
del Regno d'Italia
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6. CARATTERITICHE ESSENZIALI
Era una carta octroyée, ossia concessa
unilateralmente dal sovrano
Non era frutto di una rivoluzione e non metteva in
questione il fondamento del potere
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7. CARATTERITICHE ESSENZIALI
Era una carta octroyée, ossia concessa
unilateralmente dal sovrano
Non era frutto di una rivoluzione e non metteva in
questione il fondamento del potere
Era espressione del patto difensivo tra le forze
tradizionali e la borghesia contro la minaccia di
una rivoluzione sociale
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10. CARATTERITICHE ESSENZIALI
Era espressione del liberalismo moderato
I diritti che enunciava erano subordinati alle leggi
La società descritta dallo Statuto era una società
aperta per le classi dominanti (che attraverso il
Parlamento formulavano le leggi) e chiusa per
classi subalterne
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12. LA MONARCHIA COSTITUZIONALE
Si ispirava al modello britannico
Esistevano tre principi: monarchico, aristocratico e
“democratico”
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13. LA MONARCHIA COSTITUZIONALE
Si ispirava al modello britannico
Esistevano tre principi: monarchico, aristocratico e
“democratico”
Cui corrispondevano tre organi: il re, il Senato e la
Camera dei deputati
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14. LA MONARCHIA COSTITUZIONALE
Re, Senato e Camera dei deputati esercitano
collettivamente il potere esecutivo
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15. LA MONARCHIA COSTITUZIONALE
Re, Senato e Camera dei deputati esercitavano
collettivamente il potere esecutivo
NON si aveva perciò la divisione dei poteri (tipico
delle costituzioni americane e francesi)
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16. LA MONARCHIA COSTITUZIONALE
Re, Senato e Camera dei deputati esercitavano
collettivamente il potere esecutivo
NON si aveva perciò la divisione dei poteri (tipico
delle costituzioni americane e francesi)
Lo Statuto progettava un governo misto in cui
unificare le componenti della società,
escludendo i ceti più bassi
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17. L'EVOLUZIONE DELLO STATUTO
Lo Statuto nacque secondo uno schema tripartito
(re, Senato e Camera dei deputati)
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18. L'EVOLUZIONE DELLO STATUTO
Lo Statuto nacque secondo uno schema tripartito
(re, Senato e Camera dei deputati)
Si trasformò ben presto secondo uno schema
bipartito (re e Senato da una parte, Camera dei
deputati dall'altra)
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19. L'EVOLUZIONE DELLO STATUTO
Lo Statuto nacque secondo uno schema tripartito
(re, Senato e Camera dei deputati)
Si trasformò ben presto secondo uno schema
bipartito (re e Senato da una parte, Camera dei
deputati dall'altra)
Infatti il Senato era di nomina regia: in caso di
opposizione il re effettuava le “infornate” di nuovi
senatori
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20. IL CORPO ELETTORALE
In Piemonte c'erano circa 80.000 votanti su
4.900.000 abitanti
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21. IL CORPO ELETTORALE
In Piemonte c'erano circa 80.000 votanti su
4.900.000 abitanti
Ossia 1 elettore ogni 69 abitanti
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22. IL CORPO ELETTORALE
In Piemonte c'erano circa 80.000 votanti su
4.900.000 abitanti
Ossia 1 elettore ogni 69 abitanti
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23. IL CORPO ELETTORALE
A ogni deputato corrispondevano circa 300 elettori
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24. IL CORPO ELETTORALE
A ogni deputato corrispondevano circa 300 elettori
Perciò c'era un contatto molto diretto tra candidati
ed elettori durante la campagna elettorale, che
di fatto poteva svolgersi anche nei salotti della
aristocrazia e della borghesia
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25. IL CORPO ELETTORALE
La base elettorale era limitatissima (2% della
popolazione)
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26. IL CORPO ELETTORALE
La base elettorale era limitatissima (2% della
popolazione)
Una importante dinamica di lunga durata della
storia italiana fu quindi la progressiva
integrazione nello stato delle classi sociali
popolari, che non avevano partecipato alla
realizzazione dell'Unità.
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