1. Lez n° 1 parte A
NUOVI MEDIA
un nuovo modello di pensiero
Università di Udine, Facoltà di Scienza della Formazione
Laurea Triennale Tecnologie WEB
Antonella
2. PREMESSA
Durante le lezioni in aula dovremo sempre ricordare che per analizzare
correttamente i nuovi media ci sono cinque storie che si svolgono in parallelo e
spessissimo si sovrappongono:
1 .la prima narra dello sviluppo teorico delle nuove tecnologie
2. la seconda dello sviluppo tecnico dei dispositivi
3. la terza riguarda l'analisi critica sulla nuova società e sui linguaggi e della
comunicazione
4 .la quarta si occupa della ricerca e dell'arte che ha contribuito a creare questi
linguaggi
5. la quinta, ma non di certo l'ultima, riguarda gli aspetti politico economici.
in ognuna di queste storie ci sono altrettanti piani di sovrapposizione che
risultano difficili di scogliere e da identificare, ma tutti questi aspetti concorrono
alla creazione di quell’ universo che oggi ha preso forma diventando l'attuale
panorama delle tecnologie per l'informazione e la comunicazione.
Antonella
3. COME SONO NATI I NUOVI
MEDIA?
MEMEX 1945
per approfondire gli argomenti relativi a Vannevar Bush ed il Memex leggere i seguenti articol
http://www.linguaggioglobale.com/newmedia/lem/23ipertesto.htm
http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap03/Cap03_05.htmi
http://cs.brown.edu/stc/resea/telecollaboration/story.html
Antonella
4. I PADRI sconosciuti
• Theodor Nelson progetto xanadu, nascita del concetto di
ipertesto
• Douglas Engelbart xerox parc
inventore del mouse e interfaccia windows
• Mark Weiser ubiquitos computing (presente ovunque)
• Bob Taylor arpanet e wyswyg
• Tim Berners-Lee e Rober Caillau il www
• Ivan Sutherland interfaccia grafica scketchpad
Antonella
5. INTERNET e il WWW -
dal 1960 alla rivoluzione del 1987
QuickTime™ e un
decompressore
sono necessari per visualizzare quest'immagine.
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Internet
Antonella
6. TAPPE dell’INFORMATICA
QuickTime™ e un
decompressore
sono necessari per visualizzare quest'immagine.
ENIAC Electronic Numerical Integrator and Computer 1946 - Pennsylvania University
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_computer
Antonella
7. GENERAZIONI
GENERAZIONE DI cara tte ristic he
ANNO cara tte ristic he s oftware
CALCOLATORI te cni che
ci rcui ti di cal col o a
MARK I 1943 re lè elettro mag ne tico
pre disp o s izione man uale
I GENERAZIONE 194 6-57 c alc olatori a valvole linguag gio mac ch ina
transis tor e disch i
II GENERAZIONE 195 5-64 linguag gi alto livello
magneti ci
III GENERAZIONE 196 5-74 ci rcui ti integ rati mul tiprogramma zione
sist . ope rativi iconici
IV GENERAZIONE 197 5-80 se mic on dutto ri
ci rcui ti alta integ raz ione
ci rcui ti altissi ma s is te mi e sp e rti, RV,
V GENERAZIONE 1980
integ raz ione MULTIMEDIALITA'
Computer Museum History Center
Antonella
8. ANNI ‘70
L'invenzione del microprocessore rese possibile l'avvento della terza generazione.
• La storia del microprocessore inizia nel 1971 con l'Intel 4004, seguito dopo breve tempo
dal più celebre 8080. I primi prototipi di microcomputer vennero realizzati nel 1973 nei
laboratori della Digital ma non vennero mai commercializzati, dato che, ragionando con
gli schemi centralistici della seconda informatica, nessuno degli ingeneri addetti alla
definizione delle strategie di produzione poteva immaginare delle applicazioni per un
computer di capacità così ridotte.
QuickTime™ e un
decompressore
sono necessari per visualizzare quest'immagine.
http://gadget.wired.it/foto/i-25-computer-che-hanno-fatto-la-storia.html
Antonella
9. INTEL 8080
Johnathan Titus, un giovane ingegnere appassionato di
elettronica, costruì il primo microcomputer
commercializzato, una macchina grande come una
scatola per scarpe dotata di un microprocessore Intel
8080 e di una memoria pari a 8 volte 256 bit, estensibile
a 16 Kbit. La macchina, quanto mai primitiva e difficile
da usare, visualizzava gli output su un display frontale a
punti luminosi, i dati di input dovevano essere introdotti
uno a uno in linguaggio binario e non era dotata di
memoria di massa per cui tutti i dati venivano cancellati
quando si staccava la spina dalla presa di corrente. QuickTime™ e un
Titus pubblicò i piani della sua macchina sulla rivista decompressore
RadioElectronics nel luglio del 1974, e si offrì di vendere sono necessari per visualizzare quest'immagine
per corrispondenza il kit per costruirla da soli.Era nato il
Mark 8, il primo "minicomputer personale". Il primo
personal computer prodotto commercialmente fu l'Altair
8800, nel 1975, sempre basato su un processore 8080.
La strada verso l'affermazione del personal computer
era ormai aperta: il primo Apple II venne prodotto e
commercializzato nel 1977 e il primo PC Ibm nel 1981.
Antonella
10. LA RIVOLUZIONE DIGITALE
Il termine 'rivoluzione digitale' definisce la
trasformazione avvenuta a livello
tecnologico/ sociale, grazie alla massiccia
introduzione di tecnologie digitali.
Tale introduzione è stata possibile grazie
all'invenzione e la diffusione del
microprocessori, che dagli anni '70 ad
oggi hanno talmente potenziato i
computer permettendo di trasformare i
dati, provenienti da apparecchiature
analogiche, in numeri.
La potenza del digitale è di trasformare il
CONTINUO in DISCRETO, quando infatti i
dati (testi, suoni, immagini, video) sono
trasformati in numeri è possibile
manipolarli allo stesso modo permettendo
operazioni fino ad allora impossibili ….
Antonella
12. NEXT GENERATION?
• Nell XXI secolo invece, biologia
e chimica molecolare stanno per
entrare prepotentemente
nell'informatica. E' possibile
concepire una sostituzione dei
transistor al silicio con
elementi basati su molecole
organiche (catene di carbonio,
idrogeno e ossigeno)
Con il vantaggio di essere molto più piccoli e di dissipare una
potenza praticamente nulla. Un simile dispositivo, già battezzato
nanocomputer, rivoluzionerebbe il mondo dei microprocessori e
aprirebbe la strada ad una integrazione tra tessuti nervosi organici e
macchine artificiali elaboratrici di informazioni con conseguenze che
per il momento non siamo in grado di immaginare.
Antonella
13. IA INTELLIGENZA ARTIFICIALE
A partire dagli anni '50 nasce una nuova
disciplina scientifica, l' Intelligenza Artificiale per
la quale si usa la sigla abbreviata A. I. nella lingua
inglese. L'assunto di base della A. I. è il
seguente:il ragionamento dell'uomo in ultima
analisi si può definire una forma di calcolo che
manipola ed elabora simboli ed idee.
Gia' del '600 Hobbes scriveva nel Leviatano " Ragionare non è altro che calcolare "I concetti alla
base della A.I. oggi sono ancora gli stessiL' A. I. viene anche definita una branca della scienza
dei calcolatori ma il suo obiettivo di studio e' il seguente: l'indagine sui meccanismi soggiacenti
alle facolta' cognitive degli esseri umani, quali il linguaggio, il ragionamento, la capacità di
risolvere problemi e la percezione. Con il passare degli anni la disciplina ha incontrato varie
difficolta' e si e' divisa in due aree di pensiero:
• l'intelligenza artificiale forte convinta che un computer opportunamente programmato possa
essere dotato di una intelligenza non distinguibile da quella umana
• l' intelligenza artificiale debole convinta che un computer opportunamente programmato
possa solo simulare i processi cognitivi umani.
Antonella
14. PROBLEMA DEL
SIGNIFICATO
L’ A.I. classica sostiene che le facoltà cognitive di un agente intelligente
derivino dalla sua natura di manipolatore automatico di simboli.
Ma per quanto riguarda le computazioni cio' che conta e' solo la forma dei
simboli e delle configurazioni di simboli, ovvero la sintassi. Il problema
secondo Searle consiste nel fatto che
> IL COMPUTER ELABORA SIMBOLI DI CUI NON CONOSCE IL
SIGNIFICATO.
> IL PENSIERO NON E' IL PRODOTTO DI PROCESSI COMPUTAZIONALI
SIMBOLICI MA EMERGE DAL COMPORTAMENTO COMPLESSIVO DI
UNITA' SUBSIMBOLICHE CHE PRESE SINGOLARMENTE NON
RAPPRESENTANO NULLA.
Antonella
15. RETI NEURALI
Cio' che conta in un computer, al di la' del tipo di materiale che lo compone,
leve, ruote, valvole, transistor, silicio, ecc e' la STRUTTURA FORMALE E
FUNZIONALE. Nonostante i 50 anni di ricerche e sperimentazioni l' A.
I.classica non è riuscita a costruire dei modelli computazioniali delle varie
facoltà cognitive umane quindi a partire alla fine degli anni 70 e' sorta una
nuova impostazione nello studio della mente che si chiama connessionismo. Il
fondamento teorico del connessionismo e' il seguente: per spiegare o
riprodurre l'intelligenza e tutte le facolta' cognitive di un essere umano e'
necessario emulare le proprietà fisiologiche del cervello, ovvero il
funzionamento delle cellule.Le ricerche piu' avanzate nel campo delle
neuroscienze hanno cercato quindi di emulare il comportamento delle cellule
neuronali facendo ricorso alle RETI NEURALI .
Una rete neurale à un insieme di nodi collegati sia in input che output e i nodi
possono assumere due stati - RIPOSO o ATTIVAZIONE. Il comportamento di
una rete neurale e' descritto come un processo in cui, fornito uno stimolo come
imput la rete rilascia una configurazione di segnali diversa che si dipana
all'interno della sua architettura. I nodi infatti si dispongono su piu' strati in cui
le reti sono connesse con funzioni diverse.
Antonella
16. CONNESSIONISMO
• A differenza quindi dai computer digitali le reti neurali
funzionano a MODALITA' PARALLELA quindi molti nodi
cambiano i loro stato simultaneamente. Questo tipo di
elaborazione sembra avvicinarsi molto al funzionamento del
cervello mentre le macchine di Touring e di Von Neuman
elaborano un modello di tipo sequenziale.La proprieta' che pero'
si dimostra piu’ interessante è che queste reti hanno una
capacita' di apprendimento e possono svolgere dei compiti
senza essere programmate esplicitamente, basta inserire degli
stimoli adatti a generare un tipo corrispondente di stimoli in
uscita. Nelle reti neurali inoltre la conoscenza necessaria a
svolgere un determinato compito non e' rappresentata da
simboli distinti ma da elaborazioni sub simboliche.
Antonella
17. CONSIDERAZIONI
Abbiamo tentato quindi di fornire una breve panoramica di come sono nati e come
si sono diffusi i - nuovi media - per concludere che i nuovi media, a differenza dei
vecchi media, sono quelli che hanno un' anima digitale.
Le riflessioni possibili su questo argomento, seppur breve ma denso di svolte
significative, che ha visto la luce negli anni '40 ed ha raggiunto oggi, o sta per
raggiungere, una portata planetaria contengono al loro interno un paradosso.
L'HARDWARE è stato superato dal SOFTWARE.
La rete - internet - finalmente incarna quello che i grandi teorici avevano precorso,
tutte le sue caratteristiche: connettività, ipertestualità, intertestualità ne hanno
favorito l'utilizzo in un' inarrestabile crescita esponenziale in grado di produrre un'
'intelligenza collettiva' e un sapere circolare che testimoniano da tempo la
produzione di un 'luogo di produzione di senso'.Eppure i computer di oggi sono
solo a livello di sistemi e di supporto - multimediali o multicodici - ma in realtà la loro
struttura e la loro modalità di funzionamento rimane sequenziale e
fondamentalmente gerarchica. Il vero salto è riposto nel 'connessionismo' che vuole
potenziare a tal punto la macchina da farla diventare un'organismo in divenire
dotato di una struttura associativa.
Antonella
18. ESERCIZI
Cercare i principali web browser
Visionare i siti indicati
cos'e' l'esperimento ELIZA
prova a giocare con la macchina
Antonella
19. Link da visitare
Cercare i principali web browser
CONSORZIO W3
http://www.w3.org/
http://www.linguaggioglobale.com/newmedia/lem/23ipertesto.htm
http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap03/Cap03_05.htmi
http://cs.brown.edu/stc/resea/telecollaboration/story.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Internet
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_computer
Computer Museum History Center
http://gadget.wired.it/foto/i-25-computer-che-hanno-fatto-la-storia.html
cos'e' l'esperimento ELIZA
http://www.manifestation.com/neurotoys/eliza.php3
prova a giocare con la macchina
Antonella
20. approfondimenti
Bolter J. D. - L'uomo di Turing. La cultura occidentale nell'età del computer- Pratiche -
Parma 1984
Ciotti F, Boncaglia G. - Il mondo digitale - Editori Laterza - Bari 2000
Ciotti F, Boncaglia G. - Frontiere di rete. Internet 2001 - Editori Laterza - Bari 2001
Malcolm G. - Understanding Hypermedia 2000 - Phaidon - London 1998
Mantovani G. (1995), Comunicazione e identità. Dalle situazioni quotidiane agli ambienti
virtuali, Bologna, Il Mulino
Nelson T.H. - Literary Machines- Muzzio - Padova 1992
Nyce J, Kahn P.- Da Memex a Hypertext - Muzzio - Padova 1992
Packer R., Jordan K. - Multimedia. From Wagner to virtual reality - ed W W Norton Co.-
New YorkStone A. R. (1996)
The War of Desire and Technology at the Close of the Mechanical Age, Cambridge
(Mass.), Mit PressTurkle S. (1997)
La vita sullo schermo, Milano, Apogeo
Antonella