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Lez n° 1 parte A


       NUOVI MEDIA
un nuovo modello di pensiero

   Università di Udine, Facoltà di Scienza della Formazione
             Laurea Triennale Tecnologie WEB


                   Antonella
PREMESSA
Durante le lezioni in aula dovremo sempre ricordare che per analizzare
correttamente i nuovi media ci sono cinque storie che si svolgono in parallelo e
spessissimo si sovrappongono:

1 .la prima narra dello sviluppo teorico delle nuove tecnologie

2. la seconda dello sviluppo tecnico dei dispositivi

3. la terza riguarda l'analisi critica sulla nuova società e sui linguaggi e della
comunicazione

4 .la quarta si occupa della ricerca e dell'arte che ha contribuito a creare questi
linguaggi

5. la quinta, ma non di certo l'ultima, riguarda gli aspetti politico economici.

in ognuna di queste storie ci sono altrettanti piani di sovrapposizione che
risultano difficili di scogliere e da identificare, ma tutti questi aspetti concorrono
alla creazione di quell’ universo che oggi ha preso forma diventando l'attuale
panorama delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione.

                         Antonella
COME SONO NATI I NUOVI
        MEDIA?




                                          MEMEX 1945
per approfondire gli argomenti relativi a Vannevar Bush ed il Memex leggere i seguenti articol
                  http://www.linguaggioglobale.com/newmedia/lem/23ipertesto.htm
                     http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap03/Cap03_05.htmi
                       http://cs.brown.edu/stc/resea/telecollaboration/story.html
                               Antonella
I PADRI sconosciuti



• Theodor Nelson progetto xanadu, nascita del concetto di
   ipertesto
• Douglas Engelbart xerox parc
inventore del mouse e interfaccia windows
• Mark Weiser ubiquitos computing (presente ovunque)
• Bob Taylor arpanet e wyswyg
• Tim Berners-Lee e Rober Caillau il www
• Ivan Sutherland interfaccia grafica scketchpad


                     Antonella
INTERNET e il WWW -
dal 1960 alla rivoluzione del 1987



                           QuickTime™ e un
                           decompressore
       sono necessari per visualizzare quest'immagine.




  http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Internet
                 Antonella
TAPPE dell’INFORMATICA


                             QuickTime™ e un
                             decompressore
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 ENIAC Electronic Numerical Integrator and Computer 1946 - Pennsylvania University
          http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_computer
                      Antonella
GENERAZIONI
GENERAZIONE DI               cara tte ristic he
                  ANNO                                   cara tte ristic he s oftware
CALCOLATORI                  te cni che
                                                         ci rcui ti di cal col o a
MARK I            1943       re lè elettro mag ne tico
                                                         pre disp o s izione man uale
I GENERAZIONE     194 6-57   c alc olatori a valvole     linguag gio mac ch ina
                             transis tor e disch i
II GENERAZIONE    195 5-64                               linguag gi alto livello
                             magneti ci
III GENERAZIONE   196 5-74   ci rcui ti integ rati       mul tiprogramma zione
                                                         sist . ope rativi iconici
IV GENERAZIONE    197 5-80   se mic on dutto ri
                                                         ci rcui ti alta integ raz ione
                             ci rcui ti altissi ma       s is te mi e sp e rti, RV,
V GENERAZIONE     1980
                             integ raz ione              MULTIMEDIALITA'




                     Computer Museum History Center



                         Antonella
ANNI ‘70
L'invenzione del microprocessore rese possibile l'avvento della terza generazione.
• La storia del microprocessore inizia nel 1971 con l'Intel 4004, seguito dopo breve tempo
    dal più celebre 8080. I primi prototipi di microcomputer vennero realizzati nel 1973 nei
    laboratori della Digital ma non vennero mai commercializzati, dato che, ragionando con
    gli schemi centralistici della seconda informatica, nessuno degli ingeneri addetti alla
    definizione delle strategie di produzione poteva immaginare delle applicazioni per un
    computer di capacità così ridotte.




                                                QuickTime™ e un
                                                decompressore
                            sono necessari per visualizzare quest'immagine.




         http://gadget.wired.it/foto/i-25-computer-che-hanno-fatto-la-storia.html

                                Antonella
INTEL 8080
Johnathan Titus, un giovane ingegnere appassionato di
elettronica, costruì il primo microcomputer
commercializzato, una macchina grande come una
scatola per scarpe dotata di un microprocessore Intel
8080 e di una memoria pari a 8 volte 256 bit, estensibile
a 16 Kbit. La macchina, quanto mai primitiva e difficile
da usare, visualizzava gli output su un display frontale a
punti luminosi, i dati di input dovevano essere introdotti
uno a uno in linguaggio binario e non era dotata di
memoria di massa per cui tutti i dati venivano cancellati
quando si staccava la spina dalla presa di corrente.                      QuickTime™ e un
Titus pubblicò i piani della sua macchina sulla rivista                    decompressore
RadioElectronics nel luglio del 1974, e si offrì di vendere    sono necessari per visualizzare quest'immagine
per corrispondenza il kit per costruirla da soli.Era nato il
Mark 8, il primo "minicomputer personale". Il primo
personal computer prodotto commercialmente fu l'Altair
8800, nel 1975, sempre basato su un processore 8080.
La strada verso l'affermazione del personal computer
era ormai aperta: il primo Apple II venne prodotto e
commercializzato nel 1977 e il primo PC Ibm nel 1981.




                                   Antonella
LA RIVOLUZIONE DIGITALE
Il termine 'rivoluzione digitale' definisce la
trasformazione avvenuta a livello
tecnologico/ sociale, grazie alla massiccia
introduzione di tecnologie digitali.
Tale introduzione è stata possibile grazie
all'invenzione e la diffusione del
microprocessori, che dagli anni '70 ad
oggi hanno talmente potenziato i
computer permettendo di trasformare i
dati, provenienti da apparecchiature
analogiche, in numeri.
La potenza del digitale è di trasformare il
CONTINUO in DISCRETO, quando infatti i
dati (testi, suoni, immagini, video) sono
trasformati in numeri è possibile
manipolarli allo stesso modo permettendo
operazioni fino ad allora impossibili ….




                               Antonella
SMATERIALIZZAZIONE
scompaiono gli oggetti analogici … ma la CONVERGENZA DIGITALE?




                                Antonella
NEXT GENERATION?
• Nell XXI secolo invece, biologia
  e chimica molecolare stanno per
  entrare prepotentemente
  nell'informatica. E' possibile
  concepire una sostituzione dei
  transistor al silicio con
  elementi basati su molecole
  organiche (catene di carbonio,
  idrogeno e ossigeno)

Con il vantaggio di essere molto più piccoli e di dissipare una
potenza praticamente nulla. Un simile dispositivo, già battezzato
nanocomputer, rivoluzionerebbe il mondo dei microprocessori e
aprirebbe la strada ad una integrazione tra tessuti nervosi organici e
macchine artificiali elaboratrici di informazioni con conseguenze che
per il momento non siamo in grado di immaginare.

                         Antonella
IA INTELLIGENZA ARTIFICIALE
A partire dagli anni '50 nasce una nuova
disciplina scientifica, l' Intelligenza Artificiale per
la quale si usa la sigla abbreviata A. I. nella lingua
inglese. L'assunto di base della A. I. è il
seguente:il ragionamento dell'uomo in ultima
analisi si può definire una forma di calcolo che
manipola ed elabora simboli ed idee.




 Gia' del '600 Hobbes scriveva nel Leviatano " Ragionare non è altro che calcolare "I concetti alla
       base della A.I. oggi sono ancora gli stessiL' A. I. viene anche definita una branca della scienza
       dei calcolatori ma il suo obiettivo di studio e' il seguente:
l'indagine sui meccanismi soggiacenti
       alle facolta' cognitive degli esseri umani, quali il linguaggio, il ragionamento, la capacità di
       risolvere problemi e la percezione. Con il passare degli anni la disciplina ha incontrato varie
       difficolta' e si e' divisa in due aree di pensiero:

 •     l'intelligenza artificiale forte convinta che un computer opportunamente programmato possa
       essere dotato di una intelligenza non distinguibile da quella umana
 •     l' intelligenza artificiale debole convinta che un computer opportunamente programmato
       possa solo simulare i processi cognitivi umani.



                                       Antonella
PROBLEMA DEL
                SIGNIFICATO
L’ A.I. classica sostiene che le facoltà cognitive di un agente intelligente
derivino dalla sua natura di manipolatore automatico di simboli.

Ma per quanto riguarda le computazioni cio' che conta e' solo la forma dei
simboli e delle configurazioni di simboli, ovvero la sintassi. Il problema
secondo Searle consiste nel fatto che

> IL COMPUTER ELABORA SIMBOLI DI CUI NON CONOSCE IL
SIGNIFICATO.

> IL PENSIERO NON E' IL PRODOTTO DI PROCESSI COMPUTAZIONALI
SIMBOLICI MA EMERGE DAL COMPORTAMENTO COMPLESSIVO DI
UNITA' SUBSIMBOLICHE CHE PRESE SINGOLARMENTE NON
RAPPRESENTANO NULLA.




                          Antonella
RETI NEURALI
Cio' che conta in un computer, al di la' del tipo di materiale che lo compone,
leve, ruote, valvole, transistor, silicio, ecc e' la STRUTTURA FORMALE E
FUNZIONALE. Nonostante i 50 anni di ricerche e sperimentazioni l' A.
I.classica non è riuscita a costruire dei modelli computazioniali delle varie
facoltà cognitive umane quindi a partire alla fine degli anni 70 e' sorta una
nuova impostazione nello studio della mente che si chiama connessionismo. Il
fondamento teorico del connessionismo e' il seguente:
 per spiegare o
riprodurre l'intelligenza e tutte le facolta' cognitive di un essere umano e'
necessario emulare le proprietà fisiologiche del cervello, ovvero il
funzionamento delle cellule.Le ricerche piu' avanzate nel campo delle
neuroscienze hanno cercato quindi di emulare il comportamento delle cellule
neuronali facendo ricorso alle RETI NEURALI .

Una rete neurale à un insieme di nodi collegati sia in input che output e i nodi
possono assumere due stati - RIPOSO o ATTIVAZIONE. Il comportamento di
una rete neurale e' descritto come un processo in cui, fornito uno stimolo come
imput la rete rilascia una configurazione di segnali diversa che si dipana
all'interno della sua architettura. I nodi infatti si dispongono su piu' strati in cui
le reti sono connesse con funzioni diverse.



                           Antonella
CONNESSIONISMO
• A differenza quindi dai computer digitali le reti neurali
  funzionano a MODALITA' PARALLELA quindi molti nodi
  cambiano i loro stato simultaneamente. Questo tipo di
  elaborazione sembra avvicinarsi molto al funzionamento del
  cervello mentre le macchine di Touring e di Von Neuman
  elaborano un modello di tipo sequenziale.La proprieta' che pero'
  si dimostra piu’ interessante è che queste reti hanno una
  capacita' di apprendimento e possono svolgere dei compiti
  senza essere programmate esplicitamente, basta inserire degli
  stimoli adatti a generare un tipo corrispondente di stimoli in
  uscita. Nelle reti neurali inoltre la conoscenza necessaria a
  svolgere un determinato compito non e' rappresentata da
  simboli distinti ma da elaborazioni sub simboliche.

                      Antonella
CONSIDERAZIONI
Abbiamo tentato quindi di fornire una breve panoramica di come sono nati e come
si sono diffusi i - nuovi media - per concludere che i nuovi media, a differenza dei
vecchi media, sono quelli che hanno un' anima digitale.

Le riflessioni possibili su questo argomento, seppur breve ma denso di svolte
significative, che ha visto la luce negli anni '40 ed ha raggiunto oggi, o sta per
raggiungere, una portata planetaria contengono al loro interno un paradosso.
L'HARDWARE è stato superato dal SOFTWARE.

La rete - internet - finalmente incarna quello che i grandi teorici avevano precorso,
tutte le sue caratteristiche: connettività, ipertestualità, intertestualità ne hanno
favorito l'utilizzo in un' inarrestabile crescita esponenziale in grado di produrre un'
'intelligenza collettiva' e un sapere circolare che testimoniano da tempo la
produzione di un 'luogo di produzione di senso'.Eppure i computer di oggi sono
solo a livello di sistemi e di supporto - multimediali o multicodici - ma in realtà la loro
struttura e la loro modalità di funzionamento rimane sequenziale e
fondamentalmente gerarchica. Il vero salto è riposto nel 'connessionismo' che vuole
potenziare a tal punto la macchina da farla diventare un'organismo in divenire
dotato di una struttura associativa.



                               Antonella
ESERCIZI

 Cercare i principali web browser
 Visionare i siti indicati
cos'e' l'esperimento ELIZA
prova a giocare con la macchina


              Antonella
Link da visitare
 Cercare i principali web browser
 CONSORZIO W3
http://www.w3.org/
http://www.linguaggioglobale.com/newmedia/lem/23ipertesto.htm
http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap03/Cap03_05.htmi
http://cs.brown.edu/stc/resea/telecollaboration/story.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Internet
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_computer
Computer Museum History Center
http://gadget.wired.it/foto/i-25-computer-che-hanno-fatto-la-storia.html
 cos'e' l'esperimento ELIZA
http://www.manifestation.com/neurotoys/eliza.php3
 prova a giocare con la macchina




                             Antonella
approfondimenti
Bolter J. D. - L'uomo di Turing. La cultura occidentale nell'età del computer- Pratiche -
Parma 1984

Ciotti F, Boncaglia G. - Il mondo digitale - Editori Laterza - Bari 2000

Ciotti F, Boncaglia G. - Frontiere di rete. Internet 2001 - Editori Laterza - Bari 2001

Malcolm G. - Understanding Hypermedia 2000 - Phaidon - London 1998

Mantovani G. (1995), Comunicazione e identità. Dalle situazioni quotidiane agli ambienti
virtuali, Bologna, Il Mulino

Nelson T.H. - Literary Machines- Muzzio - Padova 1992

Nyce J, Kahn P.- Da Memex a Hypertext - Muzzio - Padova 1992

Packer R., Jordan K. - Multimedia. From Wagner to virtual reality - ed W W Norton Co.-
New YorkStone A. R. (1996)

 The War of Desire and Technology at the Close of the Mechanical Age, Cambridge
(Mass.), Mit PressTurkle S. (1997)

La vita sullo schermo, Milano, Apogeo
                          Antonella

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  • 2. PREMESSA Durante le lezioni in aula dovremo sempre ricordare che per analizzare correttamente i nuovi media ci sono cinque storie che si svolgono in parallelo e spessissimo si sovrappongono: 1 .la prima narra dello sviluppo teorico delle nuove tecnologie 2. la seconda dello sviluppo tecnico dei dispositivi 3. la terza riguarda l'analisi critica sulla nuova società e sui linguaggi e della comunicazione 4 .la quarta si occupa della ricerca e dell'arte che ha contribuito a creare questi linguaggi 5. la quinta, ma non di certo l'ultima, riguarda gli aspetti politico economici. in ognuna di queste storie ci sono altrettanti piani di sovrapposizione che risultano difficili di scogliere e da identificare, ma tutti questi aspetti concorrono alla creazione di quell’ universo che oggi ha preso forma diventando l'attuale panorama delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione. Antonella
  • 3. COME SONO NATI I NUOVI MEDIA? MEMEX 1945 per approfondire gli argomenti relativi a Vannevar Bush ed il Memex leggere i seguenti articol http://www.linguaggioglobale.com/newmedia/lem/23ipertesto.htm http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap03/Cap03_05.htmi http://cs.brown.edu/stc/resea/telecollaboration/story.html Antonella
  • 4. I PADRI sconosciuti • Theodor Nelson progetto xanadu, nascita del concetto di ipertesto • Douglas Engelbart xerox parc inventore del mouse e interfaccia windows • Mark Weiser ubiquitos computing (presente ovunque) • Bob Taylor arpanet e wyswyg • Tim Berners-Lee e Rober Caillau il www • Ivan Sutherland interfaccia grafica scketchpad Antonella
  • 5. INTERNET e il WWW - dal 1960 alla rivoluzione del 1987 QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Internet Antonella
  • 6. TAPPE dell’INFORMATICA QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. ENIAC Electronic Numerical Integrator and Computer 1946 - Pennsylvania University http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_computer Antonella
  • 7. GENERAZIONI GENERAZIONE DI cara tte ristic he ANNO cara tte ristic he s oftware CALCOLATORI te cni che ci rcui ti di cal col o a MARK I 1943 re lè elettro mag ne tico pre disp o s izione man uale I GENERAZIONE 194 6-57 c alc olatori a valvole linguag gio mac ch ina transis tor e disch i II GENERAZIONE 195 5-64 linguag gi alto livello magneti ci III GENERAZIONE 196 5-74 ci rcui ti integ rati mul tiprogramma zione sist . ope rativi iconici IV GENERAZIONE 197 5-80 se mic on dutto ri ci rcui ti alta integ raz ione ci rcui ti altissi ma s is te mi e sp e rti, RV, V GENERAZIONE 1980 integ raz ione MULTIMEDIALITA' Computer Museum History Center Antonella
  • 8. ANNI ‘70 L'invenzione del microprocessore rese possibile l'avvento della terza generazione. • La storia del microprocessore inizia nel 1971 con l'Intel 4004, seguito dopo breve tempo dal più celebre 8080. I primi prototipi di microcomputer vennero realizzati nel 1973 nei laboratori della Digital ma non vennero mai commercializzati, dato che, ragionando con gli schemi centralistici della seconda informatica, nessuno degli ingeneri addetti alla definizione delle strategie di produzione poteva immaginare delle applicazioni per un computer di capacità così ridotte. QuickTime™ e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. http://gadget.wired.it/foto/i-25-computer-che-hanno-fatto-la-storia.html Antonella
  • 9. INTEL 8080 Johnathan Titus, un giovane ingegnere appassionato di elettronica, costruì il primo microcomputer commercializzato, una macchina grande come una scatola per scarpe dotata di un microprocessore Intel 8080 e di una memoria pari a 8 volte 256 bit, estensibile a 16 Kbit. La macchina, quanto mai primitiva e difficile da usare, visualizzava gli output su un display frontale a punti luminosi, i dati di input dovevano essere introdotti uno a uno in linguaggio binario e non era dotata di memoria di massa per cui tutti i dati venivano cancellati quando si staccava la spina dalla presa di corrente. QuickTime™ e un Titus pubblicò i piani della sua macchina sulla rivista decompressore RadioElectronics nel luglio del 1974, e si offrì di vendere sono necessari per visualizzare quest'immagine per corrispondenza il kit per costruirla da soli.Era nato il Mark 8, il primo "minicomputer personale". Il primo personal computer prodotto commercialmente fu l'Altair 8800, nel 1975, sempre basato su un processore 8080. La strada verso l'affermazione del personal computer era ormai aperta: il primo Apple II venne prodotto e commercializzato nel 1977 e il primo PC Ibm nel 1981. Antonella
  • 10. LA RIVOLUZIONE DIGITALE Il termine 'rivoluzione digitale' definisce la trasformazione avvenuta a livello tecnologico/ sociale, grazie alla massiccia introduzione di tecnologie digitali. Tale introduzione è stata possibile grazie all'invenzione e la diffusione del microprocessori, che dagli anni '70 ad oggi hanno talmente potenziato i computer permettendo di trasformare i dati, provenienti da apparecchiature analogiche, in numeri. La potenza del digitale è di trasformare il CONTINUO in DISCRETO, quando infatti i dati (testi, suoni, immagini, video) sono trasformati in numeri è possibile manipolarli allo stesso modo permettendo operazioni fino ad allora impossibili …. Antonella
  • 11. SMATERIALIZZAZIONE scompaiono gli oggetti analogici … ma la CONVERGENZA DIGITALE? Antonella
  • 12. NEXT GENERATION? • Nell XXI secolo invece, biologia e chimica molecolare stanno per entrare prepotentemente nell'informatica. E' possibile concepire una sostituzione dei transistor al silicio con elementi basati su molecole organiche (catene di carbonio, idrogeno e ossigeno) Con il vantaggio di essere molto più piccoli e di dissipare una potenza praticamente nulla. Un simile dispositivo, già battezzato nanocomputer, rivoluzionerebbe il mondo dei microprocessori e aprirebbe la strada ad una integrazione tra tessuti nervosi organici e macchine artificiali elaboratrici di informazioni con conseguenze che per il momento non siamo in grado di immaginare. Antonella
  • 13. IA INTELLIGENZA ARTIFICIALE A partire dagli anni '50 nasce una nuova disciplina scientifica, l' Intelligenza Artificiale per la quale si usa la sigla abbreviata A. I. nella lingua inglese. L'assunto di base della A. I. è il seguente:il ragionamento dell'uomo in ultima analisi si può definire una forma di calcolo che manipola ed elabora simboli ed idee. Gia' del '600 Hobbes scriveva nel Leviatano " Ragionare non è altro che calcolare "I concetti alla base della A.I. oggi sono ancora gli stessiL' A. I. viene anche definita una branca della scienza dei calcolatori ma il suo obiettivo di studio e' il seguente:
l'indagine sui meccanismi soggiacenti alle facolta' cognitive degli esseri umani, quali il linguaggio, il ragionamento, la capacità di risolvere problemi e la percezione. Con il passare degli anni la disciplina ha incontrato varie difficolta' e si e' divisa in due aree di pensiero:
 • l'intelligenza artificiale forte convinta che un computer opportunamente programmato possa essere dotato di una intelligenza non distinguibile da quella umana • l' intelligenza artificiale debole convinta che un computer opportunamente programmato possa solo simulare i processi cognitivi umani. Antonella
  • 14. PROBLEMA DEL SIGNIFICATO L’ A.I. classica sostiene che le facoltà cognitive di un agente intelligente derivino dalla sua natura di manipolatore automatico di simboli. Ma per quanto riguarda le computazioni cio' che conta e' solo la forma dei simboli e delle configurazioni di simboli, ovvero la sintassi. Il problema secondo Searle consiste nel fatto che > IL COMPUTER ELABORA SIMBOLI DI CUI NON CONOSCE IL SIGNIFICATO. > IL PENSIERO NON E' IL PRODOTTO DI PROCESSI COMPUTAZIONALI SIMBOLICI MA EMERGE DAL COMPORTAMENTO COMPLESSIVO DI UNITA' SUBSIMBOLICHE CHE PRESE SINGOLARMENTE NON RAPPRESENTANO NULLA. Antonella
  • 15. RETI NEURALI Cio' che conta in un computer, al di la' del tipo di materiale che lo compone, leve, ruote, valvole, transistor, silicio, ecc e' la STRUTTURA FORMALE E FUNZIONALE. Nonostante i 50 anni di ricerche e sperimentazioni l' A. I.classica non è riuscita a costruire dei modelli computazioniali delle varie facoltà cognitive umane quindi a partire alla fine degli anni 70 e' sorta una nuova impostazione nello studio della mente che si chiama connessionismo. Il fondamento teorico del connessionismo e' il seguente:
 per spiegare o riprodurre l'intelligenza e tutte le facolta' cognitive di un essere umano e' necessario emulare le proprietà fisiologiche del cervello, ovvero il funzionamento delle cellule.Le ricerche piu' avanzate nel campo delle neuroscienze hanno cercato quindi di emulare il comportamento delle cellule neuronali facendo ricorso alle RETI NEURALI . Una rete neurale à un insieme di nodi collegati sia in input che output e i nodi possono assumere due stati - RIPOSO o ATTIVAZIONE. Il comportamento di una rete neurale e' descritto come un processo in cui, fornito uno stimolo come imput la rete rilascia una configurazione di segnali diversa che si dipana all'interno della sua architettura. I nodi infatti si dispongono su piu' strati in cui le reti sono connesse con funzioni diverse. Antonella
  • 16. CONNESSIONISMO • A differenza quindi dai computer digitali le reti neurali funzionano a MODALITA' PARALLELA quindi molti nodi cambiano i loro stato simultaneamente. Questo tipo di elaborazione sembra avvicinarsi molto al funzionamento del cervello mentre le macchine di Touring e di Von Neuman elaborano un modello di tipo sequenziale.La proprieta' che pero' si dimostra piu’ interessante è che queste reti hanno una capacita' di apprendimento e possono svolgere dei compiti senza essere programmate esplicitamente, basta inserire degli stimoli adatti a generare un tipo corrispondente di stimoli in uscita. Nelle reti neurali inoltre la conoscenza necessaria a svolgere un determinato compito non e' rappresentata da simboli distinti ma da elaborazioni sub simboliche. Antonella
  • 17. CONSIDERAZIONI Abbiamo tentato quindi di fornire una breve panoramica di come sono nati e come si sono diffusi i - nuovi media - per concludere che i nuovi media, a differenza dei vecchi media, sono quelli che hanno un' anima digitale. Le riflessioni possibili su questo argomento, seppur breve ma denso di svolte significative, che ha visto la luce negli anni '40 ed ha raggiunto oggi, o sta per raggiungere, una portata planetaria contengono al loro interno un paradosso. L'HARDWARE è stato superato dal SOFTWARE. La rete - internet - finalmente incarna quello che i grandi teorici avevano precorso, tutte le sue caratteristiche: connettività, ipertestualità, intertestualità ne hanno favorito l'utilizzo in un' inarrestabile crescita esponenziale in grado di produrre un' 'intelligenza collettiva' e un sapere circolare che testimoniano da tempo la produzione di un 'luogo di produzione di senso'.Eppure i computer di oggi sono solo a livello di sistemi e di supporto - multimediali o multicodici - ma in realtà la loro struttura e la loro modalità di funzionamento rimane sequenziale e fondamentalmente gerarchica. Il vero salto è riposto nel 'connessionismo' che vuole potenziare a tal punto la macchina da farla diventare un'organismo in divenire dotato di una struttura associativa. Antonella
  • 18. ESERCIZI  Cercare i principali web browser  Visionare i siti indicati cos'e' l'esperimento ELIZA prova a giocare con la macchina Antonella
  • 19. Link da visitare  Cercare i principali web browser  CONSORZIO W3 http://www.w3.org/ http://www.linguaggioglobale.com/newmedia/lem/23ipertesto.htm http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap03/Cap03_05.htmi http://cs.brown.edu/stc/resea/telecollaboration/story.html http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Internet http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_computer Computer Museum History Center http://gadget.wired.it/foto/i-25-computer-che-hanno-fatto-la-storia.html  cos'e' l'esperimento ELIZA http://www.manifestation.com/neurotoys/eliza.php3  prova a giocare con la macchina Antonella
  • 20. approfondimenti Bolter J. D. - L'uomo di Turing. La cultura occidentale nell'età del computer- Pratiche - Parma 1984 Ciotti F, Boncaglia G. - Il mondo digitale - Editori Laterza - Bari 2000 Ciotti F, Boncaglia G. - Frontiere di rete. Internet 2001 - Editori Laterza - Bari 2001 Malcolm G. - Understanding Hypermedia 2000 - Phaidon - London 1998 Mantovani G. (1995), Comunicazione e identità. Dalle situazioni quotidiane agli ambienti virtuali, Bologna, Il Mulino Nelson T.H. - Literary Machines- Muzzio - Padova 1992 Nyce J, Kahn P.- Da Memex a Hypertext - Muzzio - Padova 1992 Packer R., Jordan K. - Multimedia. From Wagner to virtual reality - ed W W Norton Co.- New YorkStone A. R. (1996) The War of Desire and Technology at the Close of the Mechanical Age, Cambridge (Mass.), Mit PressTurkle S. (1997) La vita sullo schermo, Milano, Apogeo Antonella